domenica 2 giugno 2019

Il Sacro Cuore



Ad ogni epoca la Provvidenza divina concede i rimedi adeguati ai mali dei quali soffre, soccorrendola per combattere gli errori e i vizi, specialmente quelli più dannosi e diffusi. Essa provvede la Chiesa di strumenti per realizzare la sua missione di salvare le anime facendo progredire il Regno di Cristo. La nostra epoca, più travagliata di quelle passate, non può mancare dei lumi e dei soccorsi necessari a questo scopo. Se non li possediamo, è perché non li abbiamo chiesti a Dio; se li possediamo ma ci sembrano inefficaci, è perché non li abbiamo usati nel modo dovuto.
Nel piano provvidenziale, un ruolo particolare svolgono le forme di pietà e le devozioni suscitate dallo Spirito Santo nella storia e nella vita della Chiesa per guidarla verso la vittoria finale. 
Dio non si limita a proclamare la Verità necessaria alla salvezza, ma offre anche i mezzi per conoscerla, amarla e praticarla, e quindi offre pure gli antidoti agli errori che la contrastano e minacciano di estinguerla nell’animo dei popoli. Così, nel Vangelo il Redentore stesso mise in evidenza alcuni aspetti speciali della Verità universale ed alcune pratiche di pietà, per distogliere i primi fedeli dagli errori e dai vizi del tempo e condurli sulla via della salvezza. Analogamente la Chiesa, lungo i secoli, va mettendo in luce ed approfondendo alcuni aspetti speciali della Rivelazione ricevuta e va consigliando alcune devozioni concrete per confutare gli errori e vincere i vizi del tempo. 
Fra le devozioni diffuse nei tempi moderni, quella al Sacro Cuore è particolarmente raccomandabile. 
I Papi affermano che «essa è non soltanto il simbolo, ma anche, per così dire, la sintesi di tutto il mistero della Redenzione» e «la più completa professione della Religione cristiana»

1. Dal punto di vista pratico, poi, essa «è la via più rapida per arrivare alla perfezione» in quanto costituisce «la scuola più efficace della divina carità»; pertanto essa «non è una qualsiasi pratica di pietà, che sia lecito postporre ad altre o tenere in minor conto, ma è una forma di culto sommamente idonea a raggiungere la perfezione cristiana»

2.C’è di più. Assieme a quella alla Madonna, la devozione al Sacro Cuore è la più adatta e necessaria anche perché costituisce l’antidoto più efficace alla empietà, alla disperazione ed all’ odio tipici della nostra epoca. 
Ecco come Pio XII spiega questa importanza: «Mostrando il suo Sacratissimo Cuore, il Signore, in modo straordinario e singolare, si degnò di attrarre le menti degli uomini alla contemplazione e alla venerazione dell’ amore misericordiosissimo di Dio per il genere umano. Mediante una così eccezionale manifestazione, infatti, Gesù Cristo espressamente e ripetutamente indicò il suo Cuore come un simbolo quantomai adatto a stimolare gli uomini alla conoscenza e alla stima del suo amore, ed insieme lo costituì quasi segno e caparra di misericordia e di grazia per i bisogni spirituali della Chiesa nei tempi moderni»

3. Giovanni Paolo II ribadisce che, anche oggi, «dal Cuore di Cristo, l’ uomo impara a conoscere il vero e unico senso della sua vita e del suo destino, a comprendere il valore di una vita autenticamente cristiana, a guardarsi da certe perversioni del cuore umano, a unire l’amore filiale verso Dio con l’amore del prossimo»

4.E’ per questo che la devozione al Sacro Cuore è stata quella che ha ricevuto le maggiori raccomandazioni dalla Santa Sede: ne hanno trattato quattro encicliche papali, senza contare molti altri interventi meno solenni ma anch’essi significativi.

Guido Vignelli

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