domenica 28 aprile 2019

PENSIERI SULLA FEDE



Il troppo e il troppo poco

Si manca contro la Fede quando si ritiene per verità di fede o si propone come tale ciò che non è rivelato da Dio né definito dalla Chiesa, e tanto più quando, per questa temeraria credulità, si finisce con il non accettare quello che invece è veramente rivelato e definito. In tal caso chi crede esageratamente non fa la necessaria distinzione tra quanto è vero e quanto è appena opinabile.
La stessa mancanza avviene se si dà eccessiva importanza a proprie opinioni, per quanto devote, a rivelazioni private e ad atti di culto, che arrivano così ad essere indebiti. Circa quest'ultimo caso, ecco che cosa accadeva nel recente passato in una chiesa italiana: a una statua della Madonna non si poteva alzare il velo che la copriva se prima non si fossero accese, esattamente, quattro candele; quando poi la statua era scoperta, tutti stavano in ginocchio, convinti di fare una profanazione se si fossero alzati. Una volta, perché i fedeli non uscissero di chiesa prima del momento permesso e perché genuflettessero tutti, come prescrive la liturgia, dinanzi al Santissimo solennemente esposto, non fu trovato di meglio che scoprire inaspettatamente quella statua!!!
Un'altra esagerazione, non giustificata neanche quando è dovuta ad ignoranza, è una certa forma di superstizione, per la quale la preghiera viene presentata come una formula magica, il sacrificio come una stregoneria e il simbolo religioso come qualcosa di miracoloso. Eccone alcune espressioni: baciare il calice dopo la consacrazione nella Messa, digiunare il giorno di Natale, vedere un segno di disgrazia in un coltello e in un cucchiaio che si sovrappongono in forma di croce, temere il venerdì, perché in questo giorno avvenne la crocifissione di Gesù e sarebbero avvenute la morte di Abele, la decollazione del Battista, la uccisione degli Innocenti; fare ventiquattro copie di una preghiera a un Santo per spedirle ad amici non parenti in qualunque parte del mondo e attendersi una lieta sorpresa dopo nove giorni, invece aspettarsi un castigo divino se si ferma la catena non moltiplicando e non spedendo quella preghiera!!!
C'è superstizione anche in chi non ha Fede e si verifica quando si attribuiscono poteri propri di Dio alle creature attraverso forme quali la divinazione, la cartomanzia, la spiegazione dei sogni, la cosiddetta lettura scientifica della mano, l'incontro con determinate persone in determinato abbigliamento, l'uso di oggetti portafortuna, la credenza negli oroscopi.
Diceva bene il Gautier: "Lo spirito umano, anche quello più illuminato, ha sempre in sé un cantuccio buio dove si accoccolano le chimere della credulità e si annidano i pipistrelli della superstizione".
Anche il proverbio dice: "Il troppo e il troppo poco rompon la festa e il gioco", e questo vale anche per la Fede che vuole essere così semplice da partire da Dio e a Dio direttamente arrivare, e così equilibrata da evitare due possibili scogli: il credere troppo e il credere tanto che basti.
L'esperienza fa notare che chi non vuol credere a Dio finisce con il credere ai ciarlatani, chi reagisce alla Chiesa cede poi agli occultisti, chi nega il soprannaturale diventa infine ultraterreno. Proprio le persone meno o per nulla religiose sono le più credulone e le più superstiziose, dimostrando così esse stesse come non si possa vivere senza credere in Qualcuno o in Qualcosa che sia al di sopra dei sensi.

Sac. Pasquale Casillo

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