mercoledì 3 marzo 2021

Perché piango ancora?

 


L'28 febbraio 2021, questa anima californiana ha “visto” il numero 362 del Libro blu. Questo messaggio è stato originariamente dato a P. Stefano Gobbi il 15 settembre 1987 a Tokyo, in Giappone, nella festa della Madonna Addolorata. (Nota: anche il precedente messaggio / numero dato a quest'anima il 26 febbraio 2021 proveniva da Akita lo stesso giorno di festa. qui).

Come è accaduto ora a intermittenza nelle ultime due settimane, i messaggi a quest'anima stanno diventando più frequenti e la statua della Madonna di Fatima nella casa di quest'anima californiana ha pianto e ha ricominciato a piangere olio quando questo messaggio è stato dato…

 

Perché sto ancora piangendo?

Ti ho voluto qui, o figlio tanto amato da me e così complottato dal mio Avversario, nella liturgia che commemora i miei dolori e la mia materna partecipazione a tutte le immense sofferenze di mio Figlio Gesù. In questo tuo viaggio, così disseminato di grazie straordinarie che provengono dal mio Cuore Immacolato e scendono nelle anime dei miei prediletti e di tutti i miei figli, ti ho condotto oggi in questo luogo da me benedetto, davanti alla statua che ricorda il mistero della mia corredenzione.

Sono stato sotto la Croce di Gesù, sono sotto la croce che ciascuno dei miei figli porta. Sono sotto la croce che la Chiesa e tutti questi poveri peccatori 
l'umanità sta portando oggi. Sono la vera Madre e la vera Corredentrice. Dagli occhi di questa immagine di me stesso ho fatto cadere lacrime miracolose più di cento volte e nel corso di diversi anni. Perché sto ancora piangendo? Piango perché l'umanità non sta accogliendo il mio materno invito alla conversione e al suo ritorno al Signore. Continua a correre con ostinazione lungo la strada della ribellione contro Dio e contro la sua legge d'amore. Il Signore è apertamente negato, oltraggiato e bestemmiato. La tua Madre celeste è pubblicamente disprezzata e messa in ridicolo. Le mie richieste straordinarie non vengono accettate; i segni del mio immenso dolore che sto dando non sono creduti. Il tuo prossimo non è amato: ogni giorno si aggredisce la sua vita e i suoi beni. L'uomo sta diventando sempre più corrotto, empio, malvagio e crudele.

Un castigo peggiore del diluvio sta per colpire questa povera e perversa umanità. Il fuoco scenderà dal cielo e questo sarà il segno che la giustizia di Dio ha fin d'ora fissato l'ora della sua grande manifestazione. Piango perché la Chiesa prosegue sulla strada della divisione, della perdita della vera fede, dell'apostasia e degli errori che si diffondono sempre di più senza che nessuno si opponga ad essi. Anche ora, quello che ho predetto a Fatima e quello che ho rivelato qui nel terzo messaggio confidato a una mia piccola figlia è in procinto di essere realizzato.

E così, anche per la Chiesa è giunto il momento della sua grande prova, perché in essa si stabilirà l'uomo dell'iniquità e l'abominio della desolazione entrerà nel santo tempio di Dio. Piango perché, in gran numero, le anime dei miei figli si stanno perdendo e vanno all'inferno. Piango perché sono troppo pochi quelli che accedono alla mia richiesta per pregare, riparare, soffrire e offrire. Piango perché ti ho parlato e non sono stato ascoltato; Ti ho dato segni miracolosi e non sono stato creduto; Mi sono manifestato a te in modo forte e continuo ma non mi hai aperto le porte dei tuoi cuori.

Almeno voi, miei diletti e figli consacrati al mio Cuore Immacolato, piccolo residuo che Gesù custodisce gelosamente nel recinto sicuro del suo amore divino, ascoltate e accettate questa mia dolorosa richiesta che, da questo luogo, rivolgo ancora oggi a tutte le nazioni della terra: preparatevi a ricevere Cristo nello splendore della sua gloria, perché il grande giorno del Signore è già arrivato.

Comunione sulla mano? NO! é sacrilegio!

 


Perché alcuni Vescovi hanno “imposto” la “Comunione sulla mano” con la motivazione di avere, così, “uniformità” tra il clero? 

Purtroppo, alcuni Vescovi hanno imposto il “nuovo rito” proprio per presunte ragioni di “uniformità”! Ma con quale autorità hanno fatto questo, quando la stessa Santa Sede ha lasciato “liberi” i fedeli alla scelta, permettendo a tutti di poter continuare a ricevere l’Eucarestia sulla lingua, appunto perché è il “modo… del tutto conveniente”? E non sapevano questi Vescovi (“progressisti”) che lo stesso Paolo VI aveva sostenuto questo “diritto” del popolo, condannando proprio certi membri dell’episcopato e del clero che l’avessero a violare?.. Ripetiamolo, allora: «… Avviene pure che, talora, non è tenuta in conto la “libera scelta e volontà” di coloro che, anche dove è stata autorizzata la distribuzione della Comunione sulla mano, preferiscono attenersi all’uso di riceverla in bocca»136. Quindi, è bene che ricordiamo a questi Vescovi che il volere imporre di dare e ricevere la “Comunione sulla mano” significa volere, o almeno acconsentire che avvengano le profanazioni, anche se questo è peccato grave di “sacrilegio”, come l’abbiamo già dimostrato, citando la definizione di “sacrilegio”!

del sac. dott. Luigi Villa

martedì 2 marzo 2021

La dittatura del Segretario di Stato del Vaticano

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Il Messaggio di Fatima contro la Linea del Partito

Ogni Linea del Partito che si rispetti richiede un dittatore o un capo  del partito che la imponga. Da dove si è originata quindi, all’interno  dell’apparato Vaticano, questa Linea del Partito? Tutti gli indizi portano  in maniera univoca verso una sola direzione: alla Segreteria di Stato  del Vaticano. Su questo punto dobbiamo dare qualche informazione  ulteriore.

