domenica 11 luglio 2021

Pregate molto davanti alla croce e fate penitenza. Tempi difficili verranno. Coraggio.




Cari figli, la strada della santità è piena di ostacoli, ma per coloro che vogliono il Cielo non c'è altra via. Non c'è vittoria senza croce. Rimanete con Gesù. Camminate con la Chiesa del Mio Gesù verso il Calvario. Voglio dirvi che il vostro cammino sarà difficile, ma voi non siete soli. Io vi amo e sarò con voi. In questo periodo di Quaresima, cercate le cose del Cielo. Ricordate i Miei Appelli e vivete il Vangelo del Mio Gesù. Riconciliatevi con Dio per mezzo del Sacramento della Confessione e cercate forze nell'Eucaristia. Pregate molto davanti alla croce e fate penitenza. Tempi difficili verranno. Coraggio. Il Mio Gesù si aspetta molto da voi. Avanti nella verità. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per averMi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Io vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

LETTERE D'UN EREMITA

 


ROMA ED IL M0ND0

***

Sono queste davvero le prime pennellate del ritratto del nostro secolo; ma il quadro non è finito; ascoltate ancora per poco:

« La tempesta è per tutto, per tutto la defezione. Giammai la Chiesa, neppure ai primi suoi tempi, fu così abbandonata dalle potestà umane: perchè essa allora aveva da lottare contro l'ignoranza, non contro la perversità degli ingrati; essa era una follia, cui si voleva impedire di allargarsi, non una potenza che si volesse finire d'ab battere; i nèmici di lei non erano, come al giorno d'oggi, dei parricidi, essi non avevano a vendicarsi di diciotto secoli di benefizi. Per lottare contro questa passione im placabile e trionfante non rimane più un solo regno cattolico, non rimane più, benchè la moltitudine sia ancora cristiana, un solo popolo cristiano, non v'è più una forza organizzata, conscia del suo dovere! Gli uni l'hanno voluto dimenticare, gli altri hanno ancora da impararlo, ed una congiura prepotente fa sì che tutti l'ignorino sempre più. Agli occhi di queste turbe che ostina tamente onorano ed amano ancora Gesù Cristo si vuol far vedere la Chiesa come un'istituzione vecchia e screditata, come un trovato degli uomini, la cui stagione è passata, e da cui il mondo deve e può scio gliersi (Ibid.). » Questo quadro che rappresenta sì fedel mente e al vivo la fisonomia di questo se colo, ci fornisce ad un tempo la prova del l'immenso progresso, che ha fatto l'apostasia. E qui intendetemi bene, o signore, dico l'apostasia e non una apostasia, ed in ciò m'at tengo strettamente all'esempio di S. Paolo che nella sua Epistola seconda ai Tessalo nicesi ha, nel testo greco l'articolo d per indicare che l'apostasia la quale dee pre cedere l'ora fatale del mondo deve essere piena, generale, che ogni specie includa e non ne escluda alcuna, nè di sostanza, nè di luogo, nè di genere (come osserva Cor nelio A Lapide), e sia completa ribellione contro ogni autorità religiosa e civile. Delle rinuncie ad una parte di vero, sotto il nome d'eresie, di ribellioni ed altro, ve ne furono sempre dai tempi di S. Pietro in poi, per non parlare che dell'Era Cristiana. Ma l'apostasia finale indicata da S. Paolo deve consistere, secondo i Padri, in una defezione e ribellione quasi universale delle nazioni e massime dei governi che le rappresentano, dalla fede di Cristo e dalla soggezione ed ub bidienza al Sommo Pontefice. () Fermatevi ora un momento a studiare quest'apostasia ne' suoi effetti. Vediamo qual è lo stato in cui essa ha posto l'Europa ed il mondo, giacchè l'Europa è ancora alla te sta del mondo civile. Prencipi e popoli tremano, gli uni cinti di baionette, gli altri maledicendo; ma in tanto i prencipi pretendono di non obbedire più ad altro che alla volontà popolare, ed i popoli protestano di non voler subire più oltre un'autorità che venisse loro imposta. Secondo le promesse dei novatori, tutti do vrebbero essere contenti ed invece non v'ha chi sia tranquillo. Le zone cristiane non hanno più alcun diritto alla direzione della cosa pubblica; si rassegnano, tacciono e lasciano fare. I letterati, gli agitatori spa droneggiano e non badano ai cristiani, più che i patrizi dell'antica Roma agli schiavi. Costoro hanno le mani libere, eppure l'opera loro non li soddisfa. Essi sono inquieti, si sentono a disagio, v'ha qualche cosa che loro stringe il cuore. Essi riformano, trasformano e deformano per riformare, trasformare e deformare di bel nuovo; mai non trovano un assetto com modo alla società; stimolati da un pun golo incessante, essi corrono d'una in altra innovazione, tentando di afferrare dei sogni; tirano fuori e smettono da un giorno al l'altro ogni sorta di utopie. Non indietreg giano dinanzi a nulla; non li spaventano le rovine nè il sangue; non si arrestano dinanzi al diritto nè dinanzi alla giustizia nè dinanzi alla verità; lacerano i trattati, cambiano le costituzioni, violano le leggi e vanno e vanno sempre, ed è così che in tendono il progresso. Non è cosa che opponga loro valida re sistenza, ed il loro grido continuo è: vit toria. Essi trionfano, eppure si sentono ab battuti; s'inebbriano della propria gloria, ed in fondo al cuore portano fitta una spina; accumulano l'uno sull'altro quantità im mensa di materiali, e non giungono a edi ficar mai nulla; sanno troppo bene d'avere in mano la somma delle cose, per non te mere che i cristiani giungano a scavalcarli, ma sentono ad un tempo che l'avvenire non sarà per loro. Chi sa che una voce segreta loro non dica che non v'è più alcun avve mire per la società? Ed invero uno dei caratteri più spiccati della nostra epoca è codesta non curanza dell'avvenire che si manifesta per tutto. Sagace ai nostri giorni è quello statista che provvede alle difficoltà del momento; con tente le moltitudini del trionfo d'un'ora. Per nulla si fanno gli evviva, ed in men che non si dice eccoli dimenticati. Si decretano corone ai grand'uomini del giorno, s'innal zano loro statue lì su due piedi. Sembra che tutti diffidino del domani; si gode la vita con precipitazione; non si edifica più la casa per la propria famiglia, ma purchè duri per chi la fa; si direbbe quasi che questo nome di famiglia non contenga più il concetto della posterità. E così appunto ci dipingono i santi pa dri gli ultimi tempi del mondo. Secondo loro regnerà dappertutto un'inquietudine, un'agitazione indicibile; niuno più spererà nell' avvenire. La rabbia, che è uno dei principali attributi di Satana, invaderà il cuore dei suoi seguaci. Nelle lotte, nel tumulto che produrranno le passioni scatenate all'ultimo periodo del l'esistenza degli uomini sulla terra, gli eletti si stringeranno sempre più intorno al vi cario di Cristo, mentre gli apostati, di ca tastrofe in catastrofe, prepareranno la ca tastrofe finale. La venuta stessa, del figlio di perdizione, non darà neppur essa un istante di tregua ai malvagi. Da quanto ne dicono i libri sacri intorno alla sua breve dominazione, si vede che tanto lui quanto i suoi partigiani saranno ognora in preda ad un'agitazione febbrile, ad una sete di sangue, di carneficina e di sterminio che nulla varrà a saziare Avanti! Avanti! Cammina! Cammina! Tale sarà il programma di questo ebreo errante dell'empietà; tale è già la formola dei suoi precursori, i quali mettono il progresso nel distruggere senza posa. Sì, l'Europa si prepara ad un grande e lugubre avvenimento, e il fa senza accor gersene, come era preveduto da quelli che ce ne trasmisero i segni precorritori. Se voi, o signore, non siete ancora con vinto di questa verità, non avete che a con siderare la situazione rispettiva di Roma e del mondo in questo momento. Il Papa sta ritto in piedi al suo posto, a quel posto che Dio gli ha assegnato per la difesa di tutte le verità religiose e sociali. Ma fra tutti i potenti della terra, fra tutti i prencipi che dividono con lui l'onore ed il terribile incarico della sovranità, chi è che si trovi al suo fianco? Sia impotenza a resistere, sia conformità di sentimento, essi sono tutti nel campo de' suoi nemici. Alcuni ci stanno di mala voglia, e gemono di non poter fare come bramerebbero, altri menano vanto della loro apostasia; ma tutti, tutti son là nelle medesime file: Roma è isolata. Questo isolamento della città santa non dice egli nulla alla vostra mente, nulla al vostro cuore?

