domenica 7 settembre 2025

Elevazione Sull'istituzione dell'Eucaristia

 


Terzo quarto d'ora - Propiziazione


«Avendo già il demonio messo nel cuore di Giuda l'idea di tradire Gesù ... » 


- Che l'amore di Gesù abbia raggiunto il suo apice nell'istituzione dell'Eucaristia è ampiamente dimostrato sia dalla mirabile magnificenza dell'opera, sia dalla raffinata dolcezza dei mezzi e dalla paterna bontà che ci ha fornito le sue motivazioni. Ma l'evangelista ci offre un nuovo argomento da confrontare con l'amore supremo di Gesù: il tradimento di Giuda. Questa risposta di ingratitudine, odio e orgoglio dell'uomo all'amore del divino Salvatore fa risplendere questo amore di una nuova luce che è magnanima generosità, il più sublime eroismo, un'ineffabile, divina ostinazione. Era già una cosa sovranamente grande intraprendere un'opera piena di tante meraviglie, motivata da un amore così generoso; ma è una causa ancora più grande non scoraggiarsi di fronte a Giuda, il prototipo di ogni bassezza e deformità. Anche il traditore, suo malgrado, dimostra che l'Eucaristia è il culmine, il traguardo supremo dell'amore, poiché superare un ostacolo così orribile, donarsi a Giuda stesso per potersi donare agli altri, è la vittoria, il trionfo incomparabile dell'amore di Gesù: .;n finem•.

Giuda riunisce in sé tutte le apostasie e trova il modo di commettere, in questo suo delitto, tutti i delitti più mostruosi. È uno di quelli che Gesù ha scelto come suoi collaboratori, è un apostolo e, quindi, un religioso, che ha lasciato tutto per professare la sua fede in Gesù. Giuda è sacerdote come gli altri undici, ha ricevuto l'ordinazione dalle mani di Gesù, Sommo Sacerdote, nel Cenacolo stesso, durante l'Ultima Cena. Giuda, tuttavia, diventa imputato di una prima comunione sacrilega; per lui, ricevere quella prima volta il Pane divino e profanarlo, contaminarlo, era la stessa cosa. Fa parte del piccolo gruppo chiamato da Gesù nella sua intimità, è uno di quelli a cui Gesù aveva confidato i suoi segreti, riversando nel loro cuore le sue pene, condividendo con loro, per tre anni, il pane, le fatiche, le veglie. Tra questi pochi intimi, era stato scelto per un incarico che era una prova di speciale fiducia: Gesù gli aveva affidato la custodia della piccola borsa apostolica. Giuda era quindi amato, onorato, privilegiato, e corrisponde a questo amore con odio cieco, perfido, implacabile! Sceglie, per scoprire tutta la durezza del suo cuore, il momento in cui Gesù rivela tutta la tenerezza del Suo! 

Giuda aveva ascoltato la promessa dell'Eucaristia a Cafarnao e aveva dubitato della parola del divino Maestro; nel momento in cui Gesù finalmente mantiene la sua promessa, Giuda continua certamente a negare nel suo cuore la verità di ciò che Gesù opera: è un incredulo, un empio, il primo eretico.

In un solo atto, e con abilità satanica, trova il modo di non credere, di non amare, di comunicare sacrilegamente, di profanare il suo sacerdozio e di sminuire la sua professione apostolica: l'infelice si ostina, per condannarsi eternamente.

Ma Tu, o Gesù, Tu persisti nel desiderio di donarti ai tuoi Apostoli e allo stesso Giuda, e perseveri in lui, per l'eterna gloria del tuo amore. Che trionfo raggiungi allora!

Ma a costo di quali lotte, di quali sacrifici! Sei costretto a inchinare la tua adorabile maestà davanti a quell'ipocrita profanatore, a tacere la tua verità infallibile davanti a quell'incredulo, a gettare la tua santità immacolata nel sordido ricettacolo di quell'anima, a unire la tua carne immacolata a quella carne impura, a mettere il tuo Cuore ardente d'amore a contatto con quel cuore indurito dall'ingratitudine; tutta la vostra redenzione, le vostre sofferenze e la vostra morte, i vostri meriti e le vostre soddisfazioni, avete dovuto dare tutto a questo reprobo, che lo userà solo per aumentare il suo odio e raddoppiare il suo tormento!

Che tortura per Te, o dolcissimo Redentore! Con quanta delicatezza hai cercato di rialzare quella canna spezzata per più della metà! Con quanta pazienza ti sei sforzato, come soffio della tua carità, di rianimare la fiamma spenta in quel cuore!

Alla presenza dei tuoi compagni, li hai risparmiati, hai lavato loro i piedi e glielo hai fatto notare discretamente, ma invano: il tuo Cuore si spezza di dolore, tutto il tuo essere trema, perché tra pochi istanti dovrai abbandonarlo. Oh! Con quanta insistenza hai parlato interiormente a quell'anima, oh! Che sguardi dolci e supplichevoli hai rivolto al traditore, nel momento in cui hai avvicinato il tuo Corpo alle sue labbra, affinché al minimo segno, anche solo con un semplice atto interiore, ti manifestasse il suo pentimento e ti chiedesse perdono! Ma quel cuore rimase insensibile, l'odio dissimulato continuò a gelargli il volto... e Voi vi consegnaste a lui.

