martedì 15 ottobre 2019

PARADISO



Quanto è difficile salire la scala del Paradiso. 

Mia amata figlia prediletta, non illuderti. L‟Ingannatore ti ha allontanato da Me negli ultimi giorni. Hai attribuito questo al fatto che tu eri occupata, ma questo non è del tutto vero. E‟ così astuto che egli ha deliberatamente interrotto ogni singolo minuto del tuo tempo. Durante questo periodo eri consapevole che non Mi stavi dedicando tempo, non è così? Ti sentivi distratta, perduta, e poi ti sei resa conto che eri vuota dentro senza di Me. Sono stato vicino a te tutto il tempo, nonostante ciò ti ho permesso di sentirti abbandonata da Me. Per ora hai sperimentato la disperazione sentita dalle anime che Io respingo a causa del peccato. Tutto questo è importante per il tuo sviluppo spirituale. Anche se può sembrare inutile che Io permetta questo, ciò che richiedo e pretendo da te fa parte della tua formazione verso la santità. Tu, Mia preziosa figlia, continuerai a sentire di tanto in tanto una forma di abbandono, come anche molte anime che sono sullo stesso percorso. 

La scala verso la perfezione spirituale è molto lunga. Le anime richiedono uno, due e più passi indietro per ogni singolo passo che fanno verso di Me. Chiedo a te, figlia Mia, di dire a tutti i Miei seguaci di prepararsi con cura per questa scalinata, il che è essenziale prima che il gradino più alto sia raggiunto. Nel Mio messaggio del 24 novembre 2010, quando per la prima volta ti ho parlato di questa scala, ho spiegato come alcune persone salgono questi passi troppo in fretta. Ma voi sapete che questo è un errore. Siate consapevoli del fatto che sono Io che vi guido lungo gli scalini per tutto il tempo. 

Figli Miei, è necessario salire ogni passo della scala spirituale prima di raggiungere i gradini più alti della porta del Paradiso. Siate pazienti. Non siate delusi quando cadete. 
Semplicemente rialzatevi nuovamente e iniziate a salire tutta la scalinata. 

Bambini, vi terrò per mano e vi porterò in cima, se Me lo permetterete. 

Il vostro amato Salvatore, 

Gesù Cristo. 

3 Settembre 2011


IL CURATO D'ARS SAN GIOVANNI MARIA BATTISTA VIANNEY



I primi anni (1786-1793).  

E Giovanni Maria, che era un'anima privilegiata, guidata dalla grazia già prima che si destasse in lui il più incerto barlume di ragione, faceva i suoi primi passi fuori della via comune. Senza mettere questa base, quasi a punto di partenza, non avremo forse mai la giusta spiegazione del fatto seguente.  
Una sera, - quando Giovanni Maria non aveva che quattro anni - senza dire nulla scomparve improvvisamente di casa. Sua madre, la prima ad accorgersene, lo chiamò invano, cercandolo, con ansietà sempre crescente, nel cortile, dietro i mucchi di legna o di paglia; ma non lo trovò, sebbene il bambino fosse solito rispondere al primo appello. 
Con maggiore ansietà la madre si diresse verso la stalla, ove pensava di trovarlo nascosto ... Ma d'un tratto si fermò spaventata, ricordando il pozzo profondo ed oscuro, ove si abbeverano gli animali. Ma che scopre? In un cantuccio oscuro, inginocchiato tra due animali, che pacificamente ruminano, sta l'innocente fanciullo, che prega con le mani giunte, appoggiate alla piccola statua. Maria Vianney prende il figlio tra le braccia e se lo stringe al cuore.  
«Bambino mio, eri là! ... - chiede ella, mal frenando uno scoppio di pianto - perché ti nascondi quando vuoi pregare? Sai bene che noi le preghiere le diciamo insieme ...».  
Il bambino non vede altro che il dispiacere causato alla mamma: «Perdonami, non lo sapevo, ... non lo farò più ...!» - risponde con un gemito, lasciandosi cadere tra le braccia della mamma 23  
Ma mentre in quel piccolo villaggio, solitario e sconosciuto, si avevano queste scene, piene di intimità famigliare, nella Francia succedevano altri fatti ben diversi e formidabili. Il popolo delle campagne, a cui la verità intera si sapeva artificiosamente nascondere, non sembrò molto preoccupato né  dal saccheggio di San Lazzaro, e dalla presa della Bastiglia (13 e 14 luglio 1789), né dalle leggi spogliatrici dei beni del clero (2 novembre), né dall'altra legge che sopprimeva i voti dei religiosi ed i monasteri (13 febbraio 1790); e fu quasi indifferente fino al giorno in cui la Costituzione civile del Clero, frutto della Rivoluzione, minacciò i suoi preti ed i suoi altari (26 novembre 1790).  