I TRISTI RICORDI DELLA MENTE

 


Gesù, ti presento i tristi ricordi della mia mente sulla vita passata, dall'infanzia agli  anni recenti: eventi dolorosi che hanno colpito me o la mia famiglia, situazioni  difficili, disgrazie, insuccessi, malattie, traumi.  

Sono impressi nella mia memoria, sono ferite aperte nella mia mente. Mi fanno  soffrire e a volte mi rendono insensibile, aggressivo, disimpegnato.  

Con le mie forze non riesco a dimenticarli, a non pensarci. Tu che hai detto: "Il mio  giogo è dolce e il mio carico leggero", liberami dal peso dei tristi ricordi. Fallo con il 

ricordo delle grazie, dei doni, degli eventi lieti che hai sparso lungo tutti i giorni della  mia vita e con la certezza che anche le sofferenze hanno concorso al mio vero bene.  

Infondi in me il tuo Spirito Santo che brucia il mio triste passato e dà alla mia mente  uno sguardo nuovo e sereno sulla mia vita.  

Cuore di Gesù, confido e spero in te.  

Un giorno l’uomo impazzirà al punto che ogni simile mangerà il suo simile.

 


Trevignano Romano, 10 luglio 2021

Cari figli, grazie per essere qui nella preghiera e per aver risposto alla mia chiamata nel vostro cuore. Amati figli miei, il principe del male non si ferma, ma avanza con grande forza, guardate cosa sta facendo, purtroppo è entrato nelle menti delle persone affinchè solo i potenti possano manovrarle.  Un giorno l’uomo impazzirà al punto che ogni simile mangerà il suo simile. Figli miei, leggete cos’è l’inferno, il purgatorio e il paradiso, molti dei miei figli non credono soprattutto all’esistenza dell’inferno e alla dannazione eterna, eppure da molti dei miei figli prediletti (mistici) vi è stato raccontato. Figli miei, come esiste il bene, esiste il male e per chi prega tanto per salvare le anime che si sono perdute, sentirà la presenza del Signore, convertitevi urgentemente, non avete ancora molto tempo. Figli, pregate tanto per il Brasile e pregate per l’Italia perché la terra tremerà molto forte. Io, vostra Madre vi proteggerò con i miei Santi Angeli, non abbiate mai paura, andate avanti parlando di mio Figlio nella Santa verità. Ora vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen.

IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO

 


Il Mistero del Sangue si rinnova a ogni istante


L'altare è ricoperto di Sangue, le mani del sacerdote sono ricolme di Sangue. Quando egli le alza per benedire, per consacrare, per pregare, per cancellare la colpa, per invocare la grazia, esse piovono Sangue.

