domenica 14 luglio 2024

ll buon samaritano delle vittime del demonio

 


Giselle, un caso particolare  

 

Il giovane Lux, posseduto molto pesantemente dal demonio, mi parla di una ragazza con la quale ha frequentato l’esorcista di Monte Rua per circa 9 anni. Hanno fatto conoscenza e conservano una certa amicizia come fratelli di sventura, per consolarsi reciprocamente. Mi avverte che la ragazza è un caso molto grave, fra i più gravi conosciuti. Mi racconta che Giselle si sente sola, non ha più trovato un esorcista che la segua. Ha veramente bisogno di un esorcista per pregare insieme, per sentire una parola di incoraggiamento. 

Questo giovane, dopo qualche incontro con me, è contento delle preghiere di liberazione che facciamo insieme. Non trova differenza rispetto agli esorcismi che faceva. Mi chiede se posso accettare, aiutare anche Giselle; mi ripete che si tratta di un caso molto grave che ha veramente bisogno. 

Scambio una parola con il sacerdote del Movimento. Mi dice: “È un caso che dura da molti anni, non so se vale la pena, se sia possibile risolverlo”. Accetto di incontrare la ragazza e di aiutarla senza saperne di più. 

Viene all’incontro con la madre. Lascio la madre a pregare in chiesa e in sacrestia Giselle mi racconta sommariamente la sua storia. 

Sarebbe stata molto più lunga, ma avendo frequentato per 9 anni un esorcista illuminato, potevo credere che era veramente posseduta. Il giovane, che la conosceva bene, già me l’aveva presentata come un caso gravissimo. Mi era rimasto qualche dubbio che insieme non vi fosse anche la compresenza di fattori psicologici. Lei mi precede dichiarandosi disponibile ad incontrare lo psicologo se lo ritengo opportuno. 

Già in passato aveva incontrato uno psicologo, ma non aveva trovato nessun disturbo in tal senso e nessuna causa. Gli aveva detto che la causa doveva ricercarsi altrove e le aveva suggerito di parlare con un sacerdote. 

Vedo una ragazza molto sciolta di parola, sorridente, un volto sereno e cordiale, appare completamente normale. Mi piace sentire spontaneamente dalle sue labbra: “Lo zio o qualche altro mi hanno fatto tanto male, ma io ho sempre perdonato e pregato per loro, perché si convertano e si salvino”. Ha la sola terza media, ma ha allargato la cultura con la lettura di libri preferendoli alla televisione. Con la mamma anche i figli l’avevano eliminata dalla loro casa per dialogare di più fra loro e per dare maggior tempo alla preghiera e al Rosario.


 Incontro di preghiera turbolento 

Passo in chiesa per la preghiera, espongo il Santissimo per l’adorazione insieme alle preghiere di liberazione. La scena cambia completamente, la ragazza diviene un’altra persona. Non vuole vedere il Santissimo, si nasconde dietro la madre, si agita, grida, piange. 

Per frenare lo strapotere del demonio prendo l’acquasanta e comincio ad aspergere con abbondanza, a benedire. La situazione peggiora, diviene più grave, la ragazza reagisce con forza, mi caccia via, insulta la Madonna e Gesù, rimprovera la madre: “Mi hai portata da un prete sbagliato”. 

Gli rivolge parolacce, insulti, minacce di fargliela pagare. La ragazza, meglio il demonio, assicura che non sarebbe più venuto in questo luogo, da questo prete. Mi chiede di lasciare l’acqua sporca, di prendere e usare l’acqua del rubinetto. Con l’acqua benedetta sente di bruciare, non riesce a sopportarla, soffre molto. 

Visto che non riesco ad avviare la recita del Rosario, avvicino la teca del Santissimo e la invito a guardarlo. Salvati cielo! Comincia ad imprecare contro Dio, a dire le peggiori parolacce alla Madonna, ad aggredire con insulti me e sua madre. Una situazione improvvisa e molto difficile da gestire, ma non mi spavento. 

Reagisco con maggiore determinazione e forza spirituale. Con una mano tengo il Crocifisso sul capo della ragazza con l’altra prendo il polso della sua mano e la mamma le prende l’altro per impedirle di aggredirci, di fuggire. Urla ancora di più, tenta in tutti i modi di svincolarsi, di liberarsi, reagisce con le gambe, ma la lasciamo sgambettare. 

Mi chiede di togliere dal suo capo quella cosa bianca, che è solo frutto di superstizione, che non vale niente. Mi minaccia di farmela pagare, di venirmi a trovare a casa perché sono il primo sacerdote che si è permesso di farle una cosa simile, di mettergli sul capo quella cosa bianca. 

Continua a ripetere: “Non voglio quella cosa bianca sulla testa, è solo superstizione, tirala via, tirala via. Mi fa saltare la testa, mi brucia, butta via tutto”. 

Naturalmente più il demonio soffre, più credo importante tenere il Crocifisso appoggiato sul suo capo. Giselle si dimena con tutte le forze per sfuggire, ma anch’io ce la metto tutta perché non mi sfugga, anche se qualche volta si svincola dalla mano della mamma. Riusciamo a tenerla seduta sulla sedia, ma non ferma. 

La ragazza si dimena, muove le gambe come un motorino. Continua a rivolgersi alla mamma con pesanti insulti: “Tu, con tutti i tuoi Rosari, perché ti aiuti, cosa i ha dato quel ..… e quella…… Hai rovinato la famiglia. Continua con i tuoi Rosari a rovinarla”. La mamma, per nulla spaventata, risponde sempre con un dolce sorriso di bontà e comprensione. 

“Non devi più dire Rosari e adesso te lo rompo io. Riesce a svincolarsi con una mano, a prendere il Rosario della mamma e con due tre strappi lo fa tutto a pezzetti e lo semina per terra. Getta via anche l’anello della Madonna, che teneva caro come ricordo di Medjugorie, dove si era trovata bene.

Continua ad insultare a gridare con rabbia, sputa addosso a sua madre e a me, e intensifica lo sforzo e la lotta per svincolarsi. Questa scena continua per diverso tempo. Sua madre si dà da fare con i fazzolettini a pulirsi dagli sputi, io non posso muovere le mani per non lasciarmi sfuggire né Gesù né la ragazza. Non sento tanto il bisogno di pulirmi il volto dagli sputi: spesso si rivolge contro di me, ma non sempre fare centro perché cerco di scansarmi! 

Giselle chiede più volte alla mamma di cacciarmi via e la mamma in risposta la accarezza, le sorride come ad un bambino, ad un malato che ha bisogno di essere capito. Lei continua a rimproverare la mamma: “Mi hai portato da un prete sbagliato: questo ci rovina tutti, non lo vedi?” 

Urlava come una belva ferita, alternando bestemmie, sputi, insulti a me e a sua madre, ripetendole l’accusa di essere la rovina della famiglia con le sue preghiere e Rosari. 

Il demonio mi minaccia così: “Se le succede un infarto, devi chiamare la Polizia. E che le dirai, che stavi facendo un esorcismo? Ti crederanno? O finirai male?”. Io invece non cesso di invocare benedizioni e innalzare preghiere per ottenere la liberazione dal demonio. Almeno 10 volte tento di iniziare il Rosario, ma sempre mi interrompe, con i suoi improperi, si scatena come una iena. 

Riesco ad arrivare al terzo mistero, ma Giselle, che è più giusto chiamare il demonio, non apre bocca, rimane arrabbiata, anche se si è un po’ acquietata; è certamente stanca. Al quarto mistero vedo che comincia ad aprire la bocca per seguire le Ave Maria. Via via torna più serena, alza la voce e torna la vera Giselle. Recita insieme la Salve Regina. 

Penso di allentare la presa della mano, di aggiungere alcune preghiere, con una nuova benedizione. Con l’aspersione riprende tutto come da principio. Torna a mandarmi via, ad urlare ed io continuo ad aspergerla con l’acqua “sporca” che le brucia sul corpo e le dà fastidio. Torna a chiedere l’acqua di rubinetto, quella pulita. 

