Dal 1889 al 1941 Marie-Julie conobbe una vita relativamente nascosta e pacifica: vita di preghiera e di sofferenza, con qualche visita di amici, ed assai amareggiata da lutti inevitabili.
Se il mondo la conosce meglio completamente dimenticata – vi sono alcuni amici e parenti che si cambiano con il tempo… Continuano ad andare a visitarla per edificarsi e chiedere consigli, così scrivono il contenuto delle sue estasi.
Ma il tempo delle grandi rivelazioni è praticamente terminato. Ciò che dicono i fratelli Charbonnier e gli scrittori del tempo eroico, sembra dimenticato, nascosto da qualche parte o può darsi distrutto… Ma Dio veglia misteriosamente su ciò che deve essere rivelato, un giorno!
Verso il 1892 il papà di Marie-Julie – terminato il suo compito che era di ridare i Sacramenti a sua figlia – si spense dolcemente come S. Giuseppe… Nell’ombra e nel silenzio.
Ecco la descrizione, un po’ di tempo dopo la morte di suo padre.
L’atmosfera della CASA di Fraudais.
“L’atmosfera è carica di umidità, la luce penetra dalla porta aperta della povera dimora di famiglia… che fa cerchio attorno al fuoco della cucina… Unico spazio per 4 persone. La mamma è qui, con le mani attive… Fila… Il papà è piegato in due, i piedi appoggiati alla pietra del focolare: sembra che porti sulle sue spalle il peso degli anni e del duro lavoro.
Egli riflette – segue il silenzio… Il contadino è poco comunicativo… Sulla sua testa un berretto bianco… Sembra un veterano del Grande Esercito.
Suo figlio Charles è qui. Rimasto infermo, non si sposerà.
“Davanti alla porta d’entrata c’è il letto dove dorme Angela, la sorella di Marie-Julie. E’ colpita da un male che la porterà lentamente alla morte.”
Marie-Julie non scende mai dal letto – nella cameretta preparata per lei, molto vicina ‘la sua cella’ separata dalla grande stanza da una porta a vetri.
Sua sorella più giovane Jeanne è sposata e mamma di una femminuccia e di un maschietto. Abita vicino a casa – ora demolita.
Suo figlio e suo genero moriranno nella Grande Guerra del 1914.
Angela, la confidente di Marie-Julie, morirà a 40 anni, nel 1900, dopo aver sofferto per lungo tempo – atrocemente ma con la più completa rassegnazione – di un tumore che ‘gonfiava il suo petto’.
“La mia piccola sorella Angela, diceva un giorno Marie-Julie ad alcuni visitatori. E’ ammalata da 14 anni ma è molto paziente.”
Il 9 febbraio 1940 Marie-Julie riceve dal cielo un grande annuncio “Ricordati che conservo intatto il corpo di tua sorella in terra.”
Rimane la vecchia mamma. Maria Rosa Boya, la donna forte, la contadina robusta che è riuscita, meglio degli altri, a dare ai suoi figli un profondo spirito di FEDE.
Vivrà fino all’età di 79 anni e 5 mesi. Negli ultimi tempi molto anziana non lascerà mai la sua poltrona di paglia; seduta vicino al fuoco sia dentro che fuori la porta, secondo la stagione….
Lasciava entrare i visitatori, che dolcemente e senza pubblicità ritrovano il sentiero verso la Fraudais, venendo spesso da lontano.
Mamma Jahenny morirà nel gennaio del 1908.
Nel giugno del 1914 Marie-Julie riceve una rivelazione che annuncia l’inizio della Grande Guerra… Rimane triste, d’una tale tristezza che è notata anche dal curato P. Lequeux… Ne domanda la causa. Marie-Julie RIVELA il pericolo imminente che colpirà la cristianità.
Alla fine del racconto il curato di Blain, sconvolto, si mette in ginocchio vicino alla donna in lacrime, ed insieme pregano per ottenere una attenuazione alla prova.
Qualche settimana dopo l’armistizio dell’11 novembre 1918, il Signore dice a Marie-Julie:
“Se il mio popolo non torna e non mi riconosce come Sovrano e Signore, riaccenderò allora la mia giustizia, ci saranno alcune conversioni ma non di quelli che per primi dovrebbero confessare le loro infedeltà ed il loro disprezzo nei confronti della mia PERSONA DIVINA… Se il mio popolo non mi riconosce, colpirò ancora… Non posso accontentarmi di così poche azioni di grazie.
Nel 1922 Marie-Julie perde suo fratello Carlo, che muore a causa di una congestione polmonare, dopo sette o otto giorni di malattia.
Comincia a camminare penosamente in casa… Curò suo fratello. Cosa fare per lui? Questa morte le causò un grande dolore.
Rimane sola con la sua domestica. L’ultima persona che per amore la serviva. Ha una sola mucca che deciderà poi di vendere.
E’ la signora Petit, il cui figlio viveva a Parigi e verrà a trascorrere le vacanze a Fraudais…
Il 26 febbraio, mercoledì delle ceneri, Marie-Julie… si sentì mancare. Il dottore dice che si tratta di influenza. Ma il 2 marzo si alza per molte ore e partecipa alla recita del S. Rosario e delle CINQUE PIAGHE… ma il giorno dopo chiede di isolarsi verso mezzogiorno. Cade in una sonnolenza intercalata da qualche parola. Mormora: “Voi andate avanti come potete”.
La signorina Nodè le dice: “Non dimenticate, Marie-Julie che voi siete stata un mezzo tra Cielo e Terra: tra Dio e le anime.”
L’ammalata tace, poi in un soffio: “Sì! Sì, un mezzo di unione che non si cancellerà mai!”
E poco dopo queste parole, aggiunge: “Da lassù vi manderò belle croci d’oro!”
Quando verso le 8 Don Morice, che era in ritardo, arriva per darle il sacramento dei malati, Marie-Julie non parla più. La testa leggermente inclinata non si muoveva più.
Il 4 marzo 1941 verso le 10 e 25, qualche sospiro, piccoli movimenti delle labbra… Se ne è andata!
Quando le indossarono l’abito di S. Francesco, si notò che aveva il piede sinistro sul destro come Cristo sulla Croce.
Rimarrà più di 4 giorni esposta sul letto funebre. Si dice che il cadavere per ben 75 ore rimase caldo e conservasse la sua abituale mobilità fino alla sepoltura.
Si portò la sua bara nella chiesa di Blain per 14 ore sabato 9 marzo con un tempo di pioggia e tempesta.
Le circostanze dell’occupazione e le condizioni del tempo impedirono alla folla di andare a salutarla… Ma c’erano gli amici fedeli… Per lei niente Santa Messa, fu una sepoltura rapida, COME PER IL SUO CELESTE SPOSO… il Venerdì Santo.
Il 17 marzo, durante la sua definitiva sepoltura nella tomba attuale… vi furono deposti cinque fiori di camelia, simbolo delle cinque piaghe.
Marie-Julie Jahenny.

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