Per prima cosa, nella normalità – ciò che Sant’ Agostino definiva  la “tranquillità dell’ordine”, o pace – la Chiesa non è una dittatura. La  dittatura è un‘istituzione barbara. Come disse Euripide “tra i barbari  tutti sono schiavi, eccetto uno”. Nostro Signore disse “I capi delle nazioni  dominano” su di esse. [Mat. 20:25] Egli disse ai Suoi apostoli “Non così  dovrà essere tra voi”. Ma la tranquillità data dall’ordine – cioè la pace  della Chiesa – è stata rovinata decisivamente durante il periodo postconciliare. Nella Chiesa odierna sono i gerarchi della Curia Romana  (non il Papa, ma alcuni suoi ministri del Vaticano) a regnare sui propri  sudditi, in una forma di dispotismo quasi orientaleggiante. Per essere  più precisi, queste persone governano su quei soggetti che accettano la  Linea del Partito, mentre la Chiesa in generale patisce un tracollo nella  Fede e nella disciplina, cosa che viene da loro continuamente ignorata.  Com’è potuta accadere una cosa del genere? Sin dalla ristrutturazione  della Curia Romana, avvenuta attorno al 1967 per ordine di Papa Paolo  VI – ma che fu ideata e portata avanti in realtà dal Cardinale Jean  Villot – i capi dei vari dicasteri di Roma hanno potuto agire come veri e  propri dittatori. Prima del Vaticano II, la Curia Romana era strutturata  come una monarchia. Il Papa era il Prefetto del Sant’Uffizio, mentre il  cardinale a capo delle attività ordinarie agiva come secondo in comando.  Gli altri dicasteri erano di rango inferiore, e anche se avevano una loro certa autonomia e giurisdizione, queste rimanevano pur sempre in  accordo col principio di sussidiarietà236 e i dicasteri erano comunque  subordinati al Sant’Uffizio, il quale dipendeva unicamente dal Papa.  Tale organizzazione era in accordo con la Costituzione Divina della  Chiesa. Il Papa, vicario di Gesù Cristo in terra, era a capo della catena  di comando. 

Dopo il Vaticano II, tuttavia, il Cardinale Villot ideò la ristrutturazione  della Curia Romana. Assai prima che Gorbaciov annunciasse la sua perestroika in Unione Sovietica, la Chiesa pervenne alla propria perestroika nella Curia Romana. Il Sant’Uffizio cambiò nome – ma ancor  più importante fu il fatto che esso perse la sua posizione preminente  all’interno della Curia. La Curia fu infatti ristrutturata in maniera tale che  il Cardinale Segretario di Stato avesse potere su tutti gli altri dicasteri,  tra cui il precedente Sant’Uffizio. Rinominato e ristrutturato, il Sant’  Uffizio fu chiamato Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) ed  il Papa non ne fu più il Prefetto. Ora la CDF è sottoposta al Cardinale  Prefetto, che è a sua volta sottoposto all’autorità del Segretario di Stato. Secondo la precedente organizzazione, quando la Curia Vaticana  era direttamente sotto la direzione del Papa e del Sant’Uffizio, i fattori  più importante che determinavano le politiche curiali erano la fede e la  morale. Dopo il Concilio Vaticano II e la riorganizzazione della Curia,  sotto il Cardinale Segretario di Stato ed il suo dicastero, la Segreteria  di Stato, è oramai la Linea del Partito – cioè la politica del Segretario di  Stato – ad essere l’unica base su cui le politiche della Chiesa vengono  determinate. Persino la CDF, precedentemente conosciuta come  Sant’Uffizio, è subordinata al potere del Segretario di Stato. Come  risultato di questa ristrutturazione il Santo Padre, il Supremo Pontefice,  è ridotto de facto ad una figura che si limita a fornire la sua approvazione,  quasi fosse solamente un timbro, a decisioni che gli vengono presentate  come un fatto compiuto, da parte del Segretario di Stato. Questo va  sottolineato: Il Papa è stato ridotto de facto ad una marionetta al servizio  della dittatura del Segretario di Stato.237

Se si cerca nel registro dei Massoni, previsto dalla legge italiana, si  può leggere benissimo tra i vari nomi quello di Jean Villot – lo stesso  Villot che operò la ristrutturazione della Curia. Dopo la morte del  Cardinale Villot, fu trovato nella sua biblioteca privata un messaggio  scritto dal Gran Maestro della Loggia di appartenenza del Cardinale,  il quale lo lodava per aver sostenuto le tradizioni Massoniche.238 Come  disse un sacerdote Francese residente a Roma: “Almeno in una cosa,  egli fu tradizionalista”.

Padre Paul Kramer

State attenti, piccoli miei, a ciò che sta accadendo ea ciò che verrà ancora più forte. Se non sei con Me e non Mi cerchi, la Verità non sarà con te e Satana continuerà ad ingannarti.


 

Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a JV


04 febbraio 2021

Messaggio UNICO - Coroncina alla Divina Misericordia


Il nostro Signore Gesù Cristo parla.

Figli miei, vedete intorno a voi come tutto si rivolge contro di voi. Ti ho detto che satana ha preso il potere mondiale, tu sei sotto le sue forze del male. Stai vedendo come ti ha separato, vedi come non ti comporti più come veri fratelli in Cristo Gesù, vedi come il male sta prendendo il sopravvento sulla società, sui governi, sulla Chiesa stessa. Praticamente non ti fidi più di niente e di nessuno. Vi ha ingannati sempre di più, e ve ne avevo già parlato, piccoli miei, quando vi ho detto che le bugie vi circondavano da ogni parte.

Tu stesso non stai cercando la Verità. La stragrande maggioranza di voi si lascia trasportare da ciò che vi viene detto e non si preoccupa nemmeno di cercare la Verità o di seguire coloro che vi dicono la verità.

Sei stato anche avvertito, tramite Mia Madre, che l'arma più potente che Satana ha contro di te è la paura, e peggio quando diventa terrore , perché poi perdi la tua sanità mentale e iniziano le cause fraterne, e tutto a causa di una bugia. Certamente, il male esiste intorno a te, ma non è un vero male, è un male manipolato che ti sta portando a quel terrore, che non ti permette di pensare correttamente; ti stai lasciando trasportare da ciò che ti accade nel corpo e dimentichi lo stato della tua anima.

Ti chiedo: se in questi momenti fossi chiamato al tuo Giudizio Particolare, in quali condizioni arriveresti? Arriveresti disposto a goderti eternamente il Regno dei Cieli o arriveresti con tremenda vergogna e dolore interiore, sapendo che ti condannerai per l'eternità? L'anima sa, prima della Mia Presenza, come sarai giudicata, perché non puoi più mentire in quei momenti, sarai davanti a Me, che Io sono la Verità Infinita.

State attenti, piccoli miei, a ciò che sta accadendo ea ciò che verrà ancora più forte. Se non sei con Me e non Mi cerchi, la Verità non sarà con te e Satana continuerà ad ingannarti , perché purtroppo l'uomo ascolta più la menzogna che la Verità, si lascia trasportare via più dai cattivi che dai buoni. Questo è il motivo per cui siete come siete, piccoli miei, il mondo è nel caos, il mondo è nel peccato grave.

