Estratti dall’Opera sulla Divina Volontà scritta da Luisa Piccarreta
Volume 1
... “ Come la moneta se non portasse impressa l’immagine del proprio re non sarebbe ritenuta dai popoli come buona, ma falsa e quindi di nessun valore, così le tue opere, se non sono innestate alla mia Croce ”.
... “ Sappi che le virtù divengono dolci ed amabili quando vengono avvalorate e fortificate nell’innesto con la Croce. Prima della mia venuta in terra, le pene, gli obbrobri, i dolori, la povertà, la malattia ed ogni specialità di Croce erano tenuti in conto di vera confusione ed infamia, ma dacché furono sofferti da Me, tutti vennero ad essere santificati e divinizzati dal mio contatto, sicché cambiarono aspetto e si resero dolci e graditi; l’anima che ha il bene di avere qualcuna di queste Croci, si stima più che onorata e questo avviene perché l’anima ha ricevuto la mia divisa, rendendosi così figliola di Dio; sperimenta invece il contrario, l’anima che guarda e si ferma nella corteccia della Croce e, trovandola molto amara, ne prende disgusto e ne dà lamento, giacché la riceve come se le fosse stata data a torto; ma chi vi è penetrato dentro, trovandola molto gustosa e salutare, forma in lei la sua felicità ” ....
... “ Se tutti sapessero che bene inestimabile contiene in sé la Croce e come essa rende l’anima preziosa, tutti indispensabilmente l’agognerebbero, poiché chi ha il bene di possederla acquista con essa una gemma d’inestimabile valore; basta solamente dirti che Io, venendo dal Cielo in terra, non scelsi la ricchezza ed i piaceri della vita, bensì ebbi come più care ed intime sorelle le croci e la povertà, le ignominie ed il più crudo patire, tanto che in presenza di tutto ciò ho sempre ardentemente desiderato che presto si appressasse il tempo della mia Passione e Morte di Croce, giacché in questa Io avevo riposto la salvezza delle anime ”...
“ Vuoi tu, diletta mia, essere tutta bella? Contempla la Croce che ti darà i lineamenti più belli che si possano trovare sia in Cielo che in terra, tanto da fare innamorare Iddio che pur in Sé contiene tutte le infinite bellezze. Vuoi tu essere ripiena d’immense ricchezze e non per breve tempo, bensì per tutta l’eternità? Ebbene, se in te è entrata la brama di possedere il Cielo con tutte le sue ricchezze, innamorati sempre più della Croce; essa ti somministrerà tutte le ricchezze, cominciando dai minutissimi centesimi, quali sono le più piccole sofferenze di qualsiasi specie, fino alle più incalcolabili somme quali le procurano le Croci più pesanti. Intanto, gli uomini, che sono divenuti tanto avidi nel procacciarsi il minimo guadagno d’un mero soldo temporale che presto dovranno abbandonare, non si danno alcun pensiero di acquistare un centesimo di bene eterno; quando Io, avendo compassione di loro per la spensieratezza che hanno per tutto ciò che riguarda il bene eterno, porgo loro benignamente l’occasione di profittarne, questi invece di essermi grati si sdegnano verso di Me e Mi offendono con la loro ostinazione. Vedi, figlia mia, quanta cecità nella povera umanità! Nella Croce, invece, vi sono racchiusi tutti i trionfi ed i più grandi acquisti e vittorie; tu intanto, non avere altra mira se non la Croce, perché questa basterà e supplirà a tutto ... ”
“ La Croce ben sopportata ed ardentemente bramata fa ben distinguere i predestinati dai reprobi, i quali sono sì recalcitranti ad ogni patire. Sappi che nel giorno dell’Universale giudizio, gli amanti della Croce, a vederla comparire, quanto si rallegreranno, mentre i reprobi saranno presi ed assaliti da orribile spavento. Sin da ora, diletta mia, si può senza dubbio asserire se un tale è uno dei salvati o è eternamente perduto; poiché se questi, al presentarsi della Croce, l’abbraccia e con rassegnazione e pazienza Mi segue e di tanto in tanto la bacia, ringraziando Colui che gliel’ha inviata, è segno evidente e più che sicuro che costui è nel numero dei salvi; ma se all’opposto, al presentarsi della Croce, la persona s’irrita, la disprezza e vorrebbe ad ogni costo sottrarsi ad essa, già meritata a causa delle sue dissolutezze, può tenersi come segno certo che costui cammina per la via dell’inferno; e quindi, i reprobi, se alla vista della Croce Mi offendono in vita, nel giorno del giudizio, più che mai, Mi bestemmieranno, vedendo comparire la Croce che produrrà in loro l’eterno terrore. La Croce, poi, figlia mia, è il distintivo del vero cristiano: essa dice tutto, poiché come un libro aperto fa distinguere il buono dal reo, ma fa anche conoscere chi sarà più o meno eminente. Oltre a ciò, tutte le virtù, dinanzi all’eccellenza della Croce, si fanno dimessamente umili e riverenti, e sai quando acquistano maggior lustro e splendore? Allorché si sono ben bene innestate in essa ”.
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