lunedì 11 dicembre 2023

Come l'umanità tornerà a Dio dopo la grande tribolazione che abbiamo iniziato


 La Seconda Pentecoste sarà il tempo cronologico in cui il mondo ritornerà a Dio.

Dio ci ha detto, da diverse angolazioni, come gli uomini torneranno a Lui dopo la fine della Tribolazione della Fine dei Tempi.

Non è vero che non sappiamo cosa succederà.

Veniamo informati e guidati.

E se siamo interessati a sapere cosa ci aspetta, conosceremo i dettagli.

Abbiamo iniziato una tribolazione, che è la Fine dell'Era, che culminerà in un mondo e in una Chiesa rinnovati.

Ma non sarà qualcosa di magico, bensì il risultato di un duro lavoro nel tempo, che dovrà superare diverse difficoltà.

E come accadrà a grandi linee?

Un modo per vederlo è concentrarsi su ciò che accadrà nel campo soprannaturale.

E un altro modo è quello di guardarlo da un punto di vista naturale, cioè quello che vedremo con la nostra comprensione umana ordinaria.

Qui parleremo di come sarà il processo in cui il mondo e la Chiesa si solleveranno dopo la tribolazione, vista da un punto di vista soprannaturale oltre che naturale.

Nostro Signore ha detto a Luisa Piccarreta che ogni duemila anni c'è stato un grande rinnovamento nel mondo.

Duemila anni dopo la creazione ci fu un diluvio d'acqua.

Duemila anni dopo venne il diluvio di sangue: la redenzione.

dopo altri duemila anni ci sarà un diluvio di fuoco, fuoco spirituale, e finalmente il Regno della Volontà Divina verrà sulla Terra, perché ogni creatura adempirà perfettamente la Volontà Divina.

Quel diluvio di fuoco è la Seconda Pentecoste.

A chi, come abbiamo detto in diversi video, verrà in mezzo alla tribolazione che stiamo vivendo e che si sta intensificando.

Per secoli, gli esseri umani hanno visto crescere il potere del maligno e la ritirata della civiltà creata per volere del cristianesimo.

Oggi assistiamo ad un aumento esponenziale della persecuzione dei cristiani, alla paganizzazione della popolazione, con intere generazioni che non hanno sentito parlare di Gesù Cristo, all'apostasia e ai terribili scandali nella Chiesa.

E poi verrà presto il tempo in cui Dio interverrà per preservare il Suo piccolo gregge, per impedire all'umanità di auto-annientarsi e distruggere il creato.

Verrà un tempo in cui ogni persona sulla terra sarà illuminata dalla luce divina e ci vedremo nello specchio della verità e della santità di Dio.

Il profeta Gioele dice nella Bibbia: "Negli ultimi giorni, dice Dio, effonderò il mio Spirito su ogni carne".

Sarà la più grande effusione di grazia dall'incarnazione e l'ultimo tentativo di Dio di riportare il mondo a Lui.

La coscienza di ciascuno sarà illuminata e avrà l'effetto che un gran numero di persone si convertirà, segnando una nuova primavera per la Chiesa.

Ma questo non sarà automatico e privo di tensioni.

Ci sono molti che non accetteranno l'offerta di Dio nell'Avvertimento e si ribelleranno ancora più violentemente, portando a guerre, pestilenze e carestie.

E anche i fenomeni della natura che Dio produrrà faranno la loro parte.

E d'altra parte, la riforma del mondo e della Chiesa sarà laboriosa e lenta, perché la fede deve maturare nelle persone, e questo richiede tempo.

E così anche la riforma delle strutture del mondo e della Chiesa stessa.

Questa sintesi è guardare gli eventi dal punto di vista più soprannaturale.

Ma come sarà se guardiamo la situazione dal punto di vista naturale, che è il punto da cui la maggior parte dei cristiani la vede?

Un discorso radiofonico dell'allora giovane teologo Joseph Ratzinger, nel Natale del 1969, profetizzò ciò che sarebbe poi accaduto alla Chiesa ed è in corso oggi.

Anche se non riuscì a prevedere il grado di apostasia interna, che diede origine anche alla crisi degli abusi e alla confusione dottrinale.

Egli profetizzò che la Chiesa avrebbe dovuto affrontare tempi molto difficili.

E che la sua vera crisi era appena iniziata.

La Chiesa non sarebbe più una forza sociale dominante come lo era fino a poco tempo fa.

E man mano che i suoi seguaci diminuivano, avrebbe perso anche gran parte dei suoi privilegi sociali.

Non sarà più in grado di abitare gli edifici che ha costruito in tempi di prosperità.

E a differenza del periodo precedente, sarà visto molto più come una società di volontariato, a cui si accede per libera scelta.

Ma sopravviverà a dispetto degli uomini e delle donne, e non necessariamente grazie a loro.

Resterà solo una piccola mandria e bisognerà ricominciare più o meno dall'inizio.

Da piccoli gruppi, movimenti e minoranze che rimetteranno la fede al centro della loro esperienza.

Sarà una Chiesa più spirituale, che non si arrogherà un mandato politico, flirtando ora con la sinistra ora con la destra.

Sarà povera e diventerà la Chiesa dei poveri, ma non dell'attivismo sociale.

Dopo le prove che attraverserà, una grande forza emergerà da questa Chiesa spiritualizzata e semplificata.

E quando tutti i problemi del mondo saranno finiti, dice Ratzinger, gli uomini scopriranno di vivere in un mondo di "indescrivibile solitudine" e, avendo perso di vista Dio, "sentiranno l'orrore della loro povertà".

Allora, e solo allora, ha concluso, vedranno "quel piccolo gregge di credenti come qualcosa di totalmente nuovo: lo scopriranno come una speranza per se stessi, la risposta che avevano sempre cercato in segreto".

Il futuro della Chiesa risiederà in coloro che hanno radici profonde e che vivono nella pura pienezza della loro fede.

