sabato 2 ottobre 2021

GENESI BIBLICA EVOLUZIONE O CREAZIONE? CAINO E’ LA CHIAVE DEL MISTERO

 



Don Guido, Curato a Casso  

(in provincia di Pordenone, ma nella diocesi di BL)  

Nel 1945 fu mandato Curato a Casso, un paesino che si trova sopra la diga del Vajont, ai  confini della provincia di Belluno con quella di Pordenone.  

Al tempo della Repubblica Veneta, Casso era stato per secoli un luogo di confino, un  bagno penale della Serenissima, dove venivano mandati i detenuti politici e comuni, le  prostitute, gli indesiderabili di ogni provenienza e gli ex-galeotti dàlmati che non  potevano più esser impiegati come rematori sulle galere. I confinati non potevano uscire  dal limite territoriale ben picchettato e sorvegliato dai soldati della Repubblica. Dentro  questi limiti potevano fare ciò che volevano, anche giustizia personale.  

Gente difficile dunque, di un paese povero, poverissimo, dove si allevavano i cinghiali  al posto dei maiali, dove le case non erano intonacate, dove talvolta famiglie di due o tre  generazioni vivevano in un’unica stanza e dove poteva accadere che ragazzine di dodici  anni partorissero figli illegittimi, talvolta frutto di incesti.  

In questo contesto don Guido ebbe molto da lavorare e ovviamente gli fu opposta  molta resistenza. La sua sincerità dal pulpito gli procurò non pochi nemici. Molti furono  gli attentati alla sua vita, ma nessuno riuscì. Ne ricordo uno.  

In una notte piuttosto buia gli fu teso un tranello. Fu invitato ad uscire dalla canonica  col falso pretesto di un’Estrema Unzione. Ignaro del pericolo che lo attendeva, si avviò  passando per un vicolo stretto tra un alto muro e una casa. All’improvviso vide un’ombra  scura e minacciosa sul muro.  

Fece un passo indietro e una figura alta, forte, pesante, balzò giù con un impeto tale  che sbattè la testa con un botto sordo contro la casa. L’attentatore cadde svenuto e  rimase in coma per alcuni giorni. Il destinatario dell’impatto doveva essere don Guido.   L’indomani la gente scrutava il Curato incredula e sorpresa chiedendosi quale stella mai  lo avesse protetto. Segno che era stata una piccola congiura.  

Durante la sua esistenza don Guido subì ventitrè attentati, in ognuno dei quali rischiò di  perdere la vita. Da questo si può capire quanto grande fosse il progetto che Dio aveva su di  lui e quanto lo amasse per dargli tanta protezione.  

La parrocchia, per quanto turbolenta, era piccola, per cui a don Guido restava molto  tempo per studiare. Risparmiando in ogni spesa, cominciò ad acquistare libri e  pubblicazioni che parlavano della comparsa dell’uomo sulla Terra e delle scoperte  scientifiche riguardo all’evoluzione. Dedicava tutto il tempo libero alle sue ricerche.  


1945: la visione della catastrofe del Vajont, che avverrà nel 1963  

Nel primo anno del suo ministero a Casso egli ebbe un sogno profetico.  

Vide, con 18 anni d’anticipo, l’enorme frana staccarsi dal monte Toc, invadere il  bacino del lago del Vajont e l’acqua tracimare con forza oltre la diga e incanalarsi  spaventosamente per la stretta e ripida valle che porta a Longarone. Vide la massa  d’acqua scendere precipitosamente a zig-zag verso il paese e spazzare via case, strade,  piazze, chiesa, municipio, cimitero... quindi l’enorme distesa piatta e gialla di limo  ricoprire ogni cosa appiattendo tutto. Vide i morti e quelli che stavano per morire mentre  annaspavano disperatamente fra gli spasimi cercando di salvarsi. Ne riconobbe molti, fra i  quali anche l’Arciprete di Longarone mons. Bortolo Làrese e il suo cappellano e parente don Lorenzo Làrese. Sconvolto, cercò di responsabilizzare i paesi interessati inviando ai  rispettivi sindaci e parroci lettere circostanziate. Descrisse perfino la linea di  demarcazione tra le case che sarebbero state travolte e quelle che sarebbero rimaste illese.  Ma, a quell’epoca, la diga e il lago del Vajont non c’erano ancora e, dunque, non fu preso  seriamente. Tutti ne risero, ma molti di costoro persero la vita diciott’anni dopo.  

Incominciava così per don Guido il calvario di essere considerato un personaggio strano.  

Don Guido però non rivelò nelle sue lettere e nei suoi appunti la descrizione di una  scena che, nella medesima visione, precedeva la catastrofe e che mi raccontò a viva voce.  Vide snodarsi lungo le vie di Longarone una processione formata da alcuni giovinastri che  portavano infilati su bastoni i genitali di bovini raccolti al macello comunale intonando  frasi blasfeme e irripetibili sull’aria delle Litanie Lauretane: “Santa..., ora pro nobis” con  evidente atteggiamento di scherno. Dedusse che l’episodio avvenne qualche ora prima  della caduta della frana dalla luce del tramonto della scena che vide.  

Il fatto che il Signore abbia fatto vedere a don Guido la catastrofe in stretta sequenza  logica con quella infelice e blasfema processione ci spinge a credere che fra i due eventi ci  fosse un nesso per far capire a noi uomini come un nostro comportamento irrispettoso  possa alienarci la protezione di Dio.  

Dio non castiga: Dio, quando viene respinto, solamente si astiene dalla Sua protezione  nel rispetto della libertà che ha dato all’uomo.  

Don Guido tuttavia ripeteva:  

“È improprio chiamarlo castigo di Dio perché Dio non è vendicativo. Non è Dio che  manda i castighi, anche se questo è il termine che usa la Bibbia per far intendere che tra  due fatti c’è un nesso di causa-effetto. Il castigo ce lo diamo noi stessi perché è la  naturale conseguenza dell’allontanamento dalla protezione di Dio. Purtroppo in questi  casi vengono coinvolti degli innocenti. Ma la colpa non è di Dio. Anzi, stiamone certi,  Dio è vicino alle vittime innocenti e spiritualmente le sostiene. Dio ha a cuore la salvezza  di tutti, quella eterna. Inoltre, la parte più pesante della sofferenza, specialmente quella  degli innocenti, la porta Lui stesso. Certo è che se il Signore mal sopporta che Lo si  bestemmi, non permette che s’insulti la Vergine Immacolata!”.  

Ovviamente il cedimento del Monte Toc era già in corso da mesi. È chiaro che non si  può attribuire a Dio l’improvviso franamento.  

La protezione di Dio non evita le calamità naturali, ma può evitare che si assommino  gli errori umani e, in particolare, che le persone arrivino alla conclusione della loro vita  impreparate.  

Al tempo della sciagura del Vajont, avvenuta nella tarda serata del 9 ottobre del 1963,  don Guido da dieci anni era partito da Casso ed erano passati diciott’anni dalla visione.  Molti avevano dimenticato la sua profezia ed erano andati incontro alla morte. 

Don Guido Bortoluzzi

La Battaglia Finale del Diavolo - Non v’è stata alcuna “conversione economica” della Russia

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Non v’è stata alcuna “conversione economica” della Russia

Nei loro disperati tentativi di spiegare la “non conversione” della  Russia dopo la cerimonia del 1984, alcuni revisionisti di Fatima sono  giunti addirittura a ridefinire il concetto stesso di “conversione”, fino a  farlo coincidere con la presunta “trasformazione” economica della Russia,  avvenuta dopo la “caduta del comunismo”. Anche in questo caso, i fatti  spazzano via una simile fantasia. Malgrado il prodotto interno lordo  sia cresciuto per via dell’uso intensivo delle proprie riserve petrolifere,  economicamente la Russia rimane tuttora un paese da Terzo Mondo.  L’Organizzazione Mondiale della Sanità pone il sistema sanitario Russo  al 130° posto, su 190 nazioni facenti parte delle Nazioni unite. In tanti  villaggi di campagna, che un tempo formavano il “collettivo” agricolo  Sovietico, non arrivano nemmeno il gas o l’acqua corrente.