Il Sangue di Cristo scorre sulle pagine sante del Vangelo, sovrabbonda nei Sacramenti, perpetua il suo getto profondo nel Sacrificio e nel Sacramento, dalla Croce e dal Tabernacolo.

Mio Gesù, Tu mi ripeti in mille modi la grandezza del tuo Mistero di amore, lo sanzioni ad ogni istante, lo rinnovi per tutti. E come, dal giorno della creazione, non sono venute meno le forze della natura, come anzi si rinnovano e trionfano per la virtù della tua potenza, così il Mistero del Sangue si rinnova e trionfa dal giorno dell'immolazione: si rinnova ad ogni istante per trionfare su tutti.

O Misteri profondi, dischiusi all'anima con luce misteriosa, con attrazioni ineffabili! O potenza del Sangue, o virtù, o sovrabbondanza, o perpetuità!

Mentre penso e scrivo, il Sangue scende e scorre, scende da ogni croce innalzata sull'altare, scorre alla porta di ciascuna anima.

Perché non posso raccoglierlo tutto e offrirlo a Te, Padre di misericordia, per ottenere il dono, la grazia, la potenza di portarlo in tutte le anime, come l'angelo portò un giorno il pane della vita al profeta sfinito? Perché non posso riempire il mondo del tuo grido di amore, di questo Mistero di amore, di questo prodigio sovrumano che si compie in mezzo a noi con tutte le asprezze della tua Passione?

Perché io stessa non vado crescendo in questo amore, mentre Tu mi concedi tutti i mezzi per renderlo infinito?

Piego l'umile vita a' piè della Croce del mio Signore con il desiderio più ardente di amare, di adorare, di comprendere il Mistero. q. 20: 1 giugno

  SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


Il beato Francisco Palau - Un profeta di ieri, per oggi, domani e per la fine del mondo

 


Primi “tre giorni di oscurità”: la nona piaga d'Egitto (capitolo X dell'Esodo)


Il santo carmelitano allora chiese: “Questo è predicato dal venerabile Taigi. Accadrà? Potrebbe essere? Quando? Se accadrà, quando accadrà?

“Risponderemo semplicemente esponendo la nostra opinione, figlia di profonde meditazioni.

“1º) Questo è successo una volta, presto potrebbe essere in un altro tempo quando conviene alla gloria di Dio. Si legge nel cap. X dell'Esodo: Dio disse a Mosè, stendi la tua mano al cielo e lascia che le tenebre scendano così fitte da poter essere percepite.

“Mosè stese la mano verso il cielo e tenebre spaventose apparvero su tutte le regioni dell'Egitto e durò tre giorni, tanto che ciascuno rimase immobile dov'era.

“Un uomo non ha visto l'altro. C'era solo luce dove vivevano i figli di Israele”. (“Tre giorni di tinieblas sull'orb entero”, El Ermitaño, DONNE 119, 16 febbraio 1871).

21. Il Signore disse a Mosè: "Stendi la tua mano verso il cielo e siano le tenebre (così fitte) che si possano sentire su tutto l'Egitto".

22. Mosè stese la mano verso il cielo e per tre giorni una fitta oscurità coprì tutto l'Egitto.

23. Durante questi tre giorni non si videro e nessuno si alzò da dove si trovavano. Mentre tutti gli Israeliti avevano luce nei luoghi in cui dimoravano.

24. Il faraone mandò a chiamare Mosè e gli disse: “Va' e compi le tue devozioni al Signore. Solo le tue pecore ei tuoi buoi rimarranno in questo luogo; puoi portare con te i tuoi bambini piccoli”.

25. Mosè rispose: “Tu stesso metterai nelle nostre mani ciò di cui abbiamo bisogno per offrire sacrifici e olocausti al Signore nostro Dio.

26. Inoltre, i nostri animali verranno con noi; non resterà un chiodo, perché è da loro che dobbiamo prendere ciò di cui abbiamo bisogno per rendere la nostra adorazione al Signore nostro Dio. Finché non siamo arrivati ​​lì, non sappiamo cosa useremo per rendere il nostro servizio al Signore”.

27. Ma il Signore indurì il cuore del faraone, perché non li lasciasse andare. Esodo, 10, 21-27 )


Nel capitolo 17, il Libro della Sapienza descrive in dettaglio cosa accadde durante i tre giorni di oscurità con cui Dio per mezzo di Mosè flagellò gli egiziani:

Sapienza, 17

1. In verità, grandi e impenetrabili sono i tuoi giudizi, Signore; ecco perché le anime grossolane sono cadute in errore.

2. Poiché credevano di poter opprimere la nazione santa, i malvagi, prigionieri delle tenebre e imprigionati per una lunga notte, si sono rinchiusi nelle loro case, cercando di sfuggire alla tua incessante vigilanza.

3. Dopo aver immaginato che, con i loro peccati segreti, sarebbero stati nascosti sotto il velo oscuro dell'oblio, si trovarono dispersi, in preda a un terribile spavento, e spaventati da allucinazioni.

4. Anche l'angolo più lontano in cui si rifugiavano non li proteggeva dal terrore: rumori terrificanti echeggiavano intorno a loro, e apparivano loro spettri cupi di aspetto lugubre.

5. Nessuna fiamma, per quanto intensa, è venuta alla luce. E la brillante luce delle stelle era impotente ad illuminare questa notte cupa.

6. Ma all'improvviso non apparve loro altro che una fiamma spaventosa e, presi dal terrore da questo fuggevole spettacolo, credettero ancora più terribili queste apparizioni.