Dovete rendervi conto, piccoli miei, cosa sta realmente accadendo intorno a voi. Sono venuto a donarmi per tutti voi, per la vostra salvezza; Ti ho dato un'evangelizzazione per una crescita alta, grande, bella, una crescita divina e cosa ne hai fatto? Hai lasciato tutto in un baule, non presti attenzione a tutto quello che ti ho dato e preferisci continuare a credere nella paura piuttosto che proteggerti con il Mio Amore e le Mie Verità.

Sai perfettamente che la tua vita e il tuo futuro non sono qui sulla Terra, che dovrai lasciare il tuo corpo ad un certo punto della tua esistenza, ma non ti stai preparando correttamente né stai cercando il perdono dei tuoi peccati protetto per quel momento in cui sarai di fronte a Me, la Verità, la Verità Infinita che ti giudicherà.

Non stai facendo molto per crescere spiritualmente, ma al contrario, ti circondi più di quello che diranno umano, e questo ti sta portando a rendere la tua vita molto sterile e dolorosa, che la tua esistenza non porta frutti e che tu non cercare nemmeno i tuoi non intercedere per il bene dei tuoi fratelli. Semplicemente, la stragrande maggioranza di voi si sente finita, siete in un vicolo cieco, Satana vi ha portato alla disperazione.

Sono qui, il tuo Dio, per darti nuova Luce sul tuo cammino, per incoraggiarti ad andare avanti! Immagina che non avrei voluto prendere la Croce per la tua redenzione, che non avrei voluto soffrire per aprire le Porte del Paradiso per te, così sei, non vuoi più combattere, hai già rinunciato , non vuoi più continuare a prenderti cura della tua anima e di quella dei tuoi fratelli, ed essendo così sconfitto, la battaglia non è più tua, l'hai già persa.

Alzatevi, piccoli miei! Conti su di me, il tuo Dio, il mio è molto più potente di quello di Satana. Stando con Me, vincerai; Se ti allontani da Me, sarai sconfitto, poiché Satana è già sconfitto.

Alzarsi! Non è finita, la battaglia finale è ancora in arrivo e quella battaglia la vincerò io. Lo vincerò per te, per quelli che sono con Me, per quelli che credono in Me, per quelli che credono e hanno la Fede che esiste un mondo migliore di questo e che sarà la ricompensa per coloro che hanno fiducia in Me .

Il mio Amore rimane con voi, piccoli miei, e che la Pace riempia il vostro cuore e quello del vostro.

Grazie, piccoli miei.

Un Mondo secondo il Cuore di Dio

 


LA LIBERTA’ E LA CONCUPISCENZA 

Abbiamo accennato prima alla collaborazione della donna con l’uomo nella moltiplicazione dei figli di Dio. Ma non si deve dimenticare che Dio, creando la donna, l’ha fatto per eliminare la solitudine dell’uomo: «Non è bene che l’uomo sia solo» Se quella solitudine si fosse fatta notare dopo il peccato, ci sarebbe una spiegazione. Ma no, l’uomo era pieno di grazia, Dio viveva in lui e ciononostante il suo creatore trova che «non è bene che l’uomo sia solo». In ciò vediamo l’umiltà profondissima di Dio: nell’uomo che gli appartiene totalmen- te, lascia come un’apertura spirituale perché un’altra creatura lo completi. Non potrà farlo Lui stesso? Si, ma Dio ha voluto dare all’uomo la gioia di parlare con una creatura simile a sé. Per questo fa “dipendere” la donna da lui stesso, lasciando nell’uomo quell’apertura, non solo nella carne ma anche nello spirito. L’“aiuto” che Dio ha dato all’uomo è di carattere tale che tocca la radice dell’esistenza umana. Esiste un principio che dice: “La grazia non distrugge la natura, ma la perfeziona”. 

Ora possiamo già tirare una conseguenza: lo sviluppo completo della personalità dell’uomo si realizza quando la sua anima s’incontra con l’anima della donna. Il sessuale è una realtà successiva, che può perfino non esistere. Guardiamo la vita dei santi. Accanto a loro c’è sempre una donna, che compie la missione di essere l’”aiuto” voluto da Dio. Questo “aiuto” spesso non è manifesto agli occhi mondani, perché lo infangherebbero; resta nascosto, realizzando la sua umile, ma sublime missione. E non pensiamo che ai santi bastasse Dio. Il primo uomo aveva più grazie che i santi e Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo». Non riconoscere questo “aiuto”, è rifiutare il piano divino. 

Nell’uomo si possono dare due diverse anormalità in relazione all’atteggiamento che assuma di fronte alla donna: l’indurimento e l’abbrutimento. L’indurimento si verifica quando egli disprezza quell’“aiuto”, l’abbrutimento quando egli abusa di esso. 

L’abbrutimento si verifica quando l’uomo fa dell’“aiuto” un dio, credendo che la soddisfazione carnale gli possa dare la felicità. E siccome quella felicità dura alcuni istanti, l’uomo pensa che, moltiplicando quegli istanti, la felicità si possa prolungare. Questo modo di pensare non porta con sé che tedio. Questo comportamento non procura alcun sviluppo della personalità umana, ciò che procura è la comparsa della bestia nell’uomo, comparsa da lui giustificata con un minimo de ragione poiché, dato il suo grado di evoluzione, gli risulta impossibile dominare le sue passioni disordinate. Il demonio ha ottenuto che l’uomo sostituisca Dio col sesso: questo è il dio le cui esigenze sono sempre più imperiose; in esso non c’è né amore, né giustizia. Esiste solo una norma: l’egoismo. Siamo nella piena schiavitù della carne, fomentata dal demonio costantemente. 

Questo può dar motivo a che altri uomini, desiderosi della libertà, per andar meglio a Dio, disprezzino l’“aiuto”, veden- dolo quasi esclusivamente come uno strumento che il demo- nio impiega per allontanarli da Dio. Con questo ragionamento si cerca di prescindere radicalmente da quel’“aiuto”, forse con buona intenzione, perché si i rede che esso sia un impedimen- to. Ma il piano di Dio non si può cambiare senza sentirne le conseguenze. Il disprezzo dell’“aiuto” voluto da Dio produce una distorsione interiore che termina nell’indurimento, causando nell’anima una freddezza simile a quella di coloro che si sono abbrutiti abusando dell’“aiuto”. Perché l’uomo che si dà sinceramente a Dio, non deve mai disprezzare ciò che Dio ha creato per lui, benché altri, abusandone, siano andati contro il piano divino. L’indurimento non avviene quando l’uomo ha cercato primariamente il servizio di Dio, ma quando invece quella priorità l’ha data al suo egoismo, al vivere più comodamente. Cioè, tanto nell’abbrutimento che nell’indurimento, abuso e disprezzo della donna, il fattore che muove ambedue gli atteggiamenti è il medesimo: l’egoismo. 

