Salmo 69 (68)
Dio mio, salvami, perché l'acqua mi arriva fino al collo e sto sprofondando in un abisso di fango dove non toccano i miei piedi. Sono entrato nelle profondità dell'acqua, mi trascina la corrente. Sono esausto perché ho gridato tanto, ho la voce rauca a furia di chiedere aiuto, e nessuno mi soccorre. Dio mio, Tu conosci la mia vita, sai che sono innocente e che tutti mi attaccano ingiustamente. Signore, fa che non mi trascini via la corrente, che non mi inghiotta il turbine, che non si chiuda il cerchio della persecuzione intorno a me.
Quelli che mi odiano senza motivo sono più numerosi dei capelli nel mio capo. I miei familiari mi guardano come un estraneo. E tutto questo è successo perché lo zelo della tua gloria mi brucia dentro. Quando in tuo onore pratico il digiuno, un sorriso di scherno spunta sul loro volto e, quando mi vedono pregare, si siedono alla mia porta per dedicarmi stornelli volgari, mentre non smettono di bere e di ubriacarsi.
Rispondimi, Signore, con la bontà della tua grazia; per la tua grande misericordia volgi il tuo sguardo verso di me. E non nascondermi il tuo volto. Sono in pericolo, rispondimi subito. Avvicinati a me e riscattami, liberami dalle mie angosce e dalle tentazioni che mi torturano ininterrottamente. Cerco amici che mi consolino e non li trovo. Ma io confido in Te. Tu sei la mia speranza.
P. ÁNGEL PEÑA O. A. R.
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