martedì 31 marzo 2020

ILDEGARDA DI BINGEN



L’uomo cerca la salvezza, ma non più solo al di là nella vita eterna, la vuole qui; cerca Dio e desidera unirsi a lui prima della morte. I contenuti dei dogmi vogliono un’altra, se non formulazione, almeno un’interpretazione riferita all’uomo. Il rapporto con Dio vuole diventare personale. Resta incontestato il fatto che il peccato originale ha per conseguenza la perdita della grazia e l’allontanamento da Dio, ma si affaccia una nuova visione: oltre al peccato, resta il fatto che l’uomo non è solo discendente di Adamo, ma è anche, e in primo luogo, creatura di Dio.
“Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”. La Trinità ha agito nella creazione, le tre Persone vi hanno partecipato, da ciò risulta che l’uomo non è soltanto immagine di Dio, ma anche immagine della Trinità.

Ildegarda interpreta questo passo di San Giovanni: “…tre sono quelli che rendono testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue e questi tre sono concordi” (1Gv 5,7.8). Questi tre danno testimonianza in terra e in cielo, il Padre, il Verbo e lo Spirito.  Ildegarda dice: “I tre sono una cosa sola. Lo Spirito: un uomo non può dirsi uomo se è solo spirito, se non ha la materia sanguinea del corpo. Né formano un uomo vivente il corpo e il sangue, senza l’anima. Questi due, anima e corpo, non vengono a nuova vita in grazia della nuova legge, se non per l’acqua della rigenerazione e così sono una cosa sola nella Redenzione”. Come ci sono tre Persone di Dio che formano la Trinità, così ci sono tre elementi che formano l’uomo.

Dunque, l’anima umana è trinitaria, perché l’originale di cui è immagine è trinitario. Tra l’anima umana e la Trinità divina c’è un’analogia, se l’anima guarda in se stessa, riconosce in sé Dio in tre Persone. Il rapporto tra Dio e l’uomo prende il suo inizio dalla considerazione dell’uomo per giungere a Dio. L’uomo, definisce il suo rapporto con Dio in base alla conoscenza che ha di se stesso e definisce se stesso non in conformità a concetti d’essenza ed esistenza, ma secondo l’analogia della Trinità. L’uomo, per il fatto stesso d’essere uomo, è in rapporto con Dio, non è escluso da Dio. Ildegarda tratta molte volte della Trinità, proprio per l’interesse che ha di far vedere all’uomo quanto egli è partecipe di essa.

Sr. ANGELA CARLEVARIS osb

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