Per quanto riguarda la ricchezza generata dall’industria petrolifera,  il reporter investigativo Jonathan Dimbleby spiega che “è andato  formandosi sotto Putin un sistema governativo criminale, grazie al  quale il Cremlino ha potuto vendere a persone vicine a Putin molti  giacimenti dello stato a prezzi infimi, ricomprandoli poi ad un costo  elevatissimo.” Prendiamo ad esempio Roman Abramovich “uno dei più  stretti alleati di Putin,” il quale aveva pagato 100 milioni di dollari per  acquisire la Sifnet (la compagnia petrolifera di stato Russa) per poi  rivenderla al governo, 10 anni dopo, per 13,7 miliardi di dollari, “una  somma astronomica, assai superiore al suo reale valore di mercato.”476  Dimbleby conclude: “Potete anche dimenticarvi le parole del Presidente  [Medvedev] riguardo al ‘combattere’ la corruzione. Questa piaga sociale  ed economica è ormai endemica e molto insidiosa.”477 Lo stesso Putin  ha tratto enormi benefici da questo vero e proprio saccheggio di stato,  e possiede attualmente una fortuna personale valutata attorno ai 41 miliardi di dollari.478

Per di più, il 5 agosto 2009 la Associated Press ha riportato che  la crisi economica mondiale del 2008-2009 ha “ribaltato otto anni di  solida crescita economica sotto la presidenza di Putin…”479 Ed il 10  agosto 2009, un rapporto della AFP ha citato le parole del “presidente”  fantoccio Medvedev, con le quali ammetteva che “appena ha avuto  inizio la crisi economica mondiale, (l’economia) è crollata. E lo ha fatto  in maniera peggiore che in tanti altri paesi.” Il governo Russo prevede  per il 2009 “una contrazione dell’8.5% del PIL Russo, a causa del ribasso  del prezzo del petrolio, che ha colpito duramente il settore energetico,  mentre l’industria nazionale subisce un pesante calo degli ordinativi  provenienti dall’estero.”480

Quindi, a 25 anni di distanza dalla presunta “consacrazione” della  Russia, anche l’economia Russa, che sotto Putin sembrava essere così  in ascesa – ma che in realtà premiava solo gli “amici” del Presidente  – sta in realtà collassando su se stessa. La cerimonia del 1984 non ha  portato nessuna vera e duratura benedizione per quel paese. Malgrado  la crescita del PIL per qualche fortunato, “nella Russia odierna due  terzi della popolazione vive vicino alla soglia della povertà. Il sistema  sanitario è attualmente peggiore di quello degli anni ’50. Stalin uccise  20 milioni di persone, ma al giorno d’oggi la popolazione Russa decresce  al ritmo di un milione di persone l’anno.”481


Conclusione: 

Non v’è stata alcuna “conversione”, di nessun tipo, in Russia

Ancora una volta, contro un fatto non v’è argomento che tenga, ed  i fatti non ammettono repliche: la Russia non si è convertita affatto,  con qualsiasi accezione si voglia considerare quella parola: non si è  convertita alla Fede Cattolica (il significato più corretto di “conversione”,  in questo caso), non si è convertita alla religione Russo-Ortodossa, non si è convertita moralmente, non si è convertita politicamente e  nemmeno economicamente. Per di più, come dimostra la pratica diffusa  dell’aborto, la società Russa non si è nemmeno convertita alle più  basilari regole della legge naturale.

Lo stesso vale ovviamente per tante altre nazioni di tutto il mondo,  quasi un secolo dopo che la Russia aveva cominciato a spargere i propri  errori. Come dichiarò Papa Pio XII, l’11 febbraio 1949: “Siamo d’altra  parte sopraffatti dalla tristezza e dall’angoscia nello scorgere che la  malvagità dei cattivi ha raggiunto un limite di empietà incredibile e in  altri tempi affatto insolita.”482 Due anni dopo, il Papa dichiarò inoltre  che: “Oggi, quasi tutta l’umanità va rapidamente dividendosi in due  schiere opposte, con Cristo o contro Cristo. Il genere umano al presente  attraversa una formidabile crisi che si risolverà in salvezza con Cristo  o in funestissime rovine.”483 Pio XII disse queste cose persino prima  che nel resto del mondo si diffondesse la “legalizzazione” dell’aborto,  concepita inizialmente in Russia, e gli altri errori della Russia – proprio  come predetto dalla Madonna di Fatima.

Quelle persone che insistono che è avvenuta una “conversione  della Russia” dopo il 1984 e che i “Fatimiti” sono solamente “profeti di  sventura”, ci ricordano di coloro che irridevano Noè perché si preparava  laboriosamente, anno dopo anno, alla costruzione dell’Arca della  Salvezza, mentre a loro pareva che il mondo in cui vivevano sarebbe  andato avanti per sempre. 

Padre Paul Kramer


Meditate, miei piccoli, sui vostri fallimenti, meditate su quanto vi siete allontanati dall'Amore e vedrete quanti fallimenti avete avuto perché non avete vissuto nell'Amore.

 


Messaggio di Dio Padre a J. V.


13 settembre 2021

Rosario del mattino - Messaggio unico.


Primo mistero. Dio Padre parla.

Ricordatevi, figli miei, che io sono sempre con voi. Conosco i vostri fardelli, i vostri problemi, conosco anche le vostre gioie, i vostri successi.

Tutto questo avviene, miei piccoli, perché restiate uniti a Me, perché vi rendiate conto che non sono un Dio che abbandona le sue creature. Siete tutti nel Mio Cuore e conosco completamente ognuno di voi. Conosco il bene, il male, quello che hai nascosto nel tuo cuore e quello che dai al mondo.

I problemi attuali, in una forma o nell'altra, esistono nel mondo da molti secoli, perché satana vuole distruggere la Mia Opera, ha distrutto ciò che Mio Padre ha creato, e lo vedete, non solo con voi uomini, ma lo vedete anche nella Natura, le piante, gli animali, la stessa pioggia, il sole, tutto è affetto da satana.

Non dovete avere paura di questo, perché quello che vi dico è perché vi rendiate conto, Miei piccoli, che tutto ha sempre una soluzione, finché siete con Me, e anche se non siete con Me, e quelli che lo sono, che chiedono di voi, per questo vi benedico tutti, come vi ho detto nelle Scritture: il sole sorge per il bene e il male, la pioggia anche.

Tutto ciò che è Mio è vostro, ma certamente il cuore dell'uomo, secondo come è la sua spiritualità, lo riceverà in modo diverso, e anche voi reagirete in modo molto diverso, secondo ciò che avete nel vostro cuore. Ciò che può piacere ad alcuni, perché bagna i loro campi e hanno i raccolti, per altri, quella stessa pioggia li infastidisce, perché sporcherà le loro scarpe o qualche altro stupido problema che nascerà da loro, perché non sanno apprezzare ciò che comando.

Questo è quello che sta succedendo anche ora, miei piccoli, e voi dovete sempre prenderlo dalla parte del bene. È difficile, infatti, imparare a trarre il bene da un male che ti perseguita, ma ripeto, questo è successo nel corso dei secoli, l'uomo continua a vivere e io continuo a prendermi cura di te.

Sono prove, sono prove per vedere la fedeltà dell'uomo a Me, vostro Dio, e anche la fedeltà e l'amore fraterno che dovete avere gli uni per gli altri. Mantenetevi sempre nell'Amore e non fallirete mai. L'Amore è tutto, voi siete stati creati nell'Amore, tutto è stato creato nell'Amore e se vi mantenete nell'Amore, siete con Noi nella Nostra Santissima Trinità.

Meditate, miei piccoli, sui vostri fallimenti, meditate su quanto vi siete allontanati dall'Amore e vedrete quanti fallimenti avete avuto perché non avete vissuto nell'Amore.

Vi benedico, Miei piccoli, e vi chiedo di nuovo di accettare la Nostra Santa e Divina Volontà, queste prove devono essere superate da coloro che vivono nell'Amore, coloro che hanno capito le lezioni dei tempi passati e ora le mettono in pratica, muovendo il loro cuore verso di Noi, muovendo verso l'Amore e accettando la Volontà Divina.

Vi benedico, Miei piccoli, conservatevi sempre nel Nostro Amore Trinitario. Amen.

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO 

 


Vieni in me, Spirito Santo, 

Spirito di sapienza: 

donami lo sguardo e l’udito interiore, 

perché non mi attacchi alle cose materiali, 

ma ricerchi sempre le realtà spirituali. 

Vieni in me, Spirito Santo, Spirito dell’amore:  

riversa sempre più la carità nel mio cuore. 

Vieni in me, Spirito Santo, Spirito di verità:  

concedimi di pervenire alla conoscenza

 della verità in tutta la  sua pienezza. 

Vieni in me, Spirito Santo, 

acqua viva che zampilla per la vita eterna: 

fammi la grazia di giungere 

a contemplare il volto del Padre 

nella vita e nella gioia senza fine.  

Amen. 

 

Sant’Agostino 

Conversazioni Eucaristiche

 


Num quem diligit anima mea vidistis? 

 

1. Ma a chi rivolgo io questa dimanda? Sono pur sciocco! E che? Non sono assicurato, o Gesù mio, da Voi stesso, che per una incomprensibile  miracolosa ubicazione d’amore vi fate trovare personalmente Sacramentato  in ogni Chiesa, dove attirato dal cielo, vi fate collocare e custodire nei  Tabernacoli per godere la compagnia degli uomini, e per dare comodo ai  vostri amici e divoti di visitarvi, e di venire a sfogarvi l’amante cuore loro?… 

2. Qual grazia è mai questa che ci fate, o Gesù mio? Chiuso qual tesoro sotto le specie eucaristiche per darci agio di trovarvi ognora che vogliamo, vi  nascondete, sì, agli occhi dell’umanità nostra, ma non a quelli della fede.  Siate benedetto, Salvator mio caro!… Voi aveste sempre un’appassionata  predilezione alla vita nascosta, e per ciò anche dopo la vostra gloriosa  Risurrezione ed Ascensione al cielo, vi piacque e vi piace di starvene quì  occulto nella Eucaristia, quasi ad inculcarci col vostro esempio di imitarvi: Exemplum do vobis! 

