lunedì 1 marzo 2021

Di Cristo o del mondo

 


Ambiente pelagico attuale 

L'eresia di Pelagio -monaco di origine britannica (354-427)-, come tentazione almeno, è permanente, e nelle varie epoche della Chiesa si manifesta con modi particolari. Pensare, o meglio, sentire che l'uomo non è stato gravemente danneggiato dal peccato originale; stimare che la sua malattia spirituale non è così grave, e in ogni caso non è mortale; considerare che può l'uomo realizzare se stesso, senza necessità di aiuto soprannaturali, sono convenzioni pelagiane, che oggi formano uno stato d'animo diffuso, anche tra molti cristiani. Tale atteggiamento, naturalmente, danneggia la fede, impedisce la vita spirituale, paralizza l'apostolato e, concretamente, fanno impossibili le vocazioni sacerdotali e religiose.
La frequente durata del pelagianesimo nella nostra epoca è stata segnalata ultimamente da molte autorità nel campo del pensiero. Di solito presentarsi sotto forma di naturalismo etico, umanesimo autonomo o altri modi di taglio volontaristico. In ogni caso, la tendenza pelagiana è un falso ottimismo antropologico, che esige di non vedere la malvagità dell'uomo e del mondo.
O almeno, non riconoscerla del tutto nelle sue conseguenze spirituali. In questo quadro mentale si inscrive oggi la diminuzione o la perdita del senso del peccato.

Pelagianesimo e uomo carnale 

I cristiani pelagiani, più vicini a Rousseau che a Gesù, affermano che l'uomo in fondo è buono; ma dimenticano che anche in fondo è cattivo.
«Voi siete malvagi», dice il Signore (Mt 12,34; Lc 11,13). Certo, il bene è più connaturale all'uomo che il male; ma non si deve ignorare che nell'uomo adamico c'è un'inclinazione così persistente all'errore e al male, che non può essere corretta senza la grazia di Cristo (Sintesi 232-234).

Pelagianismo e mondo 

Il falso ottimismo pelagiano sull'uomo dà luogo ad un falso ottimismo pelagiano sul mondo. I cristiani pelagiani di oggi hanno, senza dubbio, una difficoltà insormontabile nel riconoscere la gravità dei mali terreni, la sua radice diabolica, la sua incurabilità ai margini della grazia del Salvatore. Egli stesso «Salvatore del mondo» (Gv 4,42) è per loro irritante, sembra una provocazione, una prepotenza presuntuosa, e certamente lo evitano. E anche se non lo formulino forse in forma esplicita, essi ripongono la speranza in molte cause mondane, più o meno contrarie a Cristo. Pensano, o meglio sentono, che quelle cause possono portare al popolo la salvezza. E anche se più e più volte sono delusi, cambiano l'oggetto, ma persistono nelle loro vane speranze.
La difficoltà attuale di vedere «il mondo come peccatore» non è che la difficoltà attuale di vedere «l'uomo come peccatore», poiché il mondo non è altro che l'insieme degli uomini peccatori, con la loro mentalità, costumi e istituzioni. L'ottimismo sistematico sul mondo -qualunque cosa accada in esso, quindi, un effetto della mentalità pelagiana del nostro tempo, che, nella sua superbia, rifiuta la realtà profonda e universale del peccato originale, che così come marchio dell'uomo, marca il mondo.

PADRE JOSE MARIA IRABURU

PREGHIERA ALLA BEATA VERGINE.

 


O potente nostro sovrano! Vieni ad aiutarci nella nostra debolezza e sii degno di intercedere per noi presso il tuo divino Figlio, nostro Signore Gesù Cristo. Chi può farlo meglio di te, sua Madre, che godevi così intimamente le dolcezze del suo amore e della sua compagnia sulla terra e che ora lo possiedi pienamente in paradiso? Parla a tuo Figlio, o Vergine purissima, parlagli, ti supplichiamo; perché ti ascolta e ti concede tutto quello che gli chiedi. Degnati di chiederci un grande amore di Dio, la perseveranza nella sua santa grazia e la felicità di morire nella sua amicizia, affinché possiamo vederlo e lodarlo eternamente. Amen.

(De San Bernardo)

I grandi momenti della Purificazione stanno accadendo, e verranno molto più forti, e voi non siete preparati né spiritualmente né moralmente a combattere contro le forze di Satana.

 


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a J. V.



04 febbraio 2021

Messaggio singolo.


Alla fine della Santa Messa, Nostro Signore Gesù Cristo parla.

(Lingue...)


Figli miei, io sono la Misericordia infinita. Anche se mi voltate le spalle, io continuo a cercarvi per trovarvi, perché vi ricordiate chi sono, perché non vi perdiate sulla strada della vita. Per la Mia Misericordia, ti perdono i tuoi peccati, a condizione che tu abbia il desiderio di essere perdonato e che tu metta anche tutta la tua forza di volontà per non cadere di nuovo in quelle colpe che danneggiano il Mio Sacratissimo Cuore.

Avete la devozione alla Mia Misericordia Infinita che si riversa continuamente su di voi. Certamente, la grande maggioranza di voi non si rende conto di quanto Amore vi sto prodigando, di quanto Amore vi sta raggiungendo, cercando di riportarvi all'ovile.

Mia Madre, la sempre Vergine Maria, sta già combattendo fortemente contro le forze di Satana. Questi sono i suoi tempi, e ve lo dico, miei piccoli, perché questo fa parte della mia Misericordia infinita e perché vi rendiate conto di come siete curati dal Cielo, perché Lei sa quali sono le vostre debolezze e, soprattutto, perché sa che i poteri di Satana sono infinitamente superiori alle vostre capacità spirituali, materiali e umane.