Non risiederà in coloro che non fanno altro che adattarsi al momento presente, o in coloro che prendono la via più semplice, o in coloro che eludono la passione della fede.

Il futuro della Chiesa, ancora una volta come sempre, sarà ridisegnato dai santi.

Da uomini le cui menti sono più profonde dello spirito del tempo, che vedono più di quanto vedano gli altri, perché le loro vite abbracciano una realtà più ampia.

Questa laboriosa rinascita suggerita da Ratzinger era stata descritta da Don Bosco nella sua profezia dei 200 giorni, un secolo prima.

Don Bosco si riferisce a una notte buia, quando gli uomini non riuscivano più a ritrovare la via del ritorno.

All'improvviso una luce brillante brillò nel cielo, illuminando la strada come a mezzogiorno.

In quel momento una moltitudine di uomini e donne, bambini, monaci, suore e sacerdoti, e alla loro testa il Papa uscì dal Vaticano, come in processione.

Scoppiò un furioso temporale e il corteo raggiunse una piazzetta piena di morti e feriti.

Le file del corteo si facevano sempre più piccole.

In quel momento apparvero due angeli, con uno stendardo che portava l'iscrizione: Regina concepita senza peccato, e dall'altra parte c'era scritto: Aiuto dei cristiani.

Ed essi gli dissero: «Prendi il vessillo di Colui che combatte e sconfigge gli eserciti più potenti della terra, i tuoi nemici se ne sono andati».

Il Pontefice accettò di buon grado la bandiera, ma fu angosciato nel vedere quanto pochi fossero i suoi seguaci.

Nel frattempo, gli angeli gli dissero che era giunto il momento in cui i poveri avrebbero evangelizzato il mondo.

Sentendo questo, il Pontefice proseguì e la schiera cominciò a ingrossarsi.

La popolazione era notevolmente diminuita nelle città e nelle campagne.

La terra fu dilaniata, ma il popolo si cercò l'un l'altro, profondamente commosso, dicendo: "C'è un Dio in Israele".

Bene, questo è tutto ciò di cui volevamo parlare di come Dio ci ha comunicato, da diverse angolazioni, il processo attraverso il quale il mondo e la Chiesa torneranno a Lui, in poche parole.

Forum della Vergine Maria

L’ADDIO DELLA SERA A GESÙ SACRAMENTATO

 


O mio Gesù, Prigioniero Celeste, già il sole è al tramonto e le tenebre invadono la terra, e Tu resti solo nel tabernacolo d’amore. Mi pare di vederti atteggiato a mestizia per la solitudine della notte, non avendo attorno a Te la corona dei tuoi figli e delle tue tenere spose, che almeno Ti facciano compagnia nella tua volontaria prigionia.

O mio divin Prigioniero, anch’io mi sento stringere il cuore nel dovermi allontanare da Te e, son costretto a dirti: ‘Addio’... Ma che dico, o Gesù? Mai più Addio! Non ho il coraggio di lasciarti solo. Addio con le labbra, ma non con il cuore; anzi, il mio cuore lo lascio con Te nel tabernacolo. Conterò i tuoi palpiti e vi corrisponderò con un mio palpito d’amore. Numererò i tuoi affannosi sospiri, e per rinfrancarti Ti farò riposare nelle mie braccia. Ti farò da vigile sentinella; starò tanto attento a guardare se qualche cosa Ti affligge o Ti addolora, non solo per non lasciarti mai solo, ma per prendere parte a tutte le tue pene.

O Cuore del mio cuore! O Amore del mio amore! Lascia quest’aria di mestizia, consolati; non mi dà il cuore di vederti afflitto. Mentre con le labbra Ti dico addio, Ti lascio i miei respiri, i miei affetti, i miei pensieri, i miei desideri, i miei movimenti, che inanellando tra loro continui atti d’amore unito al tuo, Ti formeranno corona e Ti ameranno per tutti. Non ne sei contento, o Gesù? Pare che mi dici di sì, non è vero?

Addio, o amante Prigioniero. Ma non ho finito ancora. Prima che io parta voglio lasciarti anche il mio corpo innanzi a Te; intendo delle mie carni e delle mie ossa fare tanti minutissimi pezzi, per formare tante lampade per quanti tabernacoli esistono nel mondo, e del mio sangue tante fiammelle per accendere queste lampade; ed in ogni tabernacolo intendo mettere la mia lampada, che unendosi alla lampada del tabernacolo che Ti rischiara la notte, Ti dirà: “Ti amo, Ti adoro, Ti benedico, Ti riparo e Ti ringrazio per me e per tutti”.

Addio, o Gesù... Ma senti un’altra parola ancora: patteggiamo, ed il patto sia che ci ameremo di più; mi darai più amore, mi chiuderai nel tuo Amore, mi farai vivere d’amore e mi seppellirai nel tuo Amore; stringiamo più forte il vincolo dell’amore. Sarò solo contento se mi darai il tuo Amore, per poterti amare davvero.

Addio, o Gesù! Benedici me, benedici tutti; stringimi al tuo Cuore, imprigionami nel tuo Amore con lo scoccarti un bacio sul Cuore... Addio! Addio!


UN SOLO MODO

 


          Attraverso Dio, tutto è possibile. Per Me, posso dare tutto. Ciò che è impossibile è ripagare i figli ingrati. Quelli che non sanno ringraziare non sono nemmeno obbedienti, e quelli che camminano per vie malvagie fuggono da ogni mia misericordia.

          Così sono gli esseri umani negli ultimi tempi. Chi non sa gestire non è adatto a servire. Tutti i Paesi sono in crisi, ognuno con i propri problemi. Questo significa che non c'è pace.

