mercoledì 3 marzo 2021

La Madre di Gesù vi dice: mio Figlio sta traboccando misericordia. Egli vi vuole felici, Egli è il Salvatore, Egli è la Salvezza! Egli vuole vedervi pienamente felici. Dipende dal vostro sì.

 


Madre della Pietà a Piedade dos Gerais (MG – Brasile)


       14.02.2021

Cari figli,
con grande pace, con grande sapienza, apriamo i nostri cuori per questo momento di preghiera, chiedendo a Dio innanzitutto la grazia di vivere questo momento con umiltà.

L’umiltà è una delle maggiori virtù del cuore del figlio di Dio. Il cuore umile ascolta il richiamo del Cielo, ascolta la voce di Dio. Nel mondo manca molto l’umiltà. Perché Dio parla sempre con noi, Dio sta sempre in mezzo a noi, avvolgendoci con la sapienza che è Dio stesso, che è lo stesso Spirito Santo, dandoci la scienza affinché possiamo costruire ciò di cui il mondo, l’umanità, i figli di Dio hanno bisogno nel momento presente. L’umiltà ci porta al Cielo. Soprattutto quando è rivestita della più sublime carità, che oggi ci porta ad essere più fraterni in un mondo che vive molto poco la fraternità. Anche in questo momento in cui tutte le persone sulla terra hanno bisogno della guarigione del cuore, della guarigione dell’anima. Non solo della guarigione del corpo, ma dello spirito. Ecco perché dobbiamo avvicinarci a questa umiltà bellissima, che ci porta innanzitutto a conoscere i grandi misteri divini, il mistero supremo della Santissima Trinità. Allora oggi supplichiamo a Dio questa grazia, la grazia dell’umiltà.

Soprattutto nei tempi difficili, chi non avrà umiltà non vincerà le grandi battaglie. Perché la più grande delle battaglie è causata dalla mancanza di amore, di carità, dal non tendere le mani in un mondo che dovrebbe essere più fraterno, in un mondo in cui dovrebbe esserci più condivisione, in un mondo in cui le persone dovrebbero ringraziare Dio tutti i giorni per il dono di poter vivere e contribuire alla costruzione di un mondo migliore. Allora vogliamo supplicare a Dio questa grazia, in questo giorno di ritiro spirituale, nel quale lo Spirito Santo si prende cura dei cuori qui presenti, portando loro questa luce magnifica, splendida, celeste, la luce di Dio per l’umanità.

E oggi vogliamo fare anche una richiesta molto speciale, che è la grazia della conversione. L’uomo è molto distante da questo bel cammino di conversione. Sarà che l’umanità ha imparato da questo tempo che oggi il mondo vive, che tutta la Terra vive? È un tempo di riflessione, un tempo di crescita. Nulla è come l’umanità vorrebbe che fosse. In tutti i sensi, figli: materialmente, spiritualmente, temporalmente. Il mondo ha bisogno di guarigione, il mondo ha bisogno di liberazione, il mondo ha bisogno del grande Esorcista, Gesù Cristo. Perché ci sono molte tenebre sul mondo. E molto dolore.

Riflettiamo sulla Parola di Dio, sulla spiritualità. Quest’anno è dedicato a San Giuseppe, che ha vissuto la spiritualità in un modo così bello e soave, perché ha vissuto senza discutere, ha vissuto accettando la volontà di Dio, i disegni di Dio, che non sempre corrispondono alla volontà dell’uomo. Spesso la volontà dell’uomo è qualcosa di completamente diverso da quello che Dio vuole per lui. Spesso non accetti la tua croce, non accetti le tue battaglie, non accetti le difficoltà, non accetti il momento che vivi, che non sempre è quello che vorresti vivere. Molte volte veniamo lavorati e perfezionati dalla volontà di Dio, che ci rende consapevoli che al di sopra di ogni nostra capacità ci sono i disegni del Padre.

Allora dobbiamo cercare questa spiritualità, soprattutto in quest’anno che ci fa guardare al fedele servo San Giuseppe, che ha servito Dio contribuendo all’edificazione del mondo, soprattutto della Sacra Famiglia, della Santa Famiglia di Gesù.

Allora oggi vorrei che ognuno guardasse nel profondo di se stesso e cercasse di incontrare Dio. Dov’è oggi Dio nella tua vita? Oggi è un giorno dedicato al Signore, un giorno di preghiera, un giorno in cui rivestirsi delle vesti della pace, che è lo Spirito Santo, e cercare veramente il silenzio di Dio. Ad esempio: oggi siamo qui in un luogo di silenzio, in una Valle di silenzio, in un luogo scelto da Dio per portarci benedizioni celesti. E cosa ci ha detto Dio in questo ritiro di spiritualità? Che è il primo ritiro che fate in modo edificante, perché il mondo ha bisogno di mettersi davanti a ciò che è sacro. La volontà e il piano di Dio nella nostra vita devono essere per noi qualcosa di sacro.

Non come l’umanità stava vivendo, nella dissolutezza, rivolta solo al piacere del mondo, al piacere della materia. Nessuno pensava: “Chi sono io? Cosa c’è dentro di me? La presenza del Santo è in me, la presenza di Dio è in me”. Allora questo ci porta a vedere profondamente come Dio agisce in noi, quanto il mondo abbia bisogno di guarigione, quanto l’umanità abbia bisogno di liberarsi, cosa Dio ci sta rivelando in questi tempi di battaglie. Sono tempi confusi, tempi in cui l’umanità dovrebbe prendersi più cura di se stessa, amare di più se stessa, avere più prudenza, prendersi più cura dei nostri bambini, prendersi più cura della sua patria, del suo popolo, avere questa generosità che va al di là di quello che gli occhi umani conoscono, ma che il cuore ha realmente bisogno di conoscere.

Costruire un mondo buono per tutti, un mondo felice per tutti, non questo mondo individualista, avido, prevenuto, in cui le persone dimenticano di guardare le une verso le altre con gli occhi della presenza di Dio, della presenza del divino Spirito Santo, che ci insegna a comprendere che agli occhi del Padre noi siamo un tesoro, che abbiamo bisogno di valorizzare la ricchezza che possediamo.

Ad esempio, oggi, pensa alla ricchezza di questo momento di preghiera, pensa alla ricchezza di essere qui in un momento in cui una malattia colpisce la Terra, chiedendo a Dio non solo la guarigione da questa malattia, ma la guarigione del mondo, la guarigione dei cuori. Che gli uomini siano migliori, che l’uomo pensi di più, rifletta di più. Tutto passa, la Terra è un passaggio. Oggi sei qui e improvvisamente potresti non esserci più, ma la tua vita è infinitamente grandiosa, nulla si perde, tutto si trasforma.

È necessario credere alla Resurrezione, credere a ciò che è infinito. L’amore ci rende puri, l’amore ci rende forti, l’amore ci rende capaci. Perché oggi il mondo vive l’impurità, perché oggi il mondo vive la debolezza? Perché il mondo non ama, perché le persone non amano, perché l’amore è diverso dalla cupidigia, è diverso dall’interesse, è diverso dall’avidità. L’amore è donazione.

Riflettiamo su quanto Gesù ci ama, su quanto Gesù ci ha amato nel momento in cui ha dato la vita per ciascuno di noi. Quanto ti ha amato! Si è consegnato affinché tu vivessi pienamente, affinché tu guarissi, ti salvassi, resuscitassi da questo fango che ti rendeva l’uomo più povero e infelice della Terra. Allora oggi abbiamo motivo per avere in noi questa ricchezza, per sentire in noi questa ricchezza, per vedere i prodigi dello Spirito Santo, della pienezza della grazia dello Spirito Santo. Allora ci vuole fiducia.

Quando decidi di andare avanti, molte volte nel guardare indietro cresci, perché scopri quanto eri piccolo, quanto le meschinità del mondo ti avevano affondato, quanto i preconcetti del mondo ti avevano ucciso nel momento in cui avresti dovuto guardare le persone con gli occhi di Gesù, come Gesù ci ha guardati e ci guarda, come Gesù ci ama e ha amato ciascuno di noi.

