lunedì 18 marzo 2024

Miracoli impressionanti! Come ottenere l'aiuto di San Giuseppe per le situazioni difficili

 


Invocazione a San Giuseppe nei momenti difficili e ai miracoli che produce.

Hai mai chiesto qualcosa a San Jose? Cos'è successo? Ti ha deluso o più che consegnato?

Ebbene, i francescani, nel corso dei secoli, sono stati testimoni della potente intercessione di San Giuseppe in innumerevoli occasioni.

La loro vita è intrisa di storie incredibili di favori ricevuti per amore di questo umile santo.

Oggi vi invitiamo ad immergervi nell'affascinante mondo dei miracoli di San Giuseppe.

Dall'aiuto ai naufragi in alto mare, ai momenti di disperazione in terre inospitali, questi racconti sono testimonianze vibranti di una fede incrollabile e della straordinaria grazia di San Giuseppe.

Qui vi racconteremo alcuni dei miracoli più straordinari che San Giuseppe ha operato per i frati francescani.

Storie ispiratrici che rafforzeranno la tua fede e ti incoraggeranno a confidare di più nella sua potente intercessione.

Queste storie ti sorprenderanno!

L'Ordine di San Francesco d'Assisi fu uno dei primi a fissare gli occhi su San Giuseppe, persuaso dai racconti di Matteo e Luca sull'infanzia di Gesù.

Che spesso menzionano Giuseppe come un "uomo giusto" e una figura chiave nei primi anni di vita di Gesù.

È anche un esempio eloquente di "obbedienza della fede".

Nel suo silenzio obbedisce al messaggero di Dio e accetta Maria come sua sposa, dà il nome di Gesù al neonato e, dopo essere fuggito in Egitto per sfuggire a Erode, si ritira con la Sacra Famiglia a Nazareth in Galilea.

Questi episodi sono stati immortalati in Terra Santa, dove i francescani sono presenti da 8 secoli.

E seguendo l'esempio di San Francesco, quando realizzò il primo presepe per il Natale a Greccio, la Chiesa iniziò a prestare maggiore attenzione alla figura silenziosa di San Giuseppe.

I francescani furono particolarmente importanti nel diffondere la devozione a San Giuseppe attraverso la predicazione popolare di frati come Bernardino da Siena e Bernardino da Feltre.

Nel 1480, un papa francescano, Sisto IV, permise all'Ordine Francescano di celebrare la festa di San Giuseppe il 19 marzo, per poi diffondersi gradualmente in tutta la Chiesa.

E importanti sono stati anche due papi francescani laici.

Nel 1870 Pio IX dichiarò San Giuseppe patrono della Chiesa universale, e nel 1962 Giovanni XXIII inserì il nome di Giuseppe nel Canone Romano della Messa.

Per questo i francescani hanno ottenuto molti miracoli da San Giuseppe.

Si narra che due frati francescani stessero navigando lungo le coste delle Fiandre, quando si scatenò una terribile tempesta che fece naufragare la loro nave.

Nella terribile confusione che ne seguì, i due frati francescani non persero mai la loro presenza di spirito e si aggrapparono a un'asse nel mare.

Ma ben presto sentirono vacillare le loro forze, e nella disperata emergenza invocarono San Giuseppe per salvarli.

Le sue membra si intorpidirono e la tavola divenne più scivolosa e instabile.

La sua fiducia in San Jose fu messa a dura prova.

Poi, all'improvviso, un giovane bellissimo e maestoso si mise in mezzo a loro.

Disse loro di stare di buon animo e sembrò dare nuova forza alle loro stanche membra.

L'asse instabile assunse il carattere di una barca che li portava a riva.

E quando furono atterrati, si inginocchiarono e, alzando le mani al cielo, lodarono Dio per il suo meraviglioso aiuto.

Poi espressero la loro gratitudine al loro misericordioso salvatore e chiesero il suo nome.

«Io», rispose, «sono Giuseppe, al quale hai gridato nella tua angoscia».

A queste parole, i cuori dei francescani traboccarono di estasi.

E san Giuseppe li ricompensò ulteriormente per la fiducia che avevano riposto in lui, raccontando loro i dolori e le gioie che aveva provato, aggiungendo che avrebbe sempre aiutato coloro che meditavano piamente su questi misteri.

come risultato del naufragio di questi francescani, la devozione dei Sette Dolori e Gioie di San Giuseppe sorse nella Chiesa, che divenne anche nota come la Devozione delle Sette Domeniche a San Giuseppe, e si diffuse rapidamente.

E ci sono una serie di miracoli di San Giuseppe compiuti su San Junipero Serra, un frate francescano spagnolo che fondò una serie di missioni, in quello che sarebbe poi diventato lo stato della California.

Serra aveva una forte devozione per San Giuseppe, al quale offriva una messa votiva ogni mercoledì.

Nel 1769, mentre si cercava di fondare una missione a San Diego, ci fu una grave carenza di cibo e si pensò addirittura che la missione avrebbe dovuto essere abbandonata prima di iniziare.

In preparazione alla festa di San Giuseppe, il 19 marzo, Serra e i frati iniziarono una novena.

E quel giorno, il 19 marzo, arrivò una nave con i rifornimenti di cui c'era tanto bisogno.

Ancora una volta San Junipero e due compagni cercarono di guadare un fiume, ma incontrarono un grande pericolo.

Circondati da un paesaggio inquietante, rimasero sorpresi quando uno sconosciuto apparve dall'altra parte del fiume e indicò loro, in spagnolo, che avrebbero attraversato il fiume più a valle.

Seguirono le istruzioni e tutto funzionò perfettamente, ma l'uomo non c'era più.

In un'altra occasione, affamati mentre attraversavano una grande pianura, San Junipero e i suoi francescani furono sorpresi da un cavaliere al galoppo che lanciò tre melograni ai frati e proseguì a cavallo.

E alcuni anni dopo, San Giuseppe tornò con tutti i membri della Sacra Famiglia, con l'esplicito scopo di fornire al frate stanco un buon alloggio per la notte.

Una delle storie narra di San Junipero e di un compagno che arrivano a piedi alla porta di un monastero isolato.

La superiora del monastero in mezzo al deserto non riusciva a crederci.

Come potevano attraversare un deserto così vasto senza guida o cibo?

