martedì 1 agosto 2023

Il Codice Divino: dieci verità che trasformeranno la tua vita per sempre

 


Come allinearsi con lo scopo per cui Dio ha creato l'universo.

Viviamo in un universo pieno di scopo, Dio lo ha creato con una morale specifica.

E per esprimere una virtù centrale, l'amore.

Pertanto, gli esseri umani, creati a immagine e somiglianza di Dio, hanno uno scopo nella vita.

Dobbiamo attenerci alla moralità della creazione per vivere una vita piena, felice e fruttuosa.

Le rivelazioni di Dio, attraverso Gesù Cristo, i profeti e gli stessi elementi fisici della Sua creazione che ci circondano, ci indicano questo scopo.

Lo stesso delle scoperte della ragione, espresse attraverso le varie discipline scientifiche.

Qui esporremo le 10 verità trasformanti sullo scopo della nostra vita, che sono convalidate da prove contemporanee e dalla rivelazione che Dio ha fatto per migliaia di anni.

E conducono a una vita felice e fruttuosa se vivi intorno a loro; e a una vita disastrosa se ci ribelliamo.

Padre Robert Spitzer, gesuita, fondatore del Magis Center, ha fatto un lavoro formidabile raccogliendo le dieci verità trasformative che provengono dalla "luce della ragione", attraverso le scienze naturali, la medicina, la logica, la filosofia, la psicologia e l'antropologia, da una parte, e dalla rivelazione di Gesù Cristo dall'altra.

Ognuna di queste verità trasformative ha la capacità di apportare trasformazioni che migliorano le nostre vite.

Nel modo in cui vediamo noi stessi, nel senso della felicità, nella nostra autostima e identità di sé, e nell'etica e nel significato della sofferenza.

anche ciascuno migliorerà la nostra capacità di contribuire alla famiglia, alla comunità, alla società, al bene comune e al Regno di Dio.

Se anche una sola di queste verità viene trascurata, potrebbe farci sottovalutare significativamente il nostro destino.

Verità #1: Dio esiste.

Dio, creatore di tutto ciò che è e sarà, esiste ed è presente a tutti noi.

Egli è onnisciente e onnipotente, e noi possiamo conoscerLo e sapere cosa vuole per noi.

Verità #2: Gesù Cristo è con noi.

Gesù Cristo indicò durante il Suo ministero che Egli era l'unico Figlio del Padre e dell'Emmanuele, "Dio con noi".

E lo rivelò attraverso il Suo ministero di guarigione, esorcismo e risurrezione dei morti, con la Sua autorità e potenza.

Dopo essere risorto dai morti, ha inviato lo Spirito Santo, il potere personale di Dio, dei suoi discepoli e della Chiesa.

Verità #3: Dio ci ama sopra ogni altra cosa.

Gesù, parlando come unico Figlio del Padre, rivelò che Dio è amore, chiamandolo "Abbà", "Papà" e paragonandolo al padre del figliol prodigo, Luca 15.

Possiamo essere certi che Dio, il Padre di Gesù Cristo, si preoccupa di salvarci e di portarci nel Suo regno celeste per vivere la vita eterna.

Dobbiamo solo rivolgerci sinceramente a Lui con la preghiera, come il pubblicano che si batte il petto dicendo: 'Dio, abbi pietà di me, peccatore!' Luca 18.

Verità #4: Abbiamo un'anima transfisica.

Siamo esseri trascendenti con anime transfisiche, destinati alla vita eterna nell'amore di Dio.

Ci sono prove considerevoli di questo nelle esperienze di pre-morte.

Se viviamo senza considerare la nostra natura trascendentale ed eterna, "vivremo meno" le nostre vite, sottovaluteremo la nostra dignità e saremo infelici.

Verità #5: Ci sono quattro livelli di felicità

Abbiamo quattro aree che guidano la nostra felicità, e quando sono soddisfatte in modo equilibrato, ci renderà felici.

Ma possono diventare squilibrati, e questo ci renderà infelici.

La nostra visione dominante di cosa sia la felicità diventerà il nostro scopo nella vita e persino la nostra autodefinizione o identità.

Queste quattro aree che possono portarci alla felicità se le bilanciamo sono:

Oggetti esterni, materiali che possono essere piacevoli per noi.

Soddisfazione dell'ego, ad esempio, status, riconoscimento, popolarità, controllo, potere, realizzazione o qualsiasi altro vantaggio comparativo.

Contributo o cura per gli altri, gli amici, la famiglia, le comunità, le chiese, la società, la cultura, il regno di Dio.

Vivete per l'eterno, spirituale e trascendente.

Verità #6: Solo l'amore in Cristo alla fine sarà soddisfacente

Se viviamo per i livelli di felicità che gli oggetti ci danno e soddisfazione dell'ego, come se fossero fini a se stessi e gli unici modi in cui possiamo essere felici, allora inizieremo a sentire un senso di vuoto crescente, trascurando le altre persone, e lo spirituale e trascendente.

E inizieremo anche a provare emozioni come la paura della perdita di oggetti esterni, la stima, la gelosia, l'inferiorità, il disprezzo, l'autocommiserazione, la rabbia e il senso di colpa per non essere sufficientemente riconosciuti e altre emozioni negative, che indeboliscono noi e coloro che ci circondano.

La via d'uscita da questo malessere è lavorare per amore di Dio e del prossimo come definito da Gesù nelle Beatitudini; Amore umile, gentile, compassionevole e che perdona.

Verità #7: Dio non vuole che soffriamo.

Né causa sofferenza.

Tuttavia, Dio deve permetterci di soffrire come ogni genitore deve permettere al proprio figlio di andare a scuola e nel mondo reale, di prendere le proprie decisioni, compresi gli errori.