Amore vinto, questa sconfitta è il vostro trionfo più bello, questo abbattimento la vostra esaltazione più sublime! (un jam Jiabolus misisset in corut traderet eum Jurlas... in finem Jilexit• I

E ora, Gesù troverà una compensazione per il delitto di Giuda nell'amore e nella fedeltà degli altri Apostoli? Essi sono in stato di grazia, non hanno disonorato il loro sacerdozio, non macchieranno la loro prima comunione; sono presi dal rispetto alla vista dell'atto solenne del loro Maestro che amano con tutto il cuore e che sono pronti a seguire ovunque, per difenderlo, anche a costo della propria vita. Sì, e come ci consola sapere, o Gesù, che sei stato accolto degnamente dagli undici. Ma Tu, che potevi discernere la mescolanza alleata all'oro del loro amore, e sapevi quanto sia quasi sempre deplorevole la debolezza della carne nonostante l'energia dello spirito, per Te che potevi prevedere tutto ciò che sarebbe accaduto di lì a poco nel Giardino degli Ulivi, l'amore degli Apostoli fedeli era poca cosa in confronto al Tuo.

Che preparazione disastrosa, quella aspra disputa sui diritti di precedenza, nel momento in cui vi chinate con ineffabile condiscendenza ai suoi piedi! Oh! Che deplorevole ringraziamento seguì alla comunione e all'ordinazione: quelli che non ebbero il coraggio di fuggire, e quella vergognosa fuga, proprio quando gli chiedevate, nella vostra agonia, un po' di conforto e di fedeltà!

E fuori dal Cenacolo, a cosa pensano le folle per le quali avete istituito l'Eucaristia? Cosa si fa a Gerusalemme? Di cosa si occupano gli uomini nell'Impero romano e nelle altre parti abitate del globo terrestre, poiché voi vi date a tutti, vi racchiudete sotto queste specie di pane e versate il vostro Sangue in questo calice della Cena? A Gerusalemme, l'invidia e l'avarizia cospirano per darvi la morte; nell'Impero e nel resto del mondo, si serve Satana, vostro nemico; le tenebre avvolgono gli spiriti, le passioni più vergognose riempiono i cuori: individui, famiglie, città, nazioni, tutti vi offendono. Proprio quando amate fino a darvi tutti e per sempre, al fine di rialzare e rendere partecipi della natura divina tutti i popoli schiavi della menzogna e del vizio, questi, al contrario, sono disposti a respingervi, a uccidere i vostri sacerdoti, a profanare la vostra Eucaristia!

E così, in quell'ora in cui l' amore trabocca dal vostro Cuore e apre largamente la fonte da cui si espanderà la vostra Eucaristia, per portare la vita al mondo intero, le cascate dell'inferno fanno salire le loro onde fangose, avvolte nell'oscurità e piene di mostri orribili; ma, in questa lotta di uno contro tutti, Tu trionferai, o Gesù, perché Tu ami, e l'amore è più forte dell'odio. 

La lotta sarà lunga e come la percepisce il vostro Cuore: cioè ostinata e universale, poiché Giuda è solo un inizio, una radice che si ramificherà ampiamente e si riprodurrà senza sosta. Dopo di lui, i sacrileghi, gli apostati, gli astuti verranno a ricevere o a consacrare i vostri santi misteri: la loro gioia satanica sarà quella di profanarli, di insultarli; ce ne saranno di ogni età, sesso, condizione; e non mancheranno anche quelli che, sebbene particolarmente amati e onorati da Voi, continueranno nella vostra Chiesa il delitto del loro sventurato padre.

 Il mondo che obbedisce a Satana e, rinnegando il proprio battesimo, si vanterà di seguire l'antico paganesimo, quel mondo vi combatterà con un accanimento che non finirà se non con lui; corromperà le menti dei giovani, moltiplicherà le seduzioni che corrompono il cuore e ridicolizzerà i vostri santi misteri, gettando discredito sui sacerdoti della vostra Eucaristia. Persecutore ipocrita, cercherà, attraverso leggi inique, di chiudere la strada alle vocazioni sacerdotali; incontrando resistenza, ne approfitterà per scatenare una persecuzione aperta; i sacerdoti fedeli saranno espulsi, gli altari spogliati, i santi Misteri profanati, i templi abbandonati. O Gesù, questa risposta di odio, che Satana, aiutato dal nostro orgoglio e dalla nostra corruzione, vi lancia attraverso i secoli, Tu l'hai già sentita nel Cenacolo, dove, con orribile audacia, Giuda la fa risuonare alle tue orecchie: il tuo amore ne è scosso e turbato, ma, sapendosi inesauribile, si dona e continuerà a donarsi a tutti, ovunque e fino alla fine. • /n finem•!

E ora, qual è il mio atteggiamento, da chi mi schiererò in questo grande combattimento? Oh! Accanto a Te, Gesù, a Te che mi ami tanto.

Ma, ahimè! Il mio amore è ancora più debole di quello dei tuoi Apostoli, più pieno di preoccupazioni terrene, più esposto a mille infedeltà e a ogni tradimento. Rafforzalo, o mio Dio, e fa' che la sua miseria, le sue stesse cadute servano a rialzarlo e a stabilirlo sulle fondamenta dell'umiltà, rendendolo fedele per sempre.

Rafforzalo e accrescilo tanto, che gli sia dato di riparare per coloro che oltraggiano la tua Eucaristia, di consolare il tuo Cuore amareggiato dalle ingratitudini di cui è continuamente sazio in questo Sacramento del tuo grande, del tuo immenso amore.

Beato* Pedro Julião Eymard


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