La madre Vianney, «donna di distintissima pietà»24, quando i doveri di famiglia glielo consentivano, partecipava ogni mattina alla Santa Messa, accompagnata dalla figlia maggiore Caterina. Ben presto però la sua compagnia migliore sarà questo bambino di quattro anni, d'una pietà così precoce, che già sentiva il bisogno di Dio. Quando la campana della vicina chiesa chiamava alla Messa, Giovanni Maria supplicava la madre a prenderlo seco, ed essa non tardò a cedere alle sue istanze. Inginocchiata nel banco di famiglia, spiegava poi al figlio le diverse cerimonie del sacerdote e lo sapeva fare con tanta efficacia che il bambino cominciò a gustarle. I suoi sguardi passavano dal celebrante, che trovava sì bello sotto le sue vesti a disegni, al chierichetto che lo rapiva colla sua cotta bianca sulla veste rossa, ed avrebbe voluto anch'egli servire la Messa, ma le sue braccia erano troppo deboli per portare il grosso Messale. Ogni tanto girava lo sguardo ad osservare sua madre, e, per imparare a pregare, gli bastava vederla raccolta e quasi trasfigurata da una fiamma interiore.  
Più tardi, quando qualcuno si feliciterà con lui per avere avuto così presto il gusto della preghiera e dell'altare, egli potrà rispondere con le lagrime della più viva commozione: «Dopo che a Dio, lo devo a mia madre, tanto ella era saggia.! La virtù passa facilmente dal cuore della madre nel cuore dei figli ... Un figlio, che ha avuto la fortuna di avere una buona, madre, non dovrebbe mai guardarla, né pensare a lei, senza commuoversi fino al pianto!»25.  


Una Preghiera di riparazione per il ‘delitto’ di Aborto



O Dio, nostro Padre, che nel tuo infinito amore per noi, vuoi che tutti gli uomini siano salvi, con la fede e l’amore della Chiesa, che porta nel suo cuore di Madre il “Desiderio del Battesimo” per tutti i bambini del mondo, desidero esprimere questa sua carità, battezzando nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo tutti i bambini che oggi saranno uccisi nel grembo delle loro madri con l’aborto.

Con questo atto di fede e di carità intendo con tutta la Chiesa:
1 – Offrire, per le mani immacolate di Maria SS.ma, con il Sangue di Gesù, quello di tutti i bambini uccisi con l’aborto, implorando, per il sacrificio delle loro vite, pietà e misericordia per l’umanità.
2 – Riparare il grave delitto dell’aborto che, mentre sopprime la vita del concepito, lo priva della grazia del battesimo.
3- Pregare per la conversione di tutti gli operatori dell’ arto, orribile delitto e collaboratori che sottoscrive Condanne dell’uomo, della donna, del medico, dello Stato”.
4 – Pregare per la conversione di quanti, con i potenti mezzi della comunicazione sociale, sostengono, giustificano e difendono questo gravissimo peccato, disconoscendo il Magistero della Chiesa e di Cristo.
5 – E infine, per invocare misericordia su quanti, ingannati e sedotti da questi mezzi potenti, si allontanano dall’amore di Dio Padre.
Credo – Padre nostro – Ave, o Maria – Gloria al Padre
Mio Dio
credo, adoro, spero e ti amo;
ti domando perdono
per tutti quelli
che non credono,
non adorano, non sperano
e non ti amano.

VIOLENZA E INCESTO




Handbook sull’aborto


Immaginate la povera ragazza indifesa, magari vostra figlia, assalita da uno sconosciuto, terrorizzata, in lacrime, emozionalmente sconvolta. Qualche settimana più tardi i suoi peggiori timori trovano conferma: incinta.
Chi sarebbe tanto crudele e duro di cuore da negarle l'aborto? Perché questa ragazza innocente dovrebbe esser costretta a subire la dura prova della gravidanza e del parto? È facile parlare finché si tratta di una situazione ipotetica; ma se si trattasse di vostra figlia?
Questa situazione, carica di patos emozionale e di commiserazione, è stata sufficiente a convincere qualche legislatore ad elaborare delle leggi che consentono l'aborto in caso di violenza o incesto. Si può dire qualcosa di più in proposito?

È molto frequente la gravidanza dopo la violenza?

No. È estremamente rara.

È possibile dimostrarlo?

Uno studio scientifico condotto su 3.500 casi di violenza curati negli ospedali della zona Minneapolis-St. Paul, non ha rivelato nemmeno una gravidanza. Lo studio ha coperto un periodo di dieci anni.

ZERO PREGNANCIES IN 3.500 RAPES The Educator, Vol. II, 4 settembre 1970 

Un altro studio relativo a 1.000 vittime di violenza, curate da medici, non ha rivelato alcun caso di gravidanza.