Allora la spiritualità di questo ritiro è cercare veramente questo Spirito Santo, fare nuove tutte le cose, ripensare le azioni, cercare azioni costruttive, lasciare l’invidia, lasciare la gelosia, lasciare tutto quello che ti imprigiona in un abisso, perché spesso sei prigioniero, libero ma prigioniero dei tuoi atti. L’uomo è libero, ma prigioniero: i suoi pensieri sono prigionieri, confusi, ci sono le tristezze, le depressioni forti, i disturbi orribili.

Allora hai veramente bisogno di questa guarigione piena, di questa grazia piena, di metterti tra le braccia del Padre, di immergerti nelle profondità del Cuore di Gesù Misericordioso. Il Sangue di Gesù ti lava, ti purifica, rende nuove tutte le creature. Allora è questo che il mondo deve fare. Perché se l’uomo non cercherà realmente questa costruzione degna, soffrirà molto. Perché tutto quello che si semina, si raccoglie. Tutto quello che fai oggi, domani lo raccoglierai. Le tue azioni porteranno alla realizzazione della tua felicità o infelicità. Dipende da voi, figli. Se semini un giardino bello avrai fiori belli da raccogliere, frutti belli da raccogliere, ma se semini soltanto le fragilità delle conseguenze dei peccati, raccoglierai le conseguenze dei peccati: epidemie, fame, guerra, vuoto, violenza, tristezza, lacrime.

Arriverà un momento in cui ricorderete quello che Gesù vi ha detto: “molti saranno tristi di essere presenti a motivo della tanta sofferenza che verrà, del tanto dolore che sentiranno”. Ecco perché stiamo ricevendo la misericordia. La Madre di Gesù vi dice: mio Figlio sta traboccando misericordia. Egli vi vuole felici, Egli è il Salvatore, Egli è la Salvezza! Egli vuole vedervi pienamente felici. Dipende dal vostro sì.

Nelle catechesi bellissime che ricevete in questo santuario, Gesù ci dice sempre che la trasformazione del mondo è nelle mani dell’umanità. E in questo tempo della giustizia, che è il tempo della giustizia di Dio sulla Terra, dovrete cercare questa trasformazione. Raccoglieranno fiori solo coloro che li avranno seminati. Avranno un bel giardino. Anche se ci sono le spine, anche se affronti difficoltà, perché per fare il bene molte volte devi versare lacrime. Spesso fai il bene sorridendo ma al tempo stesso piangi, perché non sempre la persona alla quale stai dando il tuo cuore sta facendo lo stesso con te, non sempre le mani si uniscono, non sempre i cuori si abbracciano.

Per questo abbiamo bisogno di questo Cielo di grazia, di questa grazia di Dio. Questo ritiro di spiritualità è un ritiro diverso da tutti i ritiri che avete vissuto in questo santuario, perché siamo in un tempo di meditazione, un tempo differente. Dio non sta dando ai figli soltanto un’opportunità, sta dando loro la grazia di essere felici. Dio ti sta dando questa grazia! Non considerare questo tempo come un tempo di sacrificio. Sacrificio è quello che stavi facendo prima: sacrificare ciò che esiste di più santo in te per vivere il mondo, per vivere ciò che non porta gioia, che sono le cose del mondo, che sono il peccato. Quello che ti porta gioia non è il sacrificio, quello che ti porta gioia è la speranza, quello che ti porta gioia è la felicità.

Quindi state vivendo un ritiro spirituale bellissimo, diverso, perché il mondo ha bisogno di fare più silenzio, di vincere il rumore, di non cercare soltanto le soddisfazioni della materia ma cercare lo Spirito Santo, rinnovare questo mondo, rinnovare questa nazione che ha tanto bisogno di guarigione, di liberazione, di pace. Ed è per questo che siete qui oggi, alla presenza bellissima del Cielo, in un anno di grazia, che è l’anno dedicato a San Giuseppe, che si è messo al servizio della volontà di Dio, del piano di Dio nella sua vita.

Con grande affetto voglio benedire tutti voi, portandovi questa gioia di essere servi del Signore, di essere strumenti del Signore, di essere operai della messe del Signore e lavorare non solo per un Brasile migliore, ma per un mondo di pace, per un mondo fraterno, per un mondo di amore.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
benedirvi è ricevere la benedizione di Dio su tutti noi. Felice chi benedice, perché è benedetto da Dio. Può benedire solo chi riceve benedizioni di Dio, e oggi Dio ha molte benedizioni da darci. Dio ci sta dando molte benedizioni, la benedizione di vivere un ritiro di spiritualità.

Dunque diffondi queste benedizioni. Nel profondo del tuo cuore, nell’intimo del tuo cuore, porta questa benedizione a quell’anima che più desideri riceva la benedizione di Dio. A chi soffre, a chi è malato, a chi è perso, a chi è nei vizi, nel peccato, a chi è lontano da Dio, porta questa benedizione e chiedi a Dio questa benedizione per la vita di questi cuori così bisognosi della guarigione che il divino Spirito Santo può realizzare nel cuore di chi realmente desidera abbracciare questo Cielo, abbracciare questa benedizione, abbracciare questa luce.

Sono felice di benedirvi e di chiedere a Gesù di benedire i fiori per la guarigione e la liberazione dei malati nel cuore e nell’anima.

Quanti ricevono benedizioni su benedizioni da Dio. Quanti! Quanti sono benedetti dalla benedizione di Dio, che è Padre, Figlio e Spirito Santo. Quante benedizioni riceve il mondo! Quante benedizioni sta ricevendo il mondo dalla Santissima Trinità!

Benedico anche chi compie gli anni e auguro loro molta pace.
Benedico i figli qui presenti, perché è stato Dio a portarti a questo momento di grazia, è Dio che ti ha portato qui per essere benedetto e portare le benedizioni a questo mondo così bisognoso delle benedizioni del Cielo.

Ecco la Serva di Dio, Maria l’Immacolata Concezione, Madre della Pietà, ed ecco che il Signore mi chiama.

ORE DI RIPARAZIONE NOTTURNE

 


ORE DI RIPARAZIONE NOTTURNE 


Passi: 

I. Coroncina dell'amore 

II. Meditazione dell'ora notturna. (uno al giorno) 

III. Preghiera conclusiva (vedi ultima preghiera alla fine) 

 

I. CORONCINA DELL'AMORE 

Sui grani del rosario: 

Sulle perline grandi: 

Sacri Cuori di Gesù e Maria, siate il nostro amore e la nostra salvezza. 

 

Sulle perline piccole (10 volte): 

Gesù e Maria vi amo. Salvare le anime. 

 

Alla fine del rosario, ripetere tre volte: 

Sacri Cuori di Gesù e Maria, fate che io vi ami sempre di più. 


III. MEDITAZIONE DELLE ORE NOTTURNE 

3. Riparare le anime ingannate dalla magia, dalla superstizione, dalla santeria. 

Gesù dice: 

Mio carissimo figlio, com'è piacevole poter contare sulla tua compagnia stasera. Che gioia per il mio Cuore Divino sapere che non sono solo, che un'anima ha sacrificato una parte del suo sonno e si è unita al coro dei Santi Angeli per riparare ai deliri degli uomini, uomini che vagano da una parte all'altra nella fretta di sentire novità; uomini che centrano la loro fede nella fede dei Santi Angeli, uomini che non vanno al tronco dell'albero ma ai suoi rami; uomini che non hanno ancora approfondito le verità della religione; uomini che sacralizzano il profano; uomini che cercano di trovare risposte, usando mezzi equivoci; mezzi che li sommergono in un mare turbolento di dubbi, mezzi che li sottraggono alla dottrina veritiera, una dottrina tratta dalle fonti affidabili della Sacra Scrittura e dal Magistero della Chiesa. 

Anime riparatrici che sono come una torcia di luce in mezzo alle tenebre di questa notte: riparazione per quelle anime che seguono falsi dei, dei che vengono dalle profondità dell'inferno; dei che portano caos e confusione; dei in cui non c'è chiarezza, nessuna chiarezza; dei che intrappolano molti incauti nelle reti di menzogne e inganni. 

