lunedì 29 aprile 2024

A cosa serve che io distribuisca le grazie, se poi, figli miei, non volete ascoltare i miei messaggi?

 


SAN LORENZO DE EL ESCORIAL


La Madonna:

Figlia mia, sono la vostra Madre, figli miei. Vengo piena di dolore, ma vengo anche piena di misericordia. Chi vuole, figlioli, chieda le grazie, e io riverserò nel suo cuore tutte le grazie necessarie per raggiungere il Regno di Dio. Figli miei, siate puri, figli miei, rivestite il vostro corpo di modestia; nell'Inferno, figlia mia, è pieno di peccati di impurità. Sì, figli miei, se il vostro occhio vi serve per il peccato, strappatelo e gettatelo via. Se il vostro braccio vi serve per il peccato, strappatelo e gettatelo via; anche la vostra lingua.

A cosa vi serve, figli miei, a cosa serve che io distribuisca le grazie, se poi, figli miei, non volete ascoltare i miei messaggi? Figli miei, è meglio per voi passare alle dimore celesti mutilati, ciechi e muti che andare nelle profondità dell'inferno con tutte le vostre membra. Siate puri, figli miei, e siate umili.

Vi chiedo di pregare le tre parti del santo Rosario. È in grande fretta, figli miei, per salvare la maggior parte dell'umanità. Sì, figli miei, non siate ingrati. Vi chiedo umiltà; anche l'inferno è pieno di peccati di orgoglio.

Bacia la terra, figlia mia; offri questo atto di umiltà per i poveri peccatori. Sì, figlia mia, voglio che tu faccia molti sacrifici, il momento è vicino.

Guarda, figlia mia, guarda..., guarda il mio Cuore, il mio Cuore Immacolato, com'è, figlia mia.... (Luz Amparo piange sconsolata alla vista del Cuore di Nostra Signora), com'è per me, figlia mia, il cuore dei peccatori. Non toccarlo, figlia mia, oggi non c'è nessuno purificato.

Puoi scrivere un altro nome nel Libro della Vita..... Mai e poi mai, figlia mia, questo nome sarà cancellato; ce ne sono molti scritti nel Libro della Vita.

Non berrai, figlia mia, dalla coppa del dolore; sta finendo. Bacia ancora la terra, figlia mia, per le anime consacrate; le amo tanto, figlia mia! Che dolore mi danno! Che dolore, figlia mia!

Vi benedico, figlioli, come il Padre vi benedice attraverso il Figlio e lo Spirito Santo.

Sii umile, figlia mia.

Addio.

1 maggio 1983

PRADO NUEVO

IL DOGMA DEL PURGATORIO

 


Materia delle espiazioni: peccati contro la carità. - La B. Margherita Maria e due persone di elevata condizione nelle pene del Purgatorio. Parecchie anime punite per mancanza di concordia. 


Dicemmo che la divina giustizia si mostra in modo particolare rigorosa per i peccati commessi contro la carità verso il prossimo. La carità, infatti, è la virtù che più sta a cuore al divin Maestro e che raccomanda ai suoi discepoli come quella che li deve distinguere agli occhi di tutti. Il segno, dice egli, al quale si conoscerà che voi siete miei discepoli, è la carità che avrete gli uni per gli altri. Non è dunque da stupirsi che la durezza col prossimo ed ogni altra mancanza di carità siano nell'altra vita severamente punite. 

    Ed eccone anzitutto alcune prove, tolte dalla storia della B. Margherita Maria. «Seppi da suor Margherita, dice la Madre Greffier nelle sue Memorie, che una giovane pregava per due persone di grande considerazione nel mondo, che erano spirate. Tutte due le vide nel Purgatorio: l'uno le fu mostrata come condannata per molti anni a quelle pene, malgrado i solenni funerali ed il gran numero di messe che per lei si celebravano. Tutte quelle preghiere e quei suffragi erano dalla divina giustizia applicati invece alle anime di alcuni di coloro che erano stati rovinati per la sua mancanza di carità e d'equità a loro riguardo. Siccome a quella povera gente niente era rimasto per far pregare Dio per essi dopo la loro morte, Dio vi suppliva come s'è detto. - L'altra si trovava in Purgatorio per altrettanti giorni quanti anni era vissuta sulla terra. Nostro Signore fece conoscere a suor Margherita, che fra tutte le opere buone fatte da questa persona aveva particolarmente avuto considerazione alla carità colla quale aveva sopportato i difetti del prossimo e dissimulati i dispiaceri a lei fatti». 

    Un altra volta Nostro Signore mostrò alla beata Margherita una quantità d'anime del Purgatorio, le quali per esser state discorde nella loro vita dai propri superiori, e per aver avuto con essi alcune discordie erano state severamente punite e private dopo morte del soccorso della S. Vergine e dei Santi, e della visita dei loro angeli custodi. Parecchie di quelle anime erano destinate a rimaner lungo tempo fra le orribili fiamme; anzi alcune di esse non avevano alcun indizio di predestinazione, tranne quello di non odiar Dio; altre che furono in religione, e nella loro vita avevano avuto poca unione e carità colle sorelle, erano private dei loro suffragi, e non ne ricevevano perciò alcun soccorso. 

Padre F. S. SCHOUPPE d. C. d. G. 

INGIUSTIZIA CONTRO I POVERI

          Sono stati i lunghi anni che hai trascorso, figlio mio, nella perfetta agilità del mio servizio a fare di te una persona di mia fiducia. Le barriere che hai affrontato sono state per il tuo bene, ma non un capello del tuo capo andrà perduto (Lc 21,18). Per amore del Vangelo hai dedicato la tua vita. Avete dovuto affrontare delle difficoltà per vedere quanto potevate resistere. Vedo che mi adori come pochi fanno. Solo i grandi Profeti hanno fatto tutto questo che tu stai facendo, abbandonando tutto, anche il tuo lavoro, fino a rimanere senza stipendio e senza pensione. È difficile, figlio mio Benedetto, che qualcuno faccia questo per Me. Tuttavia, fino ad oggi non hai mai sofferto la fame dopo aver iniziato il mio servizio.

  Figlio mio, le leggi dell'uomo sono giuste fino a un certo punto, ma quando si tratta di prendersi cura dei più deboli, non sono all'altezza. Il tuo esempio passerà alla storia come quello di un soldato senza armi, ma per difenderti dal nemico, quella che hai è più potente di qualsiasi bomba costruita dalla mano dell'uomo. Quest'arma che avete è il mio Spirito Santo, che nessuno può contrastare e sconfiggere. Anche Davide, che ha sconfitto Golia, era così: con una pietra ha ucciso un gigante, dove molti soldati non potevano (1 Sam 17). È quello che hai fatto tu, figlio mio. I nemici che sei riuscito a sconfiggere sono ormai più di mille, solo con le tue parole e i tuoi scritti. Nessuno lo sa, ma io, Gesù, so che molti cuori oggi mi riconoscono come loro Salvatore dopo che sei entrato in questa lotta, figlio mio. Sei forte come una roccia e tutta la mia potenza è su di te. Non eri destinato a essere così perseguitato, come il clero fa di te. È per questo che la legge dell'uomo mi provoca tanto dolore. Quelli che dovrebbero essere trattati bene non lo sono, ma quelli che fanno poco vengono addirittura onorati con medaglie e diplomi. Nel Mio Regno, sono i bambini che hanno fatto di tutto per mantenere la pace ad essere incoronati, non quelli che pensano di essere ricchi e potenti, o perché sono istruiti.