La forza di Satana è enorme, ma immensamente più grande è la Mia Misericordia e la cura che anche Mia Madre vi prodiga. State molto attenti agli attacchi di Satana, perché egli vuole condurvi alla perdizione eterna, e voi lo sapete, miei piccoli. State già vedendo come ha preso il potere totale del mondo, e anche il potere universale, e questo è causato, come vi ho detto, dalla mancanza di preghiera da parte vostra, perché con essa avete dato a satana la libertà.

Ricordatevi che vi ho detto che con la preghiera, i sacrifici, la penitenza, il digiuno, togliete molta forza a satana, ma certamente, e ve lo dico perché lo meditiate, quanti di voi si danno per il proprio bene e per il bene dei fratelli? Non avete più voglia di pregare, né di digiunare, di sacrificarvi, di donarvi per i vostri fratelli.

Voi volete molte cose, esigete troppo da Me, ma da parte vostra non trovo nessuna disposizione spirituale che lo meriti. Se volete molto da Me, date almeno qualcosa che vi costerà, e la prima cosa che può costarvi è che rinneghiate voi stessi, che impedite al peccato di entrare in voi e di manipolarvi, come vi ha manipolato per tutta la vita.

Non sei stato costante nella preghiera, non sei stato costante nella vita spirituale, non hai voluto lottare contro tutto ciò che ti lascia in una situazione di debolezza davanti a Satana. Stare con Me, osservare i Comandamenti, vivere una vita sacramentale e amorevole, ti mette in condizione di lottare contro Satana e così puoi sconfiggerlo, affinché non entri nel tuo essere e ti manipoli verso il male.

Siete dei bambini sciocchi e disobbedienti, la lezione vi viene ripetuta così tanto e non volete capire. I grandi momenti della Purificazione si stanno svolgendo, e verranno molto più forti, e voi non siete preparati né spiritualmente né moralmente a combattere contro le forze di Satana.

Se vi ho chiesto di essere come Me, altri Cristi in questo tempo, è perché possiate darvi ai vostri fratelli, perché possiate intercedere per loro, ma perché possiate lottare per loro nella loro salvezza eterna, fino a dare anche la vostra stessa vita per la salvezza dei vostri fratelli.

Continuo a ripetere la stessa lezione, la Mia Misericordia continua a riversarsi su di voi e voi non volete capire, e quando gli eventi saranno su di voi e vedrete come moltitudini cadono distrutte dalle forze di Satana, potrete fare poco per la vostra salvezza e quella dei vostri.

Non siete preparati, come vi è stato insegnato nelle parabole che vi sono state date; non siete quelle vergini prudenti che aspettano l'arrivo del maestro. Io, il vostro Dio, sono Colui che deve venire, e le vergini sagge vi insegnano la vita spirituale, una vita spirituale squisita che dovete condurre affinché le Porte del Cielo si spalanchino per la vostra entrata trionfale o per essere preparati a ricevermi alla mia seconda venuta.

Cosa perseguite allora, miei piccoli, cosa pensate della vostra esistenza sulla terra, da che parte state: siete con Me o siete contro di Me? Il giudizio che avrete in particolare sarà decisivo, non ci sarà possibilità di pentimento al momento del vostro giudizio.

Ti amo, capisci! Ho dato Me stesso per ognuno di voi, ma voi non sapete apprezzare il Mio Sacrificio e il Mio Amore per voi. Il tuo orgoglio è molto grande, ti senti autosufficiente, hai Me come tuo servo, come tuo fornitore che ti dà tutto ciò di cui hai bisogno, ma che non serve per la tua crescita spirituale né per la tua salvezza eterna. Siete dei bambini viziati che vogliono fare solo la propria volontà e non sanno ancora sacrificarsi né obbedire alle Regole che vi sono date per il vostro bene.

Io continuo a cercarvi perché la Mia Misericordia è infinita, e continuerò a farlo fino all'ultimo secondo della vostra esistenza, ma sarete abbastanza maturi spiritualmente per riconoscere un tale dono del Cielo?

Meditate, miei piccoli, siete in grande pericolo. Cambiate, tornate a Me, lasciate le cose del mondo, prendete la mia mano, prendete la mano di mia madre, la sempre Vergine Maria. Questi sono momenti critici, come reagirete?

Grazie, miei piccoli.


Quando l’uomo saprà che conoscere per scienza non è conoscere per sapienza, allora si prostrerà dinanzi al Signore per chiedere la sapienza. Il bene della scienza non è nella scienza, ma nella sapienza con la quale la scienza viene usata. Senza sapienza, la scienza produce più morte che vita.

 


LIBRO DEL PROFETA DANIELE 

17 Dio concesse a questi quattro giovani di conoscere e comprendere ogni scrittura e ogni sapienza, e rese Daniele interprete di visioni e di sogni. 

Non sono i maestri umani che rendono esperto Daniele e gli altri suoi compagni nelle scienze da essi insegnate. È il Signore che dona pienezza di scienza. 

Dio concesse a questi quattro giovani di conoscere e comprendere ogni scrittura e ogni sapienza, e rese Daniele interprete di visioni e di sogni. 

Il testo rivela che non solamente il Signore completa alla perfezione l’insegnamento degli uomini. Lui vi aggiunge ciò che gli uomini non sanno.  

Quanto alla comprensione di ogni scrittura e ogni sapienza, qualcuno potrebbe anche pensare ad una bravura umana. Si potrebbe escludere Dio. 

Quando invece si passa all’interpretazione di visioni e di sogni, allora la bravura umana è da escludere. Qui dobbiamo attestare la presenza di Dio. 

Senza l’aiuto di una grazia particolare, di una luce divina, nessuna visione potrà mai essere interpretata. Neanche la storia di un uomo potrà essere compresa. 

Ad ogni uomo necessita l’aiuto dall’Alto se vuole comprendere ciò che vede. Altrimenti vede, ma non comprende. Vive una realtà, ma senza intelligenza. 

