martedì 26 marzo 2024

L’ANTICRISTO E LA FINE DEI TEMPI

 


Le Sette Coppe


Per quanto riguarda le sette coppe, scopriamo che quelli che hanno ricevevuto il marchio della bestia saranno abbattuti dalla suppurazione di brutte ferite causate dalla cenere grossolana di una cometa.

 (prima coppa) Le particelle di cenere rossa provenienti dalla cometa tramuteranno il mare in sangue ed ogni creatura marina vivente morirà.

 (seconda coppa) (intensificazione della seconda tromba) Anche i fiumi ed i ruscelli si tramuteranno in sague. 

(terza coppa); (intensificazione della terza tromba)  Il colore del sole, intensificato dal gas metano che viene dall’atmosfera della cometa brucerà la gente con il fuoco, ma essi non si pentiranno. 

(quarta coppa) Il trono della bestia ed il suo regno saranno gettati nelle tenebre a causa della cenere come polvere della coda della cometa. 

(quinta coppa) , (intensificazione della quarta tromba)  Il fiume Eufrate sarà prosciugato per far passare i re dell’Est; ed essi si riuniranno ad Armageddon. 

(sesta tromba). Ci saranno lampi, tuoni, frastuoni e violente grandinate 

(settima tromba) ed ogni montagna ed isola sarà spostata. 

(settima coppa); (intensificazione del sesto sigillo) 

            Supponendo (da quanto precede) che  i 6 sigilli, le sette trombe e le sette coppe emergono come una serie di punizioni  che vengono associate al castigo prima dell’Era di Pace.  Però essi non dovrebbero essere limitati a solo quel periodo. Parallei biblici dimostrano che nella storia ogni manifestazione  del male è seguita da un’intensificazione del male sul modello della precedente manifestazione. Così, se nei giorni dell’Esodo noi troviamo tenebre, piaghe, carestie e morte,  anche nel Libro della Rivelazione incontriamo eventi simili poco prima e dopo l’Era di Pace sebbene su scala più larga. Detto semplicemente, le disgrazie che segnano l’Era di Pace somiglieranno, ed in alcuni casi, sorpasseranno le disgrazie che le hanno precedute. 

            Tra le sette trombe e le sette coppe emergono due  misteriose figure. Il Libro della Rivelazione presenta due testimoni che sono mandati da Dio per fare ritornare i cuori degli uomini a Lui e rifiutare l’Anticristo. I nomi di questi due testimoni restano nascosti, anche se qualche mistico li ha identificati in senso spirituale, ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria, oppure ad Elia e Mosè che sono tornati sulla terra.  La tradizione della Chiesa primitiva identifica questi due testimoni come Enoch ed Elia. Sant’Ippolito, Tertulliano, i  Santi Basilio il Grande, Giovanni Damasceno (675-749 d.C.) Ildegarda e la Beata Catherine Emmerich  si riferiscono ai due testimoni del Libro della Rivelazione come ad Enoch ed Elia. Per motivi di spazio ricordo solo quattro testi: 

 

Sant’Ippolito: 


           Quando saranno trascorsi 60 anni e due settimane e Cristo sarà tornato ed il vangelo  

           verrà predicato in ogni luogo, i tempi essendo allora compiuti, ci rimarrà solo una settimana, 

           l’ultima nella quale Elia apparirà ed Enoch, e nel mezzo di essa, sarà manifestato l’abominio  

          della desolazione, viz.,(ossia) l’Anticristo che annuncia la desolazione al mondo. (108) 

 

Tertulliano: 

 

        Enoch senza dubbio fù assunto e così fù Elia; e neanche hanno sperimentato la morte: 

         è stata rimandata (e solo rimandata), molto probabilmente.:Essi sono tenuti in serbo per 

         le sofferenze di morte,  in modo che con  il  loro sangue possano distruggere l’Anticristo. (109) 

 

       La Beata Emmerich fà riferimento ad una visione mistica nella quale ha visto Elia  

       che veniva sollevato in paradiso in un carro di fuoco per preparare al giorno dell’Anticristo: 

 

      La scorsa notte ho fatto un viaggio….. in una regione di incredibile bellezza… Numerosi 

      animali passavano il tempo apparentemente inoffensivi…Da questo paradiso sono salita  

      ancora più in alto, come se in mezzo alle nuvole, ed infine,  arrivai alla sommità di una  

       montagna, dove io ho visto meraviglie. Una figura maschile, santa e splendente seduta a 

       gambe incrociate alla moda orientale, e che scriveva con una cannuccia su un lungo rotolo  

       di pergamena. Ho visto un singolo carro con quattro ruote basse stare fermo… L’uomo che  

       sedeva alla tavola verrà a tempo debito. Il suo carro rimane a perpetua memoria. Lui ci 

       montò sopra e  gli uomini stupendosi, lo vedranno tornare ancora  allo stesso modo. 