          Figlioli, le opere buone sono il modo più perfetto per un figlio o una figlia di ricevere lodi dal Padre mio. Egli darà a Me ciò che avete fatto; come ho detto: "Se avete dato anche solo un bicchiere d'acqua a uno dei miei piccoli, l'avete fatto a Me" (Mt 10,42). Purtroppo, in questa materia, vedo pochissime persone che compiono questo gesto. C'è così tanto disprezzo sulla faccia della terra che chi ha di più non vuole perdere, e chi ha di meno perde sempre di più. Nessuno vuole soffrire la fame, perché è un diritto sacrosanto, ma nelle mani dei leader di qualsiasi nazione non ci si fa caso. Il nemico si è impadronito del cuore di queste persone. Sono ciechi, sordi e muti. Ma il mio turno sta per arrivare. Chiamerò i governanti a rendere conto di tutto ciò che stanno facendo ai poveri. Congederò a mani vuote tutti coloro che sono colpevoli della miseria del mondo (Lc 1,53).

          Grazie, figlio mio, per tutto quello che hai fatto per me. Avrai la tua ricompensa, devi solo aspettare ancora un po'. Resta nella mia pace!

GESÙ

24/08/1995

La Parola di Dio vi salverà nella misura in cui la metterete in pratica.

 


"Miei amati fratelli e sorelle,

Comprendi che tutti gli uomini, nonostante i loro peccati e la loro infedeltà, sono amati dal Signore Dio, il cui unico desiderio è quello di salvarli.

Certamente, vivete in un'epoca in cui tutto ruota intorno al denaro, all'orgoglio e al sesso, e troverete uomini che appariranno esemplari agli occhi di tutti e che in realtà mentono, rubano, imbrogliano e si arricchiscono con ogni mezzo necessario. E in tutto questo, cosa fanno con i doni che ricevono da Dio? Ne sono davvero consapevoli? Devono riconoscere tutti i benefici che ricevono da Dio in particolare, a livello spirituale, in tutti i sacramenti e le grazie che ne scaturiscono

La Parola di Dio vi salverà nella misura in cui la metterete in pratica. Saranno le vostre opere di carità a dimostrare l'autenticità della vostra fede e a perorare per voi. A tal fine, è importante che di tanto in tanto facciate un serio esame di coscienza sulla natura dei pensieri che possono ancora abitare il vostro cuore, pensieri che possono essere perversi, avidi o maliziosi; Ma per fortuna avete pensieri di pace, amore e benevolenza.

L'amore fraterno ha la sua sorgente in Dio! Bisogna dunque mettere Gesù al centro di ogni vita vissuta in nome della fede in Cristo, di ogni vita comunitaria cristiana, e anche di ogni vita di coppia o di famiglia. È Gesù che viene a dirvi: "Quando due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro".

Anche se ti consideri debole e peccatore, il che è un segno di umiltà e saggezza, devi aiutare colui che è sulla via della perdizione. Per riprendersela e quindi salvarla, è certo che il vostro intervento sarà delicato e non facile. Voi non avete il diritto di lasciare che le relazioni, le coppie e le comunità appassiscano nell'indifferenza, ma di aiutarle a riunirsi e a rimanere fedeli, a risorgere se necessario per riscoprire la gioia di Dio.

Privilegiate la preghiera, la disponibilità, il servizio, l'attenzione alle persone, l'annuncio del Vangelo senza lasciarvi andare e impantanarvi nella mediocrità. Ma siate in condizione di riconoscere Cristo e di accogliere il Regno di Dio.

Nella vostra missione – ognuno di voi è necessariamente in missione – siete accompagnati dal Signore Gesù. Promise ai Suoi discepoli che sarebbe stato con loro fino alla fine dei tempi. Questo dovrebbe darci fiducia. Gesù è con te, vuole aiutare il tuo prossimo attraverso di te a trasmettere il suo amore attraverso le tue parole e i tuoi gesti. Egli vi darà sempre la forza di continuare la Sua opera.

Chiedi al Signore Gesù di aiutarti a diffondere il Suo amore per tutte le anime. Chiedetegli di riempirvi del suo amore, l'amore che lo ha portato ad offrire la sua vita sulla croce per liberarvi dai vostri peccati. Chiedetegli di insegnarvi come superare le vostre paure e i vostri complessi, la vostra pigrizia e la vostra indifferenza, in modo che possiate impegnarvi efficacemente nella missione di salvare le anime. Non lasciare che il tuo cuore si indurisca, ma esci incontro al tuo prossimo come apostolo del Suo amore e del Suo perdono.

In tutto l'amore del Cielo, miei amati fratelli e sorelle, con la vostra parentela e sotto la Luce dell'Eterno Padre, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Giovanni, il tuo messaggero dell'amore del Cielo"

 07.09.2011 

Il giudizio particolare

 


“ Rendi conto della tua amministrazione” (Lc 16,2)


***

Il giudizio particolare, fratelli miei, è così certo, che il buon Dio, per convincerci di esso, ha mostrato a parecchie persone dei segni quando ancora erano in vita, perché ci preparassimo a quel giorno. Racconta la storia che un giovane libertino era ormai assuefatto ad ogni genere di vizi; ma essendo stato istruito da una madre saggia, una notte, dopo una giornata trascorsa nei più grandi eccessi, durante il sonno fece un sogno. Si vide trasportato davanti al tribunale di Dio. Non si può descrivere la sua vergogna, la sua confusione e l’amarezza che la sua anima provò in quel momento. Quando si svegliò aveva una febbre ardente, era tutto sudato e fuori di sé, i suoi capelli erano divenuti tutti bianchi. “Lasciatemi solo, diceva effondendosi in lacrime a coloro che per primi lo videro in questo stato, lasciatemi solo perché ho visto il mio Giudice: ah! Quanto è terribile! Quale Maestà! Da quanta gloria è rivestito! Ah! Quali accuse e quante domande a cui non ho saputo rispondere! Tutti i miei crimini sono stati registrati, io stesso li ho letti. Ah! Quanto grande è il loro numero! Meno male che ne ho conosciuto tutta l’enormità! 

Ahimè! Ho potuto vedere un esercito di demoni che non aspettava che un segnale per trascinarmi nell’inferno. State lontani da me, falsi amici, non voglio rivedervi mai più! Come sarei felice se potessi, coi rigori della penitenza, placare un Giudice tanto terribile!... Mi dedicherò alla penitenza per il resto della mia vita. Ahimè! Ben presto mi toccherà comparirgli davanti senza alcun dubbio! Ahimè, forse avverrà oggi stesso!... Dio mio, perdonami!... Mio Dio abbi misericordia di me!...Ah! 

Per favore, non permettere che mi perda, abbi pietà di me!... Farò penitenza per tutta la vita. Oh! Quanti peccati ho commesso!... Oh! Quante grazie ho disprezzato!... Oh! Quanto bene avrei potuto fare e non l’ho fatto!... Dio mio, non gettarmi nell’inferno!”. Ma, fratelli miei, egli non si fermò solo alle parole. Trascorse tutta la vita facendo penitenza.

