sabato 16 maggio 2020

Perdona, Padre, quanti ti offendono!



Venga il Tuo Regno, o Dio Padre, regno di amore e di pace! Possano le preghiere di tutti coloro che credono in Te, che ti amano, che ti benedicono, che ti lodano, che ti glorificano, riparare a tutto il male che dilaga nella società, nelle famiglie, nei singoli individui!

Perdona, o Padre, quanti ti offendono, quanti ti bestemmiano, quanti ti dimenticano, quanti sono nell'errore e nel dubbio, quanti obbediscono alla tua Chiesa per paura del castigo, quanti sono nella indifferenza, quanti vivono senza slanci del cuore, quanti non si sentono figli amati ma creature perseguitate, quanti non ti amano: perdono, Padre, perdono, Gesù, perdono, Spirito Santo!

Ti benedico e ti glorifico, o Trinità Santissima!

Ti amo, Padre, sono felice perché Tu, Padre, mi ami e provvedi a me e nulla mi manca, perché Tu, o Dio, sei mio Padre ed io sono tua figlia!

Padre mio, io mi abbandono a Te, ti consegno me stessa e quanto e quanti mi appartengono: disponi Tu tutto e dirigi la vita mia e delle persone a me più care, secondo la tua santa volontà!

Ti raccomando e ti affido, o Padre, anche tutti coloro che si raccomandono alle mie preghiere e le loro intenzioni! Padre, fai Tu e concedi quanto a loro è necessario, non secondo la nostra, ma secondo la tua volontà!

Io mi addormento nelle tue braccia, o Madre mia, raccomandami al Padre, nel nome del mio Signore Gesù Cristo! Amen! Alleluia!

15 maggio 2020 – Non siate turbati dai cambiamenti che avvengono nel mondo in questi giorni



Ancora una volta, vedo una Grande Fiamma che ho conosciuto essere il Cuore di Dio Padre. Egli dice:

“Figli, non siate turbati dai cambiamenti che avvengono nel mondo in questi giorni. Queste cose devono accadere prima del ritorno Trionfante di Mio Figlio sulla terra. Mettete il vostro cuore alla Presenza di Mio Figlio e quindi ricevete la forza soprannaturale di cui avete bisogno per essere coraggiosi nelle prove che devono occorrere quali precursori della Sua Vittoria. Accettate queste prove, le quali sono necessarie nel Mio Piano per sconfiggere Satana.”
“In Cielo, ogni prova sarà rimossa. Staremo insieme per sempre senza frustrazioni. Voi sarete in pace per tutta l’eternità. Fino ad allora, accettate ogni momento presente con gioioso coraggio. Fidatevi della Mia Provvidenza in tutto ciò che giungerà.”
Leggi Luca 21:10-19
Poi disse loro: “Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. Questo vi darà occasione di render testimonianza. Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.
Holy Love

ADAMO E LA SUA VITA NELL’UNITA’ DEL SUO CREATORE E PADRE



Grande compiacimento di Dio per la creazione dell’uomo. (Volume 21 - Aprile 22, 1927)