Anime riparatrici che si uniscono alla preghiera della Chiesa Trionfante, Purificante e Militante: attira a Me con il tuo Amore Divino le anime che si lasciano sedurre dagli inganni della magia, della superstizione e della Santeria: prega il Cielo affinché questi poveri figli miei possano purificare i loro cuori nelle sorgenti di acqua viva; acqua che li purificherà, li rinnoverà interiormente; acqua che cadrà come fresca pioggerella per ammorbidire le asperità dei loro spiriti. 

In questa notte, anima di riparazione: lasciatevi prendere e possedere dal mio amore perché la sete di anime Mi divora, Mi brucia dall'interno.  Come vorrei che tutti i figli dispersi del Mio ovile si avvicinassero al Mio Sacratissimo Cuore. Cuore con così tanti spazi, ancora vuoti. Cuore ansioso di bruciare, nella fiamma del mio Divino Amore, tutta l'umanità. Umanità che amo allo stesso modo, perché per tutti voi mi sono offerto come Vittima Divina per redimervi dai vostri peccati e darvi la salvezza e la vita eterna. 

Anima della riparazione: 

Amabilissimo Gesù: guardami qui con il cuore aperto e gli occhi svegli, pronto a fare riparazione, in quest'ora notturna, perché molte anime smettono di bere nei Fiumi dell'Acqua Viva per prendere a sorso a sorso le acque inquinate del peccato, peccato che le conduce ad una vita senza senso, peccato che mette le bende sugli occhi perché non vedano la realtà, perché non scoprano i misteri divini. Misteri che sono verità rivelate a cuori semplici, puri e candidi come quelli dei bambini.

Il mio amabilissimo Gesù: molte anime vogliono decifrare i misteri, conoscere il futuro della loro vita attraverso la divinazione e la Santeria;  Molte anime si avvicinano all'esoterismo, alla meditazione trascendentale, alla metafisica, spinte da uno spirito di curiosità; uno spirito che le sommerge a poco a poco in questa pozza di menzogne, uno spirito che le fa sentire momentaneamente piene, uno spirito che le inganna con sottigliezza per poi Il conto che li porta alla dannazione perché non hanno saputo amare Dio sopra ogni cosa, perché hanno posto le loro speranze su un terreno traballante e fangoso e per questo sono crollati nella loro vita spirituale, hanno disprezzato Colui che è onnipotente, il Datore di tutte le grazie.  Mio amatissimo Gesù, eccomi qui con il cuore aperto e gli occhi svegli, pronta a fare riparazione, in quest'ora notturna, perché molte anime danneggiano gli altri attraverso la Santeria, il voodoo e la stregoneria; anime che in vita hanno già un posto sicuro negli abissi dell'inferno. 

Sovrano, mio Gesù, guardali con occhi di compassione, dai loro un'ultima possibilità; incatenali al tuo Sacratissimo Cuore e accendi in loro il fuoco dell'Amore Divino; brucia i loro peccati, rendi il loro peccato cenere. 

Amato Gesù: nel tuo cuore agonizzante ci sono torrenti di benedizione; fa' che quest'ora di riparazione diminuisca il tuo dolore; fa' che quest'ora di riparazione risvegli dal letargo spirituale questi miei fratelli; fratelli che non ti hanno ancora conosciuto; fratelli che camminano in fretta verso il patibolo eterno, ma possono ancora essere riscattati, salvati. 

RIMANETE NELLA CHIESA

 


24 novembre 1994 

Maria

Figlioli Miei, Io, vostra Madre, sono venuta a prepararvi in tutto questo tempo, per una grazia  speciale concessa dal Signore, non solo per estendere il Suo regno, ma per liberarvi dalla influenza  del male; perché nessun male contamini questo gruppo formato con amore.

Rimanete fedeli alla parola del Signore, rimanete uniti nella preghiera, nella penitenza, digiuni  e mortificazioni, per aiutarmi a salvare molte anime. Non lasciatevi ingannare. Accadranno grandi  miracoli e altre cose inimmaginabili, come ultimo appello del Signore. Rimanete attenti, ma non  fate caso quando vi danno delle date; è satana che si darà da fare per confondervi.

Voglio che sappiate che starò sempre con voi, per questo dovete essere esempio di vita e fare in modo che Io stessa Mi veda riflessa in ognuno di voi. Rimanete nella Chiesa, state di più insieme ai  sacerdoti, aiutatevi gli uni con gli altri con generosità. Difendete e divulgate la Parola di Dio, ne  avete i mezzi e avete la capacità per farlo. Conducete questo gregge, che Io ho unito, con amore e  coraggio.

Non ci saranno più messaggi in questa città. Stanno giungendo alla fine i messaggi e le  apparizioni, perché ora dovete cominciare a vivere di fede. Riempitevi di fede, nutritela, pregate  molto, chiedete che la vostra fede sia fortificata dallo Spirito Santo per poter nutrire con la vostra  fede gli altri fratelli. Si impoveriscano i vostri cuori per poter accogliere con amore l'appello di Mio  Figlio.

Vivete con modestia, mortificatevi cercando la modestia nel vostro comportamento, nel vostro  vestire, nel modo di parlare. Siate caritatevoli con il prossimo, mortificatevi in questo modo... Non  parlate contro il vostro prossimo. Riverso su di voi grazie speciali, chiedendo al Signore protezione  per le vostre famiglie. Non tralasciate di lavorare per il regno divino, siate guida e luce per i vostri  fratelli. Un regalo molto personale per ognuno a suo tempo. Non dimenticate che il futuro si  costruisce alimentando il presente.

Pregate molto e non permettete che vi confondano. La pace è molto importante, ma cominciate  a sentirla nel vostro cuore per poterla poi trasmettere. Non pensate ai beni materiali, non vi  torturate e non torturate i vostri familiari con liti e screzi che riguardano i beni materiali;  accumulate i beni spirituali, sono questi che vi faranno avanzare nel futuro.

Consacratevi ogni giorno allo Spirito Santo, al Cuore innocente di Mio Figlio e al Mio Cuore  Immacolato. Grazie per il vostro affetto e la vostra generosità durante questo tempo. Io sono con  voi.

Catalina Rivas

EPISTOLARIO - Non appena mi pongo a pregare, subito sento che l'anima incomincia a raccogliersi in una pace e tranquillità da non potersi esprimere colle parole.

 


ELEMENTI COSTITUTIVI ED INTEGRATIVI DELLA VITA D'UNIONE 

Tenendo sempre presente gli insegnamenti dei maestri della teologia spirituale,  offriamo una rassegna dei principali elementi costitutivi ed integrativi della  vita mistica documentandoli con le parole stesse di padre Pio, stralciate dal  suo epistolario.  

A scanso di equivoci, va ricordato che padre Pio non scrive un trattato  dottrinale; descrive soltanto stati d'animo, esperienze personali vissute. Così  si spiega che spesso un medesimo testo, da noi citato, potrebbe contenere  sfumature diverse, riferibili ad uno o ad altro elemento; o propone esperienze  diverse e fenomeni concomitanti, applicabili ad uno o ad altro grado della scala  mistica, secondo la maggiore o minor rilevanza dei medesimi. Il tecnico e il  versato in teologia mistica li classificherà secondo il proprio posto, allorché si accingerà a proporre una esposizione sistematica dell'argomento, lavoro  questo che esula dal nostro compito.  