Padre Serra rispose che lungo il percorso erano stati aiutati da un'umile famiglia messicana.

I frati del monastero lo consideravano poco plausibile, dal momento che non c'era nessuna casa sulla strada che i francescani avevano seguito.

Di fronte all'incredulità, San Gineproro raccontò che lungo la strada trovarono una casa vicino a tre grandi pioppi, dove incontrarono un pastore, sua moglie e il loro figlioletto, che giocava con un agnello.

La famiglia condivise la cena con i sacerdoti prima che i viaggiatori stanchi si addormentassero.

Quando si sono svegliati, hanno trovato del cibo fresco sul tavolo, ma la famiglia e l'agnello non c'erano più.

Chi ha sentito la storia è rimasto stupito perché sulla strada per il monastero c'erano tre grandi alberi, ma non c'era sicuramente una casa, figuriamoci una famiglia con un bambino piccolo.

Poi alcuni dei fratelli tornarono ai tre alberi con padre Junipero.

E infatti, non c'era alcun segno di attività umana.

E lì San Gineprono aggiunse un particolare che diede senso all'incontro provvidenziale.

Dopo le preghiere, mentre salutava i suoi ospiti, San Gineprono si inchinò davanti al bambino per dargli la sua benedizione.

Ma in quel momento fu il ragazzo ad alzare la mano e con il mignolo tracciò la croce sulla fronte di padre Junipero.

E da quel momento in poi si convinsero che era stata la Sacra Famiglia ad aiutare San Junipero e il suo compagno ad attraversare il deserto nella loro impresa evangelizzatrice.

Ebbene, tanto per una serie di miracoli che i francescani raccontano di come San Giuseppe abbia aiutato i frati in diverse occasioni, a causa del loro fervore nei suoi confronti.

Forum della Vergine Maria

PELLEGRINAGGIO SPIRITUALE A GESÙ SACRAMENTATO

 


Terza Visita - O Prigioniero d’amore, Tu Te ne stai qui, ed io Ti adoro: e tanti atti di adorazione intendo farti, per quante stelle stanno nel cielo, per quanti atomi e quanti uccelli volano per l’aria.

Vergine Immacolata, bacio i tuoi piedi, liberami dalle insidie del demonio, e dirigi tutti i passi delle creature a Gesù.


Il tempo è avanzato!

 


29 febbraio 2024

Figlia Mia. Ascolta, perché l’ora è avanzata.

 

Ciò che attende il vostro mondo non è descrivibile con parole umane, ma sappiate che Io, il vostro Padre Celeste, sono con voi per mezzo di Gesù Cristo, Mio Figlio il vostro Salvatore. In nessun momento vi lascerò soli e la Luce del Mio Santissimo Figlio illuminerà coloro che restano realmente fedeli e devoti.

 

Ascoltate, amati figli, infatti la Mia paterna protezione vi viene concessa, ma voi non siate mai tiepidi. Dovete resistere e superare tutte le prove in modo che l'avversario non possa ottenere alcun potere su di voi.

 

Amati figli. Il tempo è qui e ciò che è stato predetto si realizza! Non aspettate che si presenti visibile davanti a voi, invece agite ora! Siate pronti, convertitevi, voi che non avete ancora trovato Mio Figlio e pregate, pregate, pregate figli Miei!

 

La vostra preghiera vi sostiene nella fede essa vi dona la forza e la fiducia ed essa vi protegge, amati figli!

 

La preghiera vi dona la perseveranza DI CUI AVETE TUTTI BISOGNO PER POTER SUPERARE E RESISTERE IN QUESTI ULTIMI GIORNI!

 

Essa cambia le cose! Essa aiuta! Essa mitiga! Essa abbrevia!

 

Voi però dovete pregare, figli Miei, perché SENZA LA VOSTRA PREGHIERA DIVENTERÀ REALMENTE MOLTO DIFFICILE PER VOI, la vostra preghiera invece, se la usate vi preserverà dal peggio e vi permetterà di resistere!

 

Non aspettate che l'anticristo si mostri perché altrimenti non sarete preparati! L'anticristo è fra voi. Le misure finali per la sua apparizione saranno presto prese e sarà beato chi ha ascoltato Me, il suo Padre Celeste e si è preparato!

 

I giorni oscuri vengono velocemente, ma voi dovete restare nella Luce di Mio Figlio! Non perdete questa luce scoraggiandovi! Pregate, pregate, supplicate! Io vi amo moltissimo, però vi aspetta un tempo veramente difficile.

 

I Miei figli verranno messi alla prova!

 

La persecuzione sarà grande!

 

La vostra fede verrà messa sul banco di prova!

 

Abbiate fiducia, amati figli, fidatevi! Chi resta saldo, non andrà perduto!

 

Gesù sta sempre al suo fianco! Quindi siate pronti, Miei amati figli, siate pronti.

 

Non sarà un tempo facile, ma la vostra fede vincerà se vi sarete preparati e resterete costantemente in preghiera!

 

Non disperate mai! Il Cielo riunito è insieme a voi in questo tempo!

 

Supplicate per la mitigazione e l'accorciamento del tempo! Sono un Padre misericordioso ed esaudisco le vostre preghiere di supplica!

 

Usate dunque la preghiera e preparatevi.

 

Quando la guerra bussa alla vostra porta, sappiate che Gesù è con voi! Quando la fame bussa alla vostra porta, sappiate che anche allora Gesù è con voi!

 

Non abbiate paura, ma mantenete una fede profonda.

 

Dovete essere pronti per questo tempo oscuro e avere fiducia in Gesù, Mio Figlio e in Me, il vostro Padre Celeste.

 

La Mia mano castigatrice colpirà la terra e le prove saranno difficili.

 

Restate saldi e fedeli! Chi è saldamente ancorato in Gesù, Mio Figlio, il suo Salvatore SOPPRAVVIVRÀ A QUESTO TEMPO.

 

L'anticristo avrà molti “follower” ma vi avverto: non seguitelo mai e non accettate NULLA da lui o dal suo falso profeta!

 

La Mia Casa manderà un Suo inviato, ma prima l'anticristo compirà le sue infamie!

 

Restate in preghiera! La vostra preghiera vi aiuta e vi salva, salva la vostra anima!

 

Usate la preghiera e non cadete nelle trappole del vostro mondo materiale!