          Chi dice che non ci sono problemi è un bugiardo, perché io Gesù vedo tutto. La Terra è diventata una palla di sporcizia senza dimensioni. Ovunque si vada, in qualsiasi Paese, non c'è controllo. Quando non è la guerra, è la fame, e con la fame si cade nella prostituzione. Ed ecco la parola scritta: "Signore, posso seguirti, ma prima lasciami seppellire mio padre". In risposta ho detto: "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti" (Lc 9,59-60), il che significa: coloro che non mi ascoltano, non mi seguono e non si preoccupano dell'ultima chiamata, allora i morti seppelliranno i loro morti.

          Benedetto, figlio mio, quando ti ho chiamato nel 1972, era per seguirmi, e tu non hai avuto dubbi. Hai rinunciato a tutto per servirmi. Ma sono pochi, figlio mio, quelli che lo fanno, perché i piaceri del mondo sono una tentazione; rubano ogni giorno migliaia di vite a Me per entrare nel sentiero di Satana. Che si tratti di governanti, di sicurezza, di ecclesiastici o di famiglie. La cosa peggiore è che il mio Santo Nome viene persino pronunciato negli atti diabolici che esistono. È Satana che sta dietro a tutto questo, lui che è il più grande manipolatore, che fa vedere ai suoi servi ciò che Io sono, dove i miracoli esistono, ma sono suoi e non miei.

          Cari figli, per quanto dobbiate soffrire, non lasciate il mio sentiero. Non ci sono diverse chiese, ce n'è una sola, ed è la chiesa di Giovanni Paolo II. Coloro che se ne sono andati non hanno fatto altro che completare ciò che è stato scritto, ossia che in questo tempo sorgeranno falsi pastori e falsi Cristi (Mt 24,24). Chi dice che sono nelle altre chiese è un bugiardo. Come potrei lasciarvi nel dubbio, non sapendo quale sia la verità? Guardate quello che ho detto a Pietro (Mt 16,15-19), questa è la risposta completa; il resto sono manipolatori.

          La crisi del mondo inizia lì, perché pochi mi seguono. Il comandamento più grande è distorto da falsi che pensano solo al denaro; e il secondo comandamento non è nemmeno menzionato; è una lotta per il mio nome, è colui che può giudicare di più il suo prossimo, specialmente i più perseguitati, che sono i cattolici. Le loro calunnie serviranno a ciò che ho detto: "Non giudicate per non essere giudicati" (Mt 7,1). È tempo che coloro che vogliono seguirmi siano pronti. Chi è pulito continui a purificarsi e chi non mi ascolta si contamini (Ap 22,11). Nello stesso modo in cui misurate, sarete misurati anche voi (Mt 7,2b), quindi siate chiari. Non vorrei trovarti sulla strada di Balaam.

          Abbi la mia pace, figlio mio. Per Me, tu sei quello che sei, e non quello che dicono gli altri.

GESÙ

03/08/1995

Entreranno in Italia e devasteranno Roma; bruceranno le chiese e distruggeranno tutto...



"…Il quinto periodo della Chiesa, che iniziò attorno al 1520, terminerà con l’arrivo del Papa Santo e del potente Monarca che è chiamato «Aiuto da Dio» perché ripristinerà ogni cosa. Il quinto periodo sarà un tempo di afflizione, desolazione, umiliazione e povertà per la Chiesa. Gesù Cristo purificherà il Suo popolo per mezzo di crudeli guerre, carestie, flagelli, epidemie, ed altre terribili calamità. Egli inoltre affliggerà e indebolirà la Chiesa Latina con molte eresie. E’ un periodo di defezioni, calamità e sterminio. Quei cristiani che sopravvivranno alla spada, ai flagelli e alla carestia saranno pochi…". 

"Non dovremmo temere, durante questo periodo, che i maomettani ritornino per mettere in atto i loro sinistri progetti contro la Chiesa latina? Durante questo periodo molti uomini abuseranno della libertà di coscienza che gli è stata concessa. E’ di tali uomini che Giuda l’apostolo parlava quando disse: «Costoro bestemmiano tutto ciò che ignorano; ed essi corrompono tutto ciò che essi conoscono per mezzo dei sensi, come animali senza ragione. Siedono insieme a mensa senza ritegno, pascendo se stessi; sono sobillatori pieni di acredine, che agiscono secondo le loro passioni; la loro bocca proferisce parole orgogliose e adùlano le persone per motivi interessati; provocano divisioni, gente materiale, privi dello Spirito». 

Durante questo periodo infelice, ci sarà rilassatezza nei precetti divini e umani. La disciplina ne soffrirà. I Sacri Canoni saranno completamente ignorati, e il Clero non rispetterà le leggi della Chiesa. Tutti si lasceranno trasportare e saranno indotti a credere e a fare ciò che più gli aggrada, secondo le esigenze della carne. 

Metteranno in ridicolo la semplicità cristiana; la considereranno follia e assurdità, ma avranno il più grande riguardo per la conoscenza avanzata, e per l’abilità di offuscare gli assiomi della legge, i precetti morali, i Sacri Canoni e i dogmi religiosi con obiezioni insensate e argomentazioni elaborate. In conseguenza di ciò, nessun principio - per quanto santo, autentico, antico e sicuro possa essere - resterà scevro da censure, critica, false interpretazioni, modifiche e limitazioni fatte dagli uomini. 

"...Questi sono i tempi cattivi…l’eresia è dappertutto, e i seguaci dell’eresia sono al potere quasi dappertutto. Vescovi, prelati e sacerdoti dicono che stanno facendo il loro dovere, che sono vigili e che vivono come si conviene al loro stato in vita. In tal modo, perciò, tutti loro cercano scuse. Ma Dio consentirà un grande male contro la Sua Chiesa: gli eretici e i tiranni verranno improvvisamente e inaspettatamente; irromperanno nella Chiesa mentre vescovi, prelati e sacerdoti sono addormentati. Entreranno in Italia e devasteranno Roma; bruceranno le chiese e distruggeranno tutto... 

