«LI AMO' SINO ALLA FINE». Giov. 13, 1
«E' per appagare il desiderio di tante, tantissime anime che ho istituito il Sacramento della SS. Eucaristia; queste anime hanno sete di giustizia, di verità, di felicità.
Io do il mio amore; lo posso dare dando la grazia all'anima, ma nella S. Comunione non solo mi do all'anima come Dio, ma anche come Uomo: mi do tutto.
Fatti apostola del mio amore; grida forte che ti senta tutto il mondo, che Io ho fame, ho sete di essere ricevuto dalle mie creature. Sono nel Sacramento del mio amore per le mie creature, ed esse ne fanno così poco caso. Tu, almeno, fa più comunioni spirituali che puoi, per supplire a quelli che non le fanno sacramentali.
Io ardo dal desiderio di darmi alla mia creatura; in questi tempi, tante persone muoiono senza potermi ricevere. Io voglio i piccoli, Io cerco i piccoli. I grandi dicono che non hanno tempo, che hanno le loro faccende, ma i piccoli possono venire.
Nella S. Comunione tu ricevi l'amore: ebbene, devi ricevermi per amore, confidare, perderti nell'amore.
Io discendo con tanto amore nelle chiese quando il Sacerdote mi chiama, ma ho tanto desiderio di passare dal tabernacolo nel cuore dell'uomo.
L'anima pura mi è più cara che una pisside d'oro massiccio.
Dopo la S. Comunione hai una purezza grande: a ogni Comunione questa purezza cresce e l'anima diventa sempre più bella.
L'infinita mia bontà è poco conosciuta nel mondo; la maggior parte degli uomini ignora i benefizi dell' Eucaristia; pochi li meditano. E pensare che l'Eucaristia avrebbe tanti tesori per tutti, avrebbe tante cose da dire a tutti, e ha una prerogativa speciale per fare i santi. Dammi una persona che sia pur ripiena di doti naturali: saranno sempre doti naturali. Invece, fa' che questa persona frequenti l'Eucaristia: tutto si perfezionerà in lei, tutto si nobiliterà.
Nel SS. Sacramento, son qui per te come son qui per gli altri, come son qui per tutti: chi è più furbo, mi cerca di più.
Per cercarmi, bisogna procurare di conoscere e di fare sempre la mia volontà.
Io dimoro non solo in cielo, ma anche nel SS. Sacramento e qui in terra voglio avere una corte formata da anime che siano come tanti Angeli, Cherubini e Serafini: una corte eucaristica.
Studiami nella natura, vedimi in tutti, ma in particolare studiami nel Vangelo e nella mia vita eucaristica.
Più l'anima desidera Dio e più partecipa di questo divin Sacramento.
Nella S. Comunione, viene a cogliere i frutti delle virtù che ha praticato lungo il giorno.
Anche la sola presenza davanti al SS. Sacramento giova all'anima.
La mia vita eucaristica è una vita d'amore, è una vita di continua immolazione, di continua impetrazione, di continua offerta. Per imitarla, bisogna che tu faccia una vita di silenzio, di raccoglimento, di unione con me.
L'Ostia contiene un incendio di carità, perchè contiene il Dio d'amore. Oh, quanto ardo d'amore per gli uomini!
Vieni in spirito a trovarmi nel Sacramento del mio amore; io lo so che hai tanto da fare, che non puoi venire con il corpo, ma le mura non trattengono lo spirito: fammi compagnia. Ci sono certe chiese di montagna nelle quali sono quasi sempre solo; è vero che ho gli Angeli, ma Io ci sto per gli uomini. Se ti fa più devozione, tienimi compagnia in certi cuori dove Io entro al mattino nella S. Comunione, ma poi sono lasciato tutto il giorno in un canto come uno straccio. Non pensano più a me; è vero che non mi offendono, ma sono tutti immersi nelle cose esteriori. Vedi la gente che passa per le strade: si ferma a guardare nelle vetrine, ma passa davanti alle chiese come se non ci fossero e Io nel mio tabernacolo vedo tutto: se almeno entrassero un momento...
