mercoledì 1 aprile 2020

LAMENTI DIVINI PAROLE DI GESU’ AI SUOI SACERDOTI




DIO E' GIUSTO

La violazione del sesto comandamento è un grande male e non cessa di essere tale anche se tutto avviene nel massimo segreto. Ma se l'incontinenza trabocca e si arriva allo scandalo, il male raggiunge proporzioni incredibili.
"Guai a chi dà scandaao!", dissi un giorno lungo le vie della Palestina. E cosa dovrei dire a quel consacrato che, dimentico della sua eccelsa dignità, violando il sesto comandamento mi strappa anime senza numero?
Dio di infinita giustizia, come dovrei trattare, nel giorno del rendiconto, il consacrato che ha dato scandalo ed è giunto a me senza pentirsi? Inesorabilmente lo caccerei da me e lo manderei nel fuoco etemo!
"Inferno? Fuoco eterno? Ma penso che non ci siano, o almeno dubito e mi auguro che non ci siano." Così pensa tra sè l'incontinente e si consola con questo pensiero per poter peccare ancora e sempre più tranquillamente.
E tu, sacerdote, che hai scrutato le Scritture, metti in dubbio anche tu l'esistenza dell'inferno? O addirittura lo neghi?
Se pensi questo inganni te stesso e lo fai per attenuare il rimorso ed essere più libero di fare il male. Ma anche se tu neghi o metti in dubbio l'inferno,... l'inferno esiste ugualmente.
Sono le passioni sfrenate che ti tolgono la luce; è Satana che ti benda gli occhi della mente. Se ti fosse concesso di vedere anche solo per pochi istanti la sorte dei consacrati infedeli caduti nel luogo dei tormenti, rimarresti inorridito.
Il 30 novembre 1968 mostrai l'inferno a un'anima privilegiata che soffre e prega per salvare molte anime. Ascoltate, sacerdoti che siete caduti o vi trovate in pericolo, il triste racconto.
"Le anime avevano sembianze umane per poter essere riconosciute. I demoni erano inferociti contro di me, perché in quel tempo avevo cooperato alla salvezza di molte anime e mi gridavano: Per colpa tua, o maledetta, restano tanti posti vuoti in questo abisso!"
"I sacerdoti che vi si trovavano soffrivano pene orribili. Erano torturati su legni accesi, messi come in forma di croce, per essere puniti di tutte le volte che avevano messo in croce il Signore con i loro peccati. La loro lingua e le loro mani impure e sacrileghe subivano tremende torture. Erano continuamente trascinati qua e là non solo dai demoni, ma anche dai dannati, che rinfacciavano a loro le loro infedeltà, il tradimento fatto al Signore per appagare i piaceri della vita. Venivano dilaniati e continuamente offesi."
"Questi sacerdoti maledicevano la vita del mondo, tutte le attrattive umane, tutti i piaceri goduti calpestando il voto di castità e vivendo dimentichi di Dio."
"Erano immersi in una grande e tremenda oscurità: solo le fiamme del fuoco facevano un po' di luce. Mandavano grida di disperazione, mentre i demoni si divertivano nel tormentarli e ridendo dicevano: Eravate stati scelti per dominare su di noi, puri spiriti; la vostra dignità superava quella delle schiere angeliche; potevate strapparci tante anime e invece siete finiti qui con noi! Vi abbiamo vinti! Sarete per sempre nei supplizi e disonorati da tutto l'inferno! E quanto sarà grande la vostra confusione nel giorno del Giudizio, quando apparirete come tanti Giuda!... Ecco la vostra gloria di fronte a tutti coloro ai quali sembravate agnelli, mentre eravate lupi rapaci! Ve ne sono tanti altri nel mondo che seguono le vostre orme; avrete altri compagni!... Siete stati vinti; non ve lo aspettavate l’inferno... e ci siete piombati!".
Ho permesso a quell'anima privilegiata questa visione, perché potesse scrivere quanto ora avete letto.
Il ricco Epulone non si aspettava l'inferno, eppure vi è finito dentro.

Don Enzo Boninsegna

LETTERE D'UN EREMITA




di J. E. DE CAMILLE

ESERCITO DI GESÙ



Voi, Miei Due Testimoni sulla Terra, dovete tenere duro. 

Mia amata figlia prediletta, i Miei nemici non si trovano all’interno delle gerarchie delle false religioni. Molte di queste anime non conoscono nient’altro di meglio e Mi accetteranno, quando Io Mi farò conoscere da loro. Sono quelli che organizzeranno la più grande apostasia, dall’interno dei ranghi della Mia Stessa Chiesa in Terra, ad essere i più pericolosi di tutti. 

Non tutti coloro che arrivano vestiti da Miei servitori sono Miei, ma sappiate questo . La Mia ora è vicina e, poco prima della Mia Seconda Venuta, la piaga dell’apostasia piomberà sulla Mia Chiesa in Terra e la divorerà. Proprio come lupi travestiti d’agnello, inganneranno il mondo facendo credere che la Casa di Dio accetta qualsiasi fede, comprese quelle che negano Me, Gesù Cristo; e vi convinceranno che questo abominio sarà la più grande evangelizzazione che il mondo abbia mai visto. E, nella sua scia, attireranno la Collera di Dio. Mentre il mondo e tutte le sue religioni saranno risucchiati in questa nuova, falsa chiesa, essi prepareranno la strada per favorire l’insediamento dell’uomo del peccato. 

Mentre quelli che tra di voi rimarranno attenti al Mio Avvertimento e quelli che si manterranno coraggiosamente fedeli alla Mia Parola soffriranno, Io vi darò anche la forza di sopportare questo evento doloroso. Quegli impostori, che saranno riusciti a farsi ammettere nella Mia Chiesa, avranno ingannato molti e continueranno ad ingannare milioni di persone, di tutte le fedi cristiane, così come quelle che non Mi onorano affatto. Tutti questi seduttori diffonderanno l’eresia e, col tempo, formeranno una religione mondiale. Nessun’altra fede sarà tollerata, al di fuori della nuova falsa dottrina: la Dottrina dell’Inferno. I Cristiani e gli Ebrei saranno le due fedi che daranno origine all’Esercito Rimanente.  