(Scrive Luisa:) […] Ho seguito il Supremo Volere nell’atto quando stava, l’Essere Divino, per creare l’uomo, affinché potessi anch’io, insieme col mio primo padre Adamo amarlo con quell’amore con cui lui Lo amò nel primo istante quando fu creato. Volevo ricevere quell’alito divino, quello sbocco d’amore per ridarlo al mio Creatore. Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù tutto compiacendosi mi ha detto: “Figlia mia, chi vive nella mia Volontà non c’è atto nostro a cui non può essere presente, né atto nostro che abbiamo messo fuori da Noi che non può ricevere. Ecco a te il mio alito ed il nostro sbocco d’amore. Come fu grande il nostro compiacimento in questo primo atto della Creazione dell’uomo! Avevamo creato cielo e terra, ma nulla di nuovo sentimmo in Noi. Ma nel creare l’uomo, fu ben diverso! Era una volontà che veniva creata, e questa volontà libera! Ed in essa racchiudemmo la Nostra mettendola come al banco per riscuotere l’interesse del nostro Amore, della gloria, dell’adorazione che a Noi veniva. Oh, come rigurgitava in Noi l’amore! Come fremeva di gioia nello sboccare in questa libera volontà per sentirsi dire Ti amo! E quando l’uomo, riempito del nostro [Amore], sprigionò dal suo petto la prima parola Ti amo, grandissimo fu il nostro compiacimento, perché fu come se Ci desse l’interesse di tutti i beni che avevamo messo in lui. Questa volontà libera creata da Noi, era la depositaria del capitale d’una Volontà Divina, e Ci contentavamo d’un tenue interesse, senza più pretendere il capitale. Perciò fu grande il dolore della caduta dell’uomo, perché Ci respinse il capitale per non darci il tenue interesse. Il suo banco restò vuoto ed il suo nemico, facendo lega con lui, lo riempì di passioni e di miserie; poveretto, restò fallito.
(E rivolto a Luisa, Gesù le dice:)
Ora, figlia mia, siccome l’atto della Creazione dell’uomo fu un atto solenne e di grande nostro compiacimento, chiamiamo e vogliamo te in quest’atto per ripetere le solennità dell’atto, mettendo nella tua volontà il grande capitale della Nostra; e mentre ciò facciamo, il nostro amore rigurgita e freme di gioia, di grande compiacenza, perché vediamo realizzato il nostro scopo. Tu, certo, non Ci negherai il tenue interesse, non respingerai il nostro capitale, non è vero? Anzi, ogni giorno faremo i conti, ti chiamerò presente a quel primo atto quando creammo questa libera volontà, tu per darmi l’interesse ed Io vedere se posso aggiungere altro al mio capitale”.
(E Luisa continua:)
La mia mente si perdeva nel Fiat Divino, e pensavo tra me: “Oh, come vorrei vivere quell’atto primo della Creazione, quello sbocco divino d’intenso amore che versò sulla prima creatura quando la creò! Vorrei ricevere quell’alito onnipotente, per poter ridare al mio Creatore tutto quell’amore e tutta quella gloria che avea stabilito di ricevere dalla creatura”. Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù stringendomi a Sé ha detto: “Figlia mia, è proprio questo il mio scopo di venire Io stesso da te, tanto che a qualcuno potrà comparire strano e quasi fuori dal mio solito, perché quasi non l’ho fatto con nessuno di andare così spesso. Tutto ciò è per riordinare il mio atto primo del modo come creai la creatura, e perciò ritorno a te, Mi trattengo come il più amantissimo Padre colla sua figlia. Quante volte non ti ho alitato fino a non poter [tu] contenere il mio soffio onnipotente? Ho versato in te il mio amore contenuto, fino a riempirti fino all’orlo dell’anima tua; tutto ciò non era altro che la rinnovazione dell’atto solenne della Creazione. Volevo sentire quel grande compiacimento di quando creai l’uomo, e perciò vengo da te, non solo per rinnovarlo, ma per riordinare l’ordine, l’armonia, l’amore tra Creatore e creatura nel modo come fu creato.
Nel principio della Creazione dell’uomo non c’era distanza tra Me e lui, tutto era famigliarità; non appena Mi chiamava Io ero da lui, lo amavo da figlio, e come a figlio Io Mi sentivo tanto tirato verso di lui, che non potevo farne a meno di andare a trattenermi spesso spesso con lui. Io con te sto rinnovando il principio della Creazione, perciò sii attenta a ricevere un tanto bene”.

dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta

Il buon samaritano delle vittime del demonio



Credere alle presenze del demonio  

Il terreno favorevole per negare l’esistenza del demonio  sono il materialismo, consumismo, la diminuzione di fede, il  moltiplicarsi di sette, l’esaltazione del sesso, musiche sataniche e la incomprensibile carenza di una pastorale esorcistica.   Mi chiedo: se non crediamo al demonio che si manifesta  con segni forti, visibili, palpabili nei fratelli posseduti e vessati, come facciamo a credere che nell’anima in peccato grave  sia spiritualmente presente il demonio?  
Abbiamo pur sempre il Vangelo con il racconto di posseduti dal demonio, di spiriti immondi allontanati da Cristo, di  liberazioni di indemoniati avvenute sempre per opera sua.  Cristo conferì agli Apostoli l’autorità, il mandato: “Cacciate i  demoni”, come parte della missione apostolica. 
Paolo VI° nell’udienza del 15/12/1972 disse: “Il male non  è più soltanto una deficienza, ma una efficienza, un essere  vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà!   Esce dal quadro biblico e dell’insegnamento di Cristo e  della Chiesa chi si rifiuta di riconoscerlo esistente; ovvero chi  ne fa un principio a se stante, non avente esso pure origine da  Dio, come ogni creatura; oppure la spiega come una personificazione concettuale e fantastica delle cause ignote dei nostri  malanni”.  
Negarne l’esistenza significa svuotare il significato della  Redenzione di “Cristo, venuto sulla terra per distruggere le  opere del diavolo” (cf Gv 3,8): per ridurre all’impotenza, mediante la morte, colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo” (cf Eb 2,14). 
Paolo VI° insegna che l’esistenza del diavolo è una verità  del Vangelo, della Dottrina della Chiesa e del suo costante  magistero. Oltre quanto ha detto il Concilio Vaticano II, i Papi Paolo VI° e Giovanni Paolo II° hanno diversi documenti  dove ne affermano l’esistenza.  
Paolo VI il 15 novembre 1975 afferma: “Uno dei maggiori  bisogni della Chiesa è la difesa dal demonio”.  
Giovanni Paolo II ha compiuto più volte l’esorcismo e con  efficacia. Nel suo ultimo libro (Memoria di identità p.17) scrive: “La Chiesa chiama il male per nome perché ha la possibilità di vincerlo”.  
Ben a ragione il Vescovo mons. Gemma ricorda (p.61) gli  insegnamenti della Chiesa, e aggiunge: “Domando se sia ancora possibile ritenersi cattolici se non si ammette la esistenza  degli spiriti del male e il loro nefasto influsso nella vita dell’uomo di ieri e di oggi”. 
Distinguendo fra esistenza e forme o modi di presenza del  demonio di certo abbiamo molti più credenti nella sua esistenza e meno nelle sue forme di presenza come la possessione, la  vessazione nelle persone e l’infestazione dei luoghi.  
Chi non riesce a credere, ha bisogno di conoscere persone  possedute o vessate, partecipare agli esorcismi di liberazione:  presto cambierà le sue opinioni, come è successo a me.  
Ora credo a certe presenze del demonio, lo ascolto quando  mi parla con voce umana e lotto volentieri con crescente fede,  preghiera ed energia per liberare i sofferenti e umiliare il demonio che vanta di essere il più forte. Mi chiama illuso e mi  ha ripetuto più volte: “Tu non mi manderai via perché creperai  presto: io sono eterno e rimarrò qui”. 
Dall’esperienza personale e dai libri dei colleghi, risulta  che esistono casi gravi di possessione o vessazione diabolica,  e per arrivare alla liberazione, hanno bisogno di lunghi anni di  preghiera e  sofferenza.  
Il giovane Tobia, di cui abbiamo conosciuto la storia, da  otto anni attende, prega e soffre molto, perde e rinnova la fiducia in Dio per continuare con costanza il cammino di fede e  speranza. Anche la coppia di sposi, sopra ricordata, che attende e soffre da 25 anni, a volte è tentata dalla sfiducia.
Rimangono fondamentali le parole dette da Gesù agli Apostoli: “Questo genere di demoni si allontana con il digiuno  e la preghiera”. Gli esorcisti, alcuni più, altri meno, hanno  cercato di coinvolgere innanzitutto le stesse famiglie del posseduto o vessato dal demonio, poi le comunità o famiglie religiose  per far pregare la Chiesa.  
Il ricorso a maggior preghiera dà certamente migliori frutti, abbrevia il tempo di attesa per arrivare alla liberazione. Rimane difficile il confronto perché non c’è mai un caso eguale  ad altro, né una fattura simile all’altra, tuttavia credere al valore della preghiera significa credere a Cristo e al suo potente  aiuto.  
Anche se il demonio è menzognero, non ho potuto fare a meno di interrogarmi su queste sue parole: “Tu non riesci a mandarmi via di qui perché non hai fede e preghi male, blateri”. 
Lo ha detto per scoraggiarmi; al contrario mi è servito per impegnarmi di più nel cammino di fede e preghiera. 