       Io ridiscesi per un sentiero stretto e vidi la Montagna dei Profeti  sulla quale ogni cosa sembra- 

       va più rigogliosa che mai.  C’erano due figure che avevano occupato la tenda… Il Paradiso non 

       è lontano da questa montagna. Ancora una volta ho visto che Elia viveva in un giardino vicino 

       al Paradiso.(110) 


Anche Santa Ildegarda afferma che “Enoch e Elia sono in Paradiso”, non nelle corti celesti proprie dei santi e degli angeli, ma nel giardino paradisiaco che Adamo ed Eva lasciarono intatto aspettando il giorno che Dio li chiamerà per confutare l’Anticristo. (111) 

            Irrispettosi della loro identità, i due testimoni torneranno sulla terra per profetizzare nel nome di Dio, per portare i cuori degli uomini a Lui e rifiutare l’Anticristo il cui regno Dio potrebbe castigare  con una cometa.  Malgrado i devastanti effetti della profezia la cometa che farà più vittime della precedente guerra mondiale, i suoi derivanti uragani riempiranno  ossigeno, riducendo in tal modo i giorni del castigo. Cicloni con venti fortissimi e dense nuvole potrebbero causare pioggie torrenziali che potranno, a turno, spegnere i molti fuochi sulla terra e causare inondazioni. Queste inondazioni feconderanno e ringiovaniranno il suolo della terra. I cicloni e le piogge potranno anche disperdere l’aria infettata dalla pestilenza e dalle epidemie causate dai molti corpi rimasti insepolti che  il rimanente un terzo  seppellirà. Dopo che la polvere della cometa, i lampi e gli uragani hanno purificato l’aria, la terra produrrà abbondantemente durante l’Era di Pace. Poiché la polvere  e la cenere dalla coda della cometa sono molto ricche di minerali ed hanno proprietà fertilizzanti, la loro precipitazione aiuterà a restaurare il giusto equilibrio  dell’atmosfera. L’indurimento di grandi quantità di ossigeno causano asfissia, eppure i lampi fanno precipitare l’azoto dell’aria  dentro il suolo della terra come agente fertilizzante, poiché tutte le piante necessitano di azoto, ma solo alcune possono assorbirlo direttamente dall’aria. 

            La tecnologia moderna e la scienza ci permettono di comprendere meglio la natura del castigo incombente. Mentre gli effetti combinati dei due castighi dall’uomo e da Dio, dalla III Guerra Mondiale e dalla cometa , potrebbero cancellare i due terzi  della razza umana, lascerà il rimanente un terzo a ripopolare la terra per tutta l’Era di Pace. Durante questo periodo l’umanità ritornerà ad una vita agricola più semplice, coltivando la terra dalla quale è venuta. Perché l’uomo nel suo desiderio di migliorare la terra ha preso da essa senza però restituire ed è riuscito a  sfigurarla  a tal punto da estinguerla.  Dio risveglierà in lui il primordiario impulso d’amore per la terra dalla quale è venuto. L’uomo è stato creato per Dio tramite la sua relazione con la terra, con la sua creatura ed il cosmo.  Quanto più l’uomo imparerà a rispettare  il mondo intorno a lui, tanto più le sue risorse e le sue potenze saranno disponibili per lui nel suo servizio verso Dio e verso tutte le creature. Una volta che l’uomo afferra questa fondamentale verità Dio aprirà gli occhi dell’uomo davanti alla realtà esistente davanti a lui ai tempi di Adamo, dove lui contemplava l’opera del Creatore in ogni creatura, dove lui coltivava e custodiva la terra come Dio voleva e dove lui ridava alla terra quanto aveva ricevuto. Invero è un buon guadagno per la terra che l’uomo aumenti il rispetto per la vita intorno a lui. Perché Dio modellò la natura in modo tale che si prenda buona cura dell’uomo, provvede a lui sia fisicamente che spiritualmente, e con il suo esempio, abitua l’uomo ad avere cura per tutte le altre creature. 

Rev. Joseph L. Iannuzzi 

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