La vita di Maria Santissima non fu altro che un girare continuo negli atti della Creazione, sin dal suo immacolato concepimento. (Vol. 15, 8 dic. 1922) Pertanto facciamoci prendere per mano dalla nostra Madre Celeste e da Luisa per girare.
Ci fondiamo nel Santo Divino Volere e portiamo, innanzi alle tre Divine Persone, tutta la Creazione a nome di tutti per dare il contraccambio dei loro doveri e se qualche creatura, in forza del libero arbitrio, sfugge, rifiutando il Ti amo che mettiamo, entriamo nella Umanità di Gesù dove troviamo tutti gli atti come in custodia e, per tutti, possiamo dare il contraccambio d’amore ed il Ti amo (Vol. 16, 29 dic. 1923).
Dio creò l’uomo perché Gli facesse compagnia (Vol. 12, gennaio 24 -1920), per trastullarsi con la creatura, per dividere con lui tutti i suoi contenti. Compagnia non solo a Gesù, ma anche alle sue opere che sono inseparabili da Lui (Vol. 17, 21 maggio 1925) così che la Sua Volontà non si sarebbe sentita più sola nelle cose create, ma avrebbe sentito la compagnia dei nostri atti.
Entrando nelle cose create ne prendiamo il possesso (Vol. 20, ottobre 24, 1926), conoscendole, amandole e imprimendovi il nostro Ti amo. Ogni cosa creata contiene l’Amore di Dio per noi e Lui aspetta il nostro ricambio che costituisce il primo dovere della creatura (Vol. 18, 9 agosto 1925). Possiamo chiedere, in mezzo alle Sue opere ed insieme con esse che venga il Regno della Divina Volontà.
Iniziamo, facendoci tenere per mano da Maria Santissima e da Luisa, dall’atto di Cielo, l’atto del distacco (Vol. 1 – distacco di Luisa da tutte le creature). Il primo atto che Gesù vuole mettere nell’anima di Luisa ed anche dentro di noi, è l’atto di Cielo perché senza il vuoto non si può iniziare a mettere niente. Gesù inizia l’opera Sua nell’anima, la sottrae e la distacca dal mondo esterno (Volume 1 ). Entriamo nella Divina Volontà, riconosciamo questo atto di Cielo, quest’atto di immensità e vuoto assoluto, chiedendo alla Divina Volontà di venire a formare in noi il vuoto ed a togliere gli attaccamenti alle creature, agli affetti umani, alle relazioni disordinate. Contempliamo la Maestà Suprema che con un sol FIAT distese il cielo azzurro (Pio Pellegrinaggio 1° ora) e che dal caos ha portato l’ordine con ogni cosa al suo posto. In quest’atto di Cielo, come poi in tutti gli altri diciamo: “Ti amo, Ti adoro e Ti glorifico: venga il Regno della Tua Volontà sulla Terra!”
Andiamo quindi nelle stelle (dicembre 6 - 1925) e guardando la loro armonia prendiamo, dietro i veli dove è nascosta la Volontà Divina, le loro virtù perché Dio vuole creare nella nostra anima un cielo stellato molto più bello di quello che vediamo all’esterno, un cielo interiore pieno di costellazioni che possiamo moltiplicare all’infinito. Così, ad esempio, il “passaporto celeste” di cui parla Gesù nel volume 3, è costituito dalle stelle dell’umiltà, della rassegnazione e dell’obbedienza che insieme formano una costellazione dell’anima.
Giriamo ancora ed andiamo nella Luna che è presente nel cielo quando tutto è silenzio, quando è notte e prendiamo la sua calma, la sua tranquillità soprattutto quando sentiamo in noi agitazione, mettendo, come sempre, il nostro Ti amo per noi e per tutti. Andiamo poi a prendere le relazioni di amore e di grazie che sono in tutto l’universo (febbraio 10, 1925), in tutti i mondi conosciuti e sconosciuti. Ogni cosa creata è un nutrimento per la nostra anima che dobbiamo andare a prendercelo mettendo sempre il nostro Ti amo, Ti adoro, Ti benedico per noi e per tutti.
