I
Raccoglimento
Ogni idea, ogni immagine che si protrae in noi tende ad impadronirsi di noi e a plasmarci secondo la sua forma; è una sorta di magia interiore che prepara una metamorfosi.
Nel regno animale questa legge si manifesta già. Si può ben dire che l'ape è alveare, miele, ronzio e volo, perché è costituita psicologicamente dalla rappresentazione di queste cose che ha ricevuto alla nascita e che passa ai discendenti.
In noi, le rappresentazioni utili non sono innate; dobbiamo acquisirle, impregnarci di esse, collocarle nella loro gerarchia sotto il dominio del nostro oggetto supremo.
In ogni caso, la loro acquisizione equivale a una sorta di fabbricazione di noi stessi per noi stessi.
Il mistico utilizza questa plasticità dell'anima e questo potere dell'idea per "essere conforme a Gesù Cristo", sperando di poter dire un giorno con l'Apostolo: "Non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me"; e nei momenti di più alta concentrazione si sente, per così dire, fondere nel fuoco dell'immagine ardente che porta nel suo cuore.
In compenso, il mondano diventa mondo e il carnale diventa carne per l'unico motivo delle sue rappresentazioni che comportano atti e con questo si rafforzano.
"Penso che se si guardasse sempre ai cieli, si finirebbe per avere ali", diceva Flaubert; guardando troppo verso la terra, non finiremo per avere zampe?
La nostra vita interiore è un'invasione perpetua di idee e di immagini che, se non reagiamo, determinano, senza di noi, la nostra attività fino alle sue conseguenze più lontane.
Reagire, ma come? Con la volontà? E se la volontà non è più del peso, la potenza di attrazione delle stesse idee?
Non siamo liberi contro i pensieri. La nostra libertà consiste solo nel scegliere i pensieri, farli nostri, identificarli, per così dire, con il nostro essere. Così segnati da essi, diventiamo i loro schiavi; tuttavia questo significa schiavi dei nostri stessi e, quindi, liberi.
Tutto sta quindi nel sapere quali pensieri sceglieremo, a quali pensieri permetteremo di assumere il potere. Quelli che ci osservano dall'esterno anarchico e, in generale, tentatore tendono ad impadronirsi di noi a beneficio del male. Si riesce a vincere il loro potere solo con l'opposizione di un potere contrario, quello di un'idea maestra, di qualche punto di vista superiore che ci impedisce di essere totalmente dominati. "Una casa illuminata nel mezzo della notte": tale è, per Barrès, l'ideale dell'anima vigile. Non la sostituiamo con la notte pura che si immagina, perché è piena di vive illusioni, essere luce splendente.
UN. D. Sertillanges, OP
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