 

Né soldi, né altre ricchezze hanno valore nel Regno Celeste solo la purezza della vostra anima, la vostra bontà, il vostro amore per il prossimo, le vostre virtù, “restano” per Me, vostro Padre!

 

Con la vostra umiltà, bontà e le vostre virtù vi guadagnerete il Mio Regno Celeste e il Nuovo Regno di Mio Figlio che è a disposizione di chiunque rimanga saldo e fedele!

 

Le vere ricchezze si trovano nella vostra anima, ma essa deve essere pura e buona!

 

Indossate quindi ora il vostro vestito più bianco, in modo che possiate stare davanti a Gesù!

 

Si verificherà un grande “Avvertimento“, senza precedenti e voi dovete coglierlo come una chance, un ‘opportunità QUALE ESSO È (!): Un avvertimento e una sollecitazione ad abbandonare ogni peccato, a cambiare completamente la vostra vita (pentirvi) , a purificarvi e a seguire Gesù!

 

 Non c'è altra via, altrimenti vi perderete!

 

Dovreste essere pronti per questo evento, comunque grazie ad esso avete la possibilità di cambiare completamente voi stessi!

 

Se non lo fate, siete perduti!

 

É importante che voi cadiate in ginocchio e imploriate perdono a Gesù e a Me!

 

Non restate in piedi, non siate testardi, invece cadete in ginocchio e supplicateCi di perdonarvi!

 

Tuttavia, molte persone però che non si sono preparate, non avranno l’opportunità di fare questo perché saranno molto scioccati nel vedere i propri peccati!

 

Figli, pregate per queste persone la preghiera datavi agli inizi dei messaggi della preparazione! (preghiera nr. 32)

 

È una preghiera breve e salva le anime!

 

Imparatela a memoria così potete salvare le anime!

 

Figli, figli la pula si separerà dal grano e inizieranno i giorni, tempi veramente oscuri.

 

L'anticristo mostrerà il suo volto, anche se velato, cioè il suo vero volto si mostrerà soltanto alla fine; invece, fin dall'inizio mostrerà il suo volto di facciata carismatico e ingannevole (subdolamente dolce, amorevole e seducente!)

 

Smascherate il suo gioco maligno! Non cadete nelle trappole sue e dei suoi seguaci!

 

Sarà un tempo difficile, ma Noi vi guidiamo attraverso di esso!

 

Dovete restare forti, costanti e sempre in preghiera con Noi.

 

Molte Messe le DOVRETE allora celebrare nel nascondimento perché le messe pubbliche in quel tempo saranno profanate!

 

Ascoltate dunque la Mia Parola e siate pronti, perché tutto accadrà velocemente di colpo in colpo!

 

Non dimenticate mai di rivolgerMi le 7 Ave Maria (messaggio 1393), pregate per i vostri cari le tre ulteriori Ave Maria (messaggio nr.1394) per la loro conversione e protezione!

 

Io, vostro Padre, esaudisco le preghiere quindi sfruttatele, pregate e implorate!

 

Il Mio Santo Spirito vi preserverà dalla confusione, ma voi dovete pregarLO ogni giorno per chiederGli chiarezza e guida!

 

Cominceranno tempi di confusione e soltanto chi è saldo in Gesù, Mio Figlio, li supererà indenne. Amen.

 

Il tuo e vostro Padre Celeste.

 

Creatore di tutti i figli di Dio e Creatore di tutto ciò che esiste. Amen. Con la presenza di Gesù e la Santissima Madre di Dio Maria. Amen.

La Russia marcerà su tutte le nazioni d'Europa, particolarmente sull'Italia, e innalzerà la sua bandiera sulla cupola di San Pietro! Manifesterò la Mia predilezione per l'Italia, che sarà preservata dal fuoco; ma il cielo si coprirà di densa tenebra e la terra sarà scossa da spaventosi terremoti che apriranno profondi abissi, e verranno distrutte città e province; e tutti grideranno che è la fine del mondo! Anche Roma sarà punita secondo giustizia per i suoi molti e gravi peccati, perché lo scandalo è arrivato al colmo. I buoni però che soffrono e i perseguitati per la giustizia e le anime giuste non debbono temere, perché saranno separati dagli empi e dai peccatori ostinati, e saranno salvati!". (1959)



La Beata Vergine Maria disse: 

“ Voglio che si sappia che il flagello è vicino: fuoco mai visto scenderà sulla terra e gran parte dell'umanità sarà distrutta. Quelli che resteranno troveranno nella mia protezione la Misericordia di Dio, mentre tutti coloro che non vogliono pentirsi delle loro colpe periranno in un mare di fuoco! La Russia sarà quasi completamente bruciata. Anche altre nazioni scompariranno. L'Italia sarà salvata in parte per il Papa”. (11/04/52)   

“ Vedi come la Russia brucia! Dinanzi ai miei occhi, si erge un campo immenso coperto di fiamme e di fumo, le anime vi sono immersi, come in un mare di fuoco! 
E questo fuoco -disse la Madre di Dio- non sarà l'opera degli uomini, ma acceso dagli angeli. Di conseguenza, chiedo preghiera, la penitenza e il sacrificio, in modo che possa agire come mediatrice per Mio Figlio per salvare le anime.» (7 aprile 1950, Venerdì Santo) 

Disse Gesù: «Essi sono diventati così ingrati verso il Mio Sacro Cuore, e abusando delle mie grazie hanno trasformato il mondo in una scena di delitti. Innumerevoli scandali portano le anime alla rovina, specialmente le anime della gioventù. Essi si sono dati senza ritegno ai piaceri del mondo che sono degenerati in perversioni. 
Il cattivo esempio dei genitori produce nelle famiglie scandali e infedeltà anziché la pratica della virtù e della preghiera. La casa, fonte di fede e santità, viene macchiata e distrutta. La caparbietà degli uomini non cambia ed essi testardamente vanno avanti nei loro peccati. I castighi e le afflizioni che Dio manda per farli diventare ragionevoli sono severi ma gli uomini sono furiosi come bestie ferite e induriscono i loro cuori contro la grazia di Dio. ” (Venerdì Santo, 16 aprile 1954) 

«Il mondo non merita più perdono ma fuoco, distruzione e morte. Deve esserci molta penitenza e preghiera da parte dei fedeli per mitigare il meritato castigo che ora viene trattenuto dall'intervento della Mia cara Madre che è Madre di tutti gli uomini. E' prossimo il flagello che purificherà la terra dal male. La Giustizia Divina grida soddisfazione per le molte offese e i mali che coprono la terra. Nient'altro sarà tollerato. Gli uomini nella loro ostinazione si sono induriti nei loro errori e perciò non si rivolgono a Dio. 