Venerabile Bartolomeo Holzhauser
(Laugna (Baviera) 24 agosto 1613 -20 maggio 1658)

domenica 10 dicembre 2023

La predicatrice finale di Dio



Maria  

Perché Dio aspetta? Perché non interviene? Non vedete? Lui cerca sempre di portare l’uomo lontano dall’autodistruzione. Lui manda i suoi predicatori. Egli invia i suoi maestri. Ma questi vengono bloccati. Le loro parole non sono ascoltate ed i loro inviti vengono respinti.  

Così, finalmente, ha mandato me. Io sono la sua maestra finale, la sua ultima profetessa. Io sono la sua ultima occasione per cambiare il corso della storia. Non c’è nessuno dietro di me, nessun altro messaggio, segni diversi da quelli che io darò. Quando dico al mondo che si deve ascoltare me, io non parlo da uno spirito egoista e arrogante. Parlo come uno che vede la distruzione, la disperazione degli uomini, che accadranno se le mie parole non saranno ascoltate.  

Quali sono le mie parole? Esse sono chiare. Esse sono le stesse di quelle di mio Figlio. Il mio messaggio è il messaggio del Vangelo. Pentirsi. Credere che il regno di Dio è vicino. Fate penitenza e troverete la vita eterna. Questo è un messaggio di speranza.  

Guardate alle esigenze del Vangelo. Vi aiuterò a ottemperare queste esigenze. Io sarò al vostro fianco. Io diminuirò le difficoltà. Io sono una madre, non un tiranno. Prenderò gran parte del carico su di me. Sarà molto più facile di quanto pensiate.  

Il Padre mi ha detto: “Va’, e aiutali a vivere il Vangelo, e io sarò in grado di allontanare la mia ira”. È per questo che sono qui, il perché io sono venuta. Volete accettare il mio invito? Proprio ora, chiedetemi di venire. Io vi aiuterò e inizieremo.  

Commento: Che messaggio di speranza! Eppure, anche un messaggio di avvertimento. Maria è la predicatrice finale di Dio.

 07/07/2011 

L'Immacolata Concezione

 


2 dicembre 2023

Miei cari, Piccoli Miei, Sì, sei molto piccolo ai Miei occhi perché, per ogni Padre, i suoi figli che non hanno ancora raggiunto la maturità sono molto piccoli. Quanti di voi hanno la maturità spirituale necessaria per entrare nella Mia Divina Dimora adesso? Siete tutti ancora lontani da ciò, non esito a dirlo, perché chi di voi è perfettamente santo? Mia Madre Maria, che vi ho dato per Madre, era perfettamente santa sulla terra e in ogni momento era già pronta per il Cielo. Entrò nel giorno dell'Assunzione e tutto il Cielo l'accolse con la più sincera esultanza.

Regina del Cielo e della terra, lo è sicuramente perché la sua santità ha superato anche quella degli Angeli. Avete in lei un esempio eccezionale, non ha mai pensato a se stessa, è stata interamente donata a Dio suo Padre, suo Creatore, e questa disponibilità immacolata le è valsa il notevole ma anche tanto doloroso onore di essere la Madre del Figlio di Dio, la Madre del Redentore, Madre del Figlio torturato e Madre del condannato a una morte ignominiosa.

Ha sperimentato tutto, la dolcezza di conoscere Dio nell'intimo ma anche la durezza delle conseguenze del peccato. Nonostante ciò, è sempre rimasta gentile, gentile, amorevole e disposta a pensare solo agli altri. In nessun momento, nemmeno nella tempesta della Passione del Figlio, così tenero e così amato, ella si rivoltò contro se stessa. Piangeva, sì, piangeva tanto ma le sue lacrime non erano egoistiche, erano compassionevoli e piene di tenerezza e amore.

Carissimi, piccoli miei, siate buoni figli di così buona Madre. Ha bisogno anche della tua tenerezza perché ogni amore sboccia nella reciprocità, ogni amore non corrisposto diventa sofferenza. Rivedi mia Madre a La Salette, che piange i peccati del mondo e i due bambini, Mélanie e Maximin, erano sgomenti; una gran dama, abbagliante, così rispettabile e così bella, piangeva e le sue lacrime erano sincere. Sì, sulla terra mia Madre fu martire nell'anima e nel cuore ma la sua bontà era tale che coloro che la conobbero non la sospettavano. Mia Madre vedeva tutte le imperfezioni di chi la circondava, i peccati inconsci o più evidenti ma non se ne allontanava mai, no tendeva la mano o, come una vera Madre, si prendeva la responsabilità di non far trasparire il suo dolore dovuto l'offesa contro Dio.

Al momento della Mia Passione e della Mia Morte in Croce, aveva quasi cinquant'anni e visse altri dieci anni, il tempo necessario affinché gli apostoli avessero raccolto da Lei tutto ciò che potevano donare loro: i suoi ricordi e i suoi esempi . Lei è stata la loro Madre in modo del tutto speciale e da lei hanno imparato tutto ciò che una madre può portare ai suoi figli ormai grandi. Allora nella sua anima si udì la chiamata del Cielo ed ella esalò l'ultimo respiro della sua vita immacolata sulla terra.

Voglio, figli miei, che rendiate a mia Madre, che è vostra Madre, un caloroso omaggio nella prossima festa della sua Immacolata Concezione, il prossimo 8 dicembre. Aspetta voi e coloro che avranno la gioia di partecipare ad un corteo in suo onore, non mancate! Questa festa fu proclamata ufficialmente l'8 dicembre 1854 dal Beato Papa Pio IX, un grande Papa se mai ce ne fu uno, e da allora questo dogma è la gioia dell'intera Città del Cielo. Maria, la mia santissima Madre e vostra Madre, si proclama intatta da ogni macchia, intatta da ogni imperfezione, intatta da ogni mancanza come era degno della santissima Madre di Dio.

Figlioli miei, ritornate all'omaggio materno che tutta la cattolicità le dovrà rendere, ed Io, Dio, vi accompagnerò perché in tutto il Cielo la gioia e l'omaggio che le sarà reso sarà unanime.