FRATELLO ESORCISTA

AVETE UCCISO IL FIGLIO DELL’UOMO!



Dio Padre, l’onnipotente Jahwè interviene a dichiarare l’abominio che impera nella Chiesa terrena.
Fuori dalla mia Casa i traditori! Fuori i Giuda di questi tempi! Sono affranto dal male che assedia la Terra. Satana banchetta sulle anime dei miei figli, il suo potere sui miei consacrati è grande.
La scena che muove nella Chiesa è terribile! Quei pochi che diffondono il Vero Magistero sono pochissimi, non c’è risveglio unanime.
Figli miei, avete paura di Satana? Avete paura di perdere potere e lustro di fronte all’uomo? In verità vi dico: non avete timore di Colui che presto incontrerete per essere giudicati? Siete divenuti blasfemi, vi siete messi contro il vostro Dio Amore, avete rinunciato a Lui per servire Lucifero ma ora avrete la vostra ricompensa.

Maria Santissima è alla sua venuta, il suo manto avvolgerà a sé tutti i suoi figli, li proteggerà dalla grande catastrofe che verrà sulla Terra, ma voi che avete preso parte alla congiura contro la Vera Chiesa, brucerete tra le fiamme che voi stessi vi siete innalzati.
Roma sarà sepolta dalle ceneri, la grande meretrice perirà.
Dio creerà nuove tutte le cose, riporterà allo splendore la sua Chiesa
e metterà a governarla sacerdoti santi.
Roma perderà la sua luce, l’oscurità l’avvolgerà
perché troppo si è allontanata dal Dio vivente.

L’Italia è al suo patibolo, la sua bellezza è finita perché non ha mostrato coraggio.
Dio richiama a Sé il suo popolo: Figli miei, preparatevi perché l’ora giunge funesta. Unitevi in preghiera e supplicate la sua misericordia.
Avete ucciso il Figlio dell’Uomo!
Avete praticato la magia nera!
Avete celebrato il Demonio al posto di Gesù.

Dove vi siete nascosti sacerdoti miei? Oh voi, che Mi avevate giurato fedeltà, oggi Mi avete nuovamente rinnegato, Mi avete ucciso!
Pianto e stridore di denti saranno per voi!
Fuori i mercanti dal Tempio!
Fuori i Giuda!

La Mia Casa è divenuta una spelonca di ladri!
Il mio popolo non Mi riconosce più, il suo indirizzo ora è in Lucifero!

Poveri figli miei e non più miei per libero arbitrio.
Sono addolorato, il mio Cuore spezzato, il mio popolo mi ha rinnegato!
Ancora subisco il martirio della loro infedeltà.

La terra è per muoversi come mai è successo nella storia, i poli sono invertiti, il tempio di Dio messo in miseria nella mani di Satana! Ah, che dolore! Il mio Sangue bagna la Terra, i miei figli berranno il calice amaro del loro tradimento. Amen!
Carbonia 15.05.2020

IL PADRE NEGLI ULTIMI TEMPI



«VOGLIO ESSERE COME UN BAMBINO PICCOLINO... »
 "Voglio essere come un bambino piccolino... che tira la veste al suo Papà e con il sorriso gli chiede le cose più semplici, che al mondo possono sembrare le più impossibili..."