Le persone non si sottomettono alla Chiesa e disprezzano i sacerdoti perché fra di loro ce ne sono tanti che sono motivo di scandalo. Ascolta bene ciò che ti dico e annuncialo a tutti. Il mio cuore è rattristato dalle molte afflizioni che minacciano il mondo. La giustizia del nostro Padre Celeste è gravemente offesa. Gli uomini continuano a vivere ostinatamente nei loro peccati...» 
(16 aprile 1954) 

“ Ma non tarderà la punizione degli empi. Quel giorno sarà spaventoso, nel modo più terribile: la terra tremerà e scuoterà tutta l'umanità. I malvagi periranno nei tremendi rigori della giustizia di Dio.  

L'ira di Dio è prossima e il mondo sarà travagliato da gran calamità, sanguinose rivoluzioni, forti terremoti, carestie, epidemie e spaventosi uragani, che faranno straripare i fiumi e i mari! Il mondo sarà tutto sconvolto da una nuova terribile guerra. Le armi più micidiali distruggeranno popoli e nazioni. I dittatori della terra, veri mostri infernali, atterreranno le Chiese con i Sacri Cibori e distruggeranno popoli e nazioni e le cose più care. In questa lotta sacrilega, per il feroce impulso e l'accanita resistenza molto verrà abbattuto di tutto quello che è stato fatto dalla mano dell'uomo. Nubi con bagliori di incendio compariranno infine nel cielo e una procella di fuoco si abbatterà su tutto il mondo. Il terribile flagello, mai visto nella storia dell'umanità, durerà settanta ore. Gli empi saranno polverizzati e molti andranno perduti nell'ostinatezza del loro peccato. Allora si vedrà la potenza della luce sulla potenza delle tenebre”. (16 aprile 1955)  

"Vi sarà un vero e grande duello tra me e Satana. Il Materialismo avanza veloce in tutte le nazioni e continua la sua marcia segnata di sangue e di morte! Se gli uomini non torneranno a Dio, verrà una grande guerra da est a ovest, guerra di terrore e di morte, ed infine il fuoco purificatore cadrà dal cielo come fiocchi di neve su tutti i popoli e una gran parte dell'umanità rimarrà distrutta. 

La Russia marcerà su tutte le nazioni d'Europa, particolarmente sull'Italia, e innalzerà la sua bandiera sulla cupola di San Pietro! Manifesterò la Mia predilezione per l'Italia, che sarà preservata dal fuoco; ma il cielo si coprirà di densa tenebra e la terra sarà scossa da spaventosi terremoti che apriranno profondi abissi, e verranno distrutte città e province; e tutti grideranno che è la fine del mondo! Anche Roma sarà punita secondo giustizia per i suoi molti e gravi peccati, perché lo scandalo è arrivato al colmo. I buoni però che soffrono e i perseguitati per la giustizia e le anime giuste non debbono temere, perché saranno separati dagli empi e dai peccatori ostinati, e saranno salvati!". (1959)  

Elena Aiello 

domenica 17 marzo 2024

Il potere della cultura

 


Maria 

Perché tutti gli uomini camminano lungo lo stesso percorso? Nessuno si fa una domanda sulla saggezza convenzionale? C’è una mentalità che devo rompere per rendere i miei figli liberi. Questo è ciò che compiono le mie parole. I miei figli mi devono permettere di spezzare le catene del mondo che li tiene legati. Come Pietro liberato dall’angelo, essi saranno in grado di uscire dalla loro prigione. Sì, sono imprigionati al pensiero del mondo che è un nemico per il Vangelo. Lasciatemi iniziare. 

Quando ascoltate gli altri, non accettate immediatamente i loro valori. Giudicateli alla luce dei Vangeli. Sì, fate dei Vangeli la vostra luce e le parole di mio Figlio una guida al vostro percorso, perché non esiste altra luce. 


La cultura della Luce 

Formate piccole comunità della parola. In questo modo, l’oscurità della cultura sarà cacciata e il piccolo seme della parola di Dio piantato nel vostro cuore potrà crescere. 

Potrete vedere il mio piano. Devo innalzare culture di luce, dove l’oscurità del mondo si veda come tenebre. Ma ancor più dove la luce può essere sostenuta e le persone possano vivere secondo la luce perché incoraggiate da altri 

Il mio più grande desiderio è quello di rompere quella cultura del mondo che è nemica della parola di mio Figlio e che attira così tanti nella sua oscurità. 

Il suo potere cresce ogni giorno dalla propaganda che fuoriesce continuamente. Sì, la propaganda, il tamburo costante che batte per ciò che è male e che viola i comandi di Dio. Questo è il problema. I miei figli si svegliano ogni mattina per lo squillo di un migliaio trombe che proclamano la libertà dell’uomo di creare il proprio mondo, quando in realtà sta distruggendo il suo mondo. Questo è il mio dilemma, il grande problema che affronto. 

Commento: Ogni giorno, in mille modi, il messaggio del mondo raggiunge le orecchie di tutti. 

28/08/2011

L'ULTIMA BATTAGLIA - FORMARE LA MASSONERIA

 


FORMARE LA MASSONERIA 


L'Alleanza Israelitica Universale al Congresso di Losanna del 1875, dove si ebbe ufficialmente la fusione tra Ebraismo e Massoneria, dichiarò: « L'Ebraismo ha riconosciuto nella Massoneria uno degli strumenti essenziali per la realizzazione del suo sogno di dominio universale » (p. xv e xvi). Dicono i Protocolli: « Dobbiamo mettere al nostro servizio gli uomini più capaci del mondo ». 

« Il nostro governo deve attirare a sé i pubblicisti, i massimi giuristi, i tecnici, i diplomatici, e infine gli uomini preparati in scuole speciali con una educazione superiore » (p. 52). 

« A tale scopo ci serviremo della Massoneria ». 