L. KUCHERA, POSTCOITAL CONTRACEPTION WITH DlETHYSTILBESTEROL. JAMA, 25 ottobre 1971

Esistono statistiche che dimostrino che la gravidanza per violenza è rara?

ochi sono gli studi statistici di un certo valore effettuati in America. In Cecoslovacchia, tuttavia, su 86.000 aborti consecutivi, solo 22 sono stati eseguiti per casi di violenza. In occasione di un incontro di ginecologi presso un importante ospedale del Midwest, un sondaggio effettuato fra i medici presenti (che avevano assistito alla nascita di oltre 19.000 bambini) ha rivelato che non era stato registrato un solo caso di parto in seguito a violenza carnale.

Qual è l’esperienza inglese a questo riguardo?


Nel 1938 una quattordicenne, che era stata violentata e si trovava in grave stato di shock, fu portata al dr. Aleck Bourne, il quale praticò l'aborto ed andò quindi a costituirsi alla polizia. Processato, fu assolto in quanto aveva agito per salvaguardare l'equilibrio mentale della ragazza. E su questa sentenza che la legge inglese si è basata fino alla legalizzazione dell'aborto nel 1967. Per molti anni si è avuta un'interpretazione molto prudente in modo da salvare i medici che agivano secondo il proprio giudizio nei "casi difficili". Negli ultimi tempi, però, la porta all'aborto libero è stata aperta.
È significativo il fatto che lo stesso Aleck Bourne, "sgomento" dal modo in cui l'esito del suo processo aveva aperto la strada all' aborto libero ed a tutti i relativi abusi, sia uno dei fondatori della "Society for the Protection of Unborn Children" (Società per la protezione dei bambini non ancora nati) costituita nel 1967.

Che cosa significa "difficoltà di provare che c'è stata violenza"?

Questo è proprio il nocciolo del problema. Immaginiamo che una giovane donna venga violentata e che, per paura o per ignoranza, non denunci l'accusato e tenga segreti i propri timori. Salta una mestruazione, ma continua a sperare che non sia ciò che teme. Passa un altro mese e poi un altro ancora, e finalmente - in lacrime - racconta tutto alla mamma, al medico o a qualche altro confidente. A questo punto è impossibile provare la violenza. L'unica prova di una violenza si ha infatti se si dispone di un testimone sicuro, in grado di avvalorare la denuncia, oppure se si chiede aiuto immediatamente dopo l'incidente.

Ma pensate a quella povera ragazza!

È vero. Infatti essa ha subito una violenza contro la sua volontà. Ma come ognuno di noi sa, vi sono diversi gradi di resistenza o di consenso da parte di una donna all'atto del rapporto sessuale. È facile per una donna, respinta dal suo innamorato, accusare l'uomo di violenza. Per una forma di giustizia è indispensabile esigere delle prove.

E per quanto riguarda l’incesto?

Si ha incesto in caso di rapporti sessuali fra padre e figlia, fra zio e nipote, etc. Anche in questo caso si ha la dinamica appena ricordata. Ammetterà lo zio d'aver avuto rapporti con la propria nipote? Mai. La parola di lei varrà in questo caso quanto quella di lui. La corte potrebbe anche crederle, ma non sarà mai in grado di adottare alcun provvedimento. L'incesto viene raramente denunciato e quando ne deriva una gravidanza, generalmente non viene mai indicata come conseguenza d'incesto.

E allora che valore hanno le leggi sulla violenza e sull'incesto?  

Preferiremmo chiamarle non-leggi, perché sono del tutto inoperanti. Riteniamo che la violenza e l'incesto siano poco più che semplici schermi fumogeni di carattere emotivo dietro ai quali si tende ad aprire la via all'aborto permissivo per altre ragioni.

Tuttavia, anche se rari, vi sono casi di donne violentate che sono rimaste incinte. Dovrebbero forse esser costrette a tenere un bambino non voluto?

Gli esperti di cose giuridiche sostengono che modificare una legge per pochi casi equivarrebbe ad aprire il vaso di Pandora.
I legislatori più responsabili hanno sempre sostenuto che "i casi difficili portano a cattive leggi". Ciò significa che le leggi devono rappresentare norme di carattere generale. I giudici hanno sempre concesso certe deroghe alla legge o alle pene, tenendo conto della difficoltà o della drammaticità dei singoli casi. Il caso Bourne è un buon esempio, che è rimasto tale fino a quando qualche giudice o qualche paese (ad esempio la Giamaica) non ne hanno estesa l'interpretazione fino a consentire la liberalizzazione dell'aborto.
Per quanto ci risulta, nessun medico è mai stato perseguitato in epoca recente negli Stati Uniti ed in Canada per aver praticato l'aborto in casi analoghi, nonostante il divieto della legge.