La piccolina del Padre


La fine del mondo del male


Che fine farà questa umanità marchiata da Satana che vive solo in ordine al benessere materiale?
"I re della terra e i grandi, i capitani, i ricchi e i potenti e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e tra le rupi dei monti, e dicevano ai monti e alle rupi: "Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello, perché è venuto il gran giorno della loro ira e chi vi può resistere?" ... Gettandosi sul capo la polvere gridano, piangono e gemono: Guai, guai, immensa città, del cui lusso arricchirono quanti avevano navi sul mare! In un'ora sola (Babilonia) fu ridotta a un deserto! "(Ap 6, 16-17; 18, 19)

E' la grande disperazione che attanaglia l'uomo nel momento in cui, illuminato dallo splendore dell'"angelo che scende sulla terra" (Ap 18, 1), prende coscienza dei propri crimini e del tradimento nei confronti di Dio. E' il grande giudizio, o meglio è l'inizio della grande conversione di massa auspicata dalla "Piccolina del Padre".

Padre Andrea D'Ascanio

LA VITA DELLA MADONNA



Secondo le contemplazioni 
della pia Suora STIGMATIZZATA 
Anna Caterina Emmerick 


L'Angelo annuncia a Zaccaria la nascita di Giovanni 

A causa della sterilità di Elisabetta, Zaccaria era ricevuto con freddezza al tempio. I  sacerdoti mantenevano quest'atteggiamento anche quando lui era di servizio nel luogo  sacro; ciò accadeva due volte all'anno. L'abitazione di Zaccaria non era proprio ad  Hebron, ma poco lontana da Juta. Sembra, dai molti ruderi esistenti, che nell'antichità  questi luoghi fossero stati congiunti in una sola città, estesa come Gerusalemme. In  Hebron abitavano i sacerdoti minori, gli altri avevano la loro residenza a Juta. Zaccaria  ed Elisabetta, in virtù della loro discendenza diretta da Aronne e per la loro devozione,  erano molto considerati ed onorati presso quella popolazione; Zaccaria era considerato  da molti come un sommo sacerdote. Il sant'uomo istruiva gli altri sacerdoti e pregava  con loro, il che era una specie di preparazione all'imminente servizio al tempio. Infatti  lo vidi, con alcuni di questi primi, ritirarsi per un periodo in un piccolo podere di sua  proprietà a Juta. Gli stessi religiosi lo accompagnarono a Gerusalemme e là si  fermarono ancora per quattro giorni, prima che Zaccaria venisse chiamato per officiare al tempio. Egli trascorse quel periodo in assoluta preghiera e meditazione per  prepararsi all'ufficio liturgico. Lo vidi entrare nel Sancta Sanctorum e porsi dinanzi  all'ara d'oro del sacrificio che ardeva all'entrata del santuario. Essendo stato tolto il  soffitto che stava al di sopra dell'ara, si poteva scorgere liberamente il cielo sereno.  Mentre Zaccaria entrava, un sacerdote gli disse qualcosa e se ne andò. Rimasto solo,  Zaccaria entrò in una stanza oscura attraverso una tenda e vi prese qualcosa che bruciò  sull'ara. Allora una figura luminosa scese su di lui e lo avvolse di splendore; lo vidi  cadere a destra dell'altare rapito in estasi. Un Angelo lo rialzò e parlò con lui per molto  tempo, vidi Zaccaria rispondergli. Un altro Angelo luminoso discese dal cielo e gli  tolse qualcosa dal corpo, mentre il primo, dopo aver accolto la risposta di Zaccaria, gli  immise una specie di corpicino luminoso nel fianco. Quest'apparizione fu simile a  quella che ebbe Gioacchino, quando gli fu promesso dall'Angelo che sarebbe stata  concepita la Santa Vergine. Vidi frattanto il popolo orante attendere inquieto, perché  era consuetudine che il sacerdote subito dopo aver acceso il fuoco sull'ara del  sacrificio uscisse dal luogo santo. Zaccaria era diventato muto, perciò prima di uscire  scrisse su una tavoletta alcune parole. Il popolo si affollò intorno appena lo vide, ma  egli continuava a mostrare a tutti la tavoletta. Poi mandò la medesima ad Elisabetta  affinché fosse subito istruita delle promesse misericordiose del Signore. Egli scrisse  alla sua sposa come era divenuto muto e che presto avrebbe fatto ritorno a casa. Anche  Elisabetta ebbe una visione ma non saprei dire quale... 
A causa delle atroci sofferenze che la tormentavano, la pia Suora interruppe  la narrazione, noi con tinuiamo con i passi del Vangelo: 
"Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare  dell'incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l'angelo  gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie  Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e  molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà gran-de davanti al  Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal  seno di sua madre e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. Gli  camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei  padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un  popolo ben disposto»" (Lc 1,11 55.). 
La preghiera di Zaccaria di avere un figlio, da quanto lui stesso dirà subito dopo, non  era molto recente. Giovanni, che significa "Dio è misericordioso", ricevette il nome  da Dio stesso. Non solo, ma venne santificato da Dio fin nel grembo materno. Le sue  rinunce ne fecero quasi un nazireo, consacrato con voto speciale a Dio (cfr. Nm 6,1>.  La sua missione era ben delineata: sarebbe divenuto il precursore, colui che avrebbe  spianato la strada al Messia, disponendo il popolo alla sua venuta. Egli era l'Elia,  predetto da Malachia:  "Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno  grande e terribile del Signore, perché converta il cuore dei padri verso i figli e il  cuore dei figli verso i padri; così che io venendo non colpisca il paese con lo  sterminio". Elia aveva valore simbolico, Giovanni era dotato dello spirito profetico e  della forza di convinzione dell'antico profeta. Ma non era Elia ridisceso sulla terra.  Quando gli venne chiesto se fosse Elia, Giovanni aveva risposto: "Non lo sono" (Gv  1,21). Tuttavia la sua assimilazione sarà confermata da Gesù: "Orbene, io vi dico che  Elia è già venuto" (Mc 9,13). "Zaccaria disse all'angelo: «Come posso conoscere  questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni». L'angelo gli rispose: «Io  sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti  questo lieto annunzio. Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui  queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si  adempiranno a loro tempo»" (Lc 1,18-20.). Zaccaria aveva chiesto un segno, perché  la cosa gli sembrava incredibile, nonostante i precedenti biblici delle nascite di  Isacco, Sansone e Samuele. Certo aveva mostrato poca fede: solo l'apparizione  dell'Angelo avrebbe dovuto convincerlo. E il segno l'avrebbe avuto in se stesso: sarebbe rimasto muto fino alla nascita del bambino. E, come vedremo, anche sordo.  "Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meraviglia-va per il suo indugiare  nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto" (Lc 1,21-22). Forse il  popolo attendeva anche la benedizione, che Zaccaria non potè pronunciare. Fece dei  cenni per far capire che non poteva parlare. "Compiuti i giorni del suo servizio, tornò  a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per  cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è  degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini»" (Lc 1,23-25.). Elisabetta si servì  delle parole di Rachele (cfr. Gen 30,6) per ricordare la grande grazia di Dio. Per la  donna ebrea era una grande vergogna non avere dei figli. Poi, forse anche per non  dar luogo a strani commenti, l'anziana signora preferì restare appartata per cinque  mesi. Dal nascondimento la trarrà la visita di Maria Santissima nel sesto mese. 