E così il demonio ha fatto vedere che il nemico dell’uomo è la donna e viceversa. Non è facile riconoscere il demonio in tutte queste valutazioni. Ma è lui che desidera ostacolare il piano divino, fin dall’inizio, poiché proprio lui si è servito della donna per introdurre il suo spirito nell’anima umana e poggiarsi sull’uomo per realizzare le sue ambizioni di essere uomo e regnare sugli uomini. Nella rigenerazione dell’uomo non si può prescindere dalla donna, perché Dio stesso, nella sua umiltà e nella sua giustizia, si è servito di lei, Maria, per introdursi in questo mondo. Spesso, data la natura caduta, si tiene in considerazione solo l’opera devastatrice che il “nemico” ha realizzato per mezzo della donna, ma è arrivata l’ora, ed è questa, in cui cuori pieni di Spirito Santo, infiam- mati nel suo fuoco purissimo, guardano dritto il modo di operare di Dio. 

Se il peccato ha lasciato la donna meno ferita dell’uomo, vuol dire che ora essa si trova “naturalmente” più vicina a Dio. Il significato di “aiuto”, per il quale è stata creata, prende ora un nuovo rilievo. Essa deve stare soggetta all’uomo (perché questo fu il decreto divino dopo il peccato). Ma questa soggezione non la esime dal-l’utilizzare tutto il meglio che possiede per portare l’uomo ad assoggettarsi a Dio. 

In realtà non sappiamo come è avvenuto il peccato origina- le, ma attraverso le conseguenze si vede che l’uomo è stato più colpevole; perché non è giusto, né ragionevole, che esista un disordine maggiore in colui che ha peccato meno. Quindi se nell’uomo c’è maggior disordine, è perché il suo peccato è stato più grande. Ebbene, se la donna ha collaborato con l’uomo – non sappiamo in che misura – nel peccato, essa deve collaborare e “aiutare” l’uomo a rigenerarsi. È certo che egli ha la grazia a sua disposizione, come aiuto, ma anche prima del peccato l’aveva e tuttavia Dio vide l’uomo solo e giudicò necessario dargli un «aiuto simile a lui»: la donna. 

Ebbene, in questa rigenerazione dell’uomo, l’elemento umano, la donna, deve responsabilizzarsi della sua altissima e delicata missione salvatrice. È certo che l’uomo deve avere la volontà decisa di sollevarsi, e in definitiva da lui dipende; ma la donna con la sua intuizione deve “aiutarlo”, perché diversamente gli sarebbe molto difficile. È proprio qui, nel disordine della concupiscenza, che la donna è più ordinata e libera, conservando meglio l’equilibrio primitivo. 

Lo squilibrio nella donna non è così profondo come nell’uomo, ma è più sottile, e può rendere infeconda la sua missione. Questo succede quando essa, approfittando dei doni e delle grazie che Dio le ha dato, li usa in una compiacenza egoistica. Allora, anziché essere un anello di congiunzione tra Dio e l’uomo, diventa un vero ostacolo, e il demonio la utilizza come strumento per abbrutire e far ancor più schiavo l’uomo. La superficialità non permette alla donna di responsa- bilizzarsi della sua missione elevata e profonda. Se Dio l’ha data all’uomo come un complemento, ciò abbraccia tutto l’essere di entrambi. L’anima della donna deve apportare qualcosa di positivo, di cui l’anima dell’uomo ha bisogno, e quel positivo è qualcosa di divino, che dopo il peccato l’uomo ha perduto. E questo la donna non riuscirà a realizzarlo con la superficialità di una vana compiacenza. 

Oltre alla grazia, sono l’amore e il sacrificio che daranno alla donna la forza e la visione soprannaturale per realizzare la sua delicata missione. Comprenderà che è un errore e una ingiustizia approfittare dei doni di Dio in una insensata e assurda compiacenza per trattenere l’uomo con sé, anziché portarlo a Dio, rendendo così infecondi i suoi doni. Essa dev’essere un punto d’appoggio che non ostacoli mai il ritorno dell’uomo a Colui che l’ha creato. La missione della donna è sublime, ma anche molto umile; perdere l’umiltà per il fatto che la sua missione è sublime, è non averla capita. Tutta la tendenza spirituale e carnale che l’uomo sente verso la donna deve essere utilizzata per dirigerlo verso Dio. Se la donna si appropria di quella tendenza per i suoi interessi egoistici, sta defraudando il piano divino. Inoltre essa ne soffrirà le conseguenze, perché volendo trattenere l’uomo in sé stessa, questi la dominerà fino a renderla schiava con una concupiscenza sempre insaziabile, portando anche lei all’abbrutimento e all’indurimento. 

Perché la donna riesca ad essere quell’“aiuto naturale” voluto da Dio per rigenerare l’uomo, essa deve raggiungere quella libertà interiore della quale abbiamo già parlato, sacrificando il suo egoismo sottile che si riassume in una parola molto significativa: vanità. Cesserà di essere vana quando cesserà di essere superficiale e cesserà di essere superficiale quando affonderà nell’amore che Dio le ha dato, che è un raggio dell’Amore infinito. Una collaborazione assidua e seria con la grazia la condurrà a scoprire la sua vera bellezza. È in questa che l’uomo si deve appoggiare per raggiungere la bellezza infinita, che è Amore e Verità nella perfetta libertà. 

JOSÉ BARRIUSO 

Le Rivelazioni Celesti di Santa Brigida di Svezia

 


Come la Sposa vedeva adornata la dolcissima Vergine Maria d'una corona e d'altri preziosi ornamenti e come S. Giovanni Battista ne spiega alla Sposa il significato. 


Capitolo Trentunesimo 


La Sposa vedeva la Regina del cielo, la Madre di Dio, con una preziosa corona sulla testa e i capelli stesi su forcina di grande bellezza. La tunica era d'oro, brillante di indicibile splendore, e il mantello di color ceruleo, cioè del colore del cielo sereno. 

E siccome la Sposa era rimasta grandemente ammirata a tale magnifica visione ed era restata per l'interno stupore come sospesa, improvvisamente le apparve il beato Giovanni Battista che le disse: Ascolta attentamente ciò che questo significa. La corona significa che la Regina è Signora e la Madre del Re degli Angeli. I capelli tirati, che è la Vergine purissima e immacolata. Il mantello celeste, che tutte le cose temporali erano per lei come morte. La tunica d'oro significa che arse di carità e fu fervorosa internamente ed esternamente. 