Ma è vero che molti non sono favorevoli all'aborto nemmeno in caso di violenza?

Certamente. Molti altri, invece, vorrebbero che la donna distruggesse il bambino che cresce in lei. Però, prima di prendere una simile decisione, va tenuto presente che si è già avuto un trauma. La donna è stata violentata: questo trauma le rimarrà per tutta la vita. Inoltre, anche se essa non ha denunciato il fatto, chiedendo aiuto, ma lo ha tenuto segreto, per settimane o per mesi non ha pensato ad altro. Ora ha finalmente chiesto aiuto, ha diviso con altri il suo turbamento ed è in grado di ricevere soccorso.
Il problema che la madre si deve porre è se ora sia meglio o no uccidere il bambino che si sviluppa nel suo grembo. È l'aborto a questo punto la soluzione migliore, oppure potrebbe arrecarle ulteriore danno? il fatto è ormai accaduto ed il danno esiste. Essa è abbastanza adulta per sapere ed avere un'opinione in merito al fatto se porta in sé un "bambino" o un "grumo di protoplasma".

Potrà vivere in pace con se stessa ricordando d’aver ucciso il suo bambino? Oppure non si sentirà più matura e più tranquilla potendo ricordare che, pur essendo rimasta incinta contro la sua volontà, ha risolto il suo problema non comportandosi da egoista, bensì dando se stessa ed il suo amore ad un bimbo nnocente che non aveva chiesto di esser concepito, facendolo nascere e, se la giudica come la soluzione migliore per il bambino, dandolo eventualmente in adozione?
Confrontate questa posizione con quella della donna, che, guardando indietro, può dire soltanto "ho ucciso il mio bambino".
Anche soltanto dal punto di vista della madre la scelta esige le più serie valutazioni; nessuna risposta è facile.

Ma non sarebbe più sicuro, dal punto di vista fisico, far abortire una ragazzina piuttosto che lasciarla partorire?

Il danno fisico ed emozionale provocato dall'aborto è maggiore in una ragazza giovane. «Le candidate all'aborto adolescenti sono diverse dalle loro controparti sessualmente più mature e queste dzfferenze rontribuiscono ad una più elevata morbidità ».

C. Cowell, University of Toronto, Ortho Panel 14

Il prof. J. K. Russel afferma che le ragazze in età scolare sono esposte a rischi maggiori in caso di aborto perché il loro collo dell'utero è piccolo e particolarmente soggetto ai danni provocati dalla dilatazione artificiale.
«Negli ultimi dieci anni abbiamo raccolto un numero di prove sempre più consistente dei maggiori rischi che corrono queste giovani madri ».  

Russell, G. P. (England) 1-10-1974

Ma tutti hanno da perdere in una gravidanza dovuta a violenza!

Non è vero. Una volta, dopo aver risposto ad una domanda sulla violenza nel corso di un programma radiofonico, uno degli autori di questo libro è stato chiamato al telefono. Dall'altro capo del filo una voce di donna ha detto: "Lei sta parlando di me. Io sono il frutto di un atto di violenza. Un energumeno penetrò nella stanza dei miei genitori e, dopo aver legato mio padre, davanti a lui che guardava violentò mia madre. lo fui concepita quella notte. Nonostante tutti consigliassero l'aborto ed i medici e l'ospedale locale fossero disposti a praticarlo, mio padre disse: 'Anche se non mia, è pur sempre una creatura e non consentirò che venga uccisa'.

Non so quante volte, protetta dalle braccia amorose di mio marito, ho ringraziato Dio per avermi dato un meraviglioso padre cristiano».

***

Infine: non è una logica contorta quella che porta ad uccidere un innocente non nato per il crimine di suo padre?  


Dr. Jack C. Willke e Barbara Willke

MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO A LUZ DE MARIA 12 OTTOBRE 2019



Amato Popolo di Dio:

L’umanità è come un destriero che sta correndo nella direzione in cui viene obbligato ad andare. Il governo unico mondiale sta esercitando in segreto il suo potere sugli uomini, facendo circolare subdole istruzioni tramite istituzioni ed organismi che vennero creati per un buon fine, ma la mente umana vuole esercitare il potere su tutto quello che può ed è quello che si sta facendo in questo periodo dell’umanità.

Gli uomini si stanno ribellando contro Dio: questo è un atto che va contro ciò che rappresenta IL POTERE CHE È AL DI SOPRA DI OGNI POTERE (Cfr. Sal 2,2; Num 14,9; 1 Sam 12,15).

Gli uomini si stanno scagliando e stanno protestando contro quella che sanno essere L’ONNIPOTENZA DI DIO, si ribellano per non rinunciare a sentirsi padroni della loro vita, mentre in realtà le cose non stanno così.

