mercoledì 17 settembre 2025

PERCHÉ DIO PERMETTE LA POSSESSIONE DIABOLICA


 

TRATTATO DI DEMONOLOGIA


I

I demoni sono più forti e vincono quando l’uomo si fa debole e cede alla loro violenza senza far nulla per difendersi e senza ricorrere ai mezzi che sono a sua disposizione per rendere inefficaci gli assalti del nemico. 

Sant’Ignazio, come diremo più sotto, paragona il demonio alla donna che si mette in contrasto con l’uomo: se l’uomo dimostra subito forza e resistenza la donna diventa timida, umile e arrendevole, ma se l’uomo si fa vedere debole, insicuro e remissivo la donna diventa audace, proterva, violenta ed ha facilmente ragione su di lui. 

Dio è più forte del demonio e mette la sua forza a disposizione dell’uomo per farlo anche lui — quando lo vuole — più forte del demonio. Il demonio è più intelligente — ricordiamo che è uno spirito — più astuto, più accorto, più bugiardo, più cattivo, e talvolta anche più informato dell’uomo, ma è più debole. L’uomo ha la possibilità di essere più forte del suo avversario e se vuol vincerlo, lo vince sempre. 

Una domanda che spesso si presenta a chi si interessa del tema che stiamo trattando, e che forse è affiorata anche alla mente del lettore, è perché mai Dio permetta la possessione diabolica, perché dia al demonio tanti poteri, limitati si il più delle volte, ma sempre estesi al di sopra della natura umana, preternaturali, e perché procuri tanto male e danno all’uomo che ne è la vittima. 

La domanda è stata fatta anche da altri e la risposta in generale — come abbiamo già detto altrove — è sempre la stessa: Dio non fa il male ma soltano il bene, il giusto, il retto. Anzi egli sa trarre il bene anche dal male, come dice la Sacra Scrittura (Gn 50,20) e fa servire i dolori e le afflizioni del tempo all’acquisto della gloria futura che supera immensamente i dolori del tempo (Rm 8,18). Questo in generale. 

In particolare, considerando più da vicino la cosa, si osserva che Dio vuole che si creda nel diavolo. La fede nel diavolo è strettamente legata con la fede in Dio, col mistero dell’incarnazione e della salvezza; coi principi della ascetica e della morale cristiana che dicono di opporsi e di combattere il male, identificato in massima parte col Maligno; con la vita stessa la quale è «malizia», lotta di difesa e di conquista. Ora non ci sarebbe stato bisogno dell’incarnazione del Verbo divino, né del battesimo, né della lotta contro il male, se il male non esistesse e non continuasse a spargere le sue rovine in mezzo agli uomini. Il demonio c’è, bisogna credere nella sua presenza e reagire alle sue mosse e a ai suoi tentativi. 

Egli si nasconde il più possibile e si camuffa in mille modi. La sua strategia è lavorare nell’ombra, di nascosto. Il suo più grande capolavoro — dice sant’Agostino e dopo di lui molti altri — è far credere che non ci sia. Chi ne nega l’esistenza gli fa il più grande favore. Assalendo di sorpresa coloro che non sospettano i suoi attacchi e la sua forza, il suo successo è assicurato. Ma se la sua eventuale vittima tiene gli occhi aperti e si mette sulle difese, il suo attacco sarà facilmente respinto. 

La possessione diabolica, con tutti i fenomeni insoliti, terribili, spaventosi che l’accompagnano, serve a convincere anche i più scettici della realtà della sua presenza e della malvagità delle sue azioni e quindi a metterli in guardia contro i suoi possibili assalti. In questo senso la possessione diabolica, che obbliga lo spirito del male e scoprirsi e a farsi vedere come realmente è, rappresenta per lui una gravosa e umiliante punizione. 

Risulta pertanto che Dio non ha abbandonato gli uomini in preda al diavolo perché egli ne faccia quello che vuole, ma che invece ha dato alle sue creature ampi mezzi per difendersi e la forza per superare e vincere le sue illusioni e tentazioni.

In questo senso prendono un significato speciale gli esorcismi e le benedizioni impartite dal sacerdote che incutono sempre un grande terrore al demonio e lo obbligano a uscire dal corpo degli ossessi. Come pure acquistano un significato molto chiaro, accanto all’esorcismo e all’azione del sacerdote, i sacramentali, la croce e il segno di croce, l’acqua benedetta, le reliquie dei santi, l’Agnus Dei, che contengono una forza segreta sempre efficacissima contro gli spiriti del male. 

Da tutto questo risulta da una parte la verità della dottrina cattolica, dall’altra il potere che la chiesa esercita sugli spiriti del male. Fin dai primi tempi della chiesa l’espulsione del demonio era uno degli argomenti più efficaci per provare la verità della fede cristiana. Lo stesso avviene oggi in terra di missione — e non soltanto là. Quale autorità umana — a pensarci bene — anche la più potente, è capace di comandare e dominare gli spiriti del male? Solo il sacerdote cattolico per il potere che gli è conferito da Dio e dalla chiesa. 

Ciò che il demonio, per comando di Dio e non per sua volontà, fa sapere talvolta sui suo stato anteriore nel cielo e sui suo stato presente nell’inferno — le così dette «prediche del diavolo» — servono a rafforzare e a confermare la fede dei credenti nelle verità eterne, nell’esistenza dell’inferno, nella gravità del peccato e nella severità dei castighi che ne derivano, e, in conseguenza, confermano anche tutte le altre verità della dottrina cristiana. «Come artista, anzi come grande artista, Dio sa servirsi anche del diavolo. Se non fosse capace di servirsene non lo farebbe esistere», ha scritto sant’Agostino135 . 

Infine Dio permette il manifestarsi della potenza satanica nell’uomo per far sentire maggiormente all’uomo la sua presenza e provvidenza paterna. Dio non abbandona mai, anche se talvolta sembra, le sue creature, neppure durante le crisi diaboliche, e più volte è avvenuto, come abbiamo visto negli esempi riportati, che dopo aver provato e sperimentato le carezze di satana molte anime sono tornate al fervore e alla pratica più assidua e più costante della loro fede. Gli indemoniati ricavano una duplice utilità dalla loro condizione: diventano più santi e avendo scontato in terra le loro pene, si presentano più purificati al Signore. 

In altre parole: nella possessione diabolica Dio manifesta i più belli e consolanti aspetti della sua paternità e del suo amore verso gli uomini sue creature: la sua potenza che fa tremare i demoni alla semplice invocazione del suo nome, la sua sapienza che sa ricavare il bene anche dal male, la sua giustizia nel punire con tale permissione i peccati degli uomini, la sua bontà infinita nell’aver dato alla chiesa un potere così grande sugli spiriti maligni, la sua provvidenza nel soccorrere i suoi figli nel massimo bisogno in cui si trovano.

Paolo Calliari

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