Se Dio non viene e non aggiunge intelligenza a intelligenza,  sapienza a sapienza, conoscenza a conoscenza, si rimane perennemente nel passato. 

Dio viene, aggiunge, perfeziona, migliora, dona grazie speciali e l’uomo si colma di tutta la sapienza necessaria per esser sua vera luce sulla terra.  

Quando l’uomo comprenderà che non è lo studio o la scienza che lo rende sapiente, capace di essere luce di aiuto per gli altri, si umilierà e chiederà. 

Quando l’uomo saprà che conoscere per scienza non è conoscere per sapienza, allora si prostrerà dinanzi al Signore per chiedere la sapienza. 

Il bene della scienza non è nella scienza, ma nella sapienza con la quale la scienza viene usata. Senza sapienza, la scienza produce più morte che vita. 

Questo principio vale per ogni attività che si svolge sulla nostra terra. Politica, economia, finanze, tecnica, arte, senza la sapienza non danno vita. 

Tutti noi sappiamo quanti danni produce nell’economia una scienza cieca, in più governata dal vizio, dalla concupiscenza, dal desiderio del possesso. 

L’uomo senza Dio cresce solo in orizzontale, non in verticale. Vede dalla terra, non vede dal cielo, vede dalla carne. non vede dallo spirito. 

Purtroppo oggi l’uomo è senza Dio. È condannato a vedere dalla terra e pensare dalla terra con un cuore inquinato dal vizio e dal peccato. 

Cristo Gesù è venuto per innalzare l’uomo ad altezze divine, ma tutti preferiscono strisciare nel vizio e nel peccato e dal peccato pensare e agire. 

È triste la vita dell’uomo sulla terra. Nel cuore c’è una potenza di male capace di annientare ogni forza di elevazione e di trascendenza, di virtù e di luce. 

L’uomo ha una vocazione divina ed eterna. Fare di lui materia con la materia e in più materia di peccato in cammino verso la morte eterna, è infinita stoltezza. 

Ma a chi oggi possiamo gridare questa vocazione eterna e divina? Se non la si può gridare, la si può almeno mostrare. Chi crede, si alzi e si mostri.  

Quando la parola non è ascoltata, urge che si mostri come è divinamente bella una vita innalzata fino alla più alta esemplarità nella trascendenza. 

Solo dalla più alta trascendenza oggi è possibile parlare ai cuori e alle menti. Senza trascendenza, ogni parola è vuota, perché priva di credibilità.  

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI

TRATTATO DI DEMONOLOGIA - Quanti sono i demoni e cosa fanno

 


GERMANA CELE, NATAL, SUDAFRICA 1906-1907


Quanti sono i demoni e cosa fanno

Anche in Germana, come negli altri indemoniati, si notavano i fenomeni di levitazione, di  xenoglossia, di conoscenza di cose occulte e lontane. Essa era talvolta sollevata in aria restando in  posizione orizzontale, altre volte in posizione verticale. Una volta si sollevò dal letto per due metri  restando sospesa in aria in posizione orizzontale senza nessun sostegno. Le vesti non si aprivano ma restavano aderenti alle gambe e al corpo. Dopo pochi minuti scendeva lentamente e tornava al suo  posto di prima. Un’altra volta si sollevò in posizione verticale, in chiesa davanti a tutti i  parrocchiani della missione. Stava sospesa un metro e mezzo dal suolo e nessuna forza umana  riusciva a farla scendere, neppure quella di diverse robuste ragazze zulù. Solo l’aspersione  dell’acqua benedetta otteneva lo scopo. Essa, con gesti e grida di rabbia, tornava al suo posto e poi  si metteva a piangere come una bambina.

Il demonio è sempre uguale a se stesso. Qualche volta è anche autobiografico, parla di sé e degli  altri demoni, dell’inferno.

Interrogato una volta come potesse conoscere le cose lontane rispose:

— Solo quel Dio che io odio è presente in ogni luogo, e nessun altro, neppure gli angeli e neppure  noi che siamo spiriti. Ma veloci come il pensiero noi possiamo spostarci da un luogo all’altro, però  senza poter essere contemporaneamente in luoghi diversi. Noi siamo innumerevoli legioni, tanto  numerosi che se gli uomini potessero vederci, il cielo ne sarebbe tutto coperto e diventerebbe  oscuro. Gli spiriti numerosissimi che vagano nell’aria, sulla terra e in ogni luogo del mondo, vedono e sentono tutto ciò che gli uomini dicono e fanno, anzi talvolta anche quello che pensano (però  soltanto quando lo esprimono in qualche modo, N.d.A.). Rapidi come il lampo noi ci raduniamo  insieme e ci comunichiamo le notizie. Queste notizie le dobbiamo comunicare anche ai nostri capi.  Lucifero è messo al corrente di tutto e impartisce le sue disposizioni su tutto: lo comunica ai suoi  grandi e i grandi le comunicano a noi.

Riferendosi al suo tempo — siamo nel 1906 — soggiungeva:

— In questo tempo sono state rilasciate dall’inferno e vagano nel mondo numerose schiere di  diavoli. Noi siamo sparsi nel mondo intero e lavoriamo a tutta forza per suscitare tra gli uomini odio, invidia, divisione, discordia, lotta guerra, peccati e vizi. Già, siamo impegnati a tutta forza  perché il nostro tempo è breve e Dio, quel Dio che io odio tanto, ci ha permesso di tentare e di  ingannare gli uomini. Senza la sua volontà e la sua permissione noi non potremmo far nulla. Oh  quanto sono sciocchi gli uomini!

Notiamo di passaggio che appena otto anni dopo queste affermazioni, nel 1914, scoppiava la prima  guerra mondiale con milioni di morti e cumuli di rovine, venendo così a confermare coi fatti quello  che la spavalda superbia del demonio aveva con tanta sicurezza preannunziato.

