mercoledì 26 giugno 2019

Il Sacro Cuore



Conquiste del Sacro Cuore


I santi del Sacro Cuore

Una volta diffuse le rivelazioni a santa Margherita Maria,numerosi ordini, congregazioni e associazioni si dedicarono a propagare la devozione al Sacro Cuore e ne nacquero anche di nuovi, dedicati esclusivamente a questo scopo. Molti furono anche i santi che se ne fecero paladini.
La beata Anna Maddalena Remuzat (1696-1730), religiosa visitandina, fu la continuatrice dell’opera di Margherita Maria e, come vedremo, ebbe un ruolo rilevante nel rilanciare la devozione al Sacro Cuore in Europa.
San Luigi Grignion di Montfort (1673-1716), oltre ad essere uno dei grandi apostoli della devozione mariana, propagandò anche la devozione al Sacro Cuore. La congregazione da lui fondata, i Missionari di Maria, diffuse molto l’uso popolare di quadri, scudi e stendardi raffiguranti il Sacro Cuore. 
Santa Veronica Giuliani (1660-1727), la mistica francescana, ebbe visioni e locuzioni divine concernenti, fra l’altro, anche il Cuore di Gesù.
Sant’ Alfonso de’ Liguori (1696-1787), nemico del giansenismo, del quale ridusse al minimo l’influenza nell’Italia centro-meridionale, fu uno zelante propagatore della devozione.
Ottenne dalla Santa Sede l’autorizzazione a celebrare la festa del Cuore divino nella propria diocesi di Sant’Agata dei Goti; inoltre compose la prima novena del Sacro Cuore.
Furono apostoli del Cuore divino lo spagnolo beato Bernardo de Hoyos (1711-1734), gesuita morto ad appena 24 anni, ed il servo di Dio Pierre Picot de Clorivière (1736-1820), che rifondò la Compagnia di Gesù in Francia e curò la formazione spirituale di «vittime del Sacro Cuore» dedicate ad espiare i crimini della Rivoluzione francese.
Pù grande ancora fu l’opera svolta a partire dall’Italia dal venerabile Pio Bruno Lanteri (1759-1830), difensore della Chiesa e del Papato perseguitati dalla Rivoluzione e da Napoleone I.
Quella del Sacro Cuore era la «dottrina interiore» delle Amicizie Cristiane, la vasta rete di associazioni da lui organizzata in mezza Europa; egli trasmise questa devozione alla futura Opera dei Congressi e questa all’ Azione Cattolica italiana.
All’ inizio del XIX secolo, la francese Santa Maddalena Sofia Barat (1779-1865) fondò la Società del Sacro Cuore, che si estese nel mondo intero, per la restaurazione della famiglia, lacerata da nuovi modelli e dottrine neopagani, curando soprattutto l’educazione delle fanciulle. 
San Michele Garicoits (1797-1893), francese, fondò la Congregazione del Sacro Cuore, detta di Betharran, per la formazione della gioventù e l’animazione spirituale delle parrocchie. 
San Pier Giuliano Eymard (1811-1868), sacerdote francese, fondò la Congregazione dei Padri del Santo Sacramento, promuovendo non solo l’adorazione eucaristica ma anche la devozione al Cuore eucaristico di Gesù.
San Giovanni Bosco (1815-1888), fondatore dei Salesiani, oltre alla devozione a Maria Ausiliatrice diffuse quella al Sacro Cuore, al quale dedicò i due santuari di Roma e di Barcellona.
Un suo figlio spirituale, il venerabile Andrea Beltrami (1870-1897), scrisse un benemerito opuscolo che propagò grandemente la devozione.
Il gesuita francese Henri Ramière (1821-1884), autore di 76 opere, ereditò e praticamente rifondò (nel 1863) l’associazione Apostolato della Preghiera; la rivista dell’associazione, «Le Messager du Sacré-Coeur», venne stampata in 53 edizioni in 32 lingue ed ebbe un milione e mezzo di abbonati, arrivando a circa 15 milioni di lettori. Compito principale di questa associazione fu quello di promuovere la consacrazione delle nazioni e delle famiglie al Sacro Cuore.
La beata Caterina Volpicelli (1839-1894) fondò a Napoli la congregazione delle Schiave del Sacro Cuore, sotto consiglio del beato Luigi da Casoria e del padre Ramière, fomentando l’adorazione riparatrice delle madri di famiglie, al Sacro Cuore nell’ Eucaristia.
Santa Francesca Cabrini (1850-1917) fondò le Missionarie del Sacro Cuore, affidandone il patronato a santa Margherita Maria. Madre Cabrini propagò la devozione soprattutto negli ambienti degli emigrati italiani in America. 
La beata Benigna Consolata Ferrero (1885-1916), monaca della Visitazione di Como, ricevette locuzioni interiori nelle quali Gesù le affidò la missione di salvare anime grazie alla devozione al Sacro Cuore.
La spagnola suor Josefa Menéndez (1890-1923), coadiutrice della citata Società del Sacro Cuore, scrisse un libro molto diffuso – intitolato Appello all’ amore – in cui invita a confidare in una eterna promessa di misericordia per coloro che si rivolgono contriti al Cuore di Gesù.
La cappuccina suor Consolata Betrone (1903-1946), collegandosi alla spiritualità di santa Teresa di Lisieux, rivolse un appello alle «anime piccole» e deboli, indicando la devozione al Sacro Cuore come una facile e rapida via di santità.
San Massimiliano Kolbe (1894-1941), francescano polacco, fondatore della Milizia dell’ Immacolata, fu grande devoto del Sacro Cuore, il cui regno propagò e difese dagli attacchi della massoneria, del nazismo e del comunismo.
Santa Faustina Kowalska (1905-1938), religiosa polacca, ricevette da Gesù rivelazioni sul Sacro Cuore e diffuse la celebre icona dell’ Amore misericordioso, promuovendo anche la festa della divina Misericordia.

Guido Vignelli

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