7. L'arte dei maghi si rivelò illusoria, e questa saggezza, che essi intendevano, si mostrò vergognosamente falsa.

8. Coloro che si vantavano di scacciare il terrore e il turbamento dalle anime ammalate erano essi stessi tormentati da una paura ridicola.

9. Anche quando nulla di grave li terrorizzava, il passaggio degli animali e il sibilo dei serpenti li faceva impazzire, ed erano terrorizzati. Si rifiutavano persino di contemplare quell'atmosfera dalla quale nulla poteva sfuggire;

10. perché il male, condannato dalla sua stessa testimonianza, fa paura e, sotto il peso della coscienza, suppone sempre il peggio,

11. perché la paura non è altro che privazione dell'aiuto recato dalla riflessione,

12. perché, tanto meno in la tua anima la speranza dell'aiuto, tanto più dolorosa è l'ignoranza di ciò che temi.

13. Essi, durante quella notte di impotenza, lasciando gli angoli impotenti dell'Ade, dormirono nello stesso sonno,

14. agitato, da un lato, dal terrore degli spettri, e paralizzato, dall'altro, dallo svenimento dell'anima; perché era stato un terrore improvviso e inaspettato quello che era venuto su di loro.

15. E chiunque cadeva senza forza, era come imprigionato e rinchiuso in una prigione senza ceppi.

16. Che fosse un contadino o un pastore, o l'operaio che faticava da solo nel suo lavoro, una volta sorpreso, doveva sopportarne l'inevitabile necessità, perché erano tutti legati dalla stessa catena di tenebre.

17. Il sibilo del vento, il canto armonioso degli uccelli tra i fitti rami, il mormorio dell'acqua che precipita a capofitto, lo schianto delle rocce che cadono,

18. la razza invisibile degli animali saltellanti, i ruggiti delle belve, l'eco che rimbombava nelle cavità delle colline: tutto li paralizzava dal terrore.

19. Mentre il mondo intero era illuminato da una luce brillante, e non ostacolato alle sue occupazioni,

20. solo su di loro si stendeva una notte pesante, immagine dell'oscurità che li avrebbe poi accolti; ed erano per se stessi un peso più insopportabile di questa oscurità.



I "tre giorni di tenebre" che verranno secondo i profeti Isaia, Ezechiele e Gioele


Isaia il profeta.  Vetrata della Cattedrale di Edimburgo, Scozia.
Isaia il profeta. Vetrata della Cattedrale di Edimburgo, Scozia.
“Ciò che Dio ha fatto per mano di Mosè in Egitto può ora rinnovare in tutto il mondo per mano di un altro uomo?, si chiedeva il beato Palau. E lui ha risposto:

“Sì, puoi. Vuole? Sì. Come fai a saperlo?

“Ascoltiamo i profeti.

Dice Isaia, cap. XIII: «Ecco, viene il giorno del Signore, crudele, pieno d'indignazione, d'ira e d'ira. Ridurrà la terra alla solitudine e ne sterminerà i malvagi.

“Le stelle negheranno la loro luce, il sole al sorgere del sole sarà nelle tenebre e la luna sarà vestita di lutto.

“In quel giorno visiterò la malvagità dell'intero Globo e la mia visita sarà contro la malvagità dei malvagi. L'orgoglio degli infedeli cesserà e io umilierò l'arroganza dei forti».

“ Ezechiele cap. XXXII, descrivendo la punizione dei malvagi, dice: 'il cielo sarà coperto e le stelle ammantate di un velo nero.

“La nuvola nasconderà il sole e la luna non darà luce, la luce scomparirà da tutte le stelle del cielo e io spanderò le tenebre sulle tue terre”.

“ Gioele, cap. II : 'vi saranno grandi prodigi in cielo e la terra sarà piena di sangue, fuoco e vapori di fumo.

"Il sole si trasformerà in tenebre e la luna si vestirà di sangue, prima del giorno del grande e orribile Signore" ("Tre giorni di tinieblas sull'orb entero", El Ermitaño , No. 119, 16-2- 1871).

B. Palau supponeva che il diavolo sarebbe intervenuto in modo preminente all'inizio delle punizioni come strumento di esse.

Ma man mano che avanzavano, la partecipazione angelica e la partecipazione di Dio sarebbero diventate dominanti. Questi tre giorni di oscurità avranno luogo alla fine delle punizioni.

E la sua ragione più profonda d'essere sarebbe confermare la missione dell'inviato di Dio:

“A che gioverebbero i tre giorni di tenebra, come preannunciava il venerabile Taigi, se non fossero segni per dare credito a una missione, come fu l'oscurità che Mosè attirò contro gli egiziani ?

“Senza la mano di un profeta avrebbero lo stesso effetto delle epidemie e delle guerre. “Perché i malvagi non li attribuiscano all'opera pura della natura, occorrerà una voce apostolica che li mandi e li ritiri per dare credito all'onnipotenza del Dio dei cattolici, e alla verità della potenza della Chiesa” (“ La cruz”, El Ermitaño , n. 159, 23-11-1871).


In questa prospettiva, i tre giorni di oscurità costituirebbero la mossa decisiva per la vittoria finale della Chiesa.

GUARIGIONE INTERIORE

 


Gesù, quando eri vivo su questa terra, mosso a compassione verso sofferenti e afflitti,  hai detto loro: "Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi ed io vi ristorerò".  

Molti hanno accolto il tuo invito, sono venuti da Te e Tu hai dato loro sollievo e pace.  

Tu sei vivo anche oggi. Hai la stessa compassione e rivolgi anche a noi il tuo dolce  invito.  