Paolo Calliari

Dovrò mettere fine a tutto ciò che è male per togliere quelli che sono Miei. - Verrò come un ladro a prendere tutti quelli che sono miei e li porterò nel luogo promesso.

 


Messaggio ricevuto dal confidente cattolico Maria de Jesus coelho


28/02/2021

La mia cara figlia scrive: Io sono il vostro Dio, il vostro salvatore.

Vengo con il mio amore di Padre per darvi un altro messaggio che viene dal mio cuore al vostro. Vengo a darvi tutto, perché tutto ciò che vi sarà rivelato sarà detto a tutti i miei figli, quelli che vogliono fare la mia volontà.

Molti non vogliono sentire ciò che vengo a dire, e la Mia venuta per fare nuove tutte le cose non è lontana, e perché questo accada, dovrò far sì che tutto sia dato come vi è già stato detto, per fare di nuovo ciò che è malvagio che io purificherò. 

Per questo, avrò a che fare con coloro che non vogliono sentire le cose che vi ho detto, per il bene dei vostri, dovrò purificarvi, e per questo, devo far sparire tutto per portare via quelli che mi appartengono, ma ci sono molti che non danno credito ai messaggi, e questo sarà triste, perché vi chiamo figli miei.  Per purificarvi, dovrete pentirvi dei vostri peccati, ma tutti quelli che sentono quello che dico e non vogliono nemmeno sentire, allora non posso più sopportare il braccio di tanta pesantezza, dovrò mettere fine a tutto ciò che è male per togliere quelli che sono Miei, perché molti di quelli che soffrono non possono con tanta sofferenza. 

Il diavolo vuole portare tutti dalla sua parte, ma io non glielo permetterò, perciò chiamo coloro che si svegliano, perché verrò come un ladro a prendere tutti quelli che sono miei e li porterò nel luogo promesso.

E voi, figli della perdizione, resterete qui con le vostre ricchezze e tutto il male in cui volete camminare, perché è lì che volete restare, quindi sarete come i 5 stolti. 

Io sono il vostro Dio onnipotente, vi amo e voglio chiamarvi tutti affinché abbiate la vita eterna.

Ascoltate la Mia chiamata, perché sto arrivando Figli miei, affrettatevi, perché vi resta poco.  Voglio salvarti e portarti via.

Come Io porterò via quelli che Mi aspettano, ma voi siete fuori dalle Mie cose, e affinché Io possa darvi la Vita Eterna, dovrete pentirvi dei vostri peccati, così vi chiamo tutti, Io Sono Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen.


PRATICA DELLA VERA UMILTÀ - SEGNI DELLA VERA UMILTÀ.

 


PRATICA DELLA VERA UMILTÀ

1° Evitare qualsiasi onore, anzi essere oltremodo dispiacenti se ci vediamo onorati, convinti che per noi essere trattati a questo modo è cosa contraria ad ogni giustizia e ad ogni ragione.

2° Stimare noi stessi così vili e abbietti che tutto ci sorprenda fuorchè di vederci disprezzati.

3° Rifuggire dall'essere conosciuti e applauditi, perciò tener nascosto tutto quanto potrebbe attirare la stima, e vivere nel silenzio per quanto lo permette la carità.

Ambire l'ultimo posto, non solo nelle cariche e negli uffici, ma pure nella stima degli uomini, desiderando di passare nel loro spírito come il più vile di tutti, giusto queste parole di Nostro Signore: Scegliete l'ultimo posto.

5° Desiderare di essere annientati in noi stessi secondo la carne, o di esserlo pure universalmente nel pensiero di tutti gli uomini, rimanendo dappertutto completamente dimenticati.

Dobbiamo desiderare che la nostra memoria perisca completamente sulla terra, essendo noi abbominevoli secondo la carne che è cosa esecrabile e da condannarsi ad un perpetuo oblio.

6° Vivere in pace nel disprezzo; se siamo lodati, rimanere confusi nell'intimo del cuore; anzi condannare noi stessi di ipocrisia e di orgoglio per esserci attirata una lode immeritata.

7° Nelle lodi, umiliarci e confonderci alla vista del nostro niente, e con gioia riferire a Dio tutto l'onore che si vuole rendere a noi, protestando che Lui solo merita di essere onorato.

Vivere in tal modo in queste pratiche inabbissati nel proprio nulla senza uscirne e trovarvi il proprio centro e le proprie delizie, è questo un segno di vera umiltà. Perchè la vera umiltà produce il desiderio di vivere nascosti, ritirati e sconosciuti, in una parola di non comparire perchè Gesù solo compartisca tra tutto; essa ci fa distruggere il nostro essere proprio, per essere tutti rivestiti di Gesù Cristo, e comparire unicamente sotto di Lui e in Lui.

 

SEGNI DELLA VERA UMILTÀ.

L'anima veramente umile è convinta che non può essere stimata meno di quanto vale, perchè vede se stessa al disotto di tutto quanto si potrebbe dire. Coloro che sono grandi possono essere abbassati ma quelli che sono vili e abbietti non possono venire abbassati al disotto del posto in cui si trovano.

L'anima umile si guarda bene dal recar dispiacere a qualsiasi persona, e preferirebbe soffrire qualsiasi pena piuttosto che mortificare il suo prossimo: se talora vi è costretta quando lo rlchiede il bene del prossimo, anche allora dimentica se stessa e si abbandona allo Spirito di Dio che si serve della sua parola e della sua lingua, purificata che sia da ogni interesse proprio, come di uno strumento per operare gli effetti di quella spada a due tagli, che penetra sino al fondo del cuore, divide lo spirito dall'anima e purifica l'uomo sino al midollo.

E allora lo Spirito di Dio, che risiede in quell'anima annientata in se medesima, la consuma sino all'intimo e, rendendola partecipe della propria santità, fa che sia capace di vedere i difetti altrui, provarne gran dispiacere e correggerli secondo l'ordine di Dio e nella propria di Lui divina dipendenza; quindi essa dice ciò che quel divino Spirito le suggerisce e sempre con grande efficacia é benedizione.

