sabato 16 maggio 2020

EPISTOLARIO



Il direttore

Tra le altre qualità, che rendono la sua direzione felice ed efficace, emerge il  dono particolare di scoprire le insidie con cui satana impedisce l'ascesa delle  anime, di mettere in evidenza l'azione della grazia e la realtà delle divine  predilezioni e di tranquillizzare le anime sconvolte e turbate da dubbi,  incertezze e tentazioni.  
La diagnosi delle malattie dello spirito è sempre accurata e precisa e la  terapia sempre adeguata e proporzionata ai singoli casi. Padre Pio non spende  molte parole né ama le lunghe disquisizioni dottrinali, ma va direttamente al  nocciolo delle questioni ed il fine è raggiunto sempre:  
"Stiamo bene all'erta di non mai turbarci per qualsiasi sinistro accidente  potesse a noi venire, essendo questo mai scompagnato dalla imperfezione, avendo  sempre la sua origine nell'egoismo e nell'amor proprio. Di più quando il nostro  cuore è inquieto, più frequenti e più diretti sono gli assalti del nemico, il  quale approfitta della nostra debolezza, la quale c'impedisce il diritto  sentiero della virtù. Il nemico di nostra salute conosce troppo bene che sicuro indizio dell'assistenza divina è la pace del cuore, e perciò non lascia  sfuggirsi cosa alcuna per farcela perdere. Perciò stiamo sempre all'erta su  questo punto. Gesù ci aiuterà" (1 7 1915 e, sullo stesso argomento, tutta la  lettera del 10 7 1915; cf. anche 19 11 1916; 13 3 1917 6 7 1917). 

"Circa ciò che m'interrogate non tengo a dire altro per quanto riguarda il  vostro spirito se non di star tranquillo, sforzandovi sempre più col divino  aiuto di mantenere sempre più salda in voi l'umiltà e la carità che sono le  corde maestre di tutto il grande edificio, e tutte l'altre sono dipendenti da  esse. Mantenetevi bene in queste. L'una è la più bassa, l'altra è la più alta.  La conservazione di tutto l'edificio dipende dalle fondamenta e dal tetto; se si  tiene sempre il cuore indirizzato all'esercizio di queste, non si incontrano poi  difficoltà nelle altre. Queste sono le madri delle virtù; quelle le seguono come  fanno i piccoli pulcini nel seguir le loro madri" (29 4 1919; cf. anche 27 10  1920; 9 1 1921; 28 1 1921). 

"Si, padre, è predilezione cotesta condotta che con voi tiene il Signore. Niente  abbandono, niente giustizia vindice, niente indegnità da parte vostra meritoria  di rigetto e di condanna. Tutto quello che avviene in voi è effetto di amore e  di amore grande di Dio per voi: è prova, e la più amorosa, che Dio serba per i  suoi eletti; è vocazione a corredimere, e quindi è fonte di gloria. Posto ciò  come certo e indubitato, cadono le ansie e le trepidazioni che il nemico suscita  per la sua malvagia voluttà di tormentare e che il sommo Bene permette sempre  allo scopo su accennato. Voi intanto schernitevi di cotesti dubbi e perplessità,  perché provenienti da satana. Non vi affannate poi a cercare fuori di voi Dio,  perché egli è dentro di voi, è con voi, è nei vostri gemiti, è nelle vostre  ricerche. Vi esorto fin che dura questa prova a fare atti di pura uniformità ai  divini voleri e d'imitare Isacco nelle mani di Abramo e di sperare con tutti e  due contra spem. Non temete, mio caro padre, e credete a me che vi ho parlato da  parte di Gesù" (30 1-1921; cf. anche 16 6 1921). 

PADRE PIO DA PIETRELCINA

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