« Coloro che entreranno nelle società segrete sono ordinariamente degli ambiziosi, degli avventurieri e in generale, uomini leggeri per la maggior parte, coi quali non avremo difficoltà ad accordarci per compiere i nostri progetti. Se avverranno dei disordini, ciò significherà che noi abbiamo avuto bisogno di provocarli per abbattere una potenza troppo solida. Se si ordina un complotto nel suo seno, il suo organizzatore altri non sarà che uno dei nostri fedeli agenti. 

È naturale che siamo noi, all'infuori di qualsiasi altra persona, gli unici a dirigere gli affari della Massoneria. Noi soltanto sappiamo condurla. Noi soltanto conosciamo lo scopo finale di tutta la nostra azione, mentre i cristiani non conoscono nemmeno lo scopo immediato delle loro azioni. Essi vanno orgogliosi ordinariamente per il loro momentaneo successo, del loro personale orgoglio nella esecuzione del loro disegno, senza nemmeno accorgersi che l'idea non era di loro, ma nostra. 

I cristiani frequentano le Logge Massoniche per pura curiosità o nella speranza di ricevere parte della pubblica mangiatoia, con l'appoggio delle stesse Logge. Ve ne sono perfino di quelli che aderiscono alla Massoneria per poter discutere le loro idee davanti a un qualunque pubblico: sentono la necessità del successo e degli applausi e di questi noi non siamo mai avari. 

Noi regaliamo ai cristiani simili successi allo scopo di volgere a nostro vantaggio gli uomini che si credono di valere qualcosa: così accettano senza accorgersene le nostre idee, e senza mettersi in guardia, fiduciosi di essere infallibili, e convinti di essere totalmente indipendenti e liberi nelle loro idee ... » (p. 101, 102, 103). 

« La Massoneria servirà a coprire i nostri disegni. Il piano di azione della nostra potenza come pure il quartiere generale del nostro governo resteranno per sempre sconosciuti al mondo » (p. 32). 

Con quale risultato? 

« Abbiamo a nostro servizio uomini di ogni opinione, che professano le più diverse dottrine, uomini che vogliono ristabilire le monarchie, capi-popolo, socialisti, comunisti e gente che aderisce ad ogni sorta di utopie; abbiamo soggiogato tutti al nostro carro. Ciascuno di essi mira, da parte sua, a distruggere i residui del potere, cercando di distruggere le leggi ancora esistenti» (p. 56-57). 

Quando poi un massone dovesse ostacolare i piani ebraici la sua fine è segnata. 

« Il fatto di averli potuti condurre a questa fede cieca non è forse prova certa che il loro spirito è poco sviluppato di fronte al nostro?. Abbiamo dato al nostro popolo un potere che non avrebbe mai osato sperare. La morte è la fine inevitabile di ciascuno; meglio accelerare la fine di coloro che mettono ostacolo alla nostra opera, piuttosto di essere sacrificati noi che abbiamo creato quest'opera. 

Noi mettiamo a morte i massoni in modo che nessuno, nemmeno le vittime, sospettino la nostra condanna; muoiono tutti quando è necessario, come di malattia normale. 

E pur sapendo questi fatti gli iniziati stessi non hanno il coraggio di protestare. Con questi mezzi abbiamo sradicato ogni iniziativa di protesta in seno alla Massoneria » (p. 104, 105). La morte del banchiere massone Roberto Calvi insegna. 

Padre Ildebrando A. Santangelo (Servo di Dio)

PREGATE PER COLORO LA CUI FEDE RISPLENDE NELLE TENEBRE DELLE ANIME MORTE E NON TEMONO NULLA.

 


Figli miei, che state speculando sulle dimissioni del mio Papa, vi chiedo invece di speculare tanto, di pregare di più. Io, Gesù, vi parlo.

Non dovete fare congetture di un tipo o di un altro, dovete solo essere preparati alle battaglie che dovrete combattere, perché figlioli, le profezie devono compiersi, ma io sarò con voi fino alla fine. Io, Gesù, vi parlo.

Pregate, figli del Mio Cuore divino, per i religiosi e le religiose, per il clero, per la Gerarchia. Raccomandate alla Mia Santa Madre tutte le persone di cui sono la professione e che hanno scelto Me come obiettivo della loro vita. Ma pregate anche per i cattolici, quelli la cui fede brilla nelle tenebre delle anime morte e non temete nulla se vivete uniti a Me e alla Mia Santa Madre, perché Io vi amo come nemmeno voi potete amare voi stessi. Io, Gesù, vi parlo.

Il mio Santo Padre (il Papa) è in uno stato di salute molto delicato, basta che lo crediate anche se ci fossero altre ragioni importanti. Quando un Papa prende questa decisione, è perché non ne ha una migliore. Non vi dirò le cose chiaramente nella loro interezza, ma gli eventi accadranno e capirete molte cose che ora tenete nascoste. Io, Gesù, vi parlo.

Vivete in stato di grazia per avere forza nelle tribolazioni che subirete, perché nessuno ne sarà esente, chi più, chi meno, ma tutti subiranno una parte della mia Passione e poi la gloria della mia Risurrezione. Dovete rallegrarvi di vivere in questo tempo in cui la sofferenza per amor mio non mancherà. Molti dei miei benedetti avrebbero voluto vivere in quest'epoca per la gloria che potete darmi e per le immense grazie che potete ricevere, tutto nella misura della vostra fede, del vostro amore e del vostro abbandono a Me. Né il bambino né l'anziano saranno esenti dalla sofferenza, ma ognuno secondo le sue forze e i suoi limiti, Io non sono un tiranno, sono un Dio d'amore, e vi ripeto ancora una volta che vi amo senza misura. Io, Gesù, vi parlo.

Non voglio risparmiare a nessuno il bene spirituale che la sofferenza per Me porta, quindi figli, quando il dolore e lo scoraggiamento vi assalgono, prendete la mia mano e ditemi: Gesù, confido in Te, perché chi confida nel suo Dio, ha superato l'argomento più importante di tutti, gli altri sono molto al di sotto di questo, perché la fiducia in Me è una conseguenza dell'amore che avete per Me. Io, Gesù, vi parlo e vi istruisco. Vi amo figlioli, non dimenticatelo.

