Quando l'amore tocca il suo vertice, non parla, non grida, non si esprime con parole o canti. Esso si esprime come ci esprimiamo noi in quei momenti indicibili che rappresentano una piena donazione del nostro essere; cioè con un sospiro o con un
alito. Ecco perché la terza persona della Trinità è chiamato Santo Spirito o Santo Sospiro.
Questo sospiro non è passeggero come sono i nostri sospiri; ma è eterno. Come questo avvenga io non so; ma una cosa so, dopo che il terzo vangelo, scritto da S. Luca lo ha rivelato. So che questo Santo Sospiro coperse come una nube la Vergine Maria, per cui Colui che da essa nacque fu chiamato Figlio di Dio.
E' lo stesso Spirito di cui parlò Cristo Signore, quando disse a Nicodemo che è necessario nascere una seconda volta, per mezzo dell'acqua e dello Spirito Santo.
E' quello stesso Spirito Santo che il Salvatore diede ai suoi apostoli quando disse quelle parole:
— Ricevete lo Spirito Santo. Saran rimessi i peccati a chi li rimetterete e saranno ritenuti i peccati a chi voi li riterrete.
E' lo stesso Spirito, del quale il Redentore parlò nell'ultima cena:
— Egli mi glorificherà, perché riceverà da me e lo farà conoscere a voi. Tutto quello che possiede il Padre, è mio.
Con queste parole, il Redentore voleva dire ai suoi discepoli:
— Lo Spirito Santo che verrà sopra di voi, in futuro vi farà conoscere quella divina sapienza che è comunicata a Lui, nel suo procedere dal Padre e dal Figlio.
E' quello stesso Spirito che discese sugli apostoli cinquanta giorni dopo la Pasqua (Pentecoste = cinquantesimo) e diventò l'anima della chiesa, secondo le parole del Redentore:
— Quando lo Spirito di verità sarà venuto, insegnerà a voi ogni verità.
FULTON J. SHEEN
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