Possa egli imparare ad essere coraggioso di fronte alla paura, a trattenersi di fronte al desiderio e alla passione, ad essere compassionevole invece che sprezzante verso coloro che sono vulnerabili e bisognosi, a scegliere la via alta invece della via bassa, e a scegliere Dio invece delle glorie di questo mondo.

Ed Egli è al nostro fianco, con la più alta empatia e compassione, durante la nostra sofferenza.

Verità #8: Dio porta il bene da ogni sofferenza

Dio usa ogni briciola della nostra sofferenza per condurci alla Sua vita eterna di amore incondizionato e gioia.

Egli userà quella sofferenza per aiutarci a raggiungere un comportamento virtuoso, amorevole e trascendente, permettendoci di aiutare gli altri a raggiungere la virtù, l'amore e la trascendenza.

Quando riconosciamo questo, possiamo trasformare la nostra sofferenza da un'esperienza di isolamento e amarezza, a un'esperienza di trasformazione dell'identità, della resa e della trascendenza.

E anche la nostra sofferenza, unita a quella di Cristo, può aiutare in modo soprannaturale gli altri quando gliela doniamo.

Verità #9: Siamo esseri spirituali influenzati da spiriti buoni e cattivi

A causa della nostra natura trascendente, transfisica ed eterna, siamo anche esseri spirituali e siamo soggetti ai suggerimenti e alle impressioni di altri esseri spirituali.

In particolare uno spirito che ci ama e ci chiama all'amore eterno, lo Spirito Santo, e altri spiriti che non ci amano e stanno cercando di condurci nel loro narcisismo e oscurità, spiriti maligni.

Che scegliamo di riconoscerlo o meno, siamo intrappolati in una lotta cosmica tra il bene e il male.

In cui lo Spirito Santo, più gli angeli buoni, ci dirigono a contribuire alla causa dell'amore e della gentilezza, e gli spiriti maligni ci chiamano dalla loro parte, per la causa del narcisismo e delle tenebre.

Verità #10: Ci sono modi per difendersi dal male e contribuire al Regno di Dio

Secondo Gesù, per guardarci dalle influenze del male e dare un contributo dalla parte dell'amore e della gentilezza – piuttosto che dalla parte del male e delle tenebre – dobbiamo appartenere a una comunità ecclesiastica, pregare regolarmente, praticare un codice morale e riflettere in preghiera sulla Scrittura.

Anche praticando queste abitudini di vita interconnesse, siamo abbastanza vulnerabili all'incursione del male e abbiamo resistenza al bene e all'amore.

Ma senza di loro, siamo praticamente impotenti.

Bene, finora quello che volevamo parlare delle 10 verità che trasformeranno la tua vita, se le incorpori e le definisci come il tuo modo di comportarti, quindi è importante che tu le diffonda come catechesi tra i tuoi amici.

Fori della Vergine Maria

Svegliatevi dal sonno e state all'erta, preparandovi a ciò che precede l'anticristo.

 


Messaggio del Signore dato all'amata Shelley Anna il 1° giorno di agosto 2023


Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore, Elohim, dice.

Svegliatevi dal sonno e state all'erta, preparandovi a ciò che precede l'anticristo.

I falsi profeti abbondano e riempiono la terra in questo capitolo finale dell'ultima generazione. Con le intenzioni malvagie del piccolo corno, stanno spianando la strada per il suo regno, dove la sede di Pietro sarà rovesciata.

Diffidate di coloro che rendono sensazionali gli insegnamenti religiosi con parole eloquenti. Questi insegnamenti sono mescolati alla menzogna.

Miei cari

Quando si annunciano carenze di cibo, non avrete paura perché io sono il vostro fornitore.

Continuate a riconoscere i miei angeli che vi ho assegnato per condurvi alla mia Provvidenza.

Amati abitanti del mio cuore

Guardate al cielo, perché la vostra redenzione si avvicina.

Così dice il Signore.

Come membro della M.I.: a) ho fatto condannare al rogo alcuni libri della biblioteca dell'ospedale, lasciati dai malati e fatti circolare senza alcun controllo.

 


LETTERA 50  

A P. Czeslaw Kellar, Cracovia  

Zakopane 4-27 X 1920  


Al M. Rev.do P. Maestro 1 PS  

 

 1 - Rimando la benedizione data alla M.I. dall'arcivescovo Teodorowicz, poiché appartiene all'archivio della M.I. Me l'ha spedito Don Adamo Bogdanowicz. Ho staccato il secondo foglio, pulito, perché mi può servite.  

 2 - Ho scritto alla M.I. di Roma dicendo che riceveranno la risposta, tuttavia da parte mia non ho accennato per nulla alle questioni in sospeso, perché, ho aggiunto, in questo momento avrei certamente sbagliato, in quanto è volontà dell'Immacolata (espressa per mezzo del Rev mo P. Provinciale [P. Luigi Karwacki]) che per ora non mi interessi di queste cose; e ho accennato che ora al mio posto c'è lei, M. Rev.do P. Maestro.  

3 - Come membro della M.I.: a) ho fatto condannare al rogo alcuni libri della biblioteca dell'ospedale, lasciati dai malati e fatti circolare senza alcun controllo. La sentenza fu subito eseguita. b) Vedendo che il dott. A. Czerpak doveva tenere qui le sue conferenze nel «Soké]»2 (avevo visto gli annunci), ho telefonato al superiore dei Gesuiti [P. Giovanni Holik] affinché esercitasse la propria influenza presso l'amministrazione del «Sokòl», perché non prestassero la sala per simili cose. Mi ha ringraziato ed ha promesso di consigliarsi con altri (con il sacerdote amministratore [Don Giovanni Tobolak]). Non ho più visto successivi annunci; forse per il mio intervento, ma non lo so; ho saputo, comunque, che egli ha parlato un po' sulla «Inquisizione», ma in modo corretto. Può darsi che abbia ritoccato quella conferenza.  