1.   Ciò che in maniera determinante caratterizza lo stato mistico è la presenza  infusa soprannaturale di Dio nell'anima. Il dinamismo umano e lo sforzo delle  potenze e dei sensi è sostituito dall'impulso divino, che opera dall'interno nel  centro dell'anima. Gli effetti meravigliosi di questa presenza straordinaria e  operativa non possono facilmente tradursi in parole. E' tale la intensità  degl'intimi rapporti con Dio, che le operazioni delle potenze si rendono sempre  più difficili e l'anima quasi abbandona i sensi. Quindi l'atto contemplativo  dura poco. Si raggiunge il limite dell'estasi:  

"La maniera ordinaria della mia orazione è questa. Non appena mi pongo a  pregare, subito sento che l'anima incomincia a raccogliersi in una pace e  tranquillità da non potersi esprimere colle parole. I sensi restano sospesi  [...]. Da qui capirete che poche sono le volte che riesco a discorrere  coll'intelletto [...]. Questo stato di cose vanno sempre più intensificandosi,  che se non ne muoio è un miracolo del Signore. Quando poi piace al celeste Sposo  delle anime por termine a questo martirio, mi manda in un subito una siffatta  devozione di spirito da non potere in modo alcuno resistere. Mi trovo in un  istante del tutto mutato, arricchito di grazie soprannaturali e talmente ripieno  di fortezza da sfidare tutto il regno di satana. Quello che so dire di questa  orazione si è che l'anima sembrami che si perda tutta in Dio, e che essa  profitti in tali momenti più di quello che potrebbe fare in molti anni di  esercizio con tutti i suoi sforzi [...]. Quello che valgo a dirne intorno a  questo, senza tema di sbagliare, si è che in nulla io vi concorro [...]. Tutto  questo nasce non da qualche considerazione, ma da una fiamma interna, e da un  amore tanto eccessivo che se Iddio non mi venisse in aiuto a breve andare ne  sarei consumato [...]. Spesso spesso provo gran travaglio nel sovvenire alle  necessità della vita: il mangiare, cioè, il bere, il dormire; e mi ci assoggetto  come un condannato, solo perché Iddio lo vuole [...]. Da che il Signore mi va  facendo queste cose mi sento tutto mutato da non riconoscermi più da quello che  ero per lo innanzi" (1 11 1913). 

"Mi chiedete poi, tra l'altro, conto della mia anima ed a me duole il non  sapermi esprimere trattandosi adesso di cose assai alte e secrete. I vocaboli  mancano per poter ritrarre anche debolmente quello che in questo stato si passa  tra l'anima e Dio. Sono cose quelle che si vanno operando presentemente così  secrete e così intime, che chi non ne ha fatto un'esperienza in se stesso non  potrà mai e poi mai formarsene una pallida idea. Quello che l'anima riceve in  questo stato lo riceve in un modo ben diverso da quello d'una volta. Adesso è  Dio stesso quello che immediatamente agisce ed opera nel centro dell'anima senza  del ministero dei sensi sia interni che esterni. E' un'operazione insomma questa  sì alta, sì secreta e sì dolce, che è nascosta ad ogni umana creatura, non  escluse quelle stesse angeliche intelligenze ribelli" (9 2 1914; cf. anche 26 2  1914).  

"Aspiro alla luce e questa luce non viene mai; e se alle volte pure si vede  qualche tenue raggio, il che avviene troppo di raro, è desso proprio che  riaccende nell'animo le brame le più disperate di rivedere risplendere il sole;  e queste brame sono si forti e violente, che spessissimo mi fanno languire e  spasimare di amore per Iddio e mi vedo sul punto di andare in deliquio. Tutto  questo io lo sento senza che lo voglia e senza fare nessun sforzo per ottenere  questo. Il più delle volte mi avviene tutto questo fuori della preghiera ed  anche quando sono occupato in azioni indifferenti" (16 7 1917; cf. anche 12 1  1919). 

PADRE PIO DA PIETRELCINA 

CONSACRAZIONE ALLA SANTISSIMA TRINITÀ

 


O Dio eterno e trino, oggi
mi consacro interamente a te.
Lascia che tutti i miei giorni ti offrano lodi incessanti, Le
mie mani si muovono al ritmo dei tuoi impulsi, I
miei piedi siano veloci nel tuo servizio, La
mia voce canti costantemente di te, Le
mie labbra proclamano il tuo messaggio, I
miei occhi ti percepiscono ovunque,
E le mie orecchie in sintonia con le tue ispirazioni.
Possa il mio intelletto essere pieno della tua saggezza, la
mia volontà essere commossa dalla tua bellezza, il
mio cuore essere rapito dal tuo amore
e la mia anima essere inondata dalla tua grazia.
Concedi che ogni mia azione sia compiuta
per la tua maggior gloria
e per il progresso della mia salvezza.

Amen.

Presenza improvvisa

 


MERCOLEDÌ 3 MARZO 2021

Presenza improvvisa

    Molti dei Miei figli desiderano la Mia Presenza e Io sto aumentando la Mia Presenza tra i Miei veri discepoli.

   Ci sono molti nel mondo che si definiscono miei e che non hanno sottomesso nulla della loro vita a Me. Questi non li onorerò con la Mia Santa Presenza. Solo i Miei veri figli conoscono questa parte intima di Me.

   Verrò a voi all'improvviso, Miei eletti. Verrò a coloro che hanno sperato e creduto a lungo che lo avrei fatto. Vegliate su di Me, perché ho un messaggio importante da portarvi.

   Desidero che i Miei figli siano incoraggiati dalla Mia Presenza.


MARTEDÌ 2 MARZO 2021

Improvvisi

    Molti dei miei figli sono messi alla prova in questi tempi incerti sulla terra. Alcuni giorni sono molto difficili per voi e il nemico vi tenta a dubitare di ciò che sta arrivando e se potete resistere. Queste prove sono necessarie affinché possiate essere rafforzati nella vostra mente e nella vostra fede. Per loro stessa natura vi insegnano la fede e la resistenza. Non disperate nei giorni difficili, figli miei.

   In questi tempi sto rilasciando molti improvvisi a coloro che sono veramente Miei. Per coloro che veramente Mi cercano e rimangono nella Mia Parola, compirò degli improvvisi che da tempo desiderate vedere.

   Queste risposte improvvise alla preghiera frustrano il nemico perché incoraggiano i Miei figli a continuare a cercarMi, a continuare a credere. Preghiere a lungo tenute, di cui non avete visto le risposte, che ora vi è difficile persino credere, eppure ancora pregate. Io desidero portare improvvisamente risposte a molte di queste per i Miei fedeli, affinché possiate dare molta gloria a Me.

Glynda


 


 

I SEGNI DI DIO

 


GESÙ 

"Vi sono falsi maestri di vita che, numerosi anche nel mondo contemporaneo, propongono alla gente e specie ai giovani obiettivi che non solo non saziano, ma spesso acuiscono ed esasperano la sete che brucia nell'animo dell'uomo. 

La vita e' segnata dal peccato e insidiata dalla morte, nonostante la sete di bonta' che pulsa nel nostro cuore e il desiderio di vita che percorre le nostre membra. Per poco che l'uomo sia attento a se stesso e agli scacchi dell'esistenza, scopriamo che tutto dentro di noi ci invita a superare la tentazione della superficialita' e della disperazione. Vi sono falsi maestri di vita e profeti ingannatori che riescono ad abbindolare una grande quantita' di uomini, donne e giovani. 

Anzitutto i maestri di origine orientale, ormai largamente diffusi in Occidente, che insegnano a uscire dal corpo, dal tempo e dallo spazio per poter entrare nella vita vera. Condannano la creazione e, in nome di uno spiritualismo ingannevole, conducono migliaia di giovani sulle strade di una impossibile liberazione, che li lascia più soli, vittime della propria illusione e del proprio male. Una seconda categoria e' quella dei maestri dell'attimo fuggente: invitano ad assecondare ogni istintiva propensione o brama e cosi' fanno cadere l'individuo in un'angoscia piena di inquietudine accompagnata da pericolose evasioni verso fallaci paradisi artificiali come la droga (la "comunione" di satana, NDA l ). 

In terzo luogo vi sono i maestri che collocano il senso della vita esclusivamente nella ricerca del successo, dell'accaparramento del denaro, nello sviluppo delle capacita' personali senza riguardo per le esigenze altrui ne' rispetto per i valori, talora neppure per quello fondamentale della vita. 

Quelle proposte dai falsi maestri sono risposte fallaci. Resta il fatto che la storia e' segnata dalla spasmodica ricerca di qualcosa o qualcuno che sia in grado di liberare l'uomo dalla morte e di assicurargli la vita, nonostante i momenti di crisi e stanchezza, di delusione e frustrazione. Quest'esperienza di insoddisfazione ha tanti riflessi nella letteratura e nel cinema, nella musica e nell'arte. 

Alla luce di un simile travaglio e' più facile comprendere le particolari difficolta' degli adolescenti e dei giovani che si avviano con cuore trepido a quell'insieme di promesse affascinanti e di oscure incognite che e' la vita. 