Aggiungo le promesse battesimali, la rinuncia al demonio, la rinnovazione della fede, ma Giselle-demonio sghignazza e poi tace perché non può negare l’esistenza di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Gli presento il Crocifisso e abbassa il capo per non vederlo. Dice: “Sono passati duemila anni, è morto, sepolto e marcito in terra” e tu credi ancora che sia vivo”? 

Mi accosto per le unzioni con l’olio dei catecumeni, misto all’olio degli infermi. Mi ride in faccia, dice alla mamma: “Mandalo via, non sono malata, né sto per morire; spera lui di farmi morire. È pazzo. Con quell’olio si unga lui”. 

Do altre benedizioni e comando al demonio di andarsene all’inferno con l’autorità che Cristo mi ha dato sia come fedele, sia come sacerdote. Giselle-demonio mi ride in faccia e mi dice: “quando ci vieni tu, io torno all’inferno. Cosa credi di fare? Povero illuso! Io rimango sempre qui”! 

Dopo più di un’ora di battaglia chiedo alla mamma se può bastare per chiudere l’incontro di preghiera di liberazione. “Si, si, basta così. Ha fatto già molto e bene”.

FRATELLO ESORCISTA

Vi chiedo sacrifici, sacrifici e preghiera, per poter salvare almeno, - ve lo ripeto sempre - un terzo dell'umanità.

 


PRADO NUEVO (EL ESCORIAL)


La Madonna:

Figli miei, mi manifesto spesso, figli miei, perché il mondo è sull'orlo del precipizio e gli uomini non ci fanno caso. Vi chiedo sacrifici, figli miei, sacrifici e preghiera, per poter salvare almeno, figli miei - ve lo ripeto sempre - un terzo dell'umanità. Gli uomini non smettono di offendere Dio, ma con il sacrificio e la preghiera, figli miei, potete aiutare tante anime. Figlia mia, appariranno falsi profeti; attenzione, figlia mia, che tra gli uomini c'è la razza maledetta dell'Anticristo, e l'Anticristo è tra i quattro angoli della terra, per confondere le anime; ma con il sacrificio e con la preghiera, figli miei, e con l'umiltà, il nemico non potrà mai impossessarsi delle vostre anime.

Il calice è pieno, figli miei, sta traboccando, e la mano di mio Figlio sta per portare giustizia su tutta l'Umanità.

Umiltà vi chiedo, figli miei, non lasciatevi ingannare dall'astuzia del nemico; il nemico vuole sigillare le sue anime con il 666, figli miei, non lasciatevi ingannare; sacrificio, sacrificio e preghiera.

Confessate i vostri peccati, figli miei; il Padre Eterno è triste e arrabbiato, perché molti di voi non si sono accostati a questo sacramento; che peccato, figli miei! Non entrate nelle profondità dei piaceri del mondo, il mondo non serve ad altro che alla vostra dannazione. Sì, figlia mia, la tua sofferenza e quella di altre anime vittime serve per la salvezza dell'umanità.

Ti derideranno, figlia mia, ti scherniranno, ti calunnieranno, ma pensa a Cristo; Cristo Gesù è stato calunniato, figlia mia, è stato calunniato, e cosa potevano calunniare?... (Parole in una lingua strana).

Sì, tutto questo riceverai, figlia mia, tutto questo riceverai. Sarai martirizzata, figlia mia, ma riceverai la palma del martirio, perché vale la pena di soffrire tutte le sofferenze del corpo perché la tua anima sia in una dimora, nella dimora delle anime elette, figlia mia. Fatti piccola, piccola come ti dice mio Figlio, figlia mia, perché tu possa salire molto in alto; pensa che tutte le anime piccole hanno un posto elevato nelle dimore.

Non aggrappatevi alle cose terrene, figlioli, perché servono solo a condannare la vostra anima.

Bacia la terra, figlia mia, per i peccatori, figlia mia.... Questo atto di umiltà, figlia mia, serve a riparare tutti i peccati commessi, figlia mia, e gli oltraggi al mio Cuore Immacolato.

Rifugiatevi nel Cuore Immacolato di vostra Madre. Il mio Cuore trionferà, figli miei. Siate umili, siate umili, figli miei, e sacrificatevi; sono le anime sacrificate che contano nel mondo del peccato, figlia mia; l'anima sacrificata è l'anima pura e immacolata che Dio ha voluto per una Madre, figlia mia. Dio si è sacrificato per il bene dell'umanità, ma anche sua Madre è stata vittima del dolore ai piedi della croce, figlia mia. Sono stata legata, amaramente legata ai piedi della Croce, figlia mia, guardando mio Figlio agonizzare; per questo sei madre, figlia mia; chiedi per i tuoi figli, perché nel mio Cuore ci sono anche le loro spine, figlia mia.

Pensa che se uno dei tuoi figli - te l'ho ripetuto tante volte - se vedessi come uno di loro sprofonderebbe in fondo all'abisso, figlia mia, che dolore immenso, perché sei madre, figlia mia! Così è il mio Cuore ogni giorno, che soffre per tutti i miei figli, per tutti, senza distinzione di razza, figlia mia. Siate umili, figli miei...

Luz Amparo piange inconsolabilmente e poi spiega: "Vedo un pianeta molto scuro e molto secco, con pietre e polvere, senza alcuna vegetazione, e vedo molte persone molto malnutrite, che cercano disperatamente l'acqua".

La Madonna:

Queste anime, figlia mia, sono qui, perché non hanno voluto ricevere la chiamata di Cristo, figlia mia, per tutta l'eternità, figlia mia. Pensate ogni giorno che la dannazione è per tutti, per tutta l'eternità; per questo vi chiedo, figli miei, di fare sacrificio e preghiera per le anime che non hanno conosciuto la chiamata di Dio, figli miei, questa luce divina. Ci sono molte anime che hanno un grande bisogno, ma nessuno, nessuno dice una preghiera per loro, figli miei. Umiliati, figlia mia, bacia di nuovo la terra per queste povere anime, figlia mia.... Non vergognarti mai, figlia mia, di essere umiliata; pensa a quello che ha detto mio Figlio: "Beati quelli che si umiliano, perché saranno esaltati".

Figlia mia, continua a pregare il santo Rosario; molte anime si stanno salvando. Mi fa piacere, figlia mia, che tu venga in questo luogo a pregare il santo Rosario.

Vi benedico, figlioli, come vi benedice il Padre, nel nome del Padre con il Figlio e nello Spirito Santo.

Addio, figli miei. Addio, figli miei.

24 luglio 1983

CUORE DI MARIA - VITA DI "ORAZIONE"

 


Non è esagerato dire che il Cuore Immacolato della Madonna visse di orazione continua. Alla scuola dei grandi Santi Padri e Dottori della Chiesa, infatti, che sostengono e alimentano la perenne vita di Fede dell'intera Chiesa, noi possiamo imparare che Maria Santissima, con il privilegio della sua Immacolata Concezione, fu riempita di grazie eccelse in misura straordinaria per la sua predestinazione alla Maternità divina.  

Tra quelle grazie eccelse, Maria Santissima fin dal suo Immacolato Concepimento ebbe anche il privilegio dell'uso di ragione che le consentì subito di donarsi a Dio elevandosi ai più alti gradi della mistica divina, ponendosi subito, quindi, in uno stato di preghiera pura e senza interruzione, con la mente e con il cuore: orazione di amore purissimo, orazione contemplativa, orazione celestiale ed estatica.  

All'età di 3 anni, poi - secondo l'antica tradizione -, la piccola Vergine venne portata dai suoi genitori al Tempio di Gerusalemme, dove rimase e visse santamente di preghiera e di lavoro, giorno dopo giorno, fino all’età della prima adolescenza, quando venne legata a san Giuseppe con il matrimonio verginale per il compimento del disegno divino dell'Incarnazione redentrice a salvezza di tutta l'umanità peccatrice.  