Quando le Mie profezie vi faranno piangere, sappiate che, poiché vi benedico con questa Missione, dandovi nervi d’acciaio e una determinazione di ferro, voi rimarrete fedeli a Me, il Vostro Gesù. 

Voi, i Miei Due Testimoni sulla Terra, dovete tenere duro. Resistete a qualsiasi tentazione di allontanarvi da Me e persistete nel vostro amore per Me in ogni momento. La Mia Chiesa Rimanente si formerà, sia al di fuori che all’interno di questa Missione. Quelli fra voi che oggi rifiutano questa Missione, ma che sinceramente Mi amano, saranno anche loro attratti nel Mio Esercito Rimanente sulla Terra. Il giorno in cui questo accadrà, voi avrete capito che il Libro della Verità è stato veramente un Dono del Cielo per aiutarvi nel vostro ultimo viaggio verso il Mio Regno e la Vita Eterna. Solo allora vi rallegrerete e sarete senza paura, perché godrete di tutta la fiducia necessaria per rendere Gloria a Dio. 

Il Vostro Gesù. 

24 Febbraio 2014

IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO



Immergermi sette volte nel Sangue

Gesù m'invita ad immergere sette volte il mio spirito nel suo Sangue prezioso, per avere la virtù e la grazia dei sette Sacramenti.
L'anima religiosa, appunto perché scelta da Cristo, ha i doni speciali della sua tenerezza, che la dispongono a una specie di Sacerdozio; e unita a Lui con i vincoli indissolubili dei santi voti, contrae un'unione intima profonda, efficace che l'avvince sempre più alla vita soprannaturale ed ai Misteri.
Ribattezzata e riconsacrata così dai Sacramenti del dolore e dell'amore, l'anima può prepararsi a ricevere nuovi carismi. Gesù rinnova l'invito; devo immergermi ancora per sette volte nel Sangue del suo Cuore per avvivare i sette doni dello Spirito Santo.
Per questi doni eccelsi, l'anima è elevata ancor più nelle vie di Dio, ed è dagli stessi immersa nel Sangue divino, per acquistare, mercé una grazia più abbondante, l'intuito dei doni del Padre. q. 13 : 24 marzo

SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO

Io Ti prometto di esserti fedele



Gesù,
né morte né vita,
né angeli né principati,
né presente né avvenire,
né potenze, né altezza, né profondità,
né alcun’altra creatura
potrà mai separarmi da Te,
io Ti prometto di esserti fedele;
questo è il mio voto solenne;
aiutami ad essere fedele a questo voto
sempre e per sempre;
amen;

Colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché Egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.



Io sono;

- ah creazione! ora la Misericordia discende prima del Giudizio; accogliete ora la Mia Misericordia e il Mio Spirito riposerà in voi; avvicinatevi a Me, voi che Mi desiderate, e saziatevi dei prodotti delle Mie Inesauribili Fonti della Vita; quanti si nutrono di Me avranno ancora fame e quanti bevono di Me, avranno ancora sete; e Io, come Manna, rifocillerò la vostra anima e, come un vasaio, vi modellerò in ciò che avete perduto: la Mia Divinità;

- poi vi mostrerò il Mio Regno e invierò la Sapienza per insegnarvi la Mia Conoscenza delle Mie Cose Sante, e vi farò Miei per l’eternità; voi sarete i Miei figli e le Mie figlie, Mi glorificherete in Cielo insieme alla Mia Assemblea; poi vi manderò come nebbia per mostrare come si mostra un vessillo: la Mia Conoscenza che avete ricevuto dalla Sapienza Stessa, per insegnare agli altri a diventare onesti nelle loro intenzioni e nel loro sapere, affinché il Mio Nome possa essere custodito Santo, generazione dopo generazione; i vostri discendenti avranno una ricca eredità, nata da voi grazie alla Mia Infinita Misericordia, così sarà per i figli dei vostri figli; e in futuro le nazioni sapranno che cosa significa il Timore del Signore;

i Miei favori non sono già tutti esauriti, i Miei favori sono inestinguibili e riempiono ogni vallata, e la Mia Tenerezza si rinnova ogni giorno per voi; Io riverso continuamente l’Amore dal Mio Cuore, come fiumi che scorrono a ondate per irrigare il vostro deserto e per ravvivarvi; non sono Io che vi costringo a dimorare nelle tenebre; non è Mio desiderio vedervi dall’alto intenti a murarvi nelle celle più oscure imprigionando così la vostra anima; il Mio desiderio è di portarvi a Casa nella pace; il Mio desiderio è fare dei vostri deserti e delle vostre terre arse, verdi pascoli che possano colmarvi;

Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e Colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché Egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.

28 Settembre, 1990

E allora dove è la vera Chiesa?



La situazione che si è creata, pone la vera Chiesa come la Chiesa primitiva 'delle catacombe', durante le persecuzioni degli imperatori.

E allora dove è la vera Chiesa? La vera Chiesa cattolica è presente in tutti i fedeli che mantengono viva la fede nella dottrina completa della Chiesa, e in tutti i dogmi.

Quindi, dopo il rifiuto della vecchia istituzione gerarchica terrena, ormai quasi distrutta, o eclissata, è chiaro che il trionfo del Cuore Immacolato di Maria avverrà non più (come nei progetti iniziali di Dio) pacificamente e senza sofferenze, ma cruentemente e con la grande tribolazione planetaria, con cataclismi, malattie, guerre, e sofferenze, causate dal rifiuto degli alti prelati alle richieste divine, e quindi il trionfo del Cuore Immacolato avverrà solo dopo la fase finale della ribellione dell'umanità contro Dio, quando gli uomini superstiti avranno capito tutti che cosa significa rifiutare Dio dalle proprie vite e dalla società, provocando solo morte, distruzione, disperazione, dannazione. I superstiti torneranno a Dio, sinceramente pentiti, e allora avremo il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, l'era di pace e l'era d'oro dell'umanità, con il trionfo della rinata e rigenerata Chiesa terrena, con una nuova credente e consapevole gerarchia, e un nuovo, vigile, consapevole e fervoroso papato.