Per alcuni, questa sarà forse l'ultima volta che gli verrà reso un tributo così pubblico... si sa che gli Stati sono sempre meno cristiani, e ogni nazione apostata sarà severamente punita.

Vi benedico, miei carissimi piccoli, e vi do la mia benedizione e vi faccio il segno della croce: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Così sia, Amen, Amen.

Il tuo tenero Padre e il tuo Dio

Suor Beghe

7 miracoli decisivi della Vergine di Guadalupe che hanno trasformato la storia

 

Oggi il mondo non sarebbe lo stesso senza i Miracoli della Vergine di Guadalupe che hanno cambiato il pianeta.

Erano passati 4 decenni da quando Cristoforo Colombo scoprì l'America.

La Spagna era il paese più cattolico del mondo e i suoi re si impegnavano a diffondere la loro fede in tutto il pianeta.

E tra il 9 e il 12 dicembre 1531, la Madonna apparve al convertito indiano Juan Diego nel centro dell'impero azteco, guarì miracolosamente suo zio e ci lasciò la sua immagine impressa sulla tilma del piccolo indiano, che ha impressionanti caratteristiche soprannaturali.

Questa apparizione ebbe risvolti fenomenali, perché fu la prima grande apparizione prodotta nel nuovo continente che i cristiani cominciarono a convertire, avvenne nel centro del più grande impero indigeno, convertì in modo massiccio e a tempo di record la sua popolazione, e gettò le basi perché le Americhe fossero oggi l'area più cattolica del pianeta.

Qui presenteremo le 7 principali caratteristiche soprannaturali dell'immagine della Vergine di Guadalupe del Tepeyac, che dimostra che la Guadalupana è qualcosa che è venuto dal cielo e non una devozione creata dagli uomini con lo scopo di rendere cristiana questa parte del mondo.

Nel 1521 la capitale dell'impero azteco cadde nelle mani delle forze spagnole.

E 20 anni dopo, 9 milioni di indigeni che hanno professato per secoli una religione politeista e sacrificale, si convertirono al cristianesimo, grazie alla "Signora del Cielo" che apparve a Juan Diego sulla collina a nord-ovest di quella che oggi è Città del Messico.

Si identificò come la Madre del Vero Dio per il quale viviamo, del Creatore di tutte le cose, Signore del Cielo e della Terra.

Ha anche rivelato il suo nome, "la sempre Vergine Maria di Guadalupe", associandosi all'invocazione dell'Estremadura, in Spagna, che è una vergine nera, che secondo un'antica tradizione sarebbe stata scolpita dall'evangelista San Luca.

Questa immagine rimase nascosta a lungo a Bisanzio, e fu poi portata a Roma da San Gregorio Magno, che la inviò a San Leandro, vescovo di Siviglia.

Ma fu di nuovo nascosta durante la dominazione dei Mori, fino a quando fu miracolosamente ritrovata nel XIV secolo da un pastore, e fu chiamata Santa María de Guadalupe, dal nome del fiume sotterraneo che passa vicino al Santuario, costruito nel 1389.

Il miracolo che il continente americano sia oggi il più cattolico del mondo è dovuto al forte contenuto soprannaturale che circonda la Guadalupana

Abbiamo raggruppato i miracoli di cui parleremo in 7 aree.

Quando il piccolo indiano Juan Diego aprì la sua tilma davanti al vescovo Zumárraga, per offrirgli le rose di Castiglia come prova dell'apparizione della Vergine, tutti videro l'immagine della Vergine di Guadalupe stampata su di essa.

Il primo miracolo è la tilma stessa.

Costruito nella fibra rustica del maguey chiamato ayate, avrebbe dovuto deteriorarsi, sbiadire e trasformarsi in polvere dopo 10 anni, massimo 30 anni.

Tuttavia, si conserva intatto oggi, dopo quasi 500 anni ed è esposto nella Basilica del Tepeyac.

Oggi è il terzo sito sacro più visitato al mondo, con 20 milioni di visite all'anno.

Anche la tilma sopravvisse alla detonazione di ventinove candelotti di dinamite nel 1921, messi in un vaso di rose sotto l'immagine da un radicale anticlericale, che distrusse una ringhiera di marmo, ruppe finestre e torse un crocifisso di metallo.

Il secondo miracolo è la propria immagine.

Le immagini a infrarossi scattate da uno specialista della NASA hanno scoperto che il dipinto sembra essere stato realizzato con una sola pennellata, il che è impossibile per un pittore.

Il chimico Richard Kuhn, vincitore del premio Nobel, scoprì che il colore non era di origine vegetale, minerale o animale e non apparteneva a nessun elemento terrestre conosciuto.

Ed è stato anche scoperto che la vernice originale non ha segni di screpolature, ma le aggiunte e i ritocchi successivi sì.

Il terzo miracolo sono gli occhi.

Il famoso oftalmologo Dr. Aste Tonsman scoprì le figure di 13 persone nelle cornee degli occhi dell'immagine, che erano quelle che erano presenti quando Juan Diego aprì la tilma, guardata dalla posizione della Vergine.

Le dimensioni di queste immagini rendono impossibile che vengano dipinte da mani umane, soprattutto in un materiale così grezzo come l'ayate, e all'epoca privo della tecnologia attuale.

E si è anche scoperto che gli occhi hanno i riflessi di un occhio vivo.

Il miracolo degli occhi è forse il più popolare dei miracoli dell'immagine.

Il quarto miracolo sono le caratteristiche dell'immagine della Vergine.

Gli studi condotti dalla NASA hanno scoperto che la tilma mantiene una temperatura costante di 37 gradi, che è la temperatura di un corpo umano stesso.

La Vergine è incinta in base alla prominenza del suo grembo e alla tradizionale cintura nera indossata dalle donne incinte azteche.

se si mette uno stetoscopio sotto la cintura nera, si sente il battito cardiaco ritmico a 115 battiti al minuto, che è tipico di un bambino nel grembo materno. 