3. Da questo Tabernacolo; dalla Vostra divina Sacramentata Umanità esce una fragranza così soave, che rapisce e diletta immensamente. Ah,  Signore, tiratemi dietro a Voi! Correrò all’odore de’ vostri balsamici unguenti,  che sono le vostre virtù, sino a penetrare e chiudermi nel Cuor Vostro: Trahe  me post Te! In odorem curremus unguentorum tuorum. Mi volete tirare a vivere  quì con Voi solitario? Io verrò, e mi fermerò. Così mi mi parlerete con  maggior intimità al cuore: ducam eam in solitudine, et loquor ad cor ejus… 

Ma è quìi dove volete parlare al mio cuore? Bene: io mi resto quì ad  ascoltarvi! Sederò quì sotto all’ombra del massimo Mistero del vostro amore: sub umbra illius quem desideraveram sedi. Veggo che già mi state guardando  da codesto Tabernacolo: En ipse stat post parietem nostrum respiciens, et  prospiciens. Vi odo, o mio Gesù dilettissimo; parlate pure al cuor mio sicut  solet amicus ad amicum suum! 

4. En Dilectus meus loquitur mihi! Sì; siete Voi che mi chiamate e m’invitate a entrar dentro alla cella del Cuor vostro. Surge, propera et veni !  Ma che volete, che quasi impaziente mi tirate al vostro seno? Ah, anima mia;  Egli vede i tuoi bisogni; vede che non sai riordinare i tuoi affetti tanto deformi da quelli del Cuor Suo; ti vuol rendere conforme a Se! Quos  praescivit, predestinavit conformes fieri Imagini Cordis Sui. 

5. O mio caro Gesù, introducetemi pur subito nella celletta del Cuor Vostro! Vedrete di quante riforme abbisogna la difformata anima mia. Fate  dunque attorno ad essa tutto ciò che più vi piace per ridurla a perfetta  somiglianza del Vostro Cuore! 

6. Ma già introduxit me Rex in cellaria sua; ordinavit in me charitatem. 

Questo era il primo e principal bisogno dell’anima mia: una carità ben  ordinata! Io non amava che disordinatamente me stesso, e le creature. D’ora  in poi non sarà più così. Ego dilecto meo, ed ad me conversio eius.  Amabilissimo mio Gesù, affinchè non abbia a riprodursi in me mai più un  tanto disordine, eccovi il Cuor mio: racchiudetelo dentro al Vostro; anzi il  Vostro lo assorbisca tutto di maniera che non me ne rimanga neppure una  minima particella da disporre a mio talento. Uniteli insieme i nostri cuori, il  mio col vostro, sicchè diventino uno solo nel vostro petto: Dilectus meus mihî,  et ego illi. Vi piace così?… Mi pare che unione più intima e perfetta non si  possa compire. Già la mia anima si sente trasfondere in Voi; ed all’udire che  il Cuor vostro è rimasto ferito da questa amorosa mia proposta, si liquefà  d’amore per Voi: Vulnerasti cor meum, soror mea sponsa, vulnerasti cor  meum! Oh Gesù mio, Voi mi fate andar fuori di me; voi mi fate morire della  maggiore soddisfazione di tenerezza e di riconoscenza! Anima mea liquefacta  est, ut Dilectus locutus est ! 

7. Ma Voi mi amaste sempre anche pria ch’io principiassi a conoscervi.  

L’amore v’indusse a chiamarmi ed a tirarmi dentro all’orto solitario del Cuor  vostro per parlarmi e trattarmi con più intima espansione, per deliziarmi ed  inebbriarmi del vostro amore. Dunque, mio caro ed unico Bene, la nostra  unione è già stretta e consumata. Chi più mi separerà dal Cuor vostro? Quis  me separabit a charitate tua?… Ah, più nessuno; neppure gli Angeli! neque  Angeli, neque creatura alia poterit me separare a charitate Dei, quae est in  Christo Jesu! 

8. Potentissima Vergine Maria, San Giuseppe, e Voi tutti miei Santi  Avvocati e Protettori, circondate con la vostra carità la rinnovata Unione del  cuor mio con quello di Gesù, sicchè non abbia mai più a rallentarsi per la  mia propria debolezza e fragilità. Oh me beato, se d’ora in poi non troverò  maggior delizia che di starvi sempre unito, di sempre pensare a Voi, di sempre amarvi, come voi state pensando sempre a me, e sempre amandomi  in questo divinissimo Sacramento! 

9. Il Santo vecchio Simeone, che desiderò tanto di vedervi, e poi morire, appena vi vide allorchè bambolino foste dalla vostra Madre e da S. Giuseppe  portato al Tempio, fu invaso e compreso da tanto giubilo, che v’intonò quel  tenero supplichevole Cantico del – Nunc dimittis. – O amabilissimo Gesù,  quanto più fortunato e graziato sono io di quel vostro Giusto! Io vi veggo con  gli occhi della fede qui a me presente non una volta, ma quante volte vi  degnate di ammettermi alla vostra divina udienza. E non solo ho la sorte di  vedervi, ma vi posso accogliere tra le mie braccia e nel mio petto. Di più: Voi  siete tanto cortese con me, che mi alimentate del vostro spirito, del vostro  corpo e del vostro sangue divino quante volte io lo voglia: lo che è tanto più  maraviglioso, sorprendente e quasi incredibile. 

10. O Dio! O amore incomprensibile, giacchè vi dimostrate tanto generoso con me, io voglio esserlo altrettanto con Voi! Ma che dico? Come potrò io  povera e vile creatura contraccambiare a Voi, mio Dio, mio Creatore, mio  Padrone mio tutto? Ma voglio dimostrarvi almeno la gratitudine ch’io sento  pel beneficio sommo che ci fate della vostra augusta presenza nel  Sacramento dell’altare. Voglio venire a tenervi compagnia più spesso che  potrò, e godere della vostra sovrana conversazione, che fa beati i Santi in  Paradiso. Oh potessi starvi sempre vicino per adorarvi e farvi atti di amore!  Deh, accrescete in me l’ardenza di questo desiderio, fino a tanto che avrò la  grazia di ricevervi l’ultima volta sul letto di morte, per indi passare a vedervi,  a benedirvi, ringraziarvi ed amarvi in Paradiso per tutta l’eternità! Amen,  amen, amen. 

Francesco Spinelli

PARTICOLARI SUL TEMPO DEL “MILLENNIO”

 


Stavo pensando tra me al Santo Volere Divino e dicevo tra me: Ma quale sarà il gran bene di questo Regno del «FIAT» Supremo?  E Gesù, come interrompendo il mio pensiero e come in fretta, si è mosso nel mio interno dicendomi:  

“ Figlia mia, quale sarà il gran bene! Quale sarà il gran bene! Il regno del mio «FIAT» racchiuderà tutti i beni, tutti i miracoli, i portenti più strepitosi, anzi, li sorpasserà tutti uniti insieme; e se miracolo significa dare la vista a un cieco, raddrizzare uno zoppo, sanare un infermo, risuscitare un morto, eccetera, il Regno della mia Volontà terrà l’alimento preservativo  e per chiunque entrerà in Esso non ci sarà nessun pericolo che possa rimanere cieco, zoppo ed infermo; la morte sull’anima non avrà più potere, e se lo avrà sul corpo non sarà morte, ma passaggio; e mancando l’alimento della colpa e la volontà umana degradata, che produsse la corruzione nei corpi, e stando l’alimento preservativo della mia Volontà, anche i corpi non saranno soggetti a scomporsi e a corrompersi così orribilmente, da incutere paura anche ai più forti, come lo è tuttora, ma rimarranno composti nei loro sepolcri, aspettando il dì della resurrezione di tutti.  1

Onde, che credi tu che sia più miracolo: dare la vista ad un povero cieco, raddrizzare uno zoppo, sanare un infermo, oppure avere un mezzo preservativo affinché l’occhio non perda mai la sua vista, che si cammini sempre dritto, che si stia sempre sano? Credo che sia più il miracolo preservativo che il miracolo dopo [essere] successa la sventura. Ecco la gran diversità del regno della Redenzione e del Regno del «FIAT» Supremo. Nel primo fu miracolo per i poveri sventurati, come lo è tuttora, che giacciono, chi in una sventura e chi in un’altra, e perciò Io ne diedi l’esempio, anche all’esterno, di dare tante diverse guarigioni, che erano simbolo della guarigione che Io davo alle anime, che facilmente ritornano alle loro infermità. 

I l secondo sarà miracolo preservativo, perché la mia Volontà possiede la miracolosa potenza, che chiunque si fa dominare da Essa non sarà soggetto a nessun male; quindi Essa non avrà nessun bisogno di far miracoli, perché li conserverà sempre sani, santi e belli, degni di quella bellezza che uscì dalle Nostre mani creatrici nel creare la creatura. Il Regno del «FIAT» Divino farà il gran miracolo di sbandire tutti i mali, tutte le miserie, tutti i timori, perché Esso non farà il miracolo a tempo e a circostanza, ma si terrà sui figli del suo Regno con un atto di miracolo continuato, per preservarli da qualunque male e farli distinguere come figli del Regno suo, e questo non solo nell’anima, ma anche nel corpo ci saranno molte modifiche, perché è sempre la colpa l’alimento di tutti i mali. Tolta la colpa, mancherà l’alimento al male, molto più che Volontà mia e peccato non possono esistere insieme; quindi anche la natura umana avrà i suoi benefici effetti. 