La concretezza della Parola di Dio



L’educazione e l’evangelizzazione dei figli 

***
La famiglia quindi, che legge unita la Sacra Scrittura dopo aver pregato comunitariamente (genitori con figli, come desidera la Madonna) e che vive i messaggi mariani, non ha bisogno che alcuno l'ammaestri "E quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che alcuno vi ammaestri; ma come la sua unzione vi insegna ogni cosa, è veritiera e non mentisce, così state saldi in lui, come essa vi insegna" (1 Giovanni 3,27). Naturalmente tali parole vanno considerate non come atteggiamento superbo verso chicchessia, bensì nei confronti di coloro che "predicano un vangelo diverso da quello ricevuto" (Galati 1,8 seg.). 
Di fondamentale importanza per i genitori è, inoltre, l'insegnamento sull'Inferno, sul Purgatorio e sul Paradiso. Senza tale conoscenza il cristianesimo non ha più senso: diventa una semplice filosofia. "Tremate e non peccate.." (Salmo 4,5) c'insegna la Scrittura; Gesù nomina l'Inferno numerose volte nel Vangelo (Matteo 25,41-Luca 16,19- ecc.) per metterci in guardia da tale pericolo. San Giovanni Bosco parlava spesso ai suoi ragazzi di Valdocco sia dell'Inferno, sia del Paradiso: non aveva paura, lui! La Madonna mostrò (senza neanche consultare i "pedagogisti moderni", sic!) l'inferno ai "bambini" di Fatima; adesso invece si tende, anche durante le lezioni di catechismo, a "spostare" ... sine die tale insegnamento. Inoltre Maria Santissima, scandalizzando certi "cosiddetti" cristiani, parla spesso dell'attività demoniaca, ovviamente per insegnarci a temerla e a combatterla, indicandoci che il vero nemico è satana: colui che tenta al male l'umanità, come nel Paradiso Terrestre. Satana sulla cui esistenza ed attività molti "cristiani" nutrono, purtroppo, dei dubbi, agisce "poco disturbato" dalle scarse preghiere di coloro che credono ai teologi eretici anziché alla Sacra Bibbia ed ai messaggi mariani. 
Q uindi, sull'esempio di Gesù (unico e vero Maestro- "E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro maestro, il Cristo"- Matteo 23,10) e di Maria, i genitori devono insegnare ai figli, come ripeto, queste tre realtà alla luce della Sacra Scrittura e dei messaggi mariani, senza lasciarsi convincere del contrario da nessuno! E senza delegare ad "altri" questo compito! L'inosservanza infatti di tale impegno ha comportato che... quasi più nessuno ne parla e satana serpeggia come non mai!.  
La sana educazione familiare è assai utile anche per non cadere vittima di certi movimenti e di certe catechesi come risulta dalla seguente lettera altamente illuminante. 
"...Sono un povero uomo qualunque, ho 44 anni, sono sposato, ho 3 figli studenti, mia moglie è casalinga, lavoro come modesto funzionario amministrativo in una pubblica azienda, ho un diploma di scuola media superiore, svolgo (nel piccolo) attività politica nel Partito che si vanta ufficialmente di seguire i dettami della Chiesa; nel passato ho goduto di esperienze di fede che mi avevano arricchito interiormente, incoraggiandomi ad interessarmi degli altri, per rendermi loro utile, senza chiudermi in me stesso. Ho fatto Azione Cattolica, Catechismo, l'esperienza dei "Cursillos di Cristianità"; poi, approdato alla politica e diventato Consigliere circoscrizionale, ho cercato di portare la testimonianza nel Partito e nelle istituzioni pubbliche, sapendo che era mio dovere. 
Tutto quanto detto è stato da me portato avanti, con l'aiuto di Dio, unitamente al lavoro ordinario e ad una mole enorme di lavoro straordinario che necessita, per far vivere una famiglia numerosa, con un solo stipendio, e conservando l'onestà nelle tentazioni che si presentano spessissimo a chi svolge, sia pure nell'ultimo gradino, attività politica. 
Già, dopo quasi vent'anni di matrimonio, l'unione familiare scricchiolava in modo preoccupante, quando incontrammo "i neocatecumenali". Andammo alle loro prime conferenze (perché così bisogna chiamare gli incontri nei quali parla solo colui che spiega). Ero tranquillo perché la parrocchia, dando loro una sede, garantiva quella esperienza. 
Non sapevamo, e nessuno degli invitati sapeva che, aderendo a quegli incontri, avremmo dovuto impegnare, per circa 20 anni, le nostre serate, le nostre nottate, in un numero variabile da due a quattro, a settimana, e spesso anche le domeniche ed i fine-settimana! 
Non sapevamo, e nessuno sapeva che, una volta entrati in quel gruppo, ci sarebbe stato una sorta di "lavaggio del cervello"; pressioni psicologiche tali da rendere difficile, se non impossibile, la fuga da questa strana associazione! 
Sì, anche se i responsabili proibiscono categoricamente di pronunciare le parole: Gruppo, Associazione, ecc., ed impongono quelle che nulla significano, come: "Cammino, Esperienza...essi costituiscono un'Associazione, o per meglio dire, una "Setta segreta", dal momento che vengono manovrati dall'alto, attraverso una gerarchia piramidale che viene rigorosamente tenuta segreta, e che giunge fino a "Lui": Kiko Arguello! Lui ha stabilito come si sta, come si siede, come si canta, come cosa si suona, come si prega, come ci si confessa, come ci si comunica, come si leggono le Sacre Scritture!...lasciando intendere che chi non fa tutto ciò è perduto o è nell'errore! E' lui che ci impone di dormire pochissimo, spesso anche 4 volte a settimana: due per gli incontri comunitari e due per le preparazioni! (Si va a letto non prima delle 24, spesso all'una, dovendomi poi svegliare alle 6 del mattino per andare a fare 12 ore di lavoro!). 
E' lui che ci impone di abbandonare i figli, a casa, per correre alla liturgia della parola del Mercoledì e alla celebrazione dell'Eucarestia del Sabato. E' lui che ha stabilito che la Messa del sabato notte deve essere celebrata non in Chiesa, ma in una stanza, e che deve durare almeno 4 ore! E' lui che, sempre tramite la gerarchia piramidale senza volto, ci impedisce, di fatto, di comunicare con gli altri cristiani, di avere altri interessi, di entrare (nella pratica, perché non lo diranno mai esplicitamente!) in una chiesa cattolica qualsiasi, di assistere ad una Messa "qualsiasi"!. 
Con sottili giochi psicologici e con pressioni, hanno ridotto decine di persone a non riconoscere eguale valore alla consacrazione "normale", in una chiesa "normale", rispetto alla celebrazione della loro "comunità"! - (E' talmente vero questo che ricordo il caso di un neocatecumenale che, dovendo far battezzare la figlioletta malata in una data fissata per la "cerimonia neocatecumenale", non si decideva, contro la Parola di Dio (Siracide 38,1 seg.), a spostare il battesimo in data diversa, in una "messa qualsiasi". Nonostante gli spiegassi che ogni messa ha il medesimo valore, decise ugualmente di far battezzare la figlia ancora convalescente durante la lunga celebrazione serale neocatecumenale-NDA). 
La stessa parola "comunità" non ha più il significato di accomunarci agli altri fratelli in Cristo, ma solo quello di stringere, fino a soffocarli, gli adepti della Setta tra loro, separandoli sempre più da tutto il Corpo Mistico!