23 febbraio 2013

 


PAROLE DI CIELO

D. G. TOMASELLI


ANIMA

La tua vita fu un continuo progresso nella perfezione. Sperimentasti però qualche volta la debolezza nel dolore? Dicesti qualche volta: Gesù, basta! ... Toglimi la Croce!? -

 

S. TERESA

Certe volte il mio piede urtava, nella notte, contro i ciottoli del cammino e mi sembrava che stessi per cadere. Comprendevo allora che non avrei potuto chiedere a Dio sofferenze maggiori, perché mi sentivo troppo piccola per avere in me la forza di soffrirle. Mi dicevo: Se le domando io, saranno sofferenze mie proprie e bisogna che le sopporti da me! Ma io non ho mai potuto far nulla da me sola.

Alle Consorelle che ammiravano la mia pazienza nel dolore, rispondevo: Ma io non ho avuto neppure un minuto di pazienza; la fortezza non' è mia! È Gesù che me la dà, in proporzione alle pene che mi manda! -

Ascolta ancora questo paragone.

Gli uomini conoscono i pesi che i loro muli possono portare e non danno ad essi un peso più forte per non aggravarli. Il vasaio sa quanto tempo la sua creta deve rimanere nel forno per essere cotta al grado che la renda pronta agli usi; non ve la lascia né più né meno.

Bisogna non avere riflettuto mai, per osare di dire che Dio, Sapienza infinita e che ama di amore infinito, possa caricare le spalle delle sue creature di un fardello troppo pesante e possa lasciare piú a lungo di quanto occorra nel fuoco della tribolazione.

Quando dunque sei sotto la croce, sta' calma! Il fuoco della tribolazione sarà né piú forte né piú duraturo di quello che sia conveniente.

 

ANIMA

In certi momenti di fervore, concepisco grandi desideri di generosità. Mi sentirei pronta a qualunque sacrificio. Che pensare di queste aspirazioni?

 

S. TERESA

Le aspirazioni si possono chiamare ricchezza spirituale; sta' però attenta a non cullarti troppo in esse, perché potresti renderti ingiusta, se ti affidassi con compiacenza alle sublimi aspirazioni, credendoti di essere qualche cosa di grande.

Il vero coraggio non consiste nell'ardore di un istante, ma nel lavorare per la gloria di Dio, sopportando l'angoscia del cuore e respingendo ogni assalto del demonio.


Dio Padre: Io asciugherò le vostre lacrime, riunirò il mondo e porterò la pace.

 


AMORE DI DIO 


Mia carissima figlia, l‟uomo conosce veramente la vastità del Mio Amore per i Miei figli? Sa che insieme all‟amore può venire un terribile dolore? Un Amore puro può essere causa di grande dolore quando viene ripudiato. 

Io amo i Miei figli, la Mia Creazione, la Mia Carne e il Mio Sangue. A causa di questo Amore, provo un grande dolore per la separazione che il peccato ha prodotto tra i Miei figli e Me, il loro Eterno Padre. Piango quando vedo l‟odio, che può inasprirsi nei loro cuori nei confronti degli altri. Piango quando assisto ai peccati di lussuria, di gelosia, di orgoglio, di avidità, al loro desiderio di superarsi a vicenda e al dolore e il tormento che si infliggono l‟un l‟altro. 

Quando essi tolgono la vita che Io ho lasciato in eredità all‟uomo, il Mio Dolore è così grande, che Io grido con una tale angoscia che i Cieli al completo spargono lacrime di dolore con Me. Il Mio tempo verrà presto e quando sentirete parlare dell‟aumento della frequenza di guerre, pestilenze, carestie e terremoti, sappiate allora che é giunto il momento in cui dirò: basta! 

Io metterò al bando i malvagi in un solo soffio, gli assassini con appena un sussurro e i Miei nemici in un batter d‟occhio. Allora, Io dichiarerò che é giunta l‟ora e il momento perché Mio Figlio rivendichi il Suo Legittimo Regno. 

Io asciugherò le vostre lacrime, riunirò il mondo e porterò la pace; metterò al bando coloro che hanno perseguitato i Miei figli e porterò nella Luce del Mio Regno coloro che hanno sofferto nel Mio Nome; essi saranno esaltati nel Mio Nuovo Regno sulla terra. 

Preparatevi, figli Miei, poiché la vita gioiosa nel Mio Nuovo Paradiso sarà presto vostra. La sofferenza su questa terra si estinguerà e le lacrime di dolore saranno sostituite da lacrime di gioia. Questa è la Mia Promessa: quando voi sentirete di non poterne più, sappiate che è vicino il giorno in cui nascerà la Nuova Era. 

Il vostro Eterno Padre, 

Dio l‟Altissimo. 

24 Agosto 2014

La vita dell’uomo è anche dalla vita rispettata della creazione. Se l’uomo non rispetta la vita della creazione all’istante è la sua vita che non viene rispettata.

 


LIBRO DEL PROFETA DANIELE 


La vita dell’uomo è anche dalla vita rispettata della creazione. Se l’uomo non rispetta la vita della creazione all’istante è la sua vita che non viene rispettata. 

Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano: 

«Chi è mai costui che oscura il mio piano con discorsi da ignorante? Cingiti i fianchi come un prode: io t’interrogherò e tu mi istruirai! Quando ponevo le fondamenta della terra, tu dov’eri? Dimmelo, se sei tanto intelligente! Chi ha fissato le sue dimensioni, se lo sai, o chi ha teso su di essa la corda per misurare? Dove sono fissate le sue basi o chi ha posto la sua pietra angolare, mentre gioivano in coro le stelle del mattino e acclamavano tutti i figli di Dio? 

Chi ha chiuso tra due porte il mare, quando usciva impetuoso dal seno materno, quando io lo vestivo di nubi e lo fasciavo di una nuvola oscura, quando gli ho fissato un limite, e gli ho messo chiavistello e due porte dicendo: “Fin qui giungerai e non oltre e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde”?  

Da quando vivi, hai mai comandato al mattino e assegnato il posto all’aurora, perché afferri la terra per i lembi e ne scuota via i malvagi, ed essa prenda forma come creta premuta da sigillo e si tinga come un vestito, e sia negata ai malvagi la loro luce e sia spezzato il braccio che si alza a colpire? 

