Lasciamo da parte le tante storie di Castelli invasati da spiriti, spesso per creare interesse sulla storia e notorietà sui discendenti, per diffondere il turismo. Ci riferiamo a semplici abitazioni o luoghi in cui gli inquilini, sani di mente e sereni di spirito, avvertono botti all’interno della casa, frequenti rumori e scricchiolii.
In una famiglia ad una certa ora della notte tutti sentono aprirsi e rinchiudersi la porta e rumore di passi pesanti di uomo. Un amico, trovatosi in casa a quell’ora, diviene testimone. Una persona, andando ospite in una certa famiglia, va soggetta a disturbi e sofferenze, che non esperimenta altrove.
Non si tratta di suggestioni, né di una nuora che va in casa della suocera. I disturbi possono dipendere da presenze malefiche o da persone possedute che abitano in quella casa.
Succede a volte di avere l’impressione di presenze invisibili nella propria stanza, confermate dalla reazione del gatto o del cane che tengono fisso lo sguardo verso un certo punto.
Con ogni probabilità non vedono nulla, ma hanno una sensibilità percettiva più forte dell’uomo.
Incontrando persone con questi problemi, occorre approfondire la conoscenza per valutare se ci sono motivi per esorcizzarle. Molte volte questi fenomeni non appartengono a presenze malefiche nelle cose, ma nelle persone presenti.
Per la benedizione alle abitazioni, alle case possiamo usufruire di preghiere dell’esorcismo adattandole alle cose. Si benedice ogni stanza usufruendo anche dell’incenso e possibilmente concludendo con una S. Messa.
Se il maleficio è di lieve entità, possono bastare le preghiere di liberazione per ristabilire la quiete o un solo esorcismo; se il maleficio viene ripetuto, anche l’esorcismo va ripetuto fino a rendere la casa impermeabile ai malefici.
Quando si devono esorcizzare appartamenti dove sono avvenute sedute spiritiche, o sono stati abitati da stregoni che facevano magia nera e culti satanici, c’è difficoltà ad estirpare la presenza diabolica: a volte è preferibile cambiare abitazione.
Una famiglia è fortemente disturbata dai rumori notturni. Fa celebrare 10 SS. Messe e la situazione migliora molto. Ne fa celebrare altre 10, i rumori scompaiono e tutto torna normale. È probabile si trattasse di anime del purgatorio che chiedevano aiuto.
L’esorcista don Pellegrino Ernetti incontra un caso molto grave: porte e finestre si aprono, benché siano ben chiuse, le sedie volano, gli armadi danzano e tante altre cose strane. Usa tre sacramentali mescolati insieme: acqua, olio, sale esorcizzati e ogni sera ne fa versare un cucchiaio sul davanzale di tutte le finestre e ai piedi di tutte le porte, recitando ogni volta il Padre nostro. La famiglia ottiene l’effetto desiderato e sospende la pratica, ma una settimana dopo riprendono i fatti strani e distruggono la pace familiare. Ripreso il rimedio già usato, tutto torna normale e tranquillo.
Un esorcista, memore dell’operato di Cristo, allontana il demonio da una signora e lo manda nel maiale. Questo diviene furioso e sbrana la padrona. Una imprudenza costata cara. Un mago usava un gatto per collocare a destinazione gli oggetti fatturati, malefici (Amorth p.146 ss). Per cui è lecito compiere le benedizioni su di lui per ottenere la liberazione. È possibile pertanto l’infestazione di luoghi, animali, abitazioni, oggetti e quindi prudentemente procedere alla disinfestazione con benedizioni ed esorcismi.
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