lunedì 29 gennaio 2024

Questi sono i tempi decisivi che ci sono stati dati da Nostro Signore

 


Oggi, durante le preghiere del Cenacolo, nostro Signore Gesù ha detto: "Valentina, figlia mia, voglio dirti che nulla è più importante ora della preghiera e dell'essere più spirituali. Il materiale non salverà la tua anima. Solo spiritualmente, quando vi avvicinerete a Me e sarete uniti a Me, sarete protetti quando molte catastrofi colpiranno e avvolgeranno il mondo".

"Dite alla gente che questi sono tempi decisivi che offro all'umanità, perché il diavolo cerca in tutti i modi di mietere e distruggere l'umanità, soprattutto dividendo le famiglie, causando molto caos con le guerre che stanno uccidendo molte persone. Per ora, il diavolo sta avendo successo con la sua aggressione a causa delle guerre e dei leader corrotti del mondo, dicendo loro menzogne malvagie su cosa fare, per danneggiare le persone e ucciderle".

"E ci sta riuscendo, ma non per molto tempo perché il suo regno è molto breve. Sarà presto sconfitto. La Mia Madre Immacolata gli schiaccerà la testa con il Santo Michele, il Mio Guerriero, quando darò loro il permesso di farlo".

"Ma, figli Miei, ho bisogno delle vostre preghiere ora più che mai. Pregate il Santo Rosario, recitate la Coroncina alla Divina Misericordia e, in questo modo, pregate per il mondo, per la conversione dei peccatori e per il loro pentimento, in modo che molti siano salvati quando le cose reali avvolgono il mondo. Alcuni moriranno, non tutti entreranno nel Mio Regno di Pace e Gloria. Le persone devono convertirsi e pentirsi ora e non aspettare fino all'ultimo momento".

"Valentina, bambina mia, stai in pace. Proclamate la Mia Santa Parola agli uomini. Dite loro che questi sono tempi molto decisivi per l'umanità. Non temete, perché Io sono sempre con voi per proteggervi".

Commento: Quando il nostro Signore parla di tempi decisivi che saranno dati all'umanità, intende dire che dovete decidere ora, nel bene o nel male. Questa è una grazia che ci è stata data ora, e non può durare per sempre. Dobbiamo decidere ora e prenderlo.

Ti amo, mio Signore Gesù, e Ti ringrazio.


Valentina Papagna

Gesù si reca a Maspha nella casa di un parente di San Giuseppe - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTA MADRE 

(Dall'inizio della vita pubblica di Gesù alla prima Pasqua) 


Gesù si reca a Maspha nella casa di un parente di San Giuseppe


Quando Gesù e i suoi discepoli lasciarono la grotta, si avviarono in direzione di Betlemme; entrarono in alcune case dall'altra parte di Efron.

 e in una locanda presero cibo e si riposarono, lavandosi i piedi. La gente era buona e curiosa. Gesù insegnava sulla penitenza, sulla venuta della salute e sulla sua sequela. Gli chiesero perché la sua santa Madre avesse fatto il viaggio da Nazareth a Betlemme, quando avrebbe potuto trascorrerlo così bene a casa. Gesù parlò loro della promessa di nascere in povertà a Betlemme, tra i pastori, come il Pastore che era, che doveva radunare le pecore; per questo motivo Egli stesso camminava ora tra i banchi dei pastori, poiché il Padre suo aveva testimoniato la sua persona. Da qui passò per il centro di Betlemme, a poche ore di cammino, accorciò il percorso della valle dei pastori, passò a ovest di Betlemme, lasciando alla sua destra la casa avita di Giuseppe. All'imbrunire raggiunse la cittadina di Maspha, a poche ore da Betlemme, che era visibile da lontano. Le strade erano infuocate da fiaccole poste in contenitori di ferro. Aveva mura e torri ed era attraversata da diverse strade. Questa città era stata a lungo un luogo di preghiera. Giuda Maccabeo aveva pregato a lungo qui prima della battaglia, presentando alla presenza di Dio gli editti ingiuriosi del nemico, sprezzanti del potere divino, ricordando a Dio le sue promesse di protezione. Qui furono anche esposte al popolo le vesti sacerdotali. In seguito alla sua preghiera, cinque angeli gli apparvero davanti alla città, promettendogli una vittoria completa sui suoi nemici. Qui Israele si riunì contro la tribù di Beniamino per punire l'oltraggio e la morte della moglie del viaggiatore. Questa malvagità è avvenuta sotto un albero. Il luogo era recintato e nessuno osava avvicinarsi. Samuele giudicava a Masfa, e qui c'era il convento degli Esseni, dove viveva Manahem, che aveva predetto il regno di Erode quando era piccolo. Un esseno di nome Charioth lo aveva edificato. Era vissuto circa cento anni prima di Cristo; era un uomo anziano del distretto di Gerico, ma si era separato di comune accordo dalla moglie e i due avevano costruito diverse comunità essene, lui per gli uomini e lei per le donne. Non lontano da Betlemme aveva costruito un altro monastero, dove morì. Era un uomo santo e alla morte di Gesù fu tra i primi a risorgere dai morti e ad apparire a Gerusalemme.

A Masfa c'erano diverse locande e la gente sapeva subito quando arrivava uno straniero. Appena Gesù arrivò alla locanda, la gente si radunò intorno a lui. Fu portato nella sinagoga, dove spiegò la legge. C'erano delle spie che cercavano di coglierlo nelle sue parole: avevano sentito che voleva portarsi nella sinagoga.