Preghiere di guarigione



"Signore Gesù, tu che sanavi gli infermi e aprivi gli occhi ai ciechi, ascolta la supplica dei nostri fratelli e sorelle e concedi a tutti la guarigione del corpo e dello spirito, perché tutti possano cantare le tue misericordie. 
Da ogni tumore alla testa da ogni amnesia nociva, noi ti preghiamo; guariscici o Signore.  
Da ogni alterazione del cervello da ogni schizofrenia, noi ti preghiamo; guariscici o Signore. 
Da ogni dolore di testa e da ogni tipo di trombosi, noi ti preghiamo; guariscici o Signore.  
Da ogni atrofisia alla spina dorsale, dalla cervicale e da ogni reumatismo, noi ti preghiamo; guariscici o Signore. 
Da ogni tumore alla gola e da ogni deformazione alle corde vocali, noi ti preghiamo; guariscici o Signore. 
Da ogni infarto e da ogni palpitazione di cuore, noi ti preghiamo; guariscici o Signore.  
Da ogni tumore e male al seno, allo stomaco e ai polmoni, noi ti preghiamo; guariscici o Signore. 
Da ogni tumore alla pancia, ai reni, al fegato, noi ti preghiamo; guariscici o Signore. 
Da ogni tumore alle parti delicate del corpo, noi ti preghiamo; guariscici o Signore. 
Da ogni atrofisia alle braccia, alle mani, alle gambe, e ai piedi, noi ti preghiamo; guariscici o Signore. 
Dal male degli occhi, dell'udito e dell'odorato, noi ti preghiamo; guariscici o Signore.  
Da ogni forma di aids e di lebbra, noi ti preghiamo; guariscici o Signore." 
"Padre celeste, ti prego in modo particolare perché sono creato dalla tua potenza. In ogni mio respiro, mio risveglio, ogni momento e ogni ora, io vivo sotto il tuo sguardo. Padre, ti chiedo ora di toccarmi con la tua mano potente, perché se tu mi hai creato dal nulla, tu puoi certamente farmi rinascere.
Riempimi del tuo Spirito Santo perché io guarisca.
Estirpa ogni male fisico o psicologico che non dovrebbe essere in me. Guariscimi da tutto ciò che mi fa soffrire, in particolare per (specificare il male).
Fa' che il calore del tuo amore attraversi il mio corpo per risanare ogni organo malato, così che il mio corpo funzioni nella maniera per la quale tu lo hai creato.
O Padre, restituisci la piena salute alla mia mente, al mio corpo, al mio cuore, così che io possa servirti con gratitudine per il resto della mia vita. Te lo chiedo nel nome di Gesù Cristo nostro Signore. Amen."

UMANESIMO: DITTATURA MONDIALE.