Nella vita domestica a Nazareth, in seguito, per la presenza di Gesù in casa loro, durante circa trent'anni, pur con il lavoro continuo per la vita della famiglia da governare, si può dire senz’altro che la Madonna visse sempre con il suo Cuore materno immerso in uno stato di intensa orazione, con la grazia straordinaria della contemplazione continua di Gesù che viveva e cresceva sotto i suoi occhi.  

Che cosa dire delle lunghe preghiere diurne e notturne fatte dalla Madonna insieme a Gesù e a san Giuseppe a Nazareth nei lunghi trent'anni della vita di famiglia?  

C'è da credere che gli angeli dovevano guardare attoniti questa Sacra Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria, con i loro Cuori uniti in preghiera così fervida e amorosa, come mai sulla terra era stato possibile e mai in futuro sarà possibile.  

*** 

Ma in che cosa, principalmente, consisteva la continua e ardente preghiera del Cuore della Beata Vergine Maria?  

In primo luogo, pensiamo che la sua preghiera consisteva anzitutto nel glorificare Iddio, come fa ben capire l'inno del Magnificat, che inizia appunto con le parole uscite dal suo Cuore e dalla sua bocca:  

«L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore» (Lc 1,46-47).  

In secondo luogo, la preghiera del Cuore Immacolato di Maria consisteva nel ringraziare Iddio per i beni da Lui ricevuti e nella stessa preghiera del Magnificat, di fatto, noi abbiamo le invocazioni della Beata Vergine, ben chiare al riguardo, come Ella stessa dice esplicitamente in questo versetto del Magnificat: «Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome» (Lc 1,49).  

In terzo luogo, la preghiera del Cuore Immacolato di Maria, quale nostra Madre Corredentrice, non poteva non consistere nell'intercedere per l'intera umana famiglia, sparsa sulla terra, così bisognosa e sofferente. L'episodio di Cana (cfr. Gv.2,1 ss), infatti, ci fa capire quanto fosse feconda la Mediazione di Maria nell’ottenere, con il suo Cuore di Mamma, le grazie per gli uomini da aiutare a salvarsi e a santificarsi.  

I messaggi delle apparizioni di Lourdes e Fatima, scolpiti dalle due parole "Preghiera e Penitenza", con la richiesta della recita quotidiana del Santo Rosario, che l'Immacolata a Lourdes teneva fra le sue mani, fanno ben capire quanto primaria e preziosa sia la vita di orazione anche per ogni cristiano, e quale debba essere, perciò, la nostra preghiera, alla scuola del Cuore dell'Immacolata.  

 

La preghiera al Cuore dell’Immacolata ...  

   Un grande Santo devotissimo nel Cuore Immacolato di Maria - sant'Antonio M. CLaret - ci insegna perché e quale deve essere la nostra preghiera mariana alla scuola nel Cuore Immacolato di Maria.  

Scrive infatti: «Noi veneriamo Le reliquie dei santi...; quanto più dobbiamo venerare il Cuore Immacolato di Maria ... Quale reliquia più insigne!».  

«Il Cuore di Maria fu tempio dello Spirito Santo e più che tempio, poiché lo Spirito Santo formò l'umanità santissima di Cristo nelle purissime e verginali viscere di Maria, nel grande mistero dell’Incarnazione».  

«Il Cuore di Maria è il trono dal quale si dispensano tutte le grazie e le misericordie».  

La nostra preghiera, perciò, deve essere anzitutto preghiera di Lode e ringraziamento a Dio per la maternità e bontà del Cuore Immacolato di Maria che di continuo si dona a noi suoi figli con grazie e benedizioni; deve essere, poi, la preghiera di umile e filiale supplica al Cuore Immacolato della divina Mamma per le nostre necessità spirituali e temporali, sempre in vista della nostra salvezza eterna, che è la grazia delle grazie da ottenere più di tutte le altre grazie.  

   Non meno grande, del resto, è l'insegnamento che ci viene dai beati pastorelli di Fatima, Francesco e Giacinta, i quali hanno lasciato esempi splendidi di quotidiana preghiera e penitenza da offrire in riparazione per le offese al Cuore Immacolato di Maria e per la salvezza delle anime che rischiano la perdizione e dannazione nell’inferno eterno.  

 

   Un contenuto specifico, o ben "mirato", tuttavia, collegato più direttamente alla nostra assidua preghiera giornaliera del Rosario, deve essere, al presente, quello della pressante richiesta dell'avvento rapido del "Trionfo del Cuore Immacolato di Maria", che proprio la Madonna in persona ci promise a Fatima, a conclusione del terzo Segreto di Fatima: «Infine, il mio Cuore Immacolato trionferà».  

Padre Stefano Manelli

La terza effusione del Sangue di Gesù

 


Segui, o piccola anima, le orme del tuo Signore, cammina mettendo il piede sull'orma insanguinata del suo piede, ne ritrarrai forza, alacrità e costanza.

Ascolta, e intendi il significato delle sue immolazioni.

Se l'orto degli ulivi raffigura l'anima, la simboleggia ancor più la colonna alla quale fu legato. Contempla quel Corpo santissimo stretto da corde a quel gelido marmo, e contempla ancora la crudeltà del supplizio, l'accanimento dei Giudei e la tempesta dei flagelli.

Dalle Carni immacolate, purissime, perfettissime di Gesù, parte come una luce misteriosa e una fragranza di Cielo: la vita soprannaturale della grazia, la vita della santità, la stessa vita divina; ma l'odio da cui è accecato l'uomo ne impedisce l'intuizione e la visione radiosa.

La colonna è figura dell'anima a cui Gesù si lega e si abbandona con tutta la tenerezza del suo amore infinito.

Prima del peccato originale, l'uomo saliva a Dio quasi spontaneamente con tutte le facoltà, trovando, nell'unione con Lui, il motivo del gaudio supremo e l'essenza di tutta la vita.

Per il peccato l'uomo non potè più salire, sentì invece una forza continua che lo piegò più lontano dal suo Dio.

E Gesù venne con la sua Redenzione, con la sua Misericordia, con la sua Passione volontaria, con il suo Sangue; venne a unirsi all'uomo e si legò a lui per trasportarlo al regno celeste.

Gesù si è legato ad ogni anima.

Me lo dice Lui, e afferma che le catene con le quali si è legato sono di metallo purissimo e prezioso, e mentre legano a Lui, concedono all'anima l'assoluta libertà nel regno del santo amore.

E ancora mi ripete che troppo poche anime comprendono questo mistero di misericordia; molte non lo vogliono conoscere, molte lo disprezzano, molte ancora lasciano che Gesù sia flagellato ad ogni istante dalle passioni che insorgono, dalla natura che s'impone sulla grazia, dalle mille infedeltà che indeboliscono lo spirito.

O mio Signore Gesù, dolcissimo, amabilissimo Re, Sovrano e Padrone di tutte le cose, Ti contemplo nello stato della umiliazione più avvilente, legato alla colonna e flagellato.

Ma come posso contemplarTi senza arrossire, senza piangere e senza tremare?

Sono io la colonna gelida, insensibile alle mistiche voci di dolore e di amore che partono dalle vive piaghe prodotte dalla flagellazione; sono io che percuoto e strazio e flagello le tue membra adorabili, io che insulto la tua augusta Divinità, la tua Sacra Umanità [...].

O Misteri del mio Gesù! La Circoncisione fu dolorosa, ma ebbe il carattere di una cerimonia, l'agonia manifestò la veemenza del tuo amore infinito, la flagellazione fu, invece, l'espressione della iniquità umana, continuata poi lungo i secoli dal peccato, dalle ingratitudini, dalle nostre indegnità.

