giovedì 27 giugno 2019

IN ADORAZIONE



I MISTERI DEL REGNO

Alcune settimane dopo la prima Visione, una notte, in cui pioveva molto e che sono rimasta a fare compagnia al Signore, si illuminò ancora di più l’Altare, dove era posto l'Ostensorio, come se da qualche finestra entrassero raggi di Sole.
Non poteva essere un lampo, poiché, se lo fosse stato, sarebbe durato ben poco, mentre questi raggi persistevano luminosi.
Provai a sedermi, ma nel vedere la luce, mi rimisi in ginocchio.
Vidi, allora, due Angeli enormi, con grandi ali.
Stavano in ginocchio e con le mani giunte, ai lati dell'Ostensorio che conteneva Gesù Eucaristia.
Le loro vesti erano di un colore argento chiarissimo: sembravano come di velluto.
Erano così belli e maestosi che la loro Presenza mi fece comprendere che queste Creature sono in Cielo, alla Presenza di Dio, come tanti specchi, nei quali la Purezza Infinita del Signore si riflette.
Questo Dio di Amore gode che gli Angeli siano simili a Lui, poiché la loro somiglianza è riverberazione della purissima Luce del suo Spirito.
Mi resi conto che noi, sulla terra, ammiriamo negli Angli, non propriamente Essi Stessi, ma Dio, tendendo a Lui per mezzo di Loro.
E così, come gli Angeli, tutto ciò che è di Dio ci attira.
Non sapevo cosa mi stesse accadendo, anche se mi era già successo altre volte.
Era come se avessi letto molto velocemente qualche libro, come se si fosse introdotta una luce nella mia mente.
Potrei, in qualche modo, dire che “seppi” che la Luce angelica è Purezza dell’Eterno Dio, data agli Spiriti Celesti per la sua Felicità e per l’immensa gioia di queste Creature.
Nel caso degli Angeli Custodi, il loro lavoro piace a Dio, perché così ci portano, con gioia, al chiarore dell’Amore Celeste, da Essi posseduto in  Gradi diversi, ma sempre in assoluta e totale Purezza.
Noi, però, non seguiamo la loro Opera; al contrario, molte volte, la ostacoliamo facendo con i nostri pesi e le nostre oscurità.
In quel momento, sparirono gli Angeli e sentii la necessità di ringraziare Gesù per il mio Angelo Custode, che amo veramente e di cui sento, in ogni momento, il potente aiuto e la sua intercessione.
Cominciò di nuovo quella musica, mista a suoni di campane e scrosci d’acqua.
La melodia, invece di distrarmi, mi fece addentrare nella Contemplazione e nel Dialogo con il Signore.
Durò tutto il tempo del mio incontro con Gesù e seppi che il significato di ciò era:
“I Cori degli Angeli ci accompagnano quando siamo in Adorazione”.
Quella notte, Gesù, dolcemente, mi istruì sui “Benefici del riceverLo attraverso la Santa Comunione”, nella forma dovuta e, mentre parlava, sentivo ancora di più dentro di me quell’incendio di gratitudine.

Gesù diceva:

“Quando voi Mi chiedete qualcosa, meditando sulla mia Passione o durante la Santa Messa, il mio Cuore si commuove,  perché Me lo chiedete in compagnia di mia Madre e di Giovanni, ai piedi della Croce, poiché pochi chiedono con  fermezza.
Per questo, variano le richieste, secondo il modo in cui chiedete e la speranza che ponete in esse.
La vostra preghiera, ai piedi della Croce, deve essere umile… ma decisa, pacifica… ma ardente, piena di compassione... per le mie Sofferenze, piena di gratitudine... per la mia Resurrezione.
Trattenetevi a meditare e a vivere meglio il martirio e rinnovamento che vi offro nell’Eucaristia.
Vi invito all’unione con il Celebrante, ad eliminare le distrazioni, a stare attenti a colui che rinnova le mie pene e prega con Me il Padre.
Io Mi sottometto, sto alla volontà del Sacerdote, secondo il suo tempo e la sua preghiera; e voi tante volte vi distraete, siete come assenti, pur essendo presenti fisicamente alla Celebrazione.
Quanto vi costa avere una continua adesione alle preghiere e allo Spirito, che muovono la mia Chiesa…!
Quando vi Comunicate, Io stesso concedo all’Anima gli elementi necessari per trasformarla e portarla in un cammino di  maggiore santità.
Così, ogni volta, assomigliate sempre di più a Me nel vostro modo di pensare, di sentire, di reagire, di vivere…
È il Sacramento dell’Unione con Me e con i vostri fratelli!
Per questo, meno saranno gli ostacoli che trovo in un’Anima, perché questa unione sia perfetta, maggiori saranno le Grazie che riceverà da questo Incontro”.

