domenica 29 marzo 2020

LA VITA DELLA MADONNA



Secondo le contemplazioni
della pia Suora STIGMATIZZATA
Anna Caterina Emmerick


Maria Santissima viene presentata e accolta al tempio: passaggio della  Santa Vergine attraverso la '1porta d'oro" - Il sacrificio di Gioacchino - Maria  portata all'altare sacrificale Le cerimonie di presentazione - La cella di Maria nel  tempio 

L '8 novembre 1821, La Veggente così narrava: 

"Di buon mattino Gioacchino, Zaccaria ed altri si avviarono al tempio, erano seguiti a  poca distanza da Anna, Maria di Heli, la nipotina Maria di Cleofa e la Santa fanciulla  Maria. La Vergine indossava la veste dal manto color azzurro, mentre le braccia e il  collo erano ornate di corone; portava in mano una fiaccola ornata di fiori. Tre  giovinette la accompagnavano, erano vestite di bianco con ricami d'oro e si coprivano  con un mantello azzurro; tra le mani portavano fiaccole come quella della Santissima  Vergine. Ghirlande di fiori ornavano le braccia ed il collo delle giovinette. Seguivano  uno stuolo di fanciulle con lampade accese, erano le altre vergini consacrate al tempio  vestite tutte a festa e con i mantelli sugli omeri. Dietro a loro seguiva ancora una lunga  fila di donne. Alle prime luci dell'alba furono viste queste simpatiche persone snodarsi  in corteo. Nell'andare dalla casa al tempio, la compagnia fece un largo giro  attraversando diverse contrade cittadine. La gente, nel vedere quella santa processione,  si prostrava e qualcuno aveva esposto degli addobbi in segno di riverenza devozionale.  Nel contegno e nell'aspetto di Maria Santissima si notava la santità e l'emozione per il  vicino evento solenne".  
        Dio ha colmato Maria delle grazie e dei doni soprannaturali più grandi, infatti  l'Angelo la saluterà: "Ave Maria, piena di grazia”, come sede di tutte le grazie e i  doni di Dio. La Santa Vergine si preparava così ad essere l'annuncio della primavera  del mondo, Luce della salvezza di tutti gli uomini della terra. 
Quando la processione giunse al tempio, vidi i servi indaffarati per aprire un'altissima  e pesante porta scintillante, come se fosse d'oro. Infatti questa era proprio la “porta d'oro" sotto la quale passarono Anna e Gioacchino al tempo della Concezione.  Per passare sotto questa porta bisognava salire una scala di quindici gradini. Si voleva  condurre Maria per mano, ma Lei non volle, anzi piena di fervore salì rapidamente  tutti i gradini senza mai inciampare; allora tutti la guardarono di nuovo ammirati e  commossi. Vidi il banchetto già disposto e la pia Fanciulla che fu ricevuta da alcuni  sacerdoti, i quali la condussero a destra dell'entrata, in un andito che si divideva in  parecchie sale. In una di queste i sacerdoti sottoposero la Santa Fanciulla all'ultima  prova con alcune domande. Frattanto le donne e i fanciulli si erano recati nell'oratorio  e Gioacchino e Zaccaria preparavano il sacrificio. Infine, rimasti soddisfatti della  saggezza di quella Bambina, i religiosi del tempio furono convinti in modo definitivo.  Allora Anna la vestì del terzo abbigliamento solenne, quello violetto con il manto, il  velo e la corona. Vidi Gioacchino, con due sacerdoti ai suoi lati, prendere il fuoco con  una specie di braciere e porlo dinanzi ad un altare. I riti che accompagnarono l'offerta  sacrificale della Santa Vergine all'Onnipotente e al tempio furono molto commoventi:  all'altare si poteva accedere solo da tre lati, i pezzi degli animali sacrificati erano  collocati circolarmente in vario modo. Mentre l'offerta di Gioacchino ardeva già sulla  fiamma, Anna con Maria, accompagnate dalle donne, si erano recate all'atrio delle  dimore femminili nel tempio. Una muraglia separava quest'atrio dal luogo del  sacrificio, le donne potevano assistere al sacrificio da una porta semiaperta che dava  direttamente sull'altare. In un luogo appartato si trovava uno stuolo di fanciulli, erano  novizi biancovestiti, addetti al tempio; essi suonavano flauti ed arpe. Dopo il sacrificio  fu collocata davanti alla porta che comunicava con l'atrio delle donne una specie di  tavola ricoperta come un altare. Vidi poi Gioacchino, Zaccaria e un sacerdote che  lasciarono il cortile per recarsi dinanzi all'altare dove li attendevano un altro sacerdote  e due leviti, i quali tenevano in mano i sacri papiri e l'occorrente per scrivere. Anna vi  condusse pure la figlia adornata con gli abiti cerimoniali. Le altre fanciulle che  avevano accompagnato Maria Santissima si ritirarono in un angolo dell'immensa sala  del tempio. La Santa Vergine, avvolta da un bagliore luminoso, s'inginocchiò mentre i  genitori le imposero le mani sul capo; allora il sacerdote, tagliata una ciocca di capelli,  la bruciò su un braciere. I genitori pronunciarono alcune parole rituali che accompagnarono l'offerta al tempio della Fanciulla. Queste parole venivano scritte dai leviti su  una grande pergamena. Allora le fanciulle che stavano in disparte iniziarono a intonare  il salmo quarantaquattresimo: Eructavit cor meum verbum bonum, ed i sacerdoti a loro  volta il salmo quarantanovesimo: Deus deorum dominus locutus est. mentre dall'altra  sala si levava la musica soave dei fanciulli. Vidi la Madonna infusa in una  trascendenza di simboli celesti. Due sacerdoti, i più anziani, la presero per mano e,  salendo alcuni gradini, la fecero sedere su una specie di trono fatto a nicchia dal quale  Lei poteva dominare tutta l'immensa sala. I due preti rimasero ai suoi fianchi, mentre  gli altri si erano disposti lungo i gradini e leggevano a voce alta le preghiere nei loro  libri. Al di là della parete divisoria si vedeva un vecchio sacerdote che stava dinanzi  all'ara delle oblazioni, aveva una statura così alta che metà del corpo era visibile al di  sopra della parete stessa. Il fumo delle sue oblazioni saliva in nuvole e si disperdeva  nell'etere dinanzi a Maria. Mentre si svolgeva la cerimonia vidi apparire un simbolo  sotto il cuore della Vergine che, a poco a poco, pareva invadere il tempio intero.  