L'anima umile vedendosi al disotto di tutto e indegna di tutto, è sempre animata da tali sentimenti di disprezzo di se medesima che non sopporta senza affliggersi le minime cose che si fanno in suo favore e dimostrano che si ha qualche stima per essa. Se per esempio, le si porge qualche cibo più delicato del salito, ne sarà tutta desolata nel vedere il caso che si fa della propria persona, mentre ritiene di essere un niente.

L'anima umile deve essere in tal modo morta agli affronti e al disprezzo, da rimanere insensibile a tutto, non pensando che a soffrire per amor di Dio, come una pecora che si lascia sgozzare senza lamentarsi. Deve essere in tal modo morta a tutti i suoi sensi, che consideri il suo corpo come un cadavere, e aspetti incessantemente lo si seppellisca, per volarsene liberamente al cielo, onde amarvi ed adorarvi Dio, con tutto il suo cuore.

Essa deve vivere in questo spirito di piccolezza e mantenervisi incessantemente. Chè se talvolta essa si trovi con persone eminenti, per interessi concernenti la gloria di Dio, essa deve subito ritornare nel suo fango e nella sua viltà ritirandosi in se medesima, occultandosi nella povertà in cui Dio la vuole e rimanendo sempre nascosta nella propria bassezza.

L'anima umile deve stare nelle mani di Dio, come una piuma a in balìa del vento, la quale dopo essere stata trasportata dovunque sia piaciuto alta divina Maestà, deve ricadere nella polvere. Così l'anima deve fare le opere sue in pieno abbandono allo Spirito Santo; perchè allora esse verranno compiute in una purezza ammirabile e tutte in Dio.

Essa deve fare come un servitore che se ne va portando i messaggi del suo padrone senza sapere se si tratti di cosa che gli sia di vantaggio e serva alla di lui gloria, operando sempre secondo le intenzioni del padrone e senza nessun altro intento. Così il servo fedele di Dio deve essere in tal modo disinteressato da non sapere a qual fine lavori e sia impiegato, se sia per la più grande gloria di Dio o meno. Basta faccia ciò che Dio intende; dimentica se stesso e non ha in mente altro che Dio; lavora unicamente per Dio, in Dio e sotto l'azione di Dio.

L'anima che non ha superbia è di una tale purezza che nulla desidera e nulla vuole, crede di non esser nulla, nè mai opera da se stessa. Non deve neppure occuparsi di Dio secondo la propria volontà e di propria iniziativa. Che cosa ci vuole dunque? Bisogna che Dio stesso possegga l'anima secondo il proprio beneplacito, e non già che l'anima voglia possedere Dio per disporne secondo la propria volontà.


Oh, Dio!, che spina che sento essermi conficcata nel cuore!

 


UNA SPINA NEL CUORE

Oh, Dio!, che spina che sento essermi conficcata nel cuore! Le due forze che in apparenza sembrano estremamente contrarie, quella di voler vivere per giovare ai fratelli di esilio e quella di voler morire per unirmi allo Sposo, in questi ultimi tempi le sento superlativamente ingigantirsi nell'alta punta dello spirito. Mi dilacerano l'anima mi tolgono la pace, non intima, dell'anima, sibbene quella pace che la toccano, diciamo così, soltanto all'infuori, ma che pure conosco essermi tanto necessaria per poter agire con più dolcezza e con più unzione. Epistolario 1,1181

PADRE PIO


Un grado maggiore

 


   Figli miei, state entrando in un tempo in cui molti cambiamenti appariranno contemporaneamente nelle vostre vite. Dovete imparare ad adattarvi rapidamente fino alla fine del vostro tempo sulla terra.

   Io sto posizionando molti di voi ora affinché io possa usarvi in misura maggiore. Preparatevi a muovervi rapidamente. Man mano che il tempo si avvicina, sentirete nel vostro spirito se siete stati spostati.

   Sto affinando alcuni di voi per fare grandi e potenti imprese nel mio nome. Desidero che camminiate in grande purezza senza compromessi, in modo che la Mia potente potenza possa fluire attraverso di voi nella misura che desidero. Sottomettetevi a Me in questo - le ricompense sono molto grandi, sia ora che in seguito.

   Alcuni di voi saranno martirizzati nei tempi difficili che stanno arrivando. Non temete questo, ma guardate in alto, perché in quel giorno lascerete la terra con le sue persecuzioni e i suoi dolori.

   Preparatevi, figli miei, a ciò che sentite arrivare nel vostro spirito. Il tempo è molto breve ora. Presto tornerete a casa per stare con Me.


Ger 29:11 - Poiché io conosco i pensieri che penso verso di voi, dice l'Eterno, pensieri di pace e non di male, per darvi una fine attesa.

Ger 29:12 - Allora mi invocherete, andrete a pregarmi e io vi ascolterò.

Ger 29:13 - Mi cercherete e mi troverete, quando mi cercherete con tutto il vostro cuore.

Pro 16:9 - Il cuore dell'uomo progetta la sua via, ma l'Eterno dirige i suoi passi.