Ora, figlia mia, dovendo preparare il gran miracolo del regno del «FIAT» Supremo, sto facendo con te, come figlia primogenita della mia Volontà, come feci con la Sovrana Regina, Mamma mia. Quando dovetti preparare il Regno della Redenzione, la tirai tanto a Me, la tenni tanto occupata nel suo interno, per poter formare insieme con Lei il miracolo della Redenzione; e ce n’era tanto bisogno, tante cose che insieme avevamo da fare, da rifare, da completare, che dovetti occultare al suo esterno qualunque cosa che poteva chiamarsi miracolo, meno che la sua perfetta virtù. Con ciò la resi più libera per farle valicare il mare interminabile del «FIAT» 

Eterno, onde potesse avere accesso presso la Divina Maestà per ottenere il Regno della Redenzione.  

Che sarebbe stato di più: se la Celeste Regina avesse dato la vista ai ciechi, la parola ai muti ed altro, oppure il miracolo di far discendere il Verbo Eterno sulla terra? I primi sarebbero stati miracoli accidentali, passeggeri ed individuali; il secondo invece è miracolo permanente e per tutti, purché lo vogliano. Perciò i primi sarebbero stati come nulla paragonati al secondo. Essa fu il vero Sole che, eclissando tutto, eclissò in sé lo stesso Verbo del Padre, germogliando dalla sua luce tutti i beni, tutti gli effetti e miracoli che produsse la Redenzione; ma come Sole, produceva i beni e i miracoli senza farsi vedere o farsi additare che era Lei causa primaria di tutto. Difatti, tutto ciò che Io feci di bene sulla terra lo feci perché la Imperatrice del Cielo giunse ad avere il suo impero nella Divinità e col suo impero mi trasse dal Cielo per darmi alle creature. 

Ora, così sto facendo con te per preparare il regno del «FIAT» Supremo: ti tengo con Me, ti faccio valicare il mare interminabile di Esso per darti l’accesso presso il Padre Celeste, affinché lo preghi, lo vinca, lo domini, per ottenere il «FIAT» del Regno mio. E per compiere e consumare in te tutta la forza miracolosa che ci vuole per un regno sì santo, ti tengo continuamente occupata nel tuo interno nel lavoro del regno mio, ti faccio continuamente girare per fare, per rifare, per completare tutto ciò che ci vuole e che tutti dovrebbero fare per formare il gran miracolo del Regno mio. Esternamente nulla faccio comparire su di te di miracoloso, se non ché la luce della mia Volontà. 

Alcuni potranno dire come tanti portenti che manifesta il benedetto Gesù a questa creatura, di questo regno del «FIAT» Divino, e i beni che porterà sorpasseranno Creazione e Redenzione, anzi, Esso sarà corona dell’una e dell’altra; ma, ad onta di tanto bene, nessuna cosa miracolosa nell’esterno si vede in lei, come conferma del gran bene di questo regno dell’Eterno «FIAT», mentre gli altri santi, senza il portento di questo gran bene, hanno fatto miracoli ad ogni passo. Ma se si volgono indietro a considerare la mia cara Mamma, la più santa di tutte le creature, il gran bene che racchiuse in sé e che portò alle creature, non c’è chi possa paragonarsi a Lei: fece il gran miracolo di concepire in sé il Verbo Divino e il portento di dare un Dio a ciascuna creatura; e innanzi a questo prodigio, mai visto né sentito, di poter dare l’Eterno Verbo alle creature, tutti gli altri miracoli uniti insieme sono piccole fiammelle innanzi al sole. Ora, chi deve fare il più non è necessario che faccia il meno.  

Così, innanzi al gran miracolo del Regno della mia Volontà ripristinato in mezzo alle creature, tutti gli altri miracoli saranno piccole fiammelle innanzi al gran Sole del mio Volere. Ogni detto, verità e manifestazione su di Esso è un miracolo che è uscito dalla mia Volontà, come preservativo di ogni male e per legare le creature  ad  un  bene  infinito, ad una gloria più grande, ad una nuova bellezza tutta divina. Ogni mia verità sul mio Eterno Volere contiene la potenza e la virtù prodigiosa, più che se si risuscitasse un morto, o che si risanasse un lebbroso, o che un cieco vedesse, o che un muto parlasse, perché le mie parole sulla santità e potenza del mio «FIAT» risusciteranno le anime alla loro origine, le saneranno dalla lebbra che ha prodotto l’umana volontà, darà loro la vista per vedere i beni del regno della mia Volontà, perché finora erano come ciechi; darà la parola a tanti muti, che mentre sapevano dire tante altre cose, solo per la mia Volontà erano come muti che non avevano parola. 

E poi, il gran miracolo di poter dare a ciascuna creatura una Volontà Divina che contiene tutti i beni, che cosa non darà loro quando si troverà in possesso dei figli del regno suo? Ecco perché ti tengo tutta occupata nel lavoro di questo mio regno, e c’è molto da fare per preparare il gran miracolo, che il Regno del «FIAT» sia conosciuto e posseduto. Perciò sii attenta a valicare il mare interminabile della mia Volontà, affinché venga stabilito l’ordine tra Creatore e creatura, e così potrò fare il gran miracolo, per mezzo tuo, che l’uomo mi ritorni nella sua origine, donde ne uscì”. 

Onde io stavo pensando a ciò che sta scritto di sopra, specialmente che ogni parola e manifestazione sulla Suprema Volontà è un miracolo uscito da Essa, e Gesù, per confermarmi ciò che mi aveva detto, ha soggiunto:  “Figlia mia, che credi tu che fu più grande miracolo quando Io venni sulla terra: la mia parola, il Vangelo che Io annunziai, oppure che diedi la vita ai morti, la vista ai ciechi, l’udito ai sordi, eccetera? Ah, figlia mia, fu più gran miracolo la mia parola, il mio Vangelo; molto più, che gli stessi miracoli uscirono dalla mia parola creatrice. I sacramenti, la stessa Creazione –miracolo permanente– ebbero vita dalla mia parola, e la stessa mia Chiesa ha per regime, per fondamento, la mia parola, il mio Vangelo. Sicché fu più miracolo la mia parola, il mio Vangelo, che gli stessi miracoli, i quali, se ebbero vita, fu per la mia parola miracolosa. Quindi, sii sicura che la parola del tuo Gesù è il più gran miracolo.  

La mia parola è come vento impetuoso che corre, percuote l’udito, entra nei cuori, riscalda, purifica, illumina, gira, rigira di nazione in nazione, percorre tutto il mondo, gira per tutti i secoli. Chi mai può dar morte e seppellire una mia parola? Nessuno. E se qualche volta pare che la mia parola tace e sta come nascosta, essa non perde mai la vita; quando meno si crede esce e gira da per tutto. Passeranno i secoli, nei quali tutto, uomini e cose, saranno travolti e scompariranno; la mia parola non passerà mai, perché contiene la vita, la forza miracolosa di Colui che l’ha fatta uscire fuori. Perciò confermo che ogni parola e manifestazione che ti faccio sul «FIAT» Eterno è il più gran miracolo, che servirà per il regno della mia Volontà. Ed ecco perché tanto ti spingo e tanto ci tengo, che neppure una mia parola non sia da te manifestata e scritta, perché mi vedo ritornare indietro un mio miracolo che tanto bene porterà ai figli del Regno del «FIAT» Supremo”.  (Vol. 20°, 22.10.1926) 

(…) Dopo ciò stavo seguendo il Santo Volere nell’atto in cui il mio dolce Gesù si separò dalla Sovrana Regina per andare nel deserto, e mentre compativo l’uno e l’altra pensavo tra me: “Come potette separarsi la mia Sovrana Signora dal suo caro Figlio per ben quaranta giorni? Lei, che lo amava tanto, come potette stare senza di Lui? Sono io che non ho il suo amore e soffro tanto se per alcuni giorni mi priva di Sé; quanto poté essere il dolore della Mamma mia?”   

Ora, mentre ciò pensavo, il mio adorato Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto: “Figlia mia, tutti e due soffrimmo nel separarci, ma il nostro dolore fu sofferto in modo divino, non umano, e perciò non si disgiunse dalla felicità né dalla pace imperturbabile. Io partii felice al deserto, felice restò l’altezza della mia Mamma Celeste, perché il dolore sofferto nel modo divino non ha virtù di adombrare menomamente la divina felicità, che contiene mari di gioie e di pace interminabili. I dolori sofferti in modo divino sono come le goccioline d’acqua nell’immenso mare, nel quale la forza delle onde ha virtù di cambiarli in felicità. Il dolore sofferto in modo umano ha virtù di spezzare la vera felicità e di turbare la pace, il divino mai. Molto più che la mia Mamma Regina possedeva il Sole della mia Volontà per grazia ed Io lo possedevo per natura, sicché il Sole restò in Lei e restò in Me, ma i raggi non si separarono perché la luce è inseparabile; perciò nella stessa luce Lei restò in Me e seguiva gli atti miei, ed Io restai in Lei come suo centro di vita. Quindi la separazione, mentre [fu] vera, fu apparente; ma in sostanza eravamo fusi insieme ed inseparabili, perché la luce della Volontà Divina metteva in comune gli atti nostri come se fossero uno solo.  