Gli uomini sono padroni del loro destino, ma il CREATORE DELLA VITA È DIO.  (Cfr. Ne 9,8; Gv. 1,3-4).
            
Gli uomini si stanno servendo della volontà umana contro Colui che Ha dato loro la vita, per dimostrare che nessuno esercita il potere su di loro. Si stanno scagliando contro quello che rappresenta il Creatore della vita ed in questo modo stanno firmando il loro destino verso l’infelicità, verso le disgrazie, verso l’amarezza, verso la sofferenza, senza rendersi conto che dietro a tutto questo c’è il grande piano del demonio per allontanarvi da Dio e per fare in modo che non riusciate a raggiungere la Vita Eterna.

La volontà umana sta morendo per mano della massoneria, che tiene prigioniero l’uomo mediante presunte novità che vengono accolte dall’essere umano come uno strumento di ribellione.

UN SOLO ATTO DELL’UOMO CONTRO LA DIVINA VOLONTÀ È SUFFICIENTE A FARGLI PERDERE I BENI ETERNI, SE NON CI SI PENTE DI CUORE E NON CI SI DISPONE A CORREGGERE IL MALE COMMESSO.

BASTA UN SOLO ATTO!

QUANTI DEI MALI CHE AVETE CONFESSATO SIETE RIUSCITI A RIPARARE…? LI AVETE RIPARATI?

L’uomo dovrebbe vivere felice, invece ha rifiutato la felicità che DIO GLI HA OFFERTO, AVVIANDOSI VERSO IL PATIMENTO UNIVERSALE.

Popolo del Nostro RE e Signore Gesù Cristo: all’uomo non basta vedere la reazione della natura che si scaglia contro gli atti terribili che gli esseri umani stanno compiendo contro il LORO RE E SIGNORE, ma continua a far crescere la malvagità.

La natura non vuole essere adorata, la natura vuole che l’uomo sia in sintonia con la Volontà Divina, che l’uomo non offenda più Dio e che non si consegni al demonio.

Per questo la natura non trova più affinità con l’umanità, in quanto la natura compie la funzione per la quale venne creata da Dio, mentre l’uomo non riconosce Dio come IL RE DEI CIELI E DELLA TERRA, AL QUALE DEVE DARE L’ONORE, IL POTERE E LA GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI. AMEN. (Cfr. Gal 1,5).

DOVETE CAPIRE CHE NON POTETE RETROCEDERE NEL DANNO CHE AVETE CAUSATO ALLA TERRA CHE VI CULLA…

PERÒ POTETE SALVARE L’ANIMA SE CORREGGERETE IL VOSTRO CAMMINO E VI DECIDERETE A PROGREDIRE SPIRITUALMENTE, DEDICANDOVI AD UN MAGGIORE RICONOSCIMENTO DI DIO QUALE L’ALFA E L’OMEGA (Cfr. Apoc 22,13), QUALE CREATORE E SIGNORE DI QUANTO ESISTE…

E COME SI INCAMMINA L’UOMO VERSO QUESTO RICONOSCIMENTO?  OBBEDENDO ALLA VOLONTÀ DEL SUO SIGNORE E RE, COMPIENDO LA SUA VOLONTÀ.

Popolo di Dio, la creazione non vuole essere adorata (Cfr. Lc 4,8), vuole essere rispettata, per servire l’uomo in quello che gli necessita. La creazione avrebbe voluto che gli uomini non la distruggessero, che non si approfittassero di lei e che non la portassero quasi a sparire, al punto che il clima, gli alimenti e quello che vi era stato consegnato per il vostro bene, si stanno deteriorando.

La creazione obbedisce a Dio e non all’uomo. La natura obbedisce a Dio e rende OMAGGIO A DIO, NON VUOLE CHE L’UOMO LA ADORI, MA CHE LA RISPETTI.

Popolo di Dio, dovete conoscere LA PAROLA DELLA SACRA SCRITTURA, ed avanzare in questa conoscenza che vi porterà ad ADORARE LA TRINITÀ SACROSANTA, A RISPETTARE I COMANDAMENTI E A METTERLI IN PRATICA NELLA VITA.

L’umanità decaduta, si sta rivoltando contro la SOVRANITÀ DELLA TRINITÀ SACROSANTA mentre il Cielo, la terra, la natura, il sole, le stelle e quanto esiste, continuano a compiere la Volontà Divina, rispettando l’Ordine del creato. Pertanto l’uomo deve continuare ad ADORARE LA TRINITÀ SACROSANTA, per poter conservare il rispetto della creazione nei confronti del DIO UNO E TRINO.