O mio Gesù, perdonami, perdonaci! q. 28: luglio, s.g. 

 SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


(Se non siete in grado di venire in Paradiso, non vale la pena di vivere)

 


Messaggio ricevuto il 7 luglio 2024

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il mio amore per darti un altro messaggio che viene dal mio Sacro Cuore al tuo. Sono venuto per darti tutto ciò di cui hai bisogno prima che tutto accada. Questo non vuol dire che vi rattristiate, ma che sappiate ciò che lo Spirito Santo vi rivelerà, perché molte cose devono essere dette prima che tutto accada. Tutto vi sarà rivelato dallo Spirito Santo, il mio Libro della Sapienza sarà disponibile perché tutti abbiano conoscenza della Verità che verrà da qui attraverso questa figlia eletta [Maria]. Voglio solo che impariate tutto come è stato detto dai miei apostoli, dove molte cose vi sono state tolte, perché le hanno uccise prima che voi conosceste la Verità che veniva attraverso di loro.

Tutto è stato rivelato perché nulla rimanesse non detto, ma il diavolo ha chiuso le bocche dei miei figli. Io sono la Sapienza di oggi, l'Io sono che sono. Molti pensano di sapere tutto, ma non conoscono ancora la Verità che viene da Me, Io sono la Verità e la Vita. Per tutti coloro che desiderano conoscere la Verità, essa verrà da qui, perché il mio Spirito Santo parlerà attraverso questa figlia. La Verità è qui, perché ci sono così tante cose false che vengono dette là fuori che non ci si può più fidare. Sì, figlia mia, ti darò tutto, perché ti ho dato il mio Santo Spirito di Luce, affinché tu sappia parlare attraverso la mia bocca, perché il mio Santo Spirito è con te dalla tua nascita.

Non abbiate paura di dire la Verità che sto dicendo, perché sarò la vostra guida per il futuro della Mia Chiesa Reminiscente. Non ci saranno altre [Chiese] d'ora in poi, chi vorrà stare con Me dovrà ascoltare ciò che sono venuto a rivelare, perché sono qui per darvi i miei insegnamenti. Non abbiate paura, tutto vi sarà detto a poco a poco. Io sono il Buon Pastore, voglio che abbiate saggezza affinché tutto sia detto, perché se non siete in grado di venire in Paradiso, non vale la pena vivere. Farò di nuovo nuove tutte le cose, rinnoverò tutto qui in questo mondo con tutti coloro che mi amano e vi farò vedere la Verità che viene dal Cielo alla Terra.

Coloro che desiderano conoscere la Verità dovranno ascoltare ciò che sono venuto a dire, perché ora tutto è contaminato dalla bestia. Istruirò il Mio popolo affinché non cada di nuovo. Io darò tutto qui, perché il Mio Spirito Santo parlerà qui, tutto vi sarà rivelato. Io sono il Buon Pastore, proteggo le mie pecore ed esse mi seguono solo per amore.

Amen.

Vulcano in Islanda, Meteora sugli USA.




Spiegazione da Vassula

A seguito della recente eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull, Vassula scrivere questa spiegazione, poiché riguarda direttamente le profezie dei messaggi della Vera Vita in Dio.

Uno dei molti esempi, nelle Scritture, di come Dio reagisce durante i tempi di ribellione ed apostasia è in Geremia 4, 23-28. Geremia dice:

"Guardai la terra ed ecco solitudine e vuoto, i cieli, e non v’era luce. Guardai i monti ed ecco tremavano e tutti i colli ondeggiavano. Guardai ed ecco non c’era nessuno e tutti gli uccelli dell’aria erano volati via. Guardai ed ecco la terra fertile era un deserto e tutte le sue città erano state distrutte dal Signore e dalla sua ira ardente. Poiché dice il Signore: "Devastato sarà tutto il paese; io compirò uno sterminio. Pertanto la terra sarà in lutto e i cieli lassù si oscureranno, perché io l’ho detto e non me ne pento, l’ho stabilito e non ritratterò..."
Dio ha inviato incessanti avvertimenti affinché noi ritornassimo a Lui, ci riconciliassimo con Lui e l’uno con l’altro. Cristo ha implorato la Sua chiesa di riconciliarsi ed unirsi. Da oltre 25 anni continua a chiedere ai suoi pastori, nei messaggi de ‘La Vera Vita in Dio’, di pentirsi e riconciliarsi, di lavorare per l’unità unificando le date della Pasqua. Il mondo intero sta degenerando nella sua malvagità e nella sua apostasia, trasgredendo non soltanto la Legge di Dio, ma tutto ciò che è Santo, offendendo Dio incessantemente. Perché, allora, qualcuno dovrebbe essere sorpreso se la grazia dello Spirito Santo aumenta in questi tempi di tenebra per venire in nostro aiuto? Ma la Tenebra sta perseguitando la Luce ancora una volta. Ostacoli, persecuzioni, accuse, derisioni, maldicenze, proibizioni, calunnie, sono state riversate da parte di molti, in tutti questi anni, come provavo a dare testimonianza e trasferire al mondo la Parola di Dio, rendendo così la missione estremamente difficile. Molte di queste persone pensavano che stessero facendo un santo servizio a Dio...
Nelle Scritture è scritto che: "In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio." (Gv 1,1) "Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto." (Gv 1,9-11).
Attraverso tutti questi anni, Nostro Signore ha cercato di svegliare in tutti noi una profonda capacità di discernimento inviandoci ripetuti appelli: ricordando ciò che era stato detto nel passato dai santi profeti e per mezzo dei Suoi Comandamenti. I Suoi appelli, come quelli della Madonna, sono stati richiami al pentimento, alla pace, all’amore, all’unità e ad una vita di preghiera. Nostro Signore è venuto e viene ancora in questa maniera nel mondo per illuminare tutti quelli che hanno preso una strada sbagliata ma, ad oggi, molto pochi hanno riconosciuto la Sua Presenza di grazia e ancor meno sono quelli che hanno accettato il Suo richiamo. Egli non si è disdegnato di venire per primo tra i Suoi, Suo dominio, ma l’umanità, nella sua durezza di cuore e nella sua incredulità ha rigettato l’Amore ancora una volta. A tutt’oggi, sono molto pochi coloro che Lo hanno completamente accettato nella Sua chiamata misericordiosa al pentimento, non soltanto hanno ignorato la Sua misericordia ma la hanno anche rifiutata non permettendoGli di regnare nei loro cuori.
Il mondo oggi ha un’attitudine, come quella del Faraone, di rifiuto, nella sua testardaggine e incredulità, per tutto ciò che è Santo. Di altri, il Signore dice che il loro comportamento è peggiore di quello di Sodoma e Gomorra.
Nell’anno 1991, l’11 Settembre, esattamente 10 anni prima del grande disatro delle due Torri gemelle degli Stati Uniti, Nostro Signore guardava la terra con dispiacere, ammonendoci con queste parole:
"Ed Io, da parte Mia, i Miei occhi osservano il mondo di og¬gi, sondando nazione dopo nazione, scrutando un’anima dopo l’altra cercando un po’ di calore, un po’ di generosità e un po’ d’amore. Ma pochissimi incontrano il Mio favore. Pochissimi si preoccupano di vivere una vita santa. E i giorni volano e le ore ormai sono contate prima della grande retribuzione. (...) (Gesù ha improvvisamente cambiato il Suo tono di voce e dopo qualche secondo, con tono molto grave che mi ha terrorizzata, ha detto: "La terra tremerà e si scuoterà e tutto il male edificato in torri (come le torri di Babele) collasserà in un cumulo di macerie e sarà seppellito nella polvere del peccato! Al di sopra i cieli saranno scossi e le fondamenta della terra vacilleranno! Inaspettatamente con il tuono e la fiamma visiterò le iso¬le, i mari e i continenti. Ascoltate attentamente le Mie ultime parole, d’avverti¬mento, ascoltate ora che siete ancora in tempo. Leggete i Nostri messaggi e smettete di essere sprezzanti o sordi quando il cielo parla (...) Presto, molto presto, i cieli si apriranno e vi mostrerò il Giudice.." (11 Settembre, 1991)
L’11 Settembre 2001 il mondo è stato sfregiato con la caduta delle due torri, che si è portata via tante vite umane, tra cui molta gente innocente. Orribili scene apocalittiche furono mostrate al mondo e, nonostante questo orrore che si abbatté su di noi, invece di volgersi veramente a Dio con pentimento, il mondo è diventato peggio di prima e si è preparato alla guerra. Invece di capire che questo è accaduto a causa delle nostre mancanze, dei nostri peccati, delle nostre colpe, della nostra apostasia e del rifiuto del mondo di Dio, noi abbiamo continuato ad ascoltare Satana e a seguire la sua strada piuttosto che la strada che Dio ci stava mostrando.
Poi, ancor prima di ciò, molte volte Cristo ci ha avvertiti ancora dello tsunami. Il primo avvertimento risale al 10 Settembre, 1987:
Scrivevo sul mio quaderno: "Improvvisamente Gesù mi ha ricordato un sogno che avevo avuto la notte scorsa e che avevo dimenticato. Era la visione che poi ho avuto più tardi, ma appariva ancor peggio nel mio sogno ". Allora il Signore ha detto:
"Ascolta, Io ti ho fatto vedere la visione nel sonno perché tu senta quell’evento; no, non c’è scampo!"
Scrivevo: " Mi ricordo che quando l’ho vista arrivare come un’onda gigantesca, correvo cercando di nascondermi, ben sapendo che non era possibile." Poi ho chiesto al Signore: "Ma perché questo, se Tu ci ami? Perché?" Egli rispondeva:
"è noto che Io sono un Dio d’Amore ed anche un Dio di Giustizia;" Chiedevo: "Che cosa potremmo fare per impedirlo?" Dio rispondeva: "riparazioni enormi sono richieste ora a tutti voi, unirsi ed essere uno, amarsi l’un l’altro, credere in Me, credere nelle Mie Opere Divine, poiché Io sono sempre fra voi."
Le notizie sullo tsunami ci scioccarono e ci lasciarono tutti attoniti, ma nessuno può dire che Dio non ci abbia inviato avvertimenti. Quando gli avvertimenti furono divulgati da coloro che Egli aveva scelto come portavoce, molti dicevano: "Non abbiamo bisogno di avvertimenti; abbiamo la consolazione dei testi sacri dei Padri e la Santa Bibbia. Non abbiamo neanche mai mancato di offrire sacrifici e preghiere, quindi cosa ha da dirci ancora Cristo più di quel che già ci ha dato?" E hanno chiuso le orecchie.
Il 24 Dicembre 1991, alla vigilia della nascita di Gesù, ci venne dato un altro messaggio da Cristo che era molto offeso:
"Oggi Io vengo ad offrire la Mia pace a tutta l’umanità. Ma pochi Mi ascoltano. Oggi Io vengo in condizioni di pace e con un messaggio d’amore, ma la pace che offro è bestemmiata dalla terra e l’amore che Io offro è beffato e schernito in questa vigi¬lia della Mia nascita. L’umanità celebra questi giorni escludendo il Mio Santo Nome. Il Mio Santo Nome è stato abolito e il giorno della Mia nascita viene scambiato per una grande vacanza di piaceri, in adorazione di idoli. Satana è entrato nei cuori dei Miei figli, avendoli trovati indeboliti e addormentati. Ho avvertito il mondo..." (24 Dicembre, 1991)
Cristo ci fa capire che è molto offeso quando celebriamo il Natale come una semplice vacanza escludendo il Suo Santo Nome e senza ricordare il vero significato: la Nascita di Cristo.
Ad ogni Cristiano, nel giorno di Natale, è richiesto di celebrare la nascita di Cristo nella letizia e andando in Chiesa per celebrare il Santo Nome del Nostro Salvatore e Redentore. Molti, nella loro apostasia, celebrano e adorano, invece, l’albero di Natale, scambiandosi doni, mangiando fino a sentirsi male e divertendosi alla follia.
Dopo quella data ci sono stati molti avvertimenti.
Un fra questi ci è stato dato il 18 Febbraio 1993:
"Vedete, si avvicina il giorno in cui Io Mi appresto a venire con la folgore e con il fuoco ma, con Mio grande sgomento, troverò molti di voi incoscienti e in un profondo sonno! Creazione, Io ti invio messaggero dopo messagge¬ro per penetrare la tua sordità, ma ora sono stanco della tua resistenza e della tua apatia. Sono stanco più che mai della tua freddezza. Sono stanco della tua arroganza e della tua inflessi¬bilità quando si tratta di operare per l’unità. Tu hai riempito e ora fai traboccare il Calice dello Stupore. Intossicati dalla vostra stessa voce, voi vi siete opposti alla Mia voce, ma non sarà sempre così; presto cadrete poiché per le ingannatrici assurdità della vostra voce, vi siete opposti alla Mia voce. Naturalmente la Mia Chiesa è in rovina a causa della vostra divisione (...) La terra si scuoterà e, come una stella cadente, vacillerà dalle fondamenta smuovendo dal loro posto montagne e isole. Saranno annientate nazioni intere. Il cielo sparirà come un rotolo di pergamena che si arrotola, come hai visto nella tua visione, figlia Mia. Una grande agonia sopraggiungerà su tutti gli abitanti, e guai ai miscredenti! AscoltaMi: e se gli uomini oggi ti dicono: “ah! Ma il Vivente avrà pietà di noi; le tue profezie non ven¬gono da Dio, ma dal tuo spirito”, dì loro: sebbene siate ritenuti esseri viventi, voi siete morti; la vostra incredulità vi condanna; poiché avete rifiutato di credere al Mio tempo di misericordia e avete impedito alla Mia voce di diffondersi, tramite i Miei portavoce, per avvertire e salvare le Mie creature... (18 Febbraio, 1993)
Secondo gli scienziati, quando il terremoto si è verificato sotto il mare, la terra intera si è scossa ed è uscita dal suo normale asse. L’isola di Sumatra ed anche altre isole, si sono spostate di alcuni metri dal loro posto originale. Un isolotto sparì del tutto, un altro apparve in un altro posto.
Poi il 7 Febbraio 2002 di nuovo un ultimo avvertimento da Dio; ecco un estratto:
"Il mio Regno imperiale è proprio alle vostre porte, ma voi siete pronti a ricevermi?
Con larghezza e con prodigalità regale, ho disposto un banchetto di cibo spirituale per fare rivivere il vostro spirito. Quando ero là, in attesa di nutrirvi con la mia stessa Mano per salvarvi dalla morte, avete rifiutato di venirmi incontro. Considerando perciò la vostra riluttanza ad una vera metanoia (pentimento), e come, invece, avete mostrato ostilità verso i miei avvertimenti, le recenti scene di gemiti che hanno avuto luogo (l’11 Settembre 2001) sono nulla a confronto dei giorni dolorosi che vi attendono; giorni dolorosi che saranno attirati dalle vostre stesse mani (...) al punto di mettere in pericolo non solamente la terra, ma anche la stabilità dell’intero cosmo; (...) vedo dall’alto come i vostri disegni vi si rivoltano contro. Il mondo già assapora i frutti del suo proprio corso, provocando il ribellarsi della natura con convulsioni, attirando su di voi catastrofi naturali, soffocando sé stesso con le vostre macchinazioni.
Nostro Signore ci avverte che, a causa della nostra apostasia, noi stiamo mettendo in pericolo il cosmo - non soltanto la terra, ma l’intero cosmo, provocando la ribellione della natura contro di noi.
Ma questo non è tutto, il Signore ci avverte di eventi ancor peggiori che potrebbero accadere, se non cambiamo i nostri cuori e non ritorniamo a Dio. Il Signore dice:
"Figlia Mia, vedi, presto Io rivelerò anche la Mia giustizia. Il Mio piano ha un tempo determinato. Anche i Miei richiami misericordiosi hanno un tempo determinato. Una volta termi¬nato questo tempo, Io mostrerò a tutti, buoni e cattivi, che la Mia severità è grande quanto la Mia misericor¬dia, che la Mia ira è tanto potente quanto la Mia clemenza. Tutte le cose che Io ho predette, accadranno ormai rapidamente. Nulla può sottrarvisi." (19 Febbraio, 1993)
Il 7 Gennaio 2008, nostra Signora mi svegliò alle 3.10 del mattino e mi fece capire che a quell’ora Cristo era attaccato. Il messaggio della Madonna diceva che siamo molto vicini agli avvenimenti che sono stati predetti e che sono ormai davanti a noi, all’umanità, e che sono proprio alla nostra soglia; avvenimenti che sono attirati dalla malvagità del mondo, dal suo egoismo, dalla sua mancanza di amore, avvenimenti che sono il risultato del rifiuto del mondo della Parola di Dio, del suo rancore, della sua ipocrisia e del suo ateismo.
La Madonna ha detto che la terra è in pericolo e che soffrirà con il fuoco. L’ira di Dio non può essere più trattenuta e si abbatterà su di loro perché gli uomini rifiutano di rompere con il peccato. Diceva che la Misericordia di Dio in tutti questi anni è stata concessa per attirare a Lui quanti più uomini possibile avendo proteso le Sue Braccia per salvarli ma soltanto alcuni hanno compreso ed ascoltato. Ha detto che il Suo tempo di Misericordia non durerà a lungo e che è venuto il tempo in cui ognuno sarà messo alla prova e la terra vomiterà fiumi di fuoco e la gente del mondo capirà la propria indegnità e la propria inettitudine per non aver avuto Dio nel proprio cuore. Dio è risoluto e fedele alla Sua Parola. E’ venuto il tempo in cui la casa di Dio sarà messa alla prova e coloro che hanno rifiutato la Sua Misericordia proveranno il Fuoco di Dio. (Qui ho chiesto a proposito delle persone della Chiesa che ci perseguitano e che sono ciechi alle Sue Opere di Misericordia) Nostra Signora ha detto che anche queste avranno ciò che meritano.
La Madonna ha continuato a parlare del sacrificio. Mi ha chiesto di ricordare a tutti che Dio nostro Creatore ci chiede di impegnarci di più con Lui e che essere convertiti non è sufficiente senza il sacrificio e preghiere costanti; che se uno dice di essere stato convertito ed aver trovato Dio attraverso “La Vera Vita in Dio” questi dovrebbe offrire più sacrifici come atto di immolazione. Ci sono vari modi per dimostrare a Dio il proprio amore e la propria generosità; che nessuno può dire “noi facciamo parte de la vera vita in Dio” senza offrire amore sacrificale; che coloro che veramente amano Dio sono benedetti e non dovranno temere in quei giorni. La Nostra Santa Madre ha detto che coloro che perseverano attraverso le avversità sono Benedetti; che Ella è contenta di tutti i sacerdoti (il clero) che condividono e promuovono quelle Opere di Dio (come quelle de La Vera Vita in Dio e che sono aperti allo Spirito) e devono rimanere fiduciosi perché hanno ricevuto grazie speciali dallo Spirito di Dio e che attraverso lo Spirito sono cresciuti più forti nel Signore e verso i Suoi piani di salvezza. Che Cristo concede loro la Sua pace.
Se qualcuno si mette a servizio per gli altri e immola sé stesso quale offerta, il giudizio che sta per arrivare per mezzo del fuoco non sarà su di lui così severo poiché nel suo spirito avrà gioito della chiamata di Dio che lo ha portato alla vita.
La Madonna ha detto che molti sono caduti ma molti saranno rialzati. Molti hanno fallito nel mantenere la Parola di Dio al sicuro nei loro cuori ed hanno trasgredito la Parola data loro non soltanto attraverso i messaggi de La Vera Vita in Dio ma data anche attraverso le Scritture.
Il 28 Novembre 2009 il Signore mi ha chiamata per darmi una preghiera che dovevo divulgare, chiedendoci di recitarla per chiedere la Sua misericordia. Ecco quello che il Signore ha detto:
Rivolgiti a me, Vassula, in questo modo:
"Tenero Padre, non abbattere la Tua ira su questa generazione, perché non periscano tutti insieme; Non abbattere sul tuo gregge dolore e angoscia, poiché le acque si prosciugheranno e la natura avvizzirà; tutti soccomberanno alla Tua ira così che dietro di loro non rimarrà traccia alcuna; il calore del Tuo Soffio incendierà la terra facendola diventare un deserto! Dall’orizzonte si scorgerà una stella; la notte sarà devastata e la cenere cadrà come la neve in inverno, ricoprendo il Tuo popolo come fantasmi; Abbi Misericordia di noi, Dio, e non ci giudicare severamente; Ricordati dei cuori che gioiscono in Te e Tu in loro!
Ricordati dei Tuoi fedeli e non lasciare che la Tua Mano cada su di noi con forza; Ma, piuttosto, nella Tua Misericordia sollevaci e metti i Tuoi precetti in ogni cuore. Amen"
Il 14 Aprile 2010 il vulcano Eyjafjallajokull ha cominciato ad eruttare producendo, come abbiamo tutti noi potuto sentire, una nuvola di cenere. La regione intorno al vulcano è stata evacuata. Alcune persone hanno fatto dei filmati e, a causa delle nuvole di cenere che erano nell’atmosfera, non si poteva vedere oltre alcuni metri. Tutto era di color grigio e ricoperto di cenere. A causa delle molte cancellazioni dei voli, l’economia del traffico aereo ha avuto ripercussioni tragiche e sono andati perduti milioni di dollari al giorno. Frutta, pesce ed altri prodotti sono marciti nei magazzini. In tutto il mondo i viaggiatori sono rimasti intrappolati.