Anch'io sono affaticato e oppresso. Accolgo il tuo invito. Vengo da Te con tutto il  mio mondo interiore, carico di pene e preoccupazioni, di conflitti e complessi, di  malattie e disturbi psichici.  

Depongo nel tuo Sacro Cuore tutto ciò che mi opprime e m'impedisce di vivere  sereno.  

Con tanta fiducia ti prego per la guarigione di tutti i miei mali psichici.  

Prima di tutto ti chiedo di essere guarito da quegli stati d'animo che sono possibile  causa o facile clima di peccato e di malattie fisiche.  

Sono sicuro che darai anche a me la salute interiore per la gloria del Padre e per la  crescita della mia fede.  

Cuore di Gesù, confido e spero in te.  

Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti sarà la sua distruzione!

 


Gesù

Io desidero che vi sia pace nei luoghi santi, non dimenticare le Mie parole.

Quando vedrete gli eserciti che calpesteranno quei luoghi, Io sto per venire!

Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti sarà la sua distruzione!

“Con l'anticristo in Vaticano ed il Papa andrà in esilio” “Sarà l'ultima battaglia tra il bene e il male” “Parola "simulazione", questa sarà uno strumento del maligno”

 


Avola, giovedì 4 aprile 2002, ore 23:30 - 2° Messaggio del Signore Gesù


Giuseppe Auricchia: “Mi trovo in casa, sono appena tornato dal luogo in cui appare la Madre di Dio, vado a letto ma non trovo riposo, so che la Madre di Dio vuole parlarmi ed è così che a un tratto una luce meravigliosa invade la stanza, sono i due Cuori uniti, la SS.ma Vergine mi dice:”

Madonna: "Figlio, ecco Gesù il Mio divin Figlio, Egli ti parlerà, ascoltalo!"

Signore Gesù: "Figli Miei, fratelli Miei dovete prepararvi, gli eventi si avvicinano, satana con i suoi seguaci sì trasferirà con l'anticristo in Vaticano ed il Papa andrà in esilio.
Il nuovo Papa impostore con l'anticristo domineranno il mondo!

Ricordatevi di tenere pronti i vostri sacramentali, i rosari, gli scapolari, la Bibbia e il Santo Vangelo, dovrete nascondervi, sarete un popolo di grande clandestinità, confidate in Me, affinché vi aiuti in quei tempi. Sarà una dura prova per voi, ma ricordatevi di salvare le anime, conducetele a Me, vi sarà molto caos, morte, carestia, quello che vedrete sarà la vostra tribolazione, sarà l'ultima battaglia tra il bene e il male, sarà il tempo in cui i demoni e i soldati di Cristo combatteranno per le anime.
Non sarete in grado più di trovare Me nelle chiese, poiché gli agenti del demonio vi attaccheranno e sarete fortunati di potermi trovate nelle messe celebrate in clandestinità.
Vi chiedo di preservare un'ostia in un ostensorio, in modo da proteggervi con la Mia presenza, potrete portarmi in giro nel nascondimento, per dare speranza e gioia ai fedeli, ma potrete anche invocarmi nella preghiera ed Io verrò a voi con il Mio aiuto e la Mia pace, poiché avrete bisogno della Mia forza durante quei giorni terribili. Sarete condotti a vivere nel bosco e non sentirete il nascondimento adorandomi insieme.
Sentirete una parola "simulazione", questa sarà uno strumento del maligno, saranno in grado di manipolarvi e di farvi vedere immagini, di farvi credere tutto ciò che vorranno!
Così Io dico ai figli Miei, non preoccupatevi di ciò che dovrete indossare e mangiare, poiché se mi preoccupo dei gigli dei campi, degli uccelli del cielo, Mi preoccuperò per voi che, non credete che Mi preoccuperò per voi durante questi tempi malvagi? Siete voi che dovete scegliere di ricambiare il Mio amore, poiché Io vi ho amato fin dal vostro concepimento! Ricevetemi nei vostri cuori in modo che possa rimanere con voi e condurvi lungo il percorso della vostra vita e vi sembrerà di vivere in Paradiso sulla terra, rimanete vicino a Me, chiedete qualsiasi cosa a Mio Nome e vedrete come Io provvederò!
Figlio scrivi tutto, non temere, portalo a conoscenza del Mio popolo, Io ti benedico, Gesù Cristo Salvatore del mondo”


IMPORTANTI INFORMAZIONI SPIRITUALI CHE DEVI SAPERE PER ESSERE SALVATI

 


Sant'Alfonso Liguori, Le opere ascetiche complete di Sant'Alfonso: "4. La fuga dalle occasioni pericolose.

"Questo quarto punto dovrebbe essere spesso raccomandato nella missione; perché una moltitudine innumerevole di anime si perde per non voler evitare le occasioni di peccato. Oh, quante anime ci sono ora all'inferno che gridano piangendo: Infelice me, se mi fossi trattenuto da questa occasione non avrei mai dannato la mia anima per tutta l'eternità!

"Lo Spirito Santo ci ricorda che chi ama il pericolo cadrà nel peccato, perirà; 'Chi ama il pericolo perirà in esso'. San Tommaso ce ne spiega la ragione; commentando questo testo, dice che quando ci esponiamo volontariamente al pericolo, o quando trascuriamo di tenercene lontani, Dio ci abbandona in esso. E San Bernardino da Siena ci assicura che tra i consigli di Gesù Cristo il consiglio di fuggire dalle occasioni di peccato è il più importante, è, per così dire, il fondamento della religione.