Aveva parlato in questi termini quando si era confrontato con i Magi e con i pastori di Betlemme. Gesù parlò con severità, dicendo che il tempo della guarigione era giunto, che il tempo della promessa si era compiuto, che tutti coloro che rinasceranno con il battesimo e crederanno in lui, che è stato mandato dal Padre, e osserveranno i suoi comandamenti, saranno partecipi del regno di Dio e che coloro che lo seguiranno saranno eredi di quel regno. Aggiunse che se gli ebrei non avessero creduto, la tavola e la salute sarebbero passate ai gentili, allontanandosi da loro. Non posso riprovare tutto ciò che disse loro. Aggiunse che sapeva che stavano spiando le sue parole; che andassero a Gerusalemme e dicessero lì ciò che aveva detto loro. Parlò anche di Giuda Maccabeo e di altri eventi che si svolsero qui. Volevano parlare della grandezza del tempio di Gerusalemme e della preminenza dei Giudei sugli altri popoli. Gesù disse loro che lo scopo della loro scelta, così come l'oggetto del tempio, era giunto al termine, perché Colui che il Padre celeste aveva mandato era ora venuto a stabilire, secondo i profeti, il regno e il tempio del Padre celeste.

Dopo questo insegnamento, Gesù lasciò Masfa e si ritirò verso est, a circa un'ora di cammino. Passò prima attraverso una fila di case ed entrò in una che apparteneva a un parente di Giuseppe. Un figliastro del padre di Giuseppe, attraverso una vedova, si era stabilito e sposato, e i suoi discendenti vivevano qui. Un figliastro del padre di Joseph, tramite una vedova, si era stabilito e sposato, e i suoi discendenti vivevano qui. Avevano dei figli; erano stati al battesimo di Giovanni e avevano accolto Gesù con cuore umile. Vennero altri vicini. Gesù insegnò e prese del cibo. Dopo il pasto, camminò con due uomini soli, che si chiamavano Amminadab e Manasse. Gli chiesero se conosceva le circostanze in cui si trovavano e se dovevano seguirlo immediatamente. Gesù rispose loro: "No", e disse loro di accontentarsi di essere suoi discepoli nel nascondimento. Si inginocchiarono ed Egli li benedisse. Questi uomini, anche prima della morte di Gesù, erano apparentemente suoi discepoli. Gesù passò la notte con loro.

Gesù si recò con i suoi discepoli qualche ora dopo nel luogo che era l'ultima locanda di Maria, a circa quattro ore di viaggio da Betlemme. Alcuni uomini lo incontrarono, caddero ai suoi piedi e lo invitarono ad andare nelle loro case. Lo accolsero con grande gioia. Queste persone si recavano spesso nel luogo del battesimo di Giovanni e sapevano cosa era successo al battesimo di Gesù. Gli prepararono un pasto, un bagno caldo e un luogo di riposo confortevole. Gesù insegnava qui. La donna che aveva accolto e servito Maria e Giuseppe trent'anni prima era ancora viva. Viveva da sola nella casa principale e i suoi figli le mandavano il cibo dalla porta accanto. Quando Gesù si lavò, andò dalla donna, che era cieca e da molti anni storpia e piegata. Gesù le parlò della misericordia e dell'ospitalità, delle opere imperfette, dell'amor proprio e dell'egoismo, e le disse che il suo attuale stato di miseria era una punizione per tutte le sue colpe. La donna fu profondamente addolorata e confessò le sue colpe. Gesù la guarì dalla malattia. Gesù le disse di andare nell'acqua che aveva usato per lavarla. Subito la donna riacquistò la vista e si alzò in piedi sana. Gesù le disse di non rendere pubblico il fatto. La gente gli chiese di nuovo, molto ingenuamente, chi fosse più grande, lui o Giovanni. Egli rispose: "Colui che Giovanni testimonia". Parlarono anche della forza e dello zelo di Giovanni e lodarono il volto bello e forte di Gesù. Gesù disse loro che entro quattro anni e mezzo non avrebbero trovato in Lui alcuna bellezza e non l'avrebbero riconosciuto: in tal modo gli uomini avrebbero indossato il Suo corpo. Parlò della forza e dello zelo di Giovanni come di uno che bussa alla porta di chi dorme e non si cura della venuta del Signore; come di uno che prepara la strada nel deserto perché il re possa passare, e come di un torrente che corre per portare via la spazzatura da un fiume.


Chi conosce la volontà di Dio, si impegna a seguirla, ma non si conforma ad essa, commette un peccato ancora più grande di chi fa il male senza saperlo

 


Un soffio che passa


08 gennaio 2024

Fratelli carissimi,

In reazione alla Dichiarazione di Roma sulle benedizioni, che ha riattivato il dibattito sulle coppie divorziate "risposate" e sulle "coppie" dello stesso sesso, che si trovano entrambe in una situazione cosiddetta "irregolare" nei confronti della Chiesa cattolica, noto che alcuni di voi, sotto l'influsso dell'indignazione, si permettono di giudicare – o addirittura condannare – queste persone. Vorrei ricordare loro senza mezzi termini che Cristo Gesù disse: "Non giudicate per non essere giudicati; il modo in cui giudicate, sarete giudicati; con la misura con cui misurate sarete misurati» (cfr Mt 7,1), e pregarli di non sforzarsi più di mostrare loro segni di disprezzo o di segregazione, né di chiamarli maleducati o offensivi.

D'altra parte, chiedo a tutti voi, carissimi fratelli, di rimanere estremamente fermi sulle posizioni finora difese dalla Chiesa cattolica nei confronti di qualsiasi forma di comportamento che sia in qualche modo contraria ai comandamenti e all'insegnamento del Signore Gesù, specialmente in materia di morale, senza giudicare o rifiutare le persone – e questo al fine di preservare le vostre società da un relativismo mortale sia per i corpi che per le anime.