***

ONORE AL CROCIFISSO



DOTT. GUIDO NEGRI (1888 + 1918).

«Voglio divenire un santo: voglio suscitar santi. Lo posso, lo voglio, lo devo, o Gesù!». Ecco lo anelito costante di questo professore universitario. di questo medico, di questo capitano che, per l'alta virtù e dedizione, meritò ancor vivente lusinghieri e innumerevoli encomi e dai più oscuri amici e dai più augusti personaggi. Nel giovane dalla cravatta svolazzante e margherita all'occhiello, frequentatore di circoli cattolici e ritrovi secolareschi, nel brillante ufficiale, palpitava un'anima che si librava verso le vette della perfezione.
E chi gli dava ali per i voli dello spirito? Il Crocifisso!
«Ecce Homo! - esclamava indicando il Crocifisso - ecco l'Uomo! Sinora era ideale l'uomo sazio di gioia, coronato di rose. Ora il sogno, la vita convergono in un Doloroso, cinto di spine, vestito di sangue, scettrato di canna. I Santi, cui farà bandiera e modello il Doloroso, saranno flagellati, coronati, crocifissi... Oh potessi un giorno riposarmi su di una Croce!... deve essere divino! ... ».
Ed eccolo alla pratica realizzazione.
Guido, come ogni figlio di Adamo, sentiva in sè il fermento del peccato originale, e le basse sollecitazioni. Ma per ispegnere gli ardori dell'appetito e conservare tutto il profumo al giglio della sua purezza, si valse di una mortificazione severa. E non solo fuggiva i diletti peccaminosi, procurava altresì di sentire un riverbero dei dolori espiatori e santificatori di Gesù. Dal 1910, ogni venerdì cingeva il cilizio e nel segreto della sua stanza si flagellava a sangue. Solo l'autorità del confessore poteva moderare il suo spirito di penitenza. Il giovedì sera, dalle undici alla mezzanotte, entrava in orazione e si univa con tutta la sua anima all'agonia del Redentore nel Getsemani.
Amava santificare il venerdì anche con la Comunione Eucaristica. Un Cappellano militare narrò quest'episodio: «Un giovedì sera ricevetti da lui un biglietto così concepito: - Per domani, venerdì, alle ore tre pomeridiane, vengo da lei per fare la S. Comunione -. Celebrata la Messa, preparai una particola consacrata e la deposi nel tabernacolo di sassi, sotto la mia tenda. All'ora stabilita ecco il capitano, tutto trafelato, venir da me per ricevere il Signore. .- Spero, gli dissi, che non avrà voluto rimanere digiuno fino a quest'ora. - Sì, sono digiuno, rispose, ma la S. Comunione basta da sè sola a ,saziare la mia fame -. E la ricevette con la devozione di un angelo. Ho poi saputo che aveva vegliato tutta la notte precedente coi suoi soldati, e che quella mattina aveva lavorato per rafforzare le trincee. E per venire da me aveva dovuto camminare per due ore tra picchi e rocciose scoscese».
Il Crocifisso lo rese ardente e infaticabile apostolo tra studenti, amici, soldati, ammalati. Il Crocifisso non si dipartiva mai dal suo pensiero o dalla sua azione. «L'immagine del Calvario - scriveva - nella vita di ogni giorno si fissa vivamente in me: ogni giornata mi pare un piccola Golgota».
Avuto in dono un Crocifisso, vi costruì un piedistallo a mo' di calvario, perchè meglio parlasse al suo cuore. Il suo diario, come per dire che la sua vita camminava giornalmente per le vie del sacrificio, era intitolato «Itinerario della Croce». Il Crocifisso gli ispirò zelo ardente per la Chiesa e per la Patria e poteva scrivere ad un amico: «La Chiesa Santa e la Patria diletta, unite e fuse nel solo amore dei miei vent'anni, sono come due grandezze che si integrano».
Sui vari campi di battaglia diede infinite prove di coraggio e di abnegazione. Il 27 giugno 1916, sul Colombara, cadeva colpito al cuore. Cristo e la Patria accettarono quel sangue uscito da un cuore tanto generoso.
(G. Gribaudo: Un Capitano Santo - S. E. I. Torino, 1919).

Presso il Crocifisso, il desiderio della santità s'infiamma, ed un cuore generoso non può non ripetere col Negri: «Posso divenir santo, lo voglio, lo devo, o Gesù! ».

Mio figlio non vi lascerà MAI soli!



Non abbiate paura Miei tanto amati figli, perché Mio Figlio non vi lascerà MAI soli! Tutto ciò che ora vi accadrà, lo dovete accettare con amore e chiedere a Mio Figlio di portarlo con voi e per voi! Ora sentirete ovunque gli attacchi del male, ma vi prego di rimanere nell’amore e di restare calmi. Mio figlio vi prenderà ogni carico! Credete e abbiate fiducia, Miei amatissimi figli!

Il diavolo semina l'odio, l'invidia e il risentimento nei cuori dei Nostri figli, e specialmente in coloro che non sono con Mio Figlio, non vivono con LUI e non GLI hanno dato il loro SI. Attraverso di loro, poi egli attacca deliberatamente i Nostri figli fedeli, ma anche molti altri, solo che questi portano essi stessi in​​se, molti dei sentimenti diabolici.