"Il predicatore dovrebbe quindi avere cura di ricordare al popolo che quando si è tentati, specialmente se si presenta l'occasione, devono evitare di ragionare con la tentazione. Ciò che il diavolo desidera è proprio che noi ci mettiamo a discutere con essa, perché così ci conquisterà facilmente. Dobbiamo in questo caso fuggire subito dall'occasione e invocare i nomi di Gesù e di Maria senza ascoltare il nemico che ci tenta.

"San Pietro ci assicura che il diavolo si aggira intorno ad ogni anima per divorarla. Su questo testo San Cipriano dice che il diavolo va in giro senza sosta, ed esamina da quale porta può entrare. Quando si presenta un'occasione pericolosa, il diavolo subito dice a se stesso: Ecco la porta per la quale posso entrare in quest'anima. E subito comincia a tentare l'anima. Se poi trascuriamo di fuggire dall'occasione, certamente cederemo ad essa, specialmente quando l'oggetto della tentazione è un peccato carnale. Perciò il diavolo non teme tanto le nostre buone risoluzioni e le nostre promesse di non offendere Dio, quanto vederci fuggire dall'occasione; infatti, se non fuggiamo da essa, essa diventa una benda che si mette sugli occhi e ci fa dimenticare tutte le verità eterne, tutte le luci ricevute e tutte le promesse fatte a Dio. E se qualcuno si trova affondato nei peccati impuri, deve evitare il più possibile le occasioni, non solo quelle prossime, ma anche quelle remote, perché è meno capace di resistere. Non dobbiamo quindi illuderci, fingendo che sia un'occasione necessaria che non dobbiamo evitare; perché Gesù Cristo ha detto: "Se il tuo occhio destro ti scandalizza, cavalo e gettalo via da te". Anche se fosse il tuo occhio destro, per sfuggire alla dannazione sarebbe necessario strapparlo e gettarlo via da te, cioè fuggire da questa occasione, per quanto remota possa essere; perché a causa della tua debolezza è vicina per te.

"San Francesco d'Assisi, parlando delle persone che hanno il timore di Dio, dà un ottimo consiglio riguardo alle occasioni remote: dice che per le persone che temono di perdere Dio, il diavolo, nelle occasioni, non le eccita dapprima a gravi colpe; inizia attaccandole con un capello, che poi, col tempo, può diventare con i suoi suggerimenti una catena, e riesce così a trascinarle nel peccato mortale. Perciò nelle nostre relazioni con persone dell'altro sesso, dobbiamo avere cura di rompere fin dall'inizio ogni tipo di attaccamento, per quanto debole possa essere, evitando anche le occasioni remote, come guardarle in faccia, salutarle con affetto, ricevere da loro biglietti o regali, e molto di più, dire loro parole tenere.

"Dobbiamo soprattutto convincerci che noi, che siamo per natura sensuali, non abbiamo la forza di conservare la virtù della castità; Dio solo nella sua bontà può concederci questa forza. Ora è vero che il Signore ascolta colui che lo prega; ma se qualcuno si espone all'occasione, e sapendolo, non se ne allontana, le sue preghiere non sono ascoltate, secondo le parole dello Spirito Santo già citate: "Chi ama il pericolo perirà in esso". Ahimè, quanti sono coloro che, per non essere fuggiti da occasioni di questo tipo, pur avendo condotto una vita santa, hanno finito per cadere nel peccato e indurirsi in esso? Con timore e tremore, dice l'Apostolo, lavorate alla vostra salvezza: Chi non trema e osa esporsi a occasioni pericolose, soprattutto a occasioni di peccati carnali, sarà salvato con difficoltà.

"Poiché questi consigli sulla fuga dalle occasioni pericolose sono così importanti, non è sufficiente che il predicatore ne parli una volta al suo popolo, o che gli dedichi un intero sermone, come alcuni fanno, e fanno bene; ma poiché queste occasioni sono numerose, e gli uomini sono negligenti nell'evitarle, il mondo diventando così corrotto, dobbiamo tornare su questo punto e insistere su di esso più volte durante la missione. Da questo dipende la salvezza di quelle persone che, pur venendo alla missione, non sono presenti al sermone sulla fuga dalle occasioni pericolose.

"Aggiungo un'altra osservazione, che sarebbe bene far capire a tutti, e specialmente ai confessori. Quando un penitente non ha mai evitato l'occasione in cui è stato abituato a peccare, sarà necessario per lui fare una confessione generale, perché si dovrebbe giudicare che tutte le confessioni che ha fatto in questo stato sono nulle. Si dovrebbe anche presumere la stessa cosa nel caso di coloro che, sebbene abbiano sempre confessato i loro peccati, tuttavia non hanno mai dato alcun segno di emendamento, e sono ricaduti poco dopo nel peccato; solo una confessione generale può indurre queste persone ad emendare la loro vita." 

Le lacrime di Caino

 


L'INFERNO NEGLI OCCHI DELLA MENTE

Supponiamo che, nel caso dell'infelice Caino, piangendo all'inferno, egli abbia versato in ogni mille anni una sola lacrima. Ora, o anima mia, ricorda i tuoi pensieri e supponi questo caso: Per seimila anni almeno Caino è stato all'inferno e ha versato solo sei lacrime, che Dio miracolosamente conserva. Quanti anni passerebbero perché le sue lacrime riempissero tutte le valli della terra e inondassero tutte le città e i paesi e coprissero tutte le montagne in modo da inondare tutta la terra? Sappiamo che la distanza dalla terra al sole è di trentaquattro milioni di leghe.  Quanti anni sarebbero necessari alle lacrime di Caino per riempire quell'immenso spazio?  Dalla terra al firmamento è, supponiamo, una distanza di centosessanta milioni di leghe.