E il suo stato di gravidanza mostra che la data del parto non richiederebbe più di 20 giorni, cioè vicino a Natale.

Il quinto miracolo è la comunicazione che l'immagine stabilisce tra il mondo azteco e quello cristiano.

L'immagine ci ricorda la donna vestita di sole, da Apocalisse 12, con la luna sotto i piedi, e sul capo una corona di dodici stelle ed è incinta.

Indica la presenza del Salvatore e l'emergere di una popolazione meticcia.

All'altezza del ventre, a custodire il mistero dell'Incarnazione c'è un fiore con quattro foglie, familiare alla cultura indigena messicana.

Il suo significato indica il punto di contatto tra il mondo visibile e quello invisibile, e l'incrocio dei punti cardinali.

È pieno di altri segni che fanno il collegamento tra le due culture, che non menzioneremo qui per mancanza di spazio.

Ma a seconda di quanto lontano guardi, l'immagine vedrà una donna con tratti europei o indigeni.

A una distanza di 2 metri, il tono della pelle diventa olivastro, di tonalità grigio-verdastra.

Il sesto miracolo è nel mantello blu-verde, che è il colore indossato dai reali aztechi.

È costellato di stelle, che rappresentano le costellazioni nella posizione esatta come sarebbero apparse prima dell'alba del mattino del 12 dicembre 1531 a Città del Messico, viste dal cielo.

La costellazione della Corona Boreale appare sulla testa, la Guadalupana è coronata di stelle come descritto in Apocalisse 12.

Virgo, che significa Vergine, appare vicino al cuore di Maria.

Leone, che significa Leone, ricordate il Leone di Giuda, appare nel grembo gravido.

E Draco, il Drago, sta di fronte al volto della Vergine.

E il settimo miracolo è la sua partecipazione alla più grande battaglia in difesa della civiltà cristiana, quella di Lepanto, nel 1571.

Un'immagine di Nostra Signora di Guadalupe proveniente dal Tepeyac salpò come vessillo sulla flotta cristiana.

L'immagine fu donata da frate Alonso de Montúfar al re Filippo II di Spagna, che la donò al fratellastro Giovanni d'Austria, comandante della flotta cristiana nella battaglia di Lepanto.

Fin qui abbiamo voluto parlare dell'accumulo di caratteristiche soprannaturali che ha l'immagine della Vergine di Guadalupe del Tepeyac, così visibili e ineluttabili, da portare il più grande impero indigeno del continente a convertirsi al cristianesimo in tempi record.

Forum della Vergine Maria

Amerai il Signore Dio tuo

 


Messaggio di Dio Padre a Madre Eugenia E. Ravasio


Sono tra voi. Felici coloro che credono in questa verità e che approfittano di questo tempo di cui le scritture hanno parlato in questi termini: ‘Ci sarà un tempo in cui Dio deve essere onorato e amato dagli uomini come Egli desidera’. Le Scritture pongono in seguito la domanda: ‘Perché?’ ed esse rispondono: ‘Perché solo Lui è degno di lode, di amore e di onore per sempre!’.”

Mosè ha ricevuto da me stesso come primo dei dieci Comandamenti quest’ordine da comunicare agli uomini: ‘amate, adorate Dio!’. Gli uomini che sono già cristiani possono dirmi: ‘noi ti amiamo da quando siamo venuti al mondo o dalla nostra conversione, poiché noi diciamo spesso nella preghiera domenicale: ‘Padre nostro che sei nei Cieli’. Sì, figli miei, è vero, voi mi amate e mi onorate quando dite la prima invocazione del padre nostro, ma continuate le vostre richieste e vedrete: ‘Che il tuo Nome sia santificato!’ - Il mio Nome è santificato? Continuate: ‘Venga il tuo Regno!’ - Il mio Regno è venuto?”.


Onorare come Re il  Padre e il  Figlio

“Voi onorate, è vero, con tutto il vostro fervore la regalità del Figlio mio Gesù e in Lui onorate me! Ma rifiuterete a vostro Padre questa grande gloria di proclamarlo ‘Re’ o almeno di farmi regnare, perché tutti gli uomini possano conoscermi ed amarmi? Desidero che celebriate questa festa della regalità di mio Figlio in riparazione degli insulti ricevuti davanti a pilato e anche da parte dei soldati che flagellarono la sua santa ed innocente umanità. Non chiedo di sospendere questa festa, al contrario di celebrarla con entusiasmo e fervore. Ma perché tutti possano veramente conoscere questo Re, occorre anche conoscere il suo Regno. Ora per giungere a questa duplice conoscenza in maniera perfetta, è necessario ancora conoscere il padre di questo re, il Creatore di questo regno. 

 In verità, figli miei, la Chiesa - questa società che ho fatto fondare da mio Figlio - completerà la sua opera facendo onorare Colui che ne è l’Autore: il vostro Padre e Creatore. Tra voi, figli miei, alcuni potranno dirmi: ‘La Chiesa è cresciuta incessantemente, i cristiani sono sempre più numerosi; è questa una prova sufficiente che la nostra Chiesa è completa!’.”

“Sappiate, figli miei, che il Padre vostro ha sempre vegliato sulla Chiesa fin dalla sua nascita e che, d’accordo con mio Figlio e con lo Spirito Santo, l’ho voluta infallibile mediante il mio Vicario, il santo padre. Tuttavia non è pur vero che, se i cristiani mi conoscessero quale io sono, cioè come il Padre tenero e misericordioso, buono e generoso, praticherebbero con più forza e sincerità questa religione santa?