Quanto sarà terribile quel momento, fratelli miei, per colui che non ha operato il bene ma che avrà fatto tanto male. Sì, fratelli miei, noi renderemo conto di tutte le nostre azioni, sia buone che cattive: tutto sarà manifesto, davanti al nostro Giudice, nell’istante in cui la nostra anima si separerà dal nostro corpo. Sì, fratelli miei, il buon Dio ci chiederà conto di ogni bene che abbiamo ricevuto da Lui. Voglio dire che ci sono i beni della natura, della fortuna e della grazia. Tutti questi beni saranno oggetto della resa dei conti. I beni della natura riguardano il corpo e l’anima; dovremo rendere conto dell’uso che abbiamo fatto del nostro corpo. Egli ci chiederà se abbiamo speso le nostre energie nel servizio del prossimo, se abbiamo lavorato per avere di che fare l’elemosina, per fare penitenza col nostro stesso lavoro, per poter fare qualche pellegrinaggio e visitare i luoghi che il buon Dio ha privilegiato ( come, ad esempio, Nostra Signora di Fourvière, san Francesco Règis, o altrove…). O se al contrario abbiamo impiegato la nostra salute e il nostro corpo, soltanto per correre dietro ai divertimenti, frequentando gli spettacoli, oppure abbiamo derubato il nostro prossimo, abbiamo lavorato nel santo giorno della domenica o in esso abbiamo fatto dei viaggi, invece di trascorrerlo nella preghiera, nell’amore del buon Dio, istruendo gli ignoranti, dando loro dei buoni consigli per condurli al buon Dio distogliendoli dal male, o se abbiamo letto libri cattivi, se abbiamo frequentato persone cattive o insegnato agli altri a fare il male. Ci chiederà conto, inoltre, se abbiamo usato il nostro corpo per imbrogliare sia nel vendere che nel comprare, per testimoniare il falso in tribunale, per provocare dei processi, per istigare gli altri a vendicarsi e a parlare male della religione, insegnando loro cose irriverenti sulla religione. Come sarebbe, ad esempio, se facessimo credere agli altri che la religione non è cosa buona, che tutto ciò che dice non è vero, che i preti si inventano quello che vogliono! Egli esaminerà ancora se per caso abbiamo impiegato la nostra intelligenza per comporre canzoni cattive che istigano contro la purezza, contro la stima del prossimo; se abbiamo comunicato agli altri le nostre cattive informazioni. Ci chiederà se abbiamo impiegato il nostro spirito per istruirci, o se per caso abbiamo peccato di vanità per la bellezza del nostro corpo, invece di ammirare in noi stessi la saggezza e la potenza di Dio. Inoltre Egli ci chiederà conto se ci siamo serviti della bellezza per attirare gli altri verso il male, come sarebbe se una persona si abbigliasse in maniera tale da attirare su di sé gli occhi di tutti. Il buon Dio esaminerà se abbiamo investito i nostri talenti, ricordandoci che siamo solo degli amministratori, e che se li amministreremo male, ciò ci sarà imputato come peccato. In quel giorno il buon Dio farà vedere ai padri e alle madri tutte le cose inutili che essi hanno comprato ai loro figli, cose che poi sono servite soltanto a perdere le loro anime; Egli mostrerà loro tutto il denaro sperperato nei divertimenti, negli spettacoli, nel ballo, e tutte le altre spese inutili. E poi ci mostrerà tutto ciò che avremmo potuto donare ai poveri, ma non lo abbiamo fatto.

Ahimè! Quanti peccati ai quali non avevamo mai pensato, e che neppure ora vogliamo riconoscere; ma li riconosceremo certamente in quel momento, quando sarà ormai troppo tardi!

***

Omelia S. Giovanni Maria Vianney

PREGHIERA DAVANTI A GESÙ SACRAMENTATO

 


VOGLIO RIPARARTI COL TUO STESSO CUORE


Gesù, mio Bene, a nome di tutti voglio riparare tutte le offese che si fanno al tuo SS. Sacramento.

Afflitto Amor mio, faccio mia la tua Vita per poter riparare insieme a Te tutto ciò che Tu ripari. Voglio entrare nei più intimi nascondigli del tuo Cuore Divino per riparare col tuo stesso Cuore le offese più intime e segrete che ricevi anche dalle anime a Te più care. Voglio, o mio Gesù, seguirti in tutto, ed insieme con Te voglio girare per tutte le anime che Ti devono ricevere nell’Eucaristia ed entrare nei loro cuori e, insieme alle tue, metto le mie mani per purificarle, affinché, quando esse Ti ricevono, Tu possa trovare in loro le tue compiacenze. Quindi, fondendomi in Te, mio dolce Gesù, faccio mie le tue preghiere, le tue riparazioni e i tuoi rimedi opportuni per ciascun’anima; voglio mescolare le mie lacrime alle tue, affinché Tu mai sia solo, ma possa trovare sempre me unito a Te, per dividere insieme le tue pene.

Gesù, Vittima Divina, vedo in ciascuna Ostia consacrata schierata tutta la tua dolorosa Passione, perché le creature, agli eccessi del tuo amore, Ti preparano eccessi d’ingratitudine. Per questo, nel tuo Volere, io mi rendo presente con Te in ogni tabernacolo, in tutte le pissidi ed in ciascun’Ostia consacrata che si troverà sino alla fine del mondo, ad emettere i miei atti di riparazione, a seconda delle offese che ricevi.

O Gesù, Ti contemplo nell’Ostia santa e, come se Ti vedessi nella tua adorabile Persona, bacio la tua fronte maestosa ma, baciandoti, sento le punture delle tue spine. Mio Gesù, in quest’Ostia santa quante creature invece di mandarti l’omaggio dei loro buoni pensieri, Ti mandano le spine dei loro pensieri cattivi! Amore mio, insieme con Te voglio dividere le tue pene: metto tutti i miei pensieri nella tua mente per spingere fuori queste spine che tanto Ti addolorano e faccio scorrere ogni mio pensiero in ogni tuo pensiero per farti l’atto di riparazione per ogni pensiero cattivo e consolare così la tua mesta mente.

Gesù, mio Bene, bacio i tuoi begli occhi: Ti vedo in quest’Ostia Santa con i tuoi occhi amorosi in atto di aspettare tutti quelli che si portano alla tua presenza, per guardarli con i tuoi sguardi d’amore e per avere il ricambio dei loro sguardi d’amore. Ma quanti, innanzi a Te, invece di guardare e cercare Te, guardano cose che li distraggono, privandoti del gusto che provi nello scambio degli sguardi d’amore! Mio Gesù, metto i miei occhi nei tuoi per dividere insieme a Te queste tue pene e, per riparare tutti gli sguardi distratti delle creature, Ti offro i miei sguardi d’amore sempre fissi in Te.

Gesù, mio Amore, bacio le tue santissime orecchie. Tu sei intento ad ascoltare ciò che vogliono da Te le creature, per consolarle ed invece esse Ti fanno giungere alle orecchie preghiere malamente recitate, piene di diffidenze, preghiere fatte per abitudine; e così il tuo udito in quest’Ostia santa è molestato più che nella tua stessa Passione. O mio Gesù, prendo tutte le armonie del Cielo e le metto nelle tue orecchie per ripararti; e metto le mie orecchie nelle tue, non solo per dividere insieme le tue pene, ma per stare sempre attento a ciò che Tu vuoi e soffri, per farti subito il mio atto continuo di riparazione e, per consolarti.