O Dio! Che numero di anni si potrebbe immaginare sufficiente per riempire con queste lacrime questo spazio immenso? Eppure - o verità così incomprensibile - siatene certi, perché Dio non può mentire - arriverà un tempo in cui queste lacrime di Caino saranno sufficienti a inondare il mondo, a raggiungere persino il sole, a toccare il firmamento e a riempire tutto lo spazio tra la terra e il cielo più alto. Ma questo non è tutto.

Se Dio asciugasse tutte queste lacrime fino all'ultima goccia e Caino ricominciasse a piangere, riempirebbe di nuovo lo stesso intero spazio e lo riempirebbe mille volte e un milione di volte di seguito, e dopo tutti quegli innumerevoli anni, non sarebbe passata nemmeno la metà dell'eternità, nemmeno una frazione. Dopo tutto quel tempo a bruciare all'inferno, le sofferenze di Caino saranno appena cominciate.

Anche questa eternità è senza sollievo. Sarebbe infatti una piccola consolazione e di poco beneficio per i condannati poter ricevere una breve tregua una volta ogni mille anni.

A mano a mano che s'intensificano gli intimi rapporti con Dio, l'anima rimane come inabissata ed assorbita in se stessa.

 


EPISTOLARIO

A mano a mano che s'intensificano gli intimi rapporti con Dio, l'anima  rimane come inabissata ed assorbita in se stessa. Le riesce difficile e doloroso  comunicare con le creature; vorrebbe isolarsi e trattenersi soltanto con  l'ospite divino; perfino il soddisfare i più elementari bisogni della natura è  per lei causa di sofferenza, sembrandole un perditempo: 

"Tali desideri consumano l'anima interiormente perché comprende, per una  chiarissima luce che Iddio le dà, di non poter rendere a Dio quel servigio che  vorrebbe. Tutto poi va a finire nelle delizie di cui Iddio viene ad inondar  l'anima. Mi dà il più delle volte gran pena il trattare con altri, eccetto  quelle persone alle quali si parla di Dio e della preziosità dell'anima. Per  questo appunto amo assai la solitudine. Spesso spesso provo gran travaglio nel  sovvenire alle necessità della vita: il mangiare, cioè, il bere, il dormire; e  mi ci assoggetto come un condannato, solo perché Iddio lo vuole [...]. Le  conversazioni se si prolungano per passatempo, non potendo alle volte  allontanarmene, debbo farmi violenza grandissima per rimanervi, dandomi queste  una gran pena" (1 11 1913; cf. anche 24 3 1914). 

PADRE PIO DA PIETRELCINA 

ANGELI IN AZIONE

 


Milioni di Angeli

 

C’è una canzone che dice: Voglio avere un milione di amici. Noi potremmo avere milioni di amici tra gli angeli.

Ti immagini i milioni di angeli che ci sono nella chiesa e adorano Gesù Eucaristia? E tutti coloro che sono intorno a te, tutte le persone che incontri nel corso della giornata, tutti quelli che vedi in televisione e tutte le persone che vivono nella tua città o nel tuo paese? Perché non inizi a salutare gli angeli che incontri per la strada? Perché non sorridi loro? Vedrai come migliorerai e quanto sarai una persona più amabile e gradevole.

Dirai che è facile dimenticarsi degli angeli quando si è immersi nei problemi e con tante preoccupazioni a cui pensare. Certo, ma continuando ad averli presenti e a chiedere il loro aiuto si possono trovare soluzioni migliori ai problemi. Non dimenticarti che gli angeli sono miriadi e miliardi di miliardi (Ap 5, 11). Sentirti appoggiato da loro ti darà molta sicurezza personale.

Per di più pensa che gli angeli sono imbattibili in generosità e divideranno con te molte benedizioni divine. Puoi chiedere loro favori del tipo: Porta un bel ramo di fiori celestiali a mia mamma in questo momento. Dai un bacio affettuoso a questa persona. Aiuta il medico a scoprire la diagnosi di mio fratello. Assisti questa persona malata nel momento dell’operazione. Visita un mio amico e digli che gli voglio tanto bene. E così moltissime altre cose che gli angeli eseguiranno efficacemente.

Gli angeli ci amano, ci sorridono, ci accudiscono. Siamo loro grati. E quando dobbiamo fare un piacere a una persona, non pensiamo se se lo merita o no, pensiamo che il suo angelo è buono e facciamolo per lui. Cerchiamo di aiutare gli altri senza nutrire né risentimenti né rancori, e recitiamo spesso la preghiera: Angelo custode, dolce compagnia, non ti allontanare né di notte né di giorno, non mi lasciare solo, altrimenti mi perderei. 

Padre ángel Peña O.A.R.


 


Tutto ciò che sta accadendo intorno a voi, tutto il male che sta accadendo, non è il Mio prodotto, Io sono la Bontà Infinita.

 


Messaggio di Dio Padre a JV



15 giugno 2021

Rosario del Mattino - Messaggio SINGOLO.


Primo Mistero. Dio Padre parla.

Figli miei, siete stati creati per la gioia della mia opera di creazione. Il mio Amore, prima di tutto, si è manifestato nella Creazione degli Angeli; alcuni di loro si sono smarriti e sono stati puniti, e quando ho tolto loro l'Amore, sono diventati demoni. I demoni che vi hanno molestato a causa della loro invidia per voi, perché voi potete ancora tornare nel Regno dei Cieli e loro non possono più farlo.

Per i vostri Primi Genitori, i Re della Creazione, ho creato tutto per la loro gioia e per la gioia dei loro discendenti, che siete tutti voi. Il mio amore è immenso per te. Amo tutto ciò che viene creato, perché quando creo qualcosa, viene dal Mio Cuore e ciò che creo è la perfezione.