Di fronte alla vacuita' di queste esperienze e alla nullita' di queste risposte dev'essere riproposta la figura di Cristo, venuto per dare risposta definitiva all'anelito di vita e di infinito iscritto nel cuore umano; venuto incontro agli uomini per guarire malati e sofferenti, per liberare gli indemoniati e risuscitare i morti: Cristo si e' donato sulla croce ed e' risuscitato manifestandosi come autore e il Signore della vita. E la vita e' ciò che l'uomo non vorrebbe assolutamente perdere, ciò che costituisce la sua attesa, il suo desiderio, la sua speranza: nessuna parola come il termine vita riesce ad assumere in maniera pregnante ciò a cui l'uomo aspira: vita indica la somma dei beni desiderati e ciò che li rende possibili, acquisibili, duraturi. E Cristo si avvicina a ciascuno per proporre la speranza che non inganna: e' la via per entrare nella vita" li . 

(Giovanni Paolo II) 


Gesù che, mediante segni e prodigi, ha "..compiuto cose che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere" (Giovanni 21,25) e' venuto a dimostrare, a chi vuol credere, che "Uno solo, infatti, e' Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti" (1 Timoteo 2,5). I segni ed i prodigi che Lui ha operato servono a testimoniare il Suo potere sopra ogni cosa:"Perchè nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; ed ogni lingua proclami che Gesù Cristo e' il Signore, a gloria di Dio Padre" (Filippesi 2,10/11). 

Gesù rimprovera invece chi non vuol credere alla sua predicazione e di conseguenza ai suoi prodigi lii con le seguenti parole che debbono fa riflettere: "Perchè non potete dare ascolto alle mie parole, voi che avete per padre il diavolo liii , e volete compiere i desideri del padre vostro..." (Giovanni 8,43) 

"Non abbiate paura dinanzi ai poteri di questo mondo, non indietreggiate dinanzi alle critiche ne' davanti alle incomprensioni..L'occultamento della vera dottrina, il silenzio su quei punti della rivelazione cristiana che oggi non sono ben accetti alla sensibilita' culturale dominante, non rappresentano il cammino verso un autentico rinnovamento della chiesa, ne' per preparare tempi migliori di evangelizzazione e di fede" liv . 

Giovanni Paolo II 


di Arrigo Muscio

 

Perché piango ancora?

 


L'28 febbraio 2021, questa anima californiana ha “visto” il numero 362 del Libro blu. Questo messaggio è stato originariamente dato a P. Stefano Gobbi il 15 settembre 1987 a Tokyo, in Giappone, nella festa della Madonna Addolorata. (Nota: anche il precedente messaggio / numero dato a quest'anima il 26 febbraio 2021 proveniva da Akita lo stesso giorno di festa. qui).

Come è accaduto ora a intermittenza nelle ultime due settimane, i messaggi a quest'anima stanno diventando più frequenti e la statua della Madonna di Fatima nella casa di quest'anima californiana ha pianto e ha ricominciato a piangere olio quando questo messaggio è stato dato…

 

Perché sto ancora piangendo?

Ti ho voluto qui, o figlio tanto amato da me e così complottato dal mio Avversario, nella liturgia che commemora i miei dolori e la mia materna partecipazione a tutte le immense sofferenze di mio Figlio Gesù. In questo tuo viaggio, così disseminato di grazie straordinarie che provengono dal mio Cuore Immacolato e scendono nelle anime dei miei prediletti e di tutti i miei figli, ti ho condotto oggi in questo luogo da me benedetto, davanti alla statua che ricorda il mistero della mia corredenzione.

Sono stato sotto la Croce di Gesù, sono sotto la croce che ciascuno dei miei figli porta. Sono sotto la croce che la Chiesa e tutti questi poveri peccatori 
l'umanità sta portando oggi. Sono la vera Madre e la vera Corredentrice. Dagli occhi di questa immagine di me stesso ho fatto cadere lacrime miracolose più di cento volte e nel corso di diversi anni. Perché sto ancora piangendo? Piango perché l'umanità non sta accogliendo il mio materno invito alla conversione e al suo ritorno al Signore. Continua a correre con ostinazione lungo la strada della ribellione contro Dio e contro la sua legge d'amore. Il Signore è apertamente negato, oltraggiato e bestemmiato. La tua Madre celeste è pubblicamente disprezzata e messa in ridicolo. Le mie richieste straordinarie non vengono accettate; i segni del mio immenso dolore che sto dando non sono creduti. Il tuo prossimo non è amato: ogni giorno si aggredisce la sua vita e i suoi beni. L'uomo sta diventando sempre più corrotto, empio, malvagio e crudele.

Un castigo peggiore del diluvio sta per colpire questa povera e perversa umanità. Il fuoco scenderà dal cielo e questo sarà il segno che la giustizia di Dio ha fin d'ora fissato l'ora della sua grande manifestazione. Piango perché la Chiesa prosegue sulla strada della divisione, della perdita della vera fede, dell'apostasia e degli errori che si diffondono sempre di più senza che nessuno si opponga ad essi. Anche ora, quello che ho predetto a Fatima e quello che ho rivelato qui nel terzo messaggio confidato a una mia piccola figlia è in procinto di essere realizzato.

E così, anche per la Chiesa è giunto il momento della sua grande prova, perché in essa si stabilirà l'uomo dell'iniquità e l'abominio della desolazione entrerà nel santo tempio di Dio. Piango perché, in gran numero, le anime dei miei figli si stanno perdendo e vanno all'inferno. Piango perché sono troppo pochi quelli che accedono alla mia richiesta per pregare, riparare, soffrire e offrire. Piango perché ti ho parlato e non sono stato ascoltato; Ti ho dato segni miracolosi e non sono stato creduto; Mi sono manifestato a te in modo forte e continuo ma non mi hai aperto le porte dei tuoi cuori.

Almeno voi, miei diletti e figli consacrati al mio Cuore Immacolato, piccolo residuo che Gesù custodisce gelosamente nel recinto sicuro del suo amore divino, ascoltate e accettate questa mia dolorosa richiesta che, da questo luogo, rivolgo ancora oggi a tutte le nazioni della terra: preparatevi a ricevere Cristo nello splendore della sua gloria, perché il grande giorno del Signore è già arrivato.

Comunione sulla mano? NO! é sacrilegio!

 


Perché alcuni Vescovi hanno “imposto” la “Comunione sulla mano” con la motivazione di avere, così, “uniformità” tra il clero? 

Purtroppo, alcuni Vescovi hanno imposto il “nuovo rito” proprio per presunte ragioni di “uniformità”! Ma con quale autorità hanno fatto questo, quando la stessa Santa Sede ha lasciato “liberi” i fedeli alla scelta, permettendo a tutti di poter continuare a ricevere l’Eucarestia sulla lingua, appunto perché è il “modo… del tutto conveniente”? E non sapevano questi Vescovi (“progressisti”) che lo stesso Paolo VI aveva sostenuto questo “diritto” del popolo, condannando proprio certi membri dell’episcopato e del clero che l’avessero a violare?.. Ripetiamolo, allora: «… Avviene pure che, talora, non è tenuta in conto la “libera scelta e volontà” di coloro che, anche dove è stata autorizzata la distribuzione della Comunione sulla mano, preferiscono attenersi all’uso di riceverla in bocca»136. Quindi, è bene che ricordiamo a questi Vescovi che il volere imporre di dare e ricevere la “Comunione sulla mano” significa volere, o almeno acconsentire che avvengano le profanazioni, anche se questo è peccato grave di “sacrilegio”, come l’abbiamo già dimostrato, citando la definizione di “sacrilegio”!

del sac. dott. Luigi Villa

martedì 2 marzo 2021

La dittatura del Segretario di Stato del Vaticano

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Il Messaggio di Fatima contro la Linea del Partito

Ogni Linea del Partito che si rispetti richiede un dittatore o un capo  del partito che la imponga. Da dove si è originata quindi, all’interno  dell’apparato Vaticano, questa Linea del Partito? Tutti gli indizi portano  in maniera univoca verso una sola direzione: alla Segreteria di Stato  del Vaticano. Su questo punto dobbiamo dare qualche informazione  ulteriore.