Miei figli. Pregate per queste povere anime, perché solitamente non sono consapevoli di questa "manipolazione". Anche se essi si sono donati al diavolo, dovete pregare per loro, in modo che l'amore di Mio Figlio possa raggiungere i loro cuori. Una piccola scintilla è sufficiente per portare quest’anima al pentimento! Credete e abbiate fiducia, Miei amatissimi figli!

Ci saranno ora sempre più persone "insensibili" tra di voi. Hanno "perso" ogni freno morale, si sono "raffreddati" e sono senza emozioni. Possono infliggere "a freddo", del male a un fratello e le loro atrocità saranno sfrenate. I crimini degenerano, ma voi, Miei cari figli, dovete stare con Gesù e non vi accadrà nulla di male!

Pregate ogni giorno per la protezione e siate vicinissimi a Mio Figlio! Su chiunque Me lo chieda Io distendo Il Mio manto protettivo e con la Sacra Spada di San Michele Arcangelo, e la chiara guida dello Spirito Santo, non andrete perduti e sarete sempre protetti; è necessario però che chiediate la Nostra protezione almeno una volta al giorno.

Invocate il Santo Arcangelo Michele! Pregate lo Spirito Santo per la chiarezza e la guida e chiedete a Me, la serva del Signore, la protezione ed Io ve la concederò! Non respingeremo nessuno che Ci invoca, Ci prega e Ci chiama. Seguite dunque ora la Mia chiamata e resistete agli attacchi del diavolo. Non importa quali metodi egli userà per i suoi attacchi, rimanete sempre nell’amore e con Mio Figlio.

Vi amo dal profondo del cuore.

La vostra Madre Celeste.

Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza. Amen.

Nella vita, figli, potete avere la più grande sofferenza, ma se avete Dio e fede, vincete con l’amore.



APPARIZIONI A PIEDADE DOS GERAIS (MINAS GERAIS) 

Cari figli,
voglio ringraziare Dio per questo momento, per la preghiera, per il vostro sì.
Dio ha scelto ognuno di voi qui presente per vivere in questo giorno la pace, l’adorazione, la preghiera, il silenzio, l’affidamento, la ricerca delle benedizioni del Cielo. Perché la ricchezza più grande che hai nella vita è Dio – il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

