Grande compiacimento di Dio per la creazione dell’uomo. (Volume 21 - Aprile 22, 1927)
(Scrive Luisa:) […] Ho seguito il Supremo Volere nell’atto quando stava, l’Essere Divino, per creare l’uomo, affinché potessi anch’io, insieme
col mio primo padre Adamo amarlo con quell’amore con cui lui Lo amò nel primo istante quando fu creato. Volevo ricevere quell’alito divino, quello sbocco d’amore per ridarlo al mio Creatore. Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù tutto compiacendosi mi ha detto: “Figlia mia, chi vive nella mia Volontà non c’è
atto nostro a cui non può essere presente, né atto nostro che abbiamo messo fuori da Noi che non può ricevere. Ecco a te il mio alito ed il nostro sbocco d’amore. Come fu grande il nostro compiacimento
in questo primo atto della Creazione dell’uomo! Avevamo creato cielo e terra, ma nulla di nuovo sentimmo in Noi. Ma nel creare l’uomo, fu ben diverso! Era una volontà che veniva creata, e questa volontà
libera! Ed in essa racchiudemmo la Nostra mettendola come al banco per riscuotere l’interesse del nostro Amore, della gloria, dell’adorazione che a Noi veniva. Oh, come rigurgitava in Noi l’amore! Come
fremeva di gioia nello sboccare in questa libera volontà per sentirsi dire Ti amo! E quando l’uomo, riempito del nostro [Amore], sprigionò dal suo petto la prima parola Ti amo, grandissimo fu il nostro
compiacimento, perché fu come se Ci desse l’interesse di tutti i beni che avevamo messo in lui. Questa volontà libera creata da Noi, era la depositaria del capitale d’una Volontà Divina, e Ci contentavamo d’un tenue interesse, senza più pretendere il capitale. Perciò fu grande il dolore della caduta dell’uomo, perché Ci respinse il capitale per non darci il tenue interesse. Il suo banco restò vuoto ed il suo nemico, facendo lega con lui,
lo riempì di passioni e di miserie; poveretto, restò fallito.
(E rivolto a Luisa, Gesù le dice:)
Ora, figlia mia, siccome l’atto della Creazione dell’uomo fu un atto solenne e di grande nostro compiacimento, chiamiamo e vogliamo te in quest’atto per ripetere le solennità dell’atto, mettendo nella tua volontà il grande capitale della Nostra; e mentre ciò facciamo, il nostro amore rigurgita e freme di gioia, di
grande compiacenza, perché vediamo realizzato il nostro scopo. Tu, certo, non Ci negherai il tenue interesse, non respingerai il nostro capitale, non è vero? Anzi, ogni giorno faremo i conti, ti chiamerò
presente a quel primo atto quando creammo questa libera volontà, tu per darmi l’interesse ed Io vedere se posso aggiungere altro al mio capitale”.
(E Luisa continua:)
La mia mente si perdeva nel Fiat Divino, e pensavo tra me: “Oh, come vorrei vivere quell’atto primo della Creazione, quello sbocco divino d’intenso amore che versò
sulla prima creatura quando la creò! Vorrei ricevere quell’alito onnipotente, per poter ridare al mio Creatore tutto quell’amore e tutta quella gloria che avea stabilito di ricevere dalla creatura”.
Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù stringendomi a Sé ha detto: “Figlia mia, è proprio questo il mio scopo di venire Io stesso da te, tanto che a qualcuno potrà comparire strano
e quasi fuori dal mio solito, perché quasi non l’ho fatto con nessuno di andare così spesso. Tutto ciò è per riordinare il mio atto primo del modo come creai la creatura, e perciò
ritorno a te, Mi trattengo come il più amantissimo Padre colla sua figlia. Quante volte non ti ho alitato fino a non poter [tu] contenere il mio soffio onnipotente? Ho versato in te il mio amore contenuto, fino a
riempirti fino all’orlo dell’anima tua; tutto ciò non era altro che la rinnovazione dell’atto solenne della Creazione. Volevo sentire quel grande compiacimento di quando creai l’uomo, e perciò
vengo da te, non solo per rinnovarlo, ma per riordinare l’ordine, l’armonia, l’amore tra Creatore e creatura nel modo come fu creato.
Nel principio della Creazione dell’uomo non c’era distanza tra Me e lui, tutto era famigliarità; non appena Mi chiamava Io ero da lui, lo amavo da figlio, e come
a figlio Io Mi sentivo tanto tirato verso di lui, che non potevo farne a meno di andare a trattenermi spesso spesso con lui. Io con te sto rinnovando il principio della Creazione, perciò sii attenta a ricevere un tanto
bene”.
dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
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