 4 - Non sarebbe opportuno che la M.I. ringraziasse ufficialmente l'arcivescovo Teodorowicz, come pure il vescovo Francesco Berti di Amelia per aver concesso una benedizione alla M.I. e per aver curato la stampa dello statuto in lingua italiana? Questo, comunque, non è affar mio.  

 Chiederei di farmi avere, quando si presenterà un'occasione, alcune medaglie miracolose. Di quelle ricevute: una la diedi ad un'ebrea, 4-5 ad ex- ebrei, una ad un sordomuto e un'altra ad un povero ammalato, ormai spacciato.  

[P. Massimiliano M.]  

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(1) L'annotazione iniziale di P. Massimiliano indica che il destinatario è P. Czeslaw Kellar. La data è stata stabilita in base al contenuto della lettera. - (2) Sokòl (Falco) era un'organizzazione socioculturale sorta a Leopoli nel 1867 con i seguenti scopi: irrobustire il vigore fisico dei cittadini e formarli alle virtù civiche. Aveva sedi un po' ovunque e raccoglieva circa 100.000 aderenti, tra giovani e adulti.  


GIOIA IN CIELO

 


          Chi può e condivide con i più piccoli, la mia Luce non si allontana da questa persona; prende dimora permanente, perché la carità fa parte del mio Amore. Ma chi aiuta per cercare il proprio interesse, questo fa ciò che vuole il Mio nemico: ingannare il prossimo per dire che è buono, e dopo che è al sicuro, il prossimo, all'inferno con lui. Questo è il frutto dell'avidità, del bugiardo, che fa solo ciò che gli conviene. Per me, figlio mio, questo seme è stato seminato dal mio avversario; ma il seme che ho seminato non cerca solo il proprio interesse. Ha pietà di coloro che non hanno nulla, soprattutto di coloro che guadagnano questo magro salario. Quando il popolo dice che sta morendo di fame, i leader pensano solo ai loro stipendi più alti e per qualche ora risolvono tutto. Con quello del piccolo popolo, fanno una telenovela. Lo stesso modo in cui si comportano con i più deboli, sarà trattato con il Mio ritorno.

          Bento, figlio mio, non hai mai avuto diritto a nulla. Hai solo pagato e non hai ricevuto nulla. Così come milioni di persone, dove molti muoiono nel bisogno, per mancanza di risorse. È un gruppo di persone senza scrupoli che non pensa al domani. Tutti coloro che stanno facendo questo dovranno fare i conti con Me. Non si curano delle parole che ho detto: "Dov'è il tuo tesoro, lì è il tuo cuore" (Mt 6,21), ma faranno molto male con il mio ritorno, che è così vicino. Dopo che tutti avranno sentito il mio segno, non ci sarà più perdono. Ciò che è passato è passato. Per questo motivo, in questi tempi finali di Misericordia, coloro che si pentono, sono ancora molti quelli che possono essere perdonati, ma sono pochi.

          Cari figli del mio amore, Io Gesù voglio assicurarvi che la vostra ricompensa è molto vicina. Non lasciate che nessuna illusione del mondo vi allontani dal mio cammino, anche se forse non riuscirete a ottenere ciò che desiderate per le vostre famiglie. Ma vi prometto che se avrete fede in Me e Mi lascerete abitare nei vostri cuori, con il Mio Ritorno, piangerete di gioia.


          1° Per la bellezza che i vostri occhi vedranno.

          2° Per il merito che avrete.

          3° Per la vita che condurrete.

          4° Per la Luce che vi accompagnerà in eterno.

          5° Per la mano che vi sorreggerà affinché non cadiate mai più.

          6° Per il nuovo corpo che riceverete.

          7° Per la fame che non avrete mai più.

          8° Per la Nuova Terra che sarà anche vostra.

          9° Per la consapevolezza che non morirete più.

          10° Per la gioia di vedermi sempre.


          Come un Re che vuole solo il bene dei suoi figli, potrete andare e venire in ogni momento nella mia Casa. Anche mia Madre camminerà con voi, con tutto l'affetto che ha. Coloro che non hanno conosciuto i propri parenti avranno tutti questa gioia. Il mio Paradiso sarà allora completo, come il Padre mio all'inizio. Solo che ora il mio nemico non entrerà più, perché il suo sarà molto lontano dal mio Regno.

          Ti ringrazio, figlia cara.

          Se mi vuoi ancora, aspetto ancora la tua risposta.

          Figlio mio Benedetto, a te Gesù devo solo dire: vai avanti e non scoraggiarti, tutto sta per concretizzarsi. Rimani con la Mia Pace.

GESÙ

04/07/1995

Padri del deserto

 


Vita n. 2

La vita di Antonio

di Atanasio, vescovo di Alessandria


59. Ma quando due fratelli stavano venendo da lui, l'acqua venne a mancare durante il tragitto, e uno morì e l'altro era in punto di morte, perché non aveva la forza di andare avanti, ma giaceva a terra aspettandosi di morire. Ma Antonio, seduto sulla montagna, chiamò due monaci che si trovavano lì per caso e li esortò dicendo: "Prendete una brocca d'acqua e correte sulla strada verso l'Egitto". Perché dei due uomini che stavano arrivando, uno è già morto e l'altro morirà se non vi affretterete. Questo mi è stato rivelato mentre pregavo". I monaci dunque andarono e trovarono uno che giaceva morto, che seppellirono, e l'altro lo ristorarono con l'acqua e lo condussero dal vecchio. Era infatti un giorno di viaggio [7a]. Ma se qualcuno si chiede perché non abbia parlato prima che l'altro morisse, la domanda non va posta. Perché il castigo della morte non fu di Antonio, ma di Dio, che giudicò anche l'uno e rivelò la condizione dell'altro.  Ma la meraviglia qui riguarda solo il caso di Antonio: egli, seduto sul monte, aveva il cuore vigile e il Signore gli mostrava le cose lontane.