Mirate alle Cose di Dio e allontanatevi in fretta da quelle del mondo.
Sono Sacerdote al modo di Melchisedek, sono il vostro Dio salvatore, sono Colui che dirige la storia. Non state con le braccia incrociate, prendete in mano il santo Rosario e pregate. All’improvviso si scatenerà la furia di un uragano che devasterà paesi interi.
Avvicinatevi a Gesù, chiamatelo in vostro aiuto, sia il vostro cuore in Lui perché solo in Lui vi salverete.
Rinunciate a Satana, o uomini, rivestitevi di Luce, siate uomini di Dio, servitori fedeli e giusti, disprezzate il profano e amate il sacro. Dio nella sua infinita bontà non trascura di richiamare il suo popolo a Sé.

L’uomo iniquo sta per mettere in auge l’umanesimo. Non unitevi a questa dittatura mondiale, o uomini, per non perdere la vita.
Dio che osserva dall’alto del suo Trono, dice a tutti i suoi figli: state lontani da questa aberrazione.


State nelle vostre case e pregate che il vostro Dio Amore intervenga per mettere fine a questo abominio.
Carbonia 14.05.2020 

La nube della non-conoscenza




Senza una grazia del tutto speciale o una lunga pratica nella grazia comune,
la contemplazione si rivela un lavoro molto faticoso.
E in questo lavoro qual è il compito dell’anima,
aiutata dalla grazia, e quello di Dio

Perciò lavora sodo, almeno per il momento, e picchia a più non posso su quest’alta nube della non-conoscenza. Ti riposerai più tardi. È un lavoro duro, è inutile nasconderlo, per chiunque voglia intraprendere la strada della contemplazione. Sì, è davvero un lavoro faticoso, a meno che non sia reso più agevole da una grazia del tutto speciale o dal fatto che ormai uno vi si è abituato da lungo tempo.
Ma in che cosa consiste la fatica che accompagna questo lavoro? Certo, non in quel devoto slancio d’amore che sgorga senza sosta dall’animo del contemplativo, non per sua propria virtù, ma per mano di Dio onnipotente. Egli, infatti, è sempre pronto a suscitare questo forte desiderio in ogni anima volonterosa, che fa tutto il possibile, e già da molto tempo, per prepararsi adeguatamente a un simile lavoro.
Ma in che cosa consiste, allora, questa fatica? Senz’altro nel soffocare il ricordo di tutte le creature che Dio ha creato e nel ricacciarle sotto quella nube d’oblio di cui abbiamo già parlato. Qui sta tutta la fatica, poiché essa è opera dell’uomo, anche se è aiutato dalla grazia di Dio. Quello invece a cui si è fatto cenno prima, lo slancio d’amore, è opera di Dio, e di lui solo. Continua, dunque, a fare la tua parte; ti assicuro che egli non mancherà di fare la sua.
Su, datti da fare, e in tutta fretta! Vediamo come te la cavi. Non vedi che è lì ad aspettarti? Vergognati! Basta che tu ti metta a lavorar sodo per un momento, e ben presto ti accorgerai che il tuo lavoro non è così immane e difficile. Infatti, anche se all’inizio, quando la tua devozione è ancora scarsa, risulta difficile e arduo da compiere, tuttavia in seguito, una volta che la tua devozione sarà giunta a buon punto, quel che prima era così duro e gravoso diventerà soave e leggero. Può darsi che in certi momenti tu non abbia più niente da fare,. o comunque pochissimo, dal momento che Dio, talvolta compirà egli stesso tutto il lavoro. Non sempre però, né per lungo tempo, ma quando vuole lui e come vuole lui. In questo caso, sarai tutto contento di lasciargli fare a modo suo.
A questo punto può anche darsi che, di tanto in tanto, egli emani un raggio di luce spirituale cosa da trapassare la nube della non-conoscenza che sta tra te e lui, e ti sveli parte dei suoi segreti, dei quali l’uomo non ha né il permesso né la facoltà di parlare. Allora sentirai ardere in cuore la fiamma del suo amore più di quanto io non riesca a dire in questo momento. Non mi arrischio infatti a parlare, con la mia lingua carnale così balbuziente, di quel lavoro che spetta a Dio, e a lui solo; e in definitiva, se anche potessi farlo, non lo farei ugualmente. Ma del lavoro che spetta all’uomo, quando si sente stimolato e aiutato dalla grazia, di questo parlo volentieri, poiché è meno rischioso che parlare del lavoro di Dio.

EPISTOLARIO



Il direttore

Tra le altre qualità, che rendono la sua direzione felice ed efficace, emerge il  dono particolare di scoprire le insidie con cui satana impedisce l'ascesa delle  anime, di mettere in evidenza l'azione della grazia e la realtà delle divine  predilezioni e di tranquillizzare le anime sconvolte e turbate da dubbi,  incertezze e tentazioni.  
La diagnosi delle malattie dello spirito è sempre accurata e precisa e la  terapia sempre adeguata e proporzionata ai singoli casi. Padre Pio non spende  molte parole né ama le lunghe disquisizioni dottrinali, ma va direttamente al  nocciolo delle questioni ed il fine è raggiunto sempre:  
"Stiamo bene all'erta di non mai turbarci per qualsiasi sinistro accidente  potesse a noi venire, essendo questo mai scompagnato dalla imperfezione, avendo  sempre la sua origine nell'egoismo e nell'amor proprio. Di più quando il nostro  cuore è inquieto, più frequenti e più diretti sono gli assalti del nemico, il  quale approfitta della nostra debolezza, la quale c'impedisce il diritto  sentiero della virtù. Il nemico di nostra salute conosce troppo bene che sicuro indizio dell'assistenza divina è la pace del cuore, e perciò non lascia  sfuggirsi cosa alcuna per farcela perdere. Perciò stiamo sempre all'erta su  questo punto. Gesù ci aiuterà" (1 7 1915 e, sullo stesso argomento, tutta la  lettera del 10 7 1915; cf. anche 19 11 1916; 13 3 1917 6 7 1917). 