In questo messaggio, vi parlerò di persone religiosamente sposate che commettono adulterio con un caso specifico..

Sappiate prima di tutto, fratelli carissimi, che quando queste persone non ritornano rapidamente sulla retta via della fedeltà, vivono in uno stato di peccato che le taglia fuori dalla piena comunione con la Chiesa del Signore Gesù, e si espongono ad essere giudicate ancora più severamente alla fine della loro vita terrena dei semplici pagani che fornicano senza scrupoli. Ogni uomo o donna, infatti, che ha fatto una promessa di fedeltà davanti a Dio, ma poi tradisce il suo impegno, rifiuta deliberatamente la grazia insita nel sacramento del matrimonio: è come un cane che ritorna a ciò che ha vomitato (cfr Pr 26,11); è come la scrofa che, appena lavata, sguazza di nuovo nel fango (cfr 2 Pt 2,22). Per questo, chi conosce la volontà di Dio, si impegna a seguirla, ma non si conforma ad essa, commette un peccato ancora più grande di chi fa il male senza saperlo (cfr Lc 12,47-48).

Non dimenticate, fratelli e sorelle, che la Chiesa insegna la castità nel matrimonio cristiano, castità basata sull'amore reciproco (cfr 1 Cor 13,4-8), sulla tenerezza, sul rispetto e sulla moderazione. Infatti, se nella Scrittura si dice che gli sposi diventeranno una cosa sola (cfr Gn 2,18-24), è per significare che l'uomo e la donna sono complementari sotto tutti gli aspetti, che l'uomo deve amare la propria moglie come il proprio corpo, e che la donna deve avere rispetto per il marito (cfr Ef 5, 25-33), non cercando di dominarlo o di privarlo del ruolo di padre che per natura gli spetta all'interno della casa, non più di quanto egli debba cercare di adempiere costantemente a quello di madre, che di fatto non gli appartiene.

Nel caso di adulterio consumato e ripetuto, e anche di un semplice desiderio di adulterio all'interno di una coppia cristiana, il coniuge colpevole si affretti a porre fine alla relazione e a fare una confessione inequivocabile a un sacerdote della Chiesa cattolica – e questo tutte le volte che è necessario finché dura la tentazione. Si impegni, in un atto di sincera contrizione, ad evitare ogni occasione che possa condurlo di nuovo nello stesso peccato. Il marito implori sinceramente il perdono della moglie, o la moglie quello del marito, e perdoni lo sposo fedele, come Gesù ha perdonato l'adultera (cfr Gv 8,1-11), prima di ricevere di nuovo la santa Comunione (cfr Mt 5,23-24). Perciò, mariti e mogli, non ci sia ipocrisia, né menzogna, né inganno, ma sempre il desiderio di vivere sano e santo, per onorare il sacramento del vostro matrimonio, per piacere al Signore Gesù Cristo e per essere nella sua pace.

Per raccontarvi un caso concreto, prenderò l'esempio di una donna di famiglia cattolica praticante, che scopre, pochi mesi dopo il suo matrimonio religioso, mentre è incinta, non solo che il marito la tradisce, ma anche che la tradiva già durante il periodo del loro fidanzamento, e, per coronare il tutto, che l'aveva sposata apposta per entrare in una famiglia benestante, beneficiando di una delle reti di relazioni più gelose. Infelice e scoraggiata, fu costretta a lasciare il marito calcolatore, dissimulatore e adultero.

Tuttavia, qualche anno dopo, incontra un uomo serio e premuroso di cui si innamora perdutamente e con il quale ricostruisce la sua vita. Questo coniuge è un buon marito che condivide i suoi sentimenti e l'aiuta a crescere suo figlio come cristiano. Questa famiglia allargata non manca mai alla Messa domenicale e rimane fedele alla preghiera. Tuttavia, non è nella piena comunione della Chiesa cattolica, tutt'altro!

Avrebbe potuto essere così, ma per evitare che la sua bambina fosse rattristata o rimproverata per lei in seguito, questa donna non è stata finora in grado di convincersi a chiedere una dichiarazione di nullità del matrimonio che la Chiesa potrebbe facilmente concederle e che le permetterebbe, secondo il diritto canonico, di collocare la sua nuova coppia in una situazione "regolare".

È, infatti, in tali casi che la Chiesa cattolica può, in spirito di giustizia e di misericordia, a seguito di un'indagine e di un processo canonico nella debita forma, dichiarare nullo un primo matrimonio religioso e consentire alle coppie miste di regolarizzare la loro situazione sposandosi religiosamente in spirito e verità.

Senza voler entrare in un ristretto legalismo, questa donna, pur dotata di molte qualità, commise tuttavia alcuni errori che, oggettivamente, la tagliarono fuori dalla piena comunione con la Chiesa di Cristo Gesù e, ancor più, dalla comunione eucaristica, che tuttavia riceve illegittimamente e sacrilegamente ogni domenica a Messa.

Cari fratelli, immaginate che questa donna avesse deciso di farsi passare per medico e avesse intrapreso la pratica dell'arte medica, dotata di molte conoscenze ma senza il necessario dottorato ufficiale: non vi scandaliereste e non vi rallegrereste di vederla un giorno smascherata? Perché, allora, io, Paolo, non dovrei scandalizzarmi quando vedo questa donna lasciare il suo legittimo marito, andare a vivere con un altro uomo – il che la rende, anche pochi anni dopo, un'adultera – e ricevere ancora la comunione eucaristica?

Sappiate, fratelli miei, che il suo primo errore è stato quello di aver lasciato prevalere la falsa carità verso il figlio – che è ancora solo un bambino – sulla ragionevole decisione di chiedere al competente Vescovo diocesano la dichiarazione di nullità del suo primo matrimonio, che gli avrebbe permesso, fin dall'inizio della sua nuova unione, di essere "in ordine" con ciò che il Signore Gesù chiede attraverso la sua Chiesa.