60. E così è, perché un'altra volta era seduto sul monte e, guardando in alto, vide nell'aria uno che veniva portato in alto, e ci fu molta gioia tra quelli che lo incontrarono. Allora, meravigliandosi e ritenendo che una compagnia di quel tipo fosse benedetta, pregò per sapere che cosa fosse. E subito gli giunse una voce: "Questa è l'anima di Amon, il monaco di Nitria". Ora Amon aveva perseverato nella disciplina fino alla vecchiaia; e la distanza da Nitria alla montagna dove si trovava Antonio era di tredici giorni di viaggio. I compagni di Antonio, dunque, vedendo il vecchio stupito, chiesero di sapere e seppero che Amon era appena morto [8]. Egli era ben conosciuto, poiché aveva soggiornato molto spesso in quel luogo e molti segni erano stati compiuti per suo mezzo. E questo è uno di quelli. Una volta, dovendo attraversare il fiume Lico (era la stagione delle piene), chiese al suo compagno Teodoro di rimanere a distanza, affinché non si vedessero nudi mentre nuotavano nell'acqua. Poi, quando Teodoro si allontanò, provò di nuovo vergogna persino a vedersi nudo.  Mentre, dunque, rifletteva pieno di vergogna, all'improvviso fu portato sull'altra sponda. Teodoro, dunque, essendo lui stesso un uomo buono, si avvicinò e, vedendo Amon attraversare per primo senza che gli cadesse una goccia d'acqua, chiese come avesse fatto a passare. E quando vide che Amon non era disposto a dirglielo, lo trattenne per i piedi e dichiarò che non lo avrebbe lasciato andare prima di averlo saputo da lui. Allora Amon, vedendo la determinazione di Teodoro, soprattutto in base a ciò che aveva detto, e avendogli chiesto di non dirlo a nessuno prima della sua morte, gli disse che era stato trasportato e posto sull'altra sponda. E che non aveva nemmeno messo piede sull'acqua, né questo era possibile per l'uomo, ma solo per il Signore e per coloro che Egli permette, come fece per il grande apostolo Pietro [9]. Teodoro raccontò dunque questo dopo la morte di Amon. E i monaci ai quali Antonio parlò della morte di Amon segnarono il giorno; e quando i fratelli salirono da Nitria, trenta giorni dopo, si informarono e seppero che Amon si era addormentato in quel giorno e in quell'ora in cui il vecchio aveva visto la sua anima portata in alto. E sia questi che gli altri si meravigliarono della purezza dell'anima di Antonio, di come avesse appreso immediatamente ciò che stava accadendo a tredici giorni di viaggio e di come avesse visto l'anima mentre veniva portata in alto. 61. E anche Archelao, il conte, una volta trovatolo sul monte esterno, gli chiese soltanto di pregare per Policrate di Laodicea, una fanciulla eccellente e cristiana, poiché soffriva terribilmente allo stomaco e al fianco a causa della troppa disciplina, ed era del tutto debole di corpo. Antonio pregò, dunque, e il conte annotò il giorno in cui era stata fatta la preghiera e, partito per Laodicea, trovò la fanciulla integra. E dopo aver chiesto quando e in quale giorno fosse stata sollevata dalla sua infermità, mostrò la carta su cui aveva scritto l'ora della preghiera e, dopo averla letta, mostrò subito la scrittura sulla carta. E tutti si meravigliarono quando seppero che il Signore l'aveva sollevata dal dolore nel momento in cui Antonio pregava e invocava la bontà del Salvatore in suo favore.

62. E riguardo a coloro che venivano da lui, spesso prediceva con qualche giorno o a volte con un mese di anticipo quale fosse la causa della loro venuta. Alcuni, infatti, venivano solo per il gusto di vederlo, altri per malattia, altri ancora perché affetti da spiriti maligni. E tutti pensavano che la fatica del viaggio non fosse né un problema né una perdita. Ognuno, infatti, tornava con la consapevolezza di aver ricevuto un beneficio. Ma pur dicendo queste cose e vedendo queste cose, chiedeva che nessuno si meravigliasse di lui per questo, ma che piuttosto si meravigliasse il Signore per aver concesso a noi uomini di conoscerlo fin dove le nostre forze si estendevano.


Tu sei per me madre spirituale

 


O Maria, figlia prediletta del Padre, madre ammirabile del Figlio, sposa fedele dello Spirito Santo! Tu sei per me madre spirituale, maestra di vita, regina potente. Tu, Maria, riempi la mia vita di gioia, di luce, di amore. Spesso non sono stato disponibile alla tua azione materna: ora mi affido a te, per sempre. E sotto la tua guida e il tuo esempio, mi impegno a sradicare in me ciò che non piace a Dio per fare in tutto la sua volontà. Madre mia carissima, ottienimi la grazia di identificarmi con te. Donami il tuo spirito per conoscere Cristo e il suo Vangelo. Il tuo cuore sia in me per amare Dio con purezza e ardore come lo hai amato tu. Amen.


Se gli uomini non cambiano, il castigo è vicino....