La volontà mal impiegata dell’uomo provoca disordine in quello che gli sta attorno e provoca reazioni contro l’uomo, che lo fanno reagire in modo sbagliato contro l’uomo stesso, autodistruggendosi e questa non è la Volontà Divina.  

L’UMANITÀ STA ATTIRANDO SU DI SÉ IL MALE CHE EMANA, PER QUESTO LA CREAZIONE REAGISCE CONTRO L’UOMO, CONTRO UNA CREATURA CHE LE HA FATTO DEL MALE, MA CHE SOPRATTUTTO CAUSA IL MALE A SÉ STESSA.

LA CATTIVA CONDOTTA DELL’UOMO È IL SEGNO DELL’AVANZARE DEL COMPIMENTO DELLE PROFEZIE RIVELATE.

L’uomo è carente d’amore, d’umiltà, di speranza, di carità, di Fede nella Parola di Dio e, a causa del predominio dell’IO UMANO, sta andando avanti perso nel deserto del suo ego, senza trovare sé stesso e senza trovare Dio.

Pregate figli di Dio, pregate per tutta l’umanità, perché solo e soltanto trovando in voi stessi l’obbedienza, riuscirete a trovare la vera felicità, nella Comunione dei Santi.

Pregate figli di Dio, pregate per il Messico. Tremerà fortemente.
Questo popolo patirà il fetore che il peccato di una gioventù scervellata
sta diffondendo su questa terra.

Pregate figli di Dio, pregate per gli Stati Uniti. Le decisioni del loro Presidente e di coloro che hanno in mano il potere decisionale, non tengono conto della sofferenza di questa nazione.

Pregate figli di Dio, pregate per la Spagna. La sua terra tremerà.

Pregate figli di Dio, pregate. È necessario essere persone spirituali per poter resistere a quanto sta per arrivare.

Popolo di Dio, siate consapevoli che sarete esaminati dalla vostra stessa coscienza e non siete preparati (Cfr. Gal 6,4).

Il demonio fa ammalare le menti ed i cuori per fare in modo che non vi troviate debitamente preparati.

L’uomo senza il dio denaro perderà il controllo, si scaglierà contro i propri fratelli, i saccheggi stanno per diventare imminenti, preparatevi per questo.

Voi crescete nell’Amore per Dio e per il prossimo, per non perdere la testa in questi frangenti.

Non restate in attesa rimanendo nel panico, continuate a vivere per correggere quello che vi indurisce il cuore e che vi impedisce quella definitiva disposizione che vi permetta di addentrarvi in quello che, per l’uomo attuale, è il mistero dell’Amore della Trinità Sacrosanta.

Ricorrete alla nostra Regina, Lei è la Maestra degli Apostoli degli Ultimi Tempi.

Preparatevi, soprattutto spiritualmente.
Non temete, accogliete con Fede quello che vi trasmetto per AMORE DIVINO.

CHI È COME DIO?

San Michele Arcangelo

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


COMMENTO DI LUZ DE MARIA

Fratelli:

Il nostro amato San Michele è esplicito nelle Sue Parole e ci sollecita a non adorare falsi dei, perché in questo modo perderemmo l’anima.

La Chiesa di Cristo è quella che deve continuare a sperare e ad avere fiducia nel Ritorno di Cristo.

San Michele, come già ci ha detto, mi ha comunicato che l’umanità non avrà la pace che in questo momento sta fingendo di avere e che le prime gocce del Calice che Dio Padre tiene in mano e che finora sono state fermate dall’intercessione della Madonna, stanno cominciando a riversarsi poco a poco sugli uomini.

È urgente, come mai prima d’ora, che l’umanità si ravveda e che torni a Dio.

Nostro Signore Gesù Cristo, sta soffrendo nel vedere i cambiamenti in atto in quelle persone che si fanno trascinare dall’instabilità che si sta generalizzando in ogni ambito della società. È questa la ragione che porterà tutta l’umanità a soffrire grandi flagelli, unita al fatto che l’uomo non ubbidisce più a Dio, ma accoglie parole ambigue che provengono dai capi di nazioni e di grandi istituzioni, che stanno mascherando le loro opere e le loro azioni.

La nostra Fede non deve venire meno, invece questi eventi ci animino a vivere in unione con la TRINITÀ SACROSANTA, che ascolta i Suoi figli.

Rimaniamo nell’Amore della nostra Regina e Madre, chiedendo la Sua Intercessione.

Amen.

lunedì 14 ottobre 2019

La mia Santa mano cadrà su chi fa il male.



Maria Madre di Dio

La tristezza adombra tutta la vostra esistenza, perché vi siete allontanati da Dio Padre, il vostro Creatore, e cadete nell’ oscurità, vi sentite persi, vale a dire  vi manca l’unità con Dio Padre, non vedete la Sua luce divina e l'armonia, l'armonia che Dio Padre ha preparato per voi, è andata persa, perché avete rivolto il vostro interesse al diavolo e ai suoi intrighi, senza nemmeno rendervene realmente conto.