In quella corona poi il Figlio pose sette gigli e fra quei gigli pose sette pietre. Il primo giglio è la sua umiltà. Il secondo giglio è il timore. Terzo è l'obbedienza. Quarto la pazienza. Quinto la maturità. Sesto la mitezza, perché è proprio dei miti dare a tutti coloro che chiedono. Settimo giglio è la misericordia nelle necessità. In qualunque necessità si troverà, l'uomo che la invocherà con tutta l'anima, sarà salvo. Fra questi splendidi gigli il Figlio ha posto sette pietre. 

La prima pietra è la eccezionalità delle virtù, perché non c'è alcuna virtù in nessun altro spirito o corpo, che Ella non possegga in maniera più eccelsa. La seconda pietra è la perfettissima purità, perché questa Regina del cielo fu così pura che mai si trovò in Lei neppure una macchia di peccato, dall'origine del suo entrare nel mondo fino all'ultimo giorno della sua morte. Né tutti i demoni ne avrebbero potuto trovare in Lei quanto sulla punta d'un ago. Era infatti veramente purissima. Conveniva infatti che il Re della gloria non potesse nascere che in un corpo purissimo e sceltissimo fra tutti gli Angeli e fra tutti gli uomini. La terza pietra è la bellezza di Lei, della quale Dio viene sempre lodato dai suoi Santi, e la gioia dei santi Angeli e di tutte le anime Sante è piena di quella bellezza. 

La quarta pietra preziosa della corona è la sapienza della stessa Vergine Madre, perché Ella, così variamente ornata, è piena della sapienza con Dio ed essa riempie e perfeziona ogni altro di sapienza. La quinta pietra è la fortezza, perché Ella è talmente forte in Dio, che può sconfiggere tutte le altre cose fatte e create. La sesta pietra è il suo splendore, ch'è così brillante che gli Angeli, i quali hanno la vista più chiara della luce, prendono luce da Lei e i demoni non ardiscono mirarla in viso. La settima pietra è la pienezza d'ogni amore e dolcezza spirituale, che in Lei è così colma che non c'è gioia che da Lei non s'aumenti, né diletto che non prenda da Lei e dalla sua visione completezza e perfezione maggiore, perché Ella è piena di grazia più di tutti i Santi. È infatti Lei il vaso purissimo, nel quale discese il pane degli Angeli e nel quale c'è ogni dolcezza e ogni bellezza. 

Queste sette pietre preziose pose il Figlio suo fra quei sette gigli della corona di Lei. 

Onorala e lodala perciò con tutto il cuore, o Sposa del Figlio suo, perché veramente è degna d'ogni onore e lode. 

CHIEDIAMO PERDONO A TUTTI


 Gesù, ora con il tuo aiuto voglio chiedere perdono a ognuna delle persone che ho  nominato, perché nemmeno io le ho sempre capite, amate, aiutate.  

Chiedo perdono per averle giudicate, criticate, per aver sparlato di  loro, per aver raccontato le loro confidenze e, ingrandendoli, i loro  sbagli e difetti, per averle calunniate.  

Chiedo perdono per tutte le volte che in vari modi le ho offese e ho 

recato loro danno.  

Specialmente chiedo perdono a mia madre, a mio padre, a mio marito, a mia moglie.  

In particolare chiedo perdono alla persona che ho offeso più di tutti. A ognuna dico:  perdonami.  

Tu, Signore, dà ad ognuna tutto l'amore che io non ho saputo dare. Ti prego di dare a  me, d'ora in poi, la forza di chiedere perdono, sempre, subito, sinceramente, riparando  il male fatto.  

Grazie, Gesù, perché mi dai la forza di perdonare e di chiedere perdono. Mi stai  liberando dal male che deriva dal non perdonare.  

Grazie, perché stai rinnovando il mio cuore, che ora ama tutti coloro che ho  incontrato e incontro nella mia vita. Grazie, Gesù, perché mi ami e desideri la felicità  mia e di tutti e ci dai la gioia di vivere nella pace e nell'amore.  

Siamo nella battaglia finale, figli. Siamo in un momento in cui il male vuole vincere, ma noi vinceremo il male.

 


Madre della Pietà a Piedade dos Gerais (MG – Brasile)

sabato 13.02.2021

Cari figli,
con grande amore nel mio Cuore accolgo ognuno dei figli qui presenti e anche quelli che non sono qui presenti fisicamente: i loro cuori sono uniti spiritualmente ai nostri cuori, al Sacro Cuore di Gesù e al glorioso Cuore di San Giuseppe. È con molto amore che in questo momento accolgo le vostre richieste.

Oggi iniziate a vivere un ritiro di spiritualità. Siamo in un tempo diverso: l’umanità sta vivendo un tempo di molte battaglie, di molte lotte, di molta attesa, ma anche un tempo di molta fede, di molta fiducia. Fiducia che tutto può essere trasformato, tutto può essere rinnovato. L’uomo ha bisogno di essere perfezionato. Tutto quello che attraversi è per la tua crescita, niente avviene per caso. Dio ci sta avvisando, ci sta preparando come un esercito, pronti per la lotta, pronti per la battaglia, pronti per vincere questo male che oggi sta gradualmente distruggendo la famiglia, la fede, l’abbandono, la fiducia.

Oggi c’è molto rumore nel mondo, molta discordia, molta divisione. L’uomo vuole sempre avere ragione. Il mondo ha bisogno di silenzio, di amore, di abbandono, di dolcezza. Sono tempi confusi, tempi di avviso, nei quali Dio ci sta dicendo qualcosa.

In questo ritiro vogliamo fare esperienza della spiritualità, è qualcosa di diverso da un ritiro spirituale: per fare esperienza della spiritualità devi metterti veramente ai piedi della Santa Croce, della Croce Misericordiosa attraverso la quale Cristo Gesù ci concede la vittoria, la salvezza. Ognuno deve chiedere innanzitutto perdono a Dio: quante volte, in fatti, permetti al male di dominare il tuo pensiero, le tue azioni, le tue opere, le tue parole. È il momento di fare esperienza del cuore, dell’anima.

Riflettiamo su una cosa molto importante: siamo nel tempo della giustizia. Nel tempo della giustizia si sperimenta la verità, si sperimenta l’autenticità, si sperimentano tempi di sacrificio. Perché l’umanità non ha seminato amore, non ha seminato pace, quindi oggi raccoglie la sofferenza che essa stessa ha seminato con la mancanza di rispetto a Dio, con la disobbedienza a Dio, per non aver messo Dio nel proprio cuore.