 


PRADO NUEVO (EL ESCORIAL)


La Madonna:

Voglio, figlia mia, che si facciano delle veglie, figlia mia, in riparazione di tanti peccati che si commettono in tanti giorni, figlia mia, in quella gioventù. Quanto mi dispiace, figlia mia! Voglio anche che in queste veglie si faccia la Via Crucis, figlia mia, e si mediti la Passione di mio Figlio; fatela, figli miei, e offritela in riparazione di tanti peccati e di tanto dolore che il mio Cuore Immacolato sente.

Figlia mia, non ti chiedo altro che preghiera e penitenza; il mondo è sull'orlo del precipizio, non ascolta i miei messaggi; che dolore prova il mio Cuore per questa Umanità ingrata, figlia mia!

Se gli uomini non cambiano, il castigo è vicino.... (Parla per qualche minuto in una lingua sconosciuta). Allora, figlia mia, il Castigo verrà alle date che ti ho indicato. Figlia mia, che modifichino la loro vita, il castigo è molto vicino; ti ho dato il mese e la data di quando ci sarà il castigo, figlia mia, in questa lingua; è solo celeste, figlia mia. Tu lo capisci, ma non lo rivelerai, figlia mia, finché non te lo dirò io.

Guarda, figlia mia, lo stato del mio Cuore per i tanti peccati che si commettono ogni giorno.

Bacia la terra, figlia mia, in riparazione di tutti i peccati... Alzati, figlia mia. Inginocchiati. Questi, figlia mia, sono atti di umiltà per la salvezza delle anime; quanti ridono, figlia mia, di tutte queste cose! Figlia mia, non vergognarti, umiliati per la salvezza di tutta l'umanità.

Bacia di nuovo la terra, figlia mia, quante anime si possono salvare ogni volta che un'altra anima si umilia! Pregate il Santo Rosario, figlioli, con il Santo Rosario potete salvare molte anime. Venite all'Eucaristia, perché in questo momento mio Figlio vi aspetta; è molto triste e molto solo a causa dei peccati di tutta l'umanità.

Pregate per le anime consacrate, le amo tanto, figli miei, e che brutta strada stanno percorrendo; molte trascinano tante anime sulla strada della perdizione....

Guarda, figlia mia, togli una sola spina... Che dolore, figlia mia, che dolore prova il tuo cuore nel vedere il mio! Per questo dolore devo vedere l'ingratitudine di tutti i cuori induriti.

Scrivi un altro nome, figlia mia, nel Libro della Vita. Bacia il Libro, figlia mia.... C'è già un altro nome nel Libro della Vita; non sarà mai cancellato, figlia mia.

Prendi il calice, figlia mia, bevi un'altra goccia dal calice del dolore.... Oh, che amarezza, figlia mia, ma è necessario provare questa amarezza per salvare molte anime.

Guarda, figlia mia, in cosa consisterà l'Avvertimento.... (Luz Amparo piange amaramente a questa visione). Sembrerà, figlia mia, che il mondo sia avvolto dalle fiamme; guai a chi non è in grazia di Dio! Fate attenzione, figli miei, vi sto dando molti avvertimenti. Mi sto manifestando in molti luoghi del mondo, per poter salvare almeno un terzo dell'umanità; non siate ingrati, figli miei. E tu, figlia mia, sii umile, l'umiltà è la base principale di tutto.

Vi benedico, figli miei, come vi benedice mio Figlio, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, figli miei.

Addio, figlia mia, addio.

25 dicembre 1982

MISTICA CITTA’ DI DIO

 


La manifestazione che ebbi della Divinità e della decisione che Dio prese di creare tutte le cose.


26. O Re altissimo e sapientissimo Signore! Quanto incomprensibili sono i tuoi giudizi e quanto inaccessibili le tue vie! Dio invitto, che vivi in eterno e che da sempre sei, chi potrà conoscere la tua grandezza, o sarà all'altezza di raccontare le tue magnifiche opere? E chi ti potrà dire: «Perché le facesti così?». Infatti tu sei altissimo al di sopra di tutti e la nostra vista non ti può raggiungere, né il nostro intelletto comprendere. Benedetto sii tu, o Re magnifico, che ti degnasti di svelare a questa tua schiava e vile vermicello grandi e altissimi misteri, sublimando ed elevando la dimora del mio spirito là dove vidi cose che non saprò ridire. Vidi il Signore e creatore di tutti. Vidi un'Altezza non espansa in se stessa prima di creare qualsiasi altra cosa. Ignoro il modo nel quale mi si mostrò, ma non ciò che vidi e compresi. E sua Maestà, che tutto comprende, sa bene come, a parlare della sua divinità, il mio pensiero resta sospeso, l'anima mia si turba profondamente, le mie facoltà si arrestano nelle loro azioni e tutta la parte superiore, lasciando quella inferiore deserta e i sensi inattivi, se ne vola dove ama, abbandonando ciò che anima. E in tali amorosi svenimenti e deliqui, i miei occhi versano lacrime e la mia lingua ammutolisce. O altissimo e incomprensibile Signor mio, oggetto infinito del mio intelletto! Oh, come alla tua vista - giacché sei immenso ed eterno - mi ritrovo annichilita, il mio essere si confonde con la polvere e a stento percepisco quel che sono! E come ardisce questa piccolezza e miseria fissare lo sguardo nella tua magnificenza e maesta grande? Anima, o Signore, il mio essere, avvalora la vista e da' vigore al mio cuore impaurito, tanto che possa riferire ciò che io ho visto e obbedire al tuo comando.

