Riflessioni fatte da Gesù sul Mistero della Sua Sofferenza e del valore che ha la Sua Redenzione.
GESÙ SALE AL CALVARIO
Continuiamo, figliola.
SeguiMi nel cammino del Calvario, curvo sotto il peso della Croce…
Mentre il Mio Cuore era immerso nell'abisso di tristezza per la dannazione eterna di Giuda, i crudeli carnefici, insensibili al Mio dolore, caricarono sulle Mie spalle piagate la dura e pesante Croce, sulla quale dovevo consumare il Mistero della Redenzione del Mondo.
ContemplateMi, Angeli del Cielo!
Guardate il Creatore di tutte le meraviglie, il Dio a Cui rendono adorazione gli Spiriti Celesti, vedeteLo mentre si avvia al Calvario, mentre porta sulle Sue spalle il Legno Santo e Benedetto, che riceverà il Suo ultimo respiro.
GuardateMi anche voi, Anime, che volete fedelmente imitarMi!
Il Mio Corpo, distrutto da tanti tormenti, cammina, senza forze, bagnato di sudore e di sangue…
Soffro, senza che nessuno compatisca il Mio dolore!
La moltitudine Mi accompagna e non c'è una sola persona che abbia pietà di Me.
Tutti Mi ruotano intorno, come lupi affamati, desiderosi di divorare la preda…
Tutti i Demoni erano saliti dall'Inferno, per rendere più duro il Mio soffrire.
La fatica che sento è talmente grande e la Croce così pesante, che a metà del cammino cado svenuto.
Guardate come quegli uomini, inumani, Mi sollevano nel modo più brutale: uno Mi afferra un braccio… un altro Mi tira la veste che, incollata alle Mie ferite, le fa riaprire…
Uno Mi prende per il collo… un altro per i capelli… altri ancora scaricano colpi terribili su tutto il Mio Corpo, con i pugni e con i piedi.
La Croce cade sopra di Me e il suo peso Mi provoca nuove ferite.
Il Mio Volto sfrega sulle pietre della via e il sangue che ne esce si incolla sui Miei occhi, che sono quasi chiusi dai colpi… la polvere e il fango si mescolano al sangue: sono divenuto l'oggetto più ripugnante.
Il Padre Mio manda i Suoi Angeli per aiutarMi e sostenerMi… perché il Mio Corpo non perda conoscenza, cadendo al suolo… perché la battaglia non sia guadagnata. Anzitempo. e Io perda così tutte le Mie Anime.
Cammino sopra le pietre, che fanno a pezzi i Miei piedi… inciampo e cado un'altra volta.
Getto lo sguardo ai lati della via, in cerca di un piccolo sguardo d'Amore, di una attenzione, di una partecipazione al Mio dolore, ma… non vedo nessuno.
Figli Miei, voi che seguite le Mie orme, non liberatevi della vostra croce, per quanto vi possa sembrare pesante!
Fatelo per Me!
Portando la vostra croce… Mi aiuterete a portare la Mia e, in quel duro cammino, incontrerete Mia Madre e le Anime Sante che vi daranno animo e sostegno.
SeguiteMi un momento e, dopo pochi passi, Mi vedrete alla presenza della Madre Mia Santissima che, con il Cuore trafitto dal dolore, Mi viene incontro per due ragioni:
• per acquistare nuova forza di soffrire alla vista del Suo Dio,
• per dare a Suo Figlio, con la Sua attitudine eroica, il coraggio per continuare l'Opera della Redenzione.
Considerate il martirio di questi due Cuori!
Colui che ama di più Mia Madre è Suo Figlio… Non può darMi nessun aiuto e sa che la Sua vista aumenterà ancora di più le Mie sofferenze, ma aumenterà anche la Mia forza, per compiere la Volontà del Padre.
Colei che Io amo di più sulla Terra è Mia Madre, e non solamente non La posso consolare, ma lo stato deplorevole, nel quale Mi vede, procura al Suo Cuore una sofferenza simile alla Mia.
Si lascia sfuggire un singhiozzo.
La morte che Io soffro nel Mio Corpo… la riceve Mia Madre nel Cuore!…
Come si inchiodano i Suoi occhi nei Miei, e i Miei come si inchiodano nei Suoi!
Non pronunciamo una sola parola, ma quante cose dicono i nostri Cuori in questo doloroso sguardo!
Si, Mia Madre è stata presente a tutti i tormenti della Mia Passione, che si facevano presenti al Suo Spirito, per Rivelazione Divina.
Inoltre, diversi Discepoli, benché rimasti distanti, per paura dei Giudei, cercavano di tenersi informati di tutto e informavano Mia Madre…
Quando seppe che era stata pronunciata la Mia “Sentenza di Morte”, venne ad incontrarMi e non Mi abbandonò più, fino a quando non Mi deposero nel Sepolcro.
Messaggi dettati a Catalina RIVAS
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