In un istante, compresi, per una conoscenza che nemmeno so come feci ad avere, che quando il Sacerdote ci dice:
“Il Corpo di Cristo” - ci sta dicendo: “Qui, hai l’Alimento che ti nutrirà in vita e ti salverà nell’ora della morte”.
E la nostra risposta:
“Amen” è il “Sì, desidero salvarmi” o “Sia fatto in me come Tu dici”.
Sì, è il nostro “Fiat” questo “Amen” e, sicuramente, questo non attira l’attenzione di nessun Sacerdote, perché lo sanno. Ma per noi, per il laico comune, tutto questo è “novità”, è parte importante della “Buona Novella”.
E questa Offerta dell’Anima al Signore e alla sua Divina Volontà, è la disposizione giusta perché Egli possa compiere meraviglie in essa, con tutta la sua Potenza e con tutte le sue Grazie, per aiutarci a correggere la rotta, per rafforzarci, per amarci. 

Sentii la Voce del mio Gesù:

“Quanto Amore dovrà avere per voi Colui che vi formò, che per salvarvi deve occultarsi!
E faccio così per evitare che la mia Maestà vi accechi, perché la mia Gloria non soffochi il vostro desiderio di Me e i  vostri sentimenti verso di Me e lo faccio con tutti!
Voi non sapete che cosa è amare così, senza essere compreso, accettato e corrisposto nell’Amore.
Non conoscete quanto Santo sia questo unico Sacramento, con il quale Io Mi dò a voi e quanto sia incompreso e maltrattato!
Ecco il perché di questi Libri, chiamati “Testimonianze”!
Perché una gran parte della mia Chiesa, che sono i Laici, non conoscono tante cose che, peraltro, sono comuni e perfino  di uso corrente.
Desidero fare del Laico un Essere che, avendo la conoscenza dei Misteri del Regno, delle cose a cui non ha potuto avere  accesso per sua natura o per educazione, per mezzo di questi Scritti, in un Incontro semplice ed amorevole, possa  elevare il suo cuore fino ad incontrare il Cielo.
Devi dire agli Uomini che vengano a Me, che qui ci sono Io, l’Onnipotente, l’Infinito!
Devi dire che si lascino attirare dai miei Angeli, davanti la mia Presenza e che Mi basta un sospiro per rimuovere la polvere che si annida in voi”.

In quel momento, potei vedere, da lontano, una persona che si avvicinava alla Cappella del Santissimo Sacramento, ma non era sola, c’erano quattro Angeli, uno davanti, uno dietro e due ai lati della persona.
Quelli ai due lati e quello di dietro erano circondati da una Luce argentata e quello che camminava (o meglio, scivolava) davanti alla persona, era avvolto da una Luce dorata.
“Questo è l’Angelo Custode” – mi spiegò la Voce di Gesù.
In quell’istante, capii perché diceva di “lasciarci portare davanti alla sua Presenza dagli Angeli”.
Sono Loro, infatti, che, in continuazione, ci invitano a visitare Gesù Sacramentato e, quando accogliamo i loro Inviti, Essi stessi ci accompagnano.
Perché siano più di tre, non lo so ancora.
Tante volte, dopo aver ricevuto Gesù nella Santa Comunione, mi trovo a chiedermi come mai sono ancora viva, come ho potuto non morire per la meraviglia di essere unita, in quel modo, al mio Dio e Signore, all’Essere che amo al di sopra di ogni cosa, a Colui che mi ama con un Amore senza limiti, al punto da perdonarmi, più e più volte, tutte le offese ed omissioni della mia vita quotidiana.
Allora, si eleva un’ondata di Amore, che mi avvolge come se emergessi da un vortice d’acqua fresca e dorata, abbracciata a Lui e girando con Lui, fino a quando tutto è pieno di quel sentimento che penetra il cuore.
Sono gli attimi del “Io Ti amo, con tutto il mio Essere, grazie Gesù, grazie mio Signore!”.
È quel desiderare che nessuno ti parli, che nessuno si avvicini, che nessuno dica niente: solo rimanere  unita a Gesù, aspettando una  Parola sua, un Gesto nuovo, un Sospiro e un Silenzio, che parla con grande chiarezza…
In varie occasioni, nel mio tempo di Adorazione, l’unica preghiera è stata quella che l’Angelo diede a Fatima ai tre pastorelli:
“Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io Ti adoro profondamente e Ti offro il Preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, Presente in tutti i Tabernacoli del Mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze, con le quali sei offeso. E per i meriti infiniti del suo Sacratissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Ti supplico per la Conversione dei poveri peccatori. 
Amen”.
Altre volte, quando mi sento tanto "turbata" dalla Presenza amorevole di Gesù, posso solo ripeterGli che Lo amo, che voglio amarLo di più, che voglio essere come Lui vuole che io sia.
Poi, rimango in silenzio, e mi accorgo che arrossisco come un’adolescente di fronte al ragazzo che, teneramente, la guarda.
Quanto è grande constatare che è per Lui, per l’Amato, per il nostro Gesù, che tutte le cose sussistono e che andare a Lui, stare al suo Fianco, unirci a Lui, significa trovare, raggiungere e possedere l’Amore per il Quale  esistiamo noi ed esiste l’Universo intero.
Come i Santi, dovremmo desiderare di essere al posto degli Angeli, perché gli Angeli rimangono, permanentemente, intorno ai Tabernacoli. 

-Testimonianza di Catalina RIVAS-

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