Gesù, Vita mia, bacio il tuo santissimo Volto. Ti vedo insanguinato, livido e gonfio. Le anime, vengono innanzi a Te, nell’Ostia santa e, con le loro posizioni indecenti ed i discorsi cattivi che fanno innanzi a Te, invece di onorarti, Ti danno schiaffi e sputi. E Tu, come nella Passione, li ricevi con pace e pazienza, sopportando tutto. O Gesù, metto il mio volto nel tuo Volto per condividere il tuo dolore e per carezzarti e baciarti mentre ricevi questi schiaffi e toglierti gli sputi. E, nel tuo Volere, vengo in ogni tabernacolo del mondo e su ogni altare dove sei sacramentalmente presente, per darti adorazioni divine, atti completi, a nome di tutti.

Gesù, mio Tutto, bacio la tua dolcissima bocca. Vedo che nello scendere nei cuori delle creature, vieni poggiato per primo sulla loro lingua. Oh, come resti amareggiato e Ti senti attossicare, trovando molte lingue mordaci, impure, cattive! E peggio è quando scendi nei loro cuori! Mio Gesù, vengo nel Tuo Volere per potermi trovare nella bocca di ciascuna creatura, per addolcirti e per ripararti qualunque offesa che da esse ricevi. Voglio darti per tutte il ricambio d’amore al tuo infinito Amore.

Mio Gesù, Freccero divino, bacio il tuo petto. E’ tale e tanto il fuoco che in esso contieni che, per dare un po’ di sfogo alle fiamme del tuo Amore, Ti metti a giocare con le creature che vengono innanzi a Te, tirando loro frecce d’Amore che escono dal tuo petto, per ferirle. Ma molti, o Gesù, Te le respingono, mandandoti per ricambio frecce di freddezza, di tiepidezza e d’ingratitudine. Tu ne rimani molto afflitto, che le creature facciano fallire il tuo gioco d’amore. O Gesù, ecco il mio petto pronto a ricevere non solo le tue frecce destinate per me, ma anche quelle che Ti respingono gli altri, per ripararti le freddezze, le tiepidezze e le ingratitudini che ricevi.

Bacio, Gesù mio, la tua mano sinistra e intendo riparare tutti i tocchi illeciti o non santi fatti alla tua presenza; Ti prego, con questa mano, di tenermi sempre stretto al tuo Cuore. E bacio la tua mano destra intendendo riparare tutti i sacrilegi, specie le Messe malamente celebrate. Forse, in certi tuoi Ministri Tu trovi i sacerdoti della tua Passione che, con i loro enormi sacrilegi, rinnovano il deicidio. Mio dolce Gesù, un’altra volta, come nella Passione, Tu Te ne stai in quelle mani indegne, quale agnellino mansueto, aspettando di nuovo la tua morte. Mio Gesù, quanto soffri! Ti prego: quando Ti trovi in queste mani, fammi essere presente, perché io possa ripararti. Voglio coprirti con la purità degli Angeli e profumarti con le tue stesse Virtù divine e, voglio offrirti il mio cuore per scampo e rifugio. E mentre stai in me, io Ti prego per i sacerdoti, affinché siano tutti degni tuoi ministri e la tua Vita Sacramentale non sia più messa in pericolo.

O Gesù, bacio il tuo piede sinistro intendendo ripararti per quelli che Ti ricevono per abitudine e senza le dovute disposizioni; e mentre bacio il tuo piede destro intendo riparare per quelli che Ti ricevono per oltraggiarti. Ti prego, mio dolce Gesù, che quando le creature ardiscono di fare ciò, di rinnovare il miracolo che operasti quando Longino Ti trapassò il Cuore con la lancia: al flusso del tuo Sangue che, sgorgando, gli toccò gli occhi, Tu lo convertisti e lo risanasti; così al tuo tocco sacramentale converti le offese in amore e gli offensori in anime amanti.

Gesù mio, bacio il tuo Cuore divino, centro dove si riversano tutte le offese. Intendo ripararti per tutto e per tutti, darti un contraccambio d’amore e sempre insieme con Te dividere le tue pene. O mio Celeste Freccero d’Amore, se qualche offesa sfugge alla mia riparazione, Ti prego di imprigionarmi nel tuo Cuore e nella tua Volontà, affinché nulla mi possa sfuggire. La tua e mia dolce Mamma mi terrà sempre attento e, insieme con Lei Ti ripareremo per tutto e per tutti; Ti baceremo insieme e, riparandoti, Ti allontaneremo le onde delle amarezze che ricevi dalle creature.

Rinchiudimi nel tuo Cuore, dolce Gesù, e con le catene del tuo amore lega uno per uno i miei pensieri, gli affetti, i desideri ed incatena le mie mani e i miei piedi al tuo Cuore perché io non abbia altre mani e altri piedi che i tuoi. Il mio carcere sarà il tuo Cuore; le mie catene, l’amore; i cancelli che mi impediranno di uscire dal tuo Cuore sarà la tua Santissima Volontà; le tue fiamme d’Amore saranno il mio cibo, il mio respiro, il mio tutto. E così, dalle tue fiamme, dal fuoco, io riceverò vita e morte come quelle che subisci Tu nell’Ostia e, così Ti darò la mia vita. E mentre io resterò imprigionato in Te, Tu resterai sprigionato in me. Perché è proprio questo il tuo intento nel carcerarti nell’Ostia: di essere scarcerato dalle anime che Ti ricevono, prendendo vita in loro.

Ed ora, dolce mio Signore, in segno d’amore, benedicimi e dammi un bacio, mentre io Ti abbraccio e rimango stretto in Te. (Cfr. Le Ore della Passione di N.S.G.C. - 4a Ora)


Ogni cuore malvagio, ogni uomo condizionato dal male, si piegherà davanti alla luce che penetra nelle tenebre.

 


Messaggio di Gesù del 28 aprile 2024 dato a Gisella

Figli miei, non temete! Presto gli occhi dello spirito si apriranno, riconoscendo la Mia mano e il Mio potere. Coloro che si sono addormentati, ma che un tempo mi conoscevano… si risveglieranno. Ecco capiranno che qualunque cosa accadrà, sarà solo grazie al Mio potere. Ogni cuore malvagio, ogni uomo condizionato dal male, si piegherà davanti alla luce che penetra nelle tenebre. Coloro che per paura sono stati obbligati al silenzio, urleranno il Mio Nome. Figlia, la tua missione è la mia missione. Non finirà finché l’ultima pecorella tornerà nel gregge. Non abbiate paura di questi momenti, perché il demonio sta per essere sconfitto e tornerà negli inferi. Voi siate ubbidienti alle mie Sante Parole, non lasciatevi confondere.

Ora vi benedico nel nome della Santissima Trinità.

Unitevi in una sola voce e ricordate che Gesù Cristo Risorto sta in mezzo a voi.


BREVE RIFLESSIONE

Queste amorevoli parole di Gesù inebriano il nostro cuore di tanto amore.

Egli ci invita a non temere e a nutrire speranza in Lui. Sarà Lui ad illuminare tutti i cuori tenebrosi, che si sono allontanati da Dio, perché satana li ha sedotti. Non dobbiamo scoraggiarci, perché Lui ci è vicino e ci aiuta in questo momento particolare della nostra vita. Gesù come Buon Pastore è alla ricerca di tutte le sue pecorelle e per ciascuna di esse soffre e si mobilita, affinchè nessuna si perda. Egli è venuto nel mondo per salvare il mondo. Tutti quanti dobbiamo collaborare al suo progetto salvifico, senza risparmiarci mai con la preghiera, perché le porte degli inferi non prevarranno. Sarà Lui a ricacciare definitivamente satana e tutti gli angeli ribelli nell’inferno. Pertanto preghiamo per i pastori, ai quali Gesù ha affidato questo compito gravoso, affinchè diventino ogni giorno più responsabili del grande dono che hanno ricevuto da Dio.