Conoscere il  Padre per poterlo veramente amare

Figli miei, non è forse vero che, se sapeste di avere un Padre che pensa a voi e che vi ama di un amore infinito, vi sforzereste a titolo di reciprocità di essere più fedeli ai vostri doveri di cristiani e anche di cittadini per essere giusti e per render giustizia a Dio e agli uomini? Non è vero che, se aveste la conoscenza di questo padre che vi ama tutti senza distinzione e che, senza distinzione, vi chiama tutti col bel nome di ‘Figli’, mi amereste come figli affettuosi? E l’amore che mi dareste, non diventerebbe sotto il mio impulso un amore attivo, che si estenderebbe al resto dell’umanità che non conosce ancora questa società di cristiani, e meno ancora Colui che li ha creati e che è loro Padre? se qualcuno andasse a parlare a tutte queste anime abbandonate alle loro superstizioni, o alle tante altre che chiamano dio poiché sanno che esisto senza sapere che sono vicino a loro, se dicesse loro che il loro Creatore è anche il loro padre che pensa a loro e che si occupa di loro, che le circonda di un intimo affetto in tante sofferenze e solitudini, questi otterrebbe la conversione anche dei più ostinati; e queste conversioni sarebbero più numerose ed anche più solide, cioè perseveranti. 

Alcuni, esaminando l’opera di amore che sto compiendo in mezzo agli uomini, troveranno qui da criticare e diranno così: ‘ma i missionari, da quando sono giunti nei paesi lontani, non parlano ai non credenti che di dio, della sua bontà, della sua misericordia; che potrebbero dire di più di dio dal momento che ne parlano sempre?’.  i miei missionari hanno parlato e parlano ancora di dio nella misura in cui essi stessi mi conoscono, ma io ve l’assicuro, non mi conoscete così come io sono; perciò vengo per proclamarmi padre di tutti e il più tenero dei padri, per correggere l’amore che mi portate che è falsato dal timore. Vengo a rendermi simile alle mie creature per correggere l’idea che avete di un dio terribilmente giusto, poiché vedo tutti gli uomini trascorrere la loro vita senza affidarsi al loro unico Padre che vorrebbe far loro conoscere il suo unico desiderio, cioè facilitare il passaggio della loro vita terrena per dar loro in Cielo una vita tutta divina”.

“In questo (nella mancanza di fiducia) io ho una prova che le anime non mi conoscono, dal momento che anche voi non mi conoscete, fino a quando non supererete la vecchia concezione che avete di me. ma adesso che io vi do questa luce, restate nella luce e portate la luce a tutti; sarà un mezzo potente per ottenere delle conversioni e anche per chiudere, se è possibile, la porta dell’inferno.

La vista dell'inferno

 


La vista dell'inferno



XVII. L'eterna dimora dell'anima

Non appena viene pronunciata la sentenza, l'anima viene strappata via e portata in fretta in quel luogo che sarà la sua dimora per sempre! Folle di orrendi diavoli si sono riunite. Con grida di gioia dispettosa ricevono l'anima. Is. xxxiv. Demoni e mostri si incontreranno. I pelosi si grideranno l'un l'altro. Vedete come questi diavoli accolgono l'anima in questo tempo di distruzione. Eccl. xxxix. Nel tempo della distruzione, essi riverseranno la loro forza. Denti di serpenti, di bestie e di scorpioni, la spada che si vendica dell'empio fino alla distruzione".

Immediatamente l'anima viene spinta dai diavoli in quella prigione che sarà la sua dimora per sempre. La prigione di ogni anima è diversa, a seconda dei suoi peccati.

Santa Teresa si trovò stretta in un buco o in una cassa nel muro. Qui le pareti, che erano terribili, sembravano chiudersi su di lei e strangolarla. Trovò la sua anima che bruciava in un fuoco orribile. Sembrava che qualcuno stesse sempre facendo a pezzi la sua anima, o piuttosto come se l'anima stesse sempre facendo a pezzi se stessa. Era impossibile sedersi o sdraiarsi, perché non c'era spazio. Non appena l'anima è fissata al suo posto, trova due diavoli, uno per ogni lato. Sono spiriti creati per la vendetta e, nella loro furia, infliggono tormenti atroci. 

Eccl. xxxix. San Francesco li vide. Uno di loro è chiamato diavolo che colpisce, l'altro il diavolo beffardo.

del Rev. John Furniss, C.S.S.R.

La diffusione dei problemi a livello mondiale

 


Maria

Nessuno conosce gli eventi futuri che daranno forma al mondo, né sa come prepararsi. Tuttavia, coloro che ascoltano le mie parole saranno resi pronti. Anche se le forze di distruzione saranno immense, esse non distruggeranno i miei piccoli. Quindi, ascoltate attentamente.  

Sembrerà come se tutto venga spazzato via - tutte le strutture della società e tutte le garanzie per la vita umana. Ci saranno rivoluzioni, perché molti saranno esaltati egoisticamente, pensando di poter migliorare la loro sorte col crollo di chi detiene il potere. Davvero, Satana usa queste sollevazioni solamente per servire i propri obiettivi ed infliggere ancora più grave difficoltà al popolo. Ciò è già iniziato e la fine non è ancora in vista. L’agitazione aumenta. Le guerre si trascinano. Entrambe le parti si colpiscono ai fianchi. Questo è ciò che delizia Satana - continua, giornalmente, la morte e la sofferenza continua.  

I problemi si diffonderanno. Non saranno della stessa natura, perché le circostanze variano, ma avranno le stesse qualità essenziali. Quando alcune condizioni non saranno giuste, Satana susciterà proteste. Egli farà sorgere coloro che abilmente condurranno il popolo verso il percorso di Satana. Molti li seguiranno, ingannati dalla retorica intelligente, ma anche nella speranza che la loro condizione possa essere migliorata. Questa sarà sempre la sua esca - le speranze delle persone di migliorare la loro condizione.  