Glynda


 

Le nazioni impazziranno

 


Nostro Signore Gesù al Servo di Dio Luisa Piccarreta il 12 gennaio 1916:

Figlia mia, piangi per il presente e io piango per il futuro. Oh, in quale labirinto si troveranno le nazioni, al punto da diventare l'una il terrore e il massacro dell'altra, e non poterne uscire da sole! Faranno le cose come se fossero pazzi e ciechi, al punto da agire contro se stessi ... —Libro dei Cieli, il volume 11

Si può vedere ai nostri tempi come le nazioni siano diventate "pazze", agendo contro se stesse a più livelli. Prendiamo ad esempio i prolungati e duri "blocchi" in molti paesi che tuttavia non sono riusciti a fermare la diffusione del coronavirus (studi pubblicati sull'efficacia delle maschere nell'ultimo anno fino a febbraio 2021 mostrano chiaramente che non sono in grado di fermare il coronavirus , e potrebbe effettivamente diffonderlo più velocemente, creando altri seri problemi di salute Smascherare i fatti per una revisione esaustiva della scienza). Questi blocchi stanno causando un numero indicibile di vittime e difficoltà mentali, emotive e finanziarie che sono quasi completamente ignorate dagli operatori sanitari e dai leader di tutto il mondo. 

Noi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità non sosteniamo i blocchi come mezzo principale di controllo di questo virus… Potremmo raddoppiare la povertà mondiale all'inizio del prossimo anno. Potremmo avere almeno un raddoppio della malnutrizione infantile perché i bambini non ricevono i pasti a scuola ei loro genitori e le famiglie povere non possono permetterselo. Questa è una terribile, orribile catastrofe globale, in realtà. E quindi ci appelliamo davvero a tutti i leader mondiali: smetti di usare il blocco come metodo di controllo principale. Sviluppa sistemi migliori per farlo. Lavora insieme e impara gli uni dagli altri. Ma ricorda, i blocchi ne hanno solo uno conseguenza che non devi mai, mai sminuire, e questo sta rendendo i poveri molto più poveri. —Dr. David Nabarro, inviato speciale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), 10 ottobre 2020; La settimana in 60 minuti # 6 con Andrew Neil; gloria.tv

... stavamo già calcolando 135 milioni di persone in tutto il mondo, prima di COVID, che marciavano sull'orlo della fame. E ora, con la nuova analisi con COVID, stiamo guardando 260 milioni di persone e non sto parlando di fame. Sto parlando di marciare verso la fame ... potremmo letteralmente vedere 300,000 persone morire al giorno per un periodo di 90 giorni. —Dr. David Beasley, Direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite; 22 aprile 2020; cbsnews.com

Questo è "Genocidio per blocco"! Eppure, molte persone, attanagliate dalla paura, continuano a giustificare i blocchi dopo aver letto quelle statistiche (sapendo anche che c'è un tasso di recupero del 99% per gli under 69.[1] ) Inoltre, la follia di bloccare intere popolazioni sane sta letteralmente portando alcune persone alla follia e alla disperazione, con studi che mostrano un aumento del tasso di suicidi in alcuni paesi fino al 145%.[2] Tutto questo per dire che uccidere decine di milioni di persone per salvare relativamente meno persone che moriranno di COVID è davvero "pazzo" (il suddetto non tiene nemmeno conto delle morti di interventi chirurgici rinviati e  abuso di sostanze stupefacenti, che stanno salendo alle stelle. E il danno all'economia globale e alla catena di approvvigionamento sta già diventando catastrofico,[3] nonostante l'illusione del boom dei mercati azionari). Il vescovo francese Marc Aillet ha avvertito:

La paura, che ha preso piede in molti, è mantenuta dal discorso inquietante e allarmistico delle autorità pubbliche, costantemente diffuso dalla maggior parte dei principali media. Il risultato è che è sempre più difficile riflettere; c'è un'evidente mancanza di prospettiva rispetto agli eventi, un consenso quasi generalizzato da parte dei cittadini alla perdita di libertà che sono comunque 
fondamentale…. [F] ome dopo il conteggio giornaliero dei decessi durante la “prima ondata”, abbiamo ora l'annuncio quotidiano dei cosiddetti “casi positivi”, senza che si possa distinguere tra chi è malato e chi non lo è. Non dovremmo fare confronti con altre patologie altrettanto gravi e mortali, di cui non discutiamo e il cui trattamento è stato posticipato a causa del Covid-19, provocando talvolta un peggioramento fatale? Nel 2018 ci sono stati 157000 morti in Francia per cancro! Ci è voluto molto tempo per parlare del trattamento disumano che veniva imposto nelle case di cura agli anziani, che venivano rinchiusi, a volte rinchiusi nelle loro stanze, con il divieto delle visite ai familiari. Ci sono molte testimonianze riguardanti il ​​disturbo psicologico e persino la morte prematura dei nostri anziani. Poco si parla del significativo aumento della depressione tra individui impreparati ... Sono state denunciate il rischio di “eutanasia sociale”, viste le stime che 4 milioni di nostri concittadini si trovano in situazioni di estrema solitudine, senza contare l'ulteriore milioni in Francia che, dal primo parto, sono scesi sotto la soglia di povertà. E che dire delle piccole imprese, del soffocamento dei piccoli commercianti che saranno costretti a dichiarare fallimento? Abbiamo già dei suicidi tra loro. E bar e ristoranti, che hanno comunque accettato drastici protocolli sanitari. E il divieto dei servizi religiosi, anche con misure sanitarie ragionevoli, è relegato nella categoria delle attività "non essenziali": questo è inaudito in Francia, tranne che a Parigi sotto il Comune! -per la rivista diocesana Notre Eglise ("La nostra chiesa"), Dicembre 2020; cfr. L'appello di un vescovo

Il dottor David Katz, un medico americano e direttore fondatore del Centro di ricerca sulla prevenzione della Yale University, è stato tragicamente profetico lo scorso marzo:

Sono profondamente preoccupato che le conseguenze sociali, economiche e per la salute pubblica di questo crollo quasi totale della vita normale - scuole e aziende chiuse, raduni vietati - saranno durature e disastrose, forse più gravi del bilancio diretto del virus stesso. Il mercato azionario tornerà indietro nel tempo, ma molte aziende non lo faranno mai. La disoccupazione, l'impoverimento e la disperazione che probabilmente ne deriveranno saranno flagelli per la salute pubblica di prim'ordine. —26 marzo 2020; europost.eu