Il suo secondo errore è stato quello di non mettere in discussione la gravità del suo adulterio, perché, nonostante fosse una buona moglie e madre, ha disobbedito a un comandamento importante (cfr Mt 19,9; Mc 10,11-12; Lc 18,20), che ha portato a uno "stato di peccato" quando la nuova coppia non si è impegnata, per amore e rispetto verso il Signore Gesù Cristo, a vivere come fratelli e sorelle.

Il terzo errore, infatti, non fu di sua esclusiva responsabilità: quando chiese al parroco della sua parrocchia di ascoltarla in confessione per poterle dare l'assoluzione, egli accettò pur conoscendo perfettamente la sua situazione coniugale. Tuttavia, temendo che, se avesse rifiutato, sarebbe andata in un'altra parrocchia per trovare un sacerdote più "comprensivo", la ricevette e le concesse l'assoluzione che desiderava. Sapeva, tuttavia, che in queste circostanze l'amministrazione di questo sacramento era allo stesso tempo illecita, invalida e sacrilega, e che anche le comunioni che sarebbero seguite sarebbero state sacrileghe. Questo sacerdote ha quindi deliberatamente commesso un gravissimo peccato di disobbedienza, purtroppo molto frequente nella Chiesa di oggi – un peccato che di fatto nuoce profondamente all'unità di questa stessa Chiesa, il cui linguaggio in materia di fede e di morale deve essere universale e rimanere lo stesso, senza tempo, da una parrocchia all'altra e a tutte le latitudini.

Il suo quarto errore è che, con il pretesto delle assoluzioni – a cui sa benissimo di non avere diritto – questa donna continua a ricevere la Santa Comunione ogni domenica.

Il suo quinto errore, infine, è quello di essersi offesa, arrabbiata e persino scandalosa quando, alla fine di una Messa domenicale, una fervente parrocchiana, venuta a conoscenza della sua situazione, ha osato dirle, per puro spirito di correzione fraterna, che non doveva fare la comunione finché non avesse ottenuto la dichiarazione di nullità del suo primo matrimonio e non fosse stata sposata religiosamente con il suo attuale sposo. a meno che entrambi non vivano come fratello e sorella.

Eppure, fratelli miei, è stata questa coraggiosa parrocchiana – e non lei – che si è alienata quasi tutta la parrocchia, e che è stata persino chiamata "fondamentalista" quando aveva solo ricordato l'insegnamento ufficiale della Santa Chiesa! Infatti, coloro che indegna ricevono il Corpo del Signore Gesù Cristo, consegnato per tutti gli uomini al patibolo della Croce, e il suo Sangue versato per espiare i loro peccati e ottenere per loro la salvezza eterna, dovranno rispondere del Corpo e del Sangue del Signore nel Giorno del Giudizio (cfr 1 Cor 12,27-29)!

Comprendete, diletti fratelli, che il vostro Dio è il Signore Gesù e che siete membra del suo Corpo mistico, che è la Chiesa. La donna in questione si è volontariamente tagliata fuori dalla piena comunione con questa Chiesa avendo rapporti carnali con un uomo diverso dal suo legittimo marito. Commette quindi adulterio, poiché non c'è altra parola per descrivere questo atto. Forse voi non lo sapete, ma nel condannare questa pratica nel Vangelo, il Signore Gesù non ha inventato nulla: si è limitato a ripetere il comandamento del Levitico (cfr Lv 18,20). 22. 29), che già puniva a morte i colpevoli. Ed è stato ancora più radicale quando ha anche dichiarato che ogni uomo che guarda una donna con concupiscenza ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore (cfr Mt 5,28)!

Con questo messaggio, pertanto, vorrei ricordare a tutti i miei confratelli sacerdoti che devono assolutamente rifiutare l'assoluzione sacramentale a chiunque si trovi in "stato di peccato" e non abbia alcuna volontà di cambiare, avendo molta cura di spiegarne chiaramente le ragioni. Ho detto "a tutti i miei fratelli sacerdoti", perché se uno rifiuta in una parrocchia e un altro accetta in un'altra, ciò danneggia ancora una volta la credibilità e l'unità della Chiesa di Cristo Gesù.

Quanto a voi, carissimi fratelli, non permettetevi di emettere giudizi impietosi sulle coppie che non sono nella piena comunione della santa Chiesa. Pregate invece per loro, e spiegate loro, per quanto è possibile, che se hanno rapporti carnali, sono chiamati dalla Chiesa a fare comunioni di desiderio fino a quando il loro primo matrimonio non sia riconosciuto nullo e non sia celebrato il secondo matrimonio, a meno che, desiderando ricevere l'Eucaristia senza alcun impedimento, non abbiano il fermo proposito di vivere come fratelli e sorelle fino a quando la loro situazione non sia stata definitivamente regolarizzata.

Cristo Gesù, che è tutto Amore, apra le vostre palpebre in materia di fede e di morale, e vi conduca, nel rispetto dei Comandamenti, sulla via della Verità senza compromessi o confusioni. E io, Paolo, discepolo fedele, dal cielo, ti benedico.

+ Paolo, apostolo di Gesù Cristo

Il Dogma dell'Inferno.