"Circa ciò che m'interrogate non tengo a dire altro per quanto riguarda il  vostro spirito se non di star tranquillo, sforzandovi sempre più col divino  aiuto di mantenere sempre più salda in voi l'umiltà e la carità che sono le  corde maestre di tutto il grande edificio, e tutte l'altre sono dipendenti da  esse. Mantenetevi bene in queste. L'una è la più bassa, l'altra è la più alta.  La conservazione di tutto l'edificio dipende dalle fondamenta e dal tetto; se si  tiene sempre il cuore indirizzato all'esercizio di queste, non si incontrano poi  difficoltà nelle altre. Queste sono le madri delle virtù; quelle le seguono come  fanno i piccoli pulcini nel seguir le loro madri" (29 4 1919; cf. anche 27 10  1920; 9 1 1921; 28 1 1921). 

"Si, padre, è predilezione cotesta condotta che con voi tiene il Signore. Niente  abbandono, niente giustizia vindice, niente indegnità da parte vostra meritoria  di rigetto e di condanna. Tutto quello che avviene in voi è effetto di amore e  di amore grande di Dio per voi: è prova, e la più amorosa, che Dio serba per i  suoi eletti; è vocazione a corredimere, e quindi è fonte di gloria. Posto ciò  come certo e indubitato, cadono le ansie e le trepidazioni che il nemico suscita  per la sua malvagia voluttà di tormentare e che il sommo Bene permette sempre  allo scopo su accennato. Voi intanto schernitevi di cotesti dubbi e perplessità,  perché provenienti da satana. Non vi affannate poi a cercare fuori di voi Dio,  perché egli è dentro di voi, è con voi, è nei vostri gemiti, è nelle vostre  ricerche. Vi esorto fin che dura questa prova a fare atti di pura uniformità ai  divini voleri e d'imitare Isacco nelle mani di Abramo e di sperare con tutti e  due contra spem. Non temete, mio caro padre, e credete a me che vi ho parlato da  parte di Gesù" (30 1-1921; cf. anche 16 6 1921). 

PADRE PIO DA PIETRELCINA

“AMARE DIO SOPRA OGNI COSA” NON È SOLO LEGGE PER GLI UOMINI, NON È SOLO UN COMANDAMENTO, MA È DOVERE DI OGNI PERSONA CORRISPONDERE AL PADRE CON LA NECESSARIA DIGNITÀ CHE LA TRINITÀ SACROSANTA SI MERITA.



MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA
ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA
NELLA RICORRENZA DELLA MADONNA DI FATIMA
13 MAGGIO 2020

Amati figli del Mio Cuore Immacolato:

Vi benedico.

PROCEDETE SENZA DIMENTICARE CHE VI ATTENDE
LA GIOIA ETERNA.

In quanto Corpo Mistico della Chiesa di Mio Figlio, non potete cambiare il percorso al quale Mio Figlio vi ha chiamato: LA LEGGE DI DIO.

La Legge di Dio continuerà a rimanere in vigore fino alla fine dei tempi (Cfr. Mt 5, 17-18) e chiunque la adegui alle novità del momento, non sta adempiendo alla Divina Volontà.

Dio Padre conosce il destino di tutto ciò che esiste, pertanto non vi ha dato i Comandamenti perché gli uomini li adattassero al loro libero arbitrio.

“AMARE DIO SOPRA OGNI COSA” NON È SOLO LEGGE PER GLI UOMINI, NON È SOLO UN COMANDAMENTO, MA È DOVERE DI OGNI PERSONA CORRISPONDERE AL PADRE CON LA NECESSARIA DIGNITÀ CHE LA TRINITÀ SACROSANTA SI MERITA.

Volete essere parte attiva del Popolo di Mio Figlio?
Camminate sulla via stretta (Cfr. Mt 7,14), camminerete in mezzo alle spine, sui dirupi, sui sassi, in mezzo alle tempeste, alle persecuzioni e ad altri bruschi cambiamenti.

Dovete aumentare la spiritualità per poter resistere senza perdere la Fede, agli attacchi che stanno per sopraggiungere.

In quanto Popolo di Dio non indebolitevi, crescete, pregate rafforzando la fiducia in Mio Figlio e in questa Madre, pregate senza sosta (Cfr. Mt 26,41), pregate gli uni per gli altri, diventando in questo modo un’unità, un Popolo che non si ferma.

Il demonio sta debilitando i Miei figli, per questo dovete fortificarvi nel rispetto dei Comandamenti, dei Sacramenti, delle Opere di Misericordia, delle Beatitudini, adorando Mio Figlio con amore e comportarvi ed agire a Sua Somiglianza in ogni momento.

Amati figli: il male è avanzato a grandi passi e l’uomo si sta debilitando a grandi passi, perché rifiuta tutto quello che significa sforzo, riparazione, cambiamento interiore e quella trasformazione dell’ego che lo porti ad amare il servire Mio Figlio e non a fuggire da quello che implica un cambiamento per il bene della propria anima.

