giovedì 4 settembre 2025

VITTIMA DI ESPIAZIONE PER IL TEMPO DELLA GRANDE CONVERSIONE

 


MARIE des VALLEES 

15.2.1590 - 25.2.1656 - ERMENGARDA HAUSMANN 


Solo di rado Marie des Vallés poté lasciare la casa dove era stata accolta. Se la divina Volontà si opponeva, cento uomini non avrebbero potuto portarla fuori. Se Dio glielo permetteva, essa prendeva parte a faticosi pellegrinaggi a Monte Sant'Angelo e al Santuario di Marie vicino a Caen. Allo scopo Gesù, come egli disse, le prestava «il carro di sua Madre». Ciò vuol dire che essa riceveva una forza soprannaturale per fare quei pellegrinaggi, si manifestava tuttavia la conseguente stanchezza per lo sforzo fatto. 

Appena arrivata, la forza, ora non più utile, la abbandonava, ed ella cadeva a terra completamente sfinita.  

Una particolare predilezione Marie l'aveva per una piccola chiesetta vicina a Coutances, Nostra Signora de la Roquelle (de Rupella, eretta nell'anno 1593 da Monsignor Briroy). Questa idilliaca chiesetta circondata da querce, sorge di fronte alla rocca medioevale della città, invitante e turrita. Una pittura alla parete interna rappresenta al visitatore Marie des Vallées: Essa sta in ginocchio davanti all'altare, che sorgeva allora in quel posto sul quale S. Giovanni Eudes celebra la santa Messa.  

Tuttavia la maggior parte delle grazie Marie le ricevette senza alcun dubbio nel Duomo di Coutances, una delle più belle chiese di Francia in stile gotico normanno, che si erge irta, slanciata verso il cielo, così adatto alla natura «della Santa di Coutances». Anche questa grande cattedrale l'ha percorsa tutta intorno in ginocchio, per la salvezza di un'anima che Dio le aveva raccomandato. Non c'è cosa che non abbia fatto o sopportato per impedire che anche una sola anima perdesse la sua glorificazione, e per le quali si era offerta di patire l'eterno tormento dell'inferno. Poiché Dio le aveva mostrato le anime nell'istante della loro creazione, quando splendenti di luce nella più pura bellezza lasciavano le sue mani. «Ora non meraviglia più», pensava, «che Dio scese dal Cielo per salvare una creatura così bella».  

Marie non abbracciò nella sua vita di sacrificio solo anime di suoi contemporanei, ma anche quelle che, prima dello spuntare del tempo nel quale non ci saranno più peccati, vivranno nel tempo della «Grande tribolazione».  

Un giorno, mentre invocava Gesù «Re del Cielo e della terra», Egli la interruppe duramente: «No, non della terra, perché sulla terra è il peccato che regna. Ma Io eliminerò e distruggerò presto quella mostruosità e regnerò su tutto il mondo». Marie stessa ha predetto questo: «Se io potessi soltanto vivere quando sarà dichiarata guerra al peccato ed esso sarà tolto dalla terra, anche se Dio mi concedesse cento Paradisi, io li lascerei per combattere il peccato e vorrei essere tra i primi che lo distruggono, tanto lo ho in odio. E se il peccato potesse essere punito in me, io mi offrirei di patire tutte le pene possibili ed immaginabili».  

Poiché Dio le aveva parlato di una conversione universale, ella si offrì come vittima di espiazione, e «Dio, scrive san Giovanni Eudes, esaudì la sua preghiera». - «Io vidi», raccontò Marie nel suo linguaggio metaforico, «la Forza su un cavallo bianco, che significa la Verità, che mi diede un voluminoso scritto e mi gridò: «Qui c'è la grande indulgenza, che io ho promesso!» e il Signore mi disse ancora che questa verrà concessa al mondo soltanto dopo un segno grande e pauroso che verrà. Ma non mi ha detto di che segno si tratti».  

Marie vide il peccato come un serpente attorcigliato (peccati dei sacerdoti, dei dominatori, dei popoli), che si mordeva la coda, cioè che si sarebbe distrutto da sé stesso. «Va e annunzia una cosa tre volte tragica», le ordinò il Signore.  

Sono le parole: «Spiritus Domini replevit orbem terrarum». Esse si riferiscono al tempo in cui lo Spirito Santo brucerà e annegherà la terra col fuoco del divino Amore. Perché ci sono tre diluvi, che sono tutti e tre immensamente dolorosi, mandati a portare la distruzione provocata dal peccato. Il primo è quello mandato dall'Eterno Padre che fu un diluvio di acqua, il secondo è quello del Figlio, che fu un diluvio di sangue, il terzo è quello dello Spirito Santo che sarà un diluvio di fuoco.  

Ma questo sarà altrettanto spaventoso degli altri, perché incontrerà molto contrasto e troverà una moltitudine di «legno verde» che stenta ad ardere. Come i due primi diluvi furono annunziati molto tempo prima, così anche il terzo, il cui tempo è presente e noto solo a Dio». Quando, durante la guerra dei contadini di quegli anni una rozza soldatesca incenerì i villaggi e corse veloce, che erano stati gettati dalle finestre anche bambini e sfracellati, Marie pianse; ma Gesù le disse che al tempo della grande prova la sua Misericordia getterà dalla finestra e calpesterà anche i bambini, cioè essa distruggerà tutti i peccati, anche quelli dei bambini. La divina Misericordia, che opererà quel castigo, non sarà tuttavia riconosciuta come tale, perché essa si coprirà col manto della Giustizia.  

MARIE des VALLEES 

 

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