 


L'antichità ci ha conservato il nome di tre tiranni, famigerati per la loro crudeltà, Massenzio, Ezzelino, Falaride. Il primo si dice che legava faccia a faccia, e corpo a corpo le sue vittime a cadaveri, e così le abbandonava fino a che la fetente putredine del morto avesse ucciso il vivo. Il secondo avea prigioni sì orribili, che i condannati chiedeano la grazia di essere scannati per non entrarvi; ma non l'ottenevano, e con funi erano giù calati in sotterranei infetti ad immergersi nella putredine. Il terzo chiudeva i miseri entro un toro di bronzo, che facea poi lentamente arroventare per arrostirli vivi. Supplizii orribili; ma non sono che un'ombra di quelli dell'Inferno, se pure! 

    I Romani punivano i parricidi con un particolare tormento; precipitavano giù nel mare il reo, cucito entro un sacco in compagnia di serpenti: debolissima imagine del supplizio rìservato nell'Infermo a rei di parricidio contro Dio! 

    Si freme leggendo nella storia il supplizio atroce dell'uccisore di Guglielmo d'Orange. Ebbe la persona tutta pesta da ferree verghe, trafitta da punte acute, esposta così agli ardori di un lento fuoco, e mentre dopo indicibili spasimi era sullo spirare, Venne con rovente metallo abbrustolato alle mani, e squartato. Questo infelice avea commesso un delitto enorme, ma contro un principe mortale; quale vorrà esser però il castigo di chi si volse contro l'immortale Re dei re? 

    Secondo alcuni storici, Zenone imperatore, empio del pari che dissoluto, perì di una tragica morte; Nella notte del 9 aprile 91, dopo un'orgia, cadde in sincope si violenta, che si credette estinto, e fu quindi al più presto sepolto nella tomba imperiale. Ivi tornato in sè, chiama indarno i servi e le guardie; nessuno risponde alle sue grida, ed egli si trova nelle tenebre, chiuso tra i morti; con d'intorno da ogni parte fredde muraglie e ferree porte: allora non serba più ritegno; abbandonasi ad ogni trasporto di rabbia e di disperazione, fino a spaccarsi contro la parete il cranio. Così fu trovato il miserabile suo cadavere. Quale orribile condizione di codesto principe sepolto vivo! E la condizione dei riprovati giù nell'Inferno? 

    L'Inferno è la fogna del mondo ed il ricettacolo di tutte le immondizie morali dell'umanità. Là si trovano ammassate la disonestà, l'intemperanza, la bestemmia, la superbia, l'ingiustizia e gli altri vizii tutti quanti, che sono come la putredine delle anime. A queste immondizie morali si accoppia una corporale infezione, più insopportabile di tutto il fetore degli spedali e dei cadaveri; onde se il corpo di un solo riprovato, afferma san Bonaventura, fosse portato sulla terra, basterebbe a renderla inabitabile, più che una stanza con entro un cadavere putresente. A Lione un uomo, entrato in una tomba cadde morto all'istante; tanto le infette esalazioni vi erano violenti, che lo soffocarono. 

Sulpizio Severo scrive di san Martino, che questi sul finir della vita fu tentato dal demonio, venuto a lui sotto forma visibile, vestito alla reale, colla corona in testa, affermando di esser il Re della gloria; il Cristo Figliuol di Dio. Ma il santo Vescovo lo riconobbe sotto quelle bugiarde apparenze di umana grandezza, e da sè lo cacciò con dispregio. Così svergognato disparve il superbo spirito, ma per vendetta lasciò la camera del Santo ripiena di tal puzzo, che non vi si potea più stare. I Padri della Compagnia di Gesù aveano, vivente sant'Ignazio, una casa presso il Santuario di Loreto, e perché operavano gran bene nelle anime, l'invidioso demonio, permettendolo Iddio, venne a disturbarli con visibili apparizioni. Tutta la casa era infestata da maligni spiriti, i quali ora spaventavano, ora maltrattavano, or anche cercavano con seducenti illusioni di risospingere quei religiosi nel mondo. Uno di quei perfidi ricacciato da un padre e costretto ad uscir dalla cella, se ne andò dicendo: Ah non ti piacciono i miei consigli; vedi dunque se ti aggradirà meglio il mio alito! A questi detti, spalancata orribilmente la bocca, mandò un soffio di aria sì fetida in volto all'altro, che questi ne rimanea per poco soffocato; e la stanza per parecchi giorni non si potè più abitare.

R. P. SCHOUPPES S.J. 

La fiamma d'oro appare sul Santo Altare durante la Santa Messa

 


Oggi, durante la Santa Messa, prima della Consacrazione, il Signore mi ha chiesto: "Credi che Io Sono Santo?"

Dissi: "Signore, so sempre che Tu sei santo. Tu sei il più santo di tutta la santità".

Poi, all'improvviso, mentre il sacerdote preparava i doni e offriva le preghiere prima dell'Elevazione, notai una bellissima fiamma dorata di Luce apparire sull'altare. Era sul Crocifisso, proprio sotto di esso: una fiamma dorata, come il fuoco, viva e in movimento.

Stupito nel vedere questa bellissima visione, pensai: "Non poteva essere la luce proveniente dalle candele sull'altare, perché non c'era nessuna candela vicino al crocifisso. Da dove veniva quella luce?"

Il Signore Gesù disse: "Vedi, Io ti sto mostrando la fiamma, che rappresenta che Io Sono veramente presente su ogni Altare durante la Santa Messa".

Era così bello. Durante la Consacrazione, nostro Signore si manifesta sull'Altare, e la fiamma è rimasta lì per molto tempo, e poi all'improvviso è scomparsa.

Dopo la Messa, mi sono avvicinato al sacerdote e gli ho detto: "Padre Tom, Gesù ti ama, sii fedele a Lui".

Disse: "Grazie, Valentina. Pregate per me".


Valentina Papagna

Decidersi a essere santi costa assai.

 


Decidersi a essere santi costa assai. Rinunce, tentazioni, lotte, persecuzioni, sacrifici di ogni genere assediano l'anima risoluta. Si può amare Dio soltanto pagando di persona. 