Questo particolare vulcano, quando anni addietro eruttò, non smise di farlo per un anno e mezzo. Mentre scrivo questo articolo, stiamo ancora aspettando di vedere quando questo evento avrà fine.
Tuttavia, di molto peggio accadrà su questa terra se la gente continuerà, come il Faraone, ad ignorare i segni dei tempi ed allora sarà troppo tardi.
Il 14 Aprile 2010 è stata vista una ‘stella’ luminosa all’orizzonte nel Midwest degli Stati Uniti. Era spettacolare! Sono state fatte molte riprese che possono esser viste su youtube.
Dio sapeva di questo meteorite che avrebbe puntato la terra. Ci si potrebbe chiedere ‘perché Dio ci ha dato il 28 Novembre, 2009 una preghiera che parla della ‘stella all’orizzonte’? Penso perché, qualora lo avessimo fatto (e lo abbiamo fatto), questa ci avrebbe risparmiato dal disastro. Ho imparato, con il tempo, che Dio ha un’asta di misurazione ed è un Dio che ascolta le trattative. Proprio come ha fatto con Abramo (un esperto in trattative) con le città di Sodoma e Gomorra. Dio disse ad Abramo che Egli era pronto a risparmiare quelle due città anche se vi avesse trovato soltanto 10 giusti; ma non ne è stato trovato neanche uno, ad eccezione di Lot e della sua famiglia. Dio misura, con il suo misuratore, tutto: misura il nostro amore, la nostra fede, le nostre preghiere, il nostro comportamento; la nostra sincerità, la nostra compassione per gli altri, la nostra carità, Egli misura il Suo tempo di misericordia con noi; Egli misura il nostro tempo per la conversione, ecc. e quello che sa per certo è che noi non siamo come Abramo che sapeva come negoziare con Lui. E questo è sicuro. Infatti Lui sa che noi siamo capoccioni e deboli; con la nostra mente annebbiata, non cerchiamo neppure di trattare con Lui; Dio mette perfino sulla nostra bocca le parole da dire per poter trattare! Ecco cosa ci è stato dato il 28 Novembre 2009! Altrimenti, chi lo dice che quella meteorite non era proprio diretta per colpire la terra e coprirci di cenere qualora lo avesse fatto? Dio ha messo nelle nostre bocche le parole: "non abbattere la Tua ira su di noi" due volte, poiché se la Sua ira si abbatte, "le acque si prosciugheranno e la natura avvizzirà." Sì, se quella meteora avesse colpito la terra quella notte, avrebbe fatto quel tipo di danno. Come dice la preghiera, "le fiamme incendieranno la terra facendola diventare un deserto." Avrebbe potuto colpire di notte qualsiasi punto, anche le più importanti città come Chicago, nel Midwest degli Stati Uniti, perché la preghiera dice, "e la cenere cadrà come neve in inverno ricoprendo il Tuo popolo come fantasmi .”
Nella preghiera richiesta da Dio, Dio stesso mette nelle nostre bocche incapaci, la supplica: "Abbi Misericordia di noi Dio e non ci giudicare severamente." Poi, nel ricordarGli dei fedeli e di coloro che Lo amano, di prendere in considerazione almeno questi. Questa preghiera ci è stata data per utilizzarla e per trattare con Dio. Lo abbiamo fatto; questa preghiera è stata recitata in tutto il mondo perché abbiamo gruppi di preghiera sparsi in tutto il mondo. E’ stata una preghiera di ‘negoziazione’ per così dire. Questo è quello che Dio voleva sentire da noi e, con questo, credo, Egli ha diminuito la Sua ira e, nella Sua misericordia, evitato l’impatto di una tale meteora. Tutto è stato ridotto e il vulcano d’Islanda ha cominciato ad esplodere e sputare cenere per tutti i cieli d’Europa paralizzando tutti gli aeroplani per oltre una settimana. Le compagnie aeree hanno perso milioni di dollari al giorno. Migliaia di gente è stata bloccata, ha dovuto dormire negli aeroporti, ha dovuto utilizzare mezzi di trasporto via terra per poter raggiungere le destinazioni. Non è stata cosa da poco. Questa settimana hanno riaperto soltanto alcuni aeroporti, ma non sappiamo ancora per quanto tempo questo vulcano continuerà a sputare polvere e cenere e cosa succederà.
Come ho detto in precedenza: può anche darsi che questo sia un piccolo ‘aperitivo’ di cosa potrebbe veramente accaderci, un preludio, se non ci ravvediamo. Il ‘primo piatto’ potrebbe essere servitor più tardi. Molta gente, ed è certo, nel mondo vive in apatia ed in letargo, senza Dio. Ha messo Dio in un cassetto, si è assicurata di averlo ben chiuso a chiave ed ha ingoiato la chiave. Non c’è alcuna possibilità di aprirlo. Molti religiosi proibiscono a Dio di parlare al Suo popolo come Lui fa ora, e consigliano ai fedeli di non prestare ascolto, proibendo loro di partecipare agli incontri de La Vera Vita in Dio e quindi impedendo loro di conoscere la Volontà di Dio. Non sono migliori dei discepoli di Gesù nella loro incredulità. Quando Cristo risuscitò ed "apparve agli Undici," la Bibbia dice: (Mc 16, 14,15) "mentre stavano a mensa e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che Lo avevano visto risuscitato.
Cosa pensate che Gesù farà ancora ai loro cuori induriti e alla loro incredulità? Si congratulerà per essere stati increduli con il pretesto di essere prudenti: ‘Bene, avete fatto così bene a fare in modo che i fedeli non Mi ascoltassero!" No, li rimprovererà per certo, come fece allora con i Suoi discepoli.
Il 18 Febbraio, 1993, Dio ci avverte dicendo:
"Il sesto sigillo è sul punto di essere aperto e voi sarete immersi tutti nell’oscurità e non ci sarà più alcuna luce poiché il fumo salendo dall’Abisso sarà come un fumo di una grande fornace che oscurerà il sole e l’atmosfera. E per il Mio ca¬lice di Giustizia, vi farò assomigliare a serpenti e a vipere. Io vi farò strisciare sul ventre e mangiare la polvere in quei gior¬ni di oscurità. Io vi schiaccerò al suolo per ricordarvi che non siete mi¬gliori delle vipere... voi ansimerete e soffocherete nei vostri peccati; nella Mia collera, Io vi calpesterò, nel Mio furore, vi schiaccerò con i piedi! (...) Quando verrà l’ora delle tenebre, Io vi mostrerò il vostro stesso intimo, vi presenterò la vostra anima in tutti i suoi aspetti e, quando vedrete la vostra anima nera come il carbone, non solo sentirete un’angoscia come mai prima, ma in un dolore atroce, vi batterete il petto dicendo che il vostro nero interiore è di gran lunga peggiore delle tenebre che vi circondano. Io renderò la vita umana rara come mai prima; allo¬ra, quando la Mia collera sarà placata, insedierò il Mio trono in ciascuno di voi e insieme, con una voce sola, e un sol cuore e un unico linguaggio loderete Me, l’Agnello."
Ci viene dato, ancora una volta, tempo per pentirci prima che l’ira di Dio si abbatta su di noi. Sembra che a Fatima e nei messaggi di Akita, la Madonna ci avvertiva di un Castigo di fuoco che si sarebbe abbattuto su di noi se non avessimo cambiato i cuori e non avessimo seguito veramente Dio. L’ira di Dio verrà rivelata con il fuoco. Questo sarà il Castigo spiegato nei messaggi de La Vera Vita in Dio. Perché Dio, pieno di amore, potrebbe dire qualcuno, ci fa questo? Il Signore Gesù rispose così quando questa domanda Gliela feci io: "Se voi morite, è a causa della vostra apostasia." Sì, l’Apostasia provoca la Giustizia di Dio e nonostante Egli ci dia tempo, un giorno, ha detto Gesù, il Padre griderà: "Basta!"
Questa profezia o avvertimento, se volete chiamarla così, a proposito del castigo di fuoco, non può più essere evitata, il Padre ha detto: "niente può sottrarvisi". E’ troppo tardi perché sia completamente ritirata, ma quello che possiamo fare è diminuire la potenza di questo flagello con la preghiera, con il pentimento e un cambiamento a vita santa. Noi siamo chiamati a condurre una Vera Vita in Dio. Dio può intenerirsi, proprio come fece con Ninive.
I messaggi de La Vera Vita in Dio non sono profezie di sventura. Dio ce li dona in questi tempi di misericordia perché possiamo agire di conseguenza; sono una chiamata del sublime Amore di Dio. Dio non ci permetterà di offendere il Suo Santo Nome per sempre e di vivere nell’ateismo. Questa è la ragione per cui Egli viene, nella Sua misericordia, per darci molti avvertimenti.



