Tu ed io non sappiamo se saremo fedeli domani. Vogliamo esserlo, ma non lo sappiamo. Un ottimo modo per garantire il nostro domani è essere fedeli oggi.
Se, per caso, ci capita di scivolare e cadere, o addirittura di tradire il Signore, torneremo immediatamente. Se necessario, torneremo.
Bisogna essere così: sbagliare e riconciliarci subito con il Signore e riprendere la nostra posizione di adoratori È importante vivere in un atteggiamento di accettazione di fronte alla sofferenza. Il nostro primo atteggiamento è scappare, ma dobbiamo affrontare e accogliere ciò che ci arriva. Possiamo riversare il nostro cuore davanti a Dio. Non abbiamo bisogno di nasconderGli nulla. Egli è il Signore! Ci accoglie.
Fate tutto per amore del Signore. Dobbiamo essere come San Pietro e dire: “A chi andremo, Signore? Hai parole di vita eterna. Crediamo fermamente e riconosciamo che tu sei il Santo di Dio” (Gio 6,68-69). Gesù avrebbe potuto scegliere Pietro, il capo degli apostoli; oppure Giovanni, il discepolo più amato, per essere il primo a vederlo risuscitato. Ma Gesù scelse Maria Maddalena; è stata scelta. Nessuno avrebbe potuto prevedere questa scelta; dopo tutto, era un'ex prostituta. Oggi, Gesù fa la scelta per te, ti ha eletto.
Il Signore ha scelto il più piccolo, il più peccatore e squalificato. E una volta che il Signore ci ha scelti, dobbiamo essere fedeli Potremo essere fedeli solo se nella nostra vita avviene la vera adorazione: vivere ogni giorno la fedeltà. Questo è il segreto della fedeltà: vivere bene ogni momento come se fosse il primo, unico e ultimo momento. Siate completamente in tutto ciò che fate, per amore del Signore, perché questi sono gli adoratori che il Padre desidera.
Tuo fratello,
Monsignor Jonas Abib
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