EGO TE ABSOLVO
L'Avarizia.
L'AVARIZIA è l'amore disordinato dei beni della terra.
I beni della terra ci sono dati da Dio per provvedere ai bisogni temporali dell'anima e del corpo per conservare la vita a noi e ai nostri familiari, per procurare i mezzi di coltivar l'intelligenza e le altre facoltà e per aiutare i nostri fratelli bisognosi. E' un dovere stabilito da Dio soccorrere i poveri con il superfluo di: « Chi dà ai poveri presta a Dio ».
L'avarizia è un peccato grave: è diffidenza verso la Divina Provvidenza, ed una eccessiva confidenza in se. E' idolatria desiderare le ricchezze per se come fine. L'avaro fa ingiuria a Dio, diffidando di Lui: «Ecco l'uomo che non prese Dio a suo protettore: ma sperò nell'abbondanza delle sue ricchezze» (S. Matt. VI. 24.) «Non potete servire Dio e Mammona».
Pecca chi cerca i beni della terra avidamente, con ogni sorte di mezzi, a scapito dei diritti altrui, con danno della salute propria, e quella dei dipendenti ed operai, e con speculazioni rischiose. Pecca chi non dà nulla, o dà solo a malincuore, ai poveri.
L'avarizia è peccato grave quando fa ledere doveri gravi di giustizia con mezzi fraudolenti di cui uno si serve per acquistare e ritenere la ricchezza: quando uno si lascia talmente sopraffare dagli affari da lasciar da parte i doveri religiosi.
L'avarizia è peccato veniale solo quando contravviene in materia leggera ad alcuna delle grandi virtù cristiane, «Non accumulate tesori sulla terra, ove la ruggine e il tarlo li consumano e dove i ladri li disotterrano e li rubano: accumulate invece tesori nel cielo, ove né la ruggine, nè il tarlo li consumano e dove i ladri non li disotterrano nè li rubano. poiché dov'è il tuo tesoro là v'è anche il tuo cuore ».
G. Crux
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