sabato 13 luglio 2024

 


"In quei luoghi dove gli Angeli sono inginocchiati in posizione adorante, c'è il Corpo Vivo di Gesù in particelle, che è caduto dalle mani degli uomini. Ti chiedo, Sacerdote di Gesù, di raccogliere il Corpo di nostro Signore e di mangiarlo, affinché non sia calpestato e maltrattato"

 


Dal diario spirituale di Padre Luca – (Importante incontro mistico di Padre Łukasz con gli angeli e la Madonna)


Oggi è il 09/05/2022, quando sono entrato in Chiesa per ringraziare Gesù e Maria in Adorazione del Santissimo Sacramento per il dono e la grazia del sacerdozio che mi hanno donato, ho visto molti Angeli inginocchiati sul pavimento della chiesa in vari luoghi. Mi avvicinai subito all'Angelo che era più vicino al gradino della Comunione e udii le parole: "In quei luoghi dove gli Angeli sono inginocchiati in posizione adorante, c'è il Corpo Vivo di Gesù in particelle, che è caduto dalle mani degli uomini. Ti chiedo, Sacerdote di Gesù, di raccogliere il Corpo di nostro Signore e di mangiarlo, affinché non sia calpestato e maltrattato" Dopo aver udito queste parole, mi avvicinai subito ai luoghi dove gli Angeli erano inginocchiati e, dopo aver mangiato le particelle di Gesù, baciai il luogo (pavimento) su cui cadde il Corpo vivo del Salvatore. Pregavo con fervore in ogni luogo. Quando tutti i luoghi furono purificati e baciati, tutti gli angeli lasciarono la Chiesa e salirono al cielo, dal quale apparve Maria, dicendo: "Tu sei il Figlio prediletto di mio Figlio. Nessun sacerdote ha ancora baciato il pavimento del tempio, dove il Corpo di Mio Figlio viene calpestato. Tu hai fatto questo e come Madre Ti ringrazio molto e Ti chiedo di continuare a proteggere il Corpo di Mio Figlio. Dopo tutto questo, mi sono inginocchiato e, adorando il Signore, ho ricompensato tutti gli insulti e le profanazioni che avvengono nelle Chiese nei momenti in cui il corpo di Cristo viene ricevuto nelle mani.


Gesù a Nazareth. I tre giovani. La festa di Purim. - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


La prima Pasqua a Gerusalemme


Gesù a Nazareth. I tre giovani. La festa di Purim.


Da Sepphoris, Gesù si incamminò lungo sentieri perduti verso alcuni piccoli villaggi, dove consolò ed esortò, mentre si dirigeva verso Nazareth, che è a due ore di distanza. Aveva tra i suoi discepoli due o tre giovani figli di vedove essene. Quando arrivò a Nazareth, si rifugiò tra persone amiche e visitò alcuni di loro in particolare, senza attirare l'attenzione. Vennero a trovarlo i farisei, esteriormente rispettosi, ma pieni di sospetti nei suoi confronti. Gli chiesero cosa intendesse fare, perché non fosse rimasto con sua madre. Gesù rispose loro in modo serio e deciso.

Qui tutto è in preparazione di un giorno di digiuno per Ester e per la festa di Purim, che segue immediatamente. Gesù insegnava nella sinagoga in modo molto severo. Di notte l'ho visto pregare di nuovo, con le braccia aperte. Lo vidi apparire sul mare di Galilea durante una tempesta. Questa volta il pericolo era maggiore e vidi molte barche che stavano per affondare. Vidi Gesù mettere le mani sul timone, senza che il timoniere se ne accorgesse.

Poi ho visto che i tre giovani ricchi che erano stati con Gesù in precedenza sono tornati per pregarlo di prenderli come discepoli; si sono quasi inginocchiati davanti a LUI e Gesù non li ha ammessi. Disse loro alcune cose che dovevano osservare se volevano essere suoi discepoli. Gesù vide che questi giovani avevano solo una visione umana e non comprendevano altre motivazioni. Volevano seguirlo come si segue un filosofo, un famoso rabbino, per portare onore alla città natale di Nazareth con le conoscenze apprese da un uomo così saggio. Li addolorava perché vedevano come i giovani poveri e umili della città lo seguivano e li accoglievano; e loro erano respinti. Poi ho visto Gesù a notte fonda con l'anziano esseno Eliud di Nazareth. Questo vecchio sembra essere all'ultimo grido e sta sempre sul suo letto. Gesù è come sdraiato accanto a lui e, appoggiandosi al suo braccio, gli parla. L'uomo è tutto assorto in Dio.

All'inizio della festa di Purim, si sentono i suoni di uno strumento che suona sopra la sinagoga. Lo strumento poggia su un treppiede: è cavo, con diversi fischietti che entrano ed escono, ed emette una melodia di varie tonalità. C'erano bambini che suonavano con arpe e pifferi. In onore dell'eroina Ester, oggi le donne e le ragazze nella sinagoga godono di grandi libertà e diritti: non sono state separate dagli uomini, come di consueto, e possono persino avvicinarsi al recinto dei sacerdoti. Nella sinagoga entrarono cortei di bambini in abiti diversi: alcuni in bianco, altri in rosso. Entrò anche una ragazza che indossava uno strano indumento intorno alla gola: aveva una fascia rossa di sangue, che rappresentava una gola tagliata, e da questa fascia pendevano nastri colorati con bottoni sopra il vestito bianco, come se il sangue cadesse dal collo sull'indumento. Era una specie di Marciava con uno splendido mantello, le cui estremità erano tenute da altre giovani donne; era seguita da una folla di giovani uomini e donne, ragazzi e ragazze. Portava un alto cappello a punta e un lunghissimo velo; in mano teneva qualcosa di simile a uno scettro. La giovane donna era bella e alta. Non riuscivo a capire cosa rappresentasse: mi sembrava che rappresentasse Ester, e mi ricordava d'altra parte Giuditta; ma non assomigliava a colei che uccise Oloferne, perché venne con una serva che portò un cesto di doni preziosi per il primo sacerdote. Gli diede dei piatti di ottima fattura, che portava a volte sulla fronte, a volte sul petto.

In un angolo della sinagoga, dietro una tenda, c'era il simulacro di un uomo disteso su un letto, dal quale questa giovane donna toglieva la testa e la presentava al capo sacerdote. Inoltre, secondo un'antica usanza, dava ai sacerdoti un'ammonizione sulle principali colpe riscontrate durante l'anno; dopodiché si ritirava. Ho visto che in altre feste simili alcune donne avevano il diritto di ammonire i sacerdoti.

Nella sinagoga il libro di Ester era aperto e il rotolo veniva letto a turno. Anche Gesù leggeva. Gli ebrei, soprattutto i bambini, avevano con piccoli pezzi di legno e martelli. Tirando una cordicella, conficcavano il martello su un certo nome, dicendo contemporaneamente qualcosa. Lo facevano ogni volta che il nome di Haman compariva nella lettura.

Si celebravano anche pasti solenni. Gesù era con i sacerdoti nella grande sala. Durante questa festa c'erano decorazioni come alla festa dei Tabernacoli: molte corone di fiori, bellissime rose grandi come teste e piramidi di fiori, erbe, foglie, rami e molti frutti. Un agnello intero è stato adagiato sulla tavola e mi sono meravigliato delle splendide stoviglie utilizzate per il servizio. C'erano piatti di vari colori, trasparenti, come pietre preziose. Oggi le persone si fanno molti regali: gioielli, abiti festivi, tuniche, manichini, veli, perizomi con nappe e ornamenti vari. Gesù ricevette un abito da festa con nappe sul fondo, ma non volle accettarlo e lo diede ad altri. Molti diedero i loro doni ai poveri, che venivano ricordati in quei giorni. Dopo il pasto, Gesù passeggiò con i suoi discepoli e i sacerdoti in una specie di parco giochi vicino a Nazaret. Aveva con tre rotoli scritti e il libro di Ester, di cui lesse a turno alcuni passi. Gruppi di giovani e di fanciulle lo seguivano; le fanciulle ascoltavano la lettura da lontano. Ho visto alcuni uomini, andando di casa in casa, raccogliere qualcosa di simile a un contributo.

Da Nazareth Gesù si recò con i suoi discepoli nella città di Apheke, a quattro ore di distanza; ma tornò a Nazareth per la festa del sabato e poi visitò il moribondo Eliud. I sacerdoti di Nazareth non riuscivano a capire come Gesù avesse potuto acquisire tanta conoscenza dopo la sua breve assenza da Nazareth. Non riuscivano a contraddire il suo insegnamento e alcuni erano davvero invidiosi di lui. Quando lasciò Nazareth, lo accompagnarono lungo la strada.