E poi Io andai nel deserto per richiamare quella stessa Volontà mia Divina, che per quaranta secoli le creature avevano disertato da mezzo a loro, ed Io per quaranta giorni volli starmene solo, per riparare i quaranta secoli di volontà umana in cui la Mia non aveva posseduto il suo Regno in mezzo all’umana famiglia, e con la mia stessa Volontà Divina la volli richiamare di nuovo in mezzo a loro, per fare che regnasse. Nel ritornare dal deserto la depositai nella Mamma mia, con tutti quegli atti di Volontà Divina che le creature avevano respinto e tenuto come in [un] deserto, affinché fosse Lei la fedele depositaria, la riparatrice del Regno della mia Volontà e [colei che lo] impetra. Solo la Sovrana Signora poteva possedere questo deposito sì grande, perché possedeva in Sé la stessa Volontà Divina in cui poteva contenere la stessa Volontà disertata dalle creature. Come potevamo occuparci del nostro dolore di separarci per quaranta giorni, quando si trattava di reintegrare, di richiamare la nostra Divina Volontà a regnare in mezzo alle creature? Nel nostro dolore eravamo più che felici, perché volevamo mettere in salvo il regno del «Fiat» Supremo, e la Celeste Regina stava aspettando con ansia il mio ritorno per ricevere il deposito del nuovo Sole, per contraccambiare col suo amore tutti i suoi atti, che l’ingratitudine umana aveva respinto. Essa fece da vera Mamma alla mia Divina Volontà, facendo insieme da vera Madre alle creature, impetrando per tutti la vita, la felicità, la gioia di possedere il regno dell’Eterno «Fiat». 

Figlia mia, il numero di quaranta giorni nella mia vita quaggiù è simbolico e significativo. Quaranta giorni nel nascere volli stare nella grotta di Betlemme, simbolo della mia Volontà Divina, che mentre era in mezzo alle creature stava come nascosta e fuori della città delle loro anime, ed Io, per riparare i quaranta secoli di volontà umana, volli stare per quaranta giorni fuori della città in [una] vile capanna, a piangere, gemere e pregare, per richiamare la mia Volontà Divina nella città delle anime, per darle il suo dominio. Dopo quaranta giorni uscii per presentarmi al tempio e rivelarmi al santo vecchio Simeone; era la prima città  che chiamavo alla conoscenza del regno mio, e fu tanta la sua gioia che chiuse gli occhi alla terra per aprirli all’eternità. Quaranta [giorni] stetti nel deserto e poi subito feci la mia vita pubblica, per dare i rimedi [e] i mezzi per giungere al regno del mio Volere. Quaranta giorni volli stare sulla terra dopo la mia Risurrezione, per confermare il regno del «Fiat» Divino e i suoi quaranta secoli di regno che doveva possedere . Sicché in tutto ciò che Io feci quaggiù, il primo atto fu il ripristino di Esso; tutte le altre cose entravano nell’ordine secondario, ma il primo anello di congiunzione tra Me e le creature era il regno della mia Volontà. Perciò, quando si tratta di Essa non risparmio nulla, né luce, né sacrifici, né manifestazioni, né felicità; sono mari che metto fuori di Me per farla conoscere, amare e regnare.”  (Vol. 22°, 8 Settembre 1927) 

 


Verrò fra le nuvole circondato da tutti gli angeli e i Santi in Paradiso.

 


SECONDA VENUTA 

Mia amata figlia prediletta, i Miei figli devono sapere che il motivo per cui il mondo è spiritualmente vuoto è perché essi non conoscono più la differenza tra giusto e sbagliato. 

Se non fosse per la Mia luce, che riempie ogni anima, comprese quelle dei peccatori, il mondo cesserebbe di esistere. 

E‟ la Mia luce che mantiene il mondo in vita. 

Molti dei Miei seguaci che consacrano se stessi alla sofferenza in unione con Me contribuiscono a tenere questa luce viva. 

Poco prima di tornare la Mia luce scomparirà in tutto il mondo per un periodo di tre giorni. 

Questo avverrà solo alla fine e non deve essere confuso con l‟Avvertimento . 

Sarà durante questi tre giorni che ci saranno pianto e stridore di denti e la gente si affannerà per cercare la Mia Luce, anche se Mi aveva respinto. 

Questo sarà il tempo della verità. 

I miei discepoli non devono temere questi tre giorni perché, sebbene potreste non essere consapevoli della Mia presenza, Io sarò con voi. 

Poi dopo i tre giorni Io tornerò sulla terra esattamente nel modo in cui salii in Cielo. 

Verrò fra le nuvole circondato da tutti gli angeli e i santi in Paradiso in grande gloria. 

Che bello e gioioso sarà quel giorno quando verrò a regnare sulla terra secondo la Volontà del Padre Mio. 

Nessun uomo avrà alcun dubbio che sono Io. 

Né avranno dubbi circa il loro futuro. 

Questo sarà il giorno in cui verrò a giudicare. 

Dividerò il Mio popolo in coloro che Mi amano e quelli che Mi odiano. 

Coloro che mi hanno respinto e hanno reso omaggio alle cose del male saranno banditi tra le fiamme eterne dell‟inferno. 

Il resto verrà a vivere con me in Paradiso insieme con i giusti risorti. 

Questo è il fine cui ogni anima deve guardare, quando verrò di nuovo come vi ho promesso. 

Ai cristiani Io dico questo. 

Sappiate che questo grande e glorioso evento accadrà presto. 

La vostra generazione sarà testimone del Mio ritorno glorioso . 

Non rivelerò mai il giorno poiché solamente Mio Padre lo sa, ma vi posso assicurare che il tempo della Mia Seconda Venuta è vicino. 

Ai Miei servi consacrati dico che è vostro dovere preparare il Mio popolo, quelle anime delle quali cui voi siete responsabili, in modo che essi siano inclusi nel libro dei viventi. 

Vi prego di lavorare sodo attraverso la potenza della comunicazione e di pregare per preparare il mondo alla Mia Seconda Venuta. 

Il vostro amato Salvatore, 

Gesù Cristo. 

18 Marzo 2012

 


DIO PADRE - È ORA CHE TU TI RIVOLGA VERSO IL CIELO

 


 DIO PADRE

     È ORA CHE TU TI RIVOLGA VERSO IL CIELO


Rosario serale


Temi:

Non state vivendo nel bene e non state ricevendo le benedizioni del nostro Dio, state vivendo nel male e state ricevendo le maledizioni di Satana.

L'Insegnamento che voglio darvi, in questo momento, è che chiediate la forza per questi tempi che stanno arrivando.

Aspetto solo il tuo "fiat", che è la tua donazione totale alla Mia Volontà totale, affinché tu possa ricevere innumerevoli benedizioni, doni, capacità straordinarie per poterMi servire meglio davanti ai tuoi fratelli.

Non diffidate, Miei piccoli, Io sono il vostro Dio e posso darvi molto più di quanto possiate immaginare, ho solo bisogno del vostro "sì", del vostro "fiat", per riversare su di voi le benedizioni.

Con il tuo libero arbitrio, o guadagni veramente il Regno dei Cieli, o lo perdi, e perdendolo, ti guadagni la dannazione eterna.


Messaggio di Dio Padre, Nostro Signore Gesù Cristo e della Beata Vergine Maria a J. V. (4 marzo 2014)


Primo mistero. La Beata Vergine Maria parla.

Su: Voi non vivete nel bene e non ricevete le benedizioni del nostro Dio, voi vivete nel male e ricevete le maledizioni di Satana.

Figli miei, vi ho detto che il male vi avrebbe coperto, il male sta coprendo la terra. Vi è stato detto che il male avrebbe camminato per le vostre strade e già, umanamente non sareste stati in grado di fermarlo. Le autorità stesse sono state corrotte, si sono unite al male e voi, umanamente, non potete fermarlo perché non c'è un'autorità che vi sostenga e vi protegga.

Tutto questo vi ripeto, miei piccoli, perché è il momento che vi rivolgiate al cielo. Voi siete i Miei figli, Io sono vostra Madre, la Sempre Vergine Maria e vi proteggo, vi proteggo dal male, ma voi contate ancora sulle vostre povere forze. Volete ancora inventare qualcosa, che già non siete in grado di inventare, per combattere. Non siete sostenuti dai vostri stessi fratelli che hanno l'autorità, dovete rivolgervi al Cielo, per prendervi da lì, miei piccoli.