Mi piacerebbe migliorare la condizione economica dei miei popoli. Vorrei mostrare loro come invocarmi, come unirsi a me in modo che sia veramente a loro beneficio. Ma non mi invocano o imparano da me. Invece, essi ascoltano le altre voci che li condurranno per strade distruttive, che hanno come obiettivo il rovesciamento di ciò che vedono come il male. Ci sono altri mezzi e altri modi. Sarei contenta di indicarli. Le persone possono costruire un mondo nuovo, non uno basato sulla distruzione. Come si fa a costruire distruggendo? Guadagnare la pace nel fomentare disordini? Quale potere di suscitare disordini esiste nel mondo di oggi! Un click di Internet, un uso attento dei media elettronici, e migliaia sono stimolati alla rivoluzione. Il mondo moderno non è preparato per questi nuovi fermenti. L’uomo pensava di avere tutte le risposte!  

Commento: I commenti di Maria sul nuovo fenomeno della promozione della rivoluzione tramite Internet. 

06/07/2011

Gli Atti di Ezquioga di fronte alla ragione e alla fede

 


Madonna di Ezquioga


III CAUSA 

"La gravità del momento particolare della Spagna": Non c'è nulla di strano nel fatto che, osservate le due cause precedenti, ne sorga una terza e ultima, che rende ragionevoli e logici i Nove Fatti che compongono il corpo di questo lavoro. Perché la Spagna è sempre stata la nazione preferita di Maria e la nazione cattolica per eccellenza; ma è anche evidente che oggi la Spagna è patrimonio degli avversari del cattolicesimo, che hanno potuto salire al potere proprio grazie alla defezione e alla claudicazione di molti che erano buoni. E Maria, che, essendo in carne e ossa, ci ha visitato, erigendo un trono a Saragozza, ha un'immensa compassione per il suo popolo, e si lamenta dolorosamente a Ezquioga per risvegliare i suoi figli profondamente addormentati, o per sollevarli dal pantano in cui sono profondamente immersi, gridando nei veggenti che pratichiamo la preghiera insistente, la dura penitenza, il sacrificio accettabile, e che ci diamo interamente a Dio: Ciò che Egli ha chiesto a La Salette, a Lourdes, a Fatima, a Beauraing e in tutto il mondo; perché l'ora della purificazione del mondo è vicina, e soprattutto in Spagna (che era molto amata, perché maggiore era la dichiarazione, maggiore era la responsabilità contratta), per mezzo del duro flagello divino.

Basta guardare la dura realtà. E quando il vizio e l'eresia e l'apostasia e l'ateismo vengono sbandierati pubblicamente, non è meno vero che raggiungono tutte le classi sociali senza eccezioni. Quando mai la Spagna ha visto, se non ora, un sacerdote che ha sbandierato pubblicamente l'apostasia? E per quanto riguarda Ezquioga, dove ci troviamo, quando mai abbiamo sentito, se non ora, frasi contro l'eccelsa Madre di Dio, sature di empietà, eresia e blasfemia, sempre scandalose, accompagnate da risate e disprezzo, pronunciate ai piedi della Cappella delle Apparizioni?

Ma in quale epoca si è anche visto che le masse cattoliche non si risvegliano; che, risvegliatesi, si fanno sorde al continuo grido del cielo; che coloro che erano spinti al pentimento si sono raffreddati; e che, a causa dell'uno o dell'altro, quasi tutti si sono rivoltati contro le apparizioni, negandole, deridendole e perseguitandole con ogni mezzo, anche se malvagio?

Dov'è la fede? Ma perché la gente non crede? Bisogna dirlo forte e chiaro a tutti: la gente non crede, perché vive una vita di materia, e ancor meno di materia, di metallo. Non si crede per il gusto di piacere o non piacere a coloro che sono al comando e che vivono una vita di materia e metallo. La materia e il metallo, con la loro pesantezza, spingono verso il basso.

Se si vuole credere, bisogna staccarsi da quella vita e odiarla, e andare dietro alla vita soprannaturale, non solo per ammirarla e celebrarla, ma per viverla bene: che non dobbiamo ammirare e cantare Cristo e Maria come passati, ma come presenti a noi; e non come morti, ma come vivi in mezzo a noi. Per questo motivo dobbiamo vivere bene la loro vita. Il soprannaturale è uno spirito che, con la sua leggerezza, sale al cielo.


La Vergine con una spada in mano: perché?

Mai nella storia la Beata Vergine è apparsa con le spade in mano come a Ezquioga. Questo è un fatto proclamato da tutti coloro che l'hanno vista, fin dall'inizio delle apparizioni e in diverse occasioni, e che all'inizio ci siamo rifiutati di credere; così come all'inizio non abbiamo ammesso molte cose nelle apparizioni, che ci sembravano ripugnanti alla bontà, alla misericordia, alla dolcezza e alle altre qualità pacifiche della Madonna. Mater misericordie, vita, dulcedo, spes nostra. In questo eravamo d'accordo con coloro che non hanno studiato il caso.

Ma a chi dubita o nega tale tesi, risponderò che non c'è mai stata un'epoca della storia, ad eccezione dell'era prediluviana, di maggiore incredulità, disordine razionale e vizio sessuale di quella attuale: vizio, disordine e incredulità che raggiungono assolutamente, con pochissime eccezioni, tutte le classi e le categorie sociali.

La Vergine nelle sue apparizioni e rivelazioni non esprime altro. Cosa c'è di più logico, allora, che l'Umanità, che sguazza nel pantano ed è inveterata nel male, sia sottoposta a punizioni terribili, esemplari e senza precedenti, in qualche modo simili alle inondazioni e molto diverse da esse in quanto peggiori? Cosa c'è di più naturale che questa Umanità sia punita per essere corretta, e che coloro che sopravvivono siano più giusti e camminino sui binari che Dio ha fissato? E quale simbologia più accurata per queste punizioni eccezionali della spada o delle spade con cui, all'inizio, è apparsa la Vergine Madre?

Quando si studia, si conosce; e quando si conosce, si dà alle cose il loro giusto valore.

***

Fr. Amado de Cristo Burguera