Oggi siamo qui davanti alla ricchezza più grande, che è Gesù. Gesù vive e regna in mezzo a noi. Allora ringraziamo Gesù per le famiglie qui presenti. Quest’anno è un anno molto speciale. Perché l’uomo parla tanto della sofferenza – del dolore, delle malattie, delle malattie spirituali, dei problemi, delle difficoltà materiali e temporali – ma una famiglia è il giardino di Dio. La tua famiglia, la tua comunità, la Santa Chiesa, sono il giardino di Dio. E questo giardino di Dio ha bisogno di essere guarito, liberato, esorcizzato. Perché le famiglie stanno attraversando prove molto forti, che sono le terribili persecuzioni del demonio contro la famiglia.
Quanto il demonio getta il suo veleno sulle famiglie! Soprattutto la divisione. Perché la famiglia ha dimenticato di mettere Dio al primo posto. Oggi quello che la famiglia mette al primo posto è la materia. La materia è importante, ma non è l’essenza. Tu stesso hai una forma materiale, umana, ma in questa forma umana abita Dio, abita lo Spirito Santo di Dio. Ed è dove tu senti, agisci, cammini, ti alzi, ti addormenti, canti, preghi, ti metti in ginocchio e adori Gesù. Perché tu hai vita. Non sei solo materia, hai vita, senti.
Allora la cosa più importante che hai è Dio. La cosa più importante che la tua famiglia deve avere oggi è Dio. E quest’anno, quando Gesù mi ha detto che sarebbe stato l’anno della preghiera per la conversione delle famiglie, io come Madre di questo giardino di Dio, la famiglia, ho sentito nel mio Cuore Immacolato il desiderio che Gesù ha di vedere sulla Terra famiglie sante. Gesù desidera vedere sulla Terra famiglie sante! Ed è per questo che oggi siamo qui nell’anno missionario della preghiera per la conversione della tua famiglia. Tu che arrivi qui come pellegrino, che hai sete e fede, perché oggi non è facile portare – anche alla casa di Dio – i figli di Dio. Non è facile. Non è facile mettere la tua famiglia sul cammino della misericordia. A volte è facile chiamare la tua famiglia ai divertimenti, ai piaceri, ma è molto difficile chiamare la tua famiglia alla casa di Dio, alla vita di preghiera.
E la Madre della Pietà, l’Immacolata Concezione, ha questa missione insieme ai figli. Portare la tua famiglia alla casa di Dio. Portare la tua famiglia al santuario delle famiglie. Ed è per questo che siamo qui in un pomeriggio di pace, tranquillo, soave, anche se là nel tuo cuore ci sono sofferenze, problemi, molto dolore. Ma Gesù ti guarirà. Perché quest’anno è dedicato alla preghiera per la conversione di questo giardino di Gesù, di questo giardino di Dio. Ed è il giardino di cui Dio si prende cura con tanto affetto. Tutti questi anni della mia missione qui in questo santuario, sono dovuti allo zelo per la famiglia.
Le famiglie oggi sono malate, la malattia è il peccato. È quello che ha distrutto la forza del bambino, la forza del giovane, dei padri, delle madri, ma noi siamo qui con la maggiore arma che abbiamo: il rosario, il santo rosario. E quest’arma sconfigge il demonio. Non lo ferisce soltanto, lo sconfigge. Allora se oggi hai una sofferenza nella tua casa, metti Dio nella tua casa, metti la preghiera nella tua casa. Per un momento, allontanati dal rumore del mondo e mettiti in preghiera nella tua casa. Perché le famiglie pregano molto poco. Sono tante le faccende del quotidiano, che la famiglia non si raccoglie in preghiera, come giardino di Dio.
Allora la prima cosa da fare in quest’anno è pregare. E la grazia di stare con Gesù. Fai momenti di adorazione. Oggi è domenica. La domenica per il cristiano, per il figlio di Dio, per la famiglia di Dio che siamo tutti noi, è un giorno maggiore. Perché maggiore? Perché ci avvicina all’adorazione a Gesù. Quando oggi ricevi Gesù nella Santa Comunione, fai un minuto di adorazione. Chiudi gli occhi e rivolgiti a Gesù. Adora Gesù. Metti la tua famiglia nelle profondità del Cuore di Gesù Misericordioso. Avete già avuto questa grazia? Se non l’avete ancora avuta, fatelo! La grazia, dopo la Santa Comunione, di poter mettere la tua famiglia nelle profondità del Cuore di Gesù Misericordioso. E metti anche la sofferenza più grande della tua famiglia. Manca amore nella tua famiglia? Allora metti questa richiesta nel Cuore di Gesù. Manca perdono, lavoro, preghiera, condivisione, carità, pazienza, bontà, benignità? Metti questa richiesta nelle profondità del Cuore di Gesù.
Perché oggi la famiglia ha bisogno di convertirsi. Quando la famiglia si converte, il mondo si trasforma. Da se stesso, il mondo si trasforma. Perché la grande malattia oggi è il demonio che aggredisce, distrugge, che rende le famiglie schiave delle meschinità dei peccati. Mentre Gesù vuole portare la tua famiglia al grande banchetto, alla Santa Eucarestia. Quando parliamo di grande banchetto, figli, non dobbiamo pensare a una grande cena, dobbiamo pensare alla Cena più grande: Gesù, l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo. Questa è la nostra maggiore ricchezza, è il nostro maggiore banchetto.
Allora oggi le famiglie hanno molto bisogno di Gesù, hanno molto bisogno della Santa Eucarestia. È la missione della Madre della Pietà portare la famiglia, che è il giardino di Dio, a Dio. Ecco perché siamo qui. In un pomeriggio di preghiera, in una Valle di preghiera, dove Dio manifesta tutto il suo amore misericordioso nella condivisione, nell’affidamento, nella semplicità, nella necessità di ciascuno. Perché molti vengono per donare, ma grande parte di noi ha bisogno di ricevere. Donare e ricevere. C’è una cosa molto bella che Gesù ci insegna: quanto più doni, tanto più ricevi. E oggi abbiamo bisogno di ricevere molte grazie.
La prima grazia che abbiamo bisogno di ricevere in questa domenica, è che il nostro cuore sia degno di Gesù. Questa è la prima grazia. La seconda grazia è che le nostre famiglie siano di Dio. La famiglia ha bisogno di essere di Dio. E una grazia ricchissima per ricevere Gesù e perché le nostre famiglie siano di Dio, è pregare per la Santa Chiesa. Perché la Via che Gesù ha lasciato qui sulla Terra affinché noi raggiungiamo il Cielo, è Lui. E dove Gesù manifesta tutto il suo amore? Dentro la Chiesa, che siamo tutti noi. Gesù ha bisogno dei sacerdoti e dei laici, Gesù ha bisogno del Santo Padre e dei laici. Noi siamo la famiglia di Dio.
E oggi il demonio cerca di distruggere questa grande famiglia, questo bel giardino di Dio. Allora oggi noi siamo qui per fare questa richiesta speciale a Dio. Nessuno vuole vedere la propria casa in pezzi, nessuno vuole vedere la propria famiglia in pezzi, tutti noi vogliamo vedere la nostra casa e la nostra famiglia piena di Spirito Santo. Per questo oggi vogliamo chiedere lo Spirito Santo. Chiedere allo Spirito Santo di illuminare tutta l’umanità, tutto il clero, tutti i laici. Chiedere allo Spirito Santo di abitare in noi, agire in noi, parlare in noi. Perché Dio ci ama. Quello che Dio più ama nel mondo sono i suoi figli. Per questo Egli ha creato il meglio per i suoi figli. Ha creato una Terra bella per i suoi figli, della quale possiamo dire che ha creato un paradiso per i suoi figli. Ma i suoi figli sono caduti nel peccato. E Dio ci ha dato il perdono, e questo perdono è venuto da Dio stesso, Gesù. E oggi Gesù ci dà la fonte di questo perdono: la misericordia. Affinché raggiungiamo il Regno dei Cieli, la vita eterna, la Casa del Padre.
Allora la conversione delle nostre famiglie oggi è un lavoro missionario, della Chiesa missionaria, Chiesa che cammina per evangelizzare anime e cuori. Portare questa famiglia a Dio, è anche incontrare questa famiglia. È insegnare a questa famiglia a pregare. Molti ancora non sanno pregare. Molti non sanno chi sia Gesù Eucaristico. Molti non sanno cosa sia la Parola, Parola che è vita e salvezza, che è la Parola di Dio. La famiglia oggi è nell’oscurità. Perché è sedotta solo dal mondo materiale, dalla tecnologia, da tutta l’informazione che arriva soltanto dagli uomini, e dimentica la maggiore grazia che Gesù ha concesso agli uomini: lo Spirito Santo di Dio attraverso il battesimo.
Allora devi recuperare questa grazia, non solo cercare nel mondo le informazioni del mondo. Ma diventare consapevole che abbiamo tutti un passaggio di vita che è la Parola di Dio, la Sacra Scrittura, che ci porta tutta la grazia di chi siamo, perché siamo qui e perché dobbiamo seguire Gesù. Siamo qui per volontà di Dio, siamo il giardino di Dio e abbiamo la missione di incontrare Dio. Questa è la missione di ogni famiglia.
Ed è per questo che oggi Gesù si preoccupa tanto e chiede tanto che tu preghi per la conversione della tua famiglia, perché la famiglia è la ricchezza di Dio sulla Terra. E il giorno che la tua famiglia – che è la famiglia intera di questo mondo, perché siamo tutti una famiglia di Dio – tornerà alla Casa del Padre, si realizzerà sulla Terra la pace. Perché la sofferenza oggi è costruita dalle mani degli uomini. L’uomo stesso ha la capacità di costruire cose buone ma anche di lasciarsi sedurre da quelle cattive. E l’influenza delle cose cattive domina molto più facilmente. A volte non vuoi avere tempo per una domenica di preghiera, mentre hai tanto tempo per altre cose. E una cosa molto importante è che Dio non ti chiede tutto il tempo del mondo. Non vi chiede tutto il tempo del mondo, figli! Ti chiede solo di avere un momento per Lui. Egli ti ha dato il mondo, ti ha dato la natura, ti ha dato le montagne, il verde, il mare, Egli vuole che tu viva quello che ti ha dato, ma che tu abbia tempo di fermarti e riflettere che Egli è Padre e che Egli ama. Perché se l’umanità non tornerà a Dio, subirà le conseguenze dei terribili castighi provocati dalle stesse mani umane. Perché raccogliete quello che seminate.
Come sta la tua famiglia oggi? Tu che sei qui oggi e chiudi gli occhi pensando alla tua famiglia: come sta la tua famiglia oggi? Sono certa che la maggior parte delle famiglie stanno attraversando dolori. L’uomo non raccoglie cose belle, perché non ha seminato cose buone. Allora pregare per la conversione della tua famiglia significa mettere Dio dentro la tua casa. È portare la tua famiglia a Dio. Allora la tua famiglia oggi deve avere tempo per pregare, deve avere tempo per fare opere di carità, per fare il bene, per amare le persone. Le persone devono prendersi cura di quelli che un giorno si sono presi cura di loro, che sono le persone più mature, le più anziane. C’è tanta mancanza di amore verso di loro, che spesso oggi sono abbandonati. Allora è necessario questo amore. La famiglia deve amare i bambini, spesso i bambini sono abbandonati, quante volte i bambini vengono crudelmente assassinati prima ancora che nascano.
Allora la famiglia raccoglierà molto dolore, se non aprirà gli occhi ai segni di Dio sulla Terra. Perché la famiglia è sacra agli occhi di Dio. La tua famiglia è sacra. La tua famiglia è una benedizione di Dio. Allora la conversione oggi per le famiglie è qualcosa di molto più serio di quanto possiate immaginare, figli. Per questo, nel corso di quest’anno, rifletteremo sull’importanza della famiglia di Dio, perché noi siamo famiglia di Dio.
Per questo, nella benedizione di oggi, voglio chiedere a Gesù di portare alle famiglie quello di cui le famiglie hanno bisogno: guarigione, pace e amore. Guarire le ferite, avere pace e amare. Ma amare come Gesù ama. In modo sapiente, vero e giusto. Perché l’amore oggi ha portato molti genitori a rendere i loro figli dei figli sofferenti. Perché l’amore deve essere zelante e attento, ma a volte il modo in cui molti amano non è né zelante né attento. Per questo oggi c’è tanta aggressività nella vita dei giovani, che si perdono e si lasciano sedurre da tante strade ingannevoli: vizi, peccati. La gioventù è lo splendore del mondo ma i giovani oggi sono spenti, non brillano.
Allora l’amore di un genitore verso un figlio deve essere l’amore di Dio. L’amore di prendere in braccio e amare. Dio ti ha dato un dono sulla Terra, che è poter essere padre e madre, perché tu costruisca il mondo, perché la famiglia è il grande giardino di Dio sulla Terra. Quindi i tuoi figli saranno la grande luce di questa Terra.
E com’è oggi la vita di questi giovani? Aggressività, turbamento, squilibrio. Allora è necessario che apriamo gli occhi, che non parliamo soltanto della bellezza della famiglia, ma della famiglia che oggi piange chiedendo a Dio misericordia. Questa famiglia è bellissima e ha bisogno di essere bellissima, ma se l’umanità non permette allo Spirito Santo di agire, questa famiglia sarà malata e triste.

