«Continuando lo stesso, è venuto il Confessore, che ha continuato a darmi l’ubbidienza, ed essendo venuto il Bambino Gesù, gli ho detto le mie amarezze sull’ubbidienza e Lui mi accarezzava, mi compativa e mi dava tanti baci. In questi baci mi infondeva un alito di vita e, trovandomi in me stessa, sentivo come rinvigorita la mia umanità. Dio solo può capire queste mie pene, perché sono pene che non so raccontare. Spero almeno che il Signore voglia dar lume a chi dà questa razza d’ubbidienza. Il Signore mi perdoni, il dolore mi fa dire anche degli spropositi.» (Vol. 7°, 26.06.1906)
Pablo Martín Sanguiao
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