Entriamo poi nel Sole che è fonte di vita, di calore, di energia per il nostro pianeta; riconosciamo il bene che da quest’astro deriva a tutti gli abitatori della terra per dare ad ognuno il proprio bacio di luce e d’amore (pio Pellegrinaggio 1° ora) e mettiamo in ogni suo atomo, in ogni raggio che scende verso la terra il nostro ricambio d’amore. Il Sole viene paragonato spesso al Sole della Divina Volontà (Vol. 18, ottobre 1- 1925) che ha il suo centro nell’Umanità di Gesù e chi vive in Essa vive in questo centro. Pertanto più giriamo nella Divina Volontà per ripetere gli atti, tanto più grande si forma la rotondità del globo di luce per illuminare il regno del FIAT (Vol. 20, ottobre 9, 1926). La luce del sole non si divide mai, è sempre compatta e prendendo questo atto riceviamo il principio dei nostri atti da Dio stesso (Vol. 19, maggio 27,1926); il Sole della Divina Volontà forma l’eclisse alla volontà umana( Vol.20, ottobre 13 1926 e Vol. 24, giugno 12 1928)
Scendiamo poi sulla terra e andiamo nell’atmosfera e nel vento. Questo porta la freschezza, il refrigerio a tutte le creature e mentre quello caldo le infiamma del suo amore, quello freddo smorza il fuoco delle passioni (Vol.19, aprile 18 -1926).
Spostiamoci nel mare, nelle acque che camminano sempre e che non si fermano mai, simbolo della purità divina, del mormorio della preghiera (Vol.20, novembre 1- 1926) e mettiamo il nostro Ti amo anche in ogni goccia di pioggia, in ogni fiocco di neve, nelle nuvole e nell’acqua non soltanto allo stato liquido, ma anche solido e gassoso.
Scendiamo ancora sulla superficie della terra la quale, con pazienza indicibile, ci sostiene e resta ferma sotto i nostri piedi (Vol.20, novembre 4,-1926) affinché l’uomo conosca che sotto i suoi piedi c’è una Volontà Divina che non è amata e spesso, dolente, si scuote per farsi conoscere. Entriamo in ogni sua particella fino a giungere al centro della terra ed ivi deporre il nostro cuore, affinché esso, col nostro palpito, ami per tutti, dia amore per tutti, tutti abbracci e con tutti gridi:”Venga il Regno e domini la Tua Volontà!” (Pio Pellegrinaggio 3° ora)
Andiamo ancora in tutto il mondo minerale, nella sabbia e poi sui monti, sui promontori, sulle isole, mondo perfetto in se’ perché compie lo scopo della Creazione, anche se inferiore al vegetale. Una pietra non potrà mai essere una pianta, come una scimmia non potrà mai essere un uomo. Diamo voce a questo mondo minerale e senza vita vegetativa ripetendo il nostro Ti amo.
Spostiamoci poi nel mondo vegetale (Pio Pellegrinaggio 3° ora) e imprimiamo la richiesta del Regno in ogni filo d’erba, nel seme racchiuso nella terra, nelle foglie, nei tronchi degli alberi, nelle foreste, nel profumo dei fiori, nel sapore della frutta.
Entriamo poi nel regno animale ed imprimiamo il nostro Ti amo in tutti i volatili, nel cinguettìo degli uccellini, nei colori delle ali delle farfalle, nelle rondini e nelle aquile e chiediamo il Regno. Facciamo altrettanto per gli abitatori delle acque, dalle balene alle telline, dai delfini alle meduse per spostarci ancora agli animali terrestri, dall’agnellino all’elefante, dal gatto al cavallo, al leone e così via mettendo, per ciascuno, il nostro ricambio d’amore.
Andiamo poi, secondo la nostra immaginazione, nelle albe e nei tramonti, nell’alternarsi delle stagioni, nell’arcobaleno e nelle aurore boreali, nel freddo e nel caldo, chiedendo sempre il Regno. Tenendo sempre la mano di Maria Santissima e di Luisa facciamoci presenti nell’Eden (Vol.23 novembre 10 - 1927) dove un fiume (la Divina Volontà) scorreva e irrigava il giardino (l’uomo) rendendolo fertile (nuova creazione spirituale degli atti divini) e mettiamo il nostro Ti amo nell’atto in cui Dio crea l’uomo, lo guarda, lo ammira ed il Suo Amore palpita forte sino a traboccare (Pio Pellegrinaggio 4° ora). In Adamo eravamo compresi tutti noi e pertanto ripetiamo con lui: “Ti amo, mio Dio e mio Creatore, autore di questa mia vita”.
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