Madre Teresa di Calcutta

Lava ciò che è sporco, bagna ciò che è arido, guarisci ciò che è ferito! Ammorbidisci ciò che è rigido, riscalda ciò che è freddo, raddrizza ciò che è storto!

 


Vieni Spirito Santo

Vieni, Spirito Santo, e invia dall'alto del Cielo un raggio della tua luce. Vieni in noi, Padre dei poveri, vieni donatore di tutti i beni, vieni luce dei cuori! Tu sei il buonissimo consolatore, l'Ospite dolcissimo delle nostre anime, la rinfrescante dolcezza. Tu sei il riposo nel lavoro, tu sei il tepore nella canicola, tu sei la consolazione nel pianto. O benevola luce, vieni a riempire fin nell'intimo i cuori dei tuoi fedeli! Senza la divina Potenza, non vi è niente nell'uomo, niente che sia santo. Lava ciò che è sporco, bagna ciò che è arido, guarisci ciò che è ferito! Ammorbidisci ciò che è rigido, riscalda ciò che è freddo, raddrizza ciò che è storto! Dona ai tuoi fedeli che confidano in te i tuoi sette doni sacri! Dona loro il merito delle virtù, dona loro di lasciare bene questa vita, dona loro la Gioia eterna! Amen.


(Ci sarà un nuovo cielo e una nuova terra)

 


Messaggio ricevuto l'8 gennaio 2024

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore per darti un altro messaggio che viene dal Cielo alla Terra. Voglio che tu scriva tutto quello che ti dirò, perché d'ora in poi tutto può accadere. Voglio che siate informati di tutto, in modo che tutti imparino tutto qui, perché siete stati scelti da Me in modo che tutto esca da qui. Voglio che tutti siano preparati e che non facciano la bella vita, perché d'ora in poi accadranno molte cose. Molti non sono pronti per questi eventi, ma dovrete passare questo tempo a scrivere ciò che vi verrà detto dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo.

Tutto ciò che voglio è informare tutti di ciò che accadrà, se davvero hanno un buon ricordo di tutto ciò che darò, perché molti non vogliono sapere tutto ciò che verrà dato. La scelta è mia e non voglio che ne dubitiate, perché Io sono quello che sono, tutto viene da qui, da questa mia figlia prescelta, fin dalla sua nascita. Figlia mia, non tutti si aspettano questo da te, ma io ti darò i miei segni affinché sappiano che una grande luce sta per venire da qui, in modo che tutti possano vederla e corrano a scoprire cosa sta succedendo. Il tempo non è ancora giunto, ma tutto accadrà, felici coloro che credono nelle Mie Parole che sono di Vita Eterna.

Voglio insegnarvi tutto per il futuro della Mia Chiesa, per coloro che sono interessati, sarà per tutti imparare la dottrina che sarà data qui attraverso i vostri scritti, perché tutto sarà dato di nuovo, ci sarà un nuovo Cielo e una nuova Terra. Figli miei, perché questo accada dovrete essere preparati, non aspettate quel giorno, non potrete fare nulla dopo, perché molte cose finiranno, scompariranno. Non ci saranno più le cose che avete adesso, perché dovrete vivere come secoli fa. Questo accadrà perché molte cose saranno distrutte dall'uomo.

Quindi, io farò di nuovo tutte le cose, come ho iniziato con questo mondo, e verrò a far crescere tutto, perché voglio vedervi felici. Farò crescere tutto in modo che diventi fresco e che voi siate pieni di tutto. Voglio che siate preparati prima che tutto accada, vi sto dando tutto per amore.

Io sono il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.

Profezie - Rivelazioni della La beata Alexandrina Maria da Costa



Il 24 agosto 1945, la beata ebbe un’esperienza simultanea dell’inferno e della Passione di Gesù: Vivevo simultaneamente due stati d’animo: sentivo i tormenti dell’inferno e quelli della Passione. Nelle sofferenze dell’inferno sentivo il fuoco negli occhi, nella lingua, nel cervello, nelle orecchie, tutto il mio essere era incandescente; maledicevo la croce avuta nella vita perché non ne avevo tratto profitto per salvarmi. Mentre soffrivo questo, percorrevo le strade del Calvario, tanto oppressa dal dolore che non potevo pronunciare parole. Le lacrime dei miei occhi erano di sangue. Schiacciata sotto il peso della croce, curva fin quasi a terra, cadevo sfinita […].- Nel mare tempestoso della vita, nella notte tremenda di perdizione eterna, sei tu il faro, sei tu l luce dell’umanità intera. Coraggio! In te ci sono Io. La tua notte, le tue tenebre e il tuo martirio aumenteranno, perché si avvicina il tuo cielo. Non vi sarà luce capace di illuminarti, né parole che ti possano confortare davvero. Giorno per giorno sentirai sempre meno in te il mio divino amore e ti parrà privata di Me e quindi condannata all’inferno, è per soccorrere le anime…”.

Così scrive nel suo diario sotto la data del 6 settembre 1945: Mi sono perduta, mi sono perduta! La mia vita è inferno, il mio letto è inferno, la mia morte è inferno, la mia eternità è inferno. Mi sento bruciare in esso, tormentata in tutti i sensi dal demonio. Che antri spaventosi! Odori nauseanti tormentano perfino l’anima! E la perdita di Dio! Non più vedere quella Perfezione che affascina cielo e terra! E perderla per sempre! Solamente la sua Potenza , solamente la sua Giustizia sono presenti anche nell’inferno e mi annientano. E la mia rivolta contro di esse è disperata. Non ho parole che mi soddisfino per poter maledire tutto”.

domenica 28 gennaio 2024

NON VOGLIO ANDARE ALL'INFERNO, MA! DIMMI: "CHE COS'È UN PECCATO?"