Ma voi sapete, come vi ho insegnato, che vi ho dato il libero arbitrio e ciò che è sbagliato intorno a voi è perché avete ascoltato più gli impulsi di satana su di voi che gli impulsi divini del Mio Cuore.

Quando l'uomo ha permesso a satana di annidarsi nel suo cuore, molto male esce da lui, e capite, miei piccoli, che non siete stati creati per vivere nel male e ancor meno per provocarlo. Certo, il male vive intorno a voi, ma voi stessi potete scacciarlo, è sempre una tentazione intorno a voi, perché satana sa molto bene dove ognuno di voi fallisce e vi induce continuamente in tentazione. Ma se il vostro libero arbitrio è sempre sotto il mio sguardo e voi stessi desiderate piacermi, la tentazione viene eliminata e voi rimanete in Me. Ma se siete intenti a continuare nel male di satana, voi stessi vi state condannando, voi stessi sapete che il male che state causando vi sta portando alla perdizione eterna se non ritornate a Me.

Tutto quello che succede intorno a voi, tutto il male che succede, non è un prodotto di Me, Io sono la Bontà Infinita.

Se tu agissi nel Mio Bene, chiedendo la Mia Protezione, la Mia Saggezza e la Mia Guida Amorosa, non saresti come sei ora, scarteresti tutto il male che ti circonda, e da te uscirebbe il Bene che è necessario per distruggere il male con cui Satana ti attacca.

Devo parlare chiaramente, miei piccoli, perché voi siete la causa del male che state vivendo. Vi siete allontanati dalla preghiera, vi siete allontanati dalla vita di esempio, come quella che vi ha lasciato mio Figlio, vi siete allontanati dai Comandamenti che vi ho dato.

Le vostre parole non sono più sane, i vostri pensieri sono impuri, le vostre azioni sono peccaminose, praticamente non esce nulla di buono da voi e tuttavia, ci sono alcuni di voi che bestemmiano contro di Me, lamentandosi di ciò che vi succede, dando ai vostri fratelli a intendere che Io sto causando questo male per distruggervi o per farvi soffrire. Vi sbagliate, miei piccoli, la vostra percezione dell'Amore non è corretta.

Se tu avessi conosciuto perfettamente il mio Amore, se l'avessi coltivato nel tuo essere, se l'avessi vissuto e trasmesso ai tuoi fratelli, se avessi lasciato che Io, il tuo Dio, ti prendessi e ti facessi sperimentare le estasi d'Amore provate da coloro che sono con Me, il tuo pensiero e il tuo agire sarebbero molto diversi da quello che hai e giudichi ora.

C'è molto errore e molto male in voi e intorno a voi, avete lasciato entrare il male nel vostro mondo perché, prima di tutto, avete aperto il vostro cuore, i vostri pensieri a Satana e lui vi ha distrutto con il suo male.

Cosa può uscire da un frutto marcio, che è il tuo cuore oggi? Non si può dare niente di buono quando si è internamente marci.

Mio Figlio è venuto per salvarvi, per insegnarvi come dovete essere purificati, cosa che non avrei voluto, miei piccoli, perché la purificazione fa male, e mi fa male vedervi soffrire. Mi causate molto dolore. C'è molto male nel vostro cuore e voi non fate molto per alleviare il Mio Cuore tormentato, quando da Me vengono solo desideri d'Amore, per sollevarvi dal male in cui vivete, per riportarvi al Regno dei Cieli, dove è la vostra Casa Eterna, da cui siete partiti e a cui dovete tornare, ma quanti di voi lo desiderano veramente?

Dovete quindi passare attraverso una forte avversità, come quella che Mio Figlio ha passato per voi. Ve lo siete guadagnato, non avete vissuto nell'Amore e Satana non vi ringrazia con il bene per tutto il male che avete vissuto e trasmesso durante la vostra esistenza, vi ripagherà con molto male, con molto dolore e, se non reagite in tempo, il vostro dolore sarà eterno.

Miei piccoli, vi ho chiesto tante volte di ritornare a Me e vorrei muovere i vostri cuori al pentimento e all'Amore, ma siete così attaccati, così dominati dal male che non potete più pensare o ragionare nella Verità e nella Saggezza Divina. Non vi siete preoccupati di migliorare voi stessi, di essere un esempio davanti ai vostri fratelli, il vostro male è immenso, e anche il vostro dolore sarà immenso.

Ripeto ancora una volta, il dolore vi condurrà ad una purificazione, ad una purificazione e spero che vi rivolgerete al mio Santo Spirito per condurvi a ragionare con Amore, di tutto ciò che soffrirete e, vi ho detto che accettando il dolore, come lo accettò mio Figlio, sarete purificati, purificati e guadagnerete il Regno dei Cieli.

Io non ho voluto questo, miei piccoli, ma voi, separandovi da Me, ve lo siete guadagnato.

Perciò avete ancora, in questi momenti di purificazione, di diminuire i vostri dolori avvicinandovi alla preghiera, meditando la vita di Mio Figlio, pentendovi dei vostri peccati e ritornando ai Sacramenti, che vi daranno nuovamente la Vita.

È la vostra decisione, vi ho dato ragioni e soluzioni per il vostro miglioramento e perché non soffriate ciò che non voglio che soffriate. Quello che verrà dipende da voi.

Vi amo, capite sempre, vi amo, la vostra sofferenza dipende da voi, se siete con Me, diminuirete le sofferenze, se siete contro di Me, le vostre sofferenze saranno tremende.

Grazie, miei piccoli.