martedì 1 agosto 2023

Come membro della M.I.: a) ho fatto condannare al rogo alcuni libri della biblioteca dell'ospedale, lasciati dai malati e fatti circolare senza alcun controllo.

 


LETTERA 50  

A P. Czeslaw Kellar, Cracovia  

Zakopane 4-27 X 1920  


Al M. Rev.do P. Maestro 1 PS  

 

 1 - Rimando la benedizione data alla M.I. dall'arcivescovo Teodorowicz, poiché appartiene all'archivio della M.I. Me l'ha spedito Don Adamo Bogdanowicz. Ho staccato il secondo foglio, pulito, perché mi può servite.  

 2 - Ho scritto alla M.I. di Roma dicendo che riceveranno la risposta, tuttavia da parte mia non ho accennato per nulla alle questioni in sospeso, perché, ho aggiunto, in questo momento avrei certamente sbagliato, in quanto è volontà dell'Immacolata (espressa per mezzo del Rev mo P. Provinciale [P. Luigi Karwacki]) che per ora non mi interessi di queste cose; e ho accennato che ora al mio posto c'è lei, M. Rev.do P. Maestro.  

3 - Come membro della M.I.: a) ho fatto condannare al rogo alcuni libri della biblioteca dell'ospedale, lasciati dai malati e fatti circolare senza alcun controllo. La sentenza fu subito eseguita. b) Vedendo che il dott. A. Czerpak doveva tenere qui le sue conferenze nel «Soké]»2 (avevo visto gli annunci), ho telefonato al superiore dei Gesuiti [P. Giovanni Holik] affinché esercitasse la propria influenza presso l'amministrazione del «Sokòl», perché non prestassero la sala per simili cose. Mi ha ringraziato ed ha promesso di consigliarsi con altri (con il sacerdote amministratore [Don Giovanni Tobolak]). Non ho più visto successivi annunci; forse per il mio intervento, ma non lo so; ho saputo, comunque, che egli ha parlato un po' sulla «Inquisizione», ma in modo corretto. Può darsi che abbia ritoccato quella conferenza.  

 4 - Non sarebbe opportuno che la M.I. ringraziasse ufficialmente l'arcivescovo Teodorowicz, come pure il vescovo Francesco Berti di Amelia per aver concesso una benedizione alla M.I. e per aver curato la stampa dello statuto in lingua italiana? Questo, comunque, non è affar mio.  

 Chiederei di farmi avere, quando si presenterà un'occasione, alcune medaglie miracolose. Di quelle ricevute: una la diedi ad un'ebrea, 4-5 ad ex- ebrei, una ad un sordomuto e un'altra ad un povero ammalato, ormai spacciato.  

[P. Massimiliano M.]  

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(1) L'annotazione iniziale di P. Massimiliano indica che il destinatario è P. Czeslaw Kellar. La data è stata stabilita in base al contenuto della lettera. - (2) Sokòl (Falco) era un'organizzazione socioculturale sorta a Leopoli nel 1867 con i seguenti scopi: irrobustire il vigore fisico dei cittadini e formarli alle virtù civiche. Aveva sedi un po' ovunque e raccoglieva circa 100.000 aderenti, tra giovani e adulti.  


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