IL GRANDE SIGNIFICATO DELLE LACRIME DI MARIA
Dio ha voluto fare un dono d’amore al Figlio suo, dandogli una meravigliosa e Santissima Umanità, così piccola, ma così grande. Essa è l’Opera delle opere, degna di Dio, espressione perfetta della sua Onnipotenza, Sapienza e Amore: è l’Incarnazione. Ed insieme ad essa ha voluto aggiungere un ricchissimo corredo, un dono regale alla SS. Umanità del Verbo: l’opera della Creazione...
Il Verbo Incarnato è il motivo, è il divino Ingegnere, è il Modello, è l’Erede di tutta la Creazione (Col. 1,15-19). Egli è il Principio e la Fine, il Primo e l’Ultimo, la Causa e lo Scopo.
Gesù Cristo è IL PRIMOGENITO di tutte le creature e IL RE dell’Universo. Ma a questi due titoli ha dovuto aggiungere, mettendolo nel mezzo, quello di REDENTORE e SALVATORE dell’Opera di suo Padre. In questo modo l’opera della Creazione, fatta e data al Figlio dall’iniziativa del Padre, è rimasta giustificata e messa in salvo con la sua accettazione.
Allo stesso modo Dio ha voluto fare dono del Figlio suo alle creature (Gv. 3,16), dando loro appunto il Verbo Incarnato. Ma a nome di tutte le creature, una, la più bella, la più santa, doveva accoglierlo, anzi, doveva ottenerlo: ecco Maria!
Non era tuttavia sufficiente una buona accoglienza passiva; era necessaria una accoglienza attiva, poiché lei non era un semplice recipiente né “un campo di atterraggio”, e il Dono di Dio non era una cosa qualunque, ma una questione di Amore e di Vita, di Vita divina!
Il Figlio doveva trovare in Maria esattamente lo stesso che trovava nel Padre. La Madre era chiamata a ricopiare sulla terra il Padre del Cielo come la sua perfetta imitatrice, oltrechè a rappresentare e comprendere in sé tutte le creature. Madre per puro Amore, Madre per opera del Divino Amore, Madre d’Amore. Quindi Madre libera...
E se Maria non avesse detto di sì? E se Maria non avesse detto il suo onnipotente e divino “FIAT”? Poiché è vero che la Grazia, di cui Maria possedeva la pienezza, la preveniva, la moveva a corrispondere, ma lei era assolutamente libera e sulla terra doveva vivere, non di luminose evidenze, ma di Fede, che a sua volta è quella che dà la Luce. Quindi Dio bussava alla porta della sua fede; Maria era libera e c’era la possibilità, fino a quando durasse la prova della vita, di rispondere di no. Un sì o un no a Dio non s’improvvisa, certo.
Fin dal suo Concepimento Maria si era abituata, si era “allenata” a dire di sì a Dio, con un Sì addirittura divino. A questo punto della sua vita, al momento del suo sposalizio con Dio nell’Annunciazione, il Sì di Maria doveva essere cresciuto fino al punto di essere simile, identico al “FIAT” di Dio, per fare contatto con Esso e dare passo all’Incarnazione... E con tutto ciò, Dio si giocava tutto! Quale fiducia la sua verso Maria! Che amore a Maria!
Non cambia niente dire che Dio, però, da sempre già sapeva quale sarebbe stata la risposta di Maria e che tutto il suo Progetto sarebbe andato in porto. PER MARIA e GRAZIE A MARIA il Progetto divino è andato in porto; ma per quanti di noi questo disegno in parte almeno non va! E anche in questo caso, Dio sa tutto da sempre.
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