È quello che è accaduto all’umanità. Forse non te ne rendi conto, ma io come Madre vedo quanto l’umanità sia senza vita. C’è tanta sofferenza. Nella vita, figli, potete avere la più grande sofferenza, ma se avete Dio e fede, vincete con l’amore. Oggi nessuno ha pazienza, sapienza, discernimento. Le persone non hanno la sapienza di tenersi per mano. C’è molta divisione. E soprattutto sulla via di Dio. Quando vuoi servire Dio come missionario, devi pregare molto lo Spirito Santo, perché un missionario salva anime. La missione di un missionario è portare anime a Dio, non allontanarle da Dio! Allora tu come missionario, come sacerdote, padre, madre, devi salvare anime in questo tempo di oggi, non allontanarle da Dio, ma portarle a Dio. E il modo più bello è tendendo la mano, amando, ascoltando. La sofferenza oggi è chiarissima, ma la misericordia di Dio è molto maggiore della sofferenza. Basta che crediamo, confidiamo e diciamo con grande fiducia: Gesù confido in te!
Con grande affetto voglio darvi la mia benedizione.
la Madonna benedice i presenti
Cari figli,
vi ho benedetti con molto amore. Gesù ci insegna il valore di una famiglia, ci parla della sofferenza, di quello che purtroppo può arrivare per le famiglie: il dolore, le lacrime. Ma tutto può trasformarsi quando le tue ginocchia si piegano e tu chiedi a Dio con fede e con la fede trasformi te stesso e la tua famiglia in un giardino che profuma il mondo, in questo giardino che profuma la Terra.

È un messaggio chiaro, facile da comprendere, da vivere. Gesù ci ha parlato riccamente dell’Eucarestia, della preghiera, della fede, di vivere una vita con Lui, nella sua grazia. Questo è quello che chiedo a Gesù per voi, figli, quando gli chiedo di benedire i fiori per la guarigione e liberazione dei malati nel corpo e nell’anima. Soprattutto dell’anima che ha bisogno di conversione, le famiglie che hanno bisogno di conversione. Che Egli abbia misericordia di queste famiglie e delle anime.
Faccio gli auguri a chi compie gli anni, auguro loro molta pace. Che Dio benedica le famiglie, la Santa Chiesa, i sacerdoti. Continuate saldi nella fede, nella preghiera e nell’obbedienza.
Ecco la Serva di Dio, Maria l’Immacolata Concezione, la Madre della Pietà, ed ecco che il Signore mi chiama.

Meditazioni sulla fede. Cantate come i fanciulli nella fornace.