Certamente, il male che voi vedete e vivete è molto al di là di voi, e questo è Satana, voi vivete realmente il suo male, il suo male vi sta superando e non vedete come uscirne e siete già stati avvertiti, miei piccoli, e non avete voluto fare la vostra parte per rimediare a tutto questo affinché il male non continui ad attaccarvi nel modo in cui vi sta attaccando e che possa ancora attaccarvi molto più fortemente.

Vi è stato detto che Satana è più forte di voi, ma non potrà mai vincere le Potenze del Cielo, quindi è il momento che vi rivolgiate al Cielo, vi uniate in preghiera e in questo modo sconfiggete le forze di Satana che vogliono distruggervi, fisicamente, spiritualmente, in ogni modo, affinché vi rivolgiate al Cielo e bestemmiate contro Nostro Signore e Dio, perché Lui non ha colpa di tutto questo. La colpa è di voi che avete voluto agire con le vostre forze e vi siete allontanati dal bene, vi siete allontanati da tutto ciò che poteva tenervi in pace, in armonia, in amore, prendendovi cura di voi stessi come veri fratelli.

Voi siete da biasimare per quello che state soffrendo, perché non avete voluto vivere come Mio Figlio è venuto ad insegnarvi. Se Mio Figlio vi ha portato l'Insegnamento di come vivere il Cielo sulla Terra, voi stessi avete messo da parte tutto quell'Insegnamento, che, se lo aveste seguito, conservato, curato, ora sareste felici, godreste del Cielo sulla Terra, perché vivreste ciò che Lui vi ha insegnato, ma no, la vostra cattiveria, il vostro orgoglio, la vostra negligenza hanno messo da parte tutto ciò che Mio Figlio vi ha insegnato.

Hai voluto ascoltare quello che Satana ti dava e hai accettato lui e i suoi consigli e ora vedi come sei. Il male non ti darà mai il bene, e se lo fa, è solo momentaneo, per attirarti, per indurti in tentazione, per condurti lontano da Dio, e poi, quando ti fa cadere, ti distrugge, che è quello che stai vivendo ora.

Vi sono stati dati i rimedi necessari per vincere il male e questo è la preghiera, ma nonostante ciò, la grande maggioranza di voi non crede che questo sia un rimedio efficace e continua con la sua stoltezza e negligenza. Fino a quando capirete, Miei piccoli? Fino a quando capirete che solo voi, attraverso l'umiltà, riconoscerete che siete caduti, che siete contro gli Insegnamenti di Mio Figlio e i Precetti del Padre, in modo da poter tornare al bene e recuperare ciò che il Padre vi ha dato fin dal principio?

Avete portato su di voi la vostra maledizione, e la chiamo maledizione, perché avete preferito il male e il male è una maledizione, invece delle benedizioni che avreste potuto avere continuamente, che il Padre vi dà, nella sua Divina Provvidenza, quando lo seguite, quando gli obbedite, quando vi comportate come veri figli di Dio.

In questo momento non siete veri figli di Dio, la grande maggioranza di voi si è allontanata dai Comandamenti, dalla vita della Grazia, dalla vita dei Sacramenti, dall'Amore che dovete vivere gli uni con gli altri.

State cadendo nel male che vi siete imposti. Non state vivendo nel bene e non state ricevendo le benedizioni del nostro Dio, state vivendo nel male e state ricevendo le maledizioni di Satana.

Meditate su questo, piccoli miei, e ricordate che potete evitare tutto questo che vi attacca e vi travolge, solo ritornando allo stato di Grazia, alla preghiera e ai Sacramenti. Vivete nella bontà, vivete nell'amore, ma nell'amore che Mio Figlio vi ha insegnato, e Satana sarà subito finito.

Tocca a voi risolvere i vostri problemi, che riguardano il Cielo, perché ci fa male vedere come siete caduti e soffrite, perché, stupidamente, non volete alzarvi con i rimedi che vi sono stati dati.

Grazie, miei piccoli.


Secondo mistero. La Beata Vergine Maria parla.

Circa: L'Insegnamento che voglio darvi, in questo momento, è che chiediate forza per questi tempi che si avvicinano.

Figlioli, come vostra madre che sono, devo anche educarvi. Miei piccoli, quando la Santissima Trinità mi ha costituito, mi ha dato un'infinità di benedizioni, doni, virtù, grazie speciali. Stavo per essere la Madre del Salvatore, e dovevo essere di una spezia speciale per poter accogliere il mio Dio, il vostro Salvatore, nel mio grembo. Dovevo essere un Esempio immensamente grande davanti agli uomini e, inoltre, un esempio anche davanti al mio Dio, nella Sua Santissima Trinità. Ero il legame tra il cielo e la terra, il mio Dio ha depositato nel mio grembo il vostro Salvatore, l'ho portato a voi, l'ho dato al mondo.

Immaginate, miei piccoli, la mia gioia, ma anche il grande impegno. Come vi ho detto, ero e sono ancora dotato di tutte le Virtù al massimo grado.

Nell'Insegnamento che voglio darvi, in questo momento, è che chiediate la forza per questi tempi che si avvicinano, perché ho dovuto avere una grande forza d'animo nel sapere che dovevo consegnare Mio Figlio ai carnefici. Infatti, nel portarlo sulla terra, mi sono comportata come una sacerdotessa, dando il mio piccolo figlio, al nostro Dio, al mondo, l'agnello che si è dato per la vostra salvezza, per la purificazione di tutto il male, presente, passato e futuro. Un sacerdote Lo offre anche nella Santa Messa, nell'Eucaristia, ma io sono stata la prima sacerdotessa a dare Mio Figlio in oblazione agli uomini.

Sapendo come sarebbe stato danneggiato dagli uomini, poi dagli stessi farisei e scribi e infine dai carnefici incaricati di quell'orrendo omicidio. Erano deicidi, senza saperlo, perché erano romani, ma i farisei e gli scribi erano deicidi, che sapevano perfettamente che era il Messia, ma non volevano accettarlo. Un peccato molto grave. Ed io, miei piccoli, con la forza che solo il mio Dio poteva darmi, ho potuto sopportare tutti i suoi anni sulla terra, soffrendo interiormente come un Dio intero fosse offeso, non accettato, attaccato. Quelli che in un momento lo accettavano e continuavano, in un altro momento, loro stessi, in un altro momento, gridavano perché fosse crocifisso e io dovevo sopportare tutto questo e offrirlo al Padre.

Ho sofferto con Mio Figlio e continuo a soffrire, miei piccoli, sono passati più di duemila anni e continuo a soffrire. Come è possibile che voi vogliate distruggere Colui che è tutto buono, che è tutto santo, che si è dato per il vostro bene, per la vostra salvezza senza chiedervi nulla, semplicemente che vi amiate l'un l'altro. Questo lo rende sbagliato per voi?

È sbagliato che vi amiate l'un l'altro, che vi si chieda un bene, sapendo che se seguite quel bene riceverete grandi benedizioni dal cielo e che vivrete meglio?

È vero che la persona che fa il male viene eliminata. Le autorità eliminano quelli dei vostri fratelli che hanno fatto gravi mali, omicidi, malvagità, a volte oltre la vostra immaginazione. Potreste dire che meritano che gli venga tolta la vita, ma io vi chiedo: che male vi ha fatto Mio Figlio, che male vi fa, che male ha fatto, nessuno, miei piccoli, nessuno, puro Amore, pura comprensione, puro affetto, tutta la Sua vita era puro bene. Perché la Sua vita è stata tolta e perché voi, ora, continuate a spingerLo da parte e non volete la Sua vita, non volete stare con Lui, non accettate i Suoi insegnamenti, che male vi ha fatto? Nessuno, i miei piccoli. È già il male che porti nel tuo cuore e tutto per non permettere agli Insegnamenti di Mio Figlio di annidarsi nel tuo cuore, di crescere e di portare frutto. Che male ti hanno fatto Mio Figlio e i Suoi Insegnamenti? Nessuno, i miei piccoli. Se aveste seguito i Suoi Insegnamenti, sareste fratelli in tutto il mondo, non ci sarebbero frontiere, vi amereste l'un l'altro, godreste immensamente delle cose buone che il nostro Dio vi manderebbe continuamente.

Egli vi chiama continuamente a ritornare al bene, e voi non lo ascoltate. Non avete ricevuto alcun male da Nostro Dio, nella Sua Santissima Trinità, Mio Figlio vi ha consigliato di non fare alcun male. Tutto era puro Bene, tutto era puro Amore, perché siete in contrasto con la bontà, con l'Amore, con la fratellanza? Vi rendete conto che l'errore viene dal vostro cuore? Vi rendete conto che tutto quello che avete intorno è colpa vostra? Nessun male può venire da Mio Figlio, perché Egli è il Dio della Bontà, è il Dio dell'Amore, è il Dio della Vita, e voi avete il contrario nel vostro cuore, perché avete spalancato le porte al male di Satana.

Non è il Dio provvidente che ti dà tutto, non ti dà il cibo che mangi, la vita che hai, l'amore che godi ma che raramente usi e trasmetti. Da Satana ricevi solo il male che ti circonda, il male con cui attacchi i tuoi fratelli, il male che distrugge, che uccide, che uccide non solo il corpo ma anche l'anima. Questo è il male che state seguendo e assecondando, aumentando e mantenendo vivo in voi stessi e nella società, perché non fate nulla per combatterlo.