Chi è Dio? Gesù, quando ha espresso la sua presenza in mezzo a noi, ci ha detto che Egli è soave come la brezza leggera. Allora tutto ciò che pesa, tutto ciò che genera conflitto e confusione, ha bisogno della brezza leggera. E l’uomo oggi sta raccogliendo momenti di conflitto, di discordia, di divisione, non sta raccogliendo un tempo bello, ma un tempo difficile. Ed è per questo che abbiamo bisogno di questa spiritualità, di vivere questa spiritualità, di prendere il santo rosario e pregare. Il combattimento al demonio non si fa con le parole, si fa con la preghiera. Parole di preghiera, opere di preghiera. Significa ascoltare veramente l’intimo del tuo cuore, l’intimo della tua anima, sentire Dio nel più profondo del tuo essere. Dov’è Dio in te? Dove hai bisogno di sentire la presenza di Dio in te? Questa è la spiritualità.

Perché siamo nella battaglia finale, figli. Siamo in un momento in cui il male vuole vincere, ma noi vinceremo il male. Esso vuole vincere, ma non vincerà. Perché noi abbiamo un’arma che vince il male e quest’arma è il santo rosario, quest’arma è la nostra fedeltà a Dio, a Cristo, alla vera fonte di amore che è Gesù. Senza divisione, senza discordia, senza rumore, ma con sapienza. Oggi Gesù ci porta la vittoria. Per questo dobbiamo metterci tutti ai piedi della santa croce, ai piedi della croce della vittoria, che è Cristo Gesù, e vivere questo silenzio come atto di riparazione. In questo momento tutta l’umanità sta raccogliendo l’errore. Tutta la sofferenza che oggi l’umanità vive è il raccolto degli errori. Certamente esistono molti cuori che vivono le beatitudini, ma il raccolto diventa un raccolto di tutti, tutti stanno attraversando la sofferenza.

Quanto più l’anima è Dio, più soffre il dolore della carne. Quanto più una persona ha Dio nel cuore, più porta la croce della malattia nel corpo. Molti si interrogano: perché le anime buone soffrono così tanto? La parola del Signore ci insegna: perché l’anima buona soffre con amore, senza ribellione, senza dubbi, senza discussioni; essa si abbandona, confida, rende la sua vita una consolazione a Gesù per i peccati che oggi l’umanità commette contro il Sacro Cuore di Gesù. Per questo oggi ci sono molte anime buone che soffrono il dolore della malattia corporale. Ci vuole fede, abbandono, sapienza.

Adesso siete in un tempo diverso, un tempo di riflessione, un tempo di guarigione, di liberazione. L’umanità dev’essere diversa perché la situazione del mondo adesso è di giustizia divina, è il raccolto di quanto l’umanità semina. Allora è inutile che l’umanità voglia una risposta per una malattia corporale, per un’epidemia, per una pandemia che colpisce la materia. L’umanità oggi ha bisogno della guarigione da questa malattia che colpisce il cuore, da questa malattia che sta colpendo e distruggendo le nostre famiglie, i nostri bambini, i nostri giovani. Ecco perché questo ritiro è un ritiro di spiritualità. Perché l’umanità è arrivata a un punto in cui ha bisogno di questa spiritualità. Non si può calpestare il sacro, ma l’umanità ha calpestato molte volte il sacro. A cominciare da se stessa. La cosa più sacra per Dio sei tu. Quante volte hai calpestato ciò che esiste di sacro in te stesso!

Allora è il momento di guardare al glorioso San Giuseppe, in quest’anno a lui dedicato. San Giuseppe è un santo guerriero, perché ha portato al mondo il Salvatore, ha protetto il Salvatore, ha amato e adorato Gesù. Ed è molto umile. È tempo di essere molto umili. Siamo in un tempo in cui riceveremo le risposte attraverso l’umiltà. Quanto più l’uomo vorrà trovare soluzioni, meno soluzioni avrà. Perché ha bisogno di questo abbandono totale della sua vita a Colui che è padrone di tutte le cose e l’unica cosa che ha chiesto ai suoi figli è stata l’obbedienza e il timore, il rispetto verso ciò che è e importantissimo per la Santissima Trinità: la vita. La vita di ciascuno di voi, la vita dei giovani, la vita dei bambini, la vita delle famiglie.

Dovete vivere come figli di Dio, guardare il mondo sapendo che questo è un passaggio, per tutti. Non c’è nessuno che possa dire che questo per lui non è un passaggio. E oggi Dio ci sta rendendo consapevoli che abbiamo bisogno di questa apertura del nostro cuore. Siamo in un tempo diverso, in cui dobbiamo agire per amore, non fare tanto per fare. Siamo nel tempo della giustizia di Dio, e le cose devono avere dei limiti. Devi avere rispetto e chiederti: “Fino a che punto posso arrivare? Fino a che punto Dio permette che io arrivi?”. Perché l’umanità sta avanzando in un modo completamente sbagliato, senza limiti, senza valori, senza rispetto. È necessario che tu guardi dentro di te e senta: “Io sono immagine e somiglianza di Dio”. Questo è quello che devi fare in questo ritiro di spiritualità. È un ritiro diverso da tutti quelli che avete già vissuto in questo santuario: un ritiro di ricerca di guarigione, di santità, di essere realmente opera viva dello Spirito Santo di Dio.

Ecco perché quest’anno è anche l’anno della pienezza dello Spirito Santo, che scende per illuminare ciascuno. È lo Spirito Santo che devi chiedere a Gesù mentre sei qui, pregando per tutta l’umanità. Siamo in un tempo delicatissimo in cui l’umanità deve presentarsi davanti al sacro in modo sacro, con il cuore felice, presentarsi davanti alle cose di Dio come Dio si pone di fronte a ogni figlio, con immenso amore e affetto. E gioire nel sapere che anche in mezzo a tutte queste tempeste e nubi traditrici – causate dal peccato, conseguenza della cattiveria e delle insidie del demonio – noi abbiamo la fonte della misericordia. Allora pensa alla fonte della misericordia. È a quella fonte che ti devi lavare, purificare, essere un uomo nuovo, voler essere un uomo nuovo.

