venerdì 27 marzo 2020

LAMENTI DIVINI PAROLE DI GESU’ AI SUOI SACERDOTI



IL CROCIFISSO DEVOZIONE SORPASSATA?

Una moderna e deplorevole corrente di pensiero che circola tra alcuni sacerdoti vuol rinnovare tutto e su tutto ha da ridire. Non risparmia neppure me Crocifisso.
"Le immagini di Gesù Crocifisso? Roba di altri tempi! - dicono alcuni - Erano le menti ingenue del tempo passato che amavano questi segni sensibili, queste strane forme di devozione. Ma in questo attuale risveglio e rinnovamento della Chiesa e della società le immagini del Crocifisso vanno messe da parte." Cosa dovrei rispondere a questi sacerdoti ... rinnovatori, nemici della mia croce?
Innanzitutto rinnovate voi stessi nello spirito! E poi, perché impedire che i fedeli mi contemplino Crocifisso? Non ci sono qua e là nel mondo vari monumenti che ricordano i grandi uomini della storia? E non vi tenete care le foto che richiamano alla vostra mente il volto di persone a voi care, vive o defunte? Quale uomo è più grande e più degno dell'Uomo-Dio? Quale persona al mondo può essere a voi più cara di me Redentore?
L'immagine di me Crocifisso ha portato molti alla vera conversione e ha formato tanti santi. Quante volte ho dimostrato al mondo, con dei prodigi, quanto lo gradisca l'immagine di me inchiodato sulla Croce, versando Sangue vivo dalle ferite e talvolta schiodando le mie mani per abbracciare dei peccatori pentiti!
E voi, miei discepoli e miei ministri, considerate come una devozione sorpassata il culto alla mia immagine di Crocifisso? Quale stoltezza!
Piegate piuttosto le ginocchia, umiliatevi, baciate le mie Piaghe e meditate sugli insegnamenti che vi dà un Dio Crocifisso, svenato per salvarvi!
Chi mi contempla inchiodato sulla Croce e sente amore per me, difficilmente guasta la sua condotta e si lascia oscurare la mente fino a seguire il turbine di questo mondo.
Chi non ama il Crocifisso, non mi conosce e non conoscendomi non può imitarmi e non imitandomi non opera nulla di concreto nella sua vita.

Don Enzo Boninsegna

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