L'aureola sotto il cuore della Santa Fanciulla consacrata al tempio era certamente  l'annuncio dell'Evento, la benedizione più grande tra tutte le grazie divine. L'arca di  Noè stava per trasformarsi nell'Arca della nuova Alleanza. Poco dopo quelle immagini  scomparvero e vidi comparire nell'aureola sotto il cuore di Maria, il Calice della santa  Cena. Un pane segnato da una croce apparve sul Calice davanti alla bocca di Maria.  Vidi quindi la Beata Vergine circondata da innumerevoli raggi di luce che mostravano  alle loro estremità i misteri e i simboli a lei relativi, come quelli delle Litanie  lauretane. Dalla spalla destra e sinistra della Vergine Santa si incrociavano due rami  diversi, quello dell'ulivo e l'altro del cipresso i quali si appoggiavano ad una bella  palma che, con un piccolo fiocco di foglie, vidi spuntare pure dietro il suo dorso. In  mezzo a quelle verdi foglie si mostravano in piccola dimensione gli strumenti della  Passione di Gesù. Poi lo Spirito Santo, in forma umana e di colomba assieme, si librò  su Maria Santissima e i suoi simboli. Il Cielo era aperto e scorsi la Gerusalemme celeste, la città di Dio, con tutti i suoi giardini, i palazzi e le dimore, pronta per  accoglière i futuri Santi e Martiri del Cristianesimo. Angeli giubilanti e l'aureola che  circondava la Vergine riempivano la luminosissima visione. Questa visione è stata  simile a quella del santo Rosario. I simboli che fanno riferimento alla Santa Vergine  nell'Antico, nel Nuovo Testamento e nell'eternità, si tramutavano di continuo. Molte  persone che sembrano sagge ne parlano con poca riverenza, mentre gente ignorante  pratica la devozione del santo Rosario con sincero amore e spontaneità, ricevendone le  grazie. Durante questa visione il tempio mi era apparso spoglio, come se avesse  perduto ogni magnificenza e ornamento, perfino la meravigliosa e immensa sala  dell'altare e del trono adesso mi sembrava una cosa rozza e meschina. Tutto cadeva  nell'ombra e sembrava dissolversi dinanzi alla luce della magnificenza di Maria  Santissima. Adesso io non avevo più dinanzi agli occhi Maria fanciulla, bensì la  Vergine adulta, la Madonna. Il sacerdote del tempio esortò infine tutti i fedeli a  ringraziare il Signore per aver loro concesso la presenza di quella Vergine, portatrice  di grazie di inestimabile valore. Anche se nessuno degli astanti vedeva ciò che  circondava la Santa Fanciulla, molti però ne percepivano la spiritualità sublime, per  questo motivo li vidi assorti in solenne raccoglimento e profondo rispetto. A poco a  poco tutto scomparve, rimase solo l'aureola splendente attorno al cuore di Maria  Santissima. La promessa divina che si adempiva. Vidi allora la fine della cerimonia  d'iniziazione: la Fanciulla abbigliata solennemente e circondata dai sacerdoti. Essi  avevano ricoperto Maria con un velo bruno, e dopo averle tolto le corone dalle braccia  e la fiaccola dalla mano, la fecero discendere dal trono e la condussero in una sala. Qui  erano ad attenderla sei vergini adulte del tempio, appena la videro le andarono  incontro spargendo dei fiori ai suoi piedi, davanti a Lei. Dietro stavano la maestra  Noemi, zia di Lazzaro, la profetessa Anna ed un'altra matrona. Consegnata Maria a  quelle donne, i sacerdoti, come anche i genitori ed i parenti, si ritirarono, mentre i  canti e i cori cessarono lentamente. Tutto cadde nel profondo silenzio delle misteriose  volte del tempio. Prima di allontanarsi, Gioacchino strinse al petto Maria e la pregò  con le lacrime agli occhi di voler raccomandare a Dio l'anima sua. Dopo ciò Maria e le  maestre, con le altre fanciulle, si ritirarono nella parte settentrionale dell'edificio  riservata alle donne. Esse dimoravano in celle scavate nelle profondità delle mura del  tempio e per mezzo di corridoi e di scale a chiocciola potevano salire in piccole stanze  dove recitavano le loro preghiere vicine al Sancta Sanctorum. I parenti della Santa  Vergine mangiarono nella sala vicina alla "porta d'oro" insieme ai sacerdoti. Sentii  allora Anna dire entusiasta alle altre che l'attorniavano: "Adesso entra nel tempio il  vero Spirito dell'Arca dell'Alleanza, il Vaso della Promessa divina". Non tutte  capirono, ma quelle che compresero ebbero il concreto presentimento della  predestinazione della Vergine. Finito il breve pasto, alcuni seguirono Anna e  Gioacchino all'uscita del tempio, altri invece rimasero assorti in preghiera. Vidi che  Anna, nonostante fosse di condizioni agiate, viveva nell'astinenza e senza prendere  cibo caldo. Forse si limitava per far più elemosine ai poveri. La servitù invece era  trattata e nutrita bene. Anna, Gioacchino ed i parenti partirono alla volta di Bethoron.  Più tardi vidi le donne del tempio celebrare il rituale della "festa dell'accoglienza",  nella quale Maria chiese alla maestra e alle condiscepole di essere ammessa tra loro.  Poi seguì un banchetto e alcune danze sul tipo del minuetto. Talvolta, il ritmo delle  danze richiedeva l'inchino del corpo come usano gli Ebrei durante la preghiera. Alcune  vergini suonavano flauti, timpani ed altri strumenti, fra cui uno che era graditissimo  all'orecchio e consisteva in una cassetta sulla quale erano stese le corde musicali. Lo  strumento era tenuto sulle ginocchia della suonatrice. Infine Noemi condusse Maria  nella piccola cella a Lei assegnata. Questa non era perfettamente quadrata e le pareti  erano adorne di figure triangolari a vari colori. Il mobilio consisteva in uno scanno e  un tavolino. In un angolo si trovava un giaciglio e un piccolo spazio per riporvi gli  abiti. Maria Santissima pregò Noemi affinché le concedesse il permesso di alzarsi  frequentemente la notte, ma quest'ultima per il momento non glielo permise. Le  vergini del tempio erano velate e portavano vesti lunghe e larghe con maniche molto  larghe. Tutte avevano delle cinture alla vita. All'epoca in cui Maria Santissima entrò al  servizio del tempio, circa dodici anni prima della nascita di Gesù, erano in corso i restauri di quest'edificio. 