Non combattete il male che è dentro di voi, non combattete il male che è intorno a voi. Dovete combattere il male con il bene, con la vostra purezza di intenzione, con lo stato di Grazia, con i buoni desideri, con l'aiuto che date ai vostri fratelli, con l'amore. Questa è la risposta ai vostri mali, l'amore, l'amore con cui potete aiutare i vostri fratelli, ma soprattutto con l'amore che deve annidarsi nel vostro cuore perché se non avete l'amore dentro di voi, non potete darlo agli altri.

Cominciate dunque, miei piccoli, con voi stessi, chiudete le porte al male, a Satana che vi circonda e che continua a tentarvi, al male che avete aumentato. Devi smetterla adesso, perché stai vedendo che tu, con quello che hai fatto, non ti ha portato a niente di buono. Avete il mondo che avete fatto crescere, che avete nutrito, che avete coltivato, e vi ha dato un cattivo risultato seguire ciò che Satana vi ha consigliato.

Ora dovete seguire ciò che Mio Figlio vi ha chiesto, che vi amiate gli uni gli altri, che eliminiate dal vostro cuore i vizi, il male, gli errori, la morte, tutto ciò che porta alle tenebre e al male di vivere.

Voi siete luce, siete stati creati per dare luce e produrre amore, sta a voi realizzare questo cambiamento interiore con il Nostro aiuto, chiedetelo, Miei piccoli, affinché io interceda per ognuno di voi, affinché il Nostro Dio, nella Sua Santissima Trinità, cambi in voi tutto ciò che è negativo, in amore, perché ciò che è positivo non può venire che dal Nostro Dio.

Se non c'è umiltà in te, non ci può essere nulla di buono, l'umiltà è la chiave che apre la porta a tutte le benedizioni del nostro Dio. Chiedetelo, chiedetelo, affinché io sostenga ognuno di voi, siate semplici, umili, e raggiungerete la santità della vita.

Grazie, miei piccoli.


Terzo mistero. Nostro Signore Gesù Cristo e Dio Padre parla.

Su: Attendo solo il tuo fiat, che è la tua donazione totale alla mia Volontà totale, affinché tu possa ricevere innumerevoli benedizioni, doni, capacità straordinarie per potermi servire meglio davanti ai tuoi fratelli.

Figlioli, quando ero qui sulla terra, per iniziare la mia evangelizzazione, ho scelto un piccolo gruppo, i miei apostoli, i miei discepoli. Un piccolo gruppo e non era il migliore che si potesse scegliere, e tutto questo era per mostrare alla gente di quel tempo e, successivamente, all'umanità del futuro, che io non ho preferenze, tutti voi siete chiamati ad essere discepoli. È vostro obbligo, miei piccoli, se veramente mi amate, se veramente volete vivere nell'Amore, di trasmettere il Cielo ai vostri fratelli.

Le mie parole, il mio esempio, la mia vita, erano la vita del cielo. Ai miei apostoli fu insegnato a vivere il Cielo sulla Terra, certamente, furono date loro capacità speciali attraverso il mio Spirito Santo, in modo che potessero, in seguito, trasmettere tutti gli insegnamenti che ho dato loro e tutto ciò che mi hanno visto fare, al Mondo intero.

Infatti, i grandi doni spirituali sono dati a quelle anime che mostrano e dimostrano di essere affidabili per la trasmissione della vita spirituale.

Certo, hanno ricevuto doni soprannaturali, hanno fatto grandi miracoli, hanno avuto una vita straordinaria qui sulla terra, ma erano preparati per questo, perché mi hanno dato il loro "sì", il loro "fiat", hanno accettato di seguirmi, hanno preso sul serio la mia chiamata e hanno ricevuto grandi benedizioni.

Voi siete chiamati allo stesso modo, Miei piccoli, Mi aspetto che Mi diate il vostro "fiat", affinché anche voi possiate ricevere un'infinità di doni soprannaturali. Ma non vi sono dati perché possiate vantarvene e vantarvi di averli, perché sono un dono dato a voi perché possiate lavorare meglio per la salvezza delle anime e per l'aumento del Regno sulla terra. Certamente, vi farebbe un cattivo servizio se in questo momento doveste ricevere doni straordinari senza essere spiritualmente preparati, cadreste immediatamente nell'orgoglio e rovinereste questi doni soprannaturali. Prima devi aprire il tuo cuore, in modo da agire come Mio Figlio.

Devi essere un esempio vivente che io, il tuo Dio, vivo perfettamente in te. Mio Figlio ha accettato di vivere sotto la mia Volontà, è stato un atto di Umiltà tremendo, bellissimo e tutto, darsi per voi, per la vostra salvezza, per la vostra santificazione.

Voi stessi non affidate i vostri segreti, le vostre intimità, a una persona qualsiasi e ancor meno appena la incontrate. Prima lo affrontate e se vedete che è una persona degna di fiducia che, raccontandogli le vostre intimità, i vostri problemi, può aiutarvi a risolverli e a capirvi meglio, è allora che aprite i vostri cuori, ma se c'è il dubbio che questa persona non sia degna di fiducia, non gli darete il vostro cuore per intero.

Questo è ciò che ha fatto Mio Figlio, prima ha preso gli apostoli, li ha istruiti, li ha messi alla prova, e quando è stato sicuro di potersi fidare di loro, hanno ricevuto la Sua benedizione e la benedizione del Mio Spirito Santo.

Anche voi siete stati preparati da molto tempo, ho fiducia in voi per essere strumenti del mio amore in questi tempi. Confido che possiate essere messaggeri dei miei insegnamenti, del mio amore, della mia vita, ai vostri fratelli e sorelle. Aspetto solo il tuo fiat, che è la tua donazione totale alla mia Volontà totale, affinché tu possa ricevere innumerevoli benedizioni, doni, capacità straordinarie per potermi servire meglio davanti ai tuoi fratelli.

Proprio come gli apostoli erano un piccolo gruppo, anche voi, in questo tempo, siete un piccolo gruppo e potete fare grandi cose.

Aiutatemi allora, miei piccoli, affinché Mi manifesti, in questi tempi di tenebre, davanti ai vostri fratelli, affinché ritornino sulla retta via, affinché il mio regno venga sulla terra per stabilirsi tra voi e, soprattutto, affinché possiate godere della mia presenza davanti a voi.

Io sono il vostro Dio, sono anche vostro Fratello, sono anche il mio Spirito Santo che vi trasforma, che vi dà la Vita nuova, una Vita nuova che deve essere data presto, nel Mondo e nell'Universo intero.

Datemi ora, miei piccoli, il posto che merito nella vostra vita, nel vostro Mondo, in tutto l'Universo.

Venite a Me in pentimento, rendetevi conto del male che avete commesso nella vostra vita e aiutatemi con la vostra donazione, con le vostre preghiere, con i vostri auguri, a realizzare quel cambiamento di cui avete tanto bisogno, affinché il mio Amore possa di nuovo regnare sulla Terra e nell'intero Universo, come prima del peccato originale. Aiutatemi perché questo cambiamento avvenga il più presto possibile e perché non soffriate quello che potreste ancora soffrire se non capite queste Parole che vi dico ora, ma soprattutto se non fate la vostra parte perché avvenga presto.

Grazie Miei piccoli.


Quarto mistero. Dio Padre parla.

Riguardo: Non diffidate, Miei piccoli, io sono il vostro Dio e posso darvi molto di più di quanto possiate immaginare, ho solo bisogno del vostro "sì", del vostro "fiat", per riversare su di voi le benedizioni.

Figlioli, vi preoccupate molto del futuro, sognate quello che sarà il futuro immediato e lontano, ma non vi rendete conto, e non meditate, che il futuro dipende dal vostro presente. Se non agite correttamente, certamente, il vostro futuro non sarà buono, ma se agite correttamente, il vostro futuro è più promettente.

Sta a voi fare in modo che tutto si realizzi, perché dovete cambiare a livello personale. Non dovete puntare il dito contro i vostri fratelli per il male che fanno, pregate per loro, così come dovete puntare il dito contro voi stessi. Non vi piace vedere la trave nei vostri occhi, molti peccati che avete, forse, e guardate i peccati minori che hanno i vostri fratelli. Siete buoni per criticare, ma non per essere criticati e ancor meno per un'autocritica onesta, in cui, aiutati dal mio Spirito Santo, vi esaminate veramente a fondo su come vi conformate a Me, al vostro Dio.

Ognuno di voi ha una missione da compiere e io vi chiedo e vi chiederò alla fine della vostra esistenza, come l'avete compiuta, come avete adempiuto ciò che in particolare dovevate compiere e ciò che in generale dovevate compiere, che sono i miei comandamenti, le mie leggi, il mio amore.

Vi ho chiesto tanto di essere umili e, essendo umili, voi stessi potete sapere come state davanti ai Miei Occhi. Siete davvero anime degne di fiducia, affinché Io possa riversare su di voi i Miei tesori spirituali, affinché, prima di tutto, possiate realizzarli dal cuore e quindi possiate essere un esempio trasmettendoli per bocca?