Il demonio si è addentrato nella Chiesa di Mio Figlio, la gente non sa dove andare, non sa a chi credere e chi ascoltare, non trova la verità riguardo a quello che sta succedendo perché NON ASCOLTA, NON LEGGE E NON FA TESORO DELLE RIVELAZIONI CON LE QUALI GETTIAMO LUCE SULLA VERITÀ, COSICCHÉ NON CONTINUIATE AD ESSERE CONFUSI.

Il virus che sta tenendo l’umanità con il fiato sospeso, immersa nella disperazione, nella prigionia, nel terrore e lontano dalla spiritualità, è un virus creato dall'uomo come parte della guerra in atto tra le grandi potenze.

É UN VIRUS CREATO DA QUELLI CHE HANNO MANIPOLATO L’UMANITÀ PER CAUSARE L’OLTRAGGIO ALLA LEGGE DI DIO, L’IMMORALITÀ, LE ABERRAZIONI UMANE E IN QUESTO MODO PORTARLA ALLA SOLITUDINE, ALLO SCORAGGIAMENTO, ALL’IMPOTENZA, ALLA FAME E UNA VOLTA FATTA ENTRARE L’UMANITÀ NELLA GUERRA MILITARE, QUEST’ULTIMA SIA POI DISPONIBILE AD ACCETTARE L’ANTICRISTO. (1)

Pregate figli, pregate per l’umanità.

Pregate figli, pregate per l’Argentina, patirà, patirà, questo popolo patirà.  (2)
Pregate figli, pregate per la Chiesa di Mio Figlio, sarà scossa.

Figli amati, il comunismo sembra addormentato, ma il mondo vedrà il suo risveglio quando starà già flagellando l’Europa.

Amati figli del Mio Cuore Immacolato, la terra tremerà con forza, il clima non darà tregua, i segni ed i segnali non si faranno attendere.

Figli: Fede, forza, Amore, fedeltà e certezze.

Non temete! Mio Figlio È presente, vivo, palpitante, non temete!
Non temete! Questa Madre sta con i Suoi figli.

IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERÁ.
CON LE MIE MANI VI PORTO A MIO FIGLIO!

Vi benedico.

Mamma Maria

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO

venerdì 15 maggio 2020

CHIAMAMI PADRE



NEL CAMMINO INCONTRO AL PADRE, QUALE DIFFERENZA FRA LA NOSTRA E LE ALTRE RELIGIONI?

Vi è una differenza abissale, quanto alle origini e quanto ai contenuti:
- le altre religioni nascono dal basso, cioè dalle ricerche umane protese a scoprire l'origine dell'universo e le caratteristiche proprie del Creatore.
Sono ricerche che hanno soluzioni diverse e discutibili, senza un riscontro oggettivo e sicuro.
la nostra religione nasce invece dall'alto, come risposta
all'iniziativa di Dio di rivelarsi e di donarsi all'uomo.
La nostra religione nasce nel momento in cui la Rivelazione viene accolta. Anzi, la religione cristiana non è una religione propriamente detta: è una fede.
E per fede si intende l'accoglienza delle verità rivelate non per la loro intrinseca evidenza, ma per i 'Autorità infallibile di Dio che le rivela.
Queste verità sono oggettivamente valide e sicure.
Chi le accetta ha la certezza di ciò che crede, anche se le comprende in minima parte.
Fede e ragione non si escludono, ma si completano (come riafferma Giovanni Paolo lI nella recentissima enciclica Fides etratio del 16 ottobre 1998).
L'accettazione della verità rivelata non dispensa l'uomo dal cercare Dio per vie naturali; ma la sola ragione non può arrivare a scoprire ciò che Dio ha voluto rivelare.
Tre sono i modi per giungere a conoscere Dio:
- la via del cuore: io sento!
- la via della ragione: io so!
- la via della fede: io credo!
La fede, da sola, giunge là dove non arrivano il sentimento e la ragione; il sentimento e la ragione non possono sostituire in nessun modo la fede!

DON NOVELLO PEDERZINI

Elevazione al Sacro Cuore di Gesù




Ti adoro, ti amo, ti lodo, ti chiedo misericordia, ti ringrazio, ti invoco e mi affido completamente a te, santissimo e adorabilissimo Cuore del mio Signore e Salvatore Gesù Cristo che, per la salvezza di noi tutti, ti sei assoggettato ai rigori della divina giustizia e hai volontariamente accettato una nascita accompagnata da povertà, da dolore e da disprezzo, una vita laboriosa, contrastata e benefica per tutti e una morte piena di obbrobri, di confusione e di dolore. Infine, per amore di quanti vorranno essere salvati dagli effetti della tua divina carità, sei con noi fino alla consumazione dei secoli nel Santissimo Sacramento dell'altare. Compi, adorabilissimo Cuore di Gesù, la tua volontà nel mio cuore, povero e miserabile che ti dedico e consacro per sempre. Fa' che viva nei sentimenti di amore e di gratitudine che ti deve e che respiri in tutto e dappertutto il tuo amore e la tua gloria, affinché spiri nelle acque di una perfetta contrizione. Amen.