 


NON VOGLIO ANDARE ALL'INFERNO, MA! DIMMI: "CHE COS'È UN PECCATO?"

NON HO MAI SENTITO PARLARE DI QUELLA COSA!

Gesù disse a Suor Faustina: QUANDO VAI A CONFESSARTI, SAPPI CHE SONO IO CHE TI ASPETTO NEL CONFESSIONALE!

"TUTTI COLORO CHE FANNO TALI COSE NON EREDITERANNO IL REGNO DI DIO; ANDRANNO TUTTI DRITTI ALL'INFERNO!

– DIETRO OGNI PECCATO (inconfessato e riparato) c'è un demone dentro di noi!

È scritto in Giacomo: "Confessate apertamente i vostri peccati e pregate gli uni per gli altri, affinché siate guariti". (Giacomo 5:16)

Ricordate che la preghiera modello che Gesù insegnò ai suoi discepoli contiene questa richiesta: "Rimetti a noi i nostri peccati, perché anche noi li rimettiamo a tutti quelli che ci devono.

(Luca 11:4) Sì, Dio ci perdonerà se ci rivolgiamo a Lui e glielo chiediamo nel nome di Gesù. — Giov. 14:13, 14.

Essendo esseri umani imperfetti, ogni giorno è probabile che agiamo sconsideratamente o facciamo un uso improprio della nostra lingua, e quindi pecchiamo gli uni contro gli altri (Romani 3:23).

QUINDI DOBBIAMO CONFESSARE QUESTI PECCATI!

–ABORTO

– Adulterio (inganno nel matrimonio o nuovo matrimonio di una persona divorziata)

– se vivete insieme (è un peccato di fornicazione)

– se uno è sposato solo con la donna sposata (civilmente) (questo è un peccato di fornicazione e non è un matrimonio per Dio. Solo il matrimonio nella Chiesa è un vero matrimonio valido per Dio!

– se si vive nell'omosessualità (Dio non ammette unioni omosessuali che sono fornicazione)
– se si è divorziati risposati (dopo essersi sposati per la prima volta con la Chiesa) (si deve vivere come fratelli e sorelle dopo la confessione)

– Se hai assunto contraccettivi (preservativi, pillole, IUD, ecc.)

Tutti i peccati della carne (masturbazione, fellatio e quelli sopra elencati) sono peccati mortali.

Qual è la conseguenza di morire con uno solo di questi peccati nell'anima? L'anima cade direttamente all'inferno – Catechismo della Chiesa Cattolica).

Poi devi anche confessare se hai praticato la cartomanzia, l'astrologia, la numerologia, se hai visto sensitivi, guaritori (perché è il diavolo che lavora con loro), guru, praticato yoga, reiki, New Age, i Rosacroce, la massoneria, se hai frequentato una Chiesa diversa dalla Chiesa Cattolica.

Devi anche confessare se hai commesso i peccati capitali perché ognuno di essi apre una porta per l'inferno: superbia, invidia, pigrizia, lussuria, avarizia, ira, gola.

– Confessa se hai commesso i peccati di gelosia, maldicenza, calunnia, critica e giudizio.

– E anche se non sei andato a Messa la domenica e se non hai fatto bene la Quaresima (digiuno a pane e acqua nel giorno dei Centri e del Venerdì Santo e astinenza dalla carne ogni venerdì in Quaresima)...

Poi se non sei andato a Messa nei giorni di precetto: Natale, Ascensione, Assunzione, Ognissanti.

"Se hai fatto uso di droghe, ...

Se poi commettete peccati di odio, di durezza di cuore, di mancanza di perdono, perché questi peccati condannano l'anima. La pace e la riconciliazione con i popoli devono essere sempre ricercate.

– Confessatevi anche se avete subito l'eutanasia o l'aborto e se non avete difeso bene la vostra fede cristiana.
Nei comandamenti di Dio, è importante osservarli e confessare se hai commesso peccati di uccisione!

– Se non ti sei preso cura dei tuoi genitori nella loro vecchiaia, se hai rubato, mentito o detto il nome di Dio o Gesù in modo sbagliato e se hai bestemmiato, magia....

Non si può entrare in paradiso dopo la morte con uno solo dei peccati che vi ho menzionato. Ecco perché c'è il purgatorio, perché nessuna anima apparirà davanti a Dio per tornare in cielo se non è pura...

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Ricordate che Don Bosco vedeva i giovani all'inferno perché si vergognavano di confessare certi peccati di impurità.

Gesù Misericordioso disse a Santa Faustina:

IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE (CONFESSIONE FACCIA A FACCIA CON UN SACERDOTE)!

Scrivete, parlate della Mia Misericordia. Dite alle anime dove devono cercare consolazione, è al tribunale della misericordia; È qui che avvengono i più grandi miracoli, che si rinnovano costantemente.

Non c'è bisogno, per ottenere questo miracolo, di fare pellegrinaggi lontani, né di esibire alcun cerimoniale, ma basta gettarsi con fede ai piedi di colui che tiene il mio posto, raccontargli la sua miseria, e il miracolo della misericordia divina si manifesterà in tutta la sua pienezza.

Anche se quest'anima si decomponesse come un cadavere, e anche se umanamente parlando non ci fosse speranza di tornare in vita, e tutto sembrasse perduto – non è così secondo Dio, il miracolo della misericordia divina riporterà in vita quest'anima in tutta la sua pienezza.

