domenica 17 marzo 2024

L'ULTIMA BATTAGLIA - FORMARE LA MASSONERIA

 


FORMARE LA MASSONERIA 


L'Alleanza Israelitica Universale al Congresso di Losanna del 1875, dove si ebbe ufficialmente la fusione tra Ebraismo e Massoneria, dichiarò: « L'Ebraismo ha riconosciuto nella Massoneria uno degli strumenti essenziali per la realizzazione del suo sogno di dominio universale » (p. xv e xvi). Dicono i Protocolli: « Dobbiamo mettere al nostro servizio gli uomini più capaci del mondo ». 

« Il nostro governo deve attirare a sé i pubblicisti, i massimi giuristi, i tecnici, i diplomatici, e infine gli uomini preparati in scuole speciali con una educazione superiore » (p. 52). 

« A tale scopo ci serviremo della Massoneria ». 

« Coloro che entreranno nelle società segrete sono ordinariamente degli ambiziosi, degli avventurieri e in generale, uomini leggeri per la maggior parte, coi quali non avremo difficoltà ad accordarci per compiere i nostri progetti. Se avverranno dei disordini, ciò significherà che noi abbiamo avuto bisogno di provocarli per abbattere una potenza troppo solida. Se si ordina un complotto nel suo seno, il suo organizzatore altri non sarà che uno dei nostri fedeli agenti. 

È naturale che siamo noi, all'infuori di qualsiasi altra persona, gli unici a dirigere gli affari della Massoneria. Noi soltanto sappiamo condurla. Noi soltanto conosciamo lo scopo finale di tutta la nostra azione, mentre i cristiani non conoscono nemmeno lo scopo immediato delle loro azioni. Essi vanno orgogliosi ordinariamente per il loro momentaneo successo, del loro personale orgoglio nella esecuzione del loro disegno, senza nemmeno accorgersi che l'idea non era di loro, ma nostra. 

I cristiani frequentano le Logge Massoniche per pura curiosità o nella speranza di ricevere parte della pubblica mangiatoia, con l'appoggio delle stesse Logge. Ve ne sono perfino di quelli che aderiscono alla Massoneria per poter discutere le loro idee davanti a un qualunque pubblico: sentono la necessità del successo e degli applausi e di questi noi non siamo mai avari. 

Noi regaliamo ai cristiani simili successi allo scopo di volgere a nostro vantaggio gli uomini che si credono di valere qualcosa: così accettano senza accorgersene le nostre idee, e senza mettersi in guardia, fiduciosi di essere infallibili, e convinti di essere totalmente indipendenti e liberi nelle loro idee ... » (p. 101, 102, 103). 

« La Massoneria servirà a coprire i nostri disegni. Il piano di azione della nostra potenza come pure il quartiere generale del nostro governo resteranno per sempre sconosciuti al mondo » (p. 32). 

Con quale risultato? 

« Abbiamo a nostro servizio uomini di ogni opinione, che professano le più diverse dottrine, uomini che vogliono ristabilire le monarchie, capi-popolo, socialisti, comunisti e gente che aderisce ad ogni sorta di utopie; abbiamo soggiogato tutti al nostro carro. Ciascuno di essi mira, da parte sua, a distruggere i residui del potere, cercando di distruggere le leggi ancora esistenti» (p. 56-57). 

Quando poi un massone dovesse ostacolare i piani ebraici la sua fine è segnata. 

« Il fatto di averli potuti condurre a questa fede cieca non è forse prova certa che il loro spirito è poco sviluppato di fronte al nostro?. Abbiamo dato al nostro popolo un potere che non avrebbe mai osato sperare. La morte è la fine inevitabile di ciascuno; meglio accelerare la fine di coloro che mettono ostacolo alla nostra opera, piuttosto di essere sacrificati noi che abbiamo creato quest'opera. 

Noi mettiamo a morte i massoni in modo che nessuno, nemmeno le vittime, sospettino la nostra condanna; muoiono tutti quando è necessario, come di malattia normale. 

E pur sapendo questi fatti gli iniziati stessi non hanno il coraggio di protestare. Con questi mezzi abbiamo sradicato ogni iniziativa di protesta in seno alla Massoneria » (p. 104, 105). La morte del banchiere massone Roberto Calvi insegna. 

Padre Ildebrando A. Santangelo (Servo di Dio)

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