domenica 6 ottobre 2024

Conversazioni Eucaristiche

 


Trahe me post Te!


1. .. O Mio Sacramentato Gesù, il vostro Divin Cuore è una vera Calamita di una gran forza onnipotente ed irresistibile, dalla quale tutti i cuori degli uomini ben disposti vengono attirati con soavissima violenza al vostro amore. Oggi anche l’anima mia si sente tirar con uno straordinario solletico a farvi questa visita. 

2. .. Non può essere che il vostro Cuore che mi attiri a’ piedi del vostro altare! Eccomi, mio amorosissimo ed amabilissimo Signore, sono ai vostri cenni! Tiratemi pur dietro a Voi per dove volete, e fin dove mi vorrete condurre: trahe me post Te!… 

3. .. lo non voglio più interessarmi di altro nè occuparmi degli altri, onde non abbiate a dirmi come a Pietro: quid ad Te? Voi volete da me essere seguito, e non altro: tu me sequere! Siete Voi che mi ammonite di non brigarmi delle cose altrui. A me Voi dite: «Non deve importarti ciò che non ti appartiene; bada solo a tenermi dietro sino alla fine!». Quid ad Te? Tu Me sequere! 

4. .. Sì sì, Gesù mio, avete ragione! Tiratemi dunque liberamente alla vostra sequela ed imitazione: Trahe me post Te! Non badate se alle volte la mia misera umanità ripugna, nè alla volontà che sovente si ribella e vorrebbe ostinarsi nella sua vil renitenza. Voi lo sapete, ed io pur troppo l’esperimento che nelle mie membra ho un’altra legge, che si oppone alla legge della mia buona volontà: video aliam legem in membris meis repugnantem legi mentis meae. Per ciò spero che mi compatirete, e darete forza al mio spirito di prevalere sopra la carne. Se la concupiscenza è l’eredità del primo peccato, la vostra santa legge e dottrina, la vostra divina grazia e carità me la farà disprezzare e ripudiare. 

5. .. Trahe me post Te! Tiratemi a Voi specialmente quando vedrete che questo corpo di corruzione, che aggrava l’anima, mi opprime col peso della pigrizia, del tedio e delle ripugnanze a fare il bene, e principalmente quel bene che a Voi direttamente si deve riferire. Sì, Gesù mio, trahe me post Te! perchè seguendo Voi e stando con Voi passerà ogni tedio, finirà il rincrescimento della natura e questa cederà e darà luogo alla grazia: non habet amaritudinem conversatio illius nec taedium convictus illius. La grazia mi stimolerà a seguirvi col soave e lieve peso del vostro giogo e della vostra croce sulle spalle. La vostra presenza e compagnia mi sarà di conforto, e mi convertirà le noie in allegrezze, l’amaro in dolcezza. 

6. .. Trahe me post Te! Ah mio Sacramentato ed amorosissimo Salvatore, tiratemi tutto a Voi, ve ne prego con l’affetto del vostro innamorato S. Alfonso de’ Liguori: «Sì, tiratemi tutto a Voi con le amabilissime attrattive del vostro amore. Io amo più l’essere legato a Voi che l’essere fatto signore di tutta la terra. Io non desidero più altro nel mondo che l’amarvi. Io poco ho da darvi; ma se potessi avere tutti i regni del mondo, solamente li vorrei per rinunziarli tutti per amor vostro. Vi rinunzio dunque quel che posso; tutti i parenti, tutte le comodità, tutti i gusti, anche le inclinazioni e le consolazioni spirituali: vi rinunzio la mia libertà, la mia volontà… A Voi voglio donare tutti gli amori miei. V’amo, Bontà infinita, V’amo più di me stesso, e spero di amarvi in eterno. Gesù mio, mi dono a Voi, accettatemi per sempre». Quando mi vedrete abbattuto ed estenuato così da non potere più resistere agli assalti impetuosi de’ miei nemici, abbiate di me pietà; stendetemi la mano e tiratemi dappresso a Voi a salvamento. Trahe me post Te! 

7. .. Sì, tiratemi tutto a Voi, e se qualche volta mi verrà meno il vigore e la vitalità spirituale della vostra grazia, di maniera che non potessi seguirvi alacremente, deh, caricatevi della povera anima mia e quale pecorella inferma riconducetela a ristorarsi a pie’ di questo altare dove risiedete Medico e medicina Eucaristica: nunquid medicus non est ibi?… Ah, ecce quem amas infirmatur! Io sono quel miserabile che Voi amate, torno a dirvi col vostro Alfonso: tengo l’anima così impiagata per i peccati fatti, che… Ah, Medico mio Divino, vengo a Voi, acciocchè mi sanate! Voi potete, se volete, guarirmi. Sana animam meam, quia peccavi tibi! E come non lo vorrete, se state qui Sacramentato a bella posta come Medico e Salvatore per dare la salute ai poveri infermi? 

8. .. Trahe me post Te! Tiratemi, tiratemi fortiter et suaviter. Ma tirate a Voi, Gesù mio, anche quelle anime che un giorno io, disgraziato, allontanai dalla vostra amicizia e conversazione con i miei scandali di parole, di opere e di omissioni. Vorrei adesso io medesimo poterle tirare e ricondurre ai vostri piedi, al vostro servizio ed amore: ma!… Ah quel che non posso far io, ben lo potete Voi! Se avete fatto tanto grande misericordia a me più indegno dì esse, come non farete altrettanto per loro? Tiratele qui d’accanto al Vostro Cuore a lodarvi, benedirvi ed amarvi nel tempo, e poscia in Cielo a ringraziarvi per tutta la eternità. E così sia! 

9. .. Ave Maria piena di grazia! Vi prego di riempirne ancor l’anima mia: e come il Signore fu sempre con Voi, così fate che sia con me! O benedetta fra le donne, beneditemi e fatemi benedire dal Frutto benedetto dal vostro ventre, Gesù! Santa Madre di Dio, madre ancor mia di misericordia e d’amore; pregate per me peccatore adesso e nell’ora della mia morte. Amen.

Francesco Spinelli

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