Infine, rifiutandosi di lasciarsi intimidire dai "verificatori di fatti" e dalla censura tradizionale, scienziati di alto livello continuano ad avvertire che gli attuali vaccini sperimentali a mRNA frettolosi somministrati a centinaia di milioni potrebbero innescare disturbi autoimmuni e morti tra diversi mesi. potrebbe essere catastrofico (vedere la lettura correlata di seguito e la serie di video prodotti da Christine Watkins di Countdown che raccoglie il consenso scientifico di molti virologi e microbiologi esperti nel campo dell'immunizzazione: guarda Qualcosa non quadra). Qui vengono in mente gli avvertimenti di Papa Giovanni Paolo II su coloro che giocano in modo spericolato con la vita degli altri, specialmente i vulnerabili:

Questa [cultura della morte] è attivamente promossa da potenti correnti culturali, economiche e politiche che incoraggiano un'idea di società eccessivamente preoccupata per l'efficienza. Guardando la situazione da questo punto di vista, è possibile parlare in un certo senso di guerra dei potenti contro i deboli ... Una responsabilità unica spetta al personale sanitario: medici, farmacisti, infermieri, cappellani, religiosi e religiose, amministratori e volontari. La loro professione richiede che siano guardiani e servitori della vita umana. Nel contesto culturale e sociale odierno, in cui la scienza e la pratica medica rischiano di perdere di vista la loro intrinseca dimensione etica, gli operatori sanitari possono essere fortemente tentati a volte a diventare manipolatori della vita, o addirittura agenti di morte. -Evangelium Vitae, n. 12, 89

Quindi, i molti avvertimenti che Gesù ha rivelato a Luisa trovano sempre più importanza in nostro ora:

Fermezza, coraggio ai pochi buoni! Possano non muoversi in nulla; possano non trascurare nulla. Saranno esposti a grandi prove, sia da parte di Dio che degli uomini. Solo attraverso la fedeltà non vacilleranno e saranno salvati [vedere Sii fedele, sii attento, sii mio]. La terra sarà ricoperta di flagelli invisibili. Le creature cercheranno di distruggere il Creatore, di avere il proprio Dio e di soddisfare i propri capricci a costo di qualsiasi massacro. E con tutto questo, non raggiungendo i propri scopi, arriveranno alle brutalità più orribili. —5 febbraio 1916

Non ci scusiamo per aver pubblicato questi seri avvertimenti dal Cielo. Piuttosto, siamo noi che dovremmo chiedere scusa al cielo per averli ignorati ...

L'umanità oggi ci offre uno spettacolo davvero allarmante, se consideriamo non solo quanto si stanno diffondendo gli attacchi alla vita, ma anche la loro proporzione numerica inaudita, e il fatto che ricevono un sostegno diffuso e potente da un ampio consenso da parte della società, dalla diffusa approvazione legale e dal coinvolgimento di alcuni settori del personale sanitario… con il tempo le minacce alla vita non si sono affievolite. Stanno assumendo vaste proporzioni. Non sono solo minacce provenienti dall'esterno, dalle forze della natura o dai "Caini" che uccidono gli "Abeli"; no, sono minacce programmate scientificamente e sistematicamente. —Papa San Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 1

 

—Mark Mallett

Causa del mio grande dolore sono tutti questi miei poveri figli, che vivono ancora immersi nelle tenebre del paganesimo e che sono ignari della verità del Vangelo.

 


L'26 febbraio 2021, questa anima californiana ha “visto” il numero 501 del Libro blu. Questo messaggio è stato originariamente dato a P. Stefano Gobbi il 15 settembre 1993 a Tokyo, in Giappone, nella festa della Madonna Addolorata.

 

Una causa del mio grande dolore

Oggi vi vedo riuniti qui in questo cenacolo di preghiera e fratellanza, amati figli del mio Movimento Sacerdotale Mariano del Giappone, e sono consolato da voi nel mio grande dolore. Causa del mio grande dolore sono tutti questi miei poveri figli, che vivono ancora immersi nelle tenebre del paganesimo e che sono ignari della verità del Vangelo. In questo grande Paese, quasi tutti sono ancora lontani dalla fede in Gesù Cristo, che è venuto nel mondo per essere il tuo unico Salvatore, il tuo unico Redentore. Sono anche la Madre di tutti questi pagani, una Madre preoccupata e ansiosa per la loro salvezza. Coltivo i semi della vita e della bontà nei loro cuori. Li aiuto ad osservare quella legge che il Signore ha inciso nelle profondità di ogni uomo. Suscita nelle loro menti un desiderio di verità, e così le conduco dolcemente all'incontro con mio Figlio Gesù. La loro piena e totale adesione al Vangelo sarà un'opera straordinaria del mio Cuore Immacolato.

Causa del mio grande dolore è la mia Chiesa che, in ogni parte del mondo, sta attraversando il doloroso e sanguinoso Getsemani della sua grande tribolazione. Hai visto, figlioletto, come anche qui in Giappone la Chiesa sia minacciata dalla perdita della fede e dalla diffusione sempre più vasta e sottile di errori. È ferito nella sua unità dalla contestazione e dall'opposizione diretta contro il Papa e il suo Magistero universale. La sua santità viene oscurata dalla diffusione di peccati e sacrilegi. Così si sta paralizzando e la sua spinta all'evangelizzazione si è notevolmente indebolita.

Causa del mio grande dolore è la durezza dei vostri cuori e la vostra incapacità di accettare ciò che la vostra Madre celeste vi chiede. Quante volte ti ho parlato e tu non mi hai ascoltato! Ho dato segni straordinari del mio intervento materno e tu non ci hai creduto. Quanti hanno chiuso la porta del proprio cuore e non hanno voluto accogliermi come Madre nella loro vita!