"In verità vi dico:
Coloro che non si convertono, andranno  perduti.

Coloro che non ascoltano la Santa Parola di  Mia Madre, andranno ach’essi perduti.

Chi ricerca i  piaceri terreni e  non prepara la sua anima, cadrà vittima del diavolo.

Quelli che non incontrano i loro fratelli nell’ amore, Io non li posso portare con Me.

Il vostro Gesù che vi ama.



Tanta  gelosia, invidia e odio  regnano oggi nel vostro mondo e dovete sapere che tutto questo presto finirà.

La  MIA Santa mano cadrà su chi fa il male e riceveranno  la giusta punizione, se ora non si convertono.

Il  Mio castigo li colpirà, ma comunque concederò  loro il tempo per aprire il loro cuore a Me e al Mio Santo Figlio.

Se però  lo rifiutano, allora  la Mia mano li colpirà, e saranno spazzati via dalla terra, giù nelle tenebre eterne, dove la brace  e lo  zolfo saranno i loro compagni. Soffriranno tormenti tremendi e lì ci sarà sempre uno peggiore  di loro. Così, anche la  malvagità peggiore non servirà loro assolutamente a nulla. Non  resterà loro altro che  la via per la dannazione eterna senza possibilità di salvezza.

Solleverò in alto invece i  Miei fedeli servitori e seguaci.

L'altra Mia mano li libererà dalla sofferenza e angoscia, e regalerò loro una vita nella  gioia.

Io non permetterò che accada loro alcun male, e su chiunque osi avvicinarsi a loro con cattive intenzioni, si abbatterà il  Mio castigo.

Ogni volta che vi  chiamiamo, obbedite, perché allora la vostra  preghiera è più necessaria che mai!

Avete a portata di mano la più grande di tutte le armi.

E ' la vostra preghiera che con potere e forza  vince il male.

Richiamate il male all’ordine e salvate  milioni di anime. I Miei ringraziamenti a voi, l'esercito rimanente  di Mio Figlio,  ve ne sarò grato per sempre, con il Mio amore, la Mia gioia, la Mia divina presenza in mezzo a voi; le  Mie Magnificenze  saranno le vostre, allora quando il male sarà  battuto e sconfitto e Gesù  vi porterà  con sé  nel bellissimo Nuovo Mondo che supererà tutte le vostre aspettative.

Io vi amo profondamente  e con il Divino Amore del Mio Sacro Cuore.

Vostro Padre che è nei Cieli.
Creatore di tutti i figli di Dio.

Amen.

PROVVIDENZA DIVINA



Confessione… morte… trasformazione

Erano trascorsi dieci giorni dalla morte della mia amata mamma, quando una mattina, al termine delle mie preghiere mattutine,  stando  nella  mia  camera,  il  Signore  mi  chiese  di  rimanere  in  quel  luogo,  per  qualche  istante. 
Improvvisamente, come se si trattasse di un film, è apparsa davanti ai miei occhi la scena della morte della mia mamma. Ma prima devo fare un passo indietro nel racconto, e ripetere alcune cose che ho già raccontato, per fare capire meglio tutto ciò che era successo in quel giorno, e che il Signore mi ha permesso di vedere in modo completo, dopo poco tempo, nella visione che io adesso vi descrivo. Ritorno, dunque, al giorno in cui la mamma era in agonia, così come ho potuto vedere in questa visione…… Si trovava nel suo letto, l'avevamo appena voltata sul fianco destro ed io la stavo ripulendo dal sangue, che perdeva dal naso. Lei guardava sopra di me, verso la finestra; mi prese la mano e mi disse: “Voglio stare con te”. “Hai paura, mammina?” - le domandai un po' preoccupata. “No, non ho paura, ma voglio stare con te!”. In quel momento, vidi alcune persone che si avvicinavano, provenendo dalle nostre spalle, alla destra di mia mamma. Riconobbi San Giuseppe, Sant'Antonio da Padova, Santa Rosa da Lima, San Domenico di Guzman e San Silvestro, che si collocavano dietro la testata del letto di mia madre, a fianco di “Leopoldo”, questo è il nome dell'Angelo Custode della mia mamma, un giovanetto molto bello, che era inginocchiato, apparentemente in preghiera, mentre con le sue mani accarezzava la testa di mia mamma.