Sei mai giunto alle sorgenti del mare e nel fondo dell’abisso hai tu passeggiato? Ti sono state svelate le porte della morte e hai visto le porte dell’ombra tenebrosa? Hai tu considerato quanto si estende la terra? Dillo, se sai tutto questo! 

Qual è la strada dove abita la luce e dove dimorano le tenebre, perché tu le possa ricondurre dentro i loro confini e sappia insegnare loro la via di casa? Certo, tu lo sai, perché allora eri già nato e il numero dei tuoi giorni è assai grande! 

Sei mai giunto fino ai depositi della neve, hai mai visto i serbatoi della grandine, che io riserbo per l’ora della sciagura, per il giorno della guerra e della battaglia? 

Per quali vie si diffonde la luce, da dove il vento d’oriente invade la terra? 

Chi ha scavato canali agli acquazzoni e una via al lampo tonante, per far piovere anche sopra una terra spopolata, su un deserto dove non abita nessuno, per dissetare regioni desolate e squallide e far sbocciare germogli verdeggianti? 

Ha forse un padre la pioggia? O chi fa nascere le gocce della rugiada? Dal qual grembo esce il ghiaccio e la brina del cielo chi la genera, quando come pietra le acque si induriscono e la faccia dell’abisso si raggela? 

Puoi tu annodare i legami delle Plèiadi o sciogliere i vincoli di Orione? Puoi tu far spuntare a suo tempo le costellazioni o guidare l’Orsa insieme con i suoi figli? 

Conosci tu le leggi del cielo o ne applichi le norme sulla terra? Puoi tu alzare la voce fino alle nubi per farti inondare da una massa d’acqua? Scagli tu i fulmini ed essi partono dicendoti: “Eccoci!”?  

Chi mai ha elargito all’ibis la sapienza o chi ha dato al gallo intelligenza? 

Chi mai è in grado di contare con esattezza le nubi e chi può riversare gli otri del cielo, quando la polvere del suolo diventa fango e le zolle si attaccano insieme? 

Sei forse tu che vai a caccia di preda per la leonessa e sazi la fame dei leoncelli, quando sono accovacciati nelle tane o stanno in agguato nei nascondigli? 

Chi prepara al corvo il suo pasto, quando i suoi piccoli gridano verso Dio e vagano qua e là per mancanza di cibo? (Gb 38,1-41).  

Sai tu quando figliano i camosci o assisti alle doglie delle cerve? 

Conti tu i mesi della loro gravidanza e sai tu quando devono partorire? Si curvano e si sgravano dei loro parti, espellono i loro feti. Robusti sono i loro figli, crescono all’aperto, se ne vanno e non tornano più da esse. 

Chi lascia libero l’asino selvatico e chi ne scioglie i legami? Io gli ho dato come casa il deserto e per dimora la terra salmastra. Dei rumori della città se ne ride e non ode le urla dei guardiani. Gira per le montagne, sua pastura, e va in cerca di quanto è verde. 

Forse il bufalo acconsente a servirti o a passare la notte presso la tua greppia? Puoi forse legare il bufalo al solco con le corde, o fargli arare le valli dietro a te? Ti puoi fidare di lui, perché la sua forza è grande, e puoi scaricare su di lui le tue fatiche? Conteresti su di lui, perché torni e raduni la tua messe sull’aia? 

Lo struzzo batte festosamente le ali, come se fossero penne di cicogna e di falco. Depone infatti sulla terra le uova e nella sabbia le lascia riscaldare. Non pensa che un piede può schiacciarle, una bestia selvatica calpestarle. Tratta duramente i figli, come se non fossero suoi, della sua inutile fatica non si preoccupa, perché Dio gli ha negato la saggezza e non gli ha dato in sorte l’intelligenza. Ma quando balza in alto, si beffa del cavallo e del suo cavaliere. 

Puoi dare la forza al cavallo e rivestire di criniera il suo collo? Puoi farlo saltare come una cavalletta, con il suo nitrito maestoso e terrificante? Scalpita nella valle baldanzoso e con impeto va incontro alle armi. Sprezza la paura, non teme, né retrocede davanti alla spada. Su di lui tintinna la faretra, luccica la lancia e il giavellotto. Con eccitazione e furore divora lo spazio e al suono del corno più non si tiene. Al primo suono nitrisce: “Ah!” e da lontano fiuta la battaglia, gli urli dei capi e il grido di guerra. 

È forse per il tuo ingegno che spicca il volo lo sparviero e distende le ali verso il meridione? 

O al tuo comando l’aquila s’innalza e costruisce il suo nido sulle alture? Vive e passa la notte fra le rocce, sugli spuntoni delle rocce o sui picchi. Di lassù spia la preda e da lontano la scorgono i suoi occhi. I suoi piccoli succhiano il sangue e dove sono cadaveri, là essa si trova» (Gb 39,1-30).  

Il Signore prese a dire a Giobbe: 

«Il censore vuole ancora contendere con l’Onnipotente? L’accusatore di Dio risponda!». 

Giobbe prese a dire al Signore: 

«Ecco, non conto niente: che cosa ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca. Ho parlato una volta, ma non replicherò, due volte ho parlato, ma non continuerò». 

Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano: 

«Cingiti i fianchi come un prode: io t’interrogherò e tu mi istruirai! Oseresti tu cancellare il mio giudizio, dare a me il torto per avere tu la ragione? Hai tu un braccio come quello di Dio e puoi tuonare con voce pari alla sua? Su, órnati pure di maestà e di grandezza, rivèstiti di splendore e di gloria! Effondi pure i furori della tua collera, guarda ogni superbo e abbattilo, guarda ogni superbo e umilialo, schiaccia i malvagi ovunque si trovino; sprofondali nella polvere tutti insieme e rinchiudi i loro volti nel buio! Allora anch’io ti loderò,  perché hai trionfato con la tua destra. 

Ecco, l’ippopotamo che io ho creato al pari di te, si nutre di erba come il bue. Guarda, la sua forza è nei fianchi e il suo vigore nel ventre. Rizza la coda come un cedro, i nervi delle sue cosce s’intrecciano saldi, le sue vertebre sono tubi di bronzo, le sue ossa come spranghe di ferro. Esso è la prima delle opere di Dio; solo il suo creatore può minacciarlo con la spada. Gli portano in cibo i prodotti dei monti, mentre tutte le bestie della campagna si trastullano attorno a lui. 