In verità, figli, quando io guardo Gesù e guardo anche voi – è una grazia che ho come Madre, quella di vedere Gesù e guardare anche i figli che amo – sento che dovete voler avere sete di Dio, voler avere sete di essere quello che Dio vuole da voi: uomini santi, giovani santi, bambini santi, famiglie sante. Dio ha creato un mondo bellissimo per voi, non ha creato questo mondo pieno di malvagità. La malvagità è sorta a causa delle conseguenze di tutta la mancanza di rispetto a Dio. Allora è arrivata l’avidità che ha portato l’uomo alla malattia, che ha portato l’uomo a uccidere, a ferire, e l’uomo oggi ha bisogno solo di comprendere che tutto è del Padre: “Io sono del Padre, noi siamo del Padre, la nostra vita è nelle mani del Padre”. La guarigione è già nel nostro cuore, basta che accettiamo la realizzazione del piano di Dio nelle nostre vite. Perché la guarigione deve arrivare da dentro, l’uomo deve essere un uomo nuovo.

È inutile che arrivino mezzi per curare il dolore della carne se il dolore va oltre la carne, se è nell’anima. È un dolore interno, un dolore che molte volte ti porta, nel vuoto del tuo pensiero, a sprofondare nelle lacrime della solitudine, come se tu ti sentissi solo nel momento in cui Dio è più vicino a te.

Allora che questo ritiro di spiritualità vi renda pronti per la missione, pronti per lavorare per il regno di Dio, nel modo che è necessario nel momento presente, nel momento che l’umanità oggi sta vivendo: difficoltà materiali, sofferenze, perdite. Tanti genitori si sentono persi.

Dovete invocare il Cuore di San Giuseppe, che è il grande protettore della famiglia, è colui che procura il lavoro all’uomo, al giovane, al bambino, alla madre. E sentire che siete davvero molto più protetti di quanto possiate immaginare. C’è molta protezione di Dio sulla Terra, piovono benedizioni del Cielo sulla Terra. Basta che le valorizziate, che vi svegliate, che accendiate questa fiamma dello Spirito Santo per vincere l’oscurità che sta nel mondo. È di questo che avete bisogno, figli. Sono certa che questo ritiro spirituale vi farà crescere molto. Perché adesso è tempo di crescita.

Con grande affetto, voglio darvi la mia benedizione.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
in questo momento ho benedetto tutti voi, il mondo, tutti quelli che hanno bisogno della benedizione di Dio.

Gesù ci ha detto che molti sono persi in tanta solitudine: è una grande realtà del momento presente, vissuta da tutta l’umanità, sperimentata da tutta l’umanità. Allora è il momento di mettere lo Spirito Santo nella tua vita. Quando lo Spirito Santo scende su di noi ci fortifichiamo con l’amore di Cristo e l’amore del Padre e ci sentiamo forti per vincere qualsiasi battaglia. Che si tratti di una battaglia spirituale, materiale o temporale. Avete già attraversato la battaglia temporale, avete già attraversato e state attraversando la battaglia materiale, ma quando arriverete alla grande battaglia spirituale dovrete mettervi in ginocchio e pregare con molto fervore.

È lo Spirito Santo che porta alla vittoria nella battaglia spirituale, è lo Spirito Santo che ci insegna a vincere tutti i peccati. È lo Spirito Santo che ti rende forte per vincere tutte le tentazioni del male, tutte le trappole del male, tutto il veleno del male. È lo Spirito Santo che ti fa vedere con gli occhi della fede, della carità, dell’amore, della fraternità. È lo Spirito Santo che, agendo su di te, ti fa comprendere il miracolo, ti fa accettare il miracolo. Perché molte volte ricevi il miracolo e non lo accetti. Ad esempio, voi avete ricevuto il miracolo più grande: Gesù, il Salvatore, la Vita. lo Spirito Santo scende su di voi e voi spesso non accettate questo miracolo, non permettete allo Spirito Santo di illuminarvi, non permettete allo Spirito Santo di agire in voi. Nei momenti di silenzio parlate e nei momenti in cui dovreste parlare fate silenzio. Ecco perché avete bisogno dello Spirito Santo. Egli è la luce della vittoria, è la luce che ci porta questa vittoria.

Allora in questo ritiro spirituale mediterete sull’umiltà e la forza di San Giuseppe, così come sui sette doni dello Spirito Santo, che è sapienza, scienza, forza, coraggio, carità e pietà.

In questo ritiro farete esperienza della spiritualità, vi immergerete nell’amore di Dio e questo amore scorrerà in tutta la Terra. Perché Gesù ha detto: “Dove ci saranno uno o più riuniti alla mia presenza e lo Spirito Santo sarà su di loro, essi faranno del mondo un mondo di pace”. Che voi siate questi strumenti per pregare e chiedere allo Spirito Santo di Dio questa pace, e per pregare San Giuseppe, esempio di amore e di pace.

Faccio gli auguri a chi compie gli anni: che Gesù vi dia la pienezza di amare e ringraziare per questo dono così speciale che è essere figli di Dio. Perché nessuno vive per caso, tutti vivono perché Dio ha concesso loro questo dono.

Ecco la Serva del Signore, Maria, la Madre che chiede a Gesù di benedire tutti i figli, perché i fiori più belli di Dio, il mio giardino più bello, sono i miei figli. Chiedo a Gesù la guarigione e la liberazione di tutti i cuori e le anime. Il Signore mi chiama. Ecco la sua Serva, Maria l’Immacolata Concezione, Madre e Signora della Pietà.

 


l'America Latina subirà il flagello della massoneria, la lotta sarà intensa contro il cristianesimo.



MESSAGGIO DI NOSTRA SIGNORA, LA SANTISSIMA VERGINE MARIA, PER L'AMERICA LATINA


"Vivi la vita sacramentale più che puoi, le lancette dell'orologio si avvicinano alla dodicesima ora e quando arriverà quell'istante, la terra si fermerà perché tutti si guardino, sarà il grande atto di misericordia di questi tempi".


Venerdì 23 giugno 2018.

Argentina

Per la grazia di Dio mi è stato permesso di vedere come l'America Latina subirà il flagello della massoneria, la lotta sarà intensa contro il cristianesimo. Muove i suoi agenti collocati in tutti i luoghi e livelli, agenti di vigilanza e di disordine. Ma, Maria Santissima sarà il suo grande mal di testa rompendo i suoi piani. Maria, rivestita della Potenza della Santa Trinità è e sarà il grande Capitano che libererà queste terre. E mentre assistevo a tale scena, la Santa Madre di Dio mi dice in un breve messaggio:

"Oh! Sì, figli miei. Aprite gli occhi, popolo latinoamericano. Io, il Capitano Celeste, vi incoraggio a continuare la lotta. Figli miei, non arrendetevi. Siate coraggiosi guerrieri del Figlio di Dio, Altissimo Sovrano che anche nella morte fu vittorioso. Figli miei, voi siete guerrieri dell'amore che portano l'arma più potente, è il Santo Rosario, è la mia arma concessa da Dio a questa donna piccola e minuta, ma potente nella Sua Mano Paterna. Un'arma potente che è la salvezza per molti e la sconfitta per altri. Pregate figli miei e rivestite la vostra vita quotidiana con il Sangue di Cristo, siate coraggiosi e non temete nulla, io sono con ognuno di voi.