Maria, Regina della Pace

Figlia mia, meditiamo sulla fede di Abramo. Egli abbandonò tutto per seguire il suo Signore e suo  Dio. È arrivato fino a offrire in sacrificio il suo unico figlio poiché era sicuro che il Signore avrebbe  risuscitato Isacco per poter compiere la sua promessa di dargli una grande discendenza più numerosa  delle stelle del cielo, più numerosa dei granelli di sabbia del mare. (Genesi) Ciò significa che la sua  fede era assoluta e incrollabile, una fede senza cedimenti e assoluta in Dio suo Padre. Non ha avuto  ripensamenti, meno che mai dubbi, egli ascoltava la voce dell’Altissimo e metteva immediatamente in  esecuzione ciò che aveva sentito. 
Per metterlo alla prova il Signore gli chiese il sacrificio supremo di suo figlio e, meraviglia delle  meraviglie, come gli fu chiesto così egli subito fece, fino all’arrivo dell’angelo che lo fermò. Quale  fede! Per questo motivo egli fu chiamato il padre della fede.  
Tutto ciò per farvi capire che il Signore mantiene le sue promesse, che è fedele e che consola gli  afflitti. Quindi non abbiate paura, non vi lasciate spaventare. Siate forti, siate coraggiosi, poiché Egli è  il Dio dell’impossibile. Voi lo sapete molto bene, egli vi ha manifestato la sua Gloria e ciò diverse  volte. Rifletteteci, figli miei … 
Allora perseverate e cantate come i fanciulli nella fornace (Daniele 3, 51) essi non si sono  lamentati, avevano fede in Dio, loro Padre. Sapevano che Egli non li avrebbe mai abbandonati.  Pertanto, figli miei, che la vostra fede sia più salda e più forte. Continuate a pregare, a cantare, e  rendere grazie, a credere e soprattutto a sperare nella pace che solo il Signore può darvi. 
Siate benedetti nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen, Alleluia. 

martedì 31 marzo 2020

ILDEGARDA DI BINGEN



L’uomo cerca la salvezza, ma non più solo al di là nella vita eterna, la vuole qui; cerca Dio e desidera unirsi a lui prima della morte. I contenuti dei dogmi vogliono un’altra, se non formulazione, almeno un’interpretazione riferita all’uomo. Il rapporto con Dio vuole diventare personale. Resta incontestato il fatto che il peccato originale ha per conseguenza la perdita della grazia e l’allontanamento da Dio, ma si affaccia una nuova visione: oltre al peccato, resta il fatto che l’uomo non è solo discendente di Adamo, ma è anche, e in primo luogo, creatura di Dio.
“Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”. La Trinità ha agito nella creazione, le tre Persone vi hanno partecipato, da ciò risulta che l’uomo non è soltanto immagine di Dio, ma anche immagine della Trinità.

Ildegarda interpreta questo passo di San Giovanni: “…tre sono quelli che rendono testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue e questi tre sono concordi” (1Gv 5,7.8). Questi tre danno testimonianza in terra e in cielo, il Padre, il Verbo e lo Spirito.  Ildegarda dice: “I tre sono una cosa sola. Lo Spirito: un uomo non può dirsi uomo se è solo spirito, se non ha la materia sanguinea del corpo. Né formano un uomo vivente il corpo e il sangue, senza l’anima. Questi due, anima e corpo, non vengono a nuova vita in grazia della nuova legge, se non per l’acqua della rigenerazione e così sono una cosa sola nella Redenzione”. Come ci sono tre Persone di Dio che formano la Trinità, così ci sono tre elementi che formano l’uomo.

Dunque, l’anima umana è trinitaria, perché l’originale di cui è immagine è trinitario. Tra l’anima umana e la Trinità divina c’è un’analogia, se l’anima guarda in se stessa, riconosce in sé Dio in tre Persone. Il rapporto tra Dio e l’uomo prende il suo inizio dalla considerazione dell’uomo per giungere a Dio. L’uomo, definisce il suo rapporto con Dio in base alla conoscenza che ha di se stesso e definisce se stesso non in conformità a concetti d’essenza ed esistenza, ma secondo l’analogia della Trinità. L’uomo, per il fatto stesso d’essere uomo, è in rapporto con Dio, non è escluso da Dio. Ildegarda tratta molte volte della Trinità, proprio per l’interesse che ha di far vedere all’uomo quanto egli è partecipe di essa.

Sr. ANGELA CARLEVARIS osb

Regina della Famiglia



Il giudizio di un agente dell'Intelligence  Service 

Mons. Vittorio Bonomelli, arciprete di Breno (Brescia), in  una conversazione del giugno 1973 rievoca la sua azione di partigiano, insieme al capitano inglese Peter Cooper, dell'Intelligence Service, che da principio si interessò dei fatti di Ghiaie,  per motivi politico-militari, fino a convincersi, poi, della verità  delle apparizioni e a diventare cattolico. 
L'agente segreto, dalle ripetute visite a Ghiaie e dai colloqui con Adelaide, tornava sempre più convinto e ripeteva: 
"Quella bambina non può inventare, non può essere assolutamente una suggestionata; quella bambina ha visto come io  vedo; mi sembra di veder riflesso nei suoi occhi quello che ha  visto. E poi parla con tanta semplicità, senza isterismo". 
Più tardi, letto il libro del Cortesi, in cui era contenuta la ritrattazione di Adelaide, disse a don Vittorio Bonomelli: 
"Ho letto attentamente: una ragazza normale non può che  smentire. Sarebbe stata una ragazza anormale se non avesse  smentito. Noi che siamo addetti agli interrogatori, alle cose  severe, ecc. possiamo far dire a una persona normale quel che  pare e piace a noi. Per ottenere questo, non c'è niente come  mettere così sotto interrogatorio la figliola, piuttosto tardiva; una  ragazza che è però intelligentina, ma si svilupperà più tardi...  Perciò io ritengo che questa smentita è una dimostrazione che lei  è stata più che normale: questo per me è positivo, non è negativo.  Queste le mie conclusioni". 
Dopo un po' di tempo, egli portò il libro in Inghilterra, lo  fece esaminare anche da altri, e tutti diedero lo stesso giudizio.  "La conclusione che hanno tirato a Bergamo è una conclusione  esattamente illogica, perciò non logica" (Cfr. G. Cortinovis e  Collaboratori, Le apparizioni della Madonna a Ghiaie di Bonate  nel 1944, pp. 39-45). 

Severino Bortolan