giovedì 25 aprile 2019

OPERA DEI "TABERNACOLI VIVENTI



Il grande dono di Gesù agli uomini d'oggi tramite Vera Grita


30-XI-1967

 Gesù. 
Sono in te nella pena, sono nella tu angoscia, sono nella tua aridità, nel tuo dubbio. Sono, sono, sono e so... So la tua pochezza, la tua nullità, so il tuo smarrimento. So che mi ami, ma so che hai tanta paura. Io, il tuo Gesù, non basto a difenderti?! O Vera, figlia mia, se conoscessi il mio grido d'amore e di dolore che dalla Croce rivolgo alle anime tutte, come non temeresti di lottare per Me! Mi serve la tua pochezza, la tua nullità, i tuoi limiti in un cuore umile e devoto. E opera del mio Amore trarre dal nulla tutte le cose, e creare, e formare opere belle che diano gloria a Dio. Sono il divino Riparatore che non cessa di rinnovare le anime per farne cose sue da unire a Lui, a offrire al Padre celeste per le anime stesse. Accostati alla mia Sorgente e bevi l'acqua purificatrice, perché in questa ti rinnovi. Io, Gesù, voglio anime umili che vivano nel mondo, che, passate per il mondo, siano convertite a Me dalla mia Grazia. Siano persone di ceto sociale umile o alto, non importa: lo guardo l'interiore, il cuore. Queste anime, perché provate dalla vita o dai loro stessi errori da Me perdonati e dimenticati, sapranno per amore mio avvicinare altre anime a Me, distolte e lontane, sapranno comprendere, amare, aiutare, compatire. Voglio anime che riproducano il mio atteggiamento di fronte all'adultera. Nessuna delle anime da Me lontana mi accoglie spontaneamente perché non Mi cerca, perché Mi ha escluso dalla sua vita. Io sono Padre e amo, amo tutte le mie creature; Io voglio ritornare in questa terra in cerca delle anime che non cercano, non pensano al mio Ovile. Io voglio cercare loro attraverso le "anime mie", piccole, nascoste, insignificanti per il mondo. Esse devono avere Me. Adesso indico la mia vita. Per Maria, Madre mia e loro, esse si abbandonino nelle braccia materne e imparino con docilità la "schiavitù d'Amore" di questa dolcissima Madre. Si lascino lavorare da Lei, si lascino formare da questa mirabile Maestra di anime. Essa preparerà i suoi figli per Me, perché siano penetrati sempre più dalla mia Grazia, dal mio Amore accioché, come ha detto il mio Apostolo Paolo, non saranno più loro a vivere, ma Io, il Cristo in loro. Ecco, ritorno nel mondo, ritorno fra le anime, per parlare loro, per avvicinarle, per trattarle direttamente, finché il velo cadrà ed esse riconosceranno in ogni fratello Me. Tutto questo si compie con la Carità, con l'eroismo, col Martirio. Seguitemi, anime care e redente dal mio Martirio; ricordate il Sangue che vi ho donato, il Martirio che è sceso in voi quale secondo battesimo: il mio Sangue! Non chiudete i vostri cuori all'egoismo, non pensate solo alle vostre anime, ma guardate alle anime dei vostri fratelli. Fatemi ritornare nel mondo, fra voi, in voi. Vi do il mio aiuto, il mio Amore in sommo grado perché il vostro cuore arda di carità. Vi do, anima per anima, la mia Mamma tenerissima, particolare, unica. O anime che Mi ascoltate, spalancate la vostra anima alla mia Grazia, al mio ritorno nel mondo, per nascondermi in voi, per confondermi nell'Umanità. Vieni, anima mia, il tuo Sposo t'aspetta! 

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