  27. Con l'intelletto vidi l'Altissimo così come egli è in se stesso e compresi chiaramente con vera cognizione che egli è un Dio infinito nella sostanza e negli attributi, eterno, somma Trinità in tre Persone ed un solo vero Dio. Tre, perché si esercitano le attività del conoscersi, comprendersi ed amarsi, e uno solo, per conseguire il bene dell'unità eterna. È Trinità di Padre, Figlio e Spirito Santo. Il Padre non è fatto, né creato, né generato, né può esserlo, né può avere origine. Conobbi che il Figlio trae la sua origine dal Padre, ma solamente per eterna generazione - essendo entrambi ugualmente eterni - ed è generato dalla fecondità dell'intelletto del Padre. Lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio per amore. In questa Trinità indivisa non vi è cosa che si possa dire anteriore o posteriore, maggiore o minore: tutte e tre le Persone in se stesse sono egualmente eterne ed eternamente uguali, essendovi unità di essenza in trinità di Persone, cioè un Dio solo nella indivisa Trinità e tre Persone nell'unità di una sola sostanza. Non si confondono le Persone per il fatto che è un Dio solo, né si separa o si divide la sostanza per il fatto che sono tre Persone, ed essendo distinte nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo, è una sola e medesima la divinità, è uguale e identica la gloria e la maestà, la potenza, l'eternità, l'immensità, la sapienza e la santità e tutti gli altri attributi. E benché siano tre le Persone in cui queste infinite perfezioni sussistono, tuttavia è uno solo il Dio vero, santo, giusto, potente, eterno ed immenso.

28.      Ebbi anche la rivelazione che questa divina Trinità comprende se stessa con una vista semplice, senza che le sia necessaria una nuova e distinta conoscenza, sapendo il Padre quello che sa il Figlio e il Figlio e lo Spirito Santo quello che sa il Padre; che fra loro si amano reciprocamente con uno stesso amore immenso ed eterno. È un'unità d'intendere, di amare e di operare, uguale ed indivisibile; è una semplice, incorporea, indivisibile natura; è un essere di Dio vero, nel quale si trovano in supremo ed infinito grado tutte le perfezioni unite e raccolte insieme.

  29. Conobbi la forma di queste perfezioni dell'Altissimo: che egli è bello senza neo, grande senza quantità, buono senza qualità, eterno senza tempo, forte senza infiacchire, vita senza mortalità, verità senza menzogna, presente in ogni luogo, riempiendolo senza occuparlo e stando in tutte le cose senza estensione. Non ha contraddizione nella bontà, né difetto nella sapienza; in essa è irraggiungibile, nei consigli terribile, nei giudizi giusto, nei pensieri segretissimo, nelle parole veritiero, nelle opere santo, nei tesori munifico. Lo spazio non lo dilata, né l'angustia del luogo lo restringe; in lui non c'è volontà che cambi, né tristezza che lo turbi, né cose passate che passino, né future che si succedano. A lui nessuna origine diede principio, né tempo darà fine. O immensità eterna, quali interminabili spazi ho visto in te! Quale infinità riconosco nel tuo infinito Essere! La vista non ha confine, né diminuisce, contemplando questo oggetto illimitato! È questo l'Essere immutabile, l'Essere sopra ogni altro essere, la santità perfettissima, la verità invariabile. È questo l'infinito, la latitudine e la longitudine, l'altezza e la profondità, la gloria e la sua origine, il riposo senza fatica, la bontà in grado immenso. Vidi tutto ciò nello stesso tempo e non riesco a dire quel che vidi.

  30. Vidi il Signore come era prima di creare cosa alcuna e con stupore guardai dove aveva la sua sede l'Altissimo; infatti non vi era il cielo empireo, né vi erano gli altri cieli inferiori, né sole, né luna, né stelle, né elementi, ma c'era solo il Creatore senza aver creato cosa alcuna. Se ne stava tutto solo, senza la presenza degli angeli, né degli uomini, né degli animali; per questo compresi che di necessità si deve ammettere che Dio era nel suo stesso essere e che non ebbe necessità né sentì bisogno di nessuna cosa di quelle che egli creò, poiché era infinito negli attributi prima di crearle non meno che dopo e in tutta la sua eternità li possedette e possederà, come soggetto indipendente e increato. Infatti nessuna perfezione assoluta e semplice può mancare a sua Divinità, poiché egli solo è ciò che è e contiene in se stesso in modo eminentemente ineffabile tutte le perfezioni che si trovano nelle creature; inoltre, ogni cosa che esiste, è racchiusa in quell'Essere infinito, come gli effetti sono contenuti nella loro causa.

  31. Compresi che l'Altissimo se ne stava appunto nell'immobilità del suo stesso essere, quando fra le medesime Persone divine - a nostro modo d'intendere - fu deciso di comunicare le loro perfezioni, distribuendole in doni. E voglio dire, per spiegarmi meglio, che Dio conosce le cose con un atto in se stesso indivisibile, semplicissimo e senza discorso: egli non procede dalla cognizione di una cosa a quella di un'altra, come procediamo noi, che discorriamo col pensiero conoscendo prima una cosa con un atto dell'intelletto e subito dopo un'altra con un altro. Ma Dio conosce tutte le cose contemporaneamente, senza che ci sia, nel suo intelletto infinito, né un prima né un dopo, dato che tutte sono unite insieme nella conoscenza divina increata, come lo sono nell'essere di Dio, dove sono racchiuse e contenute come origine prima.

  32. In questa conoscenza, che prima si chiama di semplice intelligenza, secondo la naturale precedenza dell'intelletto sulla volontà, si considera in Dio un ordine non già di tempo, ma di natura, secondo il quale noi concepiamo l'atto dell'intelletto divino come un precedere quello della volontà. Infatti noi consideriamo prima di tutto in Dio il solo atto d'intendere, senza la decisione della sua volontà di dare la vita alle creature. Ora, in questo stadio o momento, le tre Persone divine si consultarono insieme, con quell'atto d'intendere, sulla convenienza delle opere ad extra, vale a dire di tutte le creature che furono, sono e saranno.