Questa visione è avvenuta molte volte: ho visto la terra circondata da fiamme, coperta dall'oscurità, sbriciolando numerosi edifici, e sia la Terra che il cielo sembravano essere in agonia. Questo evento sarà seguito da una rinascita universale. Tutto ciò accadrà quando sembrerà impossibile per la Chiesa affrontare così tante persecuzioni.



Beata Ana Maria Taigi

Le zizzanie verranno sradicate e la mano di Dio imporrà nuovamente l'ordine in cui lo sforzo umano era già impotente. Le punizioni della Terra saranno mitigate, ma le punizioni del Cielo saranno universali e sbalorditive. Milioni di uomini moriranno di ferro, sia di guerra che di combattimenti tra civili, e altri milioni moriranno per morti impreviste. Quindi intere nazioni torneranno all'unità della Chiesa e molti turchi, pagani ed ebrei si convertiranno e il loro fervore riempirà di confusione i cristiani. In una parola, il Signore mi disse che voleva purificare il mondo e la sua Chiesa, per i quali preparò una miracolosa rinascita, il trionfo della sua misericordia.
Questa visione è avvenuta molte volte: ho visto la terra circondata da fiamme, coperta dall'oscurità, sbriciolando numerosi edifici, e sia la Terra che il cielo sembravano essere in agonia. Questo evento sarà seguito da una rinascita universale. Tutto ciò accadrà quando sembrerà impossibile per la Chiesa affrontare così tante persecuzioni. Nonostante il sole si apra per vedere scorrere fiumi di sangue, la Vergine intercederà per fermare le punizioni preparate. Sarà una grande crisi, attraverso la quale Dio purificherà la Chiesa. Ma vedo scatenare uno straordinario ciclone, il cielo brucia, la terra si oscura, i parassiti, le rivoluzioni, le rivolte, gli omicidi, le battaglie e i dirigibili neri compaiono, aggirando i cieli che ricoprono la terra di fuoco e oscurità.
I cadaveri nelle vicinanze di Roma saranno numerosi quanto i pesci uccisi in questa città dopo uno straripamento del Tevere. L'oscurità pestilente, piena di visioni orribili, avvolgerà la terra per tre giorni. Il flagello della terra può essere mitigato dalle preghiere, ma non quello del Cielo, che sarà sorprendente e universale. Tutti i nemici della Chiesa, nascosti e apparenti, periranno nelle tenebre, ad eccezione di pochi, che Dio convertirà in seguito. L'aria sarà afflitta da demoni, che appariranno nei modi più orribili ... Dopo l'oscurità, San Pietro e San Paolo discenderanno dal cielo e predicheranno attraverso l'universo, designando un Papa. Una grande luce salterà da te e atterrerà sul futuro Cardinale Papa.  
São Miguel Arcanjo apparirà quindi, in forma umana, e manterrà il demone in catene durante il tempo dell'apparizione dell'Anticristo. In questo momento la religione tenderà già a un solo gregge per un gregge. I russi si convertiranno e così anche la Cina, e tutte queste persone saranno felici, contemplando il trionfo della Chiesa. Tuttavia, ci sarà una terribile persecuzione in questo sfortunato momento, ma verrà esposta anche una folla di persone che si credevano giuste. L'Italia passerà attraverso prove dolorose.
Dio manderà una doppia punizione, una parte sulla Terra, vale a dire la guerra, le rivoluzioni e altri mali e un'altra in cielo, vale a dire la fitta oscurità che ti impedirà di vedere qualcosa. Questa oscurità sarà accompagnata da un'infestazione dell'aria, che causerà la morte, se non esclusivamente, almeno e principalmente ai nemici della religione. Finché dura questa eclissi, non ci sarà luce. Solo le candele benedette potranno accendere e saranno in grado di diffondere la luce. Chiunque apra le finestre per guardare fuori, o vuole uscire di casa, verrà ucciso sul posto. Durante tutti questi giorni le persone dovrebbero rimanere a casa, recitando il rosario.

domenica 28 aprile 2024

Quando una persona ritiene di amarMi, farà di tutto per assecondare la Mia Santa Volontà.

 


AMORE DI DIO 


Mia amatissima figlia, quando una persona ritiene di amarMi, farà di tutto per assecondare la Mia Santa Volontà. Egli metterà ogni cosa nelle Mie Sante Mani e dimenticherà le proprie necessità, i propri desideri e poi Mi dirà: “Gesù tutto quello che dico e faccio avvenga secondo la Tua Santa Volontà, si compia in me la Volontà di Dio”. 

L‟uomo che vive in Me ed Io in lui, si abbandonerà completamente a ciò che dà Gloria a Dio. Egli non avrà motivi egoistici e neppure il desiderio segreto di compiacere se stesso, ma farà tutto il possibile, in questa vita, per essere in piena unione con Me. Egli Mi consegnerà ogni pensiero, ogni gesto, ogni passo e ogni azione in modo che Io possa agire nella sua anima. Egli avrà completamente fiducia in Me e saprà che tutto quello che faccio, tutto ciò che permetto e quello che compio al fine di purificare la terra, ha un solo obiettivo, ed è quello di dare Gloria a Dio. 

L‟uomo, da solo, non potrà mai darMi un tale dono a meno che Io non permetta al Mio Spirito Santo di dimorare in lui. Solo allora, egli potrà ascendere alla perfezione, che lo trasformerà, in modo che il suo cuore e la sua anima si intreccino con Me; di conseguenza, Io potrò compiere, attraverso la Mia Divinità, grandi miracoli in quell‟anima che, avendo completamente confidato in Me, conserverà il suo diritto Divino: quello del libero arbitrio. 

Consentire a Me, Gesù Cristo, di dimorare in voi, richiederà un grande sacrificio da parte vostra. Dovrete disfarvi di ogni pensiero elevato, ogni debolezza e ogni briciola di autocommiserazione. Quando verrete a Me e Mi chiederete di guidarvi, allora ogni pena, che prima era nel vostro destino, verrà eliminata e niente potrà turbarvi. Sarete incapaci di provare odio per gli altri, compresi quelli che vi causano dei gravi danni o dei dolori. Riuscirete a perdonare con facilità senza alcun risentimento nel vostro cuore qualsiasi sia la difficile circostanza in cui vi potreste trovare e riuscirete a vedere le cose come le vedo Io. 

Per prepararvi a vivere in Me, dovete rammentare a voi stessi che tutto ciò che è buono viene da Dio. L‟uomo, mediante il proprio intelletto e la propria determinazione, non potrà mai raggiungere la pace, fino al giorno in cui offrirà totalmente a Dio la propria mente, il proprio corpo e la propria anima. Se egli offre a Me, Gesù Cristo, il dono della piena fiducia, Io risiederò nella sua anima ed essa diverrà parte di tutta la Mia Gloria. Io innalzerò tali anime. Che gioia inonderà i loro cuori! La paura dell‟ignoto non li inquieterà mai più. In questo modo Io preparerò il mondo per la Mia Grande Gloria: il Mio Nuovo Regno Glorioso, dove ogni vita sarà vissuta secondo la Volontà di Dio, sulla terra come in Cielo. 

