venerdì 21 giugno 2019

MONDO NUOVO PROFETIZZATO




TRASFORMAZIONE DEL MONDO RIVELATA.


Lo “Scandalo della Croce”: la versione del tempo presente.

Oggi, come due mila anni fa, si rinnova lo scandalo della Croce, col Mistero d’Iniquità, ma al posto di Cristo c’è il suo Corpo mistico, la Chiesa.

Nei suoi “Quaderni”, Maria Valtorta ci apprende che nel momento della crocifissione della Chiesa ognuno di noi finirà per partecipare al nuovo Sacrificio d’immolazione secondo i sentimenti che si sarà abituato a coltivare in fondo alla propria anima. Questo condurrebbe alla formazione di tre categorie di persone:

1) quella dei veri amici di Cristo,

2) quella dei veri nemici di Cristo,

3) quella degli indifferenti a Cristo.

I sentimenti che ognuno si sarà abituato a coltivare in fondo al proprio cuore, anche se nascosti lo spingeranno a far parte di uno di questi gruppi, e il quadro finale avrà le stesse caratteristiche di quello che due mila anni fa si formò alla morte di Cristo. Ma noi sappiamo che in quell’ora un apostolo su dodici, uno solo, ha avuto il coraggio di seguire Gesù lungo il Calvario: Giovanni. Uno su
dodici ha scelto di tradire, per poi suicidarsi: Giuda Iscariota. Dieci su dodici sono spariti dalla scena, dandosi chi più e chi meno alla fuga. [61]

Se Maria Valtorta dice il vero, c’è da aspettarsi che nell’ora fatale, che è prossima, non tutti i vescovi sapranno imitare l’apostolo Giovanni, e non tutti i laici sapranno imitare il Cireneo, la Veronica, Maria Maddalena, le pie Donne. Un consacrato su dodici seguirà l’esempio di Giuda, il traditore. Uno su dodici farà come l’apostolo Giovanni, che ha seguito il Condannato sulla strada del Calvario, ed è rimasto davanti alla Croce fino alla fine del grande Sacrificio. Dieci su dodici, presi da timore, cercheranno riparo lontano dagli sguardi feroci delle masse. Ciò che eventualmente ci sarà dato di vedere nell’ora della “morte” della santa Chiesa di Dio è questo: un Corpo mistico odiato, tradito, torturato, beffeggiato, oppure un Corpo mistico amato, sostenuto, difeso, e pianto, come avvenne con Cristo due mila anni fa. Con ogni probabilità questo è quanto si riprodurrà alla “morte” della santa Chiesa di Dio.

A quei dieci Consacrati che si nasconderanno, o che per paura si daranno alla fuga, sarà comunque concessa, ma più tardi, una possibilità di ripresa: la grazia del martirio, la stessa che fu concessa pure agli Apostoli, che al termine della loro missione terrena accettarono di morire per Cristo. L’apostolo Giovanni è l’unico cui Dio non chiese il martirio cruento, visto che lo aveva già vissuto in modo incruento ai piedi della Croce. (Giovanni visse il martirio in modo spirituale).

di: Johannes De Parvulis

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