Per prima cosa, nella normalità – ciò che Sant’ Agostino definiva  la “tranquillità dell’ordine”, o pace – la Chiesa non è una dittatura. La  dittatura è un‘istituzione barbara. Come disse Euripide “tra i barbari  tutti sono schiavi, eccetto uno”. Nostro Signore disse “I capi delle nazioni  dominano” su di esse. [Mat. 20:25] Egli disse ai Suoi apostoli “Non così  dovrà essere tra voi”. Ma la tranquillità data dall’ordine – cioè la pace  della Chiesa – è stata rovinata decisivamente durante il periodo postconciliare. Nella Chiesa odierna sono i gerarchi della Curia Romana  (non il Papa, ma alcuni suoi ministri del Vaticano) a regnare sui propri  sudditi, in una forma di dispotismo quasi orientaleggiante. Per essere  più precisi, queste persone governano su quei soggetti che accettano la  Linea del Partito, mentre la Chiesa in generale patisce un tracollo nella  Fede e nella disciplina, cosa che viene da loro continuamente ignorata.  Com’è potuta accadere una cosa del genere? Sin dalla ristrutturazione  della Curia Romana, avvenuta attorno al 1967 per ordine di Papa Paolo  VI – ma che fu ideata e portata avanti in realtà dal Cardinale Jean  Villot – i capi dei vari dicasteri di Roma hanno potuto agire come veri e  propri dittatori. Prima del Vaticano II, la Curia Romana era strutturata  come una monarchia. Il Papa era il Prefetto del Sant’Uffizio, mentre il  cardinale a capo delle attività ordinarie agiva come secondo in comando.  Gli altri dicasteri erano di rango inferiore, e anche se avevano una loro certa autonomia e giurisdizione, queste rimanevano pur sempre in  accordo col principio di sussidiarietà236 e i dicasteri erano comunque  subordinati al Sant’Uffizio, il quale dipendeva unicamente dal Papa.  Tale organizzazione era in accordo con la Costituzione Divina della  Chiesa. Il Papa, vicario di Gesù Cristo in terra, era a capo della catena  di comando. 

Dopo il Vaticano II, tuttavia, il Cardinale Villot ideò la ristrutturazione  della Curia Romana. Assai prima che Gorbaciov annunciasse la sua perestroika in Unione Sovietica, la Chiesa pervenne alla propria perestroika nella Curia Romana. Il Sant’Uffizio cambiò nome – ma ancor  più importante fu il fatto che esso perse la sua posizione preminente  all’interno della Curia. La Curia fu infatti ristrutturata in maniera tale che  il Cardinale Segretario di Stato avesse potere su tutti gli altri dicasteri,  tra cui il precedente Sant’Uffizio. Rinominato e ristrutturato, il Sant’  Uffizio fu chiamato Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) ed  il Papa non ne fu più il Prefetto. Ora la CDF è sottoposta al Cardinale  Prefetto, che è a sua volta sottoposto all’autorità del Segretario di Stato. Secondo la precedente organizzazione, quando la Curia Vaticana  era direttamente sotto la direzione del Papa e del Sant’Uffizio, i fattori  più importante che determinavano le politiche curiali erano la fede e la  morale. Dopo il Concilio Vaticano II e la riorganizzazione della Curia,  sotto il Cardinale Segretario di Stato ed il suo dicastero, la Segreteria  di Stato, è oramai la Linea del Partito – cioè la politica del Segretario di  Stato – ad essere l’unica base su cui le politiche della Chiesa vengono  determinate. Persino la CDF, precedentemente conosciuta come  Sant’Uffizio, è subordinata al potere del Segretario di Stato. Come  risultato di questa ristrutturazione il Santo Padre, il Supremo Pontefice,  è ridotto de facto ad una figura che si limita a fornire la sua approvazione,  quasi fosse solamente un timbro, a decisioni che gli vengono presentate  come un fatto compiuto, da parte del Segretario di Stato. Questo va  sottolineato: Il Papa è stato ridotto de facto ad una marionetta al servizio  della dittatura del Segretario di Stato.237

Se si cerca nel registro dei Massoni, previsto dalla legge italiana, si  può leggere benissimo tra i vari nomi quello di Jean Villot – lo stesso  Villot che operò la ristrutturazione della Curia. Dopo la morte del  Cardinale Villot, fu trovato nella sua biblioteca privata un messaggio  scritto dal Gran Maestro della Loggia di appartenenza del Cardinale,  il quale lo lodava per aver sostenuto le tradizioni Massoniche.238 Come  disse un sacerdote Francese residente a Roma: “Almeno in una cosa,  egli fu tradizionalista”.

Padre Paul Kramer

State attenti, piccoli miei, a ciò che sta accadendo ea ciò che verrà ancora più forte. Se non sei con Me e non Mi cerchi, la Verità non sarà con te e Satana continuerà ad ingannarti.


 

Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a JV


04 febbraio 2021

Messaggio UNICO - Coroncina alla Divina Misericordia


Il nostro Signore Gesù Cristo parla.

Figli miei, vedete intorno a voi come tutto si rivolge contro di voi. Ti ho detto che satana ha preso il potere mondiale, tu sei sotto le sue forze del male. Stai vedendo come ti ha separato, vedi come non ti comporti più come veri fratelli in Cristo Gesù, vedi come il male sta prendendo il sopravvento sulla società, sui governi, sulla Chiesa stessa. Praticamente non ti fidi più di niente e di nessuno. Vi ha ingannati sempre di più, e ve ne avevo già parlato, piccoli miei, quando vi ho detto che le bugie vi circondavano da ogni parte.

Tu stesso non stai cercando la Verità. La stragrande maggioranza di voi si lascia trasportare da ciò che vi viene detto e non si preoccupa nemmeno di cercare la Verità o di seguire coloro che vi dicono la verità.

Sei stato anche avvertito, tramite Mia Madre, che l'arma più potente che Satana ha contro di te è la paura, e peggio quando diventa terrore , perché poi perdi la tua sanità mentale e iniziano le cause fraterne, e tutto a causa di una bugia. Certamente, il male esiste intorno a te, ma non è un vero male, è un male manipolato che ti sta portando a quel terrore, che non ti permette di pensare correttamente; ti stai lasciando trasportare da ciò che ti accade nel corpo e dimentichi lo stato della tua anima.

Ti chiedo: se in questi momenti fossi chiamato al tuo Giudizio Particolare, in quali condizioni arriveresti? Arriveresti disposto a goderti eternamente il Regno dei Cieli o arriveresti con tremenda vergogna e dolore interiore, sapendo che ti condannerai per l'eternità? L'anima sa, prima della Mia Presenza, come sarai giudicata, perché non puoi più mentire in quei momenti, sarai davanti a Me, che Io sono la Verità Infinita.

State attenti, piccoli miei, a ciò che sta accadendo ea ciò che verrà ancora più forte. Se non sei con Me e non Mi cerchi, la Verità non sarà con te e Satana continuerà ad ingannarti , perché purtroppo l'uomo ascolta più la menzogna che la Verità, si lascia trasportare via più dai cattivi che dai buoni. Questo è il motivo per cui siete come siete, piccoli miei, il mondo è nel caos, il mondo è nel peccato grave.

Dovete rendervi conto, piccoli miei, cosa sta realmente accadendo intorno a voi. Sono venuto a donarmi per tutti voi, per la vostra salvezza; Ti ho dato un'evangelizzazione per una crescita alta, grande, bella, una crescita divina e cosa ne hai fatto? Hai lasciato tutto in un baule, non presti attenzione a tutto quello che ti ho dato e preferisci continuare a credere nella paura piuttosto che proteggerti con il Mio Amore e le Mie Verità.

Sai perfettamente che la tua vita e il tuo futuro non sono qui sulla Terra, che dovrai lasciare il tuo corpo ad un certo punto della tua esistenza, ma non ti stai preparando correttamente né stai cercando il perdono dei tuoi peccati protetto per quel momento in cui sarai di fronte a Me, la Verità, la Verità Infinita che ti giudicherà.