Miei piccoli, non vi chiedo troppo, semplicemente che vi amiate perché io sono in voi. Amate voi stessi e ringraziatemi per tutte le mie benedizioni in voi. Siete un capolavoro ognuno di voi e ancora di più, quando sono perfettamente presente nella vostra vita, come quando mi includete in tutto e, soprattutto, quando mi date il mio posto perfettamente nella vostra vita, chiedendomi continuamente consiglio, aiuto, compagnia, in questo modo, mi date vita nella vostra vita e questo è ciò che voglio da ognuno di voi, che Io viva pienamente in voi, perché con le vostre azioni, le vostre parole, possiate trasmettermi ai vostri fratelli e così, la Vita, che sono Io, che è in voi, possiate darla ai vostri fratelli, che siate trasformati, perché sarete onesti con voi stessi nel trasmettere ciò che vivete. Parlerete di Me, perché mi conoscete bene e, vorrei dire, perfettamente bene, portando Me nel vostro cuore.

Date ai vostri fratelli quello che vi ho dato, Io sono il Grande Tesoro e voi dovete condividere Me. Molti di voi, forse avete cercato Me per molti anni, stavate cercando quel Grande Tesoro, quella Perla Preziosa e finalmente Mi avete trovato, perché non vi vantate di Me con i vostri fratelli? Vantatevi nel senso buono e bello di dire loro: "Ho trovato il mio Dio", "Ho trovato il mio Signore", "Ho trovato l'Amore del Cielo e lo voglio condividere con voi", farete del bene a ciascuno dei vostri fratelli e voi, farete del bene a voi stessi ai miei occhi, perché i miei, quelli che sono con Me, quelli che Mi trasmettono agli altri, sono quelli che regneranno nel Regno dei Cieli, che godranno dei Miei beni in modo abbondante, che saranno viziati come Io vizio mio Figlio, perché sarete altri Cristi, che vivrete con Me, godendo di ciò che vi ho chiesto di trasmettere ai vostri fratelli, questo non vi sembra bello e piacevole, non vi sembra davvero una meta finale, un dono finale che dovete cercare con tutto il vostro cuore e con tutto il vostro essere? Siete chiamati a cose grandi e belle, miei piccoli, abbiate la fiducia di venire a Me, di chiedere aiuto, affinché possiate ricevere tutto ciò che vi prometto.

Certo, che dubitate molto, certo, che molto, a volte, soffrite e avete paura, perché non siete sicuri o perché vi dispiace per voi stessi. Venite a Me, miei piccoli, affinché Io vi dia tutto ciò di cui avete bisogno, affinché mi mostriate ai vostri fratelli. Tu sei piccolo, sei debole, sei così imperfetto, perché è così che il peccato ti ha lasciato, confida in Me, affinché Io ti trasformi, affinché tu riceva le mie benedizioni in alto grado, come tutti coloro che diventano i miei apostoli, cioè il mio esempio qui sulla terra davanti ai loro fratelli.

Chiedi a Me ciò di cui hai bisogno, ed Io ti riempirò dei Miei doni e delle Mie virtù e vedrai come nascerà in te il figlio buono, il figlio gioioso, il figlio apostolo, il figlio esempio, che farà cambiare molti cuori e ritornare a Me, il tuo Dio.

Tutti coloro che hanno confidato in Me e che si sono dati a Me, ricevono il centuplo e talvolta molto di più. Non diffidate, Miei piccoli, Io sono il vostro Dio e posso darvi molto più di quanto possiate immaginare, ho solo bisogno del vostro "sì", del vostro "fiat", per riversare su di voi le benedizioni.

Grazie, miei piccoli.


Quinto mistero. Dio Padre parla.

Riguardo a: Con il tuo libero arbitrio, o guadagni veramente il Regno dei Cieli, o lo perdi, e perdendolo, ti guadagni la dannazione eterna.

Figlioli, vi è stato dato il dono del discernimento, affinché possiate scegliere tra il bene e il male. Avete il libero arbitrio in cui, è la vostra persona che sceglie quale strada seguire. Siete circondati dal male, ma avete dalla vostra parte tutti gli insegnamenti di Mio Figlio e potete prenderli per vivere nel bene.

Con il tuo libero arbitrio, o guadagni veramente il Regno dei Cieli, o lo perdi, e perdendolo, ti guadagni la dannazione eterna.

Questa libertà che vi ho concesso, miei piccoli, è perché non abbiate più tardi il pretesto di dirmi che vi ho costretti, in qualche modo, a commettere il male che vi condannerà.

Voi lottate consapevolmente per guadagnare il Regno dei Cieli, cioè la vostra ricompensa, per aver cercato di vivere nel bene e aver lottato duramente, durante la vostra esistenza, per sradicare il male che potete portare dentro, nel vostro cuore, ma aiutati da Me, dal vostro Dio.

Vi aiuto con armi spirituali per sradicare il male che vi portate dentro. Se ascoltate il Mio Santo Spirito, che è la vostra coscienza, e vi lasciate guidare dal bene che vi viene mostrato, siate certi che sarete sulla strada giusta e che potrete godere eternamente con Me nel Regno dei Cieli. Ma se anche voi, volontariamente, coscientemente, consapevolmente, lasciate entrare in voi il male, lo accumulate, lo desiderate e lo combattete, non potrete entrare nel Regno dei Cieli, perché non potete lavorare per due padroni, o lavorate per Me, per il Bene, o lavorate per Satana per produrre il male.

Se scegliete il male, saprete che sarete condannati e, peggio ancora, con il vostro esempio e consiglio, influirete forse su altre anime che saranno anch'esse condannate e, così, la vostra punizione sarà maggiore, per quella che riceveranno le anime che avete danneggiato e condotto alla morte eterna. Tu soffrirai per i tuoi peccati e soffrirai per il male che hai fatto ai tuoi fratelli.

Dovete meditare molto bene su questo, Miei piccoli, perché dal male che provocate nei vostri fratelli, con le vostre cattive azioni, parole o esempi, soffrirete molto di più di altre anime, che hanno fatto il male solo per se stesse e non lo hanno mostrato agli altri.

Pregate per quei vostri fratelli e sorelle che vivono così, mostrando al mondo il male che si può fare, comportandosi davanti al mondo con il male che Io non voglio che viviate, rifiutando tutto il Mio Bene, tutto il Mio Amore, tutti i Miei Insegnamenti e agendo solo come voi stessi avete scelto, che molte volte, è il male che vi guida e con cui agite.

Non potete immaginare, miei piccoli, le anime sfortunate che vengono a Me alla fine del loro tempo. Sono così brutte, così sporche, così nauseanti ai Miei Occhi, e queste anime, forse, si sono anche vantate di tante cose sulla Terra che hanno accumulato molti beni e con essi, hanno preferito fare il male che guadagnare la Mia gratitudine, invece di essere state anime buone, che avrebbero condotto molte altre anime alla loro conversione e salvezza.

Per questo, prima di tutto, voi genitori, quando vi do un bambino, vi do quella piccola anima, affinché la riempiate di cose buone, affinché la magnifichiate ai miei occhi, affinché le insegniate a vivere nel mondo, ma che non diventi una del mondo, affinché produca amore e aiuto e diventi un esempio di vita.

Quando insegnerete bene ai vostri figli, vi farò piovere addosso molte cose buone nel mondo e molte di più nel Regno dei Cieli. Ma guai a quei genitori che non hanno insegnato ai loro figli ad amarMi, a rispettarMi, a vivere il Mio Amore, questi genitori, che non possono essere chiamati tali, riceveranno grandi punizioni, perché hanno rovinato una piccola anima, che, certamente, Io accompagnerò durante tutta la sua esistenza, affinché ritorni a Me e si penta della sua cattiva vita, una cattiva vita che ha imparato dai propri genitori, ma se quell'anima è condannata, guai ai suoi genitori, le loro sofferenze aumenteranno nel luogo del castigo, perché hanno ricevuto un'anima, che è un grande impegno, e l'hanno distrutta invece di riempirla della Mia Vita, di riempirla del Mio Amore, guai a coloro che hanno distrutto quella vita spirituale con la quale avrebbero potuto fare tante cose, ma hanno preferito il male e con quel male hanno continuato a distruggere altre anime!

Con questo voglio dirvi, miei piccoli, che fate parte di una catena, siete anelli, vi unite a molti altri anelli di una catena d'Amore, oppure vi siete allontanati dal bene e vi unite ad una catena di male e vi unite a tante altre anime per vivere nel male.

Vi aiuto, Miei piccoli, a riconsiderare le vostre vite, le vostre azioni, quello che fate e che molte volte non vi fermate nemmeno a meditare. Cosa avete fatto con i vostri figli? Sono uomini buoni e sono con Me e portano molte anime a Me? O sono persone malvagie che stanno distruggendo molte anime e saranno condannati, proprio come loro, ma riceveranno anche molte punizioni perché hanno preso anime da Me e le hanno date a Satana?

Meditate su questo, miei piccoli. Grazie, miei piccoli.