33.      Inoltre Dio volle degnarsi di soddisfare al desiderio che gli espressi, per quanto indegna, di conoscere l'ordine che egli seguì, o quello che noi dobbiamo comprendere, nella creazione di tutte le cose; cosa che io gli domandavo per conoscere il posto che, secondo quest'ordine, la Madre di Dio e regina nostra ebbe nella mente divina. Per questo dirò, come meglio potrò, quello che mi fu risposto e manifestato e l'ordine che in Dio c'è tra queste idee, suddividendolo in momenti perché altrimenti non si può adattare alla nostra capacità la conoscenza di questo sapere divino, che già qui si chiama scienza di visione e alla quale appartengono le idee, ossia le immagini delle creature, che stabilì di creare e che nella sua mente ha ideate, conoscendole infinitamente meglio di come le vediamo e conosciamo noi al presente.

34.      Quantunque questo sapere divino sia uno, semplicissimo e indivisibile, tuttavia, poiché le cose che vede sono molte, fra loro ordinate in modo che le une sono prima delle altre e le une hanno vita o esistenza attraverso le altre, con rispettiva dipendenza, è necessario dividere la scienza divina - e così la volontà - in molti stadi e in molti atti che corrispondano ai diversi stadi, secondo l'ordine degli oggetti. Così diciamo che Dio concepì e determinò prima questo che quello, o l'uno per mezzo dell'altro, e che, se prima non avesse voluto e conosciuto con scienza di visione una cosa, non avrebbe voluto neppure l'altra. Con ciò non si vuole inferire che vi siano in Dio molti atti d'intendere o di volere, ma vogliamo solamente dire che le cose sono concatenate fra loro e le une succedono alle altre. Immaginandole con questo ordine oggettivo, ricomponiamo, per meglio comprenderle, l'ordine stesso negli atti della scienza e volontà divina. 

Suor Maria di Gesù


IL MOMENTO IN CUI L'UMANITÀ PROVERÀ IL DOLORE E LA CRUDELTÀ DELL'UOMO, È MOLTO VICINO.

 


MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
A LUZ DE MARIA

29 LUGLIO 2023


Miei amati figli:

IO VI OFFRO IL MIO CUORE, PERCHÉ VENIATE A ME E VI RIFUGIATE IN LUI.


Nel Mio Cuore troverete l'Amore Divino del quale potrete nutrirvi e dal Mio Cuore offro a tutti "La Luce" (cfr. Gv 8,12) di cui avete bisogno, per operare e agire nella Mia Volontà:

È la luce che non si spegne perché è la Stella del Mattino...
È la luce che ha illuminato e illumina i Miei Discepoli...
È la luce delicata che illumina tutto, senza che la vista ne risenta per questo...
È la luce del silenzio mistico, che ha abbracciato tutta l'umanità...


QUELLA LUCE È MIA MADRE, CHE AMO E CHE VIVE NEL MIO CUORE, INTERCEDENDO PER L'UMANITÀ.


È quell'incontro con l'amore che dà frutti di vita eterna.


In questo momento l'umanità deve accogliere Mia Madre e non deve allontanarsi da Lei, perché Mia Madre compì grandi miracoli in passato grazie all'obbedienza, (cfr. Gv. 2,5-11) e in questo momento dalla Mia Casa, compie grandi miracoli, intercedendo per ciascuno di voi.


Figli Miei, Io vi benedico costantemente e voi dovete fare lo stesso: dovete benedirvi a vicenda. Non è necessario esagerare il saluto o il commiato, un "Dio ti benedica" o "benedizioni" è sufficiente, non dimenticando che gli "show" o le esibizioni sono il modo di agire del Demonio.


IL MOMENTO IN CUI L'UMANITÀ PROVERÀ IL DOLORE E LA CRUDELTÀ DELL'UOMO, È MOLTO VICINO.


 Il momento in cui l'umanità impallidirà di fronte al compimento delle Profezie (1), è molto vicino, tanto che sentirete i lamenti dell'umanità che ha disprezzato la Mia Parola e i lamenti di coloro che hanno accettato di adulterare la Mia Parola e che sono sotto gli occhi di tutto il Mio Popolo.


Figli Miei, è molto importante che vi rafforziate l'un l'altro, che siate discreti e che prendiate nota di ogni segno e di ogni segnale, mentre si stanno verificando.


Pregate figli Miei, pregate, spunterà una nuova malattia che colpirà la pelle e l'apparato respiratorio, sarà molto aggressiva e invasiva e si trasmetterà in breve tempo.
PER COMBATTERE QUESTA MALATTIA UTILIZZATE L'ANANAS. Aggiungete tre fette di frutta e una foglia della stessa pianta a un litro di acqua e fate bollire, quindi assumete il liquido ottenuto, poco per volta durante il giorno, per diversi giorni. 
Anche la pianta chiamata VERBASCO vi aiuterà.


Pregate figli Miei, pregate, la guerra ha cessato di essere uno spettro ed è diventata una realtà: sarà l'incubo più funesto che l'uomo dovrà affrontare.


Pregate figli Miei, pregate, l'umanità si sentirà venire meno di fronte al vuoto spirituale che vi avvolgerà e si unirà a ciò che la porterà a non sentire la solitudine. Il Mio Cuore soffre per questo.


Pregate figli, pregate per il Messico, per l'Ecuador, per la Colombia, per il Costa Rica, per il Cile, per il Nicaragua, per la Bolivia, per l'Italia, per la Spagna, per Taiwan e per gli Stati Uniti: tremeranno.


Tenete a mente, figli Miei, che in questo momento la preghiera fatta con il cuore, con un proposito e con amore, è molto importante.

Avvicinatevi a Me, figli.