Non stai facendo molto per crescere spiritualmente, ma al contrario, ti circondi più di quello che diranno umano, e questo ti sta portando a rendere la tua vita molto sterile e dolorosa, che la tua esistenza non porta frutti e che tu non cercare nemmeno i tuoi non intercedere per il bene dei tuoi fratelli. Semplicemente, la stragrande maggioranza di voi si sente finita, siete in un vicolo cieco, Satana vi ha portato alla disperazione.

Sono qui, il tuo Dio, per darti nuova Luce sul tuo cammino, per incoraggiarti ad andare avanti! Immagina che non avrei voluto prendere la Croce per la tua redenzione, che non avrei voluto soffrire per aprire le Porte del Paradiso per te, così sei, non vuoi più combattere, hai già rinunciato , non vuoi più continuare a prenderti cura della tua anima e di quella dei tuoi fratelli, ed essendo così sconfitto, la battaglia non è più tua, l'hai già persa.

Alzatevi, piccoli miei! Conti su di me, il tuo Dio, il mio è molto più potente di quello di Satana. Stando con Me, vincerai; Se ti allontani da Me, sarai sconfitto, poiché Satana è già sconfitto.

Alzarsi! Non è finita, la battaglia finale è ancora in arrivo e quella battaglia la vincerò io. Lo vincerò per te, per quelli che sono con Me, per quelli che credono in Me, per quelli che credono e hanno la Fede che esiste un mondo migliore di questo e che sarà la ricompensa per coloro che hanno fiducia in Me .

Il mio Amore rimane con voi, piccoli miei, e che la Pace riempia il vostro cuore e quello del vostro.

Grazie, piccoli miei.

Un Mondo secondo il Cuore di Dio

 


LA LIBERTA’ E LA CONCUPISCENZA 

Abbiamo accennato prima alla collaborazione della donna con l’uomo nella moltiplicazione dei figli di Dio. Ma non si deve dimenticare che Dio, creando la donna, l’ha fatto per eliminare la solitudine dell’uomo: «Non è bene che l’uomo sia solo» Se quella solitudine si fosse fatta notare dopo il peccato, ci sarebbe una spiegazione. Ma no, l’uomo era pieno di grazia, Dio viveva in lui e ciononostante il suo creatore trova che «non è bene che l’uomo sia solo». In ciò vediamo l’umiltà profondissima di Dio: nell’uomo che gli appartiene totalmen- te, lascia come un’apertura spirituale perché un’altra creatura lo completi. Non potrà farlo Lui stesso? Si, ma Dio ha voluto dare all’uomo la gioia di parlare con una creatura simile a sé. Per questo fa “dipendere” la donna da lui stesso, lasciando nell’uomo quell’apertura, non solo nella carne ma anche nello spirito. L’“aiuto” che Dio ha dato all’uomo è di carattere tale che tocca la radice dell’esistenza umana. Esiste un principio che dice: “La grazia non distrugge la natura, ma la perfeziona”. 

Ora possiamo già tirare una conseguenza: lo sviluppo completo della personalità dell’uomo si realizza quando la sua anima s’incontra con l’anima della donna. Il sessuale è una realtà successiva, che può perfino non esistere. Guardiamo la vita dei santi. Accanto a loro c’è sempre una donna, che compie la missione di essere l’”aiuto” voluto da Dio. Questo “aiuto” spesso non è manifesto agli occhi mondani, perché lo infangherebbero; resta nascosto, realizzando la sua umile, ma sublime missione. E non pensiamo che ai santi bastasse Dio. Il primo uomo aveva più grazie che i santi e Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo». Non riconoscere questo “aiuto”, è rifiutare il piano divino. 

Nell’uomo si possono dare due diverse anormalità in relazione all’atteggiamento che assuma di fronte alla donna: l’indurimento e l’abbrutimento. L’indurimento si verifica quando egli disprezza quell’“aiuto”, l’abbrutimento quando egli abusa di esso. 

L’abbrutimento si verifica quando l’uomo fa dell’“aiuto” un dio, credendo che la soddisfazione carnale gli possa dare la felicità. E siccome quella felicità dura alcuni istanti, l’uomo pensa che, moltiplicando quegli istanti, la felicità si possa prolungare. Questo modo di pensare non porta con sé che tedio. Questo comportamento non procura alcun sviluppo della personalità umana, ciò che procura è la comparsa della bestia nell’uomo, comparsa da lui giustificata con un minimo de ragione poiché, dato il suo grado di evoluzione, gli risulta impossibile dominare le sue passioni disordinate. Il demonio ha ottenuto che l’uomo sostituisca Dio col sesso: questo è il dio le cui esigenze sono sempre più imperiose; in esso non c’è né amore, né giustizia. Esiste solo una norma: l’egoismo. Siamo nella piena schiavitù della carne, fomentata dal demonio costantemente. 

Questo può dar motivo a che altri uomini, desiderosi della libertà, per andar meglio a Dio, disprezzino l’“aiuto”, veden- dolo quasi esclusivamente come uno strumento che il demo- nio impiega per allontanarli da Dio. Con questo ragionamento si cerca di prescindere radicalmente da quel’“aiuto”, forse con buona intenzione, perché si i rede che esso sia un impedimen- to. Ma il piano di Dio non si può cambiare senza sentirne le conseguenze. Il disprezzo dell’“aiuto” voluto da Dio produce una distorsione interiore che termina nell’indurimento, causando nell’anima una freddezza simile a quella di coloro che si sono abbrutiti abusando dell’“aiuto”. Perché l’uomo che si dà sinceramente a Dio, non deve mai disprezzare ciò che Dio ha creato per lui, benché altri, abusandone, siano andati contro il piano divino. L’indurimento non avviene quando l’uomo ha cercato primariamente il servizio di Dio, ma quando invece quella priorità l’ha data al suo egoismo, al vivere più comodamente. Cioè, tanto nell’abbrutimento che nell’indurimento, abuso e disprezzo della donna, il fattore che muove ambedue gli atteggiamenti è il medesimo: l’egoismo. 

E così il demonio ha fatto vedere che il nemico dell’uomo è la donna e viceversa. Non è facile riconoscere il demonio in tutte queste valutazioni. Ma è lui che desidera ostacolare il piano divino, fin dall’inizio, poiché proprio lui si è servito della donna per introdurre il suo spirito nell’anima umana e poggiarsi sull’uomo per realizzare le sue ambizioni di essere uomo e regnare sugli uomini. Nella rigenerazione dell’uomo non si può prescindere dalla donna, perché Dio stesso, nella sua umiltà e nella sua giustizia, si è servito di lei, Maria, per introdursi in questo mondo. Spesso, data la natura caduta, si tiene in considerazione solo l’opera devastatrice che il “nemico” ha realizzato per mezzo della donna, ma è arrivata l’ora, ed è questa, in cui cuori pieni di Spirito Santo, infiam- mati nel suo fuoco purissimo, guardano dritto il modo di operare di Dio. 

Se il peccato ha lasciato la donna meno ferita dell’uomo, vuol dire che ora essa si trova “naturalmente” più vicina a Dio. Il significato di “aiuto”, per il quale è stata creata, prende ora un nuovo rilievo. Essa deve stare soggetta all’uomo (perché questo fu il decreto divino dopo il peccato). Ma questa soggezione non la esime dal-l’utilizzare tutto il meglio che possiede per portare l’uomo ad assoggettarsi a Dio. 

In realtà non sappiamo come è avvenuto il peccato origina- le, ma attraverso le conseguenze si vede che l’uomo è stato più colpevole; perché non è giusto, né ragionevole, che esista un disordine maggiore in colui che ha peccato meno. Quindi se nell’uomo c’è maggior disordine, è perché il suo peccato è stato più grande. Ebbene, se la donna ha collaborato con l’uomo – non sappiamo in che misura – nel peccato, essa deve collaborare e “aiutare” l’uomo a rigenerarsi. È certo che egli ha la grazia a sua disposizione, come aiuto, ma anche prima del peccato l’aveva e tuttavia Dio vide l’uomo solo e giudicò necessario dargli un «aiuto simile a lui»: la donna. 