Nel momento in cui la Mia Volontà si radicherà nelle anime di coloro che vivono la loro vita assecondando ogni Mio desiderio, essi non proveranno mai più alcun genere di odio nei loro cuori, poiché questo sarebbe impossibile. Io sono incapace di odiare e se Mi lasciate vivere nelle vostre anime, allora nulla di tutto ciò che non viene da Me, potrà rimanere dentro di voi. 

Il vostro Gesù. 

25 Agosto 2014

Come raggiungere la fine della strada

 


Maria 

Voglio che i miei figli perseverino fino alla fine. Poi, li posso salutare e dare loro il benvenuto nella loro casa celeste. A che serve avviare un cammino, fare tutti i preparativi e tutto lo sforzo (anche per anni) e non arrivare dove la gioia e i festeggiamenti hanno luogo? È per questo che parlo, perché do queste parole tutti i giorni. I miei bambini hanno bisogno di parole ogni giorno in modo che perseverino fino alla fine. Sì, parlerò ogni giorno ed essi devono cercare le mie parole. Cominciamo. 

I pesi sono troppo grandi. Questo è il problema. Gli impegni e gli intrecci sono troppo complicati. Per perseverare fino alla fine l’uomo moderno deve semplificare la vita e tagliare le tante corde che lo legano. 


Troppo impigliati 

Lasciate che ognuno dei miei figli guardi la propria vita e si faccia questa domanda: “Come sono arrivato impigliato in tutti questi obblighi?” Lasciate che se ne vadano da lì. Lasciate che taglino via ciò che è così evidentemente inutile. Riguadagnate la vostra vita. 

L’umanità ha sentito troppe voci. Discesa per troppe strade. Anelato a troppi piaceri. Sì, la vita è piena di così tanti piaceri, tante cose che distraggono e divertono. Ognuna di queste comporta tempo e denaro e ulteriori complicazioni. 

L’uomo deve dire: “Basta! Devo smettere. Devo rallentare. Devo riprendere il controllo della mia vita. Ho una lunga strada da percorrere. Non riesco a mantenere questo ritmo”. Quanto felice sarà quando tali decisioni saranno prese e avrà scelto un percorso diverso. Poi potrà alimentare la sua vita interiore, il suo spirito che è assetato di dentro. Potrà approfondire le sue relazioni con coloro che lo accompagnano nel suo viaggio. 

Questo è il segreto di perseverare fino alla fine - trasportare pochi bagagli e camminare con gli altri nel profondo amore. 

Commento: La vita moderna offre molteplici possibilità di perseverare. L’uomo deve rifiutare molto, conservare la propria libertà interiore e approfondire i rapporti. 

29/09/2011 

Padri del deserto

 


Vita n. 2

La vita di Antonio

di Atanasio, vescovo di Alessandria


89. Vale la pena che io ti racconti e che tu, come lo desideri, ascolti com'è stata la sua morte. Perché questo suo fine è degno di imitazione. Secondo la sua abitudine visitò i monaci sulla montagna esterna e, avendo saputo dalla Provvidenza che la sua fine era vicina, disse ai fratelli: "Questa è la mia ultima visita che vi farò". E mi sorprenderò se ci rivedremo in questa vita. Finalmente il momento della mia dipartita è vicino, perché ho quasi centocinque anni». E quando lo udirono piansero, abbracciarono e baciarono il vecchio. Ma lui, come se navigasse da una città straniera alla sua, parlava con gioia ed esortava a non restare inattivi nelle loro fatiche, né indebolirsi nell'addestramento, ma a vivere come se morisse ogni giorno. E come aveva detto prima, custodire con zelo l'anima dai cattivi pensieri, imitare ardentemente i santi e non avere niente a che fare con gli scismatici meleziani, poiché conosci il loro carattere malvagio e profano. Né hanno alcuna comunanza con gli Ariani, poiché la loro empietà è chiara a tutti. Né ti turbare se vedi i giudici proteggerli, perché cesserà, e il loro fasto è mortale e di breve durata. Conserva dunque voi siate ancora più incontaminati da essi e osservate le tradizioni dei padri e soprattutto la santa fede nel Signore nostro Gesù Cristo, che avete imparato dalla Scrittura e alla quale spesso vi ho ricordato».

90. Ma quando i fratelli lo esortavano a restare con loro e lì a morire, soffrì, non per tanti altri motivi, come dimostrò tacendo, e soprattutto per questo: Gli Egiziani sono soliti onorare con riti funebri e avvolgere in teli di lino alla morte i corpi degli uomini buoni, e soprattutto dei santi martiri; e non seppellirli sotto terra, ma metterli su letti e tenerli nelle loro case, pensando in questo di onorare i defunti. E Antonio spesso esortava i vescovi a dare comandamenti al popolo su questo argomento. Allo stesso modo insegnava ai laici e rimproverava le donne, dicendo: "Questa cosa non era affatto lecita né santa". Infatti i corpi dei patriarchi e dei profeti sono fino ad ora conservati nei sepolcri, e il corpo stesso del Signore fu deposto in un sepolcro, e sopra vi fu posta una pietra, che lo nascose finché Egli risuscitò il terzo giorno[4a]. ' E così dicendo mostrava che chi non seppelliva i corpi dei morti dopo la morte trasgrediva la legge, anche se erano sacri. Che cosa infatti è più grande e più sacro del corpo del Signore? Molti dunque, dopo aver udito, seppellirono i morti sottoterra e ringraziarono il Signore perché erano stati istruiti rettamente.

91. Ma lui, conoscendo l'usanza e temendo che il suo corpo venisse trattato in questo modo, si affrettò e, dopo aver salutato i monaci sul monte esterno, entrò in quello interno, dove era solito dimorare. E dopo pochi mesi si ammalò. Convocati quelli che erano là - erano due che erano rimasti sul monte quindici anni, praticando la disciplina e assistendo Antonio a causa della sua età - disse loro: "Io, come sta scritto[5] ], segui la via dei padri, perché sento che sono chiamato dal Signore, e sii vigilante e non distruggere la tua lunga disciplina, ma, come se ora cominciassi, conserva con zelo la tua determinazione. 

Poiché voi conoscete l'inganno dei demoni, quanto sono feroci, ma quanto poco potere hanno. Perciò non temeteli, ma piuttosto respirate sempre Cristo e confidate in Lui. Vivi come se stessi morendo ogni giorno. Prestate attenzione a voi stessi e ricordate l'ammonizione che avete udito da me. Non avere alcuna amicizia con gli scismatici, né alcun rapporto con gli ariani eretici. Perché sai come li evitavo a causa della loro ostilità verso Cristo e le strane dottrine della loro eresia. Siate dunque più zelanti nell'essere sempre seguaci prima di Dio e poi dei Santi; affinché anche dopo la morte vi accolgano come amici ben conosciuti nelle dimore eterne. Riflettete su queste cose e pensateci, e se avete cura di me e mi ricordate come un padre, non permettete che nessuno porti il   mio corpo in Egitto, affinché non mi metta nelle case[6], perché per evitare questo sono entrato nella montagna e sono venuto qui. Del resto tu sai come mi mettevo sempre a rimproverare coloro che avevano questa consuetudine, e li esortavo a cessarne. Seppellite dunque il mio corpo e nascondetelo voi stessi sotto terra, e lasciate che le mie parole siano osservate da voi, affinché nessuno conosca il luogo [6a] tranne voi soli. Poiché alla risurrezione dei morti la riceverò incorruttibile dal Salvatore. E dividi le mie vesti. Il vescovo dona ad Atanasio una pelle di pecora e la veste sulla quale sono adagiato, che lui stesso mi ha dato nuova, ma che presso di me è invecchiata. A Serapione il vescovo date l'altra pelle di pecora, e tenete voi la veste di vello[7]. Per il resto, state bene, figli miei, perché Antonio se ne va e non è più con voi.

