giovedì 22 ottobre 2020

UN DONO per i consacrati al mio Cuore Immacolato

 


LA TUA MAMMA NON PUÒ INGANNARE... 

"sono io, in carne e ossa, tocca le mie mani..." 


8 maggio 1953 

Mentre era notte e stavo pregando davanti al santo Tabernacolo, più col cuore che con la bocca, sempre tormentata dal dubbio di essere un’illusa, mi vidi davanti, come le altre volte, la dolce Mamma Maria, tutta avvolta nella luce. Si avvicinava me e sorridendo mi diceva:  

- Piccola mia, coraggio, non temere!  

La tua Mamma non può ingannare: sono io, in carne e ossa. Tocca le mie mani: sono una creatura umana come te, anche se vengo dal cielo! É il Signore che mi ha dato questa missione, per il bene di tutti i miei figli che abitano sulla terra. Parla pure con quel Padre che vuoi chiedere come confessore: te lo permetto io! Vedrai che capirà che sono io a parlarti. Il mio avversario vuole tormentarti e vuole impedire che io, la Vostra mamma, dia questo dono per il bene e la salvezza delle anime. Parlagli pure senza paura e credi alla sua parola.  

- Perdonami, Mamma, i miei dubbi! So che sei tanto buona, ma, conoscendo la mia povertà e piccolezza, temo sempre di me stessa!  

- Ti ripeto, non temere! Sta’ serena. Ti benedico.  

Quanta gioia e pace lasciò nel mio cuore la dolce Mamma anche questa volta! (…) 


PENSO CHE SIA PROPRI O LEI, LA MADONNA 

20 giugno 1953 


In giugno decisi di domandare, in carità di potermi confessare con quel Padre di cui ho parlato. Dopo pochi giorni venne. Io esposi con semplicità ciò che mi aveva detto l'angelo del Signore, la prima volta e anche la seconda. Il confessore stette a pensare un poco, poi mi chiese:  

- In che cosa ha mentito?  

Allora mi feci coraggio e confidai tutto quello che la Mamma del cielo mi aveva, detto, ciò che voleva da me, e la lotta che avevo dentro di me, da tre anni, per il timore di essere "illusa". Egli stette un poco a pensare. Mi fece alcune domande, poi mi disse:  

- Penso che ad apparirle sia proprio Lei, la Madonna, che vuole portare a termine quello che Gesù ha chiesto a suor Consolata Betrone. Stia tranquilla, lo dico in nome di Dio.  

Allora mi feci coraggio e chiesi:  

- Quel giovane che mi dice di essere l'angelo del Signore, ha detto che tornerà ancora. Mi fa tanta paura! Come devo comportarmi?  

Rispose: 

- Ascolta quel che ti dice, se vedi che insiste nel farti ammettere che hai mentito, prendi l'acqua benedetta e aspergendolo digli: "In nome di Dio e della Vergine Santa va via di qua". Poi mi saprai dire come si è comportato, per capire se è Satana o l'angelo del Signore.  

Alle parole del Padre mi misi serena e tranquilla. Però questa serenità fu ben presto turbata da colui che diceva di essere l'angelo del Signore.  

"Suor Chiara Scarabelli

a cura di Mons. Luigi Molinari 

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