Riflessioni fatte da Gesù sul Mistero della Sua Sofferenza e del valore che ha la Sua Redenzione.
GESÙ PRONUNCIA LE SUE ULTIME PAROLE
Figlia Mia, hai sentito e hai visto le Mie sofferenze; accompagnaMi fino alla fine e condividi il Mio dolore.
La Mia Croce è innalzata.
Questa è l'ora della Redenzione del Mondo!
Sono, per la moltitudine, lo spettacolo da burla… ma anche di ammirazione e di Amore per le Anime.
Questa Croce, fino ad ora strumento di supplizio, sulla quale spiravano i criminali, sarà, d'ora in poi, la Luce e la Pace del Mondo.
Nella Mia Sacra Scrittura, i peccatori incontreranno il perdono e la vita. Il Mio Sangue laverà e cancellerà le macchie dei loro peccati!
Nelle Mie Sacre Piaghe, verranno le Anime pure, a refrigerarsi e ad incendiarsi nel Mio Amore! In esse si rifugeranno e fisseranno ,per sempre, la loro dimora.
“Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno” (Luca 23,34): non hanno conosciuto Colui che è la loro vita… Hanno scaricato su di lui il furore delle loro iniquità.
Io Ti imploro, o Padre Mio, scarica su di loro la forza della Tua Misericordia!
“Oggi, sarai con Me in Paradiso” (Luca 23,43): poiché la tua Fede, nella Misericordia del tuo Salvatore, ha cancellato i tuoi crimini… Essa ti conduce alla vita eterna.
“Donna, ecco il Tuo Figlio!…” (Giovanni 19,26-27): Madre Mia, ecco qui i Miei fratelli! Guardali, amali… Non siano soli.
Oh, voi, per cui ho dato la Mia Vita, avete, ora, una Madre, alla Quale potete ricorrere in ogni vostra necessità. Nel darvi la Mia stessa Madre, vi ho tutti uniti con il legame più stretto.
L'Anima ha già, ora, il diritto di dire al suo Dio: “Perché Mi hai abbandonato?” (Matteo 27,46).
In effetti, consumato il Mistero della Redenzione, l'uomo è ritornato ad essere figlio di Dio, fratello di Gesù Cristo, erede della vita eterna…
Oh, Padre Mio… “Ho sete” della Tua Gloria…
Ed ecco, “giunta l'ora”… D'ora in poi, realizzatesi le Mie parole, il Mondo saprà che sei Tu Colui che Mi ha mandato e sarai glorificato.
“Ho sete” della Tua Gloria. Ho sete di Anime… E, per placare questa sete, ho versato fino all'ultima goccia del Mio Sangue.
Per questo posso dire: “Tutto è consumato” (Giovanni 19,30). Si è compiuto il grande Mistero d'Amore, per il quale “Dio offrì al Mondo il Suo proprio Figlio” (Giovanni 3,16), per rendere all'uomo la Vita…
“Venni al mondo per fare la Tua Volontà, o Padre Mio”. Ora, è compiuta!
A voi offro la Mia Anima, così, le Anime, che fanno la Mia Volontà, potranno veramente dire: “Tutto è compiuto…” (Giovanni 19,30).
Signore Mio e Dio Mio, ricevi la Mia Anima… La pongo nelle Tue amate mani.
Ho offerto al Padre la Mia Morte per le Anime agonizzanti, ed esse avranno la Vita.
Nell'ultimo grido che ho lanciato dalla Croce, ho abbracciato tutta l'Umanità passata, presente e futura.
Lo spasimo lacerante, con cui Mi sono staccato dalla Terra, è stato accolto dal Padre Mio, con infinito Amore, e tutto il Cielo per questo ha esultato, poiché la Mia Umanità entrava nella Gloria.
Nello stesso istante in cui rendevo il Mio Spirito, Mi sono incontrato con una moltitudine di Anime: chi Mi aspettava da Secoli e Secoli, chi da pochi mesi o giorni, ma tutti intensamente.
Dopo di che, questa sola gioia è stata sufficiente per tutte le pene da Me sofferte.
Sappiate che, in memoria di quell'incontro gioioso, Io ho deciso di assistere, e molte volte anche visibilmente, i moribondi.
Accordo a questi la salvezza, per onorare coloro che, con tanto Amore, Mi accolsero nel Cielo.
Pregate, dunque, per i moribondi, poiché Io li amo molto.
Tutte le volte che fanno l'offerta dell'ultimo grido che Io ho lanciato al Padre, saranno ascoltati; moltissime Grazie saranno da Me concesse per questo.
È stato un momento di gioia, quando si è presentata a Me tutta la Corte Celeste che, compatta e vibrante, aspettava la Mia Morte.
Ma, fra tutte le Anime che Mi circondavano, una era particolarmente gioiosa, tanto che brillava di gioia e d'Amore… Era Giuseppe che, più di tutti, capiva quale Gloria Io avessi acquisito, dopo tante acerbe lotte.
Ed è stato Lui a condurMi le Anime che Mi aspettavano; a Lui è stato concesso di essere il Mio primo Ambasciatore nel Limbo.
Gli Angeli, di ogni Ordine, Mi hanno reso tutto l'Onore, in modo tale, che la Mia Umanità, già risplendente, fu circondata da innumerevoli Santi, che Mi adoravano e Mi esaltavano.
Figli Miei, non ci sono Croci gloriose sulla Terra, sono tutte avvolte nel mistero, nelle tenebre, nell'esasperazione.
• Nel mistero… perché non le capiscono!
• Nelle tenebre… perché confondono la mente!
• Nell'esasperazione… perché vanno giustamente a colpire lì, dove non si vorrebbe essere colpiti.
Non lamentatevi, non trattenetevi; Io ve lo dico: che ho portato non solo la Croce di legno, che Mi condusse alla Gloria, ma soprattutto quella Croce invisibile, ma permanente, formata dalle croci dei vostri peccati.
Si!
E delle vostre sofferenze.
Tutto ciò che voi soffrite è stato oggetto delle Mie pene, poiché non ho sofferto solo per darvi la Redenzione, ma anche per quello che dovete ancora soffrire.
Guardate l'Amore che Mi unisce a voi: in questo Amore, avete la conferma del Mio Santo Volere; unitevi a Me, osservando come Io Mi sono comportato in mezzo ad amarezze senza limiti.
Ho preso, come simbolo, un legno, una croce!
L'ho portata con grande Amore, per il bene di tutti.
Ho sofferto la vera desolazione, perché tutti potessero gioire in Me.
Ma, oggi, quanti credono in Colui che veramente li amò e li ama?…
ContemplateMi nell'Immagine del Cristo, che piange e sanguina. Lì e così, Mi vuole il Mondo.
Messaggi dettati a Catalina RIVAS
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