Non permetterò che l'America Latina cada nelle mani dei miei nemici, è la ragazza dei miei occhi e come tale, il mio figlio preferito sarà difeso da me, finché la testa del serpente non sarà schiacciata dal mio piede non ci sarà riposo.

 Non sono una Madre di armi di distruzione come quelle che usa il mondo, sono una madre che combatte con l'Amore di Dio per i suoi figli più preziosi.

 Cosa potrebbe essere più potente di Dio?

 Pregate figli miei, aggiornate i vostri conti nel Sacramento della Confessione e ricevete in stato di grazia mio Figlio che si immola in ogni Eucaristia. Siate anime espiatorie per tutte le offese che i Nostri Sacri Cuori ricevono da persone senza Dio, pregate per loro perché la Divina Misericordia si riversa con maggiore insistenza su queste anime dal cuore duro. Prega per loro e trasformerai i loro cuori abbandonati in un terreno fertile.

Chiamo tutti i Miei amati figli, sacerdoti e fedeli ad unire le vostre preghiere ad una sola voce, siate tutti umili e piccoli. Perché non è una questione di chi è il più grande tra voi, questo è un segno di orgoglio, debolezza che il diavolo usa per dividere il mio gregge.

Mettiti in ginocchio davanti al Santissimo Sacramento, digiuna e fai penitenza. Vivete la vita sacramentale più che potete, le lancette dell'orologio si avvicinano alla dodicesima ora e quando arriverà quell'istante, la terra si fermerà in modo che tutto il mondo possa guardarsi, sarà il grande atto di misericordia di questi tempi.

Ascoltate le voci che vi consigliano e vi conducono alla Chiesa di Mio Figlio, non rifiutatela. Leggete le Sacre Scritture per ricevere gli insegnamenti di Dio e quindi state attenti agli inganni di Satana che non si riposa nell'aspettare il mio popolo. Io sono sempre con voi e con il Santo Rosario nelle mie mani vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Dato a Gustavo, Argentina




PER IL MESSICO. - Vi invito a lasciare la Capitale, allontanatevi il più possibile dal paese fino al passaggio del Mio Angelo di Giustizia.

 


MESSAGGIO DEL SIGNORE GESÙ PER IL MESSICO


Gustavo ci dice, di fronte alla nostra apprensione di dire che dovrebbero lasciare il Messico.

Gustavo risponde

Per la vostra tranquillità, quando stavo scrivendo questo messaggio, il Signore mi stava dettando su questa situazione in Messico, perché era istantaneamente, ero interiormente sorpreso dal termine di chiedere che se necessario dovrebbero lasciare principalmente Città del Messico che non sembrava inverosimile o qualcosa del genere, ma che molti bambini dovrebbero lasciare il Messico, wow, ero un po' sorpreso, ma il Signore mi ha fatto sentire la sua presenza interiore, come un ordine: che io prenda nota, che io prenda nota, che io scriva come scrivo, che io non faccia domande, che io scriva semplicemente.

 

9 giugno 2018, Argentina

Il Signore dice: Apri i tuoi occhi, mio amato Messico, la ragazza dei miei occhi! Pentitevi dei vostri peccati, chiedete clemenza e misericordia, chiedete la mia mano misericordiosa che sono pronto ad aiutarvi, lasciate andare la mano del peccato che è la stessa mano del diavolo.

Il tuo Signore piange come un padre quando vede l'ostinazione dei suoi figli, la durezza del cuore ti porta alla notte eterna. Vi prego, figli miei, tornate alla mia protezione paterna, ho pagato un prezzo alto per voi.

Non hai avuto pietà di Me nella Passione?

Forse è stato tutto inutile?

Siete voi, figli miei amatissimi, che Mi scacciate dalla vostra vita, dalle vostre famiglie e dalla vostra terra. Dite di amare mia madre, ma quante menzogne e inganni ho visto nelle vostre parole, non siete stati che parole vuote e vuote davanti ai miei occhi. Più mi respingete ed espellete dalla vostra vita, più spazio lasciate a Satana e alle sue schiere infernali per prendere il controllo del vostro paese.

Il Messico è quasi preso sotto il controllo delle tenebre, vedo solo perfidia, schiavitù, grida e spargimento di sangue di innocenti, prostituzione, lascivia, ogni tipo di bassezza che toglie all'uomo il vero scopo per cui è stato creato, la felicità eterna con il suo Creatore.

Ma vedo come il mio amato Messico, per sua stessa decisione, ha scelto di abbandonare il suo Signore per seguire il consiglio del diavolo, che in realtà, ti porta all'eterna amarezza. Oh, miei amati figli.

Non posso lasciarvi in balia della notte perché il poco che è santo in Messico sta per perire e per la promessa che ho fatto a Mia Madre, interverrò distruggendo tutte le opere del maligno, e così penserete ai vostri crimini.

Non obbedite più a Mia Madre, siete asserviti facendo una torre di Babele, fatta dai vostri peccati e dal massacro degli innocenti, in cima alla quale il principe di questo mondo vuole sedersi. Scuoterò questa torre e crollerà per non alzarsi più.

Guarda verso il Sud, da lì manderò qualcuno che ti solleverà dalle tue pene, ti darà coraggio per rompere le catene del peccato e così, essere libero in Dio, il Signore. Tornate indietro figli miei, pentitevi, vi prego ancora, il tempo è contro di voi, i miei angeli hanno dato l'ultimo squillo di tromba, è il suono del pentimento e dell'espiazione, allora la mia giustizia verrà in grande potenza, la terra tremerà e vomiterà le vostre azioni peccaminose.

Ritornate prima che sia troppo tardi.

Ai Miei figli fedeli, che ancora lottano per seguire il loro Signore, non arrendetevi; vi invito a lasciare la Capitale, allontanatevi il più possibile dal paese fino al passaggio del Mio Angelo di Giustizia. Le preghiere dei giusti e il sangue degli innocenti richiedono il mio pronto intervento, perché i retti di cuore sono in grave pericolo di essere sconfitti e assorbiti dalle tenebre. Prega, prega, prega, rivolgiti a me, perché io sono lento all'ira.

 Io, il Signore Gesù.