Proprio in questo Paese vi ho dato un segno straordinario, facendo cadere copiose lacrime più di cento volte dagli occhi di una delle mie statue, nella quale sono rappresentata come la Madre Addolorata sotto la Croce di mio Figlio Gesù.[1] E vi ho anche dato tre messaggi per avvertirvi dei grandi pericoli in cui state correndo.

Ora vi annuncio che è giunto il tempo della grande prova, perché in questi anni tutto ciò che vi ho predetto si avvererà. L'apostasia e il grande scisma nella Chiesa stanno per verificarsi e il grande castigo, di cui vi avevo preannunciato in questo luogo, è ora alle porte. Il fuoco scenderà dal cielo e gran parte dell'umanità sarà distrutta. Chi sopravviverà invidierà i morti, perché ovunque ci sarà desolazione, morte e rovina.

E così, ancora una volta, ti ho voluto qui, figlio mio. Perché devi dire a tutti che l'ora del castigo è giunta e che, per essere protetti e salvati, devono entrare tutti subito nel rifugio sicuro del mio Cuore Immacolato. Tornate alle vostre case, miei amati figli, e portate a tutto questo mio messaggio, come una chiamata finale dalla vostra Madre celeste, che vi chiama tutti e vi raccoglie sotto il suo manto, affinché possiate essere consolati e difesi da lei, durante la dolorosa prova di questi tuoi ultimi tempi.

domenica 28 febbraio 2021

SULLA PREGHIERA

 


LA CONTEMPLAZIONE 


1. La Contemplazione e la Meditazione 

         

a)   Confronto tra la contemplazione e la meditazione 

 

          Come abbiamo detto prima, ci sono due tipi di preghiera mentale: la meditazione e la contemplazione. La meditazione appartiene alla vita ascetica. Questo è già chiaro nell’etimologia dei due termini ‘meditazione’ e ‘ascesi’, perché meditazione nella sua radice latina, quella del verbo meditari, ha lo stesso significato che ascesi nella sua radice greca, quella del verbo askéin: ossia ‘esercitare’. 

           La contemplazione invece non è una specie di preghiera attiva da parte del soggetto, bensì passiva; appartiene non alla vita ascetica, bensì a quella mistica. Nella contemplazione non è il soggetto che opera dunque, bensì Dio Stesso.  

           Qual è il ruolo del soggetto? Il soggetto si lascia afferrare e muovere liberamente da Dio come l’infante si lascia portare nelle braccia di sua madre con un consentimento libero ed allegro. Egli è dunque allo stesso tempo passivo ed attivo: passivo in quanto non può più esercitare le sue facoltà in modo discorsivo, attivo in quanto guarda ed ama Dio. 

Più precisamente, spiega san Tommaso, ‘Dio interviene nel libero arbitrio [del soggetto] dandogli la capacità di agire; e affinché agisca effettivamente, gli lascia la determinazione dell’atto ed il suo fine. Il libero arbitrio rimane dunque il maestro dell’atto, anche se non ne è l’agente primario’. 

Così la contemplazione è piuttosto una preghiera di riposo, di riposo in Dio. Anzi, è una preghiera di riposo in un senso duplice, perché nella contemplazione l’anima si riposa nell’opera di Dio, e l’opera di Dio è riposo. Semper tranquilla Trinitas, tranquillus Deus, tranquillat omnia (san Bernardo). 

Secondo l’ immagine classica, la meditazione è come un tragitto su una barca a remi che richiede uno sforzo da parte del viaggiatore; mentre la contemplazione è come un tragitto su una barca a vela che lascia il viaggiatore riposare. Occorre solo il vento da fuori, che soffi nella vela per far avanzare la barca: il vento è qui l’immagine di Dio Spirito Santo. 

 

b)  Il passaggio dalla meditazione alla contemplazione 

 

Il fatto che la contemplazione sia più perfetta della meditazione non significa però che occorra abbandonare la meditazione prima che Dio lo voglia, prima che Egli ci dia la capacità di contemplare: se ho in mano un biglietto di treno per Roma, non mi presento all’aeroporto. Ciò che importa in questo, come in ogni cosa, è fare la volontà di Dio. 

Come posso sapere che Dio vuole che si inizi a contemplare? San Giovanni della Croce ci fornisce delle indicazioni, di cui la principale è la facilità di pregare in un modo piuttosto che in un altro. Se la meditazione diviene pesante, faticosa, difficile, o complicata, e la persona non riesce a seguirla né a concentrarsi, questo può essere un’indicazione (negativa) che Dio non vuole che lei continui a meditare (a meno che non sia una manifestazione della depressione). Se invece una preghiera più astratta le diviene più facile, come per esempio l’adorazione, la pratica della presenza di Dio, o il ringraziamento dopo la Santa Comunione, questo può essere un’indicazione (positiva) che Dio vuole che la persona inizi a contemplare. 

Padre Tommaso di Gesù OCD fa notare che l’indole più adatta alla contemplazione è quella calma, tranquilla, ed ammiratrice, e che, come abbiamo notato sopra, una persona entrata nella via dell’orazione risolutamente e coraggiosamente, ben decisa a ‘non abbandonarla mai, qualunque siano le sofferenze, le difficoltà, o le tentazioni che si presentano’, raggiungerà la perfetta contemplazione.   

Poiché la contemplazione è più perfetta della meditazione, bisogna lasciare da parte la meditazione quando si riesce a contemplare. Questo non significa però che bisogni lasciare da parte gli oggetti che formavano la materia delle nostre meditazioni, come i misteri della Fede, e soprattutto il Signore Stesso e la Sua Dolorosa Passione e Morte. Questi possono divenire il tema della nostra lectio divina e della nostra lettura spirituale, che possiamo fare anche in modo meditativo; possono divenire altrettanto l’oggetto della preghiera vocale interna, ogni volta che vediamo il crocifisso o la croce.

Padre Konrad zu Loewenstein