SO IN CHI HO CREDUTO ». 2 TM. 1, 12
«Lasciami fare di te, in te e per te tutto ciò che voglio. Il mio amore ti saprà lavorare, come un artista sa trarre dei capolavori anche da un sasso tutto scabroso, anche da un legno pieno di nodi, e fa dei lavori più belli che non altri meno abili con cose migliori.
Tu sei come un pesce nell'acqua; l'acqua lo sostiene, lo circonda, lo penetra, lo copre; così tu sei sostenuta, circondata, penetrata, coperta e nutrita dall'Amore.
L'Amore in te fa tutto; felice quel momento nel quale sei stata trasportata in questa via, nella quale non cammini, ma voli.
Dì «grazie» all'Amore; per ringraziarlo anche con i fatti, prestati sempre più a Lui. Egli farà di te una santa, se tu lo lasci fare.
Se tu conoscessi il dono di Dio, il mio Cuore! Tu adesso ne conosci solo la scorza: studialo.
Il mio Cuore è dell'anima a seconda che l'anima è mia.
Il mio Cuore è tuo. Tu non sei più tua, sei mia. Non si pensa a una cosa che non è propria, perciò non devi più pensare a te stessa. Quando un'anima non pensa a sè, Io penso a lei, e ci penso con delle finezze d'amore tali, come nessuno può avere, perchè il mio Cuore è il Cuore di Dio.
Quando l'Amore si impossessa di un cuore, vi toglie tutto ciò che vi è di umano. Quando trovo in un'anima la buona volontà, Io faccio tutto, in quell'anima.
Ti costa lasciarti lavorare da me, ma sei il capolavoro del mio amore; vi sono dei tagli dolorosi, ma tu li soffri ugualmente.
Lascia che l'Amore ti lavori, non il timore.
Confida in Dio; purchè tu abbia buona volontà, egli non solo supplisce a ciò che manca in te, ma ti perfeziona e santifica sempre più, servendosi delle stesse tue miserie per farti sempre più avanzare nel suo amore.
Io avrei un bel voler fare ciò che faccio nel tuo cuore, ma se tu non volessi, non potrei farlo. Io rispetto la tua libertà, ma se tu acconsenti, Io che posso e tu che vuoi, facciamo cose ammirabili. Tu non preoccuparti, prestati e basta.
Io godo tanto di far tutto in un'anima che mi lascia fare.
Coraggio, fatti animo, sei con il tuo Dio, sempre, benchè talora tu non lo veda e non lo senta. Il sentimento dà la certezza, ma diminuisce la fede. Io privo di questa sensibile prova chi voglio perfettamente esercitato in questa virtù. Si tratta di credere, e di credere senza capire e senza voler capire: così si assoggetta la ragione; così si dà lode a Dio.
Vuoi fargli cosa grata? Non scrutare i suoi disegni a tuo riguardo, lasciati trattare come Egli vuole.
Iddio, per effettuare i suoi disegni, non ha bisogno di usare quei mezzi che gli uomini credono opportuni e indispensabili per ottenere i medesimi risultati. Con un atto della sua volontà, può fare ciò che richiederebbe anni e anni di lavoro.
Io sono in un cuore che ha bisogno di tutto, ma tu sei in un Cuore che può darti tutto.
Quantunque tu sia un albero debole, hai le radici piantate nel mio Cuore e non hai da temere.
Puoi ora formarti un giusto concetto di quello che sei, che puoi, che vali, ma non ti sgomentare della tua debolezza e della tua fragilità. Fa' come fanno i bambini, i quali, quando hanno provato a camminare e hanno visto che ne sono incapaci, ritornano ben volontieri tra le braccia materne, e dalla madre si lasciano portare dove ella vuole e come ella vuole.
Le anime hanno bisogno di lasciarmi fare, mentre sembra loro sempre meglio fare da sè.
Il tuo Gesù ti vuol bene, e quando ti prova, lo fa per amore; ma il Cuore del tuo Gesù è fatto così, che non regge per lungo tempo a provare un'anima fedele.
Io ti amerò come mio Padre mi ha amato.
Quando confidi in te, cadi; invece, quando confidi in me, vinci. Devi dire: «Io ho un Gesù, questo è suo affare». Con questo atto di confidenza mi ruberai il Cuore.
Propaga la devozione al Sacro Cuore, mi farai cosa gradita. Io renderò fruttuose le tue fatiche, ti benedirò, ti premierò ora e più tardi.
«Sacro Cuore di Gesù, ho confidenza in te».
«Sacro Cuore di Gesù, io credo al tuo amore per me».
Queste due giaculatorie devono essere come l'aspirare e il respirare dell'anima».