Sotto le piante di loto si sdraia, nel folto del canneto e della palude. Lo ricoprono d’ombra le piante di loto, lo circondano i salici del torrente. Ecco, se il fiume si ingrossa, egli non si agita, anche se il Giordano gli salisse fino alla bocca, resta calmo. Chi mai può afferrarlo per gli occhi, o forargli le narici con un uncino?  

Puoi tu pescare il Leviatàn con l’amo e tenere ferma la sua lingua con una corda, ficcargli un giunco nelle narici e forargli la mascella con un gancio? Ti rivolgerà forse molte suppliche o ti dirà dolci parole? Stipulerà forse con te un’alleanza, perché tu lo assuma come servo per sempre? Scherzerai con lui come un passero, legandolo per le tue bambine? Faranno affari con lui gli addetti alla pesca, e lo spartiranno tra i rivenditori? Crivellerai tu di dardi la sua pelle e con la fiocina la sua testa? Prova a mettere su di lui la tua mano: al solo ricordo della lotta, non ci riproverai! (Gb 40,1-32).  

Ecco, davanti a lui ogni sicurezza viene meno, al solo vederlo si resta abbattuti. Nessuno è tanto audace da poterlo sfidare: chi mai può resistergli? Chi mai lo ha assalito e ne è uscito illeso? Nessuno sotto ogni cielo. Non passerò sotto silenzio la forza delle sue membra, né la sua potenza né la sua imponente struttura. Chi mai ha aperto il suo manto di pelle e nella sua doppia corazza chi è penetrato? Chi mai ha aperto i battenti della sua bocca, attorno ai suoi denti terrificanti? Il suo dorso è formato da file di squame, saldate con tenace suggello: l’una è così unita con l’altra che l’aria fra di esse non passa; ciascuna aderisce a quella vicina, sono compatte e non possono staccarsi. 

Il suo starnuto irradia luce, i suoi occhi sono come le palpebre dell’aurora. Dalla sua bocca erompono vampate, sprizzano scintille di fuoco. Dalle sue narici esce fumo come da caldaia infuocata e bollente. Il suo fiato incendia carboni e dalla bocca gli escono fiamme. Nel suo collo risiede la forza e innanzi a lui corre il terrore. Compatta è la massa della sua carne, ben salda su di lui e non si muove. Il suo cuore è duro come pietra, duro come la macina inferiore. 

Quando si alza si spaventano gli dèi e per il terrore restano smarriti. La spada che lo affronta non penetra, né lancia né freccia né dardo. Il ferro per lui è come paglia, il bronzo come legno tarlato. Non lo mette in fuga la freccia, per lui le pietre della fionda sono come stoppia. Come stoppia è la mazza per lui e si fa beffe del sibilo del giavellotto.  

La sua pancia è fatta di cocci aguzzi e striscia sul fango come trebbia. Fa ribollire come pentola il fondo marino, fa gorgogliare il mare come un vaso caldo di unguenti. Dietro di sé produce una scia lucente e l’abisso appare canuto. Nessuno sulla terra è pari a lui, creato per non aver paura. Egli domina tutto ciò che superbo s’innalza, è sovrano su tutte le bestie feroci» (Gb 41,1-26).  

Giobbe prese a dire al Signore: «Comprendo che tu puoi tutto e che nessun progetto per te è impossibile. Chi è colui che, da ignorante, può oscurare il tuo piano? Davvero ho esposto cose che non capisco, cose troppo meravigliose per me, che non comprendo.  

Ascoltami e io parlerò, io t’interrogherò e tu mi istruirai! Io ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno veduto. Perciò mi ricredo e mi pento sopra polvere e cenere» (Gb 42,1-6).  

Sadrac invita ogni elemento di questa stupenda creazione di Dio, portatore di un grande mistero di vita, a riconoscere il suo Creatore e a benedirlo.  

Ogni elemento della creazione vicino e lontano, visibile e invisibile, noto e ignoto è opera di Dio. È giusto che riconosca il suo Signore. È giusto che lo lodi.  

Il primo invito a lodare il Signore è rivolto agli Angeli di Dio. Essi sono creature incorporee, spirituali, ma sono sue creature. A Dio va la loro benedizione. 

Poi nell’ordine seguono tutte le altre creature, a cominciare da quelle che stanno in alto, giungendo fino a quelle che stanno negli abissi delle acque. 

Nei cieli, sulla terra, negli abissi del mare, sopra i cieli, tutto è opera di Dio. Ogni essere creato deve rivestirsi di umiltà e benedire il suo Signore. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

Fate attenzione, un grande segno sta arrivando!

 


Un messaggio di San Michele Arcangelo

Dato all'amata Shelley Anna


Mentre le piume delle ali mi adombrano

sento San Michele Arcangelo dire,


Amato popolo di Dio

Possano le benedizioni del Sacro Cuore di Gesù Cristo riposare su ciascuno di voi in questo giorno, preparando le vostre anime e dotandovi delle armi spirituali necessarie per l'inizio dei dolori.


Come vostro vigile difensore

vi imploro di pregare come il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo vi ha insegnato. {Matteo 6:9~18}


MENTRE I DOLORI DEL PARTO SI INTENSIFICANO

Emerge un'anti religione, per un anticristo che oscura la chiesa con le sue false dottrine.

L'immoralità della carne è l'adorazione della bestia da parte dell'umanità.

Gli alterati inoculati dal male preparano la strada a questa incarnazione del male.

Popolo del nostro amato Salvatore

Pregate senza sosta

Rifugiatevi nel Sacro Cuore di Nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo.


Fate attenzione, un grande segno sta arrivando!

Come il sole e la luna si oscurano a vicenda.

Preparate i vostri cuori, affinché possiate sfuggire a un momento di difficoltà, perché lo sposo viene presto!


Amati figli della Luce

Continuate a essere fari di speranza per i senza speranza, pregando continuamente per la loro conversione.


Riconoscete i vostri Angeli custodi che vi guideranno verso la sicurezza nei momenti di pericolo.


Sono pronto con moltitudini di angeli a difendervi dalla malvagità e dalle insidie del diavolo, i cui giorni sono pochi.

Così dice il vostro vigile difensore.