21 novembre. 
Oggi ho visto la cella abitata da Maria, era posta nella parte settentrionale della  muraglia del tempio che si affaccia sul Santo, alla parete sinistra vidi un tappeto  arrotolato che, steso sul pavimento, formava il suo giaciglio. Nella parte superiore vidi  i piccoli oratori che comunicavano con le celle delle vergini. Quello di Maria era uno  dei più vicini al Santissimo. Un corridoio era separato da una tenda, che formava una  specie di anticamera con la sua cella. Vidi degli armadi dove si conservavano abiti e  arnesi. Dalla parte laterale, vicino alla porta della cella di Maria, c'erano dei gradini  che conducevano al piccolo oratorio, nel quale un'apertura praticata nel muro e  ricoperta da un velo permetteva di vedere la sala del tempio. Una torcia era accesa in  una nicchia nel muro della cella, vidi Maria aureolata di luce ed assorta nella lettura di  alcune pergamene e rotoli con fiocchi rossi. La Santa Vergine portava una veste a  righe bianche e celesti coperte di fiori gialli. Era veramente commovente vedere quella  fanciulla così piccola e innocente immolarsi per la salvezza dell'umanità. Vidi Anna,  l'addetta al tempio, che entrò e pose su un tavolino rotondo una piccola bottiglia e un  piatto con della frutta dalla forma simile ai fagioli. 

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