Quanto mi fanno piacere quelle persone che ogni giorno fanno la visita al SS. Sacramento; quelle sì, che mi consolano. Prendi anche tu quest'abitudine e quando non puoi venire in chiesa perchè non sei libera, fammi visita da casa tua.
Una Comunione vale più di tutto il mondo, perchè tutto il mondo non fu che l'opera di un «fiat»: invece nella Comunione tu possiedi un Dio.
La SS. Eucaristia è un sacramento d'amore, e la migliore disposizione è l'amore. La carità è indispensabile, e più si fanno atti di amore, più si partecipa ai frutti del Sacramento. Nel mondo vi sono delle anime che sono serafini d'amore, vi sono delle anime che fanno dei sacrifici eroici, in vista della Comunione che devono fare o di quella che hanno fatto.
La mia vita eucaristica è una vita di silenzio, di perpetua obbedienza, di ardentissimo amore. Io osservo un silenzio continuo di giorno e di notte: più ti inoltrerai nella mia intimità, più ti unirai a me, e più osserverai il silenzio: non per forza, ma per amore. Un'anima silenziosa conserva la forza della grazia.
Quanto meglio l'anima si dispone a ricevere la S. Comunione, tanto più ne cava profitto. La principale disposizione che Io ricerco è la carità. Cerco anche l'umiltà, e più il vuoto è profondo e più riempio l'anima di me: occorre anche l'obbedienza, anche l'abbandono.
Entrando in te con la S. Comunione, Io faccio scomparire tutte le imperfezioni e l'anima tua diventa più bianca della neve.
Io mi do tutto a te nella S. Comunione: ti do tutti i miei meriti, le mie grazie, le mie virtù, tutto; ma voglio che anche tu mi dia tutto, che non lasci indietro niente. Voglio le tue miserie, le tue debolezze, le tue imperfezioni, voglio il tuo bene e il tuo male: il tuo bene per purificarlo, abbellirlo, perfezionarlo, e il tuo male per consumarlo.
Un'anima che non avesse fatto che una sola Comunione in tutta la sua vita, risplenderebbe tuttavia più di un sole in paradiso; che cosa sarà di quelle che mi ricevono tutti i giorni?
Vieni con pace a ricevere il Dio della pace; vieni con amore a ricevere la sorgente dell'amore. Un ruscello non forma l'acqua, ma la riceve dalla sorgente; l'amore tu l'hai già nel cuore, ma ti si accresce sempre più.
Gesù è infinito, e quindi una S. Comunione ha un valore infinito.
Come per venire a te ho nascosto la mia immensità sotto questa piccola Ostia che contiene tutto un Dio, così tu fatti più piccola che puoi: più ti fai piccola, più Gesù ti guarda con amore e con attenzione.
Tutte le tue risoluzioni devono aggirarsi sulla mia vita eucaristica: l'altare, il tabernacolo, l'ostensorio.
Il tuo cuore sarà il mio altare, sul quale Io mi immolerò tutti i giorni nella tua persona, e i fini di questa immolazione saranno: la gloria di Dio, che tu cercherai in tutte le tue azioni, anche nelle più piccole; la salvezza delle anime, che procurerai con tutte le tue forze, a costo di qualunque sacrificio; la tua propria santificazione, in vista della mia gloria eterna.
II tabernacolo richiama alla vita interiore che dev'essere intensa. Quando in una macchina il vapore sta chiuso, la pressione cresce e la macchina va più veloce. Il tuo cuore deve essere chiuso alla dissipazione, all'occupazione di te stessa.
L'ostensorio serve per espormi. Io devo vivere nella tua persona come se vivessi ancora visibilmente sulla terra. Devi farmi vedere nel tuo modo di camminare, di stare, di operare, di parlare: non per essere veduta, ma per fare ciò che è detto nel Vangelo: «Affinchè gli uomini, vedendo le vostre opere buone, glorifichino Dio».
Nel mondo c'è poca fede, c'è poca riverenza, c'è poco amore per questo Sacramento d'amore. Gesù è un tesoro nascosto: sii sempre vicina in spirito al tabernacolo e, come accanto all'Eucaristia deve esserci sempre la lampada, così il tuo cuore sia sempre una lampada accesa vicino al SS. Sacramento».
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