92. Detto questo, quando lo ebbero baciato, alzò i piedi e, come se vedesse degli amici venire a lui e si rallegrasse per loro – poiché mentre giaceva il suo volto appariva gioioso – morì e fu raccolto. ai padri. E poi, secondo il suo comando, lo avvolsero e lo seppellirono, nascondendo il suo corpo sotto terra. E nessuno sa fino ad oggi dove fu sepolto, tranne quei due soli. Ma ciascuno di coloro che hanno ricevuto la pelle di pecora del beato Antonio e la veste da lui indossata la custodisce come un tesoro prezioso. Perché anche guardarli è come vedere Antonio; e colui che ne è rivestito sembra sopportare con gioia i suoi ammonimenti.

93. Questa è la fine della vita di Antonio nel corpo e quanto sopra fu l'inizio della disciplina. Anche se questo racconto è piccolo rispetto al suo merito, tuttavia da ciò si riflette quanto fosse grande Antonio, l'uomo di Dio. Il quale dalla giovinezza fino a così tarda età conservò uno zelo costante per la disciplina, e né per la vecchiaia fu domato dal desiderio di cibo costoso, né per l'infermità del suo corpo cambiò la foggia dei suoi vestiti, né si lavò nemmeno i piedi con l'acqua, e tuttavia rimase completamente esente da danni. Perché i suoi occhi non erano offuscati e del tutto sani e vedeva chiaramente; dei suoi denti non ne aveva perduto uno, ma l'età avanzata del vecchio li aveva consumati fino alle gengive. 

Rimase forte sia nelle mani che nei piedi; e mentre tutti gli uomini usavano vari cibi, e lavaggi e diversi indumenti, lui appariva più allegro e di maggiore forza. E il fatto che la sua fama sia stata blasonata ovunque; che tutti lo guardino con meraviglia, e che coloro che non lo hanno mai visto lo desiderino, è una prova evidente della sua virtù e dell'amore di Dio per la sua anima. 

Antonio infatti non fu famoso per gli scritti, né per la sapienza mondana, né per alcuna arte, ma unicamente per la sua pietà verso Dio. Che questo sia stato il dono di Dio nessuno lo negherà. Infatti da dove si è sentito parlare di quell'uomo che dimorava nascosto in un monte in Spagna e in Gallia, come a Roma e in Africa, se non fosse stato Dio, che ovunque fa conoscere i suoi, a prometterlo anche ad Antonio all'inizio? Infatti, anche se lavorano di nascosto, anche se vogliono restare nell'oscurità, tuttavia il Signore li mostra come lampade per illuminare tutti, affinché coloro che ascoltano sappiano così che i precetti di Dio possono far prosperare gli uomini e siano così zelanti nella la via della virtù.


Dite a tutti quanto sia necessaria la conversione, perché i minuti sono contati, non c’è più tempo….

 


Messaggio della Regina del Rosario del 25 aprile 2024 dato a Gisella


Cari figli, grazie per essere qui riuniti nella preghiera. Figli miei, conosco i vostri cuori e vedo la vostra fede, per questo vi ringrazio. Vi prego figli, dite a tutti quanto sia necessaria la conversione, perché i minuti sono contati, non c’è più tempo…. Figli miei, non immaginate quanto è felice il Mio Gesù, quando tornate a Lui con il cuore palpitante d’amore. Il Mio Gesù, cerca i peccatori uno per uno, con l’augurio e  la speranza che possano redimersi e tornare ai suoi piedi. La sua Misericordia è infinita, ma guardate anche la potenza della sua giustizia, quando si abbatterà su coloro che voltano le spalle a Dio. Vi supplico, scegliete la strada più stretta che vi porterà alla vita eterna. Ora vi benedico tutti nel Nome della Santissima Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo, la pace sia nei vostri cuori, amen.

BREVE RIFLESSIONE

Da notare come i messaggi della Madre di Dio, iniziano sempre con un ringraziamento da parte Sua. Questo ci manifesta il grande amore che Lei nutre per i suoi figli. La nostra Madre ci invita ad una rapida conversione, perché i tempi sono prossimi. Gesù è felice quando ritorniamo con amore da Lui, perché come un vero Pastore ricerca le sue pecorelle una ad una.  Non lasciamoci sedurre dalle luci del mondo, che ci invitano a camminare per la strada “larga del peccato” e non per quella “stretta” che ci conduce al Cielo. Fidiamoci e affidiamoci a Lui.

Buon cammino!

Ti amo con tutto il mio cuore, adesso che non amo più me perché giustamente mi disprezzo".

 



19 settembre 1946, Nostra Signora de la Salette. 


Recandosi all'orto degli Ulivi, Gesù previene tristemente i suoi discepoli che sarà loro di scandalo. Che significa? Che avranno vergogna del loro Maestro. Sarà l'occasione della loro caduta. Li tenterà, almeno indirettamente. Le circostanze in cui si troveranno saranno il colpo di sonda della loro fede, della loro devozione, del loro amore. E tutti... soccomberanno. Eppure credono a Gesù poiché hanno fatto anche miracoli in suo nome; gli sono anche devoti poiché l'hanno accompagnato a Gerusalemme malgrado i rischi da correre; lo amano perché hanno lasciato tutto per seguirlo. Tutto questo, e la lunga formazione di tre anni, sono tuttavia insufficienti ad assicurare la loro perseveranza. 

Essi hanno creduto in Gesù a causa delle manifestazioni della sua potenza; l'hanno seguito perché ne attendevano una ricompensa, l'hanno amato per il suo fascino. Adesso bisognerà seguirlo nella decadenza, servirlo senz'altra ricompensa che il supplizio, amarlo, non più per sè, ma per Lui. Allora tutto quello che c'è ancora di umano nei sentimenti degli apostoli viene a galla e si mostra. Nessuno di loro ha ancora realizzato che, per seguire Gesù, bisogna prendere la croce come Lui. "Essi non compresero, dice il Vangelo, quando Gesù diceva: "Bisogna che il Figlio dell'uomo sia crocifisso". Gesù non ha illusioni sulla solidità della loro attitudine, e li previene con questa parola della Scrittura: "Colpirò il Pastore e le pecore saranno disperse!". Bontà di Gesù! Egli vuole, con questo mezzo, non solo mostrar loro la loro debolezza, la loro incapacità a tenere se si staccano dall'albero della Vita, la necessità della forza divina nella perseveranza e nella santificazione, ma anche sbarazzarli del loro orgoglio, dei loro interessi affinché siano più forti di fronte alle avversità che li attendono nel corso e alla fine del loro apostolato. 