C'erano delle altre donne ed uomini, giovani e vecchi, circa una quarantina di persone, tutte in preghiera. Un giovane, vestito con una tunica bianca, aveva un piccolo vassoio dorato tra le mani. Di tanto in tanto, vi introduceva una mano e ne traeva del fumo, lanciandolo verso l'alto, come se fosse incenso. Facendo questo, sembrava che volesse impedire ad alcune ombre scure di avvicinarsi, ombre che si vedevano distanti dalla stanza da letto e timorose di avvicinarsi. Il giovane muoveva le labbra, come se stesse dicendo qualcosa, quindi cambiava di mano il piccolo vassoio e ripeteva quanto già fatto, con l'altra mano, gettando in aria quel fumo. Si aggirava intorno a tutti i presenti che circondavano il letto della mamma, dietro di noi. 
Ero meravigliata nel vedere tante persone. Ecco, allora, che Gesù mi parlò, dicendomi: 

“Sono i suoi Santi Protettori e le Anime che lei ha aiutato a salvare con le sue preghiere e le sue sofferenze, anche se non le conosceva, sono venute ad accompagnarla nel suo transito”.

Quando l’abbiamo girata sull'altro fianco per cambiarle gli abiti, mia mamma disse:
“Devo,  ormai,  andare  con loro!”Diceva  questo,  guardando  al  di  sopra  delle  mie  spalle.  L’abbiamo  esortata  a tranquillizzarsi e le abbiamo cantato un Salmo, che lei ripeteva con noi. Ad un tratto, ha aperto gli occhi, con un'espressione quasi di stupore, come se stesse contemplando qualcosa che non riusciva ad esprimere e disse: “Accendete la luce!”. L’abbiamo fatto, ma si capiva che lei ormai non vedeva più ciò che c’era sulla Terra, ma ciò che stava al di là. Quindi, stringendomi la mano, disse: “Santo Dio, si!... Santo Dio, si!... Santo Dio, si!...” - come per spingermi a pregare, a ripetere la giaculatoria: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del Mondo intero!  Ripeteva continuamente la giaculatoria e, contemporaneamente,  insisteva nel  dire:  “Devo andarmene!”. 
Muoveva i piedi, come se volesse camminare, ed esclamava: “Non trattenetemi”... 
E, nuovamente, recitava la giaculatoria: 
“Santo Dio, Santo Forte... Abbi pietà di me e del Mondo intero”.
Le persone che le stavano intorno cominciarono a recitare la Corona della Divina Misericordia, ma lei continuava a ripetere le sue preghiere. Insisteva con l’invocazione: “Padre, il mio Spirito! Si... Si!...”.
Non si ricordava l'intera preghiera. Allora, abbiamo iniziato noi: “Padre, nelle Tue mani affido il mio Spirito...”, suggerendole che era questo ciò che lei voleva esprimere... 
Ha assentito ed ha ripetuto le nostre parole. 
Avevo osservato, nella visione, che alla sinistra di mia madre, più indietro rispetto a dove ci trovavamo noi, cominciava a giungere un altro gruppo di persone e, tra queste, ho potuto riconoscere la figura di mio padre, una delle mie nonne, una zia, che aveva vissuto con noi, ed altre persone di cui non riuscivo a vedere chiaramente il volto.
Ero stupita per ciò che contemplavo, ma cercavo, nello stesso tempo, di concentrarmi di più su mia madre. Di fronte a lei, si venne a formare una luce e ho visto avvicinarsi, come se scendesse dall'altezza del tetto, un coro di Angeli che cantava. Formavano due file di personaggi celesti e, nel riunirsi a noi, si separarono per circondare il posto dove ci trovavamo. Era tutto molto solenne. Improvvisamente, mia mamma disse, come rivolgendosi alle persone, che di sicuro stavano venendo ad accompagnare il suo transito: “Aspettate, devo prima vedere la Vergine!”. Mio fratello le disse: “Mammina, il Signore è qui, ti sta aspettando...”.
Disse questo perché, precedentemente, mia madre aveva fatto intendere di avere visto il Signore. 
Ed essa rispose: “Devo ancora vedere la Vergine...”.
Aveva sentito dire, molte volte, che la Vergine accoglieva le Anime di quelli che aspettavano la morte, pregando il Rosario. Le abbiamo, quindi, portato il quadro di Maria Ausiliatrice, perché vedesse la Vergine, pensando che fosse questo ciò che volesse, ma lei guardava al di sopra del quadro, e sembrava che ormai non vedesse più le cose di questo Mondo, ma, piuttosto, quelle dell'Aldilà... Improvvisamente, disse: “Ora La vedo, eccoLa... fate largo alla Mammina! Dobbiamo chiedere perdono alla Vergine!...”.

Catalina Rivas

SUPREMO APPELLO



... Non perdete un minuto della vostra vita. Ogni sguardo rivolto a sé è una perdita di tempo ... e abbiamo tante anime da salvare! Guardate Me, Me solo, come i soldati guardano il loro Capitano, son Io che vi manovro, vi ho presi per Me, al mio servizio.