O miseri, che ora non giovi a questo miracolo della misericordia divina; Invano chiamerete, sarà già troppo tardi. (1448)

Figlia Mia, quando ti avvicini alla Santa Confessione, questa fonte della Mia Misericordia, il sangue e l'acqua che sono usciti dal Mio Cuore si riversano sulla tua anima e la nobilitano.

Ogni volta che vi confessate, immergetevi pienamente nella mia misericordia con grande fiducia, affinché io possa riversare nella vostra anima tutti i doni della mia grazia.

Quando andate a confessarvi, sappiate che sono io che vi aspetto nel confessionale, mi nascondo solo dietro il sacerdote, ma sono solo io che agisco nell'anima. Qui la miseria dell'anima incontra il Dio di misericordia.

Dite alle anime che da questa fonte di misericordia le anime attingono solo dal vaso della fiducia.

Quando la loro fiducia sarà grande, non ci saranno limiti alla mia generosità. I torrenti della Mia grazia inondano le anime umili.

I superbi sono sempre nella miseria e nella povertà, perché la Mia grazia si allontana da loro per gli umili. (1602)

IL MIO CUORE È RATTRISTATO NEL VEDERE IL MIO NEMICO DISTRUGGERE LA MIA CHIESA: "FATE IN ESSA CAMBIAMENTI INGANNEVOLI"!

 


(Messaggio del Signore Gesù consegnato a Padre Łukasz il 26 maggio 2023)


Oggi ho visto il Signore Gesù vestito con una lunga tunica bianca, con lunghi capelli e barba sul viso. Il volto del Signore Gesù era triste.

Gli occhi del Signore Gesù si riempirono di lacrime. Allora il Signore Gesù mi guardò dritto negli occhi e disse:

Mio caro figlio.

Il Mio cuore è rattristato nel vedere il nemico distruggere la Mia Chiesa: per apportare cambiamenti ingannevoli in essa.

L'attuale cammino sinodale porterà all'abolizione dei sacramenti e ad una grande deriva nella Mia Chiesa.

L'Ascensione, che era la forza della Mia Chiesa, è stata soppressa.

Le forme di pentimento (Confessione) che hanno salvato tante anime dal peccato e dalla caduta vengono ignorate.

La liturgia pre-congregazionale è stata limitata e completamente vietata in varie diocesi del mondo.

Ricevere la Santa Comunione sulla mano e alzarsi in piedi: addolora il Mio Cuore.

Il mio corpo è stato consegnato nelle mani dei rinnegati.

Molte preghiere che erano benefiche per i miei fedeli sono state respinte

I Miei sacerdoti non rivolgono più "Il Sacramento del Pentimento e della Riconciliazione" ai loro fedeli, quindi scoraggiano i Miei fedeli dall'usare il dono della misericordia.

Attraverso tutti questi cambiamenti, i Miei fedeli si stanno allontanando dalla Mia Chiesa quando vedono tutto questo, scoraggiandoli esortandoli a rilassarsi e ad allontanarsi da Me.

Oggi, Figlio Mio, Ti chiedo di SALVARE la Mia Chiesa. Desidero che diventiate la fonte e l'inizio della restaurazione della Mia Chiesa, praticando l'ascensione e il pentimento in unione con i Miei fedeli che desiderano essere fedeli a Me e alla tradizione, rifiutando tutto ciò che potrebbe distruggere il sacro.

A causa di questa missione, sarete respinti dai Pastori, ma deve essere per la maggior gloria del cielo e per la salvezza delle anime.

Benedirò coloro per i quali pregherete e la grazia della guarigione giungerà a coloro su cui imporrete le mani.

GESÙ!

Chiediamo a Gesù la santa pace divina, che ci unisce al Signore e che fa scendere nell’anima un’atmosfera celeste.

 


Cuore di Gesù, infinitamente maestoso!

     Chiediamo a Gesù la santa pace divina, che ci unisce al Signore e che fa scendere nell’anima un’atmosfera celeste. Ricordiamo allo stesso tempo che la pace è promessa alle anime umili. Una persona umile non ha tutte quelle lotte, preoccupazioni, ansie, che agitano un’anima superba. Chi è umile riposa in Dio, al quale si affida con piena fiducia. Sa che da solo nulla riesce a fare, nulla può, perché è una nullità, dunque tutto attende dalla fonte di ogni bene, dal suo Dio, e in tutto si fida di lui. Là dove c’è un’umile sottomissione della propria nullità al Signore Altissimo, lì il cuore non deve né allarmarsi, né temere. Dio è il mio Signore, il Signore più buono di tutti, colui che ama più di tutti. Nella sua mano la mia vita, i miei lavori, le mie iniziative e la morte stessa. E’ lui a guidare tutto, a governare ogni cosa, e io, piccolissima serva, non desidero null’altro se non che il Signore abbia in me uno strumento duttile per compiere la sua volontà. Voglio essere una pallina nella mano di Gesù. Giochi con me come gli piace. Nulla mi può angustiare se so di essere nella sua mano. Voglio respingere via da me tutte le ansie, le preoccupazioni, tutti gli affanni, che cercano di insinuarsi nel mio cuore. Voglio ascoltare la voce del buon Signore e stringendomi con fiducia a lui, dirò: In te la mia fiducia, la mia pace; quando ti ascolto il mio cuore non teme, non ha paura. In te ho sperato, non sarò confusa in eterno.

Madre Orsola Ledochowska


La caduta dell'America è il programma di Satana.

 


Un messaggio del Signore dato all'amata Shelley Anna


Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore, Elohim, dice,

La caduta dell'America è il programma di Satana.

I disordini civili sono l'inizio dei dolori, mentre molte nazioni cominciano a crollare.

Le guerre e le voci di guerra si intensificano.

Non temere, Mia Sposa, preparati per la tua partenza!

Così dice il Signore.