É così che al presuntuoso Pietro, annunciandogli la sua caduta particolarmente incresciosa, che doveva umanamente farne l'ultimo degli apostoli, vicino quasi a Giuda, conferma in anticipo il suo primato: "E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli". Come!?.. lui, il più vile, confermare quelli che lo sono stati meno di lui!... Sì, e qui si rivela ancora la follia divina di fronte alla sapienza umana. Le decisioni di Dio che ci sembrano paradossali sono marcate dal conio della più profonda saggezza. Egli conosce la nostra natura decaduta. Sà che essa non può sollevarsi che quando ha toccato il fondo della sua miseria, prima, poi ricorrendo a Lui solo nel più umile e confidente abbandono. Si direbbe che Egli ci dà delle occasioni di peccare che per meglio elevarci e stringerci al Suo Cuore. 

Oh! Andiamo dunque a Lui, come e meglio del figliol prodigo, come San Pietro, e ridiciamogli, come il capo del sacro collegio: "Signore, Tu sai tutto, Tu sai che sono un miserabile peccatore, ma sai anche che Ti amo con tutto il mio cuore, adesso che non amo più me perché giustamente mi disprezzo". 

meditazioni, ritrovate tra i suoi scritti Fernand Crombette 

Essi saranno severamente puniti.

 


Messaggio della Regina del Rosario del 21 aprile 2024 dato a Gisella

Cari figli, oggi riceverete una speciale benedizione. Così come vi benedice il Padre, il Mio Santissimo Figlio e lo Spirito Santo. Figli, grazie per essere qui in ginocchio nella preghiera. Figli prediletti, nel nostro primo incontro, Io dissi che vi avevo scelti per la Fede, l’Amore e la Speranza che avevate nei vostri cuori. Voi avete trasmesso tutto questo ai vostri fratelli, e tanti sono arrivati ai piedi del Mio Gesù, pentiti e innamorati. Ora figli, vi chiedo di pregare per ciò che potrebbe arrivare…il nucleare, che si fa strada per distruggere l’umanità. Tutto ciò, può essere allontanato con la preghiera e la penitenza. Figli, la carestia sta arrivando! Siate cauti, continuate a fare scorte. Figli miei, la città dei Sette Colli rischia grandi terremoti. Mio Figlio, metterà la Sua mano su quei sacerdoti, vescovi e cardinali che stanno disperdendo il gregge, e su coloro che stanno creando confusione. Essi saranno severamente puniti. Questo è il momento della divisione… sarà nelle famiglie, nei gruppi, nelle amicizie e nella Chiesa. Figli, siate uniti e amatevi l’uno con l’altro. Ora vi lascio con la mia benedizione materna nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, amen.


BREVE RIFLESSIONE

In questo amorevole messaggio, il monito donatoci dalla Madre di Dio, ci deve condurre a una profonda meditazione. In primis, non dobbiamo mai dimenticare, tutte le parole e gli ammonimenti che con amore ci ha donato in tutti questi anni speciali, che hanno permesso a tanti fratelli e sorelle di riabbracciare la fede attraverso i sacramenti. Come sempre, ci invita alla preghiera e alla penitenza, per mitigare l’odio e le divisioni causati dalle guerre, che a motivo della durezza del cuore dell’uomo, potrebbero sfociare nell’uso delle armi  nucleari per distruggere l’umanità.  La Madre di Dio ci parla di una imminente carestia, invitandoci a “fare scorte”. Quando Lei ci estende questi inviti, non significa che solo improvvisamente potrebbero terminare “le scorte di cibo”, ma che queste non potrebbero più essere acquistate, a motivo dell’impennarsi dei prezzi, che stanno affliggendo milioni di famiglie, che davvero col passare del tempo, non potrebbero più riuscire ad comprare nulla.  Inoltre ci parla di un “terremoto” che colpirà la città dei sette colli, cioè Roma. Ma qui, Lei non parla di terremoto inteso come fenomeno naturale, ma di un vero cataclisma spirituale, che si abbatterà sulla Chiesa. Tutto questo si verificherà a motivo dell’infedeltà di tanti ministri di Dio, che stanno disperdendo il Suo gregge. Per questo motivo, Gesù pur essendo infinita Misericordia, se essi non si convertiranno, dovrà usare la Sua Giustizia Divina. Gesù è Somma Misericordia, ma anche Somma Giustizia.  Non dimentichiamo che lo spirito della discordia e della divisione, non si abbatterà solo sulla Chiesa, ma anche nelle famiglie e negli altri organi dell’umana società. Pertanto, solo se resteremo uniti a Lui attraverso la preghiera e i sacramenti, saremo salvati dallo spirito di satana, che mira solo a dividere l’intera umanità.  Uniti dell’Amore di Gesù andiamo avanti!

È l’amore la verità della nostra missione. Una missione compiuta senza amore, con poco amore, con scarso amore, è una missione che non produce frutti.

 


SAN GIOVANNI APOSTOLO APOCALISSE


LETTERA ALLE CHIESE: DI EFESO 


[3]Sei costante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti.

Questo Angelo possiede una grande virtù, anzi due: la costanza e la sopportazione.

È costante nel suo ministero. Per il nome di Cristo Gesù sopporta ogni cosa, senza stancarsi.

Questo Angelo cammina dritto sulla via della verità perseverando in essa, nonostante le persecuzioni che si abbattono su di lui.

Uno che lo vede dall’esterno potrebbe dire che tutto è bene in lui.

Ma l’uomo vede in faccia. Dio vede nel cuore.

Gesù vede il cuore dei suoi Angeli. Questo Angelo nel cuore è carente di qualcosa.

[4]Ho però da rimproverarti che hai abbandonato il tuo amore di prima.

Questo Angelo ha abbandonato l’amore di prima.

È l’amore la verità della nostra missione. Una missione compiuta senza amore, con poco amore, con scarso amore, è una missione che non produce frutti.

È una missione che non dona vera salvezza.

Cosa è infatti la salvezza se non portare ogni uomo nel grande amore di Cristo Gesù, amore sino alla fine, amore di croce, amore che non si risparmia in nulla, amore che in tutto si consuma per la vita dei suoi fratelli?

Abbandonare l’amore è cadere in una esteriorità sterile, senza frutto di vita eterna né per noi, né per gli altri.

La vitalità del nostro apostolato, della nostra missione, è l’amore. Perso l’amore tutto si perde. Chi abbandona l’amore altro non fa che rinunziare alla verità della sua missione.

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


Solo Io so chi entrerà dalla Porta del Cielo per arrivare a Me.

 


Messaggio di Gesù del 13 aprile 2024 dato a Gisella

Cari fratelli e figli, grazie per essere qui nella preghiera, piegando le vostre ginocchia. Figlia, chiedo a tutti coloro che pregano con te: abbiate sempre speranza e fiducia! Anche quando tutto sembrerà perso, Io interverrò con la Mia Gloria! Figli amati, abbiate cura l’uno dell’altro. Io vi ho lasciato una Madre, che vi prende per mano per istruirvi, e per mostrarvi la giusta via con grande amore. Figli, siate pieni di pazienza, umiltà, forza e coraggio. Solo Io so chi entrerà dalla Porta del Cielo per arrivare a Me.  Ora vi benedico nel Nome della Santissima Trinità. Vi lascio la mia pace. 

BREVE RIFLESSIONE

Gesù ci invita attraverso la preghiera a nutrire speranza e fiducia in Lui, sicuri che non ci abbandonerà mai, anche quando sembrerà che il Male stia prevalendo… La nostra Ancora di salvezza è sua Madre, che ci ha lasciato per istruirci e guidarci. Dobbiamo essere umili e pazienti nella speranza che un giorno entreremo in Paradiso attraverso di Lei, che è la Porta del Cielo.  Forza e coraggio in Gesù.