ESERCIZI PREPARATORI
alla Consacrazione a Maria SS.
Conoscenza di sé.
Sua necessità
1. La base della Santità. - Questa P settimana, secondo il consiglio del Montfort, va tutta spesa nel riempirci della conoscenza di noi stessi, la prima scienza necessaria all'uomo e punto di partenza per chiunque voglia lavorare alla propria santificazione 16.
Tutti i maestri, i Santi per i primi, più autorevoli in materia, perché più sperimentati, sono d'accordo nell'affermare che essa è di capitale importanza e che nessun lavoro sodo è possibile senza di essa.
Senza la conoscenza di sé il nostro edificio spirituale mancherebbe di base e sarebbe perciò votato irrevocabilmente alla rovina. Non basta forse, alle volte, un piccolo urto, una parola qualsiasi a mettere in serio pericolo la creduta santità di queste anime ardenti, generose forse, ma non abbastanza umili?
Umiltà adunque ci vuole e umiltà di quella ... buona! Senza di essa tutte le virtù nostre, come ci dicono i Santi, non saranno che polvere! Meglio essere carichi di difetti, ma umili, che innocenti, ma superbi, dacché soltanto le anime umili fanno fortuna presso Dio e si attirano le sue grazie!
2. La base della vera devozione. - La conoscenza di sé è necessaria in un modo tutto speciale a chi vuole abbracciare la santa schiavitù. Nessun'altra via richiede, come questa, una conoscenza intima del nostro nulla.
Di regola noi non sentiamo il bisogno estremo che abbiamo della Madonna; non apprezziamo come si conviene l'importanza del suo aiuto, se non quando abbiamo acquistato una conoscenza intima della nostra estrema debolezza e miseria. Anzi in proporzione della conoscenza che abbiamo di noi stessi cresce in noi lo spirito di confidenza in Lei e di dipendenza assoluta.
Chi scorre la formula della Consacrazione del Montfort vede che è appunto alla vista, delle sue infedeltà passate che l'anima si sente spinta a fare la scelta di questo mezzo, che è la S. Schiavitù di Maria, per vedere se le riesce una volta tanto di essere fedele al suo unico Signore.
Se l'anima non ha un'idea un po' più che ordinaria della debolezza propria, è quasi impossibile che si decida ad appigliarsi alla pratica della Vera Devozione, anzi, non riuscirà nemmeno ad intenderla. Certo non sarà mai capace di gustarla, dacché è l'umiltà che ci scopre il Segreto di Maria e ci fa capaci di praticarlo fedelmente.
Perciò nessuna meraviglia che il Montfort, per prima cosa, domandi all'anima di lavorare alla conoscenza di sé.
È questa la grazia che sta in capo alle altre. L'uomo non si innalza mai così bene alla conoscenza del suo Dio e, conseguentemente, della Madonna, che è la via per andare a Lui, come quando tutto si sprofonda nella conoscenza intima di sé. La conoscenza del nostro io ci dà, in certo modo, la misura della conoscenza di Dio.
Servo di Dio B. SILVIO GALLOTTI
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