sabato 6 aprile 2019

CARMELITANI DELLA SS TRINITA



S. Giovanni della Croce

"O cauterio soave! O deliziosa piaga! O blanda mano! o tocco delicato, che sa di vita eterna, e ogni debito paga!
Morte in vita, uccidendo, hai tu cambiato!
In questa strofa l'anima fa capire come siano le tre Persone della Santissima Trinità, Padre, Figliolo e Spirito Santo, a compiere in lei la divina opera dell'unione. E così la mano, il cauterio e il tocco sono in sostanza una cosa medesima, ma l'anima usa questi tre termini in quanto convengono alle tre Divine Persone, a seconda dell'effetto che ciascuna produce. Il cauterio è lo Spirito Santo, la mano il Padre e il tocco il Figlio. Ella quindi esalta il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, facendo risaltare tre grandi grazie e favori che le Divine Persone producono in lei, con i quali le cambiano la morte in vita, trasformandola in sé.
La prima è una piaga deliziosa che l'anima attribuisce allo Spirito Santo e perciò viene chiamata cauterio soave.
La seconda è un gusto di vita eterna, che ella attribuisce al Figlio dandogli quindi nome di tocco delicato.
La terza è la trasformazione in Dio, cioè un dono con cui l'anima viene ricompensata molto largamente; viene attribuita al Padre e perciò viene detta mano blanda.
Sebbene l'anima nomini tutte e tre le Divine Persone a cagione delle proprietà degli effetti che esse producono, parla però con una sola di loro dicendo: in vita hai tu cambiato, poiché tutte e tre agiscono insieme e quindi l'anima attribuisce tutto ad una e tutto a tutte.
Segue il verso:
O cauterio soave!
Questo cauterio è lo Spirito Santo poiché, come Mosè afferma nel libro del Deuteronomio (4, 24), nostro Signore Dio è un fuoco consumante, cioè un fuoco di amore, il quale, possedendo una forza infinita, può infinitamente consumare e, divampando con grande veemenza, trasformare in sé quanto tocca, ma brucia ciascuno a seconda della sua disposizione e quanto e come e quando vuole".
"O cauterio soave! O deliziosa piaga! O blanda mano! o tocco delicato, che sa di vita eterna, e ogni debito paga!
Morte in vita, uccidendo, hai tu cambiato! Spiegazione
In questa strofa fa capire come siano le tre Persone della Santissima Trinità, Padre, Figliolo e Spirito Santo, a compiere in lei la divina opera dell'unione. E così la mano, il cauterio e il tocco sono in sostanza una cosa medesima, ma l'anima usa questi tre termini in quanto convengono alle tre Divine Persone, a seconda dell'effetto che ciascuna produce... Ella quindi esalta il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, facendo risaltare tre grandi grazie e favori che le Divine Persone producono in lei, con i quali le cambiano la morte in vita, trasformandola in sé.
La prima è una piaga deliziosa che l'anima attribuisce allo Spirito Santo e perciò viene chiamata cauterio.
La seconda è un gusto di vita eterna, che ella attribuisce al Figlio dandogli quindi nome di tocco delicato.
La terza è un dono con cui l'anima viene ricompensata molto largamente; viene attribuita al Padre e perciò viene detta mano blanda.
Sebbene l'anima nomini tutte e tre le Divine Persone a cagione delle proprietà degli effetti che esse producono, parla però con una sola di loro dicendo: in vita hai tu cambiato, poiché tutte e tre agiscono insieme e quindi l'anima attribuisce tutto ad una e tutto a tutte".
"Il Padre pronunciò una parola, che fu suo Figlio e sempre la ripete in un eterno silenzio; perciò in silenzio essa deve essere ascoltata dall'anima".
S. Giovanni della Croce espone altri aspetti non presenti in S. Teresa.
1) la capacità che l'anima ha ricevuto dallo Spirito Santo di spirare in Dio la medesima spirazione di amore che il Padre spira nel Figlio e il Figlio nel Padre, che è lo stesso Spirito Santo 2) la trasformazione dell'anima nelle Tre Persone della Santissima Trinità. Esse non solo sono presenti e operanti ma trasformanti, ri-creanti l'anima a propria immagine e somiglianza per unione e trasformazione di amore
3) accentua di più il fatto che la venuta e la dimora nell'anima del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, consiste nel farla inabitare in se stessi comunicandole la vita di Dio.

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