Vi benedico, vi chiamo a venire nel Mio Sacro Cuore.


Il vostro Gesù


AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO

 

(1) Riguardo al compimento delle Profezie, leggere…
(2) Piante medicinali, scaricare…



COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli, ricevete le mie benedizioni.

Abbiamo ricevuto l’invito di Nostro Signore Gesù Cristo a rifugiarci nel Suo Sacro Cuore, ma per farlo abbiamo bisogno di essere in unione con Lui e di riunire in noi una serie di condizioni, senza le quali non possiamo stare nel Suo Sacro Cuore e una di queste è l'importantissima condizione di vivere nella spiritualità e nell'Amore.

Nostro Signore Gesù Cristo ci descrive delicatamente e con grande armonia Sua Madre, che Lui ama tanto, così come noi Suoi figli, e ci dice che riceveremo grandi miracoli grazie alla Sua intercessione, in quanto sulla Terra fu obbediente in tutto e ora in Cielo intercede per tutti noi.


Così come Nostra Madre, anche noi dobbiamo essere obbedienti alla Divina Volontà.

Vi faccio una nota riguardo alla benedizione tra fratelli: questa benedizione può essere fatta interiormente e non si deve benedire tanto per benedire, ma la benedizione deve essere fatta con l'Amore che il nostro Re e Signore Gesù Cristo ci chiede, desiderando il bene, ma evitando di usare modi teatrali o esagerati.

Fratelli, noi abbiamo bisogno di forza di fronte alla crudeltà che ci attende, ma non l'avremo se non ci verrà data dal Nostro Re e Signore Gesù Cristo e da Nostra Madre.


Pertanto, siamo obbedienti e diventiamo amore a somiglianza di Nostro Signore.

Amen.

 


lunedì 31 luglio 2023

L'inferno eterno, un covo diabolico

 



21 marzo 2020

Quando un'anima è di buon umore e lascia questa terra, a prescindere dai suoi difetti, sono gli spiriti della sua anima a guidare la direzione che prenderà nella prossima vita, l'unica che vale la pena di vivere. Un'anima che ha molto peccato rischia di perdersi, ma saranno le sue buone o cattive disposizioni a indirizzarla verso il luogo che sceglierà.

L'inferno è così terribile che coloro che vi si recano rispondono negativamente a tutte le proposte che vengono loro fatte. Sono attratti dai demoni e non riescono a liberarsene. È una loro scelta, è un loro desiderio, ma quel desiderio è più che altro odio verso tutto ciò che potrebbe allontanarli da esso. Eppure ci sono molti uomini e donne che rispondono negativamente all'Amore divino. Ci sono molti che rifiutano di inchinarsi davanti al Santo dei Santi e si preparano un futuro eterno disastroso.

L'inferno è pieno, ed è così vasto che il numero non conta. Le anime che vi si trovano non si stancano mai di odiarsi, vomitarsi e sventrarsi a vicenda. Questo luogo è stato creato dal diavolo stesso, perché quando ha lasciato i cieli si è trovato una tana, dato che la sua natura angelica gli ha permesso di crearne una, e come un essere abietto si confina in una grotta buia, così il diavolo si è creato un rifugio nell'abisso in cui è stato espulso.

L'inferno è stato costruito per l'eternità, essendo la stessa natura angelica creata per l'eternità. L'inferno è eterno, come lo sono i demoni e le anime che vi si trovano.

Io sono il Signore e vi dico una cosa. L'inferno è eterno, non cesserà, i demoni e le anime dannate saranno lì per l'eternità e niente e nessuno potrà aiutarli. Saranno disperati e pieni di amarezza, odio e orrore, ma questo è il destino di coloro che non sono uniti a Dio, ai Santi e agli Eletti. L'inferno sarà la loro prigione, una prigione murata e permanente, l'orrore della tortura e dell'odio moltiplicato.

È difficile descrivere e scrivere di questo stato oscuro. Ne parlerò ancora perché è necessario che gli uomini siano consapevoli di questo stato peccaminoso in cui sono nati, come risultato del peccato originale, e da cui solo i sacramenti dati da Dio al mondo li puliscono e li purificano. Questi sacramenti sono una necessità per le anime e anche per il corpo, perché corpo, anima e spirito sono un tutt'uno, sono la persona.

Le anime che vanno all'inferno perdono il loro spirito perché il loro angelo le abbandona non appena muoiono e i demoni se ne impossessano immediatamente. Ecco perché è così necessario pregare al capezzale dei morenti, affinché le loro preghiere possano proteggerli in questo momento in cui i demoni sono in agguato. È così che Gesù Cristo stesso ha combattuto l'orda che attendeva la sua morte sulla croce, poiché portava tutti i peccati dell'umanità e, in quell'agonia, era portatore dell'ignominia al massimo grado.

Io sono il Redentore e, alla mia morte in croce, la Santissima Trinità è uscita dalla mia umanità. Ero come le anime che si condannano da sole e che il loro Angelo custode abbandona al momento della loro morte vergognosa.

Sono morto portando su di me tutti i peccati del mondo; i demoni mi hanno attaccato come hanno fatto con tutti quelli che appartenevano a loro e, poiché questo peso peccaminoso che portavo era pesante e gravoso, i demoni erano numerosi in attesa di afferrarmi e portarmi via.

Poi venne il combattimento spirituale che fu la mia ultima prova e lo vinsi sfuggendo alla loro presa e ai loro artigli. Poi sono entrato pienamente nel mondo invisibile e sono andato nel Limbo, dove mi aspettavano i santi e gli eletti dell'Antico Testamento. Poi sono tornato al mio corpo e l'ho resuscitato, e il resto lo conoscete.

Suor Beghe