Ebbene, in questa rigenerazione dell’uomo, l’elemento umano, la donna, deve responsabilizzarsi della sua altissima e delicata missione salvatrice. È certo che l’uomo deve avere la volontà decisa di sollevarsi, e in definitiva da lui dipende; ma la donna con la sua intuizione deve “aiutarlo”, perché diversamente gli sarebbe molto difficile. È proprio qui, nel disordine della concupiscenza, che la donna è più ordinata e libera, conservando meglio l’equilibrio primitivo. 

Lo squilibrio nella donna non è così profondo come nell’uomo, ma è più sottile, e può rendere infeconda la sua missione. Questo succede quando essa, approfittando dei doni e delle grazie che Dio le ha dato, li usa in una compiacenza egoistica. Allora, anziché essere un anello di congiunzione tra Dio e l’uomo, diventa un vero ostacolo, e il demonio la utilizza come strumento per abbrutire e far ancor più schiavo l’uomo. La superficialità non permette alla donna di responsa- bilizzarsi della sua missione elevata e profonda. Se Dio l’ha data all’uomo come un complemento, ciò abbraccia tutto l’essere di entrambi. L’anima della donna deve apportare qualcosa di positivo, di cui l’anima dell’uomo ha bisogno, e quel positivo è qualcosa di divino, che dopo il peccato l’uomo ha perduto. E questo la donna non riuscirà a realizzarlo con la superficialità di una vana compiacenza. 

Oltre alla grazia, sono l’amore e il sacrificio che daranno alla donna la forza e la visione soprannaturale per realizzare la sua delicata missione. Comprenderà che è un errore e una ingiustizia approfittare dei doni di Dio in una insensata e assurda compiacenza per trattenere l’uomo con sé, anziché portarlo a Dio, rendendo così infecondi i suoi doni. Essa dev’essere un punto d’appoggio che non ostacoli mai il ritorno dell’uomo a Colui che l’ha creato. La missione della donna è sublime, ma anche molto umile; perdere l’umiltà per il fatto che la sua missione è sublime, è non averla capita. Tutta la tendenza spirituale e carnale che l’uomo sente verso la donna deve essere utilizzata per dirigerlo verso Dio. Se la donna si appropria di quella tendenza per i suoi interessi egoistici, sta defraudando il piano divino. Inoltre essa ne soffrirà le conseguenze, perché volendo trattenere l’uomo in sé stessa, questi la dominerà fino a renderla schiava con una concupiscenza sempre insaziabile, portando anche lei all’abbrutimento e all’indurimento. 

Perché la donna riesca ad essere quell’“aiuto naturale” voluto da Dio per rigenerare l’uomo, essa deve raggiungere quella libertà interiore della quale abbiamo già parlato, sacrificando il suo egoismo sottile che si riassume in una parola molto significativa: vanità. Cesserà di essere vana quando cesserà di essere superficiale e cesserà di essere superficiale quando affonderà nell’amore che Dio le ha dato, che è un raggio dell’Amore infinito. Una collaborazione assidua e seria con la grazia la condurrà a scoprire la sua vera bellezza. È in questa che l’uomo si deve appoggiare per raggiungere la bellezza infinita, che è Amore e Verità nella perfetta libertà. 

JOSÉ BARRIUSO 

Le Rivelazioni Celesti di Santa Brigida di Svezia

 


Come la Sposa vedeva adornata la dolcissima Vergine Maria d'una corona e d'altri preziosi ornamenti e come S. Giovanni Battista ne spiega alla Sposa il significato. 


Capitolo Trentunesimo 


La Sposa vedeva la Regina del cielo, la Madre di Dio, con una preziosa corona sulla testa e i capelli stesi su forcina di grande bellezza. La tunica era d'oro, brillante di indicibile splendore, e il mantello di color ceruleo, cioè del colore del cielo sereno. 

E siccome la Sposa era rimasta grandemente ammirata a tale magnifica visione ed era restata per l'interno stupore come sospesa, improvvisamente le apparve il beato Giovanni Battista che le disse: Ascolta attentamente ciò che questo significa. La corona significa che la Regina è Signora e la Madre del Re degli Angeli. I capelli tirati, che è la Vergine purissima e immacolata. Il mantello celeste, che tutte le cose temporali erano per lei come morte. La tunica d'oro significa che arse di carità e fu fervorosa internamente ed esternamente. 

In quella corona poi il Figlio pose sette gigli e fra quei gigli pose sette pietre. Il primo giglio è la sua umiltà. Il secondo giglio è il timore. Terzo è l'obbedienza. Quarto la pazienza. Quinto la maturità. Sesto la mitezza, perché è proprio dei miti dare a tutti coloro che chiedono. Settimo giglio è la misericordia nelle necessità. In qualunque necessità si troverà, l'uomo che la invocherà con tutta l'anima, sarà salvo. Fra questi splendidi gigli il Figlio ha posto sette pietre. 

La prima pietra è la eccezionalità delle virtù, perché non c'è alcuna virtù in nessun altro spirito o corpo, che Ella non possegga in maniera più eccelsa. La seconda pietra è la perfettissima purità, perché questa Regina del cielo fu così pura che mai si trovò in Lei neppure una macchia di peccato, dall'origine del suo entrare nel mondo fino all'ultimo giorno della sua morte. Né tutti i demoni ne avrebbero potuto trovare in Lei quanto sulla punta d'un ago. Era infatti veramente purissima. Conveniva infatti che il Re della gloria non potesse nascere che in un corpo purissimo e sceltissimo fra tutti gli Angeli e fra tutti gli uomini. La terza pietra è la bellezza di Lei, della quale Dio viene sempre lodato dai suoi Santi, e la gioia dei santi Angeli e di tutte le anime Sante è piena di quella bellezza. 

La quarta pietra preziosa della corona è la sapienza della stessa Vergine Madre, perché Ella, così variamente ornata, è piena della sapienza con Dio ed essa riempie e perfeziona ogni altro di sapienza. La quinta pietra è la fortezza, perché Ella è talmente forte in Dio, che può sconfiggere tutte le altre cose fatte e create. La sesta pietra è il suo splendore, ch'è così brillante che gli Angeli, i quali hanno la vista più chiara della luce, prendono luce da Lei e i demoni non ardiscono mirarla in viso. La settima pietra è la pienezza d'ogni amore e dolcezza spirituale, che in Lei è così colma che non c'è gioia che da Lei non s'aumenti, né diletto che non prenda da Lei e dalla sua visione completezza e perfezione maggiore, perché Ella è piena di grazia più di tutti i Santi. È infatti Lei il vaso purissimo, nel quale discese il pane degli Angeli e nel quale c'è ogni dolcezza e ogni bellezza. 

Queste sette pietre preziose pose il Figlio suo fra quei sette gigli della corona di Lei. 

Onorala e lodala perciò con tutto il cuore, o Sposa del Figlio suo, perché veramente è degna d'ogni onore e lode. 

CHIEDIAMO PERDONO A TUTTI


 Gesù, ora con il tuo aiuto voglio chiedere perdono a ognuna delle persone che ho  nominato, perché nemmeno io le ho sempre capite, amate, aiutate.  

Chiedo perdono per averle giudicate, criticate, per aver sparlato di  loro, per aver raccontato le loro confidenze e, ingrandendoli, i loro  sbagli e difetti, per averle calunniate.  

Chiedo perdono per tutte le volte che in vari modi le ho offese e ho 

recato loro danno.  

Specialmente chiedo perdono a mia madre, a mio padre, a mio marito, a mia moglie.  

In particolare chiedo perdono alla persona che ho offeso più di tutti. A ognuna dico:  perdonami.  

Tu, Signore, dà ad ognuna tutto l'amore che io non ho saputo dare. Ti prego di dare a  me, d'ora in poi, la forza di chiedere perdono, sempre, subito, sinceramente, riparando  il male fatto.  

Grazie, Gesù, perché mi dai la forza di perdonare e di chiedere perdono. Mi stai  liberando dal male che deriva dal non perdonare.  

Grazie, perché stai rinnovando il mio cuore, che ora ama tutti coloro che ho  incontrato e incontro nella mia vita. Grazie, Gesù, perché mi ami e desideri la